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    Matteo Sperandio: “Ora proviamo a giocarcela anche per la Superlega”

    Di Roberto Zucca Era solo una questione di tempo, soprattutto perché lo scorso anno la promozione della Delta Group Rico Carni Porto Viro era stata ingiustamente cancellata dal Covid dopo una stagione in cui la squadra veneta aveva dominato il proprio girone. Delle ultime due stagioni, Matteo Sperandio è stato non solo il portavoce, bensì una bandiera issata nel punto più alto in occasione del passaggio in A2: “È stato un momento molto emozionante e meritato, per una società che ha creduto dal primo giorno in cui sono arrivato a Porto Viro che si potesse lavorare bene e cercare di ottenere la serie A2. Lo scorso anno è stato sfortunato perché la pandemia ha bloccato le promozioni. Quest’anno la società ha continuato il suo investimento e finalmente siamo riusciti ad ottenere la promozione“. Possiamo dire che Sperandio è confermato a Porto Viro in A2? “Sì, stiamo definendo gli ultimi dettagli ma posso dire tranquillamente che l’avventura a Porto Viro per me continuerà anche il prossimo anno. Mi sono trovato molto bene, ho ricominciato un percorso personale e professionale in cui mi sono ritrovato al centro di un progetto e speravo di poter disputare anche la A2, per la quale la società si sta attrezzando bene“. Foto Ufficio Stampa Delta Group Rico Carni Porto Viro Ci dia qualche nome. “(ride, n.d.r.) Per ora bocche cucite su alcuni nomi, ma sicuramente posso dire che ritroverò Marco Fabroni, un amico con cui ho giocato due stagioni a Sora e a Corigliano e che arricchirà il collettivo di Porto Viro. E poi Giacomo Bellei da Reggio Emilia. La squadra che si sta costruendo, devo dire la verità, è ambiziosa“. Assalto alla Superlega? “Diciamo che subito dopo squadre come Siena e Castellana, possiamo dire che ce la giocheremo alla pari. La A2 è un campionato tosto ma il collettivo può fare molto per disputare un bel torneo“. Foto Ufficio Stampa Marini Delta Volley Due anni fa arrivava a Porto Viro con uno spirito diverso. Possiamo dire che Sperandio ha rimesso la pallavolo al centro della propria carriera? “Decisamente sì. Venivo da esperienze preziose in cui però non trovavo gli spazi che volevo. L’ambiente che ho respirato qui mi ha permesso non solo di apprezzarlo, ma di ritrovare una continuità nel gioco e un’importanza nel mio ruolo che mi ha portato a ricavare più spazio per la pallavolo“. In più la società l’ha coinvolta dal punto di vista della comunicazione. “Sì. La società ha capito che volevo anche portare avanti gli studi e la passione per il marketing e la comunicazione. Da qui è nata una collaborazione per cui ho modo di lavorare durante l’anno ad alcuni progetti per la società. Credo che il bello di questa società sia il senso comunitario che ha saputo creare nel tempo, coinvolgendo istituzioni, cittadinanza e imprenditoria. È un modello vincente e sono contento di farne parte“. LEGGI TUTTO

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    Siena, Mattei: “Torno per riscattarmi”. Sorgente: “La squadra ha alte ambizioni”

    Di Redazione Per il centrale Andrea Mattei si tratta di un ritorno, per il libero Alessandro Sorgente è invece un arrivo a Siena dopo avere vestito varie maglie, e tra queste quelle di Santa Croce, Sora, Tuscania. I due si sono presentati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi. “Quando ho ricevuto la chiamata del direttore sportivo Fabio Mechini non ci ho pensato più di tanto – sono state le parole di Andrea Mattei. – Per me è stata anche una scelta di cuore, è una cosa che mi sentivo dentro. Volevo riprendere un discorso che avevo interrotto, torno a Siena con un forte desiderio di riscatto rispetto alla stagione nella quale ho già vestito questa maglia. Credo che ci sia una società assolutamente strutturata, ora sono qui e spero di poter disputare un’ottima stagione. Ricordavo con affetto anche i tifosi biancoblu e la città che ha qualcosa di suggestivo e di emozionante”. “La Serie A2 – prosegue Mattei – è un campionato particolare e strano, lo vediamo ogni anno, può succedere di tutto e quasi mai la favorita riesce alla fine a vincere il torneo e a centrare la promozione in Superlega. Il segreto credo che sia quello di creare l’ambiente ed il gruppo giusto, in modo da superare i momenti difficili che inevitabilmente arrivano nel corso di una stagione. Tutti mi hanno parlato benissimo anche di coach Lorenzo Tubertini, che ha la fama di essere un grande lavoratore”.  “Anche per me si è trattato di una scelta piuttosto semplice da fare – afferma Alessandro Sorgente. – Siena è una squadra che negli anni ha combattuto sempre per obiettivi importanti. Le ambizioni della società, come accade ad ogni campionato, sono alte. Fino ad oggi ho affrontato la Emma Villas Aubay come avversario, e devo dire che era affascinante venire a giocare al PalaEstra. Il gruppo che si sta costruendo mi sembra certamente buono, nel roster ci sono ragazzi che hanno grande determinazione e credo pure la giusta esperienza alle spalle, ci sono i presupposti per cercare di fare bene. Dovremo costruire un gruppo unito, caratteristica fondamentale per arrivare preparati ai momenti che contano nel corso di una stagione. Anche io ho ricevuto tante referenze positive su coach Lorenzo Tubertini sia dal punto di vista sportivo e tecnico che dal punto di vista umano”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli: “Ampliamento del palazzetto oppure andiamo a Bergamo”

    Di Redazione Il 28 Maggio l’ultima coppa della stagione è stata tirata su dall‘Agnelli Tipiesse ed ora è tempo di pensare alla prossima stagione. In casa orobica però, oltre al mercato c’è da fare i conti con la “situazione palazzetto”. Ed è il presidente Angelo Agnelli, intervistato da L’Eco di Bergamo a tracciare un bilancio della stagione: “Abbiamo fatto il nostro dovere, ma sono contento perché è il secondo trofeo che quest’anno abbiamo vinto davanti alle telecamere di Rai sport. I ragazzi e l’intero staff tecnico comunque sono stati bravissimi a tenere alta la tensione, senza giocare per quaranta giorni». Il futuro dell’Agnelli Tipiesse sarà quasi certamente a Cisano Bergamasco, ma si pone il problema dell’ampliamento del Pala Pozzoni, con un incremento di posti che dovrà andare dai 600 ai 1000 posti. «Fra qualche giorno incontreremo il sindaco di Cisano e l’amministrazione comunale perché l’ampliamento del palasport è assolutamente necessario, altrimenti saremo costretti a tornare a giocare a Bergamo». LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse Bergamo, Gianluca Graziosi: “Ricomincio da cinque…”

    Di Redazione Nessun rimpianto, anche se quella sconfitta decisiva con Brescia pesa ancora. Ma Gianluca Graziosi, il tecnico dell’Agnelli Tipiesse Bergamo passa oltre e chiude l’incidente come un percorso di crescita evidentemente ancora da completare. Il tecnico è già proteso verso la prossima stagione. E il bilancio è positivo: “Ammetto che prima della finale di Supercoppa e dopo aver perso gara #3 dei quarti di finale dei play off di A2, era difficile mandare giù quella sconfitta. Ora le prospettive sono completamente cambiate. Quella sconfitta brucia ancora, ma il bicchiere per quanto mi riguarda è mezzo pieno. Abbiamo avuto una buona stagione”. Altro che buona. Due successi, Coppa Italia e Supercoppa di A2: tre trofei in due anni. Non sono molte le squadre che possono vantare un palmares del genere nemmeno a livello europeo. All’Olimpia Bergamo manca solo la promozione in Superlega: “Abbiamo pagato il primo vero momento di difficoltà della stagione – spiega Graziosi – abbiamo avuto un paio di acciacchi, infortuni che non si sono risolti in tempo utile, la cosa ci ha messo addosso pressione e un po’ di insicurezze. Dobbiamo accettarlo e capire come migliorare in vista della prossima stagione. Alcuni meccanismi di una squadra sono molto delicati: è incredibile come dopo quella sconfitta per noi sia iniziata un’altra fase completamente nuova”. Bergamo ha scoperto che la rabbia è una straordinaria forma di energia, e l’ha fatta fruttare in Supercoppa con Taranto: “Siamo arrivati a quella partita con Taranto carichi come delle molle – spiega il tecnico – abbiamo sfruttato una lunghissima pausa, quasi quaranta giorni, per azzerare la stanchezza e rifare un po’ di preparazione. Eravamo pronti e tutto ha funzionato al meglio. Mi sarebbe piaciuto vedere quella stessa squadra nelle stesse condizioni in semifinale e magari finale di play off. Ma la verità è che quel ciclo evidentemente era arrivato alla sua conclusione naturale”. Graziosi è stata una delle prime conferme di Bergamo, insieme a Finoli, Terpin e al giovane libero D’Amico, tre punti di forza della stagione appena conclusa. Per lui la nuova stagione è già cominciata: “Punteremo a riprenderci quella promozione che quest’anno ci è sfuggita. Ma dobbiamo essere onesti: nessuno avrebbe mai puntato su di noi all’inizio della stagione. In fondo eravamo una squadra il cui valore era tutto da scoprire, avevamo spostato il nostro progetto in provincia. Un intero progetto da ricalibrare. Abbiamo dimostrato di avere le idee chiare e che le intuizioni del club erano giuste. Il nostro percorso di crescita prosegue”. Con molte conferme: “Diciamo che ricomincio da cinque, almeno cinque-settimi della squadra di questa stagione resteranno con noi. Lorenzo Milesi ha deciso di finire qui la sua attività agonistica, vuole sposarsi e dedicarsi al lavoro. Stiamo cercando di convincerlo ma è molto convinto delle sue decisioni. Al 99% perderemo Santangelo. Gli opposti italiani sono molto ricercati, e lui è un’ottima prospettiva. Al momento non ci sono certezze. Vedremo che offerte gli arrivano e che cosa decide. Personalmente sono molto soddisfatto di quanto abbiamo realizzato e sono estremamente convinto della mia scelta. Sono tornato a Bergamo con tante ambizioni perché la società è seria, ha prospettive, ambizioni e si può lavorare molto bene. Il progetto è ancora in divenire, abbiamo ancora da concretizzare qualcosa e ci eravamo dati due anni di tempo: abbiamo vinto due coppe e abbiamo ancora un anno a disposizione. E molta ambizione…” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sieco Service Ortona al passo d’addio dalla Serie A?

    Di Redazione Fumata nera per l’iscrizione della Sieco Service Ortona al prossimo campionato di Serie A2. Secondo quanto riportato da Il Messaggero Abruzzo sono andati a vuoto tutti i tentativi della famiglia Lanci di trovare nuovi finanziatori, nonostante l’intervento del sindaco Leo Castiglione: erano state avviate trattative con aziende del territorio come Ceteas e Vini Citra e quest’ultima aveva anche approvato un’investimento, ma decisamente inferiore ai circa 300mila euro necessari per affrontare il campionato. Dopo nove anni, dunque, la squadra abruzzese con ogni probabilità non si presenterà al via della Serie A: “Se entro la prossima settimana non ci saranno novità sostanziali – conferma l’allenatore Nunzio Lanci al quotidiano Il Centro – ripartiremo dalla Serie C, cedendo ad altri il titolo. Tutto ha un inizio e una fine, e in assenza di soluzioni a breve termine ci toccherà giocoforza alzare bandiera bianca. Consapevoli ed orgogliosi, però, della credibilità che in questi anni ci siamo costruiti, anche in ambito nazionale“. Tra i potenziali acquirenti del titolo di A2 dell’Impavida ci sarebbero, secondo i rumors, la Videx Grottazzolina e la Pallavolo Franco Tigano Palmi. LEGGI TUTTO

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    Massimo Redaelli al Pool Libertas Cantù per il decimo anno consecutivo

    Di Redazione 10 anni. Di vittorie, sconfitte, trasferte, partite in casa, promozioni e Play-Off. Per Massimo Redaelli, maglio conosciuto come ‘Max Red’, questo decennio in maglia Libertas Cantù ha significato tutto questo, e anche di più. E per la decima stagione consecutiva sarà ancora uno dei pilastri della società, sempre nel ruolo che ha abbracciato per la prima volta lo scorso campionato, quello di General Manager. Inoltre, sarà anche uno dei punti di riferimento del nostro settore giovanile, che rimane una parte fondamentale della compagine canturina. “Sono davvero felice che Max continui nel lavoro iniziato lo scorso anno come General Manager della società – dice il Presidente Ambrogio Molteni –. Si dovrà anche occupare di seguire il nostro settore giovanile, che resta fondamentale per il futuro. Il lavoro da fare sarà come sempre molto, anche perché avremo sempre più impianti da seguire, con tutte le problematiche del caso. Per Max sarà il decimo anno in Libertas, che si abbina al nostro quarantesimo di fondazione della società: è sicuramente un bel connubio, ed una parte importante del nostro passato e speriamo anche del futuro”. “Giovedi 15 aprile, l’indomani dall’uscita di scena dopo Gara-2 dei quarti di finale contro la Prisma Taranto, alle ore 14 a casa sua – dice il confermato General Manager –, Ambrogio (il Presidente Molteni, ndr) mi chiede cosa vorrei fare per la stagione prossima. La mia risposta non poteva che essere una: ‘Se a te va bene, a me andrebbe di continuare a darti una mano’. E così, nell’anno del 40° anniversario della Libertas Cantù, della decima partecipazione alla seconda serie nazionale, la Serie A2, sarà anche per me un anniversario, il decimo anno consecutivo, partendo da quel 2012-13 quando il Pool Libertas Cantù riconquistò la Serie A2. Dopo la quinta partecipazione ai Play-Off nella nostra storia, in questa annata avremo tanto da lavorare, ancora lontani dal nostro ‘fortino’ del Parini, in fase di ristrutturazione. Personalmente sono contento di fare un’altra stagione al PalaFrancescucci, questa volta sperando che ci sia il nostro pubblico a darci la giusta ‘spinta’ come è sempre successo. La società si sta muovendo molto bene sul mercato, cercando di costruire un roster con il maggior equilibrio possibile nei vari reparti per affrontare una stagione che si preanuncia di altissimo livello, considerando poi le 2 retrocessioni. Sono felicissimo di essere ancora qui: ringrazio ovviamente Ambrogio (il Presidente Molteni ndr) per la fiducia accordatami, in quella che considero la mia ‘seconda famiglia. Spero che il mio naturale ‘ottimismo’ e la mia ‘solarità’ siano di aiuto al nostro staff per ottenere quei risultati positivi che, pur nelle mille difficoltà, hanno sempre contraddistinto la ‘Piazza Canturina’. Nella speranza che ad Ottobre si siano ristabilite le possibilità di entrare al Palazzetto, rivolgo l’hashtag a tutti i nostri tifosi che negli anni ci hanno seguito in questa avventura, questa volta riferito al PalaFrancescucci e non al Parini: ‘#riempiamolo’”. LA SCHEDAMassimo RedaelliNATO A: Carate Brianza (MB)IL: 27/04/1964 CARRIERA:2004-2006: Pallavolo Agliatese (MB)2008-2010: Pro Victoria Monza (B2/B1) – 2° allenatore2010-2012: CheBanca! Milano (A2) – scoutman e 2° allenatore2012-…: Pool Libertas Cantù – 2° allenatore e General Manager (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Agnelli Tipiesse, Callioni: “La filosofia è quella di creare una squadra giovane”

    Di Redazione Il vicepresidente dell’Agnelli Tipiesse Bergamo, Andrea Callioni, si esprime sulla stagione appena conclusa, con un occhio particolare al mercato e lo sguardo agli obiettivi per la prossima stagione, auspicando un possibile ritorno del pubblico nei palazzetti. Agnelli Tipiesse chiude in bellezza con la vittoria della Supercoppa di A2 battendo la neopromossa Prisma Taranto, si aspettava un risultato positivo dopo l’epilogo amaro ai play off e il mese di stop? “Senz’altro avevamo buone aspettative, c’era comunque l’incertezza legata al fermo di 40 giorni però nello stesso tempo sapevamo che i ragazzi erano determinati e in forma e che si stavano preparando al meglio guidati dal nostro coach Graziosi per questo evento, quindi aspettarci proprio la vittoria no, ma ci aspettavamo una partita di alto livello e combattuta, poi invece è arrivata la vittoria che è stata la chiusura di una stagione senz’altro positiva che ci ha resi molto orgogliosi”. Che tipo di mercato farà ora il team oltre alle riconferme che già sono note, sempre orientato ai giovani o ad un mix di esperti- giovani sull’esempio di altre squadre? “Il mercato è già ripartito, l’idea è quella di rifare una squadra come quella dello scorso anno, giovane con un mercato mirato in base alle nostre esigenze e la riconferma dei buoni livelli che abbiamo avuto lo scorso anno, senz’altro va ricordato che il periodo è comunque sempre difficile, speriamo a ottobre di ripartire con la presenza di un pubblico nel palazzetto, vorrebbe dire avere il tifo e una spettacolarizzazione diversa ma è anche un aiuto dal punto di vista economico. Ad oggi questo non è ancora certo, è probabile che sarà ancora un anno di transizione”. Che obiettivi sono previsti per la prossima stagione? “Dopo una stagione di regular season di alto livello, Coppa Italia e Supercoppa portata in bacheca ci sono buone aspettative per il prossimo anno. Come quest’anno l’idea è quella di partire e lavorare giorno dopo giorno impegnandosi al meglio cercando di ripetere e ricostruire i livelli della stagione appena conclusa”. Cosa serve secondo lei per riuscire a ripetere una stagione così importante e addirittura migliorarla? “Servirà una squadra ben amalgamata, abbiamo questo coach che ha fatto un ottimo lavoro che è riuscito a fare un buon lavoro e ad affiatare i ragazzi e mantenerli concentrati nei momenti decisivi. Serve partire, lavorare come gruppo e cercare di mettere in campo i valori di tutti per cercare da subito di portare a casa dei buoni risultati”. Qual è la vera filosofia di questa Agnelli Tipiesse ad un anno dalla sua nascita, che identità porta nel campionato di A2? “La Filosofia è quella di avere una squadra giovane che lavora tanto e che si impegna e che cerca ogni domenica partita dopo partita di portare a casa i risultati senza perdere concentrazione fino alla fine”. È soddisfatto dell’operato di mister Graziosi? “Sì, sono molto soddisfatto ha fatto un grosso lavoro come squadra portando a casa due coppe ed è riuscito a tenere i ragazzi affiatati dopo 40 giorni di stop è riuscito a tenere i ragazzi concentrati. e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Dove vede Agnelli Tipiesse tra un anno? “Sarebbe bello risentirci tra un anno e raccontare di una grande stagione ancora al vertice con Agnelli Tipiesse tra le protagoniste e poter vedere i ragazzi in finale come due anni fa e assaporare questa partita per la promozione ed il clima della Superlega, finale che ci è mancata in questa stagione”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Andrea Mattei: “A Siena voglio scrivere un’altra bella pagina”

    Di Roberto Zucca La storia è fatta di corsi e ricorsi. Soprattutto nella pallavolo, nella quale spesso si assiste a ritorni sulla carta inaspettati. Come quello di Andrea Mattei, che dopo due stagioni a Reggio Emilia rientra alla Emma Villas Aubay Siena per una A2 che si preannuncia già entusiasmante: “Una scelta che ho fatto con il cuore. Molti tifosi mi avevano scritto negli anni scorsi, facendomi capire che a Siena avevo lasciato un bel ricordo. Ho avuto un colloquio molto piacevole con il presidente Bisogno e il DS Mechini e ho deciso di firmare qui per la prossima stagione“. Con quale spirito si rientra a Siena? “Con lo spirito di chi vuole proseguire a scrivere una bella pagina della propria carriera. Siena è una società importante e ambiziosa e le intenzioni sono quelle di fare un buon campionato“. Trova Tubertini, un allenatore molto stimato nell’ambiente. “Spero di fare un ottimo lavoro con lui. La squadra che sta disegnando è sicuramente interessante ma ci sarà da lottare perché la A2 sta diventando un campionato molto ostico. Basti pensare a Cuneo, Castellana o Bergamo. La lotta sarà dura ogni domenica“. Foto Lega Pallavolo Serie A Ha lasciato Reggio Emilia, dopo due stagioni. Si aspettava i risultati dell’ultimo anno? “Sono il frutto di un buon lavoro. Ci siamo divertiti e il fatto di aver centrato i play off è stato importante per tutto il gruppo. Ho lasciato delle belle persone e un bel gruppo di amici. Tornarci da avversario sarà strano ma sicuramente lo farò con il sorriso dei tifosi e la stima per chi ho lasciato alla Conad“. L’estate è il tempo del Beach Volley. È sempre tentato dalla sabbia? “Ho giocato l’ultimo Kiklos, ma è e rimane un passatempo per tenermi in forma. Quest’estate farò qualche B1 e qualche tappa del campionato italiano come quella di Terracina. Ma per ora la pallavolo resta il primo e unico amore“. LEGGI TUTTO