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    Ruiz verso Trento: “Come ogni partita deve essere interpretata come una finale”

    Di Redazione
    In quattro partite di campionato si è già fatto conoscere e non solo per le sue capacità tecniche: Francisco “Fran” Ruiz, spagnolo al primo anno a Fano, è il tipico schiacciatore in grado di trascinare folla e tifosi. Lo ha fatto con Brugherio e Porto Viro, si è ripetuto contro Montecchio, ora arriva la trasferta di Trento (sabato ore 20.30).
    “Come ogni partita – afferma Ruiz – deve essere interpretata come una finale. Abbiamo unagran voglia di giocare e siamo pronti a confrontarci con il nuovo avversario. Ho tanta fiducia nella squadra e sono sicuro che riusciremo a portare via i tre punti”.
    L’hombre espaňol è convinto che la squadra è vicina a trovare un buon livello di gioco: “Stiamo lavorando tantissimo e con grande intensità – ribadisce Fran – stiamo raggiungendo i livelli di gioco che volevamo, siamo sulla buona strada. Ancora è presto per parlare della nostra classifica anche se dobbiamo recuperare due partite. Sono però convinto che raggiungeremo i nostri obiettivi prefissati ad inizio stagione“.
    L’UniTrento ha un roster giovanissimo, se si pensa che Alberto Magalini (classe 1996) è il veterano del gruppo. Gli atri ragazzi sono di età compresa tra 15 e 21 anni, nel pieno rispetto delle politiche sportive della società trentina. Se il bomber Magalini potrebbe rappresentare una minaccia reale (ricordiamo che Trento è ancora inchiodata a 0 punti con 4 sconfitte su altrettante gare), d’altra parte la Vigilar Fano si gongola il duo Lucconi-Ruiz (entrambi sempre in doppia cifra) e la crescita dei centrali Ferraro – Bartolucci, senza dimenticare l’esperto Cecato, il capitano Tallone ed il libero onnipresente Cesarini. Non dimentichiamo il bravo e utile Ferro, diventato ormai un’arma vincente in battuta. Quanto prima buone chanche potranno avere anche Durazzi, Gori, Ulisse, Roberti e Silvestrelli, al momento poco utilizzati, ma preziosissimi in tutte le fasi di allenamento dove hanno dimostrato grande spirito di sacrificio e grande abnegazione verso il raggiungimento del risultato di squadra.
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    Bolzano non si può allenare, rinviata la partita con Montecchio

    Di Redazione
    Un altro fine settimana senza partite per i ragazzi dell‘Avs Bolzano.
    Dopo il rinvio di settimana scorsa della partita con Porto Viro, anche il match di domenica 29 novembre 2020 ore 16.00 in trasferta contro Sol Lucernari Montecchio Maggiore è stata rinviata a data da destinarsi. Questa decisione comunicata dalla Lega Pallavolo giunge dopo la presa visione dell’art.13, ordinanza n. 69 del 12.11.2020 emessa dalla Provincia Autonoma di Bolzano che rende impossibile ai bolzanini di allenarsi e gareggiare.
    La formazione del Trentino-Alto Adige è ferma da diverse giornate con una sola partita disputata su sette da inizio stagione a causa di positività al Covid-19 all’interno del gruppo squadra.
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    Portomaggiore, Zanni: “Porto Viro è una squadra ben attrezzata su ogni fronte”

    Foto Facebook Sa.Ma. Portomaggiore

    Di Redazione
    Continua il lavoro in palestra per la Sa.Ma. Portomaggiore in vista del match di domenica contro la Delta Volley Porto Viro. A fare il punto della situazione è Michael Zanni.
    Domenica, dopo l’infortunio di Vanini, è toccato a te condurre il gioco. Da casa è piaciuto il tuo ingresso e la tua prestazione, nonostante il set poi sia finito 23-25 per Motta. Quali sono state le tue sensazioni? “Sicuramente non è stato facile entrare dopo un infortunio del proprio compagno e capitano, l’emozione è stata tanta come la voglia di vincere e portare a casa almeno quel set, però qualche imprecisione ed errori di troppo sono state decisive sul finale di set, portando alla vittoria Motta”.
    Domenica prossima incontrerete Porto Viro, un’altra partita che si prospetta impegnativa dopo quella con l’HRK, infatti entrambe le squadre sono state costruite per il salto di categoria. Come pensi che affronterà la partita la Sa.Ma.? “Porto Viro sta giocando da protagonista nel nostro girone, è una squadra ben attrezzata su ogni fronte. Sicuramente sarà una partita bella e impegnativa! Stiamo lavorando tanto in settimana preparando il match nei migliori modi possibili, lo affronteremo certamente la con la giusta attenzione e aggressività per riuscire a raggiungere una buona prestazione!”.
    E’ cambiato qualcosa nel lavoro settimanale per quanto ti riguarda visto che ora spetterà a te partire nella formazione iniziale? “Personalmente l’impegno non è cambiato. Ogni allenamento provo ad affrontarlo dando il 110%! Ho avuto e avrò sicuramente modo di allenarmi di più con i compagni con cui mi sono allenato di meno fino ad oggi per affinare al meglio il feeling di gioco!”.
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    Pulvirenti: “La squadra è giovane ma ha le carte in regola per fare bene”

    Di Redazione
    Sei partite e un’unica vittoria, ma per Sistemia LCT Saturnia Aci Castello, queste prime giornate dal Campionato di Serie A3 di volley Maschile Credem Banca 20/21, non parlano solo di prestazioni negative, parlano anche di tanta voglia di fare, per arrivare a mostrare quel livello di gioco per il quale la squadra è stata costruita.
    Per il presidente Luigi Pulvirenti, ad avere avuto un peso sui match fino ad adesso giocati, è stata sicuramente la giovane età: “Quando punti su una squadra così giovane, con molti millennials, di grande talento, ma sempre anagraficamente piccoli, bisogna mettere in conto un periodo di adattamento al livello del nuovo campionato, all’intensità di gioco, ad avversari che sono più esperti”.
    Pulvirenti aggiunge poi con decisione: “Non posso dire che Saturnia sia una squadra più debole delle altre, non ha difficoltà sul piano tecnico, ma sulla continuità di gioco. Continuità che si cerca di raggiungere con frequenti allenamenti e imparando dalle sconfitte a reagire davanti ad un errore”.
    La stagione è quindi ancora tutta da giocare e i progetti sono sicuramente su lungo termine: “Siamo consapevoli che questa stagione sia un momento di transizione, di preparazione e consolidamento della struttura societaria, una stagione nella quale diamo largo spazio ai giovani per testarli e creare una base su cui poi sviluppare un percorso tecnico il prossimo anno. Da questo punto di vista il nostro programma è assolutamente in linea con quanto ci eravamo prefissati”.
    Questo non vuol dire che le sconfitte si accettano punto e basta e il Presidente, che non perde allenamenti e match dei suoi ragazzi, afferma: “Qualche vittoria farebbe bene al morale, porterebbe entusiasmo e fiducia ad un gruppo di atleti che quando prenderà consapevolezza delle proprie potenzialità farà sicuramente molto bene”.
    Per lui, che ha portato in Serie A un squadra storica siciliana, proprio della sua Aci Castello: “Essere presidente della Saturnia è già un sogno che si realizza, è la società in cui sono cresciuto in adolescenza assieme agli amici di sempre di Aci Castello. Saturnia è una realtà consolidata da 53 anni e per me è anche una tradizione familiare, molti dei componenti della mia famiglia: mio padre che è uno dei fondatori, mio zio Michele e mio cugino Ignazio che sono stati delle bandiere, mio fratello che ci ha giocato, hanno avuto a che fare con questa società. Questo carica il mio ruolo di un’ulteriore peso e responsabilità e spero che presto la Saturnia possa tornare a giocare a casa, al PalaCannizzaro”.
    Un rammarico c’è: “Quello di dovere vivere questa esperienza senza pubblico. L’assenza del pubblico, per una squadra giovane come la nostra, rende più difficile il cammino: quello che manca è la sua spinta nei momenti di difficoltà. Sono convinto che noi, in alcune partite, avremmo fatto punti se avessimo avuto il nostro pubblico a disposizione. E quell’elemento che non ti fa crollare psicologicamente dopo un errore”.
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    Silvia Canale è il nuovo Team Manager di Cuneo Volley

    Foto Ufficio Stampa Cuneo Volley

    Di Redazione
    Il Club di pallavolo maschile della Città di Cuneo prosegue la sua crescita sportiva, ma anche aziendale, inserendo figure importanti e con esperienza all’interno del proprio organigramma. La collaborazione tra il Cuneo Volley e la Dott.ssa Silvia Canale, giunta alla quarta stagione consecutiva, si rinforza con un ruolo di fondamentale importanza, qual è il Team Manager.
    Ex palleggiatrice, Laureata in Psicologia, si è specializzata con un corso di perfezionamento in Psicologia dello sport e ha conseguito un Master in Strategie per il Business dello Sport presso la “Ghirada di Treviso”. Dal 2013 al 2016 l’esperienza in Superlega alla G.S. Porto Robur Costa Ravenna, sotto la direzione di Beppe Cormio, inizialmente nel settore comunicazione e marketing e successivamente anche nell’organizzazione.
    Il Vicepresidente Gabriele Costamagna, in merito all’upgrade: «Innanzitutto voglio ringraziare Mirko Cefaratti, che in questi anni ha svolto egregiamente il ruolo di Team Manager e che resterà all’interno dello staff come figura di rilievo. Il progetto per realizzarsi in modo completo ha bisogno di figure full-time e con Silvia, alla quarta stagione di collaborazione con il Club, si è presentata l’occasione per offrirle un posto importante all’interno del nostro organigramma e non ce la siamo fatta scappare. La sua grande capacità organizzativa, la sua passione e la dedizione al lavoro saranno fondamentali per il percorso di crescita che Cuneo sta intraprendendo. Da parte di tutta la Società, un augurio di buon lavoro!». 
    Silvia Canale: « Sono molto contenta di proseguire in maniera proficua il percorso all’interno del Cuneo Volley. Mi piace pensare che stiamo crescendo insieme, io e i miei colleghi: uno staff giovane con tanta passione e voglia di migliorarsi sempre. Il nuovo ruolo è un attestato di stima da parte della società, che ringrazio, e che mi offre nuovi stimoli e responsabilità per cui prometto massimo impegno».
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    Med Store, il Dottor Benetti: “Giocatori guariti senza strascichi”

    Foto Ufficio stampa Med Store Macerata

    Di Redazione
    Non è stato facile questo inizio di stagione per la Med Store Macerata, con un l’esordio in campionato dovuto rimandare per due settimane dopo la scoperta dei primi positivi in squadra. Il Covid ha colpito duramente i biancorossi che sono però riusciti a venirne fuori nei tempi stabiliti e sono in piena fase di recupero, dopo aver disputato due gare di campionato. Merito anche dell’impegno quotidiano del Dottor Stefano Benedetti, Medico Sociale della Pallavolo Macerata, che ha saputo aiutare la società ad affrontare la pandemia e la cura degli atleti.
    Dottore, sono diversi anni ormai che lei rappresenta una figura di riferimento nella società, com’è nato il rapporto con la Pallavolo Macerata? “Nasce da una grande passione circa cinque, sei anni fa, quando si è aperta l’opportunità di una collaborazione; un’occasione che ho colto con piacere e che è stata la mia prima esperienza in una società sportiva. La Pallavolo Macerata per me non è una società come le altre, è casa mia, abitando proprio nel Quartiere Montalbano che per anni è stato lo storico nome della squadra di pallavolo”.
    Di cosa si occupa come Medico Sociale e quanto è cambiato il lavoro a causa del Covid? “Il primo obiettivo è quello di conoscere i nuovi atleti arrivati in squadra, in modo da creare una storia clinica per ognuno di loro. Il mio poi è un compito di supporto nel momento del bisogno, quando avvengono traumi. Quest’anno ovviamente era necessaria un’attenzione maggiore a causa della pandemia, che nel nostro caso si è presentata subito e con forza, colpendo quasi tutta la squadra. È stato importante l’impegno della Pallavolo Macerata nel predisporre i tamponi fin dall’inizio della preparazione, ci hanno permesso di trovare tempestivamente i casi di positività. Noi siamo stati sfortunati a subire un duro colpo già alla prima settimana di campionato, ma come abbiamo visto, tutte le società hanno dovuto fare i conti con il Covid; motivo per il quale la Federazione ci è venuta in aiuto, disponendo due test rapidi alla settimana. La frequenza permette di avere un controllo efficace”.
    Superata la fase più critica per la squadra, come stanno oggi gli atleti? “Bene, posso confermare che sono tutti guariti senza strascichi. Sono stati seguiti costantemente da me e dallo Staff Tecnico, ci siamo avvalsi delle direttive e dei consigli degli esperti; certo il lungo riposo forzato ha complicato la preparazione della squadra e le raccomandazioni mediche ci hanno convinti a predisporre un ritorno al lavoro in palestra graduale, ma i ragazzi sono in fase di recupero e da ora la loro condizione potrà solo migliorare. L’aspetto più importante, come confermato sempre dalla società, era la salute degli atleti, siamo quindi contenti che il percorso di guarigione sia andato per il meglio”.
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    Aversa in viaggio verso Modica. Alfieri: “Siamo carichi, vogliamo il successo”

    Foto Ufficio Stampa Normanna Aversa Academy

    Di Redazione
    Serve una svolta. Occorre far capire a tutti che la vera Normanna Aversa Academy è quella vista nel precampionato. Quella che metteva sotto gli avversari, conquistando punti su punti con grinta, cuore e determinazione. La formazione di coach Giacomo Tomasello a Pineto è stata troppo brutta per essere vera. Sanno tutti, compresi allenatore e giocatori, che non è quella la vera Normanna.
    Il calendario fortunatamente dà la possibilità di mettersi subito alle spalle la deludente prestazione in terra abruzzese. Capitan Manuel Alfieri e compagni sono partiti per la Sicilia, dove domani (26 novembre) giocheranno la partita di recupero della quarta giornata di campionato contro la Avimecc Modica, non disputatasi a causa di alcune assenze per Covid-19. Sull’isola sarà necessario muovere la classifica che oggi vede Aversa troppo vicina alle retrovie e ovviamente troppo distante dalla vetta.
    In 4 partite disputate sono arrivati solamente 4 punti, frutto del tie-break contro Roma e del successo interno contro Aci Castello. Contro Modica (che ha 6 punti ma ha anche giocato una partita in meno) c’è la necessità di dimostrare anche alla società che i sacrifici fatti fino ad oggi hanno un valore importante per la squadra che deve rispondere sul campo.
    A presentare il match è proprio il capitano, Manuel Alfieri, che fa primo un passo indietro ricordando “la brutta sconfitta contro Pineto, che ci ha fatto capire cosa dobbiamo ancora migliorare e che proveremo a mettere in campo già contro Modica. Ci attende una partita difficile ma andiamo in Sicilia con la mentalità giusto. Mister Tomasello ha preparato bene questo match e daremo il massimo per tornare ad Aversa con un buon risultato”.
    Anche perché adesso diventa una sorta di sfida personale per tutti i ragazzi che indossano la maglia della Normanna Aversa Academy. Ed è proprio questo il messaggio che vuole far passare Alfieri e magari trasmetterlo a tutti i compagni di squadra: “Non siamo la squadra che si è presentata in campo a Pineto domenica, dobbiamo e sappiamo di poter fare e dare molto di più. E’ stato un momento negativo di questo inizio di campionato che dobbiamo immediatamente metterci alle spalle. Come? Conquistando un grande successo”.
    Chiaramente anche la piazza, competente ma soprattutto esigente, chiede un cambio di rotta: “Siamo carichi, la tensione c’è, ma è quella giusta che può aiutarci a fare bene. Sapevamo che con il Covid, recuperare le partite in settimana poteva essere una possibilità e non cambia il nostro obiettivo. Il riposo è poco, ma la voglia di fare bene è ancora tanta”.
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    Modica, il polacco Busch: “Ho sempre desiderato approdare in Italia”

    Di Redazione
    Dopo la bella vittoria in trasferta sul campo di Tuscania, l’Avimecc Modica si appresta a scendere in campo domenica 29 novembre contro Ottaviano tra le mura amiche. Uno dei protagonisti della formazione siciliana è sicuramente il polacco Slawomir Busch, 22 anni alla sua prima stagione in Italia. Lo schiacciatore si è raccontato nell’intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia.
    In avvio di stagione avete vinto due gare, perdendone una al quinto set. «L’inizio del campionato è stato ottimo, abbiamo affrontato avversarie di grande levatura. Il feeling che si è instaurato all’interno del gruppo mi fa restare ottimista».
    Primo anno in Italia: come mai ha scelto il campionato di A3 e la proposta del club ibleo? «A Modica sono arrivato dal Czestochowa, club in cui sono cresciuto. Ho sempre avuto il desiderio di approdare in Italia perchè il livello tecnico e agonistico è notevole».
    Due vittorie e una gara in cui avete guadagnato un punto. Fin dove potrà arrivare la sua squadra? «Vogliamo arrivare lontano, io spero di lottare per vincere il campionato. Dobbiamo mantenere il ritmo attuale per arrivare i primi tre».
    Il rapporto con allenatori e compagni? «Ottimo. Infatti Modica è un organico di grande valore. L’allenatore è davvero bravo».
    Resterà l’anno prossimo? «Devo pensarci, non ora. Si vedrà». LEGGI TUTTO