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    Murray: “Il calendario è un problema, ma i giocatori sono ipocriti, si lamentano e poi volano per le esibizioni”

    Andy Murray

    Quando vogliamo ascoltare una voce fuori dal coro, senza peli sulla lingua e molto spesso assai saggia, c’è un’unica direzione da prendere: south London, dove vive Sir. Andy Murray. Molte volte nel corso della sua lunga carriera lo scozzese ha offerto opinioni taglienti, spesso cariche di ironia in post social diventati leggendari, esprimendo le proprie opinioni o rispondendo ad altri colleghi sui temi più vari. “Muzza” anche stavolta ha sparato a zero sui colleghi, a suo dire ipocriti nel criticare duramente la stagione tennistica e il lungo calendario, ma poi prontissimi ad accettare i dollari di ricche esibizioni e volare anche molto lontano per staccare assegni pesanti. Questa l’estrema sintesi del suo pensiero, raccolto dal quotidiano The National. Riportiamo le parti più significative del pensiero di Andy, frasi davvero dirette che certamente non passeranno inosservate.
    “Cosa cambierei nel tennis se mai fossi una sorta di commissioner? Il calendario stagionale, senza indugio. Se potessi fare quello che voglio, e non ci fossero contratti in vigore che mi impediscano di spostare le cose, ci sono ovvie cose che farei. Accorciare la durata dell’anno, per avere una off-season più lunga”. Oltre a questo, in una dichiarazione di un paio di giorni fa, Andy aveva affermato che il Sud America si meriterebbe un evento 1000.
    Continua nel suo pensiero Murray, criticando così i colleghi: “Non so, potrebbero servire delle restrizioni sulle esibizioni. Penso solo che a volte i giocatori siano un po’ ipocriti rispetto allo schedule annuale del tennis, è un parlare continuo sul calendario troppo lungo, ma poi volano in tutto il mondo nella off-season e non solo per fare esibizioni, e questa è una loro scelta. Ma sembra semplicemente ipocrita perché non è obbligatorio giocare esibizioni. E nemmeno devono giocare tutti i tornei dell’ATP Tour. Possono per esempio decidere di non venire qui a Dubai (dove è stata realizzata l’intervista, ndr) o di non dover giocare a Indian Wells. Sì, ciò potrebbe danneggiare la loro classifica, ma possono scegliere di perdere alcuni eventi. Quindi sì, Mi piacerebbe vedere una off-season più lunga”.
    “Non vorrei vietare in assoluto le esibizioni. Vorrei solo chiedere ai giocatori di essere un po’ più selettivi nel modo in cui parlano del tour, del programma e di tutto quando sono a giocare. E ora vedo che ne stanno inserendo altre nel corso della stagione di esibizioni…”.
    I giocatori in effetti tendono a giocare spesso esibizioni nella parte finale dell’anno, ma questi eventi alternativi ora stanno spuntando anche nel corso della stagione. L’Ultimate Tennis Showdown per esempio si è svolto a febbraio, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz si sfideranno in The Netflix Slam all’inizio di marzo a Las Vegas, mentre il Six Kings Slam, con un vero parterre de roi almeno annunciato (Nadal, Alcaraz, Novak Djokovic, Medvedev, Sinner e Rune) è in programma in Arabia Saudita ad ottobre, prima della trasferta in Cina e delle Finals, quindi in un momento cruciale per definire le posizione per Torino e il ranking di fine anno.
    Murray non si è fermato qua. Ha continuato nella sua critica dello status quo, puntando il dito contro i migliori giocatori, quelli che già hanno guadagni altissimi, mentre un’iniezione di denaro nel tour sarebbe importante per coloro che non arrivano minimamente a certi compensi. “Sono i migliori giocatori del mondo che possono giocare in esibizione, dove guadagnano un sacco di soldi, ma il resto dei giocatori non hanno questa opportunità e l’attenzione dovrebbe invece spostarsi su di loro. I giocatori che sono al vertice guadagnano un sacco di soldi con prize money, sponsorizzazioni commerciali, gettoni di presenza e tutto, e poi anche le esibizioni. Sono i giocatori di livello leggermente inferiore che ovviamente non hanno queste opportunità. Loro vogliono più tornei, perché è l’unica via per loro di guadagnare più soldi. Deve esserci un po’ di equilibrio” conclude Murray.
    Chissà se qualcuno dei suoi colleghi risponderà a queste parole e critiche. Andy ha parlato chiaro, e forte.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Andy Murray non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i “Big 3”

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Il panorama del tennis sta subendo un cambiamento generazionale e Andy Murray è ben consapevole che non c’è alcuna garanzia che Carlos Alcaraz, Jannik Sinner o persino Daniil Medvedev possano raccogliere l’eredità dei ‘Big 3’. Durante la conferenza stampa del torneo ATP di Doha, il britannico ha condiviso le sue riflessioni su questa transizione e ha citato l’esempio di Roger Federer per illustrare come dovrebbe essere gestito il calendario dei campioni.
    Murray sta attraversando una fase cruciale della sua carriera. Dopo aver conquistato la sua prima vittoria al torneo ATP di Doha, interrompendo una serie di sei sconfitte consecutive iniziata nell’ottobre dell’anno precedente, il britannico ha subito un’altra battuta d’arresto, questa volta per mano del giovane diciottenne Jakub Mensik. Il ceco ha trionfato dopo tre tie-breaks, mettendo in evidenza la crisi di un Murray che sembra sempre più lottare per mantenere il suo status nel circuito.
    I giovani talenti stanno emergendo con forza, pronti a sfidare i veterani del tennis e a rendere la competizione sempre più ardua. Eppure, secondo Murray, solo alcuni di loro riusciranno a portare il tennis a un livello superiore. Nomi come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner vengono in mente quando si pensa a chi potrebbe emulare il successo del ‘Big 3’. Per Murray, però, i tifosi sono troppo ansiosi di trovare un sostituto per Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer: “Ci vuole tempo per costruire qualcosa di simile. Non sto dicendo che non sia possibile che Alcaraz, Sinner e Medvedev o alcuni dei più giovani dominino, siano al top dello sport e raggiungano le fasi finali dei tornei più importanti per cinque, sei o sette anni di fila”, ha detto in conferenza stampa.
    L’ex numero uno del mondo non è convinto che Alcaraz, Sinner e Medvedev possano effettivamente rimpiazzare i ‘Big 3’, data la rarità di un simile fenomeno nel tennis. Tuttavia, se dovesse scommettere su qualcuno, punterebbe sullo spagnolo e sull’italiano: “È sicuramente possibile che questi ragazzi siano abbastanza bravi per farlo, ma credo che le persone stiano cercando di ritrovare quell’era di un gruppo di giocatori che competono e vincono la maggior parte delle settimane. Tuttavia, ci vuole tempo per costruire tutto ciò, non avviene da un torneo all’altro. Penso che ciò sia accaduto nel corso di sei, sette o otto anni, giocando costantemente nelle finali dei Grand Slam, quindi vedremo. Penso che sia una possibilità, in particolare con Alcaraz e Sinner. Credo che anche Medvedev sia eccezionale. Esiste la possibilità che accada, ma non c’è alcuna garanzia”.
    Gli infortuni possono avere un ruolo significativo nello sviluppo delle carriere di questi atleti emergenti. Parlando della recente distorsione alla caviglia di Alcaraz, Murray ha suggerito che i giocatori di maggior successo dovrebbero partecipare a meno tornei: “Se giochi quattro tornei e perdi al primo turno, la risposta del corpo è molto diversa rispetto al raggiungere le semifinali o le finali per due settimane di fila. Giocare nove partite in 12 o 13 giorni è molto impegnativo fisicamente. Se stai vincendo e stai andando bene ogni settimana, non puoi giocare troppi tornei.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Murray risponde per le rime ad un articolo nel quale si parla del suo ritiro

    Andy Murray, tre sconfitte in altrettante partite nel 2024

    Nonostante le ultime prestazioni non siano incoraggianti, Andy Murray non ha alcuna intenzione di gettare la spugna, anzi rilancia e risponde in modo piccato ad un articolo che lo spinge al ritiro. Kheredine Idessane, su BBC Scozia, ha scritto un accorato articolo intitolato “Andy Murray: Is the end nigh for three-time Grand Slam winner after latest loss?” (Andy Murray: La fine è vicina per il tre volte campione Slam dopo l’ultima sconfitta?), nel quale il giornalista si complimenta per la grande carriera di Murray ma, viste le sue ultime partite e la deludente sconfitta all’esordio agli Australian Open 2024, si chiede se non sia il caso di smettere adesso per non offuscare un viaggio sportivo di grande successo, considerando anche l’età e i mille problemi fisici che hanno guastato il percorso di Andy. Ricordiamo che lo scozzese era n.1 al mondo a fine 2016 quando iniziò ad accusare gravi problemi all’anca che l’hanno costretto ad un delicato intervento di ricostruzione delle parti lesionate. Ha del miracoloso come Murray sia riuscito a tornare competitivo nonostante un problema di quella portata, la maggior parte dei colleghi con infortuni simili (Hewitt, Kuerten, Norman, solo citarne alcuni) sono stati costretti al ritiro dopo mesi di sofferenza in campo e risultati pessimi.
    Idessane ha lanciato sui social il suo articolo con il seguente tweet: “È stato un viaggio incredibile da parte di un uomo straordinario. Ed è un vero privilegio averne testimoniato gran parte. Tutte le cose belle finiscono, ovviamente. Quindi quando @andy_murray dovrebbe mettere fine alla sua straordinaria carriera?”
    Murray dopo poco ha risposto così, per le rime… “Offuscare la mia eredità? Fammi un favore. Sono in un momento terribile in questo momento, te lo concedo. Quasi tutti smetterebbero e si arrenderebbero nella mia situazione attuale. Ma io non sono uno dei tanti e la mia mente funziona in modo diverso. Non mi arrenderò. Continuerò a lottare e a lavorare per produrre le prestazioni di cui so di essere capace”.

    Tarnishing my legacy? Do me a favour. I’m in a terrible moment right now I’ll give you that. Most people would quit and give up in my situation right now. But I’m not most people and my mind works differently. I won’t quit. I will keep fighting and working to produce the… https://t.co/nF0var6IfL
    — Andy Murray (@andy_murray) January 30, 2024
    Moltissime le reazioni a questo scambio di battute. Tra queste, Andy Roddick si schiara senza mezzi termini pro Murray: “Che Predica! Immagina di dire a una persona adulta, un’icona di successo, la tua opinione su cosa dovrebbe scegliere per il suo lavoro e quando dovrebbe farlo…. Questo è un articolo così stupido. Non si può portare via un’eredità. I risultati vivono per sempre”.
    Andy Murray è attualmente al n.49 del ranking ATP. Nella nuova stagione appena iniziata non ha ancora vinto una partita: è stato battuto a Brisbane da Dimitrov, agli Australian Open da Etcheverry in tre set, e lunedì a Montpellier da Paire. Il suo ultimo successo risale allo scorso ottobre, quando ha battuto il tedesco Hanfmann a Basilea. Per trovarne un altro è necessario tornare a settembre, quando a Zhuhai sconfisse al primo turno Ye Cong Mo, per venire quindi estromesso da Karatsev al match successivo. L’ultima volta nella quale Andy è riuscito a vincere due partite consecutive risale ad agosto ’23 a Toronto, dove ha battuto Sonego e Purcell, costretto quindi al ritiro prima di affrontare Sinner per un infortunio. Non un bel periodo, ma la voglia di lottare c’è ancora.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kyrgios a cuore aperto: “Bevevo ogni notte, mi odiavo e mi tagliavo. Murray mi è stato vicino”

    Nick Kyrgios

    Si parla molto in Australia di Nick Kyrgios in queste settimane. Il discusso talento di Canberra non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua partecipazione all’edizione 2024 degli Australian Open e dei tornei in preparazione, clou dell’estate tennistica australiana. Il team di Davis guidato da Lleyton Hewitt ha brillato a Malaga, sconfitto solo da Jannik Sinner e compagni, ma, croce e delizia, sulla bocca degli appassionati “down under” resta sempre lui, il “maledetto” Nick. Talento e terribile sregolatezza, dai bassifondi di una vita complicata alla finale di Wimbledon, quasi senza allenarsi come un Pro, autodistruggendosi. Proprio questo Kyrgios ha raccontato nel corso del programma Piers Morgan Uncensored su TalkTv, i suoi momenti più bui, ora per fortuna alle spalle.
    “È stato un periodo piuttosto buio” racconta Nick. “Ho vinto tornei nel circuito professionistico bevendo tutte le sere, auto lesionandomi, bruciandomi cose sul braccio, tagliandomi il corpo per divertimento. Farmi del male era diventata una dipendenza. Odiavo me stesso. Odiavo svegliarmi ed essere Nick Kyrgios“.
    Una fase della sua vita tremenda, che è riuscito a superare parlandone e spingendo altre persone colpite come lui da depressione a fare altrettanto. “Sento che, dopo essermi aperto e aver raccontato tutti questi problemi, sono stato in grado di aiutare molte persone. Mi sento come se fossi stato un faro per tanta gente che sta attraversando un momento difficile. Quando ci si sente sopraffatti, ricorrendo alla droga o all’alcol, è necessario diventare consapevoli della situazione e aprirsi. Posso identificarmi con loro. Questa è stata la cosa più potente che mi è capitata nella mia carriera: che le persone vengano da me con problemi reali. Mi mandano foto su Instagram, messaggi diretti, in cui dicono di volersi suicidare. Ho avuto conversazioni con queste persone, a volte anche telefonate. Noto che fa la differenza poter parlare con loro, raccontare e spingere fare altrettanto, e mi rende davvero orgoglioso”.
    Kyrgios racconta che nei momenti più bui della sua vita Andy Murray gli è stato molto vicino. “Andy mi è sempre stato di grande supporto, fin dagli inizi della mia carriera. Appena arrivato al circuito, ha visto che avevo tanto talento da affinare e tanto lavoro da fare, quindi mi ha subito messo sotto la sua ala protettiva. Poco dopo ha capito che ero un giocatore “da allenare” e che stavo costruendo la mia strada, ma è rimasto sempre lì per qualunque cosa avessi bisogno. Un giorno ha visto i segni delle ferite che mi auto infliggevo e mi ha chiesto ‘Che cosa hai sul braccio?’ A quel tempo stavo davvero molto male. Ovviamente Andy cercava di darmi consigli e di aiutarmi, ma ero così chiuso in me stesso che in quel momento non sentivo nulla. Ma lui c’era. Ancora oggi gli sono molto grato, lo ringrazio moltissimo per quello che ha fatto per me” conclude Nick.
    Kyrgios ha subito nei primi mesi dell’anno un intervento molto delicato al ginocchio. Ha cercato di rientrare sull’erba di Stoccarda a giugno, ma si è reso conto che la sue condizioni erano tutt’altro che ideali a tornare a competere. Quindi ha saltato il resto dell’anno, continuando la riabilitazione. Craig Tiley presentando gli Australian Open 2024 ha affermato che Nick dovrebbe giocare, ma che “il problema che sofferto al ginocchio è molto serio, tanti sportivi sono stati costretti a ritirarsi per colpa di un infortunio simile”. Parole che pesano come un macigno sul futuro di Nick. Il finalista di Wimbledon 2022 è intervenuto in vari programmi, è stato anche opinionista nel corso delle ATP Finals di Torino per Tennis Channel, ma è sempre rimasto molto vago sul proprio rientro in competizione. Non resta che attendere le sue prossime mosse, sperando di poterlo rivedere presto in campo. Solo per giocare a tennis, la cosa che gli riesce meglio.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Le Next Gen ATP Finals 2023 sperimentano nuove regole. Andy Murray e la fine del rapporto con Ivan Lendl. Sospensione e multe per sette tennisti belgi per corruzione. Charlotte Ruud nel mondo del tennis universitario. Nadal si allena intensamente

    Charlotte Ruud, sorella di Casper

    In una mossa audace verso il futuro, il tennis sta testando alcune misure rivoluzionarie per valutare la loro possibile implementazione. Un esempio eccellente di questo spirito innovativo sono le Next Gen ATP Finals 2023, dove verranno provate due nuove regole intriganti. La prima regola impone un limite massimo di otto secondi tra il primo e il secondo servizio. La seconda è ancora più radicale: inizia il match senza il classico riscaldamento pre-partita in campo da parte dei giocatori.
    Nel frattempo, in Norvegia, una famiglia sta facendo sì che il tennis acquisisca una popolarità crescente. Casper Ruud, erede del talento del padre Christian Ruud, ha già ampiamente superato i successi sportivi del genitore. A seguire le sue orme, c’è anche Charlotte Ruud, la sorella minore di Casper. A 17 anni, Charlotte si è lanciata nell’avventura del tennis universitario americano, avendo firmato per la University of South Florida grazie al suo promettente potenziale nel tennis. Il mondo del tennis attende con interesse i suoi futuri sviluppi.
    In Gran Bretagna, Andy Murray sta lottando per ritrovare la sua migliore forma. Nonostante alcuni segnali positivi durante la stagione, Murray ha vissuto momenti difficili, che hanno influenzato la sua collaborazione con Ivan Lendl. Dopo aver riassunto la loro partnership a marzo 2022, il duo ha deciso di separarsi per la terza volta. Ora, il team di Murray include Johny O’Mara, Mark Hilton e, occasionalmente, Louis Cayer.
    Dal lato più oscuro del tennis, la ITIA ha recentemente sospeso sette tennisti belgi. Questi atleti hanno ammesso di aver violato il Programma Anticorrupción del Tenis, partecipando a una rete di manipolazione dei risultati guidata da Grigor Sargsyan. Arthur De Greef, il giocatore più noto del gruppo, è stato multato di 86.500 euro e bandito dalle competizioni fino a febbraio 2025.
    Infine, Rafael Nadal, sempre fonte di ottimismo e ispirazione, sta mostrando segnali promettenti nel suo percorso di ritorno. Venerdì 10 novembre, Nadal ha svolto un allenamento competitivo e di alta intensità con Coleman Wong, un promettente tennista di 19 anni da Hong Kong. Wong, attualmente 290° nel ranking mondiale, è un habitué della Rafa Nadal Academy by Movistar e sta svolgendo un ruolo fondamentale come sparring partner per Nadal nel suo ritorno alle competizioni.

    Rafa and Coleman Wong from the @rnadalacademy with a HUGE intensity
    He is coming, guys !!!
    : Coleman Wong via Instagram pic.twitter.com/5jVgx1czg8
    — rafael_nadal_by_hippo (@rnbyhippo22) November 10, 2023

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Murray critica gli orari dei Grand Slam: Le ragioni economiche prima del benessere dei giocatori?

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Negli ultimi tempi, le voci circolavano riguardo alla partecipazione di Andy Murray agli US Open 2023, a seguito del suo ritiro prima della partita contro Jannik Sinner a Toronto e dell’assenza a Cincinnati. Tuttavia, è stato lo stesso tennista britannico a chiarire l’aria, confermando che tutto procede bene.
    Murray e la polemica sugli orari nei Grand Slam“Non penso che sia benefico per nessuno,” afferma Murray. “Capisco che sono fortunato a giocare a tennis, ma concludere una partita alle 4 del mattino, quando la maggior parte del pubblico deve andarsene a causa dei mezzi pubblici, e ritrovarsi a giocare davanti al 10% dei tifosi… Questa è una situazione che non si riscontra in altri sport.”Secondo Murray, questa scelta di orari è motivata unicamente da ragioni economiche e non tiene in considerazione il benessere dei giocatori. Ha citato come esempio la sua partita contro Thanasi Kokkinakis a Melbourne che è finita alle 4 del mattino.
    La necessità di un cambiamentoAndy sottolinea: “Se i Grand Slam decidono di iniziare le sessioni serali alle 19:30, potrebbero benissimo far giocare due partite femminili. Tuttavia, se si tratta di una partita maschile, dovrebbero limitarsi a un solo incontro, a meno che non inizi prima.”Murray suggerisce anche che tornei come Wimbledon dovrebbero riconsiderare l’orario di inizio delle partite e ridurre le lunghe pause tra gli incontri. “Non è giusto per i giocatori finire alle 4:30 del mattino e poi aspettarsi di recuperare in tempo per la prossima partita,” osserva.
    In buona forma fisica per il US OpenIn preparazione per il torneo, Murray ha dichiarato: “Gli ultimi cinque o sei giorni di allenamento sono andati molto bene. Non ho avuto problemi nel servizio.” Anche se ha ammesso che la sua preparazione non è stata perfetta, si è detto soddisfatto delle condizioni della sua zona addominale.
    I fan possono aspettarsi di vedere Murray in azione nel suo match d’apertura al US Open 2023, dove affronterà il tennista francese Corentin Moutet. LEGGI TUTTO

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    Murray elogia Alcaraz: “Amo la libertà con cui gioca. Come descriverlo? Un kamikaze!”

    Andy Murray e Carlos Alcaraz

    Dall’alto della sua esperienza e arguta visione del gioco, Andy Murray al sito ATP ha speso belle parole per il n.1 Carlos Alcaraz. Lo scozzese era stato immortalato sugli spalti del centrale di Wimbledon in occasione della finale degli ultimi Championships, rivelando poi di essersi assai divertito assistendo al grande spettacolo offerto, prendendo pure qualche nota per migliorare il suo tennis. Davvero encomiabile l’amore dello scozzese per il gioco e la voglia di fare, nonostante i problemi fisici e le 36 primavere…
    Interpellato a Toronto dal sito ufficiale del tour su Carlos, ecco come Andy si espresso, trovando anche una definizione originale per descriverne il gioco.
    “La cosa che amo di Alcaraz quando lo guardo in campo è proprio la libertà con cui gioca, parte di ciò è la giovinezza, credo. Spero solo che non la perda perché questo lo distingue da tutti e il pubblico lo percepisce. Mi piacerebbe vederlo continuare a giocare quel suo tipo di tennis attuale. I drop shot o i colpi al volo, soluzioni a volte un po’ estreme. Per questo sembra un po’ Kamikaze, è totalmente istintivo. E lo adoro“. afferma Murray.
    “Nel febbraio del 2022, quando Carlos era ancora una giovanissima promessa, parlai di lui con JC Ferrero. Gli chiesi ‘Ama il tennis? Lavora sodo?’. Il coach mi rispose assolutamente di sì, e che in campo mai aveva visto una simile applicazione e voglia di imparare. Questo è stato abbastanza per me dopo aver visto una sua partita e aver sentito il suo allenatore. A quel punto non avevo più dubbi sul fatto che avesse davanti a se una grande carriera”, conclude il due volte campione di Wimbledon.
    Murray e Alcaraz si sono affrontati in due occasioni, entrambe nel 2021: l’esperto britannico ha vinto la prima sfida, in tre set nell’edizione autunnale di Indian Wells; l’iberico si è preso la rivincita poche settimane dopo all’indoor di Vienna, una vittoria più netta in due set. Intanto Andy stanotte sarà l’avversario di Jannik Sinner negli ottavi di finale del M1000 di Toronto, ultimo match sul Centre court. Anche in questo caso, 1 a 1 i precedenti: Andy vinse nell’indoor di Stoccolma a fine 2021, mentre Jannik si è rifatto a Dubai nel 2022. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: Sonego lotta in un durissimo primo set ma è un solido Murray a spuntarla. Lorenzo non ha sfruttato due set point

    Lorenzo Sonego a Toronto

    I match di tennis sono delle vere e proprie “Sliding Doors”. Quando nel corso di un incontro tiratissimo, giocato punto su punto, non sfrutti le occasioni che ti capitano, rischi di pagarlo a carissimo prezzo. Questo è purtroppo accaduto a Lorenzo Sonego sul centrale di Toronto nel suo match d’esordio, sconfitto per 7-6 (3) 6-0 da un Andy Murray lontano dai suoi storici picchi di rendimento ma ancora lottatore irriducibile. Il piemontese ha sofferto, spinto molto e rincorso, ma ha disputato una partita altalenante, anche un filo nervosa, contraddistinta da troppi errori e pochi punti col servizio. È giusto sottolineare la qualità in risposta dello scozzese, uno dei migliori negli ultimi anni in questo settore di gioco, ma Lorenzo ha servito in campo il 64% di prime, ricavando “solo” il 56% dei punti, un numero troppo basso, vista la qualità della battuta di Sonego, colpo sul quale gira molto del suo tennis e prestazione.
    La partita si è da subito indirizzata sui canoni preferiti da Murray: tanti (troppi…) scambi, con Lorenzo costretto a continui spostamenti su palle di vario peso, rotazione e profondità. Scaltro Andy nel dare poco ritmo all’azzurro, bloccandolo spesso a sinistra, dove le sue lacune sul rovescio sono venute fuori. In generale Sonego ha disputato un buon primo set, lottando su ogni palla, salvando le tre palle break concesse e arrivando anche a due set point sul 5-4 (grazie anche a due doppi falli di un pessimo Andy in quel gioco). Purtroppo… ecco le “Sliding Doors”: ha rischiato, ma non ha giocato bene le due chance, un errore diretto in risposta, poi attacco non perfetto e volée troppo difficile. Il set è arrivato al tiebreak, subito avanti 2-0 l’azzurro ma poi… doppio fallo, tre errori, e set Murray. La partita, di fatto, è finita lì, come dimostra il fin troppo pesante 6-0 del secondo parziale. Forse la testa del torinese è rimasta bloccata su quelle chance, i suoi errori dall’avvio del secondo set sono stati davvero troppi, mentre Murray sprizzava energia da tutti i pori, con rincorse sempre più veloci e precise.

    A classic Murray match-point to finish 🏃‍♂️
    He defeats Sonego 7-6 6-0 to reach R2 at the #NBO23 pic.twitter.com/3NYSu6J2Hw
    — Tennis TV (@TennisTV) August 8, 2023

    Nel complesso, Sonego non ha nemmeno giocato così male, ha preso la partita come di suo solito di petto, ma è riuscito in poche occasioni a verticalizzare a tutta col diritto, con quelle sbracciate a tutta con le quale riesce a spaccare gli scambi, tra vincenti e aperture di campo ben chiuse di volo. Murray non gliel’ha permesso, con quella ragnatela sapiente di variazioni e difese, alternate a qualche attacco. Solo con una prestazione assai migliore al servizio Lorenzo poteva sbaragliare un Andy così positivo in difesa. Murray ha chiuso l’incontro con il 44% dei punti vinti in risposta sulla prima e ben 52% sulla seconda di Lorenzo. Con questi numeri, era davvero difficile vincere per l’azzurro. Oltre alle chance non sfruttate e al rendimento così così al servizio, Sonego ha peccato di fretta in certe fasi, ha scelto di attaccare troppo presto, sicuramente per non finire nello scambio, bloccato sul rovescio, ma oggi non è andata.
    Bravo Murray, contro uno scozzese così si può perdere. Ma se “Sonny” avesse sfruttato uno di quei set point, chissà… Un rimpianto che purtroppo non serve più a niente. Avanti con la testa a Cincinnati, sperando in un primo turno meno “complicato”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sonego alza la prima palla del match. Non è facile controllare il lancio e gli scambi per il fortissimo vento che sferza Toronto stamattina, sotto un cielo plumbeo. Lorenzo è subito aggressivo, commette un doppio fallo ma con un Ace chiude a 30 il primo game dell’incontro. Murray serve, è chiara la sua tattica: scambiare molto pungendo il rovescio dell’azzurro, il lato meno sicuro. Buon turno di battuta anche per Sir Andy, 1 pari. Sonego deve assolutamente scappare appena possibile dal rovescio, c’è un abisso tra i due per profondità e sicurezza nel colpo. È costretto a rischiare anche con la seconda palla Lorenzo, visto che lo scozzese tiene una posizione molto aggressiva in risposta, e visto che la sua prima non ha preso ancora ritmo. Si muove bene Andy, gioca profondo, non lascia tempo a Lorenzo di sparare forte col diritto. Sul 15-30 s’inventa la prima smorzata, nonostante il vento gli riesce. Ai vantaggi “Sonny” colpisce malissimo col diritto, arriva la prima palla break del match. Fortunato Sonego, un rovescio di Murray muore sul nastro. A fatica, Sonego si porta 2-1. C’è grande lotta nel quarto game, Murray sbaglia qualcosa di troppo, e ai vantaggi Sonego con un bell’attacco col diritto si procura la prima palla break a favore. Andy lo sorprende con una seconda di servizio carica di spin al centro. Non facile impattare la palla con pulizia, per i capricci del vento. 2 pari. Ogni game è una vera battaglia: sul 2 pari, 30 pari, sbaglia un back di rovescio in scambio Lorenzo, errore che gli costa un’altra palla break. Ace! Miglior modo per annullarla, il suo secondo del match. 3-2. Si avanza sui turni di servizio con tanti errori, non è una bella fase del match dal punto di vista tecnico. Il set si accende di nuovo sul 4 pari: prima Sonego subisce un lob splendido di Murray (miglior colpo del match), poi è bravo a passare da difesa ad attacco con un diritto a tutta. Andy alza i decibel con le sue difese iconiche, Sonego accusa il colpo. Ai vantaggi l’azzurro tira malamente in rete un diritto inside out, è palla break per Murray (la terza del match). Ancora una volta si salva con un Ace. 5-4 Sonego. Ora la tensione è tutta su Murray, e la sente! Due doppi falli, 15-30, grande occasione per “Sonny” per volare a set point… Come se la gioca Lorenzo! Risposta profonda, diritto cross stretto e poi via affondo vincente. 15-40 e due Set Point! Niente, il servizio di Andy non va, ma il rischio in risposta sulla seconda è eccessivo, la palla di Lorenzo è lunga. Attacca sulla seconda chance, ma la volée (non facile) atterra in corridoio. 5 pari alla fine di un game di oltre 10 minuti. Ora ogni punto è di nuovo una lotta, si gioca sulla grinta, sul dominio dei centimetri del campo. Dopo 1h e 20 minuti, si arriva finalmente al tiebreak. Inizia bene con un bel servizio, Sonego poi Andy sbaglia un colpo di scambio, 2-0 avanti l’azzurro. La situazione si ribalta totalmente: doppio fallo di Lorenzo, quindi Andy trova un gran passante. 3-2 e poi 4-2 per lo scozzese. Sbaglia pure, di tanto, una smorzata l’azzurro sul 5-2, un po’ in confusione. Murray si aggiudica il tiebreak per 7-3, largo un passante di Lorenzo, dopo ben 90 minuti. Set durissimo, girato su pochi punti decisivi. Peccato per i due set point non sfruttati da Sonego, soprattutto nel secondo si poteva fare meglio (bene tatticamente, non perfetta l’esecuzione dell’attacco).
    Dopo un lungo toilette break, scatta il Secondo set. Murray tiene a fatica il primo turno di battuta, senza concedere palle break. Non cambia il canovaccio del match, si lotta duro su ogni punto, con Andy che varia di più, rimette tante palle e apre gli angoli, soprattutto quello di rovescio. Sonego va in crisi sull’1-0. Andy insiste sul rovescio del piemontese, che sbaglia due colpi. 15-40, due palle break immediate per il tre volte campione del torneo. Lorenzo chiama il rete il rivale, che arriva bene, quindi il lob dell’azzurro è in corridoio. BREAK, il primo del match, alla quarta chance per lo scozzese, che avanti 2-0 può fare corsa di testa. Che mano Murray nei lob, con un altro fantastico sorprende l’attacco di un Sonego che cerca di essere aggressivo, ma affretta troppo i tempi, finendo per rischiare da posizioni non facili. 3-0 Murray, ora il solco da rimontare è importante. Purtroppo l’azzurro incappa in un altro turno di battuta negativo: doppio fallo, un errore in spinta (39esimo errore del suo match), un rovescio in recupero fuori. Crolla 30-40, chance per il doppio break. Si butta avanti con un bell’attacco, ma il lob altissimo di Murray è spedito in rete con lo smash da Lorenzo, sicuramente anche per colpa di una maligna folata di vento. 4-0 Murray. Si salva da 0-30, trovando efficacia con servizio e diritto, per il 5-0. Murray chiude addirittura 6-0, vincendo un ultimo punto clamoroso per lotta e rincorse. Non si meritava una punizione così dura nel secondo parziale, ma purtroppo il non aver sfruttato le chance nel primo set l’ha pagato a caro prezzo. Bravo Murray, lottatore irriducibile, ma Lorenzo poteva fare meglio, troppi errori complessivi.

    Lorenzo Sonego vs Andy Murray ATP Toronto Lorenzo Sonego60 Andy Murray76 Vincitore: Murray ServizioSvolgimentoSet 2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-400-5 → 0-6A. Murray 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-4 → 0-5L. Sonego 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3L. Sonego 15-0 15-15 15-30 15-400-1 → 0-2A. Murray 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 df 2-3* 2-4* 2*-5 2*-6 3-6*6-6 → 6-7A. Murray 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6L. Sonego40-A 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5A. Murray 15-0 15-15 df 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5L. Sonego 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-404-4 → 5-4A. Murray 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3A. Murray 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Murray 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 ace 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1A. Murray 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1L. Sonego 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0

    Sonego
    Murray LEGGI TUTTO