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    Bergamo manca la “quinta”. In finale della Del Monte Coppa Italia va Reggio Emilia

    L’Agnelli Tipiesse manca al tie-break la quinta finale consecutiva della Del Monte Coppa Italia. Sarà anche la legge dei grandi numeri, di certo l’indice va puntato su un altro pessimo approccio ad un match che stavolta non avrebbe lasciato diritto di replica. Non basta il carattere a cui la squadra si è appigliata per riequilibrare una volta sotto 0-2. Passa Reggio Emilia e lo fa più che meritatamente per quanto ha saputo esprimere nella prima ora, ma anche per la lucidità mostrata sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Determinante Cominetti non solo al servizio (5 ace), con Held e Cantagalli altri terminali da applausi innescati dal solito impeccabile Garnica. Per Bergamo quantomeno intricato raddrizzare un discorso avendo solo in Padura Diaz il vero fulcro a fronte di troppe occasioni mancate, specie nelle fasi incandescenti del tie-break.
    Al semaforo verde sembra che vada in scena il quarto set della partita persa domenica a Santa Croce: avversari che difendono e contrattaccano senza dare respiro, i nostri in balia con il solo Padura Diaz a salvarsi in attacco (45 contro 62, quando i numeri dicono tutto ben oltre il -9 che inchioda l’ineccepibile 0-1. A proposito di ineccepibile, ci pensa l’ex Garnica a fermare Pierotti per il primo allungo ospite anche al rientro sul taraflex. Cominetti ferma in fotocopia Padura Diaz (12-15). Oltretutto quando la Conad va avanti fa diventare sistematico il cambio palla Giocando cosi tutto diviene molto più semplice da un lato e tremendamente complicato dall’altro, anche perché il servizio continua a latitare mentre dalla parte opposta le difese non si contano nemmeno più mentre il computo muri (0-4) esplica ancor meglio la piega presa dal confronto. L’Agnelli Tipiesse si ricorda d’essere campione d’inverno e si scuote alzando finalmente la qualità del suo gioco. Ciò nonostante anche sopra 16-10, il brivido del +1 prende forma una volta sorpassata quota 20. Ci pensa ancora Padura Diaz con attacco ed ace (punta di un attacco che termina con il 76% di squadra) ad allungare la semifinale. La Conad non si disunisce e veste ancora i panni della lepre, poi i nostri staccano nel cuore del periodo approfittando anche di una leggera flessione degli ospiti. L’inseguimento tuttavia non si trasforma in ribaltone perché Held è impietoso e un muro di Zamagni su Terpin anticipa di qualche minuto la festa emiliana a Cisano Bergamasco.
    Agnelli Tipiesse Bergamo- Conad Reggio Emilia 2-3 (16-25 20-25 25-22 25-21 11-15)
    Bergamo: Cargioli 7, Padura Diaz 22, Pierotti 16, Cioffi 7, Finoli 5, Terpin 14, D’Amico (L), Mancin, Baldi. N.e. Ceccato, Abosinetti, De Luca, Larizza. All. Graziosi.Reggio Emilia: Cantagalli 20, Cominetti 20, Zamagni 7, Garnica 4, Held 22, Sesto 7, Morgese (L), Mian, Suraci 2, Cagni, Scopelliti, Marretta. N.e. Catellani. All. Mastrangelo
    Arbitri: Verrascina, Grassia LEGGI TUTTO

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    Bergamo è scarica, Santa Croce è perfetta e ne approfitta

    Discriminante Coppa Italia, con Reggio Emilia come fil rouge. Da una parte la rabbia per l’eliminazione arrivata sul filo di lana (14-16) al PalaParenti per mano degli emiliani, dall’altra la fatica della no-stop ed il pensiero della semifinale che incombe, proprio contro la Conad. Santa Croce-Agnelli Tipiesse si gioca soprattutto sulle motivazioni. E, nella gran parte dei casi, sono quelle che fanno la differenza. In tale ambito non ha fatto eccezione nemmeno la domenica pomeriggio in Toscana con una compagine aggressiva, determinata e affamata e l’altra, fisiologicamente, un pizzico scarica e distratta.
    Nella prima ora va in scena la perfezione dei biancorossi che, come da prassi e giusto per rispettare a pieno le statistiche di rendimento, martellano dalla linea dei nove metri e attaccano sistematicamente in pipe coronando con difese su ogni pallone. Nell’altra metà del taraflex Bergamo – senza Larizza – è assente a muro, troppo fallosa al servizio (15 errori complessivi) mentre il peso offensivo trova solamente in Padura Diaz un terminale sopra la sufficienza (19 punti, 63%). Nel parziale d’avvio come nel secondo, oltre ai soliti “bombardieri” Walla e Fedrizzi (7 ace e 38 punti in due), Kemas Lamipel cambia colore ai due periodi con il turno in battuta di Acquarone, dapprima strappo 14-8 e poi 20-16. L’unico frangente in cui i rossoblù mettono il naso avanti (8-10 Pierotti) viene immediatamente annullato dai padroni di casa che rispondono con il break 15-13. Non è altro che la fotografia di un match che si è sviluppato su un trend ben preciso e si è concluso nella maniera più prevedibile. Per l’Agnelli Tipiesse quarto disco rosso in trasferta, serie utile che si ferma a sette e necessità di ricaricare le batterie: mercoledì 2 febbraio alle 20.30, al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco, in palio ci sarà la finale di Coppa Italia.

    Kemas Lamipel Santa Croce – Agnelli Tipiesse Bergamo 3-0 (25-17 25-20 25-19)
    Santa Croce: Bezerra Souza 20, Colli 9, Arasomwan 4, Acquarone 1, Fedrizzi 18, Festi 5, Pace (L), Sposato (L). N.E. Ferrini, Caproni, Riccioni, Giovannetti, Menchetti. All. Douglas.
    Bergamo: Finoli 2, Terpin 8, Cargioli 7, Padura Diaz 19, Pierotti 6, Cioffi 2, D’Amico (L), Baldi, Mancin, Ceccato. N.E. De Luca (L), Abosinetti. All. Graziosi LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la corsa scatta contro Cantù. Carenini: “Dimenticare il passato”

    Del Monte Coppa Italia-Bergamo. La storia recente parla di “simbiosi”. Quattro stagioni, quattro finali e due trionfi consecutivi: il primo il 23 febbraio del 2020 all’Unipol Arena di Bologna con il 3-2 su Brescia, il secondo l’11 marzo 2021 al PalaPozzoni di Cisano Bergamasco con il 3-0 su Porto Viro. E sarà ancora il fattore casalingo un piccolo grande vantaggio da capitalizzare a dovere e scaturito dal titolo di campione d’inverno, sinonimo del primo posto al giro di boa. Nel quarto di finale di domani (ore 20.30), dall’altra parte della rete ci sarà Cantù, contro cui il precedente più fresco invita a tenere le antenne dritte. Al PalaFrancescucci, l’8 dicembre scorso, è stata proprio la squadra di coach Matteo Battocchio a spuntarla al quinto parziale e ad infliggere ai nostri l’ultima sconfitta prima di sei vittorie. Quel giorno, tra i brianzoli, c’era il palleggiatore Manuel Coscione mentre domani la regia sarà comandata dall’americano Dante Chakravorti che ha cominciato l’annata a Mondovì e che domenica ha esordito con la nuova maglia nello 0-3 interno subito da Santa Croce, il sesto incontro di fila senza raccogliere neppure un set. Ma i canturini, che hanno pagato un prezzo salatissimo in infermeria, stanno recuperando i pezzi e andranno affrontati con lo stesso approccio ammirato da inizio 2022.
    “Conosciamo benissimo il Pool Libertas –spiega il presidente onorario Giuseppe Carenini – e sappiamo quanto sia velenoso, a prescindere dalle vicissitudini a cui ha dovuto far fronte. Lo abbiamo sperimentato in campionato sulla nostra pelle con la sconfitta esterna, in gara secca sarà altrettanto visto che può succedere di tutto. Rispetto allo scorso anno, quando abbiamo alzato il trofeo, è tutto diverso. Le avversarie si sono attrezzate a dovere, il torneo è molto equilibrato e poi sembra che vincere con Bergamo sia diventato un qualcosa che vale più di mezza stagione. Perciò serve dimenticare il passato e restare sul pezzo”. L’Agnelli Tipiesse, a sua volta, sta uscendo a testa altissima da una fase alquanto complessa e si presenta alla sfida intenzionata ad onorare a pieno il ruolo di detentrice: “Assorbito il colpo del Covid – sottolinea – ci siamo ricompattati a dovere e ci stiamo ritrovando anche sul piano fisico. I successi con Siena, Reggio Emilia e Porto Viro hanno ribadito che quando c’è da mordere la squadra lo sa fare. Fondamentale, inoltre, aver recuperato Larizza. Anche se Cioffi è stato bravissimo in queste tre partite e non l’ha fatto per nulla rimpiangere”.
    Quanto allo schieramento, nuovo ballottaggio tra i due centrali a fianco di capitan Cargioli mentre il resto prevede Finoli alzatore, Padura Diaz opposto, Pierotti e Terpin in posto 4 e D’Amico libero.
    TV – Diretta You Tube (Volleyballworld.tv)
    BIGLIETTI
    Gli abbonati avranno accesso GRATUITO
    I tagliandi sono acquistabili nella sezione dedicata all’evento sul sito www.liveticket.it oppure allo sportello del PalaPozzoni SOLO mercoledì dalle 19.
    Le tariffe: INTERO (dai 18 ai 64 anni compiuti) euro 15; RIDOTTO (dai 12 ai 17 anni compiuti e over 64) euro 12; RIDOTTO JUNIOR (Under 12) euro 1; DISABILI Ingresso gratuito
    CONDIZIONI PER L’ACCESSO ALL’IMPIANTO (in ottemperanza alle normative vigenti)
    – Super Green Pass
    – obbligatorio indossare ESCLUSIVAMENTE la mascherina FFP2 (i trasgressori verranno respinti senza il diritto ad alcun rimborso del tagliando)
    – divieto di consumare cibi e bevande LEGGI TUTTO

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    Bergamo, che carattere. Porto Viro si piega al tie-break

    L’Agnelli Tipiesse continua a viaggiare in “prima” grazie alle sue bande e suona la sesta sinfonia consecutiva. Porto Viro, che sul proprio campo si era arresa soltanto a Lagonegro, si conferma squadra particolarmente ostica, lotta strenuamente, recupera due volte lo svantaggio e si piega soltanto al quinto set. Due punti preziosi e sofferti per Bergamo che procede su ritmi alterni, ma sa sempre come uscire dai momenti intricati. E stavolta chiude anche un cerchio pareggiando i conti relativi al tie-break. L’ultimo k.o. infatti era giunto proprio con queste modalità l’8 dicembre scorso sul taraflex di una Cantù che mercoledì sarà l’ostacolo nei quarti di Coppa Italia. I rossoblù in versione corsara, come sottolineato, devono il sorriso in particolar modo a Jernej Terpin e Marco Pierotti, 22 e 21 punti, con il 53 ed il 50% d’efficacia: i più continui in una sfida che non ha fatto di certo della regolarità di rendimento il proprio aspetto più evidente. Eppure i centrali, imbeccati dal sopraffino Finoli, si sono distinti ancora una volta: Cioffi con 10 punti ed il 64%, stesso score per capitan Cargioli con il 73%.
    Se nel primo set – pur risolto con il fiatone nonostante un controllo costante passato dall’1-8 e dal 16-21 – il servizio è stato un fattore, il secondo periodo ha ricalcato l’andamento di quello visto mercoledì a Reggio Emilia. Quantomeno, simile al successo in casa Conad, è stato anche il terzo con Pierotti e Terpin (14 punti in due) in versione cecchini per respingere la veemenza di un avversario sempre vivo. Il certificato di tale caratteristica viene “stampato” nel quarto set dal devastante impatto dell’ex Romolo Mariano che lascia il cuore in panchina e diventa immarcabile (sintomatico il muro a uno su Padura Diaz per il 15-12). Cargioli e compagni sbagliano troppo dalla linea dei nove metri, Delta Group ne approfitta e allunga il confronto. Ma sul più bello è la tenacia dei nostri a scavare il solco. I veneti, che rintuzzano da 7-10 a 10-10, non possono nulla al cospetto dello sprint in cui Cioffi prima si procura e poi realizza la palla-match.
    Delta Group Porto Viro – Agnelli Tipiesse Bergamo 2-3 (23-25, 25-19, 21-25, 25-21, 12-15)
    Porto Viro: Fabroni 5, Gasparini 9, O’Dea 10, Bellei 18, Vedovotto 14, Barone 5, Penzo (L), Lamprecht (L), Mariano 13, Marzolla 4. N.E. Zorzi, Pol, Romagnoli. All. Tardioli.Bergamo: Finoli 6, Terpin 22, Cargioli 10, Padura Diaz 13, Pierotti 21, Cioffi 10, D’Amico (L), Mancin 0, Ceccato 0. N.E. Abosinetti, Baldi, Larizza, De Luca. All. Graziosi.
    Arbitri: Nava, Bassan. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, un mercoledì da leoni per il titolo d’inverno

    Sei anni fa la prima vittoria dal ritorno in A2, stavolta il successo che vale il titolo di campione d’inverno. Seppur “in differita”. Dato che ci hanno pensato gli effetti della pandemia a far slittare, da Santo Stefano, l’ultimo turno del girone d’andata. Che sia PalaBigi di Reggio o PalaBursi di Rubiera, la terra emiliana è ancora foriera di gioie per Bergamo. Che chiude davanti a tutti e si assicura il miglior piazzamento possibile anche in ottica Coppa Italia (quarto di finale mercoledì 26 al PalaPozzoni di Cisano). Un vertice al giro di boa ampiamente legittimo ed fortemente legittimato dal bottino pieno anche nella tana della Conad. Un campo che, fin qui, era stato espugnato soltanto da Porto Viro, peraltro il prossimo ostacolo esterno dell’Agnelli Tipiesse domenica 23.
    Un mercoledì di carattere e sofferenza da vera battaglia per i nostri, con Cioffi ancora super alla seconda da titolare in luogo di Larizza, eccellenti ad uscire dai blocchi di partenza decisi a prendere il timone della sfida. Ma che si dovesse giocare sul filo dell’equilibrio e dei nervi pareva piuttosto scontato fin dalla vigilia alla luce di un avversario velenoso, con panchina lunga ed elementi capaci di fare la differenza in categoria (l’ex Garnica su tutti). Non per nulla, nonostante un inizio sempre avanti e un margine di + 4 (18-22), a spezzare l’equilibrio ci sia voluto un servizio in rete di Held, errore numero 11 per i padroni di casa fin troppo fallosi. Ma Volley Tricolore ha impiegato pochi istanti alla ripartenza per assemblare la reazione, trascinata da Cantagalli sia dalla linea dei nove metri che in attacco. Bergamo va in cortocircuito, perde subito contatto e sprofonda fino al 17-8 archiviando in anticipo uno dei periodi più brutti della sua annata, con l’attacco inchiodato al 28% (contro 50) e un solo muro a segno. La tempra però è un fattore determinante e non fa difetto ai rossoblù: Cargioli si carica i compagni sulle spalle (12-16 e 20-23 in attacco; 18-21 muro su Cantagalli) con Pierotti che lo segue a ruota con 7 palloni a terra, tra cui quello del nuovo vantaggio, con il 67% d’efficacia. E il capitano mette il timbro d’autore nel quarto parziale. Quando l’Agnelli Tipiesse si fa recuperare tre volte un break, cestina due palle match e chiude la porta con un suo muro granitico, il numero sette personale di un match monumentale.
    Conad Reggio Emilia-Agnelli Tipiesse Bergamo 1-3 (23-25 25-15 22-25 24-26)
    Reggio Emilia: Cantagalli 16, Cominetti 14, Zamagni 10, Garnica 5, Held 13, Sesto 6, Morgese (L), Mian 1, Suraci, Scopelliti, Marretta. N.e. Catellani, Cagni. All. MastrangeloBergamo: Cioffi 11, Finoli, Terpin 11, Cargioli 11, Padura Diaz 14, Pierotti 16, D’Amico (L), Mancin, Baldi, Ceccato. N.e. Abosinetti, De Luca. All. Graziosi. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, un mese dopo è tutta cuore e prestazione: 3-0 a Siena

    Il cuore oltre l’ostacolo. Oltre le difficoltà, oltre un mese senza gare. L’Agnelli Tipiesse va davvero oltre. Soprattutto nella prestazione. Siena viene liquidata in 1 ora e 23’ per la settima gemma casalinga consecutiva. Un successo che pesa ben oltre i tre canonici punti proprio per quanto mostrato sul taraflex: un concerto in cui tutti hanno saputo ergersi a protagonisti. Con nota di merito per Massimiliano Cioffi chiamato a rimpiazzare Jacopo Larizza, autore di 6 punti con 3 muri e 60% in attacco. Padura Diaz e Pierotti “dicono” 13, così come capitan Cargioli che mette a segno 4 muri ed il 77% offensivo. Bene Terpin, solita garanzia Finoli e applausi per D’Amico che piazza il 90% in ricezione con il 75% di perfetta. Partendo da questi livelli si spiega lo standard qualitativo offerto dai rossoblù. Che dissolvono tempo zero i logici interrogativi legati all’approccio non tanto per aver lasciato a 20 l’avversario, piuttosto per 0 errori in contrattacco. Una cartina tornasole che nel secondo periodo muta nella forza di reazione, a tratti imperiosa. Sotto 2-8, infatti, i nostri restano focalizzati e pazientemente mettono in atto la rimonta. Padura Diaz mette a terra il 14-14 e il finale viene indirizzato da un ace di Terpin per il break del 22-20. Con il doppio vantaggio al sicuro, i bergamaschi tengono la marcia alta inserita con il 9-3 firmato Cioffi. E’ il miglior modo per non correre il minimo rischio di ritorno toscano, che fa il paio con il muro a uno di Terpin (14-9) su Onwuelo. Gesto tecnico da standing ovation, proprio come la prova di una squadra che mercoledì farà visita a Reggio Emilia (ore 20.30) per il recupero dell’ultimo turno del girone d’andata.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Emma Villas Aubay Siena 3-0 (25-20, 25-21, 25-18)
    Bergamo: Cioffi 6, Finoli, Terpin 11, Cargioli 13, Padura Diaz 13, Pierotti 13, D’Amico (L), Mancin, Ceccato. N.E. Abosinetti, Baldi, De Luca, Larizza. All. Graziosi.
    Siena: Parodi 6, Rossi 8, Ciulli 1, Ottaviani 10, Mattei 6, Onwuelo 9, Sorgente (L), Panciocco 2, Kuznetsov 5. N.e. Tupone, Iannaccone. All. Montagnani
    Arbitri: Cavicchi, Prati LEGGI TUTTO

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    Sponsor Christmas Lunch: quando la chiave è il gioco di squadra

    Un esempio eloquente del significato di coesione e di gioco di squadra? Nelle parole di Carlo Perego: “Angelo Agnelli – ha detto il vicepresidente che condivide la carica con Andrea Callioni – è stato il vero artefice dell’unione tra Olimpia e Cisano. Ci credevo poco, lo ammetto. Lui però ha insistito e mi ha convinto. Adesso siamo di fronte a qualcosa di bellissimo, mai provato prima. Non ho mai trovato un’organizzazione simile. Merito di Angelo e del presidente onorario Giuseppe Carenini”. Ed è proprio la compattezza, unita alla passione e al sacrificio, ad essere il denominatore comune per tutte le realtà imprenditoriali che sono scese in campo per perorare la causa dell’Agnelli Tipiesse. Una boccata d’ossigeno dietro l’altra che nella scorsa stagione ha portato alla conquista di due trofei – Coppa Italia e Supercoppa – e che oggi si rinnova guardando con fiducia al prossimo futuro. Per ringraziare tutti i fedeli compagni di viaggio, la dirigenza rossoblù ha organizzato presso la Saps di Lallio un appuntamento conviviale tanto apprezzato quanto partecipato. Unito al primo posto ottenuto dalla squadra grazie al 3-1 su Brescia, il miglior modo per uno scambio d’auguri verso un 2022 che si auspica denso di soddisfazioni. E, a proposito di auguri, oggi si festeggia anche il compleanno di Dario Sangalli: titolare dell’omonima azienda, sempre in prima linea quando si tratta d’amore per i colori. Non solo al PalaPozzoni. LEGGI TUTTO

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    Bergamo, ecco il “colpo doppio”: derby e primato

    L’Agnelli Tipiesse fa suo (3-1) il derby, mette la “sesta” e anche la freccia. Brescia fa soffrire per oltre un’ora come si conviene ad ogni sfida di questo genere, in cui la classifica – che suggeriva un + 10 – va debitamente cestinata. Soluzione sempre ottimale, valutando i primi tre parziali in cui gli ospiti se la giocano alla pari. Ma Bergamo stringe i denti, cede il secondo set poi piazza la stoccata forte della caratura e del carattere mantenendo l’imbattibilità al PalaPozzoni. Ma stavolta c’è anche il regalo da piazzare sotto l’albero: il sorpasso in vetta a Castellana Grotte che ha osservato il suo turno di riposo (25 punti contro i 23 dei pugliesi).
    Canovaccio come da pronostico con un avversario che, pur privo di Alberto Cisolla, approccia la sfida con la classica mentalità di chi non ha nulla da perdere. E infatti braccio sciolto come mostra Galliani con un velenoso turno al servizio (8-12), i rossoblù impattano a 14 e mettono il break con Padura Diaz. Lo stacco determinante però è opera dell’ex Ceccato che entra e mette l’ace del + 3 prima che Terpin si prenda scena ed applausi per l’1-0. Al rientro sul taraflex si va in fotocopia rispetto al semaforo verde ovvero con i bresciani a + 4. Con la differenza che i ragazzi di Graziosi, troppo fallosi dai 9 metri (6 errori), non riescono a tornare sotto se non per un estemporaneo (18-19). Ristabilita la parità Tiberti e compagni prendono ancor più coraggio e stampano un nuovo + 4 (8-12). L’Agnelli Tipiesse però, memore dell’esperienza passata, reagisce trascinata da Padura Diaz (5 palloni a terra, 67%) che diventa la punta di un attacco che lievita con il 67%: l’italo-cubano mette la firma sul break (23-21) mentre Galliani fa spegnere in rete il servizio del 2-1. Dopo i brividi, gli orobici prendono definitivamente le briglie del confronto e crescono ulteriormente: il muro continua ad essere un fondamentale – chiave (11 di cui 5 di Larizza), il peso del tridente offensivo una garanzia imbeccato da Finoli che si diverte e fa divertire: Terpin (19 punti, 50%) griffa il primo strappo (12-8) poi Pierotti illumina la scena e si guadagna il titolo di MVP con una serie impressionante (fino al 20-12, con 15 punti e 68% complessivo nel ruolino). Il derby così torna a tingersi di rossoblù. Con un dolcissimo Natale, da vivere dall’attico della classifica.
    Agnelli Tipiesse Bergamo – Gruppo Consoli McDonald’s Brescia 3-1 (25-21, 21-25, 25-23, 25-17)Bergamo: Finoli 4, Terpin 19, Larizza 12, Padura Diaz 17, Pierotti 15, Cargioli 4, Ceccato 1, D’Amico (L). N.E. Abosinetti, Baldi, De Luca, Cioffi. All. Graziosi.Brescia: Tiberti 2, Galliani 10, Patriarca 8, Giannotti 13, Mazzone 14, Esposito 10, Rizzetti (L), Franzoni (L), Crosatti . N.E. Ventura, Seveglievich, Neubert, Orazi. All. Zambonardi.Arbitri: Sessolo, Cecconato. LEGGI TUTTO