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    Barone: “Quando perdi al tiebreak 13-15 non puoi non provare rammarico”

    Di Redazione Allenamenti al PalaEstra per la Emma Villas Aubay Siena in vista della gara2 della serie delle semifinali playoff a Brescia contro la Gruppo Consoli Centrale del Latte. Il match verrà disputato domenica 25 aprile a partire dalle ore 18. I lombardi hanno vinto al PalaEstra gara1 mercoledì dopo un match lunghissimo e molto combattuto durato due ore e dieci minuti. “Da un punto di vita tecnico gara1 è stata complessivamente una gran bella partita – ha commentato il centrale della Emma Villas Aubay Siena Rocco Barone, intervistato nella trasmissione ‘Sotto rete’ su RadioSienaTv. – E’ stata una sfida combattuta e tirata fino alla fine, quando perdi al tiebreak 13-15 non puoi non provare rammarico. La fortuna per noi è che arriva subito gara2 e quindi abbiamo immediatamente la possibilità di riscattarci. Nel complesso anche guardando i numeri del match non siamo andati male, abbiamo però commesso qualche errore di troppo nei momenti cruciali della sfida”. Ancora Rocco Barone: “L’aspetto mentale ora è fondamentale, dovremo recuperare dal punto di vista fisico e poi cancellare ciò che è successo in gara1, lavorare su quel che non è andato per non commettere gli stessi errori. Abbiamo dato tutti il 100% in gara1, dobbiamo credere di poter vincere a Brescia per riportare la sull’1-1. Conosciamo il valore dei nostri avversari, anche in regular season contro di loro abbiamo sempre fatto fatica. Lottano, non mollano mai. Avevamo iniziato molto bene gara1, ma loro sono rimasti attaccati al match e hanno recuperato dandoci poi del filo da torcere fino al tie break. Sono tanto combattivi, hanno esperienza, rimangono tranquilli nei momenti che contano. Per noi sarebbe fondamentale riuscire a rialzarci subito e a centrare una vittoria. La squadra è consapevole che non dobbiamo mollare”. “La serie dei quarti di finale – prosegue il centrale biancoblu nella sua analisi – è stata molto bella, con una gara1 tirata e con una gara2 nella quale siamo stati convinti e determinati fin dall’inizio della sfida. Ortona ha disputato un ottimo campionato, ha vinto gare rilevanti. Contro di loro abbiamo vinto due belle partite”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alberto Cisolla: “L’anno prossimo sia io che Tiberti saremo ancora in campo”

    Di Redazione Alberto Cisolla, schiacciatore di Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia, è stato ospite di Maic Perani e Federico Errante  in “SiLoVolley”, trasmissione in onda su PlayBox (ogni venerdì alle 17, in replica il lunedì e mercoledì successivo alla stessa ora), la prima piattaforma radio online dedicata al mondo dello sport e degli eventi. Questi i principali punti toccati dal Ciso nazionale nel contenitore disponibile scaricando la app  Playbox da Apple Store e Play Store e in podcast su Spotify, mixcloud.com e spreaker.com oppure playboxlive.it.  PRESENTE – “Stiamo vivendo un bel momento. Un paio di risultati totalmente inaspettati. Non abbiamo fatto ancora niente perciò è doveroso non esaltarsi. Ma se pensiamo da dove siamo partiti e alla realtà che con tanta umiltà portiamo avanti, anche quest’anno ci siamo tolti parecchie soddisfazioni”. GARA 1 A SIENA –  “Non mi aspettavo nemmeno io di trovare questa forza. A prescindere dal discorso fisico e dei cinque set di gara 3 con Bergamo, mai avrei pensato ad una tenuta psicologica del genere. Anche perché non siamo in in condizioni perfette. Bisi era molto provato e a metà quarto set ha cominciato ad accusare i crampi, Galliani già a Bergamo ha giocato con un’infiammazione al tallone: temevamo il peggio e fino all’ultimo credevamo non potesse essere della sfida. Infatti non ha fatto neppure un attacco in riscaldamento, ha provato ed è stato eroico. Ha giocato zoppicando, è un grande saltatore e vederlo con metà dei passi di rincorsa e metà salto è stata una sofferenza solo guardandolo. Tanto di cappello a lui”. TENUTA – “Sono sei anni che ci diciamo di non guardare mai gli altri, ma solo noi stessi. Anche in questa stagione come al solito abbiamo alternato picchi di bel gioco e cali di rendimento pazzeschi. Vittorie contro le prime sconfitte contro le ultime. Forse ci siamo abituati ad accettare i momenti di brutto gioco e a goderci quelli positivi, come successo a Siena. Non ci siamo fatti condizionare dagli avversari e dal risultato, esattamente come a Bergamo”.  NO LIMITS – “Abbiamo imparato ad andare gara per gara cercando di dare il meglio. E’ importante comunque l’esperienza che maturi in queste stagioni perché ci si rende conto sul campo di poter perdere e vincere con tutti. E questo contro organici più quotati come Bergamo e Siena ci consente di giocare più tranquilli, consapevoli delle nostre forze. La strada per noi comunque è sempre più in salita, ma non ci mettiamo limiti”.  FATTORE SORPRESA – “Sulla carta recitare questo ruolo è un piccolo vantaggio. Quest’anno tuttavia il fattore campo conta sempre meno. Quello che mi preoccupa  è la nostra tenuta fisica e l’organico più corto rispetto alle altre tre semifinaliste”. RAPPORTO CON I COMPAGNI – “All’inizio da parte di qualcuno ci può essere timore e un rispetto talvolta quasi esagerato. Poi dipende sempre da uno come si pone: io mi metto in gioco sempre, scherzo e mi metto sullo stesso piano degli altri. Si fa parte di un team e dal più forte al meno forte negli sport di squadra c’è bisogno di tutti, dal lunedì alla domenica. Specie da noi dove la coperta è un po’ corta e serve il supporto di tutti. Siamo molto affiatati, l’ambiente è bello e stimolante”. OLIMPIADE – “Ufficialmente non ho mai dato l’addio alla Nazionale e sono sempre a disposizione. A Bologna, lo scorso anno, nella finale di Coppa Italia c’erano Papi e Blengini a bordo campo: ogni tanto lanciavo qualche sorriso dopo i bei punto. Naturalmente era ed è un discorso goliardico. In qualche sogno però capita di immaginarmi chissà dove. Ma io d’estate sono impegnato nel ristorante di famiglia e i parenti non mi concederebbero le ferie. Ecco perché anche se non sono nei 30 non ci rimango male…”. EGONU PORTABANDIERA – “Ogni sportivo vede un suo compagno in quel ruolo. Lei di certo sarebbe un bel segnale per tanti motivi. E’ molto in vista, conosciuta anche sui social e riconosciuta anche al di fuori del nostro ambiente. Non è da tutti. Egonu è un personaggio trasversale. Se non sarà per Tokyo, sarà una delle prossime edizioni”.  CONEGLIANO – “Egonu fa la differenza, E’ la più forte al mondo e sposta gli equilibri però ricordiamo che Imoco ha vinto uno scudetto contro di lei. Questo è uno sport che più di squadra non si può. I suoi numeri sono pazzeschi ma questo non toglie ciò che quello che fa Imoco. Non sempre chi ha i giocatori più forti vince e mi impressiona la capacità di mantenere un livello così alto anche in allenamento. Questo aspetto andrebbe sottolineato tanto quanto le prestazioni di Paola. Stanno dominando da tempo e questa finale contro Novara è stato un esempio emblematico di come nessuno ti regali niente. Inoltre far coesistere tante stelle non è facile, bisogna saper gestire il gruppo: Conegliano sta realizzando qualcosa di unico. E mi fa ulteriormente piacere vedere il mio palazzetto perché quando alla tv allargano le inquadrature e vedo gli stendardi dei miei trionfi con Treviso, ogni volta mi viene la pelle d’oca. Mi sembra di far parte di questo viaggio delle Pantere, anche se non c’entro nulla”.    CAMBIAMENTI DEL VOLLEY- “I più grossi sono stati nastro in battuta, rally point, libero, la e la ricezione in palleggio. Inizialmente tutto è stato digerito male poiché sembravano variazioni troppo drastiche. Poi te ne fai una ragione e in poco tempo assimili tutto. Oggi li vedo tutti azzeccati, hanno portato la pallavolo ad essere più televisiva e comprensibile anche a chi non la frequenta abitualmente. Io stesso, innamorato della pallavolo, faccio fatica a rivedere i match dell’epoca con il cambio palla. Ho fatto tanta fatica ad assorbirlo, ma poi mi è piaciuto il cambiamento fisico. Non posso pensare d’essere quello di 15 anni fa, ma ciò che mi colpisce è un aumento della fisicità abbinato ad una tecnica che resta dominante. Solo nei primi anni 2000 il fisico la faceva da padrone a scapito della tecnica. Attualmente se si guardano tutti i protagonisti della finale scudetto, da Leon a Juantorena, da Simon a Leal sono gli esempi di come i due aspetti siano sullo stesso piano. Fanno quasi paura. RUOLO – Nel 1995 ero un universale alla Giani, anche se il Giangio è inarrivabile e fino all’introduzione del libero mi sono disimpegnato anche come centrale. A Treviso l’infortunio di Fomin in posto 2 mi spalancò le porte azzurre delle World League 2000 e 2001 giocate da opposto”.  FUTURO – “Fisicamente sto bene per i miei 43 anni, ma la mia fortuna sono stati i 25 precedenti. Ho degli standard di allenamento diversi rispetto ad un giovane che si approccia oggi alla pallavolo. Il 60-70% di ciò che ero 15 anni fa può andare bene per Brescia e per questa A2. Siccome mi diverto come un ragazzino e non sfiguro, voglio proseguire”.  COACH – “Mi piace molto come idea . Non cancellerò mai da un giorno altro il volley, è passione e uno dei grandi amori. Cercherò di ritagliarmi un ruolo per rimanerci. Come coach mi sentirei abbastanza portato, il problema è che per farlo come avrei in mente ci vorrebbe troppa gavetta che va a cozzare con la ristorazione. Ci penserei solo arrivasse una proposta concreta e pluriennale come accadde a Giani. Ma capisco che non sia facile partire da un livello alto e molti hanno fatto la gavetta. Comunque mai dire mai”.  TIBERTI – “Magari ci facciamo un piacere a vicenda e smettiamo insieme. L’anno prossimo però saremo ancora in campo, poi vedremo. Finché ci divertiamo così tanto è dura rinunciare”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Taranto-Cuneo anticipata a sabato 1 Maggio

    Di Redazione La Prisma Taranto Volley rende noto che, come da comunicazione ricevuta dalla Lega Pallavolo Serie A, la gara-3 delle semifinali playoff contro la BAM Acqua San Bernardo Cuneo è stata anticipata a sabato 1 maggio 2021, alle ore 18.00, al PalaMazzola di Taranto LEGGI TUTTO

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    Fabroni

    Di Redazione Si giocherà domenica a partire dalle ore 18 a Brescia la gara2 della serie delle semifinali playoff tra la compagine lombarda e la Emma Villas Aubay Siena. La squadra di coach Zambonardi ha vinto al tiebreak la gara1 della serie che si è disputata ieri al PalaEstra e che si è conclusa al tiebreak dopo due ore e 10 minuti di gioco. Queste le parole a fine partita del palleggiatore della Emma Villas Aubay Siena, Marco Fabroni: “Peccato per come è finita, eravamo riusciti ad arrivare ad un passo dal successo. Potevamo conquistare la prima vittoria della serie. Ora ci tuffiamo immediatamente nella preparazione della seconda partita. Cercheremo di dare il meglio a Brescia. Affrontiamo una squadra che ha eliminato dai playoff la prima in classifica della regular season, quindi certamente hanno grandi meriti. Hanno tre bande che possono giocare palla alta, in questa gara1 si è visto e sono stati bravi perché ci hanno messo in difficoltà. Merito loro perché sono ottime caratteristiche da avere in squadra. Quando sei in semifinale le partite sono sempre così tirate, spesso la vittoria è questione solamente di pochi palloni. Siamo chiamati a fare una buona prestazione a Brescia”. LEGGI TUTTO

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    Marco Fabroni: “Peccato, eravamo a un passo dal successo”

    Di Redazione Si giocherà domenica a partire dalle ore 18 a Brescia la gara2 della serie delle semifinali playoff tra la compagine lombarda e la Emma Villas Aubay Siena. La squadra di coach Zambonardi ha vinto al tiebreak la gara1 della serie che si è disputata ieri al PalaEstra e che si è conclusa al tiebreak dopo due ore e 10 minuti di gioco. Queste le parole a fine partita del palleggiatore della Emma Villas Aubay Siena, Marco Fabroni: “Peccato per come è finita, eravamo riusciti ad arrivare ad un passo dal successo. Potevamo conquistare la prima vittoria della serie. Ora ci tuffiamo immediatamente nella preparazione della seconda partita. Cercheremo di dare il meglio a Brescia. Affrontiamo una squadra che ha eliminato dai playoff la prima in classifica della regular season, quindi certamente hanno grandi meriti. Hanno tre bande che possono giocare palla alta, in questa gara1 si è visto e sono stati bravi perché ci hanno messo in difficoltà. Merito loro perché sono ottime caratteristiche da avere in squadra. Quando sei in semifinale le partite sono sempre così tirate, spesso la vittoria è questione solamente di pochi palloni. Siamo chiamati a fare una buona prestazione a Brescia”. LEGGI TUTTO

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    Taranto, buona la prima. Gironi: “Bravi noi nel tie break”

    Di Redazione Inizia con un successo per 3-2 la serie delle semifinali playoff per la Prisma Taranto: nella prima vittoria stagionale al tie-break – vista da oltre 6500 spettatori in diretta streaming sul canale Youtube della Lega Pallavolo Serie A – la squadra di coach Di Pinto ha avuto la meglio sulla BAM Acqua S. Bernardo Cuneo tra le mura amiche del PalaMazzola, mantenendo indenne il “fattore campo”. Al termine dell’incontro, lo schiacciatore Fabrizio Gironi ha analizzato il successo maturato dopo ben oltre due ore di gioco: «Nel terzo set abbiamo avuto un calo di concentrazione per un fischio dubbio dell’arbitro: siamo andati un po’ fuori di testa e Cuneo è stata brava a sfruttare questo nostro momento di debolezza per rientrare in partita. Abbiamo faticato anche nel quarto parziale mentre nel tie-break siamo stati molto bravi, soprattutto nella fase a muro. Abbiamo dato una bella risposta: è la prima volta che ci imponiamo al quinto set, nel corso della stagione, e farlo in gara-1 delle semifinali playoff è un risultato molto importante». Anche Simone Parodi, uno degli ex dell’incontro, commenta il risultato ottenuto dalla Prisma Taranto in gara-1: «I ragazzi hanno fatto una grande partita: questa è una squadra che può raggiungere obiettivi importanti. Sono tornato a Taranto per loro: avevo lasciato questo gruppo qualche mese fa e, al mio rientro, ne ho ritrovato uno ancora migliore, in gradi di compattarsi e saper reagire nei momenti di difficoltà. Le due formazioni hanno giocato una grande pallavolo: a Cuneo mi aspetto una partita molto simile, con grande intensità nelle fasi di battuta-muro-difesa. La posta in palio è molto importante: vedremo una gara molto combattuta». (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, Cargioli: “Non raggiungere la semifinale è stato un colpo al cuore”

    Di Redazione A pochi giorni dall’eliminazione dai Play Off Promozione per mano di Brescia, Antonio Cargioli, capitano dell’Agnelli Tipiesse Bergamo, esprime tutto il suo dispiacere e il rammarico per non essere riuscito a raggiungere la semifinale dopo una stagione che ha visto la formazione orobica portare a casa anche la Coppa Italia. Capitan Cargioli: “Non riuscire a raggiungere la semifinale è stato un colpo al cuore. L’ eliminazione subita da parte di Brescia, dopo poco più di un mese dalla gioia della Coppa Italia, è sicuramente uno dei momenti più tristi da quando sono a Bergamo: eravamo sempre riusciti a raggiungere la semifinale ed anche la finale dei play off (con Piacenza). Esserci fermati qui proprio nell’anno in cui sono il capitano, mi fa rabbia, dispiacere: ancora non mi sono ripreso da questa doccia fredda che ci ha colpiti. Brescia ha giocato sicuramente bene, ma se abbiamo perso è soprattutto colpa nostra che, nel momento decisivo, abbiamo smarrito il bandolo del nostro gioco, non esprimendoci più, né come squadra, né singolarmente, al meglio delle nostre possibilità . E c’è molto rammarico, da parte mia, nel non essere riuscito a giocare al massimo e a trascinare la squadra verso una buona prestazione. Se penso che abbiamo dominato il campionato col bel gioco divertendoci e divertendo, mi viene una rabbia ed un “magone” indescrivibili.Ci sono state anche diverse situazioni capitate al momento sbagliato (infortuni più o meno gravi) che sicuramente ci hanno tolto qualcosa, ma tant’è… Ma, come mi dice il tifoso più caro che ho, bisogna guardare avanti, facendo tesoro possibilmente delle esperienze fatte, e quindi non solo dagli errori. Se ritorno col pensiero a maggio dell’anno scorso, quando, non ascoltando le sirene di altre società, sottoscrissi l’accordo per un altro anno con Bergamo senza sapere esattamente a cosa andavo incontro, vedendo il cammino che abbiamo fatto e il bel gruppo che abbiamo saputo tutti insieme costruire, credo che dobbiamo essere fieri e vedere il bicchiere pieno almeno per 3/4 , non solo mezzo! Sarebbe bello avere la possibilità di riprovarci tutti insieme la prossima stagione, sperando di poter stare insieme al palazzetto coi nostri grandi tifosi che, soprattutto in questo momento poco felice, ci hanno fatto sentire il loro affetto.Forza Agnelli Tipiesse, ci sono tante altre partite da vincere!“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Prisma Taranto soffre ma trova lo sprint finale: 3-2 su Cuneo in Gara 1

    Di Redazione Vittoria al tie-break per la Prisma Taranto: nella gara-1 delle semifinali playoff, la squadra di coach Di Pinto si impone per 3-2 sulla BAM Acqua S. Bernardo Cuneo e si porta in vantaggio nella serie. IL MATCH – Sestetto tipico per coach Di Pinto: Coscione in cabina di regia, Padura Diaz opposto, Gironi e Fiore schiacciatori, Alletti-Di Martino centrali con Goi libero. Coach Serniotti risponde con Pistolesi in regia, opposto Wagner; centrali Bonola e Sighinolfi, in banda Tiozzo e Preti, libero Catania. Avvio di match scoppiettante: break iniziale di Cuneo (4-5), poi Taranto prova a creare il primo allungo con la pipe di Gironi e l’ace di Fiore (9-6). I piemontesi provano a reagire, Alletti e Padura Diaz lo ricacciano indietro fino al 15-10, con coach Serniotti che chiama timeout. I rossoblù mantengono le redini del gioco e passano sul 19-15: Cuneo chiede la seconda sospensione. DI Martino e Padura Diaz rispodono a Sighinolfi e Tiozzo (23-20), poi l’opposto italo-cubano mette a segno il 25-20 dopo un lungo scambio. Taranto parte benissimo nel secondo set: break di 4-1 firmato Coscione, Alletti e Gironi con Serniotti che interrompe subito il gioco. La Prisma cresce tanto, soprattutto in attacco: gli uomini di Di Pinto sono in palla e si portano sul +6 (13-7) obbligando Cuneo al secondo timeout del set. L’ingresso di Galaverna, al posto di Preti, dà maggior lucidità agli attacchi dei piemontesi ma Taranto è un rullo compressore: sul 24-15, i rossoblù hanno a disposizione ben nove palle set. Cuneo ne riesce ad annullarne due, poi Galaverna sbaglia la battuta (25-17). Serniotti conferma Galaverna al posto di Preti nel terzo set. Cuneo parte meglio, piazzando un break di 1-5 con Di Pinto che chiede timeout. La formazione ospite approfitta del momento di sbandamento dei tarantini: squadre molto fallose, specie in battuta, con gli orange che riescono a doppiare Taranto (8-16). La Prisma prova a forzare la mano (11-17), DI Pinto getta nella mischia Parodi al posto di Fiore per cercare maggior lucidità. Sul 14-21, il tecnico dei rossoblù chiama il secondo timeout: la Prisma reagisce con un break di 7-2 che riporta Taranto sul -2 (21-23). Cuneo rimane fredda, affida gli attacchi decisivi a Wagner e Tiozzo e si porta sul 2-1 (22-25). Galvanizzata dalla vittoria del set, Cuneo parte forte anche nel quarto parziale: 2-4 e timeout chiesto da Di Pinto. L’inerzia resta a favore dei piemontesi: Taranto continua a fare fatica, Galaverna entra totalmente in partita e porta Cuneo sul 4-10. La squadra di Serniotti prende fiducia, Pistolesi piazza l’ace del 6-14 portando sul +8 gli ospiti. Fiore e Padura Diaz provano a dare la scossa ma Cuneo è brava a non far rientrare Taranto nel set: Wagner mette a segno il punto del 17-25 con la partita che scivola al tie-break. La Prisma entra con un piglio diverso nel quinto parziale: muro di Di Martino e attacco out di Pistolesi per il 2-0 iniziale, con Serniotti che chiede subito il timeout. Taranto va sul 4-1, poi Cuneo la riprende con Galaverna e due muri di Bonola (4-5): Di Pinto chiama timeout. Le due squadre si rispondono punto a punto: ne beneficia lo spettacolo. Sale in cattedra Padura Diaz che, con un muro e un attacco vincente, porta Taranto sul +3 (11-8): Serniotti sospende il gioco. Wagner regala il 12-8; entra in campo Preti per Tiozzo. Cuneo non molla e si riporta sul -3 (13-10), poi Padura Diaz consegna a Taranto quattro match-point. Due muri di Bonola riportano Cuneo sul -1 (14-13), poi Sighinolfi sbaglia la battuta con Taranto che vince 15-12 e porta a casa gara-1. Al termine della partita coach Serniotti: «Partita dai diversi volti, ce n’è stato uno in cui abbiamo sofferto a livello di battuta-ricezione, dove loro ci mettevano in difficoltà e no. Nel momento in cui siamo riusciti ad equilibrare questi due aspetti del gioco, loro sono un po’ calati, noi abbiamo acquisito sicurezza e gli avversari sono stati più fallosi. Sicuramente una delle nostre migliori partite di quest’anno, peccato che nei play off contino solo le vittorie e non i set, però è stata una prestazione che ci da fiducia per il prosieguo della serie». PRISMA TARANTO – BAM ACQUA S. BERNARDO CUNEO 3-2 (25-20, 25-17, 22-25, 17-25, 15-13) PRISMA TARANTO: Fiore 11, Coscione 4, Parodi 1, Alletti 11, Cottarelli 0, Padura Diaz 25, Gironi 16, Goi (L) 0, Persoglia ne, Hoffer ne, Cominetti 0, Cascio (L) ne, Di Martino 6. All.: Di Pinto. BAM ACQUA S. BERNARDO CUNEO: Gonzi ne, Rainero ne, Tiozzo 17, Bisotto ne, Bonola 10, Pistolesi 4, Galaverna 11, Wagner 15, Catania (L) 0, Preti 6, D’Amato ne, Sighinolfi 9. All.: Serniotti. ARBITRI: De Simeis-Palumbo. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO