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    Mondovì, il ds Andrea Fia: “Siamo alla ricerca di un nuovo palleggiatore”

    Di Redazione
    Il Vbc Synergy Mondovì è tornato ad allenarsi al completo per la prima volta dopo la trasferta di Ortona. I giocatori che erano risultati positivi nelle scorse settimane hanno effettuato i due tamponi di controllo al Covid-19 (con esito negativo) e superato la visita medica per il ritorno all’attività agonistica.
    Andrea Fia, direttore sportivo, ai microfoni del quotidiano Stampa Cuneo ha dichiarato: «I ragazzi sono tutti rientrati in palestra e sono pronti a giocare. Il clima è abbastanza buono e c’è tanta voglia di scendere in campo. Dobbiamo però recuperare fisicamente: anche se non ci sono stati sintomi gravi, il Covid-19 leva tante forze. È  davvero una “brutta bestia”. Andiamo comunque avanti, anche se l’andamento del campionato è falsato. Si è visto ad esempio domenica scorsa, quando Ortona, con otto soli giocatori, ha battuto la “corazzata” Taranto che era ferma da parecchio tempo. Nel frattempo stiamo anche cercando il palleggiatore che possa sostituire il cubano Leandro Macias». LEGGI TUTTO

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    Cantù, Monguzzi uno degli atleti positivi: “Ci siamo cascati anche noi”

    Foto di Patrizia Tettamanti

    Di Redazione
    «Pensavamo di essere una delle poche società immuni. Ci siamo cascati anche noi, purtroppo». Dario Monguzzi è uno dei quattro giocatori della Pool Libertas costretto all’isolamento dal coronavirus.
    Niente partite né allenamenti, tantomeno altre attività che abbiano a che fare con lo sport, o comunque con la vita normale. «Sono passati ormai cinque giorni dalla comparsa dei sintomi e da allora sono ovviamente a casa. Ho avuto soltanto febbre e perdita dell’olfatto», racconta il capitano di Cantù.
    «In base alle direttive non potrò rientrare in gruppo fino a due tamponi negativi. Il primo sarà l’1 dicembre. Stare a casa è un dispiacere: abbiamo tutti cercato di fare il possibile per stare attenti, per proteggerci, per rimanere in contatto tra di noi e il meno possibile con l’esterno, ma purtroppo non è bastato», continua.
    Il Covid-19, insomma, s’è infilato anche trai canturini e, come ha spiegato nei giorni scorsi coach Matteo Battocchio, ha imposto il massimo rigore per evitare ulteriori contagi. «Un conto è rimanere fermi per un infortunio – prosegue Monguzzi – altra cosa è farlo per un virus sapendo che quando la febbre passerà starò benissimo, ma dovrò comunque rimanere isolato. L’importante è affrontare questa quarantena nella maniera più serena che possa essere, sapendo che quando ricominceremo non dovrebbero esserci ulteriori stop dovuti alla nostra condizione fisica. Tutto sommato preferisco che questa cosa capiti adesso, piuttosto che nelle fasi calde del campionato. Questo, sapendo che tra recuperi e annullamenti è difficile parlare di momenti caldi». LEGGI TUTTO

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    Due positivi nel gruppo squadra dell’Atlantide Brescia

    Atlantide Pallavolo Brescia

    Di Redazione
    La società Atlantide Pallavolo Brescia comunica la positività al Covid-19 di due componenti del Gruppo squadra, emersa a seguito del tampone molecolare effettuato in data 23 novembre. Il club ha provveduto ad informare la commissione medica di Lega Volley; gli atleti sono in isolamento fiduciario e il Gruppo squadra effettuerà tutte le verifiche previste dal Protocollo.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bisogno: “Rivedere la programmazione delle date. Impossibile chiudere il girone di andata entro dicembre”

    Di Redazione
    L’intervista a Giammarco Bisogno, presidente dell’Emma Villas Aubay Siena, sull’attuale condizione del campionato e le sue idee in merito a come continuare un’A2 costellata di rinvii e sospensioni:
    Il campionato è iniziato da un mese qual è lo stato attuale?
    “Ad oggi viviamo una tra le situazioni più complesse della serie A avendo sette atleti positivi ed un positivo nello staff tecnico. Da poco si sono negativizzate solo due figure nel gruppo squadra, quindi fino a pochi giorni fa contavamo ben dieci positivi al Covid-19. Abbiamo all’attivo tre match giocati, lo stesso numero di quelli non giocati e stiamo andando incontro ad ulteriori rinvii per ovvie questioni relative alla gestione della situazione sanitaria.
    Ma la cosa che mi preoccupa di più è legata agli aspetti che riguardano la salute dei ragazzi e dello staff. Per recuperare tutti questi match entro i tempi indicati di un mese (termine fissato per la conclusione del girone di andata), la squadra dovrà esporsi in poco tempo ad un rischio altissimo in un tour de force pericoloso di incontri e spostamenti in un breve, brevissimo, lasso di tempo. 
    Oltre all’aspetto sanitario c’è anche un fattore tecnico. Siamo tra le poche squadre di questa categoria ad aver avuto un numero molto alto di casi di Covid-19 nel sestetto titolare e questo ci pone di fronte ad un’oggettiva riduzione della prestazione atletica della squadra. I componenti del gruppo squadra, una volta tornati negativi, non avranno il tempo di recuperare una condizione fisica adeguata per affrontare le numerose partite che ci aspettano”.
    Come gestisce da Presidente la responsabilità e l’etica della società in una fase così complessa?
    “Tenete da conto che, per una tranquillità e sicurezza di tutti i coinvolti, abbiamo deciso di sospendere l’attività del settore giovanile fino alla Serie C. Sono il Presidente di una società sportiva e, come nei confronti dei dipendenti della mia azienda, ho il dovere morale di garantire il più possibile la sicurezza fisica di chi lavora con me. Certo, poi c’è un aspetto economico. I ragazzi che tornano negativi devono affrontare un percorso più lungo del previsto di visite e accertamenti atti a far riguadagnare loro l’idoneità sportiva. Un processo che si allunga in termini di tempo che grava ovviamente anche sulla disponibilità economica della società. 
    Sapevamo sin dall’inizio della stagione che ci sarebbero stati dei costi importanti da sostenere riguardanti la prevenzione del virus visti i giri di tamponi a cui sono sottoposti continuamente atleti, staff e collaboratori”. 
    Ce ne sono di ulteriori?
    “Nel mondo della pallavolo purtroppo si parla poco di questo aspetto. Anche il calcio, che indubbiamente muove altri introiti, ha a cuore questo tema. Motivo in più per il nostro movimento e la nostra categoria. Ad oggi non solo sosteniamo dei costi sanitari importanti ma non abbiamo ritorni dagli incassi delle partite vista l’assenza di pubblico. Qualche sponsor potrà non essere soddisfatto della stagione rischiando così di perdere il suo supporto futuro. Si scatena un qualcosa che a medio termine, nelle singole società, può creare delle conseguenze ben più impattanti sul movimento stesso.
    Lancio questo allarme perché non possiamo limitarci a fare gli struzzi attendendo che il momento passi, dobbiamo agire e prevenire in qualche modo. Ho grande stima del Presidente di Lega Volley Massimo Righi, per questo confido nel fatto che possano esserci degli interventi adeguati in termini di sostegni economici, un dialogo con il governo e l’accesso ad una liquidità utile per chiudere la stagione. In questo momento non parlo a nome del club che rappresento ma per il movimento stesso di cui faccio parte: non tutti hanno la forza economica di alcune società della massima serie. Dobbiamo fare in modo di arrivare tutti insieme al 2021 senza perdite nelle categorie inferiori”.
    A sua opinione chiederebbe la sospensione temporanea del campionato?
    “Premetto che sono dell’idea che il campionato debba essere portato avanti e concluso. Sospendere ora significherebbe sicuramente rimettere in pari la situazione complessiva ma non ci salva dal fatto che una volta ripreso il campionato possano riverificarsi condizioni analoghe (come il contagio di tanti elementi all’interno dei team). Quindi cosa si fa? Si sospende tutto nuovamente?
    Dunque la mia proposta è quella rivedere la programmazione delle date del campionato. Per la fine dell’anno è richiesto il completamento delle gare del girone di andata. Impossibile per noi. Non solo per il numero di partite da giocare ma, come dicevo prima, per una valutazione oggettiva delle condizioni atletiche non adeguate in cui dobbiamo affrontarle. Oltretutto anche le qualificazioni per l’accesso alla Coppa Italia sarebbero a rischio. Oggi tocca a noi e a Castellana Grotte, domani, letteralmente, potrà toccare ad un altro club.
    Dobbiamo valutare prima di tutto lo spostamento delle date di chiusura del girone di andata e di conseguenza di qualificazione alla Coppa Italia. Sarebbe interessante prevedere un campo alternativo a Bologna che possa appartenere ad uno dei club della stessa A2. Possiamo realisticamente pensare allo slittamento delle date di play-off verso Giugno fino all’inizio di Luglio.
    La nostra situazione funge da specchio di un problema che realisticamente non saremo i soli ad affrontare. Una volta appurata la negatività dei componenti del nostro team avremmo necessità di almeno quindici giorni per ritornare ad una condizione ottimale per la competizione. Allora torneremo a giocare come da calendario e recupereremo le altre gare successivamente. Lo dobbiamo per rispetto degli investimenti fatti, degli sponsor, dei tifosi e di tutto il movimento”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Acquarone: “Stiamo giocando a un buon livello e ci stiamo divertiamo”

    Di Redazione
    La Kemas Lamipel, in questo momento complesso, dopo la partita rinviata con Bcc Castellana Grotte, sta preparando il big match con Cuneo, di questa domenica. Alessandro Acquarone, palleggiatore titolare del team conciario, carica l’ambiente descrivendo gli umori e il tasso di preparazione dei biancorossi.
    Le dichiarazioni del classe ’99:“Stiamo attraversando un periodo molto particolare e pieno di incertezze. In palestra ci stiamo allenando bene e stiamo spingendo per migliorarci. Abbiamo iniziato al meglio questo campionato ma c’è ancora tanto da lavorare, naturalmente si può fare meglio. Con Cuneo ci sarà da giocare molto bene e da limitare il più possibile gli errori. L’intesa con i compagni c’è, stiamo giocando a un buon livello e ci stiamo divertiamo”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cantù, coach Battocchio: “Dobbiamo portare avanti il nostro campionato”

    Foto Facebook Pool Libertas Cantù

    Di Redazione
    Una doccia fredda per il Pool Libertas Cantù dopo il rinvio del match dello scorso weekend contro l’Agnelli Tipiesse Bergamo a causa di cinque casi di positività nella formazione canturina. Per la prima volta sono i ragazzi del Presidente Molteni ad essersi fermati a causa del Covid-19 e la paura, ora, nella squadra si fa sentire. Coach Matteo Battocchio, intervistato dal quotidiano La Provincia, ha comunque ribadito il fatto di continuare a giocare, ovviamente sempre in massima sicurezza.
    «Una doccia gelata, ma in realtà ce l’aspettavamo». La notizia della positività di quattro giocatori – oltre a un componente dello staff- i ragazzi della Pool Libertas Cantù l’hanno avuta mentre stavano tutti assieme. «Ci hanno avvisati durante l’allenamento – conferma l’allenatore – e siamo tornati tutti a casa. I ragazzi non erano contenti perché chiaramente si sono spaventati. Non è una situazione facile, né bella. Per quanto mi riguarda ho sempre messo al primo posto la loro salute: voglio bene ai ragazzi e mi preoccupo che stiano bene».
    All’esito dei test il compito di stabilire cosa accadrà di qui in poi. «Portiamo avanti il nostro lavoro finché ci sono le condizioni per farlo; ora non ci sono e, dunque, siamo fermi», prosegue Battocchio pensando che, comunque la si veda, la serie A2 – esattamente come la SuperLega – non debba fermarsi. «Dobbiamo portare avanti il nostro campionato. La pallavolo non può permettersi né come immagine né per i giocatori una cosa come quella accaduta l’anno scorso. Se avvenisse di nuovo non so quante persone potrebbero rimanere ancora in questo mondo. Lo ripeto: campionato deve andare avanti, e sono fermamente convinto di questa cosa. Quando il danno è per tutti, del resto, il vantaggio è per nessuno».
    Ecco dunque che, a positività confermata, a Battocchio non è restato che decidere per il rompete le righe in attesa di nuovi sviluppi. «Ho mandato i ragazzi a casa per evitare il rischio di ulteriori contagi. L’umore, ovviamente, è quello che è: siamo tutti consapevoli della situazione in cui siamo, siamo molto uniti e determinati anche su questo aspetto. Siccome il virus continua a circolare, però, se uno è a rischio non deve giocare. Questo, per essere sicuri di non mettere a rischio gli altri. Sappiamo che non si può avere mai la certezza assoluta, ma ritengo giusto giocare, anche due partite la settimana, finché si ha la ragionevole convinzione che i positivi siano isolati. Nel momento in cui si ha anche il minimo dubbio che così non è, però, non si vede scendere in campo», conclude. LEGGI TUTTO

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    Mercoledì 2 dicembre il recupero tra Bergamo e Taranto

    Foto Ufficio stampa Agnelli Tipiesse Bergamo

    Di Redazione
    La gara tra Agnelli Tipiesse e Prisma Taranto, inizialmente prevista per il 15 novembre e successivamente rinviata a causa del Covid, sarà recuperata mercoledì 2 dicembre alle ore 19.00 al Pala Pozzoni di Cisano Bergamasco.
    La partita sarà svolta rigorosamente a porte chiuse.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO