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    Cominetti e la sua Bergamo: “Dovunque giocherò, resti il mio sogno nel cassetto”

    Di Redazione Da Cantù a Mondovì, da Mondovì a Taranto, da Taranto a Reggio Emilia con in mezzo una promozione in Superlega. E’ l’ultimo percorso tracciato dal ventiquattrenne Robeto Cominetti, schiacciatore, appunto, approdato da poco al Volley Tricolore. Il punto di partenza di Cominetti è, però, la “sua” Olimpia Bergamo, in cui è cresciuto fino ad arrivare alla serie B. Ma tornando al passato più prossimo, Roberto si è trasferito a Mondovì, in serie A2, nella stagione 2020-2021. E lì avrebbe dovuto vivere una stagione da protagonista in una squadra accreditata al salto di categoria. «Invece è stato un anno complicato – spiega Cominetti a L’Eco di Bergamo -. A Mondovì il progetto iniziale era interessante, ma poi sono subentrati problemi economici, così quando a dicembre è arrivata la proposta di Taranto ho sfruttato l’opportunità per trasferirmi in una squadra altrettanto ambiziosa, nella quale avrei giocato e mi sarei allenato a fianco di giocatori che vantano esperienza in SuperLega e dai quali avrei avuto tanto da imparare». Nelle poche partite che ha avuto a disposizione per giocare da titolare, prima del ritorno di Parodi, Cominetti ha dimostrato il suo valore: «Con il ritorno di Parodi sono tornato in panchina, perché lui è un giocatore fortissimo, d’altra categoria rispetto alla A2, oltre che una splendida persona. Ai playoff è andato tutto bene e alla fine abbiamo centrato la SuperLega». Cominetti, infine, ammette l’interesse a tornare nella propria “casa”, l’Agnelli Tipiesse di Bergamo: «È vero, l’interesse era reciproco. Ho parlato con coach Graziosi e mi ha detto che avevo le caratteristiche del giocatore che stavano cercando. Però all’Agnelli Tipiesse ci sono già due laterali forti, Pierotti e Terpin, quindi la mia voglia di giocare mi ha portato a valutare altre opportunità. Però mi ha fatto molto piacere il suo interesse perché è il mio sogno nel cassetto poter tornare a giocare nella squadra della mia città». LEGGI TUTTO

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    Alberini: “E’ un campionato selettivo, ma non ho mai pensato di abbandonare l’HRK”

    Di Redazione L’HRK Motta di Livenza è stata fautrice della grande cavalcata fino alla serie A2. Tra i protagonisti, il regista Alessio Alberini che ha deciso di rimanere tra le fila di Livenza per smistare il gioco anche dopo il salto di categoria. Cosa lo ha spinto a rimanere, lo spiega in un’intervista a Il Gazzettino di Treviso: «Non appena ho saputo della possibilità di rimanere a Motta ho firmato a occhi chiusi. Dopo un anno come quello appena trascorso, con i compagni, l’ambiente in generale, la società e i tifosi sono veramente stato bene. Ci tenevo a rimanere e a giocare in A2 con i colori di Motta». Come inquadri il prossimo campionato? «Molto più tosto rispetto all’anno scorso. Dodici squadre in Italia. Diciamo che inizia a essere molto selettivo. Proprio per questo non dovremo buttare nemmeno una partita. Per portare a casa il risultato servirà tutto, da tutti e sempre. Come l’anno scorso, non ci prefiggiamo obiettivi se non quello di fare una buona stagione e toglierci qualche soddisfazione». Sta nascendo la nuova Hrk. Come la vedi? «Sarà una squadra ancor più organizzata e attenta alle esigenze che si presentano, soprattutto dopo i salti di categoria. Cambieranno le cose anche a livello logistico e di organizzazione generale, ma Motta, tutta la società, riesce a metterci l’impegno senza perdere quella parte emotiva, quel senso di familiarità che riesce a far star bene noi atleti». LEGGI TUTTO

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    Il Vbc Mondovì ringrazia allenatori ed giocatori della stagione scorsa

    Di Redazione La nuova stagione sportiva sempre in Serie A2 è alle porte ed il Vbc Mondovì desidera ringraziare l’allenatore ed i giocatori della stagione scorsa, che hanno condiviso fino alla fine le difficoltà di una stagione estremamente complicata. La pandemia ha condizionato la vita e l’esistenza stessa di tutti e  dei nostri colori, così messi a dura prova da una situazione generale imprevista, drammatica ed imprevedibile fimo a pochi mesi prima dal suo verificarsi. In questo contesto il VBC Synergy Mondovì desidera ringraziare chi ha portato a termine il campionato scorso. L’allenatore Mario Barbiero, una serietà, una dirittura morale ed una capacità tecnica ovunque e da tempo riconosciuta, una guida meravigliosa per i giocatori, una conferma assoluta e prestigiosa dal momento nel quale è diventato un carismatico mister del VBC. Il vice allenatore Lele Negro prezioso e attento collaboratore, Elena Ambrogio paziente e competente nella cura dei ragazzi Luca Borgogno, una bandiera della compagine, a questa legato anche dalle origini locali. Filippo Pochini, una calamita in seconda linea. Mattia Fenoglio sua degnissima alternativa tattica. Pedro Luiz Putini estro e fantasia in palleggio, Mattia Milano sempre pronto nel medesimo ruolo. Alberto Marra e Manuel Bussolari validissima diagonale di centrali, Alessio Ferrini all’altezza in un momento così delicato della stagione. Matteo Paoletti, sempre grande mattatore. Filippo Camperi ed Emanuele Bosio, giovani e promettenti. Allo staff tecnico a tutti questi giocatori, un ringraziamento grandissimo ed una gratitudine infinita per avere portato a termine un campionato difficile ed una stagione irta di ostacoli. Un in bocca al lupo per tutti, per coloro che inizieranno la prossima stagione in altre società, un ricordo ed un ringraziamento infinito per quella scorsa. Monregalesi una volta, monregalesi per sempre. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rinascita, coach Barbiero: “È un roster giovane, motivato ed intercambiabile”

    Di Redazione Ha preso ormai forma la Rinascita targata mister Barbiero che prenderà parte al 77^ campionato di serie A2 Credem Banca. La sesta stagione per i lagonegresi che per il secondo anno consecutivo giocheranno nel palasport di Villa D’Agri (PZ) . In attesa di conoscere il roster completo, mister Barbiero traccia un primo resoconto del mercato e lancia un messaggio ai tifosi e ai sostenitori della Rinascita, che non vedono l’ora di conoscere le modalità di accesso ai palasport per la prossima stagione.  “Con il presidente Nicola Carlomagno, abbiamo pensato ad un progetto squadra ben preciso– spiega Barbiero – per questo motivo stiamo allestendo una squadra con atleti di talento, con una fortissima motivazione e con tanta voglia di far bene. Quindi sarà una squadra votata al lavoro ed al miglioramento sia individuale che collettivo. Non vogliamo darci obiettivi di classifica, ma vogliamo affrontare ogni gara per vincerla. È un roster giovane, motivato ed intercambiabile, ho sensazioni positive da tutti”, sottolinea Barbiero. “Vogliamo regalare alla Rinascita Lagonegro a tutti i soci, sostenitori ed appassionati una bella stagione agonistica”, è il messaggio che lancia a tutti i tifosi biancorossi. Mancano pochi tasselli ormai per completare la squadra che conta già della diagonale Pistolesi – Argenta, delle bande Milan, Di Silvestre e Armenante, del centrale Bonola, e del libero Hoffer. A breve arriveranno gli ingaggi degli altri due centrali e delle altre seconde linee. Il mercato chiuderà a metà luglio e si conosceranno anche i calendari e l’inizio della stagione previsto per ottobre.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santa Croce, Pace: “Non mi sarei lasciato sfuggire l’opportunità del salto di categoria”

    Di Redazione Domenico Pace, il nuovo libero della Kemas Lamipel Santa Croce, si pronuncia per la prima volta, con la maglia biancorossa. Giovane di prospettiva, ha ben figurato con la maglia di Tuscania in Serie A3. La prima dichiarazione del classe 2000: “Sono contentissimo di esser stato chiamato da Santa Croce, sia perché è una società che mi è sempre piaciuta, sia perché mi stanno dando l’opportunità di fare il salto di categoria. Appena ho ricevuto la proposta non ho esitato a dire di sì, sono carichissimo e pronto a dare il meglio per questa società. Sono molto emozionato e non vedo l’ora di lavorare sodo per raggiungere buoni risultati con i miei futuri nuovi compagni. Spero finisca il più presto possibile questo periodo di covid per riavere la Curva Parenti e tutti i tifosi biancorossi sugli spalti sperando di vivere grandi emozioni insieme”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Conad verso Parma o Modena. Migliari: “Inevitabile disagio”

    Di Redazione Brutta tegola in casa Conad Reggio Emilia che, a quanto sembra, dovrà rinunciare alla sua casa il Pala Bigi, per la prossima stagione. Una notizia che di certo non fa bene ad una realtà che in questa stagione ha disputato un ottimo campionato raggiungendo i playoff. II management del Volley Tricolore sta provando a darsi da fare, ma la situazione non si presenta semplice, come spiega Loris Migliari, consigliere del sodalizio, intervistato da Il Resto del Carlino Reggio il quale sta seguendo giorno dopo giorno gli sviluppi della vicenda: «L’ultimo contatto ufficiale che io ho avuto con l’amministrazione comunale risale a fine aprile quando ci hanno detto che dovevamo lasciare libero il PalaBigi delle nostre attrezzature per via dell’inizio dei lavori. Dopodichè non ho saputo più nulla. E’ chiaro che avevo sentore che la situazione non si sarebbe risolta entro ottobre come precedentemente previsto, quindi abbiamo iniziato a muoverci per risolvere la situazione, che non è affatto semplice». «In provincia di Reggio l’unica struttura omologata per 1000 posti a sedere, come richiesto dal regolamento della Legavolley, è il PalaBursi di Rubiera. Abbiamo già dialogato ma ci sono alcune difficoltà logistiche di adeguamento dell’impianto che non è detto si possano superare e quindi, nonostante l’impegno della locale amministrazione comunale, siamo ancora in alto mare. Il problema è che nel reggiano non sono presenti nemmeno impianti omologati per 600 posti a sedere, che sarebbe stato il piano B chiedendo una deroga solitamente riservata alle neopromosse. L’unico sarebbe il nuovo palasport di Guastalla, ma, se va tutto bene, sarebbe disponibile a novembre. Se non riusciremo ad andare a Rubiera, quindi, temo saremo costretti a emigrare a Parma o Modena, con inevitabile disagio sotto tutti i punti di vista. E sarebbe un gran peccato dato che tutte le altre squadre reggiane, una casa ce l’hanno». LEGGI TUTTO

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    Matteo Battocchio: “Non pensavo che saremmo arrivati a questo livello”

    Di Stefano Benzi Matteo Battocchio si trova nella non facile posizione di chi ha fatto talmente bene nella stagione appena conclusa da dover quasi promettere a tutti i costi qualcosa. Ma vale la pena anche ricordare come il Pool Libertas Cantù sia arrivato a un risultato insperato, i quarti di finale dei play off, cedendo solo davanti alla corazzata Taranto. E dire che la squadra sembrava avere ancora un bel margine di miglioramento: “È vero – dice Battocchio – siamo usciti contro la squadra più forte, conquistando un solo set in due partite, ma ce la siamo giocata alla pari e senza paura. Se devo essere completamente sincero, a inizio stagione non pensavo saremmo arrivati a questo livello. E se devo dirla tutta, mi sarebbe piaciuto se il torneo fosse durato ancora un pochino. Perché stavamo crescendo“. Il tutto considerando una stagione davvero strana, nella quale Cantù è stata sicuramente la squadra costretta a confrontarsi con il calendario più bizzarro in assoluto: “Tutte le società hanno avuto i loro problemi, perché la pandemia ha penalizzato tutti – continua il coach – ma noi siamo stati gli unici a stare fermi per settimane per poi recuperare turni di gioco all’impazzata, uno dopo l’altro con trasferte davvero problematiche. Ancora oggi mi chiedo perché e se non ci fosse un modo migliore e più equo di organizzare le cose. Ma ormai è andata“. Photo credit: Patrizia Tettamanti Lo spirito di adattamento della squadra è stata la grande qualità che ha portato fino a un risultato insperato: “Indubbiamente abbiamo imparato molto su noi stessi e sulla gestione del gioco, certe fragilità che avevamo all’inizio e che ci sono costate dei punti alla fine della stagione erano state decisamente rimosse. Abbiamo chiuso in crescita, migliorando e con la possibilità di pensare che tutto sommato potesse andare anche meglio di com’è andata“. Motzo, richiestissimo, resta a Cantù. Arrivano lo schiacciatore Sette da Ortona, il centrale Copelli da Santa Croce, il giovane Giani dalla B1 di Monza ma soprattutto Manuel Coscione, che dopo avere guidato Taranto in Superlega sostituirà in pallggio l’estone Viiber. Una bella sorpresa: “Abbiamo scelto un uomo di spessore e ringrazio il presidente che fino a questo momento, non senza enormi sacrifici, sta disegnando la squadra che pensavo. Manuel aiuterà i giovani a crescere e conto sul fatto che potrà avvicinare tante persone convincendole a tornare al palazzetto. Mai come ora abbiamo bisogno della nostra gente, della loro presenza“. Manca uno schiacciatore di peso: “Non c’è fretta – conclude Battocchio – vediamo che cosa si muove e quali possibilità ci sono. La società sa con chi mi piacerebbe lavorare. Se ci saranno opportunità saremo sicuramente pronti a coglierle. Mi aspetto una A2 molto equilbrata, di alto livello ma soprattutto molto competitiva e compatta. Saranno poche le cose che faranno la differenza“. LEGGI TUTTO

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    Il Vbc Mondovì spegna 50 candeline e prepara la decima stagione in Serie A

    Di Redazione Quella che sta per iniziare sarà una stagione particolare per il Vbc Mondovì, che festeggia 50 anni di attività sportiva…e 10 di Serie A. Dopo la storica promozione del 1984 e le tre stagioni in A2 negli anni ’80, infatti, i monregalesi si apprestano a vivere la settima stagione nella seconda serie nazionale, dopo il ritorno nell’Olimpo del volley datato 2015. L’anno di nascita del Vbc Mondovì è il 1972, quando il neonato sodalizio iscrive una propria squadra al campionato di seconda categoria provinciale FIPAV. Già nella stagione successiva l’approdo nelle categorie regionali con la promozione in Serie D, mentre nel 1976 viene conquistata la Serie C. L’ascesa, con/aldo bovolo – Mario Sasso in panchina, è dirompente e porta i monregalesi in Serie B nel 1978. Da allora una lunga permanenza sulla scena interregionale e nazionale, interrotta solo dalla parentesi in Serie C nella stagione 2006/2007. Il Vbc sfiora l’approdo in Serie A già ad inizio anni ’80, grazie all’entusiasmo dello storico e indimenticato presidente Nino Manera. I tifosi di lunga data (che un tempo si chiamavano “Green Devils”) ricordano la rocambolesca sconfitta a Milano (sulla quale si potrebbe scrivere un libro…) che rimandò la storica promozione. Quella venne festeggiata sabato 30 marzo 1984, sul campo del Lasalliano Torino. Protagonista una squadra tutta “fatta in casa”, capitanata da Beppe Carlevaris e guidata da Mario Sasso. L’esperienza in A2, targata Valeo, dura tre anni e vede aggregarsi al gruppo locale campioni come Baranowicz, Halanda e Trifunovic. Dopo la dolorosa retrocessione, il Vbc rischia subito di ritornare in Serie A, finendo alle spalle di Asti e Sauber Bologna (solo per quoziente set). Seguono sei annate tra B1 e B2. Nel 1993 viene a mancare il presidente Nino Manera (a lui è intitolato l’attuale palazzetto dello sport), la cui carica viene rilevata dalla moglie Giuliana. Dieci anni dopo, il testimone passa a Giancarlo Augustoni, che ha ricoperto la carica di presidente della società fino ad oggi. A riportare entusiasmo ci pensa la squadra affidata a Roberto Santilli (con campioni come Oria e Mastrangelo), che nel 1995-1996 contende a Roma la promozione diretta in Serie A e si ferma solo ai play-off. Seguono tre anni con Simeonov in panchina, quindi il duo Bonelli-Peyra riporta i monregalesi in B1. Il ritorno di Sasso coincide con la sfortunata annata del 2005-2006, ma il “purgatorio” dura un anno solo. Ai play-off, a Mantova, il Vbc riconquista la B2, e nel 2011-12 sale in B1 (con un cambio in panchina alla vigilia dell’ultima giornata a Bresso). Augustoni scommette sul giovane tecnico del Parella Mauro Barisciani e il “comandante” impiega tre anni per tornare in A2: è il giugno 2015, la festa è sul campo di Aversa dopo un incredibile doppio confronto ai play-off contro il Prata di Pordenone. Al ritorno in A2, subito una salvezza tranquilla, con il secondo posto nella classifica delle presenze di spettatori al palazzetto, alle spalle solo di Siena. Al secondo anno i monregalesi centrano la Pool Promozione e staccano il biglietto per i play-off per la promozione in SuperLega. L’incrocio nei Quarti è di quelli difficilissimi, contro la corazzata Emma Villas Siena, che alla fine approda semifinale. I monregalesi coronano la meravigliosa seconda stagione in A2 anche con il passaggio alla semifinale di Coppa Italia, battendo nei quarti Aversa ed arrendendosi solo alla solita Siena nello scontro per l’accesso alla finalissima. Numeri importanti anche sugli spalti, con 12.000 spettatori paganti nelle partite casalinghe. La terza stagione vede un avvio in sordina, prima di un incredibile filotto di risultati utili che porta i monregalesi fino al quarto posto della Pool B. Dopo sei anni in panchina, la società saluta Barisciani e scommette su Fenoglio. La stagione 2018-19 vede i biancoblù stravincere la Regular Season, purtroppo però ai play-off è Cantù a vincere la serie dei quarti di finale. Morelli e compagni (in rosa anche i due estoni Kollo e Treial) sfiorano anche la finale di Coppa Italia, arrendendosi a Bergamo in semifinale. Si arriva così all’ultimo biennio, sicuramente più complicato. Nel 2019-2020, in autunno la squadra perde Fenoglio e altri pezzi pregiati della rosa, ma dopo l’arrivo in panchina di Mario Barbiero si risolleva e arriva a sfiorare i play-off (il campionato viene interrotto prematuramente a causa dell’emergenza Covid). La pandemia condiziona anche l’ultima stagione, che con orgoglio e senso di responsabilità comunque i monregalesi portano a termine, seppur tra mille difficoltà. L’anno prossimo il Vbc Mondovì sarà ancora ai nastri di partenza della Serie A2, pronto a scrivere un altro capitolo di una storia lunga mezzo secolo. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO