consigliato per te

  • in

    Disabato: “A Sorrento esistono tutte le condizioni per far bene”

    Piervito Disabato
    Grinta, carattere e personalità. È ciò che porta in dote, oltre a un grande spirito competitivo, l’ultimo grande colpo griffato ShedirPharma Sorrento. Giovanissimo, ma con tutte le stigmate del predestinato. Cresciuto nel settore giovanile della Materdomini Volley, esordisce a soli 15 anni con la prima squadra in A2 mettendo giù subito anche il primo punto nel match interno dei pugliesi contro Mondovì. Nel 2017 scende di categoria trasferendosi a Locorotondo per acquisire continuità, quindi il ritorno alla Materdomini per poi tornare in B dove ha regalato ai colori biancoverdi più di un dispiacere. Il martello pugliese difende i colori di Taranto, che in un campionato dominato da Ottaviano si gioca con Sorrento il secondo e ultimo posto utile per accedere ai play-off promozione. All’ultima giornata, e dopo un testa a testa lungo ed estenuante, la spunta Taranto per una sola lunghezza anche se il sogno del salto di categoria si infrange all’ultimo atto sul muro impenetrabile eretto da Palmi.
    Il campionato successivo lo vede protagonista alla GoldenPlast Civitanova in A3, ma l’irrompere della pandemia blocca tutto con la squadra marchigiana lanciatissima sul terzo gradino del podio. Nell’estate del 2020 torna nella “sua” Puglia trascinando, con 186 punti all’attivo, l’Aurispa Libellula Lecce fino a gara 3 dei quarti play-off persi contro la Med Store Macerata.
    Dalla Puglia all’Abruzzo destinazione Pineto: col suo braccio pesante fa volare i compagni (226 punti e 29 ace) a un passo dalla promozione, cedendo soltanto in finale al cospetto di Prata.
    La stagione 2022/23 lo vede di nuovo protagonista assoluto tra le fila di Catania. Dopo aver dominato la regular season, il roster etneo si vede sorpassare sul filo di lana da Ortona, ed è costretto a giocarsi la seconda chance attraverso i play-off. Il posto 4 nativo di Altamura ritocca il suo best-score (315), mette in fila Bari, Savigliano, Pineto e Casarano, e dopo aver sfondato anche il muro dei 1.000 punti in Serie A, può finalmente festeggiare la tanto agognata promozione.
    Le soddisfazioni non mancano neanche nelle Selezioni Nazionali Giovanili. Nel 2017 vince gli Europei Under 17 portando a casa il prestigioso premio di MVP della competizione grazie a ben 27 punti siglati nella finale vinta in rimonta sul Belgio. Due anni dopo sale sul tetto del mondo con l’Under 19 strappando lo scalpo della Russia in 4 set. Non c’è 2 senza 3, e nel 2019 arriva anche l’oro ai Giochi Olimpici Giovanili di Baku regolando il Belgio in finale per 3-0.
    Arriva a Sorrento, per riscrivere ancora la storia, lo schiacciatore Piervito Disabato!
    Sei reduce dal campionato appena vinto con Catania a seguito della maratonaplay-off. Hai avuto tante richieste, ma cosa ti ha spinto a restare in A3 per vestire i colori di Sorrento?
    “Sicuramente il progetto ambizioso illustratomi dal ds Ruggiero. In più, tutte le volte che ho giocato a Sorrento da avversario c’è sempre stato un clima pazzesco, e goderselo da giocatore di casa non può che essere un’emozione enorme”.Com’è nata la trattiva, e cosa ti ha colpito in particolare del progetto costiero?
    “Devo dire che già in passato c’erano stati contatti con la società. Quest’anno il ds Ruggiero mi ha cercato fin dai primi giorni di mercato, e c’è stata subito la fumata bianca dal momento che esistevano tutte le condizioni per sposare il progetto”.La tifoseria si ricorda di te da avversario fin dalle battaglie in B quando eri a Taranto, e già avevi colpito tante persone con prestazioni importanti nella lotta serrata in chiave play-off. Quanta voglia hai di conoscere e infiammare da protagonista il pubblico del PalAtigliana?
    “Affronto questa nuova avventura con tanta voglia ed entusiasmo. Aspetto con trepidante attesa il momento di riprendere i lavori in palestra, abbracciare i tifosi, conoscere i compagni e tutto lo staff”.Difficile nascondersi. Il roster allestito ha grandi potenzialità per essere protagonista nel prossimo campionato: quali sono le tue aspettative e quale obiettivo ti sei prefisso?
    “Sono un giocatore molto ambizioso, e negli ultimi anni ho sempre scelto progetti importanti per ottenere grandi risultati. Secondo me quest’anno a Sorrento ci sono grandi potenzialità per fare molto bene”.Hai già sentito il mister, che impressione ti sei fatto?
    “Conosco il mister Racaniello: ci siamo sentiti spesso nel corso della trattativa, ed ha giocato un ruolo importante per la mia scelta”.Un messaggio per i tuoi nuovi tifosi? 
    “Non vedo l’ora di sentire il pubblico cantare e incitarci nelle gare interne al PalAtigliana, perché insieme vogliamo sognare in grande”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Gargiulo:”Sono orgoglioso di poter difendere i colori della mia terra

    Mariano Gargiulo
    La ShedirPharma Sorrento crede nei giovani talenti, e progetta il futuro investendo sulle loro qualità nel presente. Esiste una bella favola a tinte biancoverde. Nella stagione 2021/22 ha provato il brivido dell’esordio in Serie A, collezionando qualche altro gettone nella seconda parte del campionato grazie a prestazioni e numeri sontuosi con la seconda squadra. In silenzio, ma con grinta e determinazione, si è guadagnato la fiducia del mister e dei compagni raggiungendo nuovi traguardi. Presenza sempre più costante sui taraflex grazie anche ad una float velenosa che è suo marchio di fabbrica, ha trovato il primo punto in massima serie contro Palmi, ed 1 ace nel blitz esterno in quel di Aversa.Per difendere i colori della sua terra, vestirà ancora i colori biancoverdi lo schiacciatore classe 2002 Mariano Gargiulo!
     
    La tua conferma è un premio meritatissimo, perché significa che alla lunga i tanti sacrifici pagano sempre. Quanta voglia c’è di dimostrare anche al nuovo staff tutte le tue qualità?
    “La voglia è tanta, e sono impaziente di mostrare le mie qualità sia al mister che al pubblico del PalAtigliana. Per me sarà un’annata più complessa perché dovrò conciliare gli impegni universitari con quelli sportivi, ma sono pronto a compiere sacrifici per difendere questi colori”
    Nella scorsa stagione hai trovato più spazio, entrando spesso anche al servizio sfruttando la tua float velenosa. Sei pronto a dare tutto per farti trovare pronto in una stagione lunga e impegnativa?
    “Sono pronto e molto carico per la nuova stagione agonistica. In questo periodo sto già lavorando sodo in palestra, per farmi trovare pronto sia dal punto di vista fisico che atletico in vista della ripresa dei lavori”
    Quest’anno avrai due nuovi compagni di reparto con tanta esperienza alle proprie spalle. Quanta voglia c’è di conoscerli e strappare colpi e giocate nuove?
    “Scorrendo i rispettivi curriculum, sono rimasto impressionato dal valore degli altri posto 4 che mi affiancheranno in questa stagione. Parliamo di atleti abituati a lottare per il vertice, e non vedo l’ora di conoscerli perché sicuramente avrò tanto da imparare per poter intensificare i miei colpi”
    Quali sono le tue ambizioni personali e di squadra?
    “Punto a dare il massimo, divertirmi, e provare a guadagnarmi quanto più spazio possibile. Non conosco ancora personalmente tutti i ragazzi, ma se andiamo a leggere le carriere, da dove provengono e i risultati raggiunti, penso che potremo toglierci belle soddisfazioni guardando oltre la regular season”
    Quanto può essere importante il pubblico, in una stagione dove tutti gli avversari si sono rinforzati alla grande?
    “Abbiamo già visto nella scorsa stagione quanto il pubblico del PalAtigliana possa essere importante per il nostro cammino. Ricordo ad esempio l’esordio stagionale tra le mura amiche contro Palmi: non avevamo i favori del pronostico, ma grazie alla spinta incessante dei nostri supporters riuscimmo a gettare il cuore oltre l’ostacolo ottenendo una bellissima vittoria al tie-break. Il palazzetto di Sorrento sa come trascinarci, e quando è sold-out diventa non solo il settimo, ma anche l’ottavo e il nono uomo in campo!”
    Che emozione provi nel difendere i colori della tua terra?
    “Giocare con la maglia della Folgore, nella nostra città e davanti ad un pubblico che conosciamo molto bene, è motivo di grande orgoglio. Tutto questo ci spinge a dare di più, per portare in alto i colori della terra in cui siamo nati e viviamo quotidianamente” LEGGI TUTTO

  • in

    Gozzo: “La filosofia del lavoro ci porterà lontano”

    Stefano Gozzo
    Altro gran colpo di mercato per la ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un attaccante di posto 4 dal braccio pesantissimo.
    Dna vincente: dopo un’annata a Campodarsego, le sue qualità non passano inosservate, ed entra subito nel settore giovanile della Pallavolo Padova dove conquista immediatamente il titolo Under 19 Regionale.
    L’esordio in A2 non poteva essere diverso: al primo tentativo porta subito a casa un prestigioso “doblete” con l’accoppiata promozione diretta in Superlega e Coppa Italia di A2. Con servizio e attacco come sue doti migliori, il bombardiere alto 200 cm si è distinto ancora in Superlega nella “sua” Padova (2017/18), e poi la stagione successiva a Potenza Picena (A2).
    Dopo un campionato a Bolzano, si erge ad assoluto protagonista della grande annata di Brugherio (A3), che vede la propria corsa promozione interrotta soltanto in semifinale play-off contro Porto Viro. Nel 2021/22 si trasferisce a Fano per tentare nuovamente l’assalto alla Serie A2: il primo tentativo è vanificato ai quarti da Grottazzolina, mentre l’ultimo campionato è stato quello più amaro.
    Dopo aver vinto la regular season, Fano è costretto a cedere ad Ortona nello spareggio promozione tra le vincenti dei gironi bianco e blu, mancando poi anche la seconda opportunità dopo aver alzato bandiera bianca in semifinale play-off davanti alla sorpresa Casarano.
    Quest’anno proverà a mettere tutti i suoi colpi per spingere la ShedirPharma Sorrento verso obiettivi finora soltanto accarezzati: in maglia biancoverde arriva Stefano Gozzo!

    Arrivi dalla stagione a Fano, in cui è mancata per un soffio la ciliegina sulla torta ad una stagione che vi aveva visto vincere la regular season in un testa a testa con Pineto. Cosa ti ha spinto a scegliere per la prima volta il girone Blu sposando il progetto di Sorrento?
    “Inizialmente avevo mostrato qualche piccolo tentennamento per l’eccesiva distanza da casa, ma poi il presidente Ruggiero ha dimostrato con i fatti di volermi fortemente nel roster, offrendomi la possibilità di rientrare in famiglia quando possibile in base al calendario. Dopo 2 anni vissuti a Fano avevo voglia di un’esperienza diversa, e avvertire tanta stima e fiducia da parte della società sorrentina ha giocato un ruolo importante. Son curioso di conoscere il girone blu di A3 e soprattutto sperimentare il famoso detto secondo il quale chi scende al Sud si ambienta talmente bene che poi fa tantissima fatica quando è il momento di ripartire”.
    Conosci già Sorrento e la sua Penisola?
    “Sono stato a Napoli e Capri, ma non mi è mai capitato di visitare Sorrento e la sua splendida Penisola. Me l’han descritta tutti come un posto fantastico, per cui questa esperienza mi darà la possibilità di immergermi nella bellezza dei luoghi e conoscere tante zone interessanti”.
    Saranno tanti i veneti tra fila di Sorrento. Quanto può essere importante per creare subito il giusto amalgama e far gruppo?
    “Devo dire che il roster è composto da atleti propensi a lavorare sodo. Credo che ci siano tutte le premesse per formare un bel gruppo, che attraverso sudore e sacrifici potrà raggiungere risultati importanti. La società ha puntato su giovani con fame di grandi traguardi, e questo può trasformarsi a lungo termine in un valore aggiunto”.
    Hai già parlato con il mister Racaniello, che impressione hai avuto?
    “Ho già avuto modo di scambiare qualche chiacchiera con il mister, e mi ha fatto davvero un’ottima impressione. È una persona molto preparata sotto il profilo tecnico: sono felice di lavorare con allenatori che curano molto i dettagli, e curioso di scoprire i metodi per migliorare il rendimento della squadra allenamento dopo allenamento”. 
    Sei reduce da 3 play-off di fila raggiunti con Fano e Brugherio: quanto la tua esperienza può essere di aiuto per alzare ulteriormente l’asticella?
    “Tra Fano e Brugherio è mancato davvero pochissimo per compiere il salto di categoria. Ora sono qui per mettere il massimo impegno a disposizione dei compagni, ed instillare la voglia di vincere e far divertire il pubblico che deve trasformarsi nel settimo uomo sempre al nostro fianco. Ho voglia di veder esplodere il PalAtigliana ad ogni punto, perché un ambiente caldo è sempre in grado di fare la differenza”.
    Quali sono le tue ambizioni, e dove credi possa arrivare questa squadra?
    “Nel mio dna c’è ambizione e voglia di migliorarmi sempre. Per scaramanzia preferisco non parlare di obiettivi, ma credo che la filosofia del lavoro sposata dal mister possa spingerci davvero lontano, aiutandoci anche a superare i fisiologici momenti di difficoltà propri di una squadra giovane e affamata”. LEGGI TUTTO

  • in

    Imperatore: “Mister Racaniello inciderà sul mio percorso tecnico”

    Antonio Imperatore
    Passano le stagioni, ma c’è un unico punto fermo a battagliare nei 3 metri. I colori biancoverdi difesi con onore partendo da Under 20 e Serie C, fino ad arrivare a quel sogno chiamato Serie A che ha tanta voglia di tenersi ben stretto. Nell’ultima stagione, attraverso lavoro e sacrifici, si è guadagnato sempre più spazio superando di slancio tutti i suoi record personali. Restano ancora stampati negli occhi gli 8 punti (con 3 ace) che han messo in crisi Tuscania, permettendo alla ShedirPharma Sorrento di lottare punto a punto in quel di Montefiascone dando vita a una battaglia palpitante durata 5 lunghissimi set. Ancora in biancoverde, il centrale classe ’99 Antonio Imperatore!
    Nella scorsa stagione sei riuscito a migliorarti superando i tuoi record personali in Serie A: 25 punti messi giù complessivamente, e ben 8 (con 3 ace) nel tentativo di rimonta a Tuscania che poi vinse in 5 set. Qual è il tuo bilancio, e dove metti quest’anno l’asticella?
    “Il bilancio è decisamente positivo. La mia prima stagione in Serie A è stata di assestamento, perché abituarmi ai ritmi di gioco non è stato semplice, e poi ero completamente chiuso nel mio ruolo da Deserio e Pilotto. L’anno scorso, dopo aver raccolto i frutti della stagione precedente e con un po’ di esperienza in più, sono riuscito ad esprimermi sicuramente meglio. Sono soddisfatto dei progressi fatti, ma contestualmente ritengo giusto alzare ancora l’asticella. Fa piacere aver migliorato i numeri individuali per ciò che concerne punti, muri e servizi vincenti, ma non per questo mi sento appagato. Continuerò a mettere tanto impegno negli allenamenti, e sono convinto di potermi ritagliare il mio spazio, raccogliendo quanto seminerò nelle sessioni di lavoro con sudore e sacrificio”.
    Hai dimostrato di aver acquisito un livello tale da poter dire la tua in Serie A quando chiamato in causa. Quanta voglia c’è di ritagliarti, attraverso il lavoro, ancora più spazio?
    “Sono impaziente di conoscere il mister Racaniello, perché tutti mi han parlato bene di lui e sono davvero curioso di vedere come lavora. Il suo arrivo è uno stimolo importantissimo, perché credo che potrà incidere tantissimo su quello che sarà il mio percorso tecnico-tattico. Nel mio reparto so di avere due ottimi giocatori davanti a me: uno lo conosco bene per già condiviso una stagione con lui, l’altro ugualmente bene per i numeri importanti che può vantare in questa categoria. Proverò a mettere in difficoltà il mister nelle scelte grazie a sacrificio e abnegazione che metterò sempre in palestra, cercando di farmi spazio per aiutare la squadra quando ne avrò la possibilità”.
    Ancora una volta sei l’unica conferma in un reparto che cambia totalmente. Ritrovi Pilotto, mentre l’altro interprete è una garanzia in questa categoria. Quest’anno il muro-difesa può davvero fare la differenza?
    “Nello scorso campionato il muro-difesa è stata la fase in cui abbiamo riscontrato sicuramente più criticità rispetto alle altre. Se Julio Velasco afferma che la difesa è il termometro di una squadra, io credo che si possa tranquillamente dire lo stesso del muro-difesa. Sono sicuro che il roster che è stato allestito ed il valore del mister, renderanno altissima la temperatura del PalAtigliana che saprà sempre caricarci in qualsiasi situazione. Spero che potremo fare la differenza sia in quel fondamentale che in tutti gli altri, per toglierci tutte quelle soddisfazioni che meritano sia la società che la piazza”.
    Un Girone Blu sempre più tosto, ma la società non si è fatta trovare impreparata: dove può arrivare quest’anno la squadra?
    “L’anno scorso il Girone Blu era già un raggruppamento di ferro, e probabilmente in questa stagione lo sarà ancora di più visti i nomi che tutti i club stanno ufficializzando giorno dopo giorno. Per quel che riguarda noi, ritengo che il presidente abbia allestito una squadra molto competitiva in ogni reparto, con tutte le potenzialità per dar fastidio a chiunque. Non ci poniamo limiti, e sono sicuro che lo staff tecnico saprà tirar fuori il meglio da ogni atleta, permettendoci di lottare per gli obiettivi di alta classifica che la società si è prefissa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Carcagnì: “Ho voglia di far bene con i colori di Sorrento”

    Francesco Carcagnì
    Talento cristallino e gioventù in posto 4 per la ShedirPharma Sorrento, che si assicura le prestazioni di un bombardiere classe 2004 con ampi margini di miglioramento, e tanta voglia di crescere sotto le cure di Mister Racaniello. Il suo curriculum è già importante nonostante la giovane età: subito acquistato dalla Lube Civitanova, nel 2018 si aggiudica la Boy League superando in finale Trento per 2-1 dopo aver annullato 6 match-point. Poco dopo passa alla Materdomini Volley, dove non perde confidenza con le vittorie, conquistando vari titoli regionali fino alla ciliegina sulla torta del titolo nazionale Under 19 conquistato nel 2022 superando i Diavoli Rosa in 3 set. Approda a Sorrento lo schiacciatore Francesco Carcagnì!
    Com’è nata la possibilità di firmare per la ShedirPharma Sorrento?
    “È successo tutto così in fretta. Ero ad una cena con i ragazzi della Materdomini, e all’improvviso ricevo una chiamata dalla mia procuratrice che mi presenta questa possibilità. Ho accettato subito, e sono pronto per affrontare questa nuova sfida”Che impressione ti ha fatto il direttore sportivo? Hai già parlato con il mister?
    “Non ho avuto ancora modo di parlare con il mister, ma ho sentito il ds Ruggiero e mi ha fatto subito una buonissima impressione. Mi attende un ambiente bello caldo, e non vedo l’ora di cominciare gli allenamenti”.Un successo e un podio nelle ultime due finali nazionali U19 con Materdomini: che soddisfazione c’è, e cosa porti con te di quelle esperienze in vista del grande salto in Serie A.
    “Porto con me grande carica dopo queste finali molto entusiasmanti. Ho voglia di far bene con i colori di Sorrento, e ottenere risultati importanti insieme ai miei compagni”.Classe 2004, ti prepari alla prima esperienza fuori regione in una categoria impegnativa. Quali sono le tue aspettative, e cosa hai intenzione di rubare ai tuoi compagni di reparto più esperti?
    “I compagni più esperti mi aiuteranno sicuramente a crescere, e cercherò di rubare colpi e gesti tecnici, per farmi trovare pronto quando il mister deciderà di puntare su di me”.Un saluto per i nuovi tifosi. 
    “Saluto tutti i tifosi sorrentini, e li aspetto numerosi al palazzetto per sostenerci a gran voce”. LEGGI TUTTO

  • in

    Grimaldi: “Mi sto già allenando con continuità per avere più spazio”

    Gabriele Grimaldi
    Il legame per la sua terra è forte, e non è un caso se le conversazioni per la riconferma siano durate lo spazio di pochissimi giorni. Mancino di fuoco, in grado di far male sia in attacco che dai 9 metri con la sua proverbiale spin impazzita.
    Born and raised in Penisola Sorrentina, vestirà ancora la maglia biancoverde l’opposto Gabriele Grimaldi.

    Sei tra le poche conferme in un roster completamente rivoluzionato. Quanta voglia c’è di ripartire per una stagione che potrebbe vedere Sorrento tra le principali protagoniste?
    “Mi rende enormemente orgoglioso poter rappresentare per un altro anno Sorrento e i colori biancoverdi in giro per l’Italia. Ho scelto di sposare questo progetto perché rappresenta la continuità di un percorso virtuoso che sarà per il terzo anno di fila ai nastri di partenza del campionato di Serie A. Sono certo che potremo dire la nostra, raggiungendo i piani alti della classifica, e provando a toglierci quelle soddisfazioni che nei primi due anni siamo riusciti soltanto ad accarezzare. Quest’anno i programmi sono ancora più ambiziosi, ed anche per questo ho deciso di accettare pur sapendo che mi attende una stagione di grandi sacrifici: la terza categoria nazionale raggiunge ogni anno livelli di competitività sempre più alti, e diventa sempre più complicato far combaciare gli impegni sportivi con quelli lavorativi. Tuttavia l’amore per questo sport vince su ogni cosa, e sono fortemente motivato a dare il mio contributo per il raggiungimento degli obiettivi prefissi”.
    Nello scorso campionato hai avuto Albergati come compagno di reparto: cosa ti ha tramesso, e quali aspetti tecnici hai provato a far tuoi?
    “In squadra abbiamo sempre avuto bocche da fuoco importanti, e per ciò che concerne il mio ruolo di opposto cerco sempre di apprendere quanto più possibile dal titolare di turno. Nello scorso campionato ho potuto “studiare” da Albergati, che mi ha colpito per l’equilibrio e la tranquillità che sapeva infondere a tutto il gruppo. Dall’alto della sua esperienza riusciva a mantenere la squadra unita, essendo in grado di gestire facilmente quei momenti di difficoltà che avrebbero mandato in down qualsiasi altro giocatore. Ho cercato di far mia questa sua caratteristica, così come quella di variare i colpi per creare imprevedibilità nelle difese avversarie”.
    Nella scorsa annata hai trovato poco spazio: quanti stimoli hai per dimostrare di meritare più campo, ed essere una valida alternativa a Cavasin quando sarai chiamato in causa?
    “Nella scorsa stagione era difficile trovare spazio sia perché da un lato Albergati con costanza e regolarità riusciva sempre ad essere il migliore in campo in termini realizzativi, sia per scelte tecniche. Qualche settimana fa ho parlato con il mister Racaniello: mi ha dato ulteriori stimoli e motivazioni, e sono curioso di vederne le metodologie di lavoro. Come squadra B cercheremo nel corso delle sessioni di essere super allenanti per quella A, in modo da poter rendere allo stesso tempo i titolari più pronti per affrontare le gare del week-end, e noi stessi carichi per rispondere presente quando chiamati in causa”.
    Quali sono i tuoi obiettivi, e quanta voglia hai di metterti al servizio del mister e dello staff per guadagnarti la loro fiducia?
    “Per evitare l’errore dell’anno scorso in cui nei mesi della pre-season non ero fisicamente al top, e di conseguenza non arrivai ad ottobre al 100%, adesso mi sto allenando con continuità facendo assiduamente pesi in palestra. L’obiettivo personale sarà quello di guadagnare più spazio in campo, e rimpiazzare Cavasin che è l’opposto titolare o altri, nel momento in cui si ritrovino ad attraversare un periodo di difficoltà. A livello collettivo sarà importante formare un gruppo forte che possa sia superare velocemente momenti complicati o delusioni, che venir alla distanza fuori portandoci a piacevoli sorprese nell’economia della stagione per raggiungere obiettivi finora soltanto sfiorati”.
    Quanto può essere importante trasmettere il vostro senso di appartenenza ai ragazzi provenienti da fuori regione?
    “Dopo l’addio di capitan Aprea è sempre essenziale portare avanti insieme a Pontecorvo e Gargiulo, un gruppo di atleti locali, capaci di sentire i valori di orgoglio e appartenenza che la gloriosa maglia della Folgore porta con sé”. LEGGI TUTTO

  • in

    Prosperi: “A Sorrento per togliermi belle soddisfazioni”

    Francesco Prosperi Turri
    Altro gran colpo del ds Ruggiero, che batte una nutrita concorrenza per mettere sotto contratto un giovane e talentuoso ministro della difesa in grado di tirar su palloni impossibili, e far cadere nella più cupa rassegnazione i malcapitati avversari che si vedono strozzare sul più bello l’esultanza per punti apparentemente già chiusi. Presenza fissa in Nazionale U21, il libero classe 2001 acquisisce sicurezza e perfeziona il proprio bagaglio tecnico con i Lupi Santa Croce (A2) dal 2019 al 2021, per poi lasciare il segno nella stagione 2021/22 tra le fila di Tuscania con recuperi prodigiosi e tantissime ricezioni perfette che lo eleggono tra i migliori nel suo ruolo. Dopo l’ultimo campionato disputato con risultati eccelsi con la maglia di Casarano, Francesco Prosperi Turri sceglie la ShedirPharma Sorrento per continuare il proprio percorso ergendosi a padrone incontrastato della seconda linea.
    Dopo aver affrontato negli ultimi 2 anni la ShedirPharma Sorrento con le maglie di Casarano e Tuscania, avendoci inferto 5 sconfitte su 5 tra campionato e coppa, stavolta ti troveremo dalla nostra parte per provare a invertire la rotta. Com’è nata l’opportunità di firmare per questo club?
    “In primis voglio dire che mi sono sentito orgoglioso nel ricevere la chiamata del ds Ruggiero, perché Sorrento è una piazza ambita e molto stimolante. Mi è stato illustrato un progetto ambizioso, con un roster formato da giovani motivati e di indubbia qualità, ed uno staff tecnico di primo livello. Nell’ambiente si parla molto bene di questa piazza, e dire sì è stato fin troppo facile. Credo che qui in Costiera ci siano tutte le condizioni per esprimermi al meglio, divertirmi, e togliermi belle soddisfazioni”.

    Nell’ultima stagione hai sfiorato la promozione arrivando fino alla finale play-off. Al di là della inevitabile delusione, quanto è stato importante acquisire nuova fiducia e consapevolezza, giocando tante gare importanti da dentro o fuori in pochi giorni?
    “Sono reduce da una grande stagione sia a livello individuale che di squadra: con un gruppo molto giovane e motivato siamo arrivati a sfiorare un traguardo inimmaginabile alla vigilia come la promozione in A2. È stata un’annata splendida che mi ha permesso di prendere confidenza con questa categoria, preparandomi ad affrontare la nuova stagione a Sorrento con fiducia, autostima e stimoli ancora più forti”.

    Schiacciatore a Santa Croce, poi da Tuscania di nuovo ministro della difesa. Dove nasce la tua scelta, e quanto hanno influito gli allenamenti da ricettore per essere sempre più preciso e completo in fase di difesa e ricezione?
    “La mia carriera è stata caratterizzata fin dalle giovanili dall’alternanza tra libero e schiacciatore. La scelta del ruolo di ministro della difesa è stata dettata principalmente da determinazione e passione che ho per i fondamentali di difesa e ricezione. È il ruolo che sento più mio, e non vedo l’ora di confermarlo anche quest’anno con la maglia biancoverde”.

    Hai vissuto finora il calore del PalAtigliana da avversario. Pregusti già il momento dell’abbraccio con la calda tifoseria sorrentina?
    “Sono impaziente di sentire finalmente dalla mia parte il calore di una piazza campana. Sono sicuro che i tifosi di Sorrento ci supporteranno alla grande, riempiendo il palazzetto per darci una carica enorme. Dalla nostra parte faremo di tutto per ripagare il loro affetto facendoli divertire sugli spalti. Una tifoseria che sente in maniera così forte questi colori, non potrà che essere un valore aggiunto in questa stagione di fuoco”.

    Che messaggio vuoi mandare ai tuoi nuovi tifosi?
    “Non vedo l’ora di essere a Sorrento, che è sicuramente uno tra i posti più belli d’Italia. Sono un ragazzo che ama sentire il calore della gente: spero di viverlo al più presto, così come tuffarmi in pieno nella città e le sue bellezze. Sono pronto ad iniziare quest’avventura, e spero di far emozionare i tifosi attraverso le prestazioni sul taraflex settimana dopo settimana”.    LEGGI TUTTO

  • in

    Enrico Pilotto: “Si torna sempre dove si è stati bene”

    Enrico Pilotto
    Certi amori non finiscono, ma fanno dei giri immensi e poi ritornano. Tra i protagonisti della storica promozione in Serie A firmata ShedirPharma Sorrento nella doppia sfida contro Palermo a giugno del 2021, è rimasto anche nella stagione successiva, pur non godendo appieno del calore della tifoseria a causa del temporaneo esilio ad Agerola. 173 punti con 7 ace e 40 muri, infiammando i tifosi con tutto il suo entusiasmo e la sua dirompente esplosività. Nell’estate del 2022 sale in A2 vicino casa a Motta di Livenza, dove chiude con il miglior rendimento assoluto nella seconda categoria nazionale (111 punti e 27 muri), ed un best-score di 11 punti, 1 ace e 3 monster blocks nel 3-1 in rimonta su Bergamo. Dopo una sola annata, la sua strada si ricongiunge con quella del sodalizio sorrentino: torna il maglia biancoverde il centrale ENRICO PILOTTO!
    Sei stato tra i protagonisti della promozione in A3 della ShedirPharma Sorrento, e dopo un anno trascorso a Motta vicino casa, ritorni in costiera dove hai lasciato tanti bei ricordi. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria, per vestire nuovamente i colori biancoverdi?
    “Dice un famoso proverbio che si torna dove si è stati bene, ed è proprio questo ad avermi portato nuovamente a Sorrento. Il presidente Ruggiero mi ha illustrato i suoi obiettivi ambiziosi, e non ho esitato a sposare un progetto che mi ha subito affascinato”.

    Da Motta ti seguirà in questa avventura anche Cavasin. Avete parlato, e quanto è importante conoscervi ed essere già affiatati in un roster che si appresta ad essere completamente rivoluzionato rispetto a quando sei partito?
    “Con Cavasin ho condiviso l’ultima stagione a Motta, ed allo stesso tempo ho già giocato anche con altri ragazzi che comporranno il nuovo roster. Conoscersi ed  essere affiatati migliora il gruppo-squadra, e sarà importante remare tutti fin da subito in un’unica direzione”.

    Al terzo anno in Serie A, la società punta ad un ulteriore salto di qualità per affermarsi stabilmente nel mondo del professionismo. Con quanti stimoli ed ambizioni ti prepari ad affrontare il prossimo campionato?
    “Voglia e grinta ci sono tutte per dare più del massimo sia in palestra che in partita. Il presidente è molto carico, la società sta seguendo un percorso ambizioso, e puntiamo disputare un campionato di alta classifica”.
    Quanta voglia c’è di ritrovare il tuo pubblico, e soprattutto il calore del PalAtigliana che non hai potuto vivere in pieno a causa dell’esilio ad Agerola?
    “Può sembrare una frase fatta, ma già pregusto il calore di un PalAtigliana strapieno di amore per questi colori. Nell’anno della promozione c’erano ancora le restrizioni dovute alla pandemia, mentre all’esordio in Serie A3 le partite casalinghe si disputavano ad Agerola, e la distanza ha inevitabilmente pesato tantissimo. Giocare in un impianto pieno, con la gente che ti acclama e supporta, è adrenalina pura”.
    Che campionato ti aspetti? Hai l’impressione che sarà ancora più tosto ed equilibrato?  
    “Non sarà un campionato facile. Dovremo avere fiducia nell’allenatore, giocare con la testa mantenendo sempre alto il livello di concentrazione, e sono certo che i risultati verranno da sé”. LEGGI TUTTO