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    Marco Novello verso lo spareggio: “Ci prepariamo con grande serenità”

    Quando ti sintonizzi sulla sua stessa lunghezza d’onda, Marco Novello cala subito il velo e viene fuori come l’uomo spogliatoio che da più fonti mi è stato descritto. Pallavolista sui generis, attorniato da un mondo curiosamente freak, Novello è una bella rivelazione di quella Gabbiano Mantova che quest’anno è stata in grado di stupire tutti e di vincere contro quasi tutti. 14 punti sulla seconda in classifica, 21 vittorie in regular season e un’avanzata inarrestabile verso lo Spareggio Promozione che giocherà dal 7 aprile contro Macerata. Se non è la continuazione di un sogno partito lo scorso anno dalla serie B per la società lombarda, cosa è?

    “È la continuazione di un progetto, quello della Gabbiano Mantova, che come diceva lei, parte lo scorso anno ed è stata una bellissima cavalcata, della quale io ho avuto il piacere di fare parte da questa stagione“.

    C’è l’emozione da spareggio?

    “Sì, c’è l’emozione dei Play Off e la voglia di dare il 100%. Diciamo che ad inizio stagione non pensavamo di fare così bene, quindi alla gioia per la stagione che è stata c’è la soddisfazione per il modo in cui tutta la squadra l’ha condotta“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ha detto bene. Una squadra. Ed una società grata per il punto in cui si è arrivati.

    “Un bellissimo gruppo, dico sul serio. La società all’inizio dell’anno ci ha chiesto una bella e tranquilla salvezza. Una volta che gli obiettivi sono diventati quelli che sono oggi, ossia giocarsi uno spareggio, la stiamo vivendo con la grande serenità di viverci e goderci il momento, dandoci la possibilità di giocarcela e di fare bene. Cerchiamo di restare con i piedi per terra su quello che c’è oltre questa possibilità di spareggio“.

    Scaramantico?

    “(ride, n.d.r.) Moltissimo!“.

    Però negli spogliatoio qualche battuta si farà?

    “La battuta ci sta sempre. Ma, più che il clima felice, c’è la serenità con cui ci stiamo preparando, dando tutti l’anima durante queste settimane di preparazione alla sfida“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Cosa diciamo di Macerata?

    “Conosco molto poco, a parte Lazzaretto con cui mi sono sfidato qualche anno fa. Sarà sicuramente motivante trovarseli davanti ed è una bella sfida, perché anche loro hanno fatto una bella stagione ed arriveranno a questo appuntamento molto agguerriti“.

    Novello è un altro veneto doc, cresciuto nelle giovanili di Treviso.

    “Un bellissimo momento della mia carriera“.

    In generale so che è molto attaccato alla sua terra.

    “Ho sempre cercato di rimanere vicino a casa. In Veneto ho sempre giocato una bella pallavolo. Poi le scelte della carriera possono portarti lontano. Nel mio caso, se arriveranno, sono pronto a sacrificarmi. Per ora, a parità di condizioni, mi piace restare vicino o approssimativamente vicino alla mia famiglia, agli amici e a Treviso“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Viene sempre fuori una grande nostalgia di quella società.

    “Sarebbe bello tornasse la grande pallavolo in città. Spero ce ne sarà la possibilità in futuro. Siamo in tanti a sperarlo“.

    Da bravo veneto, lei ha studiato agraria.

    “Ed ho proseguito in scienze ambientali alla Ca’ Foscari a Venezia. Mi piacerebbe lavorare nel settore della trasformazione dei prodotti“.

    Nella pallavolo invece, vuole investire? Ha ancora 21 anni.

    “Certamente. Sono qui per questo“.

    Superlega?

    “Magari. Passo dopo passo spero un giorno di giocarmi anche quella pallavolo“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Bologna di scena a Mirandola per chiudere i giochi, Giampietri: “Lotteremo fino all’ultimo”

    Mercoledì 2 Aprile Lorenzo Giampietri, centrale della Geetit Bologna, è stato ospite di Matteo Fogacci alla trasmissione Sport Day By Day, in onda su Made In Bo TV (canale 88). Qui il posto 3 bolognese ha fatto un bilancio dell’ultima parte di stagione di Bologna:

    “Da qualche settimana stiamo giocando molto meglio, a parte l’inciampo con Mantova nell’ultima di campionato. Credo che il motivo principale sia che dopo un anno di infortuni è da qualche mese che riusciamo ad allenarci quasi tutti insieme. Non posso dire “tutti” perché abbiamo avuto ancora qualche acciaccato, ma siamo riusciti a migliorare molto la qualità degli allenamenti e a recuperare gli infortunati più bravi: questo si sta vedendo anche in campo.

    Bologna ha dominato gara 1 di play out con Mirandola dominata: “Da parte mia c’è stata questa sensazione, abbiamo dominato per gran parte del primo e del secondo set. Nel terzo set abbiamo avuto un momento di difficoltà con qualche errore in più, ma l’avversario ci ha aiutati con qualche altro errore in battuta che ci ha permesso, nonostante qualche fase di calo, di restare comunque in partita. Siamo riusciti a recuperare bene grazie anche a qualche ingresso dalla panchina, a qualche battuta decisiva e azione in attacco. Lo stesso Baciocco che stava male è entrato e ha fatto un punto importante in attacco nel terzo set. Siamo riusciti a fare una grande partita con un gran pubblico e questo mi ha fatto molto piacere.“

    Pur giocando fuori casa, i tifosi della Stadium non si sono risparmiati: “L’aspetto negativo di avere un avversario vicino è anche che anche noi siamo vicini a loro. Mirandola ha sempre avuto un grande tifo: mi ricordo la partita di andata, svoltasi in un palazzetto più piccolo in cui il pubblico si è sentito molto più presente. Il loro tifo fa sicuramente tanto, però anche noi avevamo il nostro, con gli sbandieratori. “

    Giamprietri si sofferma poi sul ritorno a Mirandola domenica 7 aprile: “Sicuramente in un clima di fiducia: aver dominato questa partita ci dà la carica che ci serve. Sicuramente non sarà una partita facile, abbiamo il ricordo dell’andata della Regular Season in cui siamo andati in grande difficoltà, anche complice un palazzetto difficile (è un po’ più piccolo e non altissimo) con un tifo rumoroso anche a ridosso del campo. Loro arriveranno col coltello tra i denti perché è la loro ultima occasione, perchè se dovessero perdere retrocederebbero. Mi aspetto una partita in cui si combatterà fino all’ultimo. Noi dovremo essere bravi a riproporre quello che abbiamo fatto lunedì, e se ci riusciremo avremo buone possibilità, ma non sarà facile. Non saremo tra le nostre mura. Sarà una partita più combattuta di quella che abbiamo visto a Pasquetta.“

    Al Palasavena, nonostante la presenza di pubblico non sia sempre stata costante, Bologna ha portato a casa la maggior parte dei vostri punti: “Ho in mente quando giocavo al Palasavena da avversario gli anni scorsi. Ricordavo non essere un palazzetto facilissimo, è molto grande e giochi in un lato del campo quindi è un po’ asimmetrico. Secondo me può essere difficile per un avversario arrivare nel nostro palazzetto e avere i giusti punti di riferimento, soprattutto per battitori e alzatori. Questo in casa è un nostro punto di vantaggio, allenandoci lì noi siamo abituati a questa asimmetria e a questo campo particolare, mentre per l’avversario può risultare più spaesante, soprattutto se non ha l’occasione di fare rifinitura la mattina stessa. Poi ovviamente anche se non è sempre tantissimo, il nostro pubblico di casa c’è sempre con gli sbandieratori e il nostro seguito lo abbiamo, in ogni caso è aumentato durante la stagione. Nella partita fondamentale disputata contro Garlasco c’era lo stesso numero di persone di lunedì, con la differenza che erano quasi tutti dalla nostra parte, quindi nelle partite importanti c’è stato un buon tifo e questi sono i fattori fondamentali.“

    Per Lorenzo Giampietri questo è il quarto anno che giochi in A3: “Sono nato e cresciuto a Parma, ma già a 16 anni mi sono trasferito a Monza per giocare nel VeroVolley, dove ho finito le giovanili. Poi ho iniziato lì l’università, ho frequentato Ingegneria al Politecnico di Milano, quindi ho sempre giocato in squadre del territorio lombardo, tra cui Garlasco appunto, in cui ho fatto due anni. Per me è stata una fortuna perché mi ha dato l’opportunità di giocare a un livello abbastanza alto, come quello della A3, e di allenarmi in orari serali permettendomi di portare avanti e terminare con successo il mio percorso all’Università. Quest’anno mi sono un po’ riavvicinato a casa: un anno da professionista in cui mi dedico solo a questo dalla mattina alla sera. Ho trovato la società di Pallavolo Bologna che mi ha fatto una buona proposta, quindi ho accettato volentieri.“

    Il centrale della Geetit continua: “É un anno che mi sono preso come sfizio per vedere cosa mi sono perso in questi anni e che mi tengo buono per valutare eventuali possibilità di continuare. Proprio in questi giorni, appena finirà il campionato, dovrò metterci un po’ la testa, perché il cuore mi direbbe di continuare a giocare a pallavolo tutta la vita, mentre il cervello dice “vediamo cosa conviene fare”.

    ” Mi sono laureato in ingegneria fisica e quello che farei sarebbe un lavoro da ingegnere. Ora sto facendo un paio di colloqui qua e là per sondare un po’ questo mondo e per vedere che opportunità si hanno, quindi mi vedo in qualche azienda in cui possa lavorare su ciò per cui ho studiato, soprattutto in nanofisica e nanotecnologie. Mi piacerebbe fare ricerca” chiude Giampietri.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Savigliano carica per la sfida di ritorno, Simeon: “Servirà un’impresa, ma ci proveremo tutti”

    Servirà un’impresa, e servirà il sostegno di tutti. Avrà bisogno del PalaSanGiorgio delle grandi occasioni il Monge-Gerbaudo Savigliano che, sabato 6 aprile alle ore 18, attende il Senini Motta di Livenza per la gara di ritorno degli ottavi di finale playoff di Serie A3 Credem Banca. L’obiettivo? Ribaltare il passivo di 3-1 patito all’andata, nel giorno di Pasquetta, per portare la sfida al “golden set”.

    Di fronte, però, i biancoblu troveranno ancora una volta quella squadra che li ha già battuti per tre volte in altrettante occasioni in questa stagione, dimostratasi più che mai agguerrita nella gara d’andata, anche grazie al prezioso sostegno del pubblico del PalaGrassato. Sono ormai ben noti i punti di forza del roster a disposizione di coach Marzola: un attacco ficcante, un servizio di peso e una fase muro-difesa che ha saputo fare male nella gara d’andata, limitando di molto gli attacchi saviglianesi e, in particolare, la pericolosità di Luca Rossato. Sono stati ben 14 i muri-punto di Motta in gara-1 (contro gli 11 di Savigliano), con Luisetto vero mattatore con 7 punti messi a referto in questo fondamentale (su un totale di 14). Occhio, poi, all’efficacia di posto 4, dove Mian (top scorrer del match) e Mazzon hanno viaggiato con un totale di 26 punti complessivi.

    Nonostante la strada sia in salita, c’è ancora una volta voglia di stupire in casa Savigliano, che vuole riprendere il buon ritmo con cui aveva chiuso la regular season, conclusa con quattro vittorie consecutive. Di certo, servirà tanto, come spiega lo stesso coach Lorenzo Simeon: “Servirà un’impresa, ma vogliamo provare a centrarla tutti insieme. Prima di poter fare, eventualmente, i complimenti ai nostri avversari, vogliamo che siano loro a sudarsi la qualificazione sul campo. Dal canto nostro, dovremo provare a fare meglio tecnicamente quelle cose che spesso ci sono riuscite bene durante la stagione e che, invece, a Motta di Livenza, sono mancate a tratti. Dipendono esclusivamente da noi, per cui sarà anche e soprattutto una questione mentale”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modica a Fano per impattare la serie: “Andremo nelle Marche con tanta voglia di fare”

    Dopo il giorno di riposo concesso da coach Enzo Distefano dopo gara1 play off del campionato di serie A3 contro Fano, l’Avimecc Volley Modica, ieri è tornata a lavorare per preparare la trasferta marchigiana di domenica prossima che vedrà i biancoazzurri della Contea sfidare al “PalaAllende” la Smartsystem che al “PalaRizza” si è imposta in quattro set.

    In casa modicana si è consapevoli che per superare il turno servirebbe una grossa impresa, ma nonostante le difficoltà, amplificate anche dall’infortunio di Putini, Spagnol e compagni hanno voglia di giocarsela fino alla fine e scenderanno in campo con l’obiettivo di ben figurare come fatto in gara 1 e provare a ostacolare il cammino di Dimitrov e compagni che sicuramente partiranno con il favore del pronostico.

    “In gara 1 – spiega Enzo Distefano – spesso abbiamo giocato ai loro livelli, ma non mi sento di dire che ci soffrano, anche perchè in questa stagione ci siamo già incrociati tre volte e loro hanno sempre vinto in quattro set con parziali abbastanza larghi, comunque, bisogna sottolineare che ogni volta che incontriamo Fano, la Volley Modica ha sempre fatto una signora prestazione. L’infortunio di Putini durante il secondo set di gara1 – continua – è stato uno scossone mentale per i ragazzi, perchè eravamo lanciatissimi sul 9 – 1 e la ricaduta del nostro palleggiatore non è stato un bel colpo da digerire, ma come ho già detto in precedenza chiunque subentri dalla panchina e lo ha fatto anche Giudice ha dato sempre il cuore e ha dato il massimo e lo ha dimostrato nelle sue giocate. Andremo a Fano per giocarcela e per dire la nostra fino all’ultimo pallone giocabile, perchè solo così possiamo uscire dal taraflex di Fano soddisfatti qualunque sia il risultato finale. Se noi andiamo a Fano pensando di fare una gita e senza pressioni – conclude Distefano – commetteremmo un grosso errore. Andremo nelle Marche con tutta la pressione del caso e con tanta voglia di fare bene”.

    A dare la carica ai suoi compagni di squadra ci ha pensato Marco Spagnol autore di 25 punti in gara 1 e che ha voglia di fare bene e giocarsela anche al “PalaAllende” domenica sera.

    “Il risultato di gara1 – dichiara Marco Spagnol – dice che saremo noi quelli obbligati a vincere per passare il turno. Loro avranno la pressione di essere la squadra da battere, ma noi sicuramente andremo a Fano per vincere e non andremo senza avere nulla da perdere, perchè anche noi vogliamo passare il turno quanto lo vogliono loro. Gara1 – continua – l’abbiamo giocata per lunghi tratti alla pari, ma non è bastato, quindi, a Fano dobbiamo scendere in campo ancora con più grinta e mettendoci qualcosa in più rispetto a gara1, perchè al “PalaRizza” loro hanno dato lo sprint nelle fasi finali dei set che hanno fatto la differenza. Noi andremo a Fano per vincere e non solo per partecipare. Sappiamo che sarà dura perchè Fano in casa tranne in Coppa Italia non ha mai perso, sappiamo che ci sarà bisogno di un impresa, ma noi vogliamo provare a compierla. Nella mia prima esperienza in Sicilia mi sono trovato molto bene – conclude Marco Spagnol – ho trovato delle persone splendide e una società seria che mi ha messo a disposizione tutto quello che avevo bisogno per fare bene. Modica è stata una esperienza positiva e spero lo sia stata altrettanto per la società”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Enrico Lazzaretto: “Sono uno che vuole vincere sempre, anche alla Playstation…”

    Quanto tempo è passato da quando, sbarbatello e con la convinzione di chi si sarebbe ritagliato uno spazio all’interno della Serie A, Enrico Lazzaretto esordiva a 20 anni con la maglia dell’allora Tonazzo Padova. Quasi dieci anni in cui Enrico ha girato in lungo e in largo i campionati nazionali, lasciando una traccia importante nelle società, Porto Viro su tutte, che come la Banca Macerata gli hanno dato la possibilità di essere qualcosa di importante. Da primo in classifica, in una compagine che ha dominato il Girone Blu della A3, ora “Lazza” si ritrova in procinto di giocarsi uno Spareggio Promozione contro la Gabbiano Mantova:

    “Dalla prima giornata siamo sempre stati al comando della classifica. Solo nell’ultimo periodo abbiamo forse accusato un calo di rendimento, con risultati altalenanti. Capisco che sia stato un mesetto in cui la stanchezza generale di una stagione può emergere all’improvviso, il tutto condito da qualche infortunio di troppo. Nell’ultima gara contro Modica siamo tornati ad avere un buon ritmo, e sicuramente ci ha aiutato moralmente parlando“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Terzo anno a Macerata. Forse la sua miglior stagione.

    “La cosa che mi ha colpito sin dai primi giorni è stata il fatto che sembriamo una squadra che gioca assieme da una vita. È un ottimo organico che nella fase di Play Off dovrà mantenere la consapevolezza di squadra maturata e le individualità che devono affermarsi nelle fasi importanti. Penso ad uno come Bara Fall, che quando è in palla può essere devastante“.

    C’è un fattore individuale e anche affettivo, ovvero il ritorno di Nicolò Casaro come compagno di squadra.

    “(ride, n.d.r.) Siamo anche coinquilini quest’anno! Sì, Nicolò è un elemento che ha portato certamente un bel valore alla squadra. Con lui e Gozzo a Padova si è costruito un rapporto di amicizia e una fiducia importante. Certamente tornare a giocare assieme, oltre a divertirmi perché rivivo quei momenti trascorsi assieme dalle giovanili, è molto bello“.

    Foto Mauro Pianesi/Pallavolo Macerata

    Macerata ha costruito una squadra di esperienza, ma anche una società che merita di salire.

    “Da un po’ di anni si è costituita una delle migliori società della Serie A3. Lavorano molto, e non lo dico perché ormai sono qui da tre anni, ma perché ho trovato una bella organizzazione e un bel progetto nel quale mi ha fatto piacere essere confermato. Sulla questione del merito, credo anche io che questa piazza si meriti la A2“.

    Il suo rendimento è apparso decisivo in questa stagione. Un po’ come quello dell’anno della promozione a Porto Viro.

    “Speriamo che possa indirizzarsi verso quell’obiettivo finale. Diciamo che a Porto Viro mi sentivo una specie di profeta, arrivato per portare la squadra in una serie superiore assieme a tanti amici. Quest’anno a Macerata mi sento parte di un gruppo in cui ognuno ha le proprie responsabilità e ognuno sa bene cosa deve fare“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Sente la pressione dello spareggio contro Mantova?

    “Mi piace essere al massimo della concentrazione. Castellano ci tiene a bada e ci tiene focalizzati sull’obiettivo. Io, in un contesto nel quale c’è tanta competitività, riesco a fare meglio. Quindi la pressione mi fa solo bene perché sono uno che vorrebbe vincere sempre anche quando sta giocando con la Playstation!“.

    Sta anche giocando molto bene. È uno dei migliori nel suo ruolo.

    “Sono soddisfatto, è vero. Sto giocando un buon campionato sotto tutti gli aspetti, anche in ricezione“.

    Foto Pallavolo Macerata

    Il prossimo anno compirà 30 anni. Si sente il richiamo del Veneto?

    “Qui sto molto bene. Mi manca solo Livia, la mia compagna. Può scrivere che sarebbe ora che si trasferisse qui con me?“.

    Ci proviamo, Lazzaretto. Quindi possiamo dire che la quarta a Macerata vorrebbe farla.

    “Sì, mi piacerebbe restare, e mi piacerebbe terminare il campionato nel migliore dei modi“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    San Donà, il ds Tassan: “Vogliamo evitare il Golden Set”

    Mercoledì sera la Personal Time San Donà ha vinto Gara 1 dei Play Off Promozione a Cagliari, prevalendo al tie break al termine di una gara intensa. Il direttore sportivo Eugenio Tassan commenta così l’esito della sfida: “Come da pronostico i Play Off sono una storia a parte, la gara di mercoledì sera ne è stata la testimonianza fedele. La squadra ha vinto agevolmente i primi due set, poi è venuto fuori Cagliari anche per demerito nostro, probabilmente il pensiero è andato alle due partite giocare in regular season. Nel quinto set le cose sono andate meglio, vincere in terra sarda è comunque un’impresa. I ragazzi stanno continuando a dimostrare di meritare questo palcoscenico, ricordando che la Personal Time era partita con altri obiettivi all’inizio della stagione agonistica“.

    San Donà è già in palestra per preparare Gara 2, che si giocherà sabato 6 aprile al PalaBarbazza: “Per passare il turno dobbiamo vincere i primi due set, non vogliamo andare al Golden Set che è come i rigori nel calcio. Dobbiamo far durare la partita il meno possibile, tutte e due le squadre hanno il 50% di accedere al prossimo turno, non ci sono margini. Bisogna essere concentrati per tutta la partita, mantenere il nostro livello di gioco, se ciò avverrà andremo avanti nei Play Off“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Belluno, la carica di Reyes: “Possiamo arrivare ovunque, il gruppo è unito e pronto”

    Ha fatto bene a ricordarlo, nel post partita di Valenza, Leonardo Ferrato: “Per molti di noi questi sono i primi playoff“. Per molti, sì. Non per tutti: non per Alex Reyes. Perché la scorsa stagione, quando militava nella WiMore Parma, il ventitreenne italo-cubano si è spinto fino ai quarti di finale della post season, dopo aver eliminato Macerata – e sovvertito il fattore campo – nel primo turno. E allora forse non è un caso che, nel debutto di lunedì scorso con la Negrini Cte Acqui Terme, uno dei rinoceronti ad aver pagato meno lo scotto dell’emozione sia stato proprio lui, il ragazzo con le treccine e il numero 1 stampato sulla schiena: due set in campo? Ed entrambi vinti. 

    “Oltre a essere la parte più stimolante della stagione – commenta proprio Alex – i playoff rappresentano un campionato a sé”. E lo schiacciatore del Belluno Volley ne sa qualcosa: “Molte formazioni sono attrezzate e possono fare affidamento su giocatori d’esperienza, abituati ad affrontare questo tipo di partite. Le stesse che determinano un’eventuale promozione. Ecco perché è necessario arrivare pronti, e in forma, per la fase clou”. 

    I rinoceronti, nel giorno di Pasquetta, sono riusciti a recuperare due situazioni di svantaggio. E a spuntarla nel tie-break, contro la Negrini Cte: “Il risultato non era scontato, se consideriamo la trasferta lunga e il valore degli avversari. Ma il lavoro del collettivo, impostato anche durante la settimana, ha contribuito al buon esito della sfida“. Sul parquet dal quarto parziale, lo schiacciatore ha risposto “presente”, mettendo in mostra un’ampia varietà di colpi e un servizio di assoluta efficacia: “Sono soddisfatto del mio impatto. E poi giocare è sempre bello. Il merito della vittoria, comunque, è di tutti”. 

    Con tenacia e una rara forza di determinazione, Reyes ha saputo lasciarsi alle spalle un bruttissimo infortunio, alla prima uscita stagionale: “Mi sento bene, ma ora non va considerato il singolo. Conta soltanto la squadra. Per quanto mi riguarda, ho un solo e unico obiettivo: vincere col Belluno Volley”.

    A cominciare dal ritorno degli ottavi di finale, in programma domenica 7 (ore 18), alla Spes Arena: “Mi aspetto una partita interessante, Acqui Terme verrà fra le Dolomiti per vendere cara la pelle. Ma noi siamo in casa, davanti al nostro pubblico e sostenuti da un tifo incredibile. Vincere alla Spes Arena non è facile per nessuno”. 

    Per superare l’ostacolo piemontese e qualificarsi ai quarti, i rinoceronti dovranno obbligatoriamente vincere: non importa se in tre, quattro. O cinque set: “Dove possiamo arrivare? Ovunque – conclude Reyes –. A livello di consapevolezza siamo cresciuti moltissimo. Il gruppo è molto unito, lavora bene in palestra. Ed è pronto“. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    OmiFer Palmi “on fire”: espugna anche San Giustino e vede i quarti

    Finisce 1-3 come nella regular season: la OmiFer Palmi si conferma “bestia nera” della ErmGroup San Giustino e porta a casa con pieno merito il successo pieno anche nella gara 1 del primo turno dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca, mettendo una seria ipoteca sulla prosecuzione del cammino verso la A2. I biancazzurri dovranno pertanto compiere il miracolo in Calabria, con tanto di golden set, se vorranno ribaltare una situazione che a oggi sembra compromessa.

    OmiFer più solida dal punto di vista sia tecnico che mentale: la battuta, il muro e l’attacco sono state le armi vincenti della formazione di Radici, trascinata ancora una volta da Stabrawa e Corrado (25 punti il primo, 24 il secondo), mentre San Giustino – privo nella circostanza di un Quarta alle prese con l’influenza – ha avuto le polveri più bagnate, con Cappelletti (19 punti) che si è fermato al 37% di prolificità e Wawrzynczyk (17) al 41%. Ottima la reazione di Marra e compagni nel secondo set, chiuso a loro favore e con le giuste misure prese a Stabrawa, poi la partenza negativa ha condizionato il terzo; nel quarto, la squadra ha a un certo punto mollato, subendo un parziale di 0-11 che ha decretato la resa.

    Andrea Radici schiera la diagonale Cottarelli-Stabrawa, al centro Gitto e Rau, a lato Corrado e Carbone e libero Donati. Non c’è Russo a causa di una indisposizione fisica. Marco Bartolini risponde con Biffi in regia, Cappelletti opposto, Bragatto e Stoppelli (quest’ultimo in luogo di Quarta) al centro, Wawrzynczyk e Skuodis alla banda e Marra libero.

    Stabrawa è subito tonico: si presenta con due attacchi a segno, poi i muri su Cappelletti e Skuodis portano Palmi sul 5-1; a questo punto, la ErmGroup comincia a garantirsi i cambi palla, anche se il tocco di seconda di Cottarelli sorprende la difesa locale e il diagonale out di Cappelletti mandano gli ospiti sul 13-8 in loro favore. Ci vuole allora il turno in battuta di Skuodis per creare scompiglio in ricezione e quando Stabrawa è bloccato da due muri di fila, San Giustino ha quasi ricucito lo strappo (16-17). Rau si aggiudica una contesa a rete su Cappelletti e fa ripartire i suoi, Corrado impingua e Stabrawa piazza il colpo del 22-17 dopo due difese di Donati sui primi tempi di Stoppelli. A risolvere sul 25-20 provvede Corrado con un preciso diagonale e con il muro su Cappelletti.

    L’invasione di Biffi produce il break (3-1) per la OmiFer in avvio di seconda frazione, ma il muro di Bragatto su Gitto e il primo ace della partita sulla battuta di Skuodis ribaltano gli equilibri sul 6-5 per la ErmGroup, che beneficia di una pipe sulla rete di Corrado e di un muro di Stoppelli su Stabrawa per andare sul 9-6. Palmi neutralizza il tentativo di fuga con i soliti Stabrawa e Corrado e i muri implacabili di Rau su Stoppelli e di Corrado su Cappelletti sembrano spianare di nuovo la strada ai calabresi, non fosse per San Giustino che replica con la stessa moneta ai danni di Corrado. Raggiunto il pareggio sul 18-18, i padroni di casa mettono il naso avanti con un contrattacco di Cappelletti a coronamento di un ottimo lavoro difensivo; Carbone non trova il campo da posto 4, Cappelletti invece sì, sugli sviluppi di una prodezza difensiva di Marra. In più, il turno al servizio di Biffi si rivela efficace: lo stesso palleggiatore serve sulla zona di conflitto e fa 22-18, poi Stoppelli completa la decisiva striscia di 6-0 con il muro del 23-18 su uno Stabrawa ora controllato a dovere, che sbaglia la battuta sul cambio palla. L’invasione di Corrado sulla schiacciata di Cappelletti chiude i giochi sul 25-21 e il match torna in parità.

    Sull’1-1, le premesse sono quelle giuste per un terzo set più incerto che mai. Invece, a partire concentrata è soltanto la OmiFer Palmi: Stabrawa comincia con ace e aggiunge il punto del 2-0; anche Carbone pizzica dai nove metri e sul fallo a rete di Skuodis il punteggio sale a 6-1 in favore degli ospiti. Uno svantaggio che la ErmGroup non riuscirà più a recuperare per intero: una veloce di Gitto e il muro di Stabrawa su Bragatto allargano il divario fino al 10-3, momento nel quale i biancazzurri si sbloccano, riducendo il gap fino al 7-10 con lo slash di Wawrzynczyk. A frenare la risalita è tuttavia una potente conclusione sul muro avversario da parte di Corrado, che risolve una situazione complicata per Palmi: l’unico serio riavvicinamento, frutto in primis di attacchi vincenti di Cappelletti, è sul 16-18, quando Gitto tocca due volte la palla sotto rete per poi far ripartire i suoi con il muro su Wawrzynczyk. Il diagonale out di Cappelletti, lo slash di Carbone e il contrattacco di Stabrawa orientano definitivamente l’ago della bilancia dalla parte di Palmi, che si impone per 25-20 con un colpo da schiacciatore di Cottarelli su involontario assist di Biffi.

    La quarta frazione scorre sul binario del punto a punto e a rompere gli equilibri sono l’attacco fuori banda di Stabrawa e il mani fuori di Wawrzynczyk, che permettono alla ErmGroup di realizzare il break (7-5) e di tenerlo sul 9-7 quando il diagonale stretto di Carbone termina fuori. A questo punto, però, subentra l’incredibile black-out che deciderà l’esito del match con la già ricordata striscia letale per San Giustino. La formazione di Bartolini va letteralmente in bambola sulla rotazione che ha Carbone in battuta, peraltro non potente ma efficace: Cappelletti è fermato dal muro e dall’imprecisione; dall’altra parte, Corrado non sbaglia e soltanto dopo l’undicesimo punto di fila, opera di Stabrawa, c’è il primo tempo di Stoppelli che fa muovere di nuovo lo score biancazzurro, ma siamo già sul 18-10 per Palmi e San Giustino è di fatto uscito di scena (entrano Troiani per Biffi e Cozzolino per Wawrzynczyk), tanto che si ritrova addirittura sotto di 11 lunghezze (11-22) quando Cottarelli piazza l’ace. Ultimo sigillo di Stabrawa, quello del 24-15 e partita che conosce l’epilogo sull’errore in battuta di Cozzolino con il netto parziale di 25-16. Al termine, l’omaggio di tutto il palasport al 40enne capitano Davide Marra, che – comunque vada – a fine stagione lascerà l’attività agonistica. Per il resto, il verdetto della doppia sfida non è stato ancora scritto: c’è il lungo viaggio fino al “Mimmo Surace” di Palmi, ma per la ErmGroup la strada è lunga e soprattutto assai più che in salita.

    Erm Group San Giustino-OmiFer Palmi 1-3 (20-25, 25-21, 20-25, 16-25)Erm Group San Giustino: Biffi 4, Wawrzynczyk 17, Stoppelli 4, Cappelletti 19, Skuodis 8, Bragatto 4, Silvestrelli (L), Troiani 0, Marra (L), Cioffi 0, Cozzolino 1. N.E. Ricci, Quarta, Panizzi. All. Bartolini. OmiFer Palmi: Cottarelli 8, Corrado 24, Gitto 3, Stabrawa 25, Carbone 5, Rau 5, Iovieno 0, Donati (L), Pellegrino 0. N.E. Amato, Maccarone. All. Radici. Arbitri: Pescatore, Adamo. Note: durata set: 27′, 31′, 30′, 27′; tot: 115′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO