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    Belluno, Novello: “La vittoria con Pineto è stata una svolta”

    Di Redazione

    Ventitré punti, 4 ace, 2 muri. E un apporto costante, continuo, decisivo. Un apporto che va ben oltre i numeri – per quanti altisonanti – espressi nello scontro diretto con l’ErmGroup San Giustino. All’interno di una vittoria di squadra, la prestazione di alcune individualità non può non rubare l’occhio. E ogni riferimento a Marco Novello è tutt’altro che casuale. Anche perché, è sempre bene rimarcarlo, il bomber della Da Rold Logistics Belluno ha appena 20 anni ed è al secondo campionato di A3 in carriera. 

    Il successo al tie-break con gli umbri permette alla DRL di conservare il quinto posto. Ed è figlio (anche) delle giocate dell’opposto, nei momenti topici: “Ci abbiamo sempre creduto fin dal primo set. Tutti insieme. Siamo partiti subito al massimo, anche se alcune imprecisioni ci sono costate il parziale di partenza. Poi, nel finale, siamo riusciti a dare qual qualcosa in più che ha fatto la differenza“. I 2 punti pesano: “Tantissimo – riprende Novello –. Anche perché abbiamo affrontato una grande squadra. Sono sicuro che al termine del campionato, quando si tireranno le somme, una simile vittoria risulterà davvero importante“. 

    San Giustino ha confermato di essere un collettivo che interpreta al meglio il fondamentale della difesa. E non solo: “Sì, la loro è una difesa fatta a regola d’arte. Ma anche noi non siamo stati da meno. Non a caso, difficilmente la palla andava a terra al primo scambio. A conferma che si sono affrontate due formazioni di pari livello, o quasi“. La battuta si è rivelata un fattore: “È vero che il servizio ci ha permesso di condurre in porto la partita, ma ha funzionato bene l’intero insieme tra muro, difesa e attacco“. 

    L’impressione è che la rimonta portata a termine contro l’Abba, vice capolista del girone, rappresenti una sorta di spartiacque nel percorso dei rinoceronti: “Nessun dubbio, la vittoria con Pineto è stata una svolta. Ci ha permesso di capire il nostro reale potenziale: se ci impegniamo al massimo, non sono tante le avversarie che possono metterci sotto“. Specialmente quando il tifo incessante soffia nelle vele della DRL: “Il pubblico di Belluno garantisce sempre un aiuto straordinario, è il migliore della Serie A3 – conclude Novello -. Ci ha spinto alla grande e siamo contenti di averlo dalla nostra parte“. 

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    La Shedirpharma Sorrento tiene un set, poi è dominio Sieco Service Ortona

    Di Redazione

    Missione compiuta per la Sieco Service Ortona che trova la giusta reazione alla sconfitta patita in quel di Palmi non lasciando scampo agli avversari della Shedirpharma Sorrento che hanno resistito solo nel primo set. Bella e brava la Sieco vista questa sera alla quale riesce proprio tutto. Ferrato non ha che l’imbarazzo della scelta, qualunque soluzione offensiva scelga si rivela valida. Il muro di Ortona è invalicabile e quando non riesce a bloccare gli attacchi degli avversari contiene bene permettendo una ricostruzione efficace. Incisivo anche il servizio con gli abruzzesi che mettono a referto sette aces. Una vittoria che vale tre punti e che permette alla Sieco di rosicchiare qualcosa nei confronti della capolista che perde tre punti contro un sorprendente Napoli. Ortona quindi ha nuovamente Catania nel mirino, i siciliani sono ora distanti solo due punti.

    È della Sieco il primo punto break nel primo set. Un primo parziale frizzante con le due squadre che non si risparmiano. Il muro della Sieco è ben piazzato ma lo è altrettanto la copertura di Sorrento. Starace sembra essere in giornata, la maggior parte degli attacchi vincenti passano da lui. Nel finale di set Ortona si trova a gestire un buon vantaggio che viene però vanificato da un ritorno di fiamma degli avversari che sfruttano un ottimo fondamentale al servizio. Allo sprint finale del primo set le due squadre sono appaiate, ma sono gli avversari ad avere il punto break. La Sieco non ci sta e spinta dai propri tifosi trova la forza di ribaltare ancora una volta il punteggio e riesce ad arrivare anche al punto del set.

    Parte meglio la Sieco nel secondo parziale e trova subito il modo di distanziare l’avversaria. Ferrato impensierisce i campani alternando delle battute precise ad altre di pura potenza. La Shedirpharma non riesce a ricostruire e Ortona tenta la prima fuga di questo secondo parziale. Il muro di Ortona continua a crescere la strada per gli attaccanti ospiti sembra sbarrata e coach Esposito prova a buttare nella mischia forze fresche. La musica non cambia, i campani continuano ad essere troppo fallosi dai nove metri, tutto il contrario deegli ortonesi che invece, con Ferrato in particolare, trovano una buona continuità in questo fondamentale.

    Quarto set che parte proprio com’era finito il terzo, Sorrento attacca e Ortona mura. Questi raccolgono aces, mentre i primi sbagliano il servizio. Passano pochi minuti e la Sieco è già in vantaggio di sei punti.

    Primo set: Lo schieramento in campo è quello tipo per la Sieco Impavida Ortona. Si parte quindi con Ferrato regista e Bulfon opposto. A schiacciare saranno incaricati capitan Marshall e Bertoli, mentre la coppia centrale è formata da Fabi e Arienti. Libero Benedicenti. La formazione campana risponde con Aprea palleggiatore in diagonale con Albergati, Maretti e Cuminetti schiacciatori, Remo e Buzzi centrali, Donati libero.

    Si parte con il servizio di Bertoli e il primo punto è di Starace 0-1. Bulfon fa 1-1. Cuminetti prova la difesa sulla pipe di Bertoli ma la palla tocca il soffitto 3-2. Ancora una volta il soffitto da una mano ad Ortona, questa volta però è Ace di Bulfon 4-2. Marshall serve sulla rete 5-4. Ferrato tocca quanto basta una palla di ritorno e fa punto 7-5. Bella l’intesa tra Ferrato che serve una veloce all’indietro che Fabi non si fa scappare 11-8. Ace per Sorrento, lo firma Starace 12-11. Ancora ace, ancora Starace e ancora soffitto 12-12. Buzzi sbaglia il servizio 14-13. Marshall trova le mani del muro 17-15. Nessuno tocca la schiacciata di Piedepalumbo 19-16, ma Sorrento chiede un check che confermerà la chiamata 19-16. Starace trova l’ennesimo ace 20-19. Marshall ha buon gioco sul muro di Sorrento 21-19. Cuminetti pareggia i conti 21-21. Marshall murato 21-22. Bulfon pareggia schiacciando senza muro 22-22. Ancora Bulfon per il 23-23. Stavolta la Pipe di Marshall è imprendibile e il punto-set è per Ortona. Ferrato tira forte e coglie impreparato il libero ospite che tocca la palla e condanna i suoi a perdere il set.

    Secondo set: Il primo punto per la Sieco lo mette a segno Bulfon, il secondo è un muro di Marshall in solitaria 2-0. Arienti confeziona il 3-1. Ace per Ferrato 8-4. Bertoli gioca d’astuzia e infila la palla tra muro e rete 10-6. Diagonale strettissima di Marshall potente nel metro impossibile difendere una tale perla 11-17. Bulfon attacca fuori 12-9. Arienti capisce tutto e mura al centro 14-9. Bulfon colpisce inavvertitamente in pieno un avversario, chiede scusa ma il punto è biancoazzurro 15-9.  Starace serve sulla rete 17-12. Buzzi trova un varco al centro 19-13. Bulfon sfiora la palla muro 23-15. Il muro smorza l’attacco di Bulfon ma la copertura è imprecisa, Ortona vince anche il secondo set e mette in tasca il primo punto in palio.

    Terzo set: Il primo punto è di Ortona con il muro solitario di Leo Marshall. Fabi e Bulfon si alleano per fermare Starace a muro 3-0. Ancora muro, ancora Fabi 4-0. Doppio ace per Bertoli 6-0. Fischiata invasione aerea a Bulfon 6-1. Sorrento torna a segnare un ace, lo fa con Albergati 7-3. Buzzi blocca Bulfon e i campani rosicchiano punti 9-5. Primo tempo di Ferrato 10-5.  Aprea fa invasione 14-8. Bertoli mura bene Albergati 17-10. Direttamente fuori l’attacco di Albergati 19-11. Bertoli prima fa ace e poi sbaglia il secondo tentativo ma il divario appare incolmabile 22-14. Il muro di Marshall vale il match point 24-14. Albergati serve fuori e la vittoria è della Sieco.

    Coach Lanci (Sieco Service Impavida Ortona): “Nonostante il punteggio rotondo non è stata una gara semplice. Soprattutto dopo una settimana passata a barcamenarci tra infortunati e influenzati non era semplice. I ragazzi sono stati bravissimi ad interpretare al meglio la partita. Siamo stati abili a sfruttare le occasioni che gli avversari ci hanno lasciato. Ci attendono gare complicate ma noi confidiamo nei nostri mezzi e chissà che non arriveremo a giocarci il primo posto all’ultima giornata dentro casa. Si continua a lavorare con positività concentrandoci sul nostro gioco“.

    Leonel Marshall (Sieco Service Impavida Ortona): “Una settimana passata tra mille difficoltà in allenamento. Dopo una sconfitta il morale poteva essere compromesso, ma oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra di gran carattere. Siamo riusciti a reagire e a portare a casa una gran bella vittoria. Complimenti davvero a tutti i miei compagni di squadra per la grinta fatta vedere oggi. Abbiamo avuto una buona continuità in battuta e un ottima fase muro, difesa, contrattacco. Sono molto soddisfatto del nostro gioco“.

    Sieco Service Ortona–Shedirpharma Sorrento 3-0 (25-23, 25-16, 25-15)Sieco Service Ortona: Fabi 8, Vindice n.e., Bertoli 10, Benedicenti (L), Iorno n.e., Marshall 11, Di Tullio n.e., Bulfon 11, Arienti 4, Ferrato 6, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. All. LanciShedirpharma Sorrento: Pontecorvo (L) n.e., Aprea, Maretti 1, Piedepalumbo n.e., Starace 13, Donati (L), Buzzi, Albergati 12, Imperatore n.e., Gargiulo, Grimaldi, Remo 5, Cuminetti 4. All. EspositoArbitri: Usai Piera, Giulietti FabrizioNote: Durata Set: 30’, 30’, 22’. Tot. 1h 22’. Muri Punto: Ortona 11, Sorrento 3; Aces: Ortona 7, Sorrento 4; Battute Errate: Ortona 9, Sorrento 16; Attacco: Ortona 59%, Sorrento 43%; Difesa: Ortona: pos: 54%-perf: 33%, Sorrento pos 43%-perf 20%

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    Fano continua la sua corsa in testa alla classifica: Montecchio si arrende 3-1

    Di Redazione

    Una Vigilar Fano che bada al sodo sconfigge Montecchio e continua la sua corsa in testa alla classifica.

    La gara con i veneti non è stata semplice con i virtussini in sofferenza nei primi due set ma bravi e concreti nel terzo e quarto set. Il Sol Lucernari ha resistito fin che ha potuto approfittando delle lacune dei fanesi ma crollando nella parte centrale della gara.

    Fano costruisce le premesse di vittoria nel primo set conducendo fino al 20-16, ma non ha fatto i conti con le proprie paure e la battuta di Martinez. I vicentini piazzano un parziale di 7 a 0 ed incamerano la prima frazione.

    Nel secondo set c’è grande equilibrio con Fano che riesce ad allungare fino al 22-19. Mitkov trascina i suoi ad una clamorosa rimonta ma nel finale di frazione sale in cattedra il tedesco Marks che, sul 23-23, piazza un attacco ed un muro vincente.

    Sbloccatasi, la Vigilar comincia a giocare in scioltezza: gli ace di Gozzo e i muri di Maletto permettono ai fanesi di allungare nel quarto set (14-8) e mantenere un buon vantaggio fino alla fine. Il Sol Lucernari non ci sta e prova a resistere nella quarta frazione (12-12) prima di capitolare di fronte ai muri e alle battute di Maletto, mentre il finale è targato Bibop Marks che dà spettacolo al Palas Allende.

    Vigilar Fano-Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-1 (23-25, 25-23, 25-17, 25-18)Vigilar Fano: Zonta 4, Marks 27, Gozzo 13, Ferri 9, Roberti 5, Maletto 7, Galdenzi, Ferraro 5, Raffa (L), Partenio, Carburi, Sabatini, Tito. All. CastellanoSol Lucernari Montecchio: Mitkov 16, Mancin 14, Beghelli, Guarda, Parise, Giusto, Martinez, Fiscon, Gonzato, Battocchio (L), Di Franco 13, Carlotto (L), Franchetti 8, Frizzarin 6. All. Di PietroArbitri: Antonio Mazzarà e Claudia AngelucciNote: Fano bv 9, bs 18, muri 14: Montecchio bv 2, bs 20, muri 9

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    La Da Rold Logistic si prende lo scontro diretto contro San Giustino

    Di Redazione

    La Da Rold Logistic si aggiudica lo scontro diretto della 9a giornata di ritorno del girone bianco. In una Spes Arena da tutto esaurito e sotto due volte, 21-25 nel primo set e 17-25 nel terzo,Belluno porta la gara al tie break e lo vince. Quella contro San Giustino per la formazione di coach Colussi è la terza vittoria consecutiva che significa quinto posto confermato, in coabitazione con Garlasco. 

    La cronaca

    Coach Colussi, alla vigilia, aveva avvisato tutti: San Giustino difende l’impossibile. Ed è proprio così: gli umbri toccano un’infinità di palloni e, in questo modo, spezzano il ritmo e la fluidità di una DRL subito attardata (2-6). Stufano suona la carica e accorcia, ma l’ErmGroup sale di colpi pure a muro (saranno 5 i palloni inchiodati nella metà campo dolomitica) e, grazie a un centrale di qualità come Antonaci (6 punti), non si volta più indietro: 21-25. 

    Altra musica nel secondo round. Anche perché le percentuali d’attacco dei bellunesi lievitano come il pane in forno: dal 43 al 60 per cento. Non a caso, il primo strappo è già quello decisivo: 9-3. I ragazzi di Colussi toccano le 8 lunghezze di margine e doppiano gli umbri sul 16-8. Nonostante un timido accenno di rimonta (17-13), i rinoceronti restano in controllo. E chiudono in scioltezza: 25-20. 

    Ma San Giustino continua a pungere: perfino al servizio. E la ricezione della DRL scricchiola: 6-11. Due muri in sequenza di Novello riportano sotto i padroni di casa, solo che, sul 13-15, l’ErmGroup piazza un contro-break che chiude i giochi. Clamoroso, inoltre, il 70 per cento in attacco degli ospiti, con un Cappelletti da 7 su 8 sotto rete. La Da Rold Logistics, però, non pensa neanche lontanamente di mollare. E, nel quarto set, schizza subito sul 9-5, in seguito a un ace di Novello, mentre Maccabruni va a inchiodare il muro del 14-6 e Graziani (6 punti) è inarrestabile. Non c’è storia e il tie-break è l’epilogo più giusto di una gara intensissima. 

    Solo che l’ultimo capitolo del “giallo” è in salita per i bellunesi, già doppiati al cambio di campo (4-8). La resa è dietro l’angolo? Al contrario: da quel momento, parte la rimonta. Novello, al servizio, è un fattore e impatta a quota 10. E, sempre in battuta, non è da meno Saibene: il ruggito del “puma” si manifesta con due ace. Quelli decisivi. Quelli della staffa. 

    “Innanzitutto, complimenti ai nostri avversari – afferma, nel post partita, coach Gian Luca Colussi -. Una grande squadra e molto corretta. La nostra è stata una partita di puro carattere. E il tie-break è l’ennesima dimostrazione di ciò che possono fare i ragazzi. Sotto 8-4 non era facile. L’atmosfera alla Spes Arena? Super. Credo che in A3 non esista un pubblico paragonabile a quello di Belluno“.

    “Sapevamo che loro avevano indubbie qualità dai nove metri e quando al tie-break erano sotto 4-8 non avevano altro sistema: o avrebbero battuto forte, o non ci avrebbero ripreso”. Così Marco Bartolini, tecnico della ErmGroup San Giustino a fine gara. “Siccome sono abituato a guardare sempre la parte mezza piena del bicchiere – aggiunge – dico che non era facile prendere un punto a Belluno, ma ci siamo riusciti, per quanto dispiaccia sempre farsi rimontare e perdere in questa maniera. D’altronde, la pallavolo è questa. Adesso penseremo al Savigliano, poi i conti li faremo alla fine, anche se adesso la salvezza è matematica a tutti gli effetti”. 

    PARZIALI: 21-25, 25-20, 17-25, 25-16, 15-11. 

    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 3, Novello 23, Saibene 8, Graziani 11, Mozzato 10, Stufano 7; Martinez (L), Guolla, Candeago 1, Guastamacchia, Paganin. N.e. Ostuzzi, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi. ERMGROUP SAN GIUSTINO: Hristoskov 19, Sitti 3, Skoudis 5, Cappelletti 12, Antonaci 16, Quarta 7; Marra (L), Conti 3, Ingrosso 1, Stoppelli 1, Nelson. N.e. Cioffi (L), Procelli, Cipriani. Allenatore: M. Bartolini. ARBITRI: Fabio Bassan di Milano e Marco Pasin di Torino. NOTE. Spettatori: 500 circa. Durata set 28’, 25’, 24’, 26’, 17’; totale 2h00’. Belluno: battute sbagliate 19, vincenti 8, muri 7. San Giustino: b.s. 25, v. 10, m. 10. 

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Aurispa Libellula Lecce soffre, ma ha la meglio su Aversa

    Di Redazione

    Il pubblico del Palazzetto dello Sport di Tricase ha potuto lustrarsi gli occhi per la vittoria dell’Aurispa Libellula Lecce, padrona di casa, sulla Wow Green House Aversa per 3-1 nella sfida valida per la 9a giornata di ritorno del girone blu di Serie A3 Credem Banca.

    Coach Peppe Bua schiera il sestetto iniziale con la diagonale Tulone-Vaskelis, Fortes e Agrusti al centro, i martelli Ferrini e Mazzone, e Giaffreda libero.

    Le prime fasi di gioco sono, come al solito, di studio e le due squadre vanno avanti appaiate con qualche buona indicazione da Vaskelis e Mazzone (5-5). Agrusti si rende protagonista di un monster block poi Mazzone e Vaskelis tentano di dare una sferzata al set, ma dall’altra parte Argenta sembra in stato di grazia e si continua in equilibrio (10-10). L’opposto lituano di Aurispa Libellula continua a picchiare forte insieme a Mazzone, ma fanno lo stesso dall’altra parte Lyutskanov e Argenta mantenendo il punteggio in parità (15-15). Anche Ferrini si mette in mostra con un bel lungolinea sul palleggio preciso di Tulone, poi c’è il muro a uno di Fortes che porta al primo timeout di mister Falabella (18-16). Ottima la ricezione di Giaffreda che mette in moto l’asse Tulone-Vaskelis, ma Aversa ricuce con un primo tempo e con la solita diagonale di Argenta (20-20). Momento delicatissimo del set: Mazzone ci prova da posto 4 e viene difeso, ma sulla ricostruzione trova una diagonale stretta nei tre metri indifendibile. Poi, sulle ali dell’entusiasmo, è sempre capitan Mazzone a conquistare punto con un mani-fuori e a trovare l’ace che spedisce i salentini sul +2 (23-21). Il timeout di coach Falabella riporta i casertani sul -1, ma il pallonetto di Vaskelis e l’ace di Agrusti fanno vincere il set ad Aurispa Libellula (25-22).

    Aurispa Libellula spinge subito forte con Vaskelis e con un Agrusti in stato di grazia che alza benissimo il muro e poi va a bucare il taraflex con un primo tempo quasi da riscaldamento (5-2). Si segnala una difesa a terra di Giaffreda seguita dalla freeball vincente di Ferrini, Aversa si rifà sotto per un attimo, ma Vaskelis tira fuori un colpo da maestro all’incrocio delle righe (10-7). Lecce regala sprazzi di splendida pallavolo sfoggiando la solita condizione fisica eccellente e un gioco di squadra collaudato e plasmato nel tempo da coach Bua. Arriva una pipe da paura di Mazzone che vola su un pallone che Tulone gli serve alla perfezione, poi Agrusti trova l’ace e Vaskelis il lungolinea (15-10). Aversa cerca di riavvicinarsi con la freeball di Iannaccone e l’attacco in lungolinea di Argenta, i leccesi rispondono con Ferrini e Vaskelis, ma coach Bua deve chiamare un time-out per evitare la rimonta avversaria (18-15). Due punti di seguito dei padroni di casa provocano l’effetto contrario, con Falabella costretto a chiedere il tempo sul 20-15. Il muro di Agrusti è imperioso, poi c’è un buon turno di battuta di Pistolesi ma il finale è tutto di marca salentina con Aurispa Libellula che, con prepotenza, si prende anche il secondo set grazie all’ace di Mazzone (25-17). 

    Il terzo set si apre con la freeball di Mazzone e con il lungolinea di Vaskelis a scavalcare l’avversario, ma Argenta e compagni non ci stanno e reagiscono portandosi avanti di tre punti, frutto di alcuni errori dei padroni di casa (4-7). Arriva il discrezionale di coach Bua, ma Aversa alza il muro, diventa impenetrabile e nessuno riesce a mettere a terra un pallone (5-10). I campani alzano nettamente l’asticella e tornano nei loro standard consueti, aumentando la qualità di gioco. Aversa può godere dell’ottimo turno di battuta di Pistolesi per portarsi sul +6 e costringere coach Bua ad altri 30″ (7-13). Il primo tempo di Agrusti è l’unico lampo di Aurispa Libellula in un momento di appannamento generale della squadra. Ferrini, Vaskelis e Fortes provano a guidare la rimonta che viene però vanificata da un’Aversa coriacea (15-20). Del Campo sostituisce Mazzone e Giacomini entra per la battuta, poi arrivano i punti di Ferrini e Vaskelis che, però, servono soltanto a rendere meno pesante il passivo, con il set che si chiude a favore di Aversa (21-25).

    Il primo tempo di Agrusti apre il quarto set, seguito da una diagonale di Ferrini in un momento, però, favorevole ad Aversa (3-5). Nonostante il tentativo di riprendere in mano il pallino del gioco, sono gli ospiti a gestire meglio questa fase del match (7-10). Capitan Mazzone torna a colpire con un attacco dei suoi e Vaskelis fa lo stesso con un lungolinea, ma i campani sono in continua fase crescente e diventa complicato mettere a terra palloni (11-15). Più che il calo di Aurispa Libellula, è la Wow Green House ad aver cambiato ritmo e Bua richiama nuovamente i suoi. Rientrati in campo, i salentini rosicchiano due punti e arriva il contro-discrezionale chiamato da Falabella (13-16). Mazzone trova spazio tra le mani del muro, Vaskelis va a punto con un mani-fuori e sul -1 l’Aurispa Libellula sente anche la spinta di un pubblico encomiabile, guidato dai cori dei Leones. Il punteggio rimane in bilico e, dopo l’ace di Mazzone arrivano due punti di Vaskelis che riportano i salentini in parità (19-19). Vaskelis e Mazzone tornano ad essere inarrestabili, il risultato rimane in bilico (22-22), poi Carachino appena entrato serve Mazzone che va a punto, Vaskelis conquista un lungolinea, ma Aversa porta la contesa ai vantaggi. Finale al cardiopalma con Mazzone che prima conquista un mani-fuori e poi si prende sulle spalle la squadra chiudendo set e partita.

    Aurispa Libellula Lecce-Wow Green House Aversa 3-1 (25-22, 25-17, 21-25, 27-25)Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 19, Morciano, Ferrini 10, Tulone 1, Vaskelis 37, Fortes 6, Giacomini, Pepe, Del Campo, Agrusti 12, Giaffreda, Carachino, Bello. All. BuaWow Green House Aversa: Marra 4, Argenta 23, Ricci, Lyutskanov 14, Pasquali 5, Pistolesi 4, Gasparini 2, Iannaccone 5, Fortunato (L), Pietronorio, Barretta, Diana, Di Meo (L), Gatto. All. FalabellaArbitri: Grassia Luca, Adamo Giorgia

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Passo falso della capolista: la Farmitalia Catania cede a Napoli

    Di Redazione

    Un passo falso che brucia, ma non cambia nulla nella determinazione dei siciliani a raggiungere gli obiettivi stagionali. La capolista Farmitalia Catania perde in quattro set in casa della QuantWare Napoli, ma conserva il primato in classifica del girone blu con due punti di vantaggio su Ortona, vittorioso in tre parziali. Un plauso al Napoli che ci ha creduto sino all’ultimo. La testa ora si sposta alla trasferta di Sabaudia, dove è attesa una reazione importante da parte della squadra. Sarebbe un buon volano in vista della Final Four di Coppa Italia.

    Napoli tiene il passo sino all’8-7. Poi, la Farmitalia prende il largo. Casaro fa ace (13-10). Jeroncic e Zappoli stoppano a muro Cefariello (16-13). Nel primo set la squadra di Kantor gira a mille con 4 muri punto, l’82% di positività in ricezione e il 76% di efficienza in attacco. Nicolò Casaro, dalla seconda linea, manda in archivio la pratica primo set. Nel secondo parziale Napoli, trascinata dal pubblico delle grandi occasioni, mette subito le cose in chiaro imponendo il ritmo alla partita con due break (5-1, 10-5). La ricezione crolla vertiginosamente. Napoli conserva per tutto il secondo parziale 4 punti di vantaggio. Catania non trova gli spunti di carattere tecnico che avevano fatto la differenza nel set vinto dagli uomini di Kantor. Il pareggio è cosa fatta grazie al 25-21 di Leone e compagni.

    Nel terzo set, Farmitalia conduce sino al 4-2. Ma è un fuoco di paglia, perché Napoli prende piena consapevolezza e capisce che potrebbe essere la giornata giusta. Canzanella è una spina nel fianco. In battuta la squadra campana trova risorse importanti. Spazio per Smiriglia e Nicotra, ma il set è deciso. Nel quarto parziale tutto è ancora possibile. Smiriglia parte dal primo punto, con gli ospiti che ritrovano quelle sicurezze del primo parziale. Il 17-13 porta la firma di Disabato. La squadra di Kantor frena nuovamente. Napoli ci crede (19 pari, prima, e 23-22 di Cefariello). L’errore di Casaro fa esplodere la festa dei locali.

    Luigi Pulvirenti (Presidente Farmitalia Catania): “La sconfitta per quanto inaspettata è meritata. Il Napoli, che sapevamo in grande forma, ha giocato al massimo, guadagnando sul campo una vittoria importante. Noi torneremo in palestra, forti di questa esperienza. Sono convinto che sin dalla prossima trasferta di Sabaudia rialzeremo la testa. Non dobbiamo dimenticare che questa squadra è in testa dall’inizio di campionato e un incidente di percorso può rientrare nell’economia di un campionato condotto sempre al massimo sia in allenamento che in partita“.

    QuantWare Napoli-Farmitalia Catania 3-1 (19-25, 25-21, 25-15, 25-22)QuantWare Napoli: Leone 3, Frankowski 20, Saccone 12, Cefariello 15, Montò, Martino 9, Anatrella, Canzanella 7, Botti, Ardito (L), Malanga 1, Quarantelli. N.E. Monda. All. Calabrese.Farmitalia Catania: Fabroni 2, Zappoli 10, Jeroncic 4, Casaro 19, Disabato 15, Frumuselu 3, Zito (L), Tasholli, Fichera, Nicotra 2, Smiriglia 4. N.E. Maccarrone, Battaglia. All. Kantor.Arbitri: Stellato e Autuori

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La WiMORE torna da Brugherio con 3 punti e la salvezza matematica

    Di Redazione

    Terza vittoria consecutiva in trasferta per la WiMORE Parma che espugna in quattro set (25-23, 16- 25, 26-24, 25-18) il campo della Gamma Chimica Brugherio. La vittoria in Brianza per Parma significa salvezza matematica con quattro giornate d’anticipo e, seppur ancora all’ottavo posto solitario, risale a meno uno dalla zona Play Off nel Girone Bianco in attesa dello scontro diretto di domenica prossima al PalaRaschi contro la Da Rold Logistics Belluno.

    La cronaca

    Decisive, ai fini della conquista dell’intera posta in palio, le battute conclusive del terzo parziale in cui, sul punteggio complessivo di 1 a 1, i gialloblù hanno colmato il gap prima dal 16-19 e poi dal 20 a 22 riuscendo a spuntarla in volata (26-24) e trovando da lì la spinta necessaria per piegare alla distanza la strenua resistenza di Barotto e compagni, autori di una prova dello stesso livello sia al servizio che a muro. Coach Andrea Codeluppi schiera Chakravorti in regia, Dimitrov opposto, gli schiacciatori Rossatti e Reyes, capitan Sesto e Fall al centro e Cereda da libero, il collega Durand, privo degli indisponibili Chiloiro, Innocenzi e Van Solkema, si affida al palleggiatore Biffi, all’opposto Barotto, al duo Carpita–Ichino in banda, ai centrali Mancini e Mati e al libero Marini che al pronti via incassano l’ace di un ispirato Dimitrov (5-2) e il muro di Sesto (8-3).

    Due aces consecutivi di Reyes dilatano il divario (11-3) ricucito, solo in parte, dalla parallela di Ichino (11-6) e ripristinato dal muro di Fall (13-6). L’ace di Biffi e il muro di Mati provano a riaccendere le speranze dei padroni di casa (16-11) rinvigorite da un altro servizio vincente di Carpita (17-13) e spente momentaneamente dalla bordata di Dimitrov in battuta (19-13). Il muro di Biffi inaugura il break culminato dalla diagonale di Barotto che riporta i suoi a meno uno (20-19) allontanati nuovamente dal muro di Rossatti (23-20) in un finale al cardiopalma caratterizzato dal muro di Mati (23-22) e dall’invasione sotto rete di Carpita (25-23) che consegna il primo set ai ducali.

    Nel secondo è il “mani out” di Carpita a regalare il primo allungo (5-7) certificato dal muro di Biffi (5-8) che poi si ripete anche per due volte di fila dalla linea dei nove metri (6-12). Il “rigore” di Ichino consolida il vantaggio (8-16) difeso dall’ace di Barotto (11-19) in un momento completamente favorevole ai rosanero (tra gli ospiti dentro Daniel Codeluppi, Beltrami e Colangelo) che volano grazie ai due aces in stecca di Ichino (13-22) e al primo tempo di Mati (16-25).

    L’ace di Reyes apre il terzo parziale (4-3) all’insegna dell’equilibrio fino al 7 pari quando l’ace di Rossatti scava un piccolo solco (9-7) protetto dal muro di Fall (11-9) e allargato dall’ace di Reyes (13-10). Barotto pareggia i conti (13-13) e ribalta la situazione direttamente dal servizio (15-16) prima del più tre firmato da Carpita in attacco (16- 19). Nella fase più delicata i gialloblù, c’è Daniel Codeluppi in seconda linea al posto di Rossatti, piazzano un micidiale 4 a 0 coronato dal muro di Fall che significa controsorpasso (20-19) ma una decisione dell’arbitro Traversa e l’ace del neoentrato Selleri rimescolano le carte (20-22) sparigliate dalla “fast” di Fall (23-23) e dalla diagonale di Beltrami (24-23), subentrato assieme a Colangelo, che precedono, alla seconda occasione utile, il muro risolutore di Rossatti (26-24) ai vantaggi.

    Due aces in rapida successione di Carpita rilanciano i brianzoli in avvio di terzo set (0-3) capovolto dal muro di Sesto (7-6) e dalla parallela fuori misura di Barotto (8-6). I muri di Fall e Chakravorti indirizzano il match verso Parma (15-9) che applaude il bolide di Dimitrov al servizio (16-9) e non si spaventa nemmeno di fronte al timido ritorno degli avversari (18-14) ricacciati indietro dalla diagonale di Dimitrov (21-15), MVP e top scorer a quota 25 (superata ampiamente la barriera dei 200 punti in stagione), e dalla parallela di Reyes (23-16). Il servizio a rete di Mati (25-18) vale la certezza del 3-1 e la salvezza matematica a quattro giornate dalla fine.

    A fine partita il palleggiatore italo-americano Dante Chakravorti riconosce i meriti di Brugherio che ha lottato a testa alta. “Siamo molto contenti della vittoria, loro hanno giocato molto bene: sono una squadra giovane con tanto cuore, lo hanno fatto vedere e giocano bene in casa. In bocca al lupo a loro per il finale di stagione. Sicuramente nel finale del terzo set c’è stato tanto cuore da parte nostra, abbiamo sempre combattuto, specialmente, i centrali, gli attaccanti laterali e Mattia (Cereda) che ci hanno messo tutto il cuore.

    Il regista gialloblu continua: “Il muro ha lavorato molto bene, in ricezione c’era da soffrire ma lo abbiamo fatto e ci ha portato al risultato. Io mi concentro su martedì, spero che ci riposiamo e facciamo un bell’allenamento martedì. La salvezza matematica? E’ molto importante per noi, dall’inizio siamo umili e questo era l’obiettivo numero uno raggiunto. Adesso pensiamo a lavorare martedì”.

    Coach Durand: “Abbiamo disputato una grande e bellissima partita, sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi. Loro sono una squadra molto fisica e sapevamo che avrebbero potuto giocare molto forte, potendo contare su giocatori forti. Per tre set abbiamo giocato alla pari, in battuta-muro-difesa siamo stati di un’attenzione esagerata e abbiamo fatto veramente una grande prova. Peccato che alla fine dei set manca sempre quel qualcosa per chiuderli ed è ancora più un peccato quel quarto set dove abbiamo un pò mollato perchè questo gruppo, fatto di ragazzi eccezionali, non merita di subire quello che ha subito nell’ultimo parziale.

    L’alenatore rosanero conclude: “I ragazzi che hanno giocato hanno fatto una grande partita. Menzione particolare per Carpita che aveva male ma ha giocato lo stesso e questo vuol dire tanto. Lui davvero eccezionale. Abbiamo poi registrato un tutto esaurito oggi ed è bellissimo giocare in una cornice di pubblico così”.

    Risultato: Gamma Chimica Brugherio-WiMORE Parma 1-3 (23-25, 25-16, 24-26, 18-25)

    GAMMA CHIMICA BRUGHERIO: Biffi 6, Barotto 18, Carpita 12, Ichino 17, Mancini 5, Mati 11, Marini (L), Consonni, Selleri 1, Montermini. N.e. Sarto, Piazza (L), Frattini. All.: Durand-Piazza- Traviglia

    WiMORE PARMA: Chakravorti 1, Dimitrov 25, Rossatti 10, Reyes 11, Sesto 3, Fall 11, Cereda (L), Colangelo, Beltrami 2, D.Codeluppi 1. N.e. Zecca (L), Ferraguti, Bussolari, Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi

    ARBITRI: Nicola Traversa (Abano Terme)-Luca Cecconato (Treviso)

    NOTE: Gamma Chimica Brugherio: servizi vincenti 11, servizi sbagliati 20, errori in ricezione 11, attacchi vincenti 49%, errori in attacco 6, muri 10. WiMORE Parma: s.v. 11, s.s. 15, errori in ricezione 11, a.v. 50%, errori in attacco 4, muri 10. Durata set: 30’, 25’, 33’, 26’; tot. 114’.

    (Fonte comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bari fallisce l’operazione riscatto: Roma vince 3-1

    Di Redazione

    La SMI Roma rifila il secondo dispiacere stagionale al Gruppo Stamplast M2G Green Bari che, dopo il ko al tie-break rimediato nel match di andata, esce sconfitto anche dal palasport di Guidonia Montecelio (3-1 il risultato finale maturato con i seguenti parziali: 25-20, 25-12, 21-25, 25-23).

    Il collettivo biancorosso fallisce così l’operazione riscatto, disputando un match al di sotto delle aspettative soprattutto nei primi due set.

    L’approccio troppo timido alla gara e la scarsa pericolosità al servizio hanno segnato la brutta prestazione degli uomini di coach Beppe Spinelli che, capaci di impensierire i padroni di casa soltanto nel terzo set, nulla hanno potuto al cospetto di Rossi e compagni (21 punti a referto per l’opposto giallorosso).

    La decima battuta d’arresto nel girone Blu allontana il terzo posto, distante ora cinque punti ed occupato dall’OmiFer Palmi che si è aggiudicata in tre set lo scontro diretto contro la Maury’s Com Cavi Tuscania.

    Per i biancorossi, quindi, una serata da dimenticare in fretta, anche alla luce della prossima sfida casalinga contro la Shedirpharma Sorrento, in programma sabato 4 marzo alle ore 20:30.

    Coach Budani sceglie Alfieri in cabina di regia, Rossi opposto, Sablone e De Fabritiis di banda, Antonucci e Mercanti al centro e, per concludere, Recupito nel ruolo di libero. Coach Spinelli risponde con la diagonale Leoni-Paoletti, gli schiacciatori Wojcik e Ciavarella, i centrali Persoglia e Giorgio e con Rinaldi alla guida del reparto difensivo.

    La SMI Roma parte subito forte: il muro di De Fabritiis su capitan Paoletti e l’ace di Sablone fissano il punteggio sul momentaneo 6-2. Il Gruppo Stamplast M2G Green fa fatica a carburare e, dopo due errori consecutivi in attacco, scivola a -7 dai padroni di casa (12-5). La reazione del Bari arriva subito dopo: Persoglia e Leoni fanno la voce grossa a muro, Wojcik e Ciavarella non perdonano da posto 4 e la partita torna in equilibrio (15-14). Ma solo per poco. Negli scambi successivi, infatti, Roma torna a fare la differenza a muro con Mercanti ed Antonucci e riesce a spuntarla sul 25-20 dopo l’errore al servizio di Wojcik.

    Alla ripresa delle ostilità i giallorossi sono ancora avanti (12-7), trascinati da uno scatenato Rossi al servizio (due aces per lui). Per ostacolare in qualche modo la fuga dei padroni di casa coach Spinelli corre subito ai ripari, inserendo la diagonale Martinelli-Petruzzelli V. per il tandem Leoni-Paoletti e Ferenciac al posto di Wojcik. Il copione del match, però, non cambia. L’assolo della SMI Roma continua con il sigillo dal centro di Antonucci (19-9). Alla fine ci pensa Mercanti a scrivere la parola fine ad un secondo set mai in discussione (25-12). 

    Al ritorno in campo Bari si rimette in carreggiata: l’ottimo lavoro a muro di Leoni (5-9) e l’importante serie di battute di Wojcik portano allo strappo biancorosso (7-15). A seguire le chiusure a muro di Persoglia su Sablone (12-20) e di Ciavarella su Acconci (13-22) avvicinano il Gruppo Stamplast M2G Green alla conquista del game, che si materializza con la sassata vincente del numero 13 barese dopo il recupero degli avversari nel finale (21-25).

    Il quarto set viaggia sul filo dell’equilibrio: al pallonetto di Rossi (12-11) fa seguito il bolide di Ciavarella (12-12). Il successivo break giallorosso (15-12) costringe coach Spinelli al time-out. L’immediata replica barese (17-16) viene prontamente vanificata dal solito Rossi, che conduce per mano i suoi al 21-16. Il tentativo di rimonta in extremis guidato da Wojcik (24-23, muro su Rossi) si infrange definitivamente sul primo tempo vincente di Antonucci (25-23) che fa calare il sipario sul match.

    SMI ROMA-GRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI  3-1 (25-20, 25-12, 21-25, 25-23)SMI ROMA: Alfieri 3, Rossi 21, Sablone 13, De Fabritiis 8, Antonucci 16, Mercanti 6, Recupito (L1) pos 67%, Barone (L2), Coggiola 1, Cicchinelli A., Cicchinelli S., Acconci, Cieslak. Indisponibili: Rosso. All. Mauro Budani – vice all. Fabio CristiniGRUPPO STAMPLAST M2G GREEN BARI: Leoni 3, Paoletti 8, Ciavarella 21, Wojcik 18, Persoglia 10, Giorgio 0, Rinaldi (L) pos 53%, Martinelli 1, Petruzzelli V., Ferenciac, Ciccolella, Petruzzelli F., Deserio 2, Marrone (L2). All. Beppe Spinelli – vice all. Francesco ValenteNote: Roma: errori al servizio 9, aces 6, ricezione pos 72% – prf  52%, attacco 50%, muri vincenti 7. Bari: errori al servizio 13, aces 2, ricezione pos 45% – prf 28%, attacco 44%, muri vincenti 15.Arbitri: Roberto Guarnieri e Claudia LanzaDurata set: 27’, 23’, 26’, 32′.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO