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    L’AIP chiede alla Frascolla Taranto di “liberare” i giocatori dal vincolo

    Di Redazione
    Nuova battaglia dell’AIP sul tema del vincolo sportivo: questa volta l’Associazione Italiana Pallavolisti si schiera pubblicamente contro la Polisportiva Frascolla Taranto, accusata di non voler “liberare” alcuni atleti che avevano chiesto la possibilità di giocare altrove. Una denuncia che arriva attraverso un post sui social network, “perché è l’unica strada possibile, dopo diversi tentativi, prima per via telefonica, poi per via telematica tramite e-mail“.
    “Si chiede pubblicamente alla società – scrive l’associazione – e al suo presidente Castaldo una risposta in merito al comportamento fin qui tenuto: un’assoluta indisponibilità ad addivenire a una soluzione bonaria di fronte alla volontà espressa da atleti di trasferirsi verso altro sodalizio di loro gradimento. Ripetiamo che il vincolo sportivo non autorizza il sodalizio ad assumere comportamenti impositivi – di natura personale e/o economica – che possano limitare il diritto dell’atleta dilettante a svolgere l’attività sportiva agonistica liberamente e in conformità alle proprie esigenze personali“.
    “Stiamo vivendo un momento decisamente duro e difficile – conclude il comunicato – e non c’è bisogno di queste vicende che feriscono l’intero movimento pallavolistico italiano. La finestra per i tesseramenti scade il 31 ottobre, per cui AIP invita ogni componente in questione ad adoperarsi per risolvere la situazione velocemente. Impegno, responsabilità, passione, dedizione, volontà, correttezza“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    100 giorni di AIP: “Possiamo fare qualcosa di grande”. Ma Cattaneo non risponde…

    Di Redazione
    Con una conferenza stampa online a cui hanno partecipato quasi al completo i soci fondatori (c’era anche Indre Sorokaite in collegamento dal Giappone), l’AIP ha celebrato i 100 giorni dalla sua fondazione, avvenuta a Roma lo scorso 26 giugno. Un modo per fare il punto sull’attività dell’associazione che rappresenta i giocatori di pallavolo e che da luglio a oggi ha raccolto oltre 400 iscritti, confrontandosi con la maggior parte delle istituzioni e ottenendo anche risultati importanti come la modifica del protocollo federale per eliminare l’assunzione di responsabilità a carico degli atleti.
    “Il 26 giugno è stata una giornata indimenticabile – ha detto il presidente Giorgio De Togni – perché siamo riusciti a dare vita al nostro progetto, con la speranza che le generazioni future di giocatori e giocatrici riescano a portarlo avanti con la stessa nostra sensibilità, e che continuino a trasmettere l’importanza di essere uniti e rappresentativi“. De Togni ha poi ricordato molti degli incontri a cui l’associazione ha partecipato in questi mesi, con Lega Pallavolo Serie A maschile e femminile, Coni, AMIV (l’associazione dei medici del volley), Francesca Piccinini e Franco Bertoli come rappresentanti Fipav degli atleti, per finire con il meeting più importante: quello con il ministro Vincenzo Spadafora, ottenuto grazie alla sinergia con le associazioni di categoria di calcio, basket, rugby e ciclismo.
    A questa lista di confronti ne manca solo uno: quello con il presidente federale Bruno Cattaneo che, sottolinea De Togni, “non ha mai risposto alle nostre richieste. Faremo di tutto per poterlo incontrare, è assurdo che riusciamo a incontrare un ministro e non il nostro presidente. Noi siamo stati accolti positivamente da tutti, siamo disponibili ad aprire tavoli di collaborazione e anzi stiamo facendo un po’ da collante tra tutte le entità che fanno parte del sistema, dando una mano a trovare delle soluzioni dove possiamo. Non siamo ancora riconosciuti ufficialmente, ma stiamo lavorando come se lo fossimo“.
    Il Segretario generale Federico Centomo ha ripercorso il processo costitutivo dell’associazione, “durato oltre 100 ore in una sessantina di call, a partire da aprile. L’AIP nasce in un momento di emergenza, ma non nasce per l’emergenza: c’era già un’esigenza generale di confronto, partito dalla Serie A3 per poi arrivare alle categorie superiori“. E i ringraziamenti vanno anche a giocatori che hanno contribuito silenziosamente, come Simone Tiberti, Daniele Sottile, Valentina Arrighetti e Gaia Moretto.
    A Marco Falaschi, uno dei vicepresidenti dell’associazione, il compito di fare il punto sui numeri: “Oltre il 75% dei giocatori italiani di Superlega sono iscritti, ma vogliamo fare ancora di più. In A2 maschile siamo al 50%, in A1 femminile al 40%, in A2 femminile e A3 maschile intorno al 20%: ci vorrà un po’ di tempo per raggiungere tutti, e noi vogliamo stare qua il più a lungo possibile. Abbiamo anche un centinaio di iscritti al di fuori di queste categorie, dalle Under agli ex giocatori, e anche diversi stranieri si sono tesserati“.
    A un’altra vicepresidente, Alessia Lanzini, spetta la riflessione sulle criticità affrontate in questi primi mesi di attività: “Abbiamo avuto un iniziale dissidio con i procuratori, ma attraverso diversi incontri hanno capito che insieme possiamo fare il bene del movimento. Abbiamo riscontrato anche il disinteresse di alcuni atleti e su questo dobbiamo lavorare: ci auguriamo che anche dal mondo della Serie B in giù arrivi una risposta. Stiamo cercando di lavorare su tematiche a tutto tondo, come dual career, post career, assicurazioni“.
    Particolarmente sentito l’intervento di Cristina Chirichella, fin dagli inizi al fianco dell’associazione: “Grazie per tutto quello che fate, so quanto sia importante questa realtà e l’abbiamo assaporato in prima persona con la modifica all’Allegato 3 del protocollo. In quell’occasione avervi vicino è stato davvero rassicurante. Siamo solo agli inizi, ma l’AIP può diventare qualcosa che ci darà tantissimo aiuto in futuro: dobbiamo continuare a iscriverci, perché più siamo e più la nostra voce sarà ascoltata“.
    E la voce dell’AIP si è fatta sentire su molti temi, tra cui quello – spinoso e d’attualità – del tesseramento di Michele Baranowicz: “Ci sentiamo di dire – spiega l’avvocato Luca Giorgio, tesoriere dell’associazione – che il regolamento federale preveda passaggi troppo stringenti, che non si adattano alle casistiche concrete. Un’applicazione così rigida genera conflitti che sarebbero da evitare per il bene di tutti. Speriamo che le parti si mettano d’accordo al più presto“. E dal presidente De Togni arriva la notizia che la regola potrebbe essere riformulata nel corso dell’assemblea elettiva Fipav di Rimini.
    L’associazione non si sottrae alla discussione neppure sulla sospensione dei campionati: “Crediamo che tutto lo sport, sia di alto livello sia di base, debba continuare – dice l’avvocato Federico Masi, anche lui vicepresidente – e su questo sosteniamo il ministro Spadafora. AIP nasce per essere collaborativa e faremo qualsiasi cosa possa essere di supporto alla Federazione per non fermare le attività sportive“. E parlando dei progetti futuri, Masi aggiunge: “Non vogliamo fare solo attività sindacale, ma vogliamo costruire un’idea nuova, una nuova attenzione per l’idea di atleta“.
    Sotto esame anche i protocolli Fipav, dopo i numerosi casi di positività al Covid-19 registrati negli ultimi giorni: “Riteniamo che la Federazione stia facendo tutto quanto in suo potere per difendere gli atleti, sappiamo che il rischio zero non esiste. Molto dipende anche dalle società e dagli atleti: anche il protocollo perfetto può non funzionare se non c’è la collaborazione di tutti. Ed è capitato che segnalassimo alla Lega maschile e femminile situazioni in cui il protocollo non veniva rispettato alla lettera“.
    Presenti alla riunione anche molti giocatori di Superlega e A1 femminile: tra gli altri Alessia Gennari, Marco Falaschi, Enrica Merlo, Simone Anzani, Isabella Di Iulio, Domenico Cavaccini, Silvia Fondriest e Oreste Cavuto. LEGGI TUTTO

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    Michele Baranowicz: “Calpestati il mio diritto a lavorare e la mia dignità”

    Foto Instagram Michele Baranowicz

    Di Redazione
    Finisce ancora una volta nell’occhio del ciclone, suo malgrado, il palleggiatore Michele Baranowicz neo acquisto della Gas Sales Bluenergy Piacenza. Lo scorso anno, a luglio 2019, l’atleta era stato coinvolto nel caso di “pignoramento” del cartellino da parte dalla Playground Srl, società di proprietà di Luca Novi, suo ex agente, che ha rischiato di far saltare l’accordo con Vibo Valentia. Adesso invece è proprio la Tonno Callipo a non voler tesserare Baranowicz così da permettergli di scendere in campo con la sua nuova squadra.
    Un altro brutto colpo per Michele Baranowicz che, amareggiato e deluso, ha pubblicato sul suo profilo Instagram una profonda riflessione sulla situazione attuale e che di seguito vi riportiamo. L’AIP ieri attraverso una nota stampa, ha manifestato tutto il proprio sostegno nei confronti dell’alzatore.
    “Ancora una volta il mio diritto a lavorare e la mia dignità di uomo vengono calpestati deliberatamente senza ritegno e senza vergogna. Non giudico nessuno, espongo i fatti per come sono. Dopo le vicissitudini della scorsa estate pensavo che questi problemi fossero finiti. “Sei svincolato” mi dissero…”se non hai un contratto in essere con qualsiasi società potrai andare a giocare dove vorrai senza che nessuno possa dirti o pretendere qualcosa da te”. Ci avevo creduto. Come molti di voi sanno pochi giorni fa ho trovato un accordo con Piacenza. Finalmente. Le motivazioni e il morale sono alle stelle, un grande società, grandi giocatori, poter lavorare insieme a Bernardi che idolatravo da bambino. Tutto perfetto. Richiedo alla Tonno Callipo (società con la quale non ho contratto e che non è proprietaria del mio cartellino in quanto “svincolato”) il mio tesseramento e conseguentemente il mio trasferimento a Piacenza in quanto un regola federale dice che può tesserarmi l’ultima società con la quale sono stato affiliato. Il tesseramento mi viene negato. Il termine ultimo per quest’ultimo è il 1 novembre e questa è la data in cui vorrebbero farlo,( fonte www.volleyball.it) facendomi saltare l’incontro odierno con Modena e l’incontro del 24 ottobre contro la Tonno Callipo Volley…Sono libero ma ancora “prigioniero”. Mi fermo qui perché non riesco più a trattenere le lacrime dalla rabbia e sconforto per questo ultimo anno. Bisogna farsi coraggio e per amore di mia moglie e mia figlia continuerò a lottare. A voi lascio il compito di riflettere su quanto scritto, a voi lascio il giudizio su questa vicenda perché tanto a me non è concesso nemmeno di poter lavorare anche se da cittadino italiano credo che la nostra Costituzione dica altro. Buona vita a tutti e viva il volley”. LEGGI TUTTO

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    AIP vicino a Michele Baranowicz

    Gas Sales Piacenza Volley

    Di Redazione
    AIP manifesta pubblicamente profonda vicinanza e solidarietà al proprio associato Michele Baranowicz. Michele sta vivendo una situazione molto particolare, figlia di regolamenti troppo spesso disequilibrati a sfavore degli atleti.
    Dai regolamenti federali, infatti, anche se il giocatore non è più tesserato con l’ultima società di appartenenza e risulta essere privo di contratto, è sempre l’ultima società che deve dare il via libera perché l’atleta possa tesserarsi con un nuovo sodalizio sportivo di suo gradimento, con gravissimo svantaggio a danno del pallavolista e della propria libertà contrattuale. Tale situazione, che non prevede alcuna tutela per il lavoratore, è un unicum a livello nazionale.
    AIP è al suo fianco per verificare insieme allo staff dell’atleta tutte le possibilità.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il presidente AIP Giorgio De Togni ai microfoni di SoloVolley

    Di Redazione
    Torna con una nuova puntata SoloVolley, il magazine radiofonico di Radio BustoLive dedicato alla pallavolo della provincia di Varese e di tutta Italia. Questa sera, venerdì 16 ottobre, sarà ospite al telefono Giorgio De Togni, presidente della neonata AIP (Associazione Italiana Pallavolisti) nonché per anni protagonista nei campionati di Superlega e Serie A2.
    La trasmissione andrà in onda a partire dalle 20.30 e sarà condotta come sempre da Samuele Ferretti e Marco Colombo, che da quest’anno sono affiancati da Annalisa Gibin. Da questa settimana debutterà la rubrica “Nutrivolley” su sport e corretta alimentazione, a cura della biologa nutrizionista (e pallavolista) Diana Caroli, che si affiancherà all’angolo della Serie B, C e D “The Red Point”, curato da Gianluigi Rossi, e al consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta.
    SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO

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    Il Volley in Lettere: Luca Vettori presenta l’iniziativa dell’AIP

    Di Redazione
    “Che cosa ci pare debba assolutamente cambiare, nella pallavolo di ieri? Quali sono le cattive pratiche che non vogliamo più? Quali gli slanci, le utopie, i desideri, i percorsi realizzabili per la pallavolo di domani?“. Sono queste le domande con cui Luca Vettori, uno dei soci e “testimonial” della neonata Associazione Italiana Pallavolisti, presenta la nuova iniziativa “Il Volley in Lettere“: uno spazio online a cui l’AIP invita tutti gli addetti ai lavori, ma anche i semplici appassionati di pallavolo, a contribuire con riflessioni, spunti, problematiche e idee per migliorare e rilanciare il movimento pallavolistico italiano.
    “In un periodo inedito come questo – spiega Vettori nella lettera che in augura la rubrica – in molti campi ci si sta attrezzando per cercare i germogli tra le rotture di un sistema che stava procedendo – bene o male – senza dubbio con una macchinosa inerzia. Il Covid-19 ha imposto a tutti un’uscita improvvisa dal proprio binario più o meno definito di progetti, appuntamenti, certezze. Ad oggi, ciascuno di noi può allenare la capacità di decifrare questo momento per opporsi all’inerzia passata e individuare i punti decisivi su cui rivolgere un’attenzione nuova – consapevole, corale“.
    “Prendendo spunto da buone pratiche del passato – continua l’opposto di Modena – e cercando di immaginare le direzioni del futuro prossimo, forse, sarebbe interessante avviare un dialogo tra le parti del movimento pallavolistico, che ormai da tempo, pare un grande corpo coinvolto dal medesimo fremito, ma slegato nelle sue arterie. Quando ci si riferisce al mondo della pallavolo, infatti, si pensa agli eccellenti campionati di SuperLega e Serie A1 Femminile ed anche alle piccole società di periferia; ai ragazzi del minivolley che si muovono tra le province, alle nazionali maggiori, alle nazionali storiche del passato e tutto sembra legarsi in un’immagine sola, per qualche istante. Presto però compare il sospetto che vi sia un grande assente, il quale avrebbe l’arduo compito di tenere unite tutte le parti: al corpo della pallavolo sembra mancare uno scheletro sano, in grado di raggiungere tutti“.
    La conclusione è chiara: “Ben consapevole della parziale differenza di obiettivi, della varietà economica e della diversità in termini di impegno lavorativo tra le serie, AIP ritiene sia necessario per il nostro sport un futuro scelto, un futuro pensato insieme. Diventa essenziale dunque avviare una narrazione organica, composta da tutti gli strati con le sue differenze e per questo ricca di punti di vista e competenze variegate: parlarsi, dialogare, conoscersi. Ci sembra fondamentale cercare l’unione d’intenti tra le varie categorie, tra atleti, ex atleti, allenatori, addetti ai lavori di qualunque serie“.
    Per partecipare all’iniziativa è sufficiente inviare il proprio contributo all’indirizzo mail info@assopallavolisti.it.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Contagi agli Europei, l’AIP chiede chiarimenti: “Impensabile giocare senza controlli”

    Di Redazione
    Anche l’Associazione Italiana Pallavolisti scende in campo per manifestare la sua preoccupazione dopo i casi di positività al coronavirus riscontrati nella nazionale italiana al rientro dai Campionati Europei Under 20 maschili. “Quanto sembra essere successo a Brno – scrive l’AIP in un comunicato – ci preoccupa fortemente e richiede un approfondimento, poiché tutti i giorni vengono chiesti, giustamente, documenti e certificazioni, vengono svolti frequenti controlli con conseguenti spese da sostenere per le società. Riteniamo pertanto che sia impossibile, assurdo e impensabile che qualche atleta abbia potuto giocare con sintomi o senza controlli; ci auguriamo che ciò non sia mai accaduto e che sul punto ci possano essere i dovuti chiarimenti per tutti gli attori/attrici di pallavolo e per tutti gli appassionati di questo sport“.
    L’associazione di categoria chiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti: “È sottile, infatti, la linea di confine tra responsabilità individuale e effetti diretti sul collettivo. Tutte/i noi siamo parte di un mondo sportivo in forte difficoltà, un mondo sportivo però che si è preso degli impegni, dai quali nessuno delle componenti si può esimere. Quello che più ci preme sottolineare oggi è un aspetto fondamentale di cui tutte/i noi siamo consapevoli: la tutela della salute“.
    “Tutti i vertici sportivi – continua il comunicato – stanno cercando di trasmettere questo messaggio alla base, questi stessi vertici sportivi prendono e si trovano costretti a prendere anche decisioni drastiche (come è successo a marzo 2020) per tutela della salute collettiva e con forti conseguenze economiche per atlete/i, staff tecnici, Leghe, società sportive e sponsor. Gli atleti e le atlete non vogliono che questo si ripeta, significherebbe bloccare un sistema sportivo intero“.
    La nota dell’AIP si conclude con una precisa richiesta a tutto il movimento: “Ci sono delle indicazioni governative che devono essere rispettate. Ognuno di noi deve fare la sua parte per il bene della Pallavolo, del Beach Volley e del Sitting Volley. Anche noi consigliamo a tutti l’utilizzo dell’App ‘Immuni’, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO