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    Wow Green House, ultima fatica di regular season contro Ottaviano

    Di Redazione Ultimo appuntamento della regular season per la Wow Green House Aversa, che domenica 10 aprile alle 18 sfiderà la Falù Ottaviano prima di 10 giorni intensi di allenamento per avvicinarsi al primo atto dei play off, previsto il 20 aprile al PalaJacazzi. Se la formazione del presidente Sergio Di Meo ha già matematicamente conquistato il primo posto in classifica, le altre squadre del girone sono quasi tutte impelagate in una classifica cortissima che dovrà definire il prossimo puzzle di play off e play out. La squadra normanna quindi proverà a chiudere in bellezza il campionato portando a casa i tre punti, come detto sia dal numero uno normanno che da coach Giacomo Tomasello, anche per garantire per la piena regolarità dell’ultimo atto della stagione. È stata una settimana intensa di allenamenti e già l’anno scorso il PalaVeliero di San Giorgio a Cremano regalò qualche sorpresa, quindi quella di domani pomeriggio è tutt’altro che una sfida scontata. A presentare la gara lo schiacciatore Francesco Barretta, 17 anni compiuti lo scorso 25 febbraio e già 27 punti messi a segno nel suo primo indimenticabile campionato di Serie A3. Il baby fenomeno aversano è intervenuto su 1 Station Radio: “Dò un bel 10 alla squadra, che è stata grande nel superare soprattutto i momenti bui legati ad infortuni e Covid. Aversa sarà sicuramente protagonista dei play off perché vogliamo vincerle tutte e regalare una gioia ai nostri tifosi. Sono contento di far parte di questo gruppo e di avere la possibilità di imparare da tanti campioni e da coach Tomasello che mi ha dato fino ad oggi tantissimo. Ottaviano? Giochiamo tutte le gare per portare a casa i 3 punti in palio“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Savigliano, match chiave contro Torino. Bonifetto: “Obiettivo vincere, punto.”

    Di Redazione Alla vigilia dell’ultimo appello di regular season, domani – domenica 10 aprile – in casa alle 18 contro Vivibanca Torino, il Monge Gerbaudo Savigliano ha messo in programma una rifinitura al Pala San Giorgio. L’ora della verità si avvicina inesorabile: strappare un punto ovvero due set varrebbe i play-out, con l’altissima probabilità di ritrovarsi di nuovo di là della rete l’altra formazione sabauda del girone bianco. Ma coach Roberto Bonifetto giudica pericolosi questa prospettiva e l’approccio che comporterebbe: “Dobbiamo pensare alla partita con l’obiettivo di vincerla. Punto. Se il nostro orizzonte sono i due set non ne vinciamo neanche uno, ci bruceremmo in maniera pesante. I conti vanno sempre fatti dopo. Per caratteristiche tecniche e tattiche è una gara difficile vista la posta in palio, ma alla nostra portata”.  Nel “boxing day” dell’andata, giorno di Santo Stefano, i torinesi scartarono il pacco da tre punti grazie ad altrettanti set vinti al fotofinish. Il Savigliano si presentò con la coperta corta nel reparto schiacciatori, che in corso d’opera (l’infortunio a capitan Bossolasco) si accorciò ulteriormente: “Ebbero la fortuna di incontrarci che eravamo male in arnese, ma furono anche bravi a cavalcarla quella fortuna”. L’allenatore dei biancoblù confessa di non sapere se oggi i presupposti siano migliori o peggiori per la propria squadra: “Sicuramente loro sono in un buon momento. Da quel derby sono cresciuti, sono più in fiducia. Sono più centrati, hanno trovato equilibri che funzionano. Hanno un opposto, Umek, che è un gran realizzatore: non è altissimo ma ha capacità atletiche notevoli, tanto salto e mano pesante. Hanno centrali bravi a muro. E Genovesio è un buon schiacciatore. Da parte nostra non siamo fisicamente al top, ma in questi casi si dà fondo a tutto quello che è rimasto. Siamo arrivati a fine stagione sempre costretti a dare il 100 per cento di quello che potevamo dare: i nostri giocatori non fanno la vita dei professionisti, e alla lunga un campionato di questo livello ti presenta il conto in termini nervosi e fisici”. Si prospetta una partita molto sentita, ad alta tensione, in campo come sugli spalti che saranno gremiti: “Sarà determinante incanalarla subito sui giusti binari – prosegue Bonifetto – dovremo scioglierci il più rapidamente possibile. Irrigidirsi è un attimo. Come in una sfida secca, sarà condizionata dagli episodi iniziali. Chi delle due squadre saprà girarli a proprio favore, avrà la meglio”.  Dalla componente psicologica all’aspetto squisitamente tecnico: “È il solito ritornello: dovremo fare bene nei fondamentali di inizio gioco, battuta e ricezione. Ma anche nella correlazione muro-difesa, che chiaramente non può prescindere da un buon servizio. Qualche idea su come mettere in difficoltà i nostri avversari ce l’abbiamo. Ovvio che non basta sapere cosa fare”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tuscania fa visita a Sabaudia per chiudere la regular season

    Di Redazione Maury’s Com Cavi Tuscania in campo domenica alle 18 al PalaVitaletti di Sabaudia per l’ultima giornata della regular season del girone blu della serie A3 Credem Banca. I ragazzi di Sandro Passaro, lo scorso anno alla guida della formazione pontina, puntano all’intera posta in palio per confermare il secondo posto in chiave play-off. Per quanto riguarda agli avversari, a salvezza acquisita, hanno la possibilità di qualificarsi per i play-off promozione essendo noni in classifica con 27 punti a due sole lunghezze da Massa Lubrense, ottava. Dopo aver vinto alla prima di ritorno con Marigliano, hanno subito ben sette sconfitte consecutive prima di tornare al successo in casa con Galatina, espugnare Modica e battere 3/1 Ottaviano. Domenica scorsa hanno perso 3/0 a Aci Castello. “Dobbiamo andare a Sabaudia pensando che nulla è scontato – è il commento di Mario Catinelli Guglielminetti, palleggiatore bianco azzurro- perché noi dobbiamo fare una grande gara e puntare ai tre punti per mantenere il secondo posto. Anche loro vorranno dare il massimo perché sicuramente la società gli avrà chiesto di entrare nel tabellone finale di play-off. Sono una buona squadra con due o tre elementi molto importanti, tra cui Zornetta, che giocano molto molto forte. In settimana li abbiamo studiati e abbiamo preparato al meglio la partita”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lecce a riposo. Lo scoutman Bramato: “Aspettative più alte dei risultati raggiunti”

    Di Redazione L’Aurispa Libellula vivrà un weekend da spettatrice, dovendo rispettare il turno di riposo che coincide con l’ultima giornata della regular season del girone blu di Serie A3 Credem Banca. Ad analizzare il momento e le possibili combinazioni in vista dei playoff, ci ha pensato lo scoutman Luca Bramato, intervenuto ai microfoni di Mondoradio. La disamina si apre con le ultime due gare disputate, a partire dalla vittoria al tiebreak con Galatina: “Un derby è sempre un derby, è bello giocarlo, è bello vincerlo, ma è chiaro che durante possono succedere tante cose. La partita è stata bellissima, molto combattuta: i primi due set abbiamo fatto molta fatica, ma devo dire che loro sono partiti davvero forte, noi invece siamo stati bravi a riprenderli, recuperando le energie mentali e fisiche, e a vincere con merito gli altri set“. “Il recupero con Aci Castello a Catania – continua Bramato, soffermandosi sulla sconfitta per 3-0 nella trasferta di martedì scorso – è stata una partita dal risultato abbastanza impietoso ma, nella realtà dei fatti, il gioco espresso lo è stato meno. A tratti si è vista una pallavolo di buon livello, ma anche qui bisogna dar merito ai nostri avversari che hanno fatto una prestazione di altissimo livello e con pochissimi errori ed è stato complicato tener testa a quel livello di gioco“. Lo scoutman di Aurispa Libellula prova a tracciare un bilancio della stagione sino a questo momento: “Sicuramente le aspettative erano più alte rispetto ai risultati raggiunti in quest’ultima fase, però bisogna considerare l’aspetto fisico. Abbiamo avuto diversi atleti bloccati con il Covid per tanto tempo e quando hanno ripreso hanno avuto difficoltà di respirazione. Poi abbiamo registrato l’infortunio di Francesco Corrado che è fuori da un mese e sono stati tanti gli elementi che ci hanno portato anche ad avere difficoltà ad allenarci perché risentivamo dell’assenza di giocatori e questo, durante la partita, lo paghi. Però bisogna dare grande merito a tutti i giocatori che, anche in queste difficoltà, hanno sempre spinto molto, nessuno si è mai limitato e hanno cercato sempre di mantenere alto il livello“. “In questo momento la testa è ai playoff – conclude – trascorreremo una domenica da spettatori particolarmente interessati. Sicuramente noi finiremo o al quarto o al quinto posto, adesso è da vedere se giocheremo l’esordio e l’eventuale gara 3 in casa o meno, ma non dipende da noi. In ogni caso, ogni partita dei playoff dovrà essere affrontata come se fosse l’ultima, giocare in casa o fuori casa deve contare poco“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Belluno e l’occasione salvezza contro Pordenone. Schiavon: “Proviamoci, siamo degli sportivi”

    Di Redazione La Da Rold Logistics Belluno si prepara a vivere l’ultimo atto di regular season, contro un ostico avversario come la Tinet Prata di Pordenone. Ed è pronta a giocarsi la permanenza in A3. Bastano due set per tagliare il traguardo, indipendentemente da quanto succederà nell’altra sfida che interessa da vicino i rinoceronti: quella tra Savigliano (terzultimo a quota 22) e ViViBanca Torino (quartultimo a 26: a -1 dai bellunesi).  Coach Luigi Schiavon è carico: “Sto imparando a conoscere la situazione, anche a livello di singoli giocatori. Perché è solo così che si riesce a calibrare al meglio il lavoro in palestra. In questo senso, sono molto aiutato dai miei collaboratori, che ringrazio. Qui tutti ci tengono in maniera particolare”. Ma l’ostacolo all’orizzonte non è di poco conto: “Affronteremo un avversario ancor più forte di Portomaggiore – prosegue il coach -. La logica dice che non sarà facile ottenere un risultato positivo, ma noi ci proviamo. Altrimenti non saremo degli sportivi”. Prata non sarà in vena di regali: “Il loro obiettivo è la promozione in A2 e, per centrarlo, devono raggiungere la miglior posizione possibile in vista dei playoff. Aspirano al secondo posto e, di conseguenza, non concederanno nulla. In più, avendoli incontrati più volte lungo la mia carriera, conosco bene Boninfante e Papi: adesso allenatori, in passato grandi atleti. So che non faranno sconti, come è giusto che sia”.  La Da Rold Logistics tenderà l’orecchio verso Savigliano: “Ma non ci saranno distrazioni. Come non ci sono state domenica scorsa. Dobbiamo concentrarci solo ed esclusivamente sul nostro impegno. E lottare pallone su pallone: gli obiettivi vanno conquistati sul nostro campo, non su quello degli altri”. Ora non c’è molto da pianificare e tantomeno da inventare: “Molto semplicemente – conclude Schiavon – i ragazzi sono chiamati a dare il meglio rispetto alle loro possibilità. Lo sappiamo: affronteremo una compagine che ha un nucleo consistente e qualificato di battitori, ma ci siamo preparati proprio in questa direzione. Daremo tutto”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fano chiude la regular con il derby. Ferraro: “Macerata? Avversario di livello”

    Di Redazione Ultima giornata di regular season per la Vigilar Fano che domenica (ore 18) si reca a Macerata per il quarto derby stagionale e per risalire ancora in classifica. Dopo l’exploit di domenica scorsa contro l’Abba Pineto e con alle spalle sette vittorie nelle ultime otto gare, la Vigilar è pronta a chiudere la stagione nel migliore dei modi ma la sfida con Macerata è tutt’altro che semplice. “Prima di tutto è un derby – afferma il capitano Mario Ferraro – ci sarà sicuramente un’atmosfera particolare e la partita sarà all’altezza. Di fronte avremo un avversario di livello contro il quale non abbiamo mai vinto, con attaccanti temibili ed una struttura di gioco solida. Partita difficile che comunque noi affronteremo a viso aperto”. La Med Store Tunit è quarta in classifica con 55 punti, con al passivo solo sei sconfitte, pronta a chiudere la regular season in casa senza deludere il proprio pubblico: “Noi non temiamo nessuno – continua il centrale siciliano – dopo il successo contro Pineto la nostra fiducia è salita a dismisura, vogliamo arrivare ai play off al massimo della condizione”. I maceratesi hanno recuperato nel corso dell’anno alcuni elementi chiave che stanno man mano entrando in forma play off, come Lazzaretto (l’anno scorso protagonista della promozione in A2 con Porto Viro), il fanese Ferri (per buona parte della stagione assente per infortunio) e l’opposto Giannotti che, proprio all’andata contro Fano (vittoria di Macerata per 3 a 2), fece il suo esordio in maglia biancorossa. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La doppia vita di Andrea Coali: ricercatore universitario e pallavolista in Serie A

    Di Roberto Zucca Quando si parla di dottorandi e addottoramenti nel mondo della pallavolo, l’immagine del passato che viene alla mente è quella tra genio e follia di Leo Morsut, il grande pallavolista dell’Itas Trentino che all’apice della carriera lasciò tutto per amore dello studio e della ricerca universitaria. Tanti anni dopo siamo ancora a Trento, ma solo nelle origini, e non si parla di una storia di scarpette che si stanno per appendere al chiodo, ma della scelta di un presente in cui portare coraggiosamente avanti due carriere, quella di ricercatore universitario e di pallavolista “professionista”. Quella di Andrea Coali è una bellissima testimonianza, di sport e ricerca, che dalla Bocconi di Milano si irradia fino al Volley 2001 Garlasco, in Serie A3: “Sto per conseguire il dottorato in Management all’Università Bocconi di Milano. Alla Bocconi tengo due corsi di Business Analytics e Innovation Management. È il mio ultimo anno di dottorato. Poi forse ci sarà l’estero perché, purtroppo, in Italia la carriera universitaria è un grosso punto interrogativo“. Foto Roberto Peli L’eccezionalità del portare avanti due carriere così impegnative rende la sua storia unica. “La ringrazio, ma non è questione di eccezionalità, bensì di organizzazione. Effettivamente l’impegno della A3, ossia di cinque giornate in cui l’università è alternata al volley, è sfidante. Ma gli orari serali degli allenamenti, dopo una giornata trascorsa in Bocconi, mi consentono di conciliare tutto. Certo, sto meditando rispetto a ciò che sarà la mia carriera dopo la fine del dottorato. Ma devo ancora capire come muovermi“. La sua carriera è molto curiosa. L’avevo lasciata a Verona circa otto anni fa. “Poi ci sono stati anni di serie B, un anno di serie C, la serie A in Svezia quando mi trovavo lì per il mio anno di ricerca all’estero e uno scudetto in Lussemburgo quando ero un consulente alla Banca Europea degli Investimenti prima del dottorato. Successivamente sono tornato a Garlasco, e dalla B lo scorso anno ci siamo ritrovati in A3. Ho messo subito le cose in chiaro, dicendo che l’università avrebbe avuto un impegno totalizzante, che mi avrebbe portato anche all’estero per delle settimane, ma la società ha accettato questo mio impegno e, tra l’altro, vista la pandemia, le assenze per motivi accademici sono state evitate“. E con Garlasco state per raggiungere una storica salvezza. “Ce la meritiamo. Spero arrivi perché è frutto di un bell’impegno da parte di tutti. Siamo stati una scommessa, fatta da tante provenienze, tante storie diverse e tante vite differenti. All’inesperienza di molti di noi nelle serie maggiori abbiamo compensato un po’ con l’entusiasmo e un po’ con l’incoscienza“. Foto Roberto Peli I suoi precedenti illustri la portano a Trento, Altotevere e Verona. “A Trento sono stati gli anni della formazione, poi sono arrivate le stagioni di San Giustino e Verona. È servito tutto. Anche per capire dove volevo stare“. Cioè? “Ho capito subito che volevo essere altro oltre la pallavolo. Questo sport per me è sicuramente un grande antistress, dalle pressioni del lavoro e dalla vita in generale. È passione, è entusiasmo, ma ho capito da giovane che non sarebbe potuto essere l’unica strada da percorrere. Ero molto diverso dalle persone con cui mi ritrovavo a condividere il campo. Quelli con cui ho condiviso maggiormente una casa, o un’amicizia, poi hanno fatto delle scelte simili alla mia, ossia non dedicare l’intera vita solo al volley“. Era un pesce fuor d’acqua? “No, non direi. Però magari, quando arrivava il momento della Playstation, io avevo altro a cui pensare. Non è un giudizio di superiorità, ma una considerazione sul fatto che ho trovato forse anche in altri gruppi di persone ciò che mi faceva sentire più a mio agio“. Foto Roberto Peli Mi dica quali sono i suoi amici nel volley. “Ricordo con affetto Andrea Cesarini con cui ho condiviso la casa a San Giustino, o Alessandro Blasi, il palleggiatore di Verona, o Marco Lo Bianco, sempre a San Giustino, che ha scelto di lasciare per dedicarsi agli studi“. Pistola alla tempia. Garlasco sale in A2. Coali cosa fa? “Non saliremo, o almeno penso che statisticamente non ci sia alcuna possibilità. Detto questo, se accadesse, sarei sicuramente ad un bivio. Ma le dico che per esperienza, a 30 anni, mi sono reso conto che forse il massimo del mio gioco e del mio potenziale posso esprimerlo nella categoria attuale“. La vedremo ancora in qualche campionato estero? Magari in qualche League Americana? “Se dovessero chiamarmi dagli Stati Uniti per insegnare sarei felicissimo, ma punto più all’Europa, ad esempio l’Olanda o la Spagna, perché alla fine sarei a qualche ora da Trento. Arrivarci da Milano o da Amsterdam o Barcellona sarebbe più o meno la stessa cosa“. A cosa si deve rinunciare per una carriera come la sua? “Agli amici dell’infanzia che non ho tanta occasione di vedere. Per il resto, cerco sempre di organizzare una vita in cui lo spazio per la mia ragazza e per la mia famiglia non manca mai. Non sono uno di quelli che manda mail alle 7 del mattino pur di guadagnare tempo sulla vita. Penso si possa fare tutto nei limiti della giornata lavorativa“. Un supereroe. “(ride, n.d.r.) No, solo un sano work-life balance“. LEGGI TUTTO

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    Prata in trasferta a Belluno, Boninfante: “Vincere per mantenere il secondo posto”

    Di Redazione Tinet Prata impegnata domenica sul taraflex della Da Rold Team in quel di Belluno. Una gara dai risvolti decisivi per entrambe le squadre. I padroni di casa, affidati alle cure di un monumento della pallavolo italiana come Gigi Schiavon, che dalla scorsa gara guida i veneti, devono assolutamente conquistare un punto per assicurarsi la matematica permanenza in Serie A3. Dall’altro lato Pordenone è chiamato a mantenere il secondo posto ottenuto dallo scorso turno di campionato. L’impresa, nonostante la differenza di punti in classifica, non è così agevole. I bellunesi, pur privi di Candeago, appena operato ad una spalla, possono contare su un’ossatura di giocatori di categoria. La diagonale principale è composta da Maccabruni in regia e De Santis opposto. Punto di riferimento in posto 4 è Graziani. Al suo fianco si alternano Ostuzzi e l’ex gialloblù Gionchetti. Altro ex anche a centro rete, ovvero Matteo Piazzetta che fa reparto con il giovane ed interessante Mozzato. In posizione di libero giostra Martinez. “Dovremo pensare innanzitutto a noi stessi – rimarca il coach della Tinet Dante Boninfante – e a preparare bene una gara che per noi è importante per mantenere o migliorare la nostra posizione, senza troppo badare i problemi di classifica degli avversari. “ “Arrivare in seconda posizione dipenderà esclusivamente da noi – sottolinea il capitano gialloblù Matteo Bortolozzo – e dipenderà essenzialmente da come affronteremo la gara con Belluno. Sappiamo che è una buona squadra che proverà a fare di tutto per metterci in difficoltà. Dobbiamo non calare l’attenzione. In palestra non lo stiamo assolutamente facendo, perchè siamo consapevoli che tutte le squadre vanno affrontate con la massima concentrazione e rispetto” (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO