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    Aci Castello verso la finale, Kantor: “Grottazzolina? Squadra più forte della serie A3”

    Di Redazione

    La Sistemia Saturnia Aci Castello è partita oggi alla volta delle Marche dove domenica, alle ore 18, giocherà la gara uno della finale per la promozione in Serie A2 contro la Videx Grottazzolina. Il sogno castellese è più vivo che mai. Coach Waldo Kantor ha parlato della serie finale, evidenziando la forza di Grottazzolina e lo straordinario campionato dei suoi giocatori, arrivati all’ultimo dopo aver superato in due partite Macerata.

    “Giocheremo – spiega il tecnico argentino – forse contro la squadra più quotata e più forte di tutta la Serie A3. Conosciamo il valore tecnico di Grottazzolina, formazione molto esperta, ma anche quello fisico con giocatori molto alti. Proviamo tanto rispetto per Grottazzolina. Il nostro dogma è, però, ormai chiaro. Tutte le partiti sono difficili, ma non impossibili. Se noi giochiamo al nostro miglior livello di pallavolo potremo fare qualcosa di buono e di importante. Ho molta fiducia nella mia squadra e nella capacità nostra di affrontare a viso aperto una squadra. Onoreremo la finale con determinazione e cuore”.

    Dal punto di vista tecnico Kantor individua i punti di forza del Grottazzolina: “Loro battono bene. Sono molto forti in questo fondamentale. Non ti regalano nulla dai nove metri. In ricezione dobbiamo giocare al meglio e con percentuali di efficienza superiori rispetto a quelli registrati a Macerata in gara due. Hanno un regista molto bravo, che sa gestire la squadra. Cercheremo con il muro e la difesa di contrastarli. Non mancherà lo spettacolo tra le grandi protagoniste di questa finale”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aci Castello prova un’altra impresa: “Onoreremo la finale con determinazione”

    Di Redazione

    Destinazione Grottazzolina. La Sistemia Aci Castello è partita oggi alla volta delle Marche dove domani, alle 18, giocherà Gara 1 della finale per la promozione in Serie A2. Il sogno castellese è più vivo che mai: la squadra ha rifinito ieri la preparazione a Ficarazzi (palestra Falcone). Si respira grande entusiasmo e la voglia di giocarsi questo ultimo atto con la testa e il cuore.

    Il tecnico Waldo Kantor ha parlato ieri della serie finale: “Giocheremo forse contro la squadra più quotata e più forte di tutta la Serie A3. Conosciamo il valore tecnico di Grottazzolina, formazione molto esperta, ma anche quello fisico, con giocatori molto alti. Proviamo tanto rispetto per la Videx. Il nostro dogma è, però, ormai chiaro. Tutte le partite sono difficili, ma non impossibili. Se noi giochiamo al nostro miglior livello di pallavolo potremo fare qualcosa di buono e di importante. Ho molta fiducia nella mia squadra e nella capacità nostra di affrontare a viso aperto un’avversaria. Onoreremo la finale con determinazione e cuore“.

    Dal punto di vista tecnico l’allenatore argentino individua i punti di forza di Grottazzolina: “Loro battono bene. Sono molto forti in questo fondamentale. Non ti regalano nulla dai nove metri. In ricezione dobbiamo giocare al meglio e con percentuali di efficienza superiori rispetto a quelle registrati a Macerata in gara due. Inoltre hanno un regista molto bravo, che sa gestire la squadra: cercheremo con il muro e la difesa di contrastarli. Non mancherà lo spettacolo tra le grandi protagoniste di questa finale“.

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    Grottazzolina si prepara a Gara 1: “Non c’è pressione, ma voglia di arrivare”

    Di Redazione

    Il grande appuntamento che vale una stagione. Domenica 15 maggio, alle 18, si accenderanno le luci del PalaGrotta per il primo capitolo della sfida tra Videx Grottazzolina e Sistemia Aci Castello che mette in palio la promozione in Serie A2.

    Sarà ancora una volta una formazione del Girone Blu ad opporsi a Vecchi e compagni, dopo il duello con Lecce in semifinale. Aci Castello ha avuto la meglio su Macerata al termine di due confronti al cardiopalmo, terminati entrambi al quinto set. Dopo aver ribaltato Gara 1 al PalaCatania da 0-2 a 3-2, il ritorno al Banca Macerata Forum ha visto la banda di coach Kantor subire la rimonta di due set, giocarsi la seconda parte del quinto a meno 3 (sul parziale di 8-11) per poi riuscire, con un colpo di reni, ad aggiudicarsi la finale.

    Sinonimo di freddezza e resilienza, unite a qualità tecniche di assoluto valore: “Dall’altro lato della rete ci aspetta una squadra molto fisica che, come noi, è stata costruita per fare il salto di categoria – ha dichiarato Manuele Marchiani -. Può vantare un giocatore del calibro di Lucconi che fino ad oggi ha fatto molto bene, i numeri di questa stagione parlano per lui (recordman di punti in un singolo match: 48, firmati lo scorso 14 novembre nel 2-3 contro Palmi, n.d.r.)”.

    Certamente più netto dal punto di vista dei risultati il percorso dei ragazzi di Ortenzi, pronti a disputare domani sera la terza finale stagionale dopo Coppa Italia e Supercoppa. Due sfide che fanno “curriculum” non solo dal punto di vista prettamente sportivo ma anche e soprattutto sotto il profilo mentale; un salto di qualità fondamentale in momenti in cui la posta in palio è così alta. “C’è tanto orgoglio per essere arrivati a giocare questa partita – ha proseguito il palleggiatore grottese – era un obiettivo dichiarato a inizio stagione, ed avendo già due finali alle spalle sappiamo bene cosa ci aspetta. Non avvertiamo alcuna pressione, solo tanta voglia di coronare finalmente un percorso iniziato tre anni fa“.

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    Vigilia di Gara1 di finale playoff A3, Bortolozzo: “Iniziamo in casa, vantaggio da sfruttare”

    Di Redazione

    Dopo una stagione spettacolare, la Tinet Prata cercherà di scrivere a partire da sabato sera al PalaPrata, un finale degno di un capolavoro. Avversaria di quest’ultimo atto sarà l’Abba Pineto. In palio la meritata promozione nella Serie A2 Credem Banca di Volley Maschile.

    I teramani sono guidati in panchina da un friulano Doc come Franco Bertoli, subentrato in panchina a gennaio al posto di Daniele Rovinelli. La sfida non una novità visto che tra regular season e Coppa Italia le squadre si sono incontrate già tre volte. Nel girone d’andata fu Pineto ad imporsi nettamente, mentre nei due match successivi, sia in campionato che in Coppa Italia è stata la Tinet ad avere la meglio. Prata avrà anche il fattore campo a proprio vantaggio, essendo giunta al secondo posto, contro il quarto degli abruzzesi. Un Girone Bianco al quale entrambe le formazioni hanno partecipato che è apparso più competitivo, considerando che tre delle quattro finaliste arrivano proprio da lì.Adesso Matteo Bortolozzo e soci sono chiamati ad un ultimo sforzo. Gara 1 si terrà sabato 14 alle 20.30 in un PalaPrata che già ora si annuncia gremito in ogni ordine di posto. Dopo qualche gara giocata in emergenza tutti i gialloblù sono a disposizione dello staff tecnico, grazie al rientro del capitano e di Fabio Dal Col, reduce da un’operazione al menisco. Pineto ad inizio stagione era data dagli addetti ai lavori come una delle grandi favorite al salto di categoria e ha mantenuto, nonostante qualche inciampo, le promesse. L’Abba può contare su un grande ex: Jacob Link, opposto svedese che ha giocato a Prata per due stagioni dal 2018 al 2020 e che i tifosi pratesi ricordano ancora con grande affetto. In diagonale con lui il palleggiatore Mattia Catone. Sono tre i giocatori di grandissimo spessore che si contendono due maglie in posto 4: Matteo Bertoli, figlio del coach, Federigo Dal Campo e il più giovane Piervito Disabato. Al centro il goriziano Persoglia e il quarantunenne Calonico che può mettere sul piatto anche tanti anni di carriera in A2. Nello spot di libero un altro figlio d’arte Ludovico Giuliani, figlio di Alberto già scudettato con la Lube e attuale coach della nazionale slovena,

    “Iniziamo l’ultimo atto di un bel percorso, che non è ancora finito – è l’esordio del capitano Matteo Bortolozzo, nella classica intervista pregara – la cosa che mi piace sottolineare è la crescita della squadra nel corso del campionato. Un miglioramento tecnico, ma anche mentale e di carattere. Dante lo ha sempre sostenuto e col senno di poi aveva ragione: pensava che avremo potuto fare fatica all’inizio, ma poi ci saremmo tolti delle belle soddisfazioni e così è stato. In campo si vede il lavoro che facciamo in palestra, il buon approccio e anche i sacrifici che ognuno di noi cerca di fare per il bene della squadra. Per quanto riguarda questa serie di finale credo che siano quasi da considerarsi come gare secche. La differenza la faranno sicuramente l’approccio alla partita e la capacità di fare aggiustamenti tattici nella preparazione, ma anche in corso d’opera, cosa nella quale il nostro staff in stagione è sempre stato molto puntuale. Abbiamo anche il vantaggio di poter giocare in casa e mai come questa volta abbiamo bisogno di uno sforzo supplementare anche da parte del nostro grandissimo pubblico”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Portomaggiore, il futuro è incerto: “Non siamo obbligati a fare la A3”

    Di Redazione

    La stagione si è conclusa con un ottimo quinto posto e l’eliminazione nei quarti di finale dei Play Off, dopo aver costretto Pineto alla “bella”. Un bilancio più che onorevole per la Sa.Ma. Portomaggiore, che però, secondo voci insistenti, rischia di essere giunta al capolinea del suo percorso in Serie A3 maschile. Il grido d’allarme lanciato più volte dalla società per il futuro trova riscontro nell’intervista rilasciata dall’allenatore Marco Marzola a La Nuova Ferrara: “La volontà del Sa.Ma. è quella di proseguire, ma non siamo obbligati a fare una prima squadra di A3. Resterà il settore giovanile, potrebbe essere una squadra ‘casa e bottega’“.

    Il nodo, spiega il tecnico, è l’entrata in vigore della riforma dello sport: “Da gennaio 2023 cambierà il quadro normativo da applicare nel settore e questo porterà a un aggravio di costi del 30%. Quindi, anche rifacendo un campionato come quello di quest’anno, ci sarebbe da trovare quasi un terzo di risorse economiche in più (una cifra intorno ai 100mila euro, secondo la stima del quotidiano, n.d.r.). Un peso difficile da sostenere“.

    E il futuro di Marzola, che proprio a Portomaggiore ha esordito da allenatore? “A me piacerebbe continuare con il Sa.Ma. – dice il tecnico – ma vediamo cosa saremo in grado di sviluppare. Per me vale un po’ il discorso che abbiamo fatto a tutti i giocatori: tutti hanno manifestato l’interesse a restare, a tutti abbiamo detto però di prendere in considerazione altre offerte, stante la nostra incertezza“. LEGGI TUTTO

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    Videx, finale centrata. Coach Ortenzi: “Era difficilissimo vincere a Lecce. Ora pensiamo alla finale.”

    Di Redazione Una gara cominciata in salita con un primo parziale appannaggio leccese ed un complicato inizio di secondo set a confermare le difficoltà che tutti si attendevano. La formazione salentina ha provato a sfruttare al massimo il fattore campo mettendo pressione a Vecchi e compagni i quali, poco alla volta, sono usciti dal guscio rimontando e completando in crescendo l’opera che vale la finalissima. Quando la banda di Ortenzi è riuscita a trovare continuità al servizio è di fatto iniziata un’altra partita. Il tabellino parla di 9 nove ace totali (4 di Breuning, 3 di Mandolini e 2 di Vecchi) contro i soli 2 di Lecce. Una differenza che si fa abissale considerando anche gli errori dai nove metri: ben 23 per Lecce (in pratica un intero set) contro i 12 di Grottazzolina. Numeri che hanno fatto il paio con l’ennesima super prestazione di Breuning, top scorer con 25 segnature, e l’exploit di Focosi (11 punti, 77% in attacco). “Siamo partiti fortissimo nel primo set poi ci siamo forse convinti che il match potesse mettersi sugli stessi binari di Gara 1 ed abbiamo finito per commettere tanti errori diretti e sprecare parecchie occasioni di contrattacco – ha dichiarato coach Massimiliano Ortenzi -. A quel punto Lecce è tornata in auge con dei buoni turni al servizio e contenendoci molto bene anche a muro. L’inizio di secondo set è stato altrettanto complicato, abbiamo dovuto inseguire fin da subito ma poi i ragazzi hanno capito che era il momento di giocare punto a punto, con pazienza e senza aver fretta di chiudere l’azione. Abbiamo ritrovato ritmo al servizio ed a quel punto la partita è cambiata, complice anche la crescita di Breuning che è tornato ad esprimersi a livelli altissimi in attacco rendendo tutto più semplice soprattutto nel quarto set.” Un successo che acquista ancor più valore se si pensa alla cornice all’interno della quale è arrivato: “Era veramente difficile venire a vincere a Lecce – ha proseguito il coach grottese -. Il palazzetto era caldissimo, il pubblico ha cantato per tutta la partita senza mai risparmiarsi ed è stato veramente encomiabile sotto questo punto di vista.” Un segnale forte della maturità raggiunta dalla squadra, che adesso è davvero pronta per andare a giocarsi la grande chance contro quell’Aci Castello che domenica sera è stato giustiziere della Med Store Tunit Macerata, spazzando via lo scenario di un super derby tutto marchigiano: “E’ importante recuperare un po’ le energie perché abbiamo speso tanto – ha aggiunto Ortenzi -. Questi ragazzi hanno fatto un percorso veramente importante arrivando di fatto in fondo a tutte le competizioni alle quali hanno preso parte. E’ l’ennesima dimostrazione che abbiamo le carte in regola per vincere con chiunque.” Chiosa finale sulla prestazione di Leonardo Focosi, il giovane centrale classe 2000 è stato “eletto” MVP proprio dallo stesso Ortenzi: “Lo rimprovero spesso in settimana durante gli allenamenti ma è giusto fare i complimenti a lui per la gara di domenica perché è stato protagonista di una prestazione sopra le righe. Grande applicazione tattica al servizio, percentuali altissime in attacco e una forte presenza anche a muro. Sta diventando davvero un bel giocatore.” Domenica 15 maggio (ore 18) va in scena al PalaGrotta Gara 1 della finalissima playoff, in contemporanea con l’altro big match tra Prata di Pordenone e Pineto, per incoronare finalmente le regine della Serie A3 2021/22. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Aci Castello, al cardiopalma, strappa il pass per la finale promozione: 3-2 contro Macerata

    Di Redazione La Sistemia Saturnia Aci Castello si trova dall’altra parte della rete una Med Store Tunit determinata a pareggiare i conti nella semifinale che vale un pass per la finalissima promozione dei Play Off. Ma i ragazzi di Kantor sanno sfruttare l’occasione d’oro, dopo cinque set al cardiopalma, e chiudono la serie 2-0. Domenica prossima, gara 1 della finale contro Grottazzolina, fischio di inizio alle ore 18.00. PRIMO SET. La partita è subito avvincente. Giannotti porta avanti Macerata (5-4). I marchigiani mettono da subito le cose in chiaro in battuta. La Sistemia è viva, l’approccio è quello giusto. Cottarelli distribuisce in gioco con grande efficacia. Zappoli annulla il break locale, firmando la parità sul 12 pari: bene al servizio Cesare Gradi. La Sistemia c’è e opera il sorpasso. Lucconi forza i tempi, Giannotti risponde. Gli opposti giocano ad altissimi livelli. L’attacco della formazione di Kantor farà la differenza con il 55% contro il 41 marchigiano. Il sestetto castellese conduce sino al 23-21. Giannotti e Sanfilippo firmano la parità. Lucconi, da posto 4, trasforma in oro il primo set con l’ottavo punto personale. SECONDO SET. Macerata rialza la testa. La Sistemia commette qualche errore di troppo. Il break di 9-2 è pesante da digerire, visto che  Kantor ha già esaurito i tempi. Robbiati e Margutti salgono di giri (11-5). Ma Gradi e compagni hanno energie inesauribili. Punto, dopo punto. Crescono nuovamente i livelli di efficienza in battuta e in attacco. Lucconi è una macchina dalla prima e seconda linea. La parità è firmata dall’opposto della Saturnia (sul 18 pari). Zito è brillante in difesa e ricezione. Lucconi al servizio timbra la differenza con tre battute vincenti consecutive. Sul 23-21 sembra finita, ma Macerata riequilibra subito i conti. Lucconi e Zappoli esaltano la Saturnia. TERZO SET. Senza storia il parziale. Macerata domina dal primo all’ultimo punto, nonostante il tentativo di rimonta attuato dai castellesi nel finale. QUARTO SET. Macerata vuole pareggiare i conti. La formazione di casa non molla la presa. Ci crede, lotta dal primo punto e va avanti 13-10. La Sistemia rimane incollata all’avversario con la testa, soprattutto con i centrali (Frumuseli stoppa a muro Giannotti e sigla un primo tempo dietro). Lucconi riporta la situazione in parità (13 pari). Smiriglia c’è. Macerata  – con Ferri al posto di Margutti infortunato – allunga nuovamente il passo. La formazione di Kantor non riesce più a ritornare sotto. Si va al quinto set. QUINTO SET. Macerata parte a mille (6-2). Ma punto dopo punto si riportano sotto con Frumuselu (6-5, a muro stoppa Giannotti). E ancora Frumuselu in primo tempo manda la Sistemia avanti 8-7. Allunga Macerata, ma il grande cuore dei ragazzi di Kantor rimette tutto in parità (dall’8-11 all’11 pari). Al terzo match ball ci pensa Frumuselu a chiudere i conti. Med Store Tunit Macerata-Sistemia Saturnia Aci Castello 2-3 (23-25, 23-25, 25-18, 25-22, 15-17) Med Store Tunit Macerata: Margutti 11, Robbiati 10, Giannotti 26, Lazzaretto 17, Sanfilippo 8, Longo 2, Gabbanelli (L1), Scita, Ferri 4, Scrollavezza, ne: Paolucci, Facchi, Ravellino L2. All. Domizioli. Sistemia Saturnia Aci Castello: Gradi 6, Frumuselu 12, Cottarelli 4, Zappoli 14, Smiriglia 10, Lucconi 32, Zito libero, Maccarrone, Andriola 1, Battaglia 2, ne: Vintaloro, Di Franco. All. Kantor. Arbitri: Simone Cavicchi, Simone Fontini (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Una super Abba Pineto non lascia scampo ad Aversa in Gara 2

    Di Redazione Obiettivo centrato per l’Abba Pineto: dopo l’impresa esterna in Campania, la squadra abruzzese si impone anche in Gara 2 sulla Wow Green House Aversa nella bolgia del PalaVolley Santa Maria, conquistandosi la finale Play Off in cui troverà la Tinet Prata di Pordenone. Il primo set, il più combattuto, si chiude sul 25-22, mentre il secondo e il terzo si chiudono sull’identico punteggio di 25-20 per la squadra di coach Bertoli, trascinata dal solito Jacob Link con 26 punti a tabellino. La cronaca:Il match inizia con il consueto inseguimento punto a punto. Catone, d’astuzia, prende in controtempo la difesa avversaria fintando l’alzata e con un secondo tocco fulmineo sigla il 6-5. A lui si aggiunge Bertoli, con un bell’ace per l’8-7. Poi Link, grazie ad un’alzata mostruosa in torsione ad una mano di Catone, trova la strada spianata per l’11-8. I normanni si rifanno sotto e, giocando con le mani del muro, riescono a impattare la contesa sul 14-14. Non si passa però dalle parti di Calonico, che alza una montagna a muro che annichilisce l’attacco dell’ex Morelli. La gara è vibrante dominata dall’equilibrio. Recupero funambolico di Giuliani, Persoglia sfonda il taraflex piegando le mani con un super primo tempo, scrivendo il momentaneo 19-17. Ancora Catone sugli scudi: alzata mancina perfezionata da Link per il 20-19. A lui si aggiunge Disabato in diagonale per il 21-20. Morelli non ci sta e riesce subito a pareggiare. Il PalaVolley, infuocato, spinge i padroni di casa: piccolo allungo 23-21 e primo time out campano. L’ABBA guadagna subito ben tre palle set e il tecnico ospite chiama il secondo tempo tecnico. Dopo la prima annullata dal solito Morelli, è coach Bertoli a chiamare i suoi primi trenta secondi. Mossa saggia che toglie concentrazione agli avversari, che sbagliano il servizio per il 25-22. Nel secondo set i rivieraschi, spinti dal proprio pubblico, iniziano subito a macinare gioco e punti. Persoglia, primo tempo mostruoso ed è il 5-4. Dopo un’azione lunghissima, è Bertoli a sostituirsi a Catone e ad alzare per Link il pallone finalizzato dall’opposto svedese per il 7-4. Dopo il primo time out chiesto da Tomasello, i campani si rifanno sotto con un ace di Putini per l’8-7. I biancazzurri si affidano come sempre al proprio opposto che, giocando con le mani del muro, riallunga sul 10-8. Gli abruzzesi martellano punto su punto: Persoglia, ancora un bel primo tempo e 13-10. Link prova a sfondare il muro avversario che risponde presente. Link, sempre lui, in diagonale perfora gli avversari. Aversa prova a tenere colpo su colpo, ma Starace fallisce due diagonali consecutive mandando fuori, e Pineto vola sul 20-16. Nonostante il time out chiamato dagli ospiti, la squadra di Bertoli è inarrestabile e con Link e il muro di Persoglia mette la freccia per la conquista del secondo set. Il colpo di grazie è ovviamente del solito Jacob Link, abile a superare un muro a tre. Il terzo parziale vede ancora il sestetto del presidente Abbondanza dettare legge: Persoglia, servizio flot ed ace per il 3-1. Coach Tomasello chiama subito il time out. I teramani sono un fiume in piena: capitan Calonico, in stato di grazia, beffa con un bel primo tempo la squadra avversaria. Il braccio armato di Link poi fa il resto per l’8-4 parziale. Il tecnico ospite prova a mescolare le carte in tavola inserendo Cuti per Starace. Nulla però può fermare la squadra di casa e Persoglia mette a segno il 13-6. Dopo il secondo tempo tecnico Sacripanti entra al posto di Agostini. Pineto è implacabile: grazie ad un’ottima difesa è Disabato a siglare il 15-7. La Wow Green House però non ci sta e vuole rifarsi sotto. L’attacco in diagonale di Sacripanti vale il 16-11 e coach Bertoli chiama subito il time out. La squadra di casa è un meccanismo ben oliato: alla buona difesa si uniscono gli ottimi muri e gli attacchi delle bocche di fuoco Link, Persoglia, Calonico e Disabato. Starace con una pipe accorcia sul 23-17, ma il primo tempo supersonico di Calonico concede il match point a Pineto. Un paio di errori di Link permettono ad Aversa di accorciare a 24-20, Bertoli si rifugia in un time-out per regalare una strategia vincente ai suoi. Infatti è Disabato a regalare l’ultimo e vincente punto, Pineto vola in finale. Abba Pineto-Wow Green House Aversa 3-0 (25-22, 25-20, 25-20)Abba Pineto: Catone 1, Bertoli 2, Persoglia 12, Link 26, Disabato 6, Calonico 8, Pesare (L), Martinelli 0, Giuliani (L). N.E. Del Campo, Fioretti, Orlando, Marolla, Omaggi. All. Bertoli. Wow Green House Aversa: Putini 1, Sacripanti 4, Trillini 5, Morelli 19, Starace 11, Diana 1, Calitri (L), Agostini 1, Bonina 0, Barretta 0, Cuti 0, Corrieri 0, Schioppa 0. N.E. All. Tomasello. Arbitri: Laghi, Oranelli. Note: Durata set: 29′, 28′, 31′; tot: 88′. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO