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    ATP 250 Cordoba: Sconfitta al primo turno per Andrea Vavassori

    Andrea Vavassori – Foto Antonio Milesi

    Andrea Vavassori, proveniente dalle qualificazioni, ha subito una sconfitta al primo turno del torneo ATP 250 di Cordoba contro Guido Pella. Vavassori ha ceduto con il risultato di 6-2, 6-2.
    Nel primo set, Vavassori ha ceduto la battuta due volte, mettendo Pella in una posizione di vantaggio. Nonostante i suoi sforzi, Vavassori non è riuscito a recuperare il gap e ha perso il set con il punteggio di 6-2.Nel secondo set, Andrea ha avuto un avvio promettente, conducendo 1-0 con il servizio a disposizione. Tuttavia, Pella ha dimostrato la sua esperienza e abilità sul campo, vincendo sei dei sette game a disposizione chiudendo il set e la partita con il punteggio di 6-2.
    ATP Cordoba Guido Pella66 Andrea Vavassori22 Vincitore: Pella ServizioSvolgimentoSet 2A. Vavassori 0-15 0-30 0-405-2 → 6-2G. Pella 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2A. Vavassori 15-15 df 15-30 15-40 30-403-2 → 4-2G. Pella 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-2 → 3-2A. Vavassori 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-1 → 2-2G. Pella 15-0 30-0 30-15 40-301-1 → 2-1A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 15-40 df0-1 → 1-1G. Pella 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Vavassori 30-0 30-15 30-30 30-405-2 → 6-2G. Pella 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2A. Vavassori 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 df 40-A 40-404-1 → 4-2G. Pella 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-1 → 4-1A. Vavassori 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-0 → 3-1G. Pella 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 3-0A. Vavassori 0-15 0-30 15-30 15-40 df1-0 → 2-0G. Pella 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Il ragazzo che corre sotto la pioggia (con il programma di domani)

    Matteo Arnaldi (foto Antonio Milesi)

    Un aneddoto raccontato da coach Alessandro Petrone ben descrive lo spirito di Matteo Arnaldi, protagonista al Trofeo Perrel-Faip. Il ligure domina Barrere e sogna un piazzamento importante: “Quello che faccio non mi pesa, anche perché non vedo il tennis come un lavoro” dice il sanremese, che sarà prima riserva alle Next Gen Finals. Avanza anche Andrea Vavassori.
    Risultati a parte, uno degli obiettivi di Matteo Arnaldi era la competitività sul cemento indoor. Ha trovato questa condizione a Bergamo per il Trofeo Perrel-Faip, presented by BPER Banca (45.730€, Slam Court). “L’idea era sfidare e battere giocatori della mia classifica, possibilmente anche superiori”. Lo ha fatto alla perfezione nel pomeriggio del PalaIntred, in cui ha lasciato quattro giochi a Gregoire Barrere, numero 93 ATP e reduce dal successo al Challenger di Brest, ma già sconfitto da Arnaldi a Saint Tropez: “Il mio gioco gli dà molto fastidio, anche nella precedente partita veniva da un buon momento – racconta Arnaldi – poi oggi ho giocato particolarmente bene e sono contento di come sono stato in campo. Speriamo di mantenere questo livello anche nei prossimi match”. L’avversario si chiama Liam Broady, giocatore forte ed esperto. E mancino. “Ma per me non cambia niente. Non l’ho mai affrontato, sarà una partita da preparare bene. Per fortuna il campo è piuttosto lento e riesco a esprimermi al meglio”. Arnaldi fa parte della Next Gen italiana, un gruppo di ragazzi che quest’anno ha fatto un importante salto di qualità. A inizio anno era numero 364 ATP, oggi “vede” i top-100. Vien da domandarsi se si aspettasse una crescita così repentina, peraltro condita da una vittoria Challenger (Francavilla al Mare) e altre due finali. “Sono contento della mia stagione soprattutto pensando a come era iniziata – riflette il sanremese – tutti abbiamo aspettative, ma nei primi due mesi dell’anno ho giocato male, quindi non mi aspettavo di salire così tanto. Sono arrivato a un passo dalle Next Gen Finals, infatti la prossima settimana sarò a Milano come alternate nella speranza che qualcuno non giochi… Scherzi a parte, non era un obiettivo. Quest’anno abbiamo puntato soprattutto sul lavoro e sul miglioramento su questa superficie. E oggi è arrivata la prima vittoria indoor con un top-100”.
    L’ARIA DI CASAÈ piacevole parlare con Arnaldi, forse perché non vive la sua professione – e tutto quello che gli ruota intorno, compresi gli impegni con la stampa – come un lavoro. Ama davvero il tennis e la vita nel circuito, anche se qualche anno fa ha lasciato il Centro FIT di Tirrenia per tornare a San Remo. “Che però è un posto in cui ci si allena molto bene – precisa – ma io ho l’esigenza di staccare un po’ quando termina l’allenamento. A Tirrenia, invece, trascorri tutto il tempo dentro il centro, perché è un po’ isolato. Per uscire ero in balia degli altri, non avendo ancora la macchina. Inoltre, stando lontano da casa, faticavo a fare altro e prendere la patente. Ma se devi fare un periodo di allenamento intensivo di 1-2 settimane rimane un buon posto, in cui hai tutto a disposizione. Io avevo piacere a tornare a casa e stare con la mia famiglia. Per fortuna ho trovato una buona struttura, non ancora sviluppata come oggi, con Matteo Civarolo, il mio coach Alessandro Petrone (che aveva appena smesso di giocare) e il preparatore Diego Silva. Lo scorso anno ho avuto una crescita impressionante in classifica (da 900 a 350 circa, ndr), ma non perchè fossi migliorato troppo tennisticamente: semplicemente ero più libero mentalmente”. Classe 2001, Arnaldi è uno dei pochi giocatori che non risponde “Federer” quando gli si chiede dell’idolo d’infanzia. Il suo preferito è sempre stato Novak Djokovic (“Che emozione quando l’ho visto giocare per la prima volta a Monte Carlo”), anche se si sente più simile a Nadal come atteggiamento. “Ma prendi con le pinze questo paragone!” afferma, come a sincerarsi di non sembrare troppo presuntuoso. La sua spiegazione convince. “Mi capita di incitarmi quando la partita è particolarmente combattuta, un po’ come Nadal – dice – difficilmente mi arrabbio come Djokovic, a cui ogni tanto parte l’embolo. Sul campo riesco a essere abbastanza tranquillo, anche se non è sempre stato così”.
    DIVENTARE UN “GIOCATORE”Già, perché fino a qualche anno fa Arnaldi si arrabbiava parecchio sul campo da tennis. “Ho cercato di eliminare questi momenti, quest’anno sono migliorato molto. Mi sento più tranquillo: in precedenza dovevo gestire la mia mente, perché magari avrei voluto esprimere il mio nervosismo ma cercavo di contenermi. Adesso, invece, la rabbia non emerge più. La verità è che sono maturato un po’ tardi, anche sul piano fisico. Questo passaggio poteva arrivare prima, ma sto facendo un percorso in cui sono un po’ indietro, ma mi sento più piccolo rispetto alla mia età. Potrei avere 18-19 anni”. In altre parole, sta cercando di ripetere quanto fatto da Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, coetanei (o quasi) che hanno effettuato il salto di qualità prima di lui. “Quando li ho affrontati nelle categorie giovanili facevano parte del gruppo, semplicemente sono maturati prima. Intendiamoci, giocano molto bene. Ma in tanti giocano bene: loro sono diventati giocatori prima. Molti hanno effettuato questo passaggio quest’anno. Anche io mi sento più “giocatore”: magari l’anno prossimo scendo al numero 500, ma sento di avere questa consapevolezza”. È il giusto premio per chi ha sempre inseguito il suo obiettivo, senza perdere mai di vista le giuste priorità. Coach Alessandro Petrone ha raccontato di averlo visto correre sotto la pioggia, nel bel mezzo di una pista ciclabile. “Ho una fortuna: non mi pesa fare queste cose – conclude Arnaldi – se mi dedico a qualcosa, perché non devo farla? A maggior ragione se riguarda il mio lavoro, per quanto io non veda il tennis come un lavoro. Anzi, è tutto il contrario. Certamente capitano i giorni in cui non ho troppa voglia, ma spengo la sveglia, mi alzo e vado”.
    PROSEGUE L’ONDA DI “WAVE” VAVASSORIAncora un successo per Andrea Vavassori: nonostante stia giocando da un mese senza pause, spesso in condizioni diverse, continua a sfornare ottime prestazioni. Dopo aver superato le qualificazioni, ha vinto un match di valore contro Nicolas Jarry, ex top-40 ATP. Il doppio 7-6 per il piemontese è stato un match tattico, in cui entrambi hanno tenuto conto delle caratteristiche dell’avversario: l’azzurro sapeva che Jarry risponde molto bene, dunque ha ridotto la percentuale di serve and volley, tratto distintivo del suo tennis, mentre Jarry ha cercato di presentarsi a rete il più possibile. Ne è uscita una partita interessante, con scambi brevi, soluzioni interessanti e decisa dai dettagli. Per la verità, Jarry ha commesso alcuni errori di misura nei momenti cruciali, permettendo a Wave (storico soprannome di Vavassori) di prendere un piccolo vantaggio in entrambi i tie-break. Il pregio di Vavassori è stata la continuità: non ha avuto cali, è rimasto fedele al suo piano tattico e ha chiuso con un bella volèe vincente, dopo che peraltro aveva mostrato buone cose anche con il passante, stimolato dalla condotta tattica di Jarry. Tornerà in campo giovedì in un altro match affascinante: sfiderà Borna Gojo, reduce dal primo titolo Challenger in carriera, a Ortisei. Tra i due c’è un precedente, giocato lo scorso giugno sull’erba britannica di Ilkley: vinse nettamente il croato, dunque per Vavassori è una bella chance di rivincita. Il primo a centrare i quarti di finale è stato il portoghese Nuno Borges, che nel primo match di giornata aveva usufruito del ritiro di Dennis Novak: con le sconfitte di Majchrzak, Barrere e Zhizhen Zhang, è rimasto l’unica testa di serie in gara. Nel rispetto dell’equilibrio regnante dei tornei Challenger.
    PalaIntred – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. [Q] Andrea Vavassori vs [SE] Borna Gojo 2. [Q] Altug Celikbilek vs Jurij Rodionov 3. [WC] Andrea Vavassori / Matteo Vavassori vs Fabian Fallert / Hendrik Jebens 4. Jan-Lennard Struff vs [WC] Luca Nardi (non prima ore: 17:00)5. Matteo Arnaldi vs Liam Broady 6. Henri Squire / Jan-Lennard Struff vs Purav Raja / Divij Sharan OR [2] Jonny O’Mara / Philipp Oswald
    Italcementi – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)1. [3] Jonathan Eysseric / Albano Olivetti OR Alibek Kachmazov / Grigoriy Lomakin vs Nicolas Barrientos / Sergio Martos Gornes 2. [1] Denys Molchanov / Aisam-Ul-Haq Qureshi OR Sander Arends / Franko Skugor vs Vit Kopriva / Vitaliy Sachko LEGGI TUTTO

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    Vavassori non si ferma più: È semifinale a Ortisei contro Klein – Lo imita Cobolli che domani sfiderà Gojo (con il programma di domani)

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Strimmer

    Due italiani su quattro hanno raggiunto la semifinale allo Sparkasse Challenger Val Gardena Südtirol. Andrea Vavassori e Flavio Cobolli possono ancora vincere il torneo di tennis più importante in Alto Adige, sono usciti invece nei quarti Luca Nardi e Giulio Zeppieri.
    Andrea Vavassori ha firmato l’impresa della giornata. Dopo una falsa partenza il 27-enne di Torino ha eliminato la prima testa di serie del torneo, il ceco Tomas Machac per 1-6, 6-3 6-4 e si è qualificato per la semifinale. Sabato giocherà contro lo slovacco Lukas Klein per un posto in finale.Vavassori ovviamente era molto soddisfatto a termine della partita nella quale è salito di livello nel secondo e nel terzo set e ha giocato il suo tennis d’attacco che ha portato i suoi frutti: “Oggi è stata una grande battaglia. Lui ha servito molto preciso nel primo set. Ho fatto fatica ad adattarmi. Poi ho dovuto alzare il livello di prime. Nel primo set ero al 40 percento. Con una percentuale così bassa è impossibile competere con un avversario di questo livello.” Vavassori è stato bravo non solo “ad annullare una palla break nel secondo set che poteva compromettere la partita”, ma anche ad annullare tre palle break sullo 0:40 nel quarto game del set finale. “Sono rimasto aggressivo e questo ha pagato. Adesso mi godrò la vittoria, però l’appetito viene mangiando.”
    Domani in semifinale è atteso dallo slovacco Lukas Klein (nessun precedente) che oggi ha fermato la corsa di Luca Nardi. La terza testa di serie ha dovuto cedere in tre set (6:1, 3:6, 6:1) a Klein. Nel secondo set sembrava che Nardi potesse cambiare l’inerzia del match, ma nella terza frazione Klein si è portato avanti per 4:0 vincendo agevolmente.Grande vittoria dopo una grande battaglia invece per Flavio Cobolli. Il 20-enne di Firenze nel match più lungo del torneo ha avuto la meglio contro l’esperto Lukas Rosol della Repubblica Ceca per 7:6 (5), 4:6, 6:2 dopo 2 ore e 19 minuti. “È stata una partita molto complicata, i ritmi erano molto alti. Una partita molto faticosa anche qui sul cemento molto rapido. Dovrò recuperare delle forze perdomani. Spero di potere continuare il torneo nel migliore dei modi.” Domani affronterà il croato Borna Gojo, un altro giocatore che si trova a meraviglia su questi campi indoor veloci. Gojo ha vinto l’ultimo quarto in programma sul centrale prima della grande festa in onore di Andreas Seppi e ha avuto la meglio su Giulio Zeppieri per 7-5, 6-2. Fatale al romano un break all’undicesimo game del primo set. Poi Gojo ha preso il largo.
    La sera in Val Gardena era dedicata a Andreas Seppi. Gli organizzatori hanno organizzato una festa in suo onore. Il 38-enne di Caldaro, che questa settiman ha chiuso la sua carriera agonistica al challenger di casa, è stato festeggiato dalla famiglia, da amici e tifosi. “Grazie Andreas per tutti i momenti speciali”, il motto della manifestazione all’altoatesino.
    Center Court – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 11:00 am)1. Andrea Vavassori vs [7] Lukas Klein 2. Borna Gojo vs [6] Flavio Cobolli (non prima ore: 12:30)3. Marco Bortolotti / Sergio Martos Gornes vs Denis Istomin / Evgeny Karlovskiy LEGGI TUTTO

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    L’Italia è terra (anche) di doppisti? Da Bolelli/Fognini a Sonego, ma non solo: sei azzurri nei primi 120 ATP

    Lorenzo Sonego nella foto

    Gli ottimi risultati ottenuti in singolare dai tantissimi tennisti italiani impegnati settimanalmente nei circuiti ATP e Challenger hanno fatto passare in secondo piano il vistoso miglioramento del movimento azzurro nella specialità del doppio. Nella giornata di ieri, c’è stato un en-plein per l’Italia a livello ATP: a Umago si sono imposti Simone Bolelli e Fabio Fognini, i quali hanno raggiunto l’ottavo posto nella Race verso le ATP Finals di Torino, mentre a Kitzbuhel ha trionfato Lorenzo Sonego, in coppia con lo spagnolo Pedro Martinez.
    Anche Andrea Vavassori, nel pomeriggio impegnato nella finale di singolare al Challenger di San Benedetto (sfiderà Raul Brancaccio in un derby tricolore tutto da gustare), è uno dei migliori esponenti nel doppio, al pari di Bolelli, Fognini e del suo grande amico Sonego, col quale molto spesso condivide il campo quando la programmazione di entrambi lo rende possibile.
    Appena fuori dalla Top-100, sono presenti il 20enne Luciano Darderi, che in questo 2022 sta facendo molto bene anche in singolare ed è il primo tennista U21 nel ranking mondiale di doppio, e il 31enne Marco Bortolotti, il quale ha deciso di mettere da parte l’attività da singolarista per dedicarsi alla specialità nella quale disputa gran parte degli eventi al fianco dello spagnolo Martos Gornes. In questa stagione Darderi ha ottenuto tre titoli a livello Challenger (Vicenza, Parma e Milano: in Veneto ha vinto assieme all’argentino Comesana, in Emilia e Lombardia assieme al brasiliano Romboli) mentre Bortolotti, recente finalista a Trieste, ha vinto per due volte a Forlì nella prima parte di stagione, con l’indiano Kadhe e l’ucraino Sachko.
    Solo Stati Uniti (16), Francia (8) e Australia (7) possono vantare più giocatori dell’Italia nelle prime 120 posizioni della classifica mondiale di doppio. Il movimento azzurro è in gran salute in singolare, ma lo è anche in doppio e i dati non fanno altro che confermarlo.
    I PRIMI SEI ITALIANI NEL RANKING DI DOPPIO:26. Fabio FOGNINI31. Simone BOLELLI72. Andrea VAVASSORI82. Lorenzo SONEGO107. Luciano DARDERI113. Marco BORTOLOTTI LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Vavassori in doppio con Cacic, Musetti con Gaston. Al femminile coppia Paolini/Trevisan, Bronzetti con Lohoff

    Andrea Vavassori nella foto

    Saranno cinque i giocatori italiani ai nastri di partenza in doppio nel torneo di Wimbledon.
    A livello maschile, lo specialista Andrea Vavassori (qualificatosi in singolare) giocherà al fianco di Nikola Cacic: la coppia italo-serba affronterà all’esordio gli argentini Baez e Delbonis. Al via anche Lorenzo Musetti che, insieme al francese Hugo Gaston, troverà al primo turno il britannico Glasspool e il finlandese Heliovaara, accreditati della quindicesima testa di serie.
    A livello femminile, buon sorteggio per la coppia tutta italiana composta da Jasmine Paolini e Martina Trevisan: le due azzurre affronteranno le wild card locali Bains e Lumsden. Lucia Bronzetti, invece, scenderà in campo al fianco della tedesca Julia Lohoff e al primo ostacolo incontrerà le cinesi Xu e Yang, none teste di serie.
    GLI ITALIANI NEL DOPPIO MASCHILEBAEZ (ARG)/DELBONIS (ARG) vs CACIC (SRB)/VAVASSORI (ITA)GLASSPOOL (15,GBR)/HELIOVAARA (15,FIN) vs GASTON (FRA)/MUSETTI (ITA)
    LE ITALIANE NEL DOPPIO FEMMINILEXU (9,CHN)/YANG (9,CHN) vs BRONZETTI (ITA)/LOHOFF (GER)PAOLINI (ITA)/TREVISAN (ITA) vs BAINS (WC,GBR)/LUMSDEN (WC,GBR) LEGGI TUTTO

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    La favola di Andrea Vavassori, qualificato per il tabellone principale di Wimbledon: sarà il suo 1° main draw in un Major

    Andrea Vavassori nella foto

    Settimana da incorniciare per Andrea Vavassori, tennista torinese classe 1995, attuale numero 255 delle classifiche ATP in singolare (best ranking al n.233 raggiunto nell’aprile scorso). L’azzurro, tra i più forti doppisti italiani in circolazione (è n.77 del mondo nella specialità e vanta ben ventiquattro titoli in carriera tra ATP, Challenger e Futures), è arrivato in Gran Bretagna ad inizio mese per disputare due Challenger sull’erba (superficie sulla quale non aveva mai giocato prima), a Nottingham e Ilkley, con l’obiettivo di mettere partite sulle gambe ed apprestarsi ad affrontare con maggior serenità la “prima volta” in un torneo così prestigioso come Wimbledon.
    In entrambi i tornei, però, sono arrivati due ko all’esordio nelle qualificazioni: a Nottingham, Vavassori ha ceduto per 6-3 7-5 al padrone di casa Whitehouse mentre a Ilkley si è arreso al croato Gojo con lo score di 6-3 6-1. A questo punto, dunque, lo spostamento sull’erba di Roehampton per le ‘quali’ del terzo Slam stagionale. “Wave“, il cui gioco fatto di numerosi serve&volley si adatta alla perfezione ad una superficie come l’erba, ha battuto in rimonta lo statunitense Klahn al primo turno, per poi imporsi in due parziali sul brasiliano Menezes all’ostacolo successivo. Nel match clou, come da tradizione disputato al meglio dei cinque set, il giocatore piemontese ha vinto una grandissima battaglia con il n.120 ATP Kolar per 6-7(5) 7-6(4) 6-1 7-6(5), garantendosi così un pass per il tabellone principale.
    A Wimbledon, dunque, Vavassori non solo si è “sbloccato” a livello professionistico sull’erba, ma ha vinto ben tre partite consecutive riuscendo a superare le qualificazioni in uno dei tornei più importanti del mondo. In attesa del sorteggio, previsto per la giornata di domani, Vavassori (che giocherà anche in doppio col serbo Cacic) potrà brindare essendo stato l’unico giocatore italiano in grado di approdare nel main draw. LEGGI TUTTO

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    Andrea Vavassori giocherà al Roland Garros: “”Un mese fa non credevo di poter essere pronto per giocare Parigi”

    Andrea Vavassori nella foto – Foto Marta Magni

    Andrea Vavassori, che ieri era entrato nelle quali del Roland Garros, giocherà regolarmente il torneo dopo aver avuto dei problemi fisici.
    “Un mese fa non credevo di poter essere pronto per giocare Parigi. Il lavoro non è finito ma siamo sulla strada giusta.Ringrazio il mio dottore e amico Daniele Mozzone per averci creduto e avermi dato un programma ad hoc per recuperare il più velocemente possibile, grazie al mio fisioterapista Gabriele Scaglia per avermi seguito passo passo. 👊🏼E al mio preparatore Marco Sedia che sa giá tutto. 🖤Si parte per il secondo slam dell’anno” LEGGI TUTTO

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    Australian Open 2022: Mager in doppio con Musetti, Vavassori giocherà con Griekspoor

    Gianluca Mager nella foto

    Saranno cinque i tennisti italiani ai nastri di partenza nel doppio maschile agli Australian Open 2022: quella composta da Gianluca Mager e Lorenzo Musetti sarà l’unica coppia tricolore, mentre altri tre giocatori azzurri divideranno il campo con tennisti stranieri.
    Simone Bolelli, numero uno d’Italia nella specialità, comincerà un’altra stagione al fianco dell’argentino Maximo Gonzalez; Andrea Vavassori sarà affiancato dall’olandese Tallon Griekspoor e Stefano Travaglia giocherà invece assieme al serbo Laslo Djere. Figurano fuori di sette posti dal main draw Marco Cecchinato e Andreas Seppi.
    Per quanto concerne le altre coppie al via, si segnala che Nicolas Mahut giocherà con il connazionale Fabrice Martin vista la rinuncia del suo partner “tradizionale” Pierre-Hugues Herbert a causa delle restrizioni che permettono l’ingresso sul territorio australiano esclusivamente alle persone vaccinate contro il Covid-19. Considerando i singolaristi più noti, Alexander Bublik farà coppia con il polacco Jan Zielinski, Andrey Rublev giocherà con l’ucraino Denys Molchanov e Aslan Karatsev parteciperà con il neozelandese Artem Sitak. Da tenere d’occhio, infine, la coppia iberica composta da Carlos Alcaraz e Pablo Carreno Busta.
    GLI ITALIANI AL VIA IN DOPPIO:Simone BOLELLI/Maximo GONZALEZ (ARG)Tallon GRIEKSPOOR (NED)/Andrea VAVASSORILaslo DJERE (SRB)/Stefano TRAVAGLIAGianluca MAGER/Lorenzo MUSETTI
    ALT-7: Marco CECCHINATO/Andreas SEPPI LEGGI TUTTO