consigliato per te

  • in

    Virginia Berasi lascia la pallavolo giocata: “Si è chiuso un cerchio”

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia si gode il traguardo salvezza e mentre arrivano le prime conferme, prima fra tutte quella della capitana Tatiana Kosheleva, altre giocatrici salutano la squadra. Tra queste Virginia Berasi, palleggiatrice trentina 28enne, che proprio sabato scorso ha giocato con Roma, l’ultima gara della sua carriera. “Avevo in mente di smettere già l’anno scorso, ma poi non ho potuto dire no a Vallefoglia e a Bonafede che mi ha scoperta e cresciuta, poi richiamata – confessa l’alzatrice al Camilla Cataldo, Corriere Adriatico Pesaro – : è stato il quarto anno con lui. Ho avuto qualche ripensamento ma confermo la mia scelta. Ho toccato l’apice, la Serie A1 da titolare ed è il momento giusto per chiudere“. L’alzatrice, partita dalle retrovie, si è ritrovata a novembre titolare, arrivando a chiudere la stagione da protagonista assoluta. “All’inizio è stato difficile, poi pian piano siamo diventate un gruppo. Questa salvezza è bellissima. Era un obiettivo difficile da raggiungere perché è stato un campionato assurdo. Ho giocato da titolare al primo anno di A1 e nessuno se lo sarebbe mai aspettato nè ci avrebbe creduto, sono riuscita a sostenere il livello. Siamo tutte felici, la società lo merita perchè è ambiziosa ma umana“. Ora per lei ci sono altre priorità, come avviare i suoi progetti legati all’ostetricia, il suo titolo di studio, stabilirsi a Gemona del Friuli con Luca, il suo compagno e creare le basi per una famiglia “Ma non voglio abbandonare il volley che è la mia passione, magari la coltiverò allenando le ragazzine“. (fonte: Corriere Adriatico Pesaro) LEGGI TUTTO

  • in

    Play Off al via, Piccinini: “Conegliano favorita, ma occhio a Novara, Monza e Scandicci”

    Tempo di Play Off per la pallavolo femminile: si parte questo weekend con i quarti di finale. Ci sarà il derby Novara­-Cuneo, mentre Chieri affronterà Monza; Conegliano­-Firenze e Scandicci-Busto Arsizio gli altri accoppiamenti. Ad analizzare le sfide, intervistata da Mirko Graziano, è Francesca Piccinini, mito vivente della pallavolo italiana, oggi vice-presidente della UYBA Busto Arsizio. “Conegliano è sicuramente la favorita, ma la corsa allo scudetto questa volta mi sembra un po’ meno scontata rispetto al recente passato – ammette Piccinini – . Le altre pretendenti? Novara su tutte, occhio poi a Monza e Scandicci“. Per Chieri si prospetta una sfida proibitiva, contro Monza ma “Monza soffrirà non poco nella sfida di Chieri. Là è terribile giocare: è bello caldo l’ambiente, ricordo bene“. Scandicci-Busto Arsizio è invece la sfida più equilibrata “anche se a Busto abbiamo avuto parecchi problemi. A un certo punto eravamo così poche che sono scesa in campo anche io per fare numero in allenamento” ammette ridendo. “Novara è davvero forte, ripeto, può puntare allo scudetto. Cuneo aveva fatto meglio l’anno scorso“. Francesca non ha dubbi, le tre giocatrici migliori della Regular Season sono Paola Egonu, Jovana Stevanovic e Caterina Bosetti. Tra le ragazze “meno note” ad averla colpita è invece Alice Degradi “Spinge sempre, è cresciuta parecchio durante la stagione, e nelle difficoltà la trovi sempre pronta“. (fonte: Corriere Torino) LEGGI TUTTO

  • in

    Paola Egonu sul trono delle bomber, in battuta continua il dominio di Hancock

    Di Redazione Terminata la regular season di Serie A1 femminile e a due giorni dall’inizio dei Play Off, possiamo già fare i primi “conti” sull’andamento della stagione, consultando le statistiche sulle migliori interpreti di ogni fondamentale. Un verdetto quasi scontato per quanto riguarda la miglior realizzatrice: Paola Egonu, pur avendo disputato una partita in meno rispetto alle rivali, domina la classifica sia dal punto di vista dei punti totali (549) sia da quello della media di punti per set, 5,97. In entrambi i casi a seguirla sono Camilla Mingardi, che cede dunque il trono dopo due stagioni (524 punti, 5,19 a set) e Sylvia Nwakalor (516, 4,96 a set). Foto LVF/Rubin Non è una novità neppure la classifica del miglior servizio che, incredibile ma vero, vede ancora una volta in vetta Micha Hancock: per la palleggiatrice dell’Igor Gorgonzola Novara si tratta addirittura del quinto anno consecutivo ai vertici di questa specialità! Stavolta, però, Hancock ha avuto le sue gatte da pelare, imponendosi solo di un’incollatura su Ekaterina Antropova, giovane opposta di Scandicci: 42 ace a 41. E la russa stravince dal punto di vista della media di ace per set, con 0,61 contro gli 0,47 della rivale. Notevoli anche le performance di Federica Squarcini (38) e della solita Egonu (37). Grazie a Hancock, Novara è nettamente in vantaggio anche nella classifica a squadre: 144 ace totali, 1,55 a set (129 per Cuneo, media di 1,34 per Monza). foto Vero Volley Monza Parlando di migliori attaccanti torna inevitabilmente d’attualità Paola Egonu: la fuoriclasse della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano è davanti a tutte sia come numero di vincenti sia, soprattutto, come percentuale di efficacia (51,88%). Alle sue spalle Sinead Jack-Kisal, centrale di Vallefoglia, con il 51,54%, e la compagna di squadra Kathryn Plummer con il 50,35%. Se invece si tiene conto della media ponderata, che prende in considerazione anche il numero di errori, a seguire Egonu sono Nika Daalderop e Alessia Gennari. Conegliano è ovviamente anche la squadra migliore per numero di attacchi vincenti a set: 14,39, meglio di Monza (14,34) e Novara (14,25). foto Vero Volley Monza Nella graduatoria dei muri è Anna Danesi la numero uno: la centrale della Vero Volley Monza chiude a quota 75 vincenti, riuscendo a contenere la “rimonta” finale di Jovana Stevanovic della Unet E-Work Busto Arsizio con 74. Al terzo posto Veronika Trnkova dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, con 68 “monster block”. Se si guarda alla media per set Danesi viene superata da una stratosferica Bozana Butigan, con 45 muri in soli 49 parziali disputati (0,92). A livello di squadra chi ha messo a segno più muri di tutti è la Reale Mutua Fenera Chieri (263) ma Monza, con 259, prevale come media per set, con 2,73 contro i 2,66 di Conegliano e i 2,65 di Scandicci. Foto LVF/Rubin Infine la ricezione, come sempre il fondamentale più difficile da valutare: spicca su tutte la percentuale di ricezioni perfette di Monica De Gennaro, uno stellare 61,78% (c’è una ragione se i battitori avversari la evitano!). Nessuno riesce ad avvicinarsi all’azzurra dell’Imoco: la seconda è Ilaria Spirito con il 55,36%, segue Brenda Castillo con il 54,70%. La dominicana di Scandicci è però prima per media ponderata, visto il bassissimo numero di errori. Se poi si considera il numero di ricezioni perfette, la classifica è stravolta: davanti c’è la trentina Ilenia Moro con 2,78 per set, seguita da Yana Shcherban di Casalmaggiore (2,75) e Alexa Gray di Busto Arsizio (2,71). A livello di squadra la miglior percentuale è nettamente di Conegliano: 42,4% di perfette, contro il 39,1% di Novara e il 38,6% di Perugia. LEGGI TUTTO

  • in

    Lettera Mignemi, Fipav Lazio e Roma rispondono: “Stupiti e rammaricati, scritte cose ingenerose”

    A mezzo comunicato stampa congiunto, e non sui propri canali social (anche perché la pagina Facebook di Fipav Lazio è stata bloccata per “violazione del copyright”, n.d.r.), i presidenti Andrea Burlandi (Fipav Lazio) e Claudio Martinelli (Fipav Roma), hanno deciso di rispondere alla lettera aperta alla città e alle istituzioni scritta da Roberto Mignemi, direttore generale dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, appena retrocessa in A2. Come fatto in occasione di quest’ultima, anche in questo caso, per par condicio, riportiamo integralmente di seguito il comunicato federale. Roma Volley – la replica della Federazione Italiana Pallavolo Riscontriamo con grande stupore della nota a firma di Roberto Mignemi, direttore generale della Roma Volley Club. Nel rammarico per una retrocessione che ha fatto male a tutti gli amanti della pallavolo del nostro territorio, la nostra posizione è stata di totale supporto alla società in questione, il Comitato Territoriale (deputato a farlo) è stata la base – anche fisica – dove sono state promosse campagne di promozione e di biglietteria scontata, incentivata da materiale sportivo. La nostra vicinanza (testimoniata finanche dalla presenza fisica al Palazzo dello Sport) si è sostanziata nello sposare ed amplificare le giuste richieste del management societario circa la più volte denunciata mancanza di impianti ed abbiamo messo a disposizione il nostro know-how accumulato in tante manifestazioni organizzate all’ex Palalottomatica. È ingeneroso non menzionare lo sforzo organizzativo anche economico che la Fipav sta compiendo, in una operazione sinergica con altri enti, per dotare questa società sportiva di un proprio impianto di allenamento ed il supporto dato al coordinare l’operazione che ha permesso alla seconda squadra della società di disputare il campionato di serie B. Ci preme poi sottolineare – e ben dovrebbe saperlo il Presidente di RVC Pietro Mele che siede in consiglio regionale – come lo sviluppo della pallavolo e l’incremento di società e tesserati sia stato da sempre chiodo fisso dei Comitati citati ed è avvenuto in maniera costante ed incontrovertibile a Roma e nel Lazio. Tutto questo grazie ai grandi eventi internazionali e nazionali che si legano con le manifestazioni di piazza e dei più piccoli – organizzati con cura e coinvolgimento dell’intero movimento – ed una proposta di campionati e tornei sempre apprezzate ed una progettualità all’avanguardia anche nel campo della scuola e del sociale, a cui si aggiungono le proposizioni a vario titolo delle società più intraprendenti che cercano la partnership dei comitati, proposte in cui non possiamo annoverarne alcuna da parte della Roma Volley Club. Queste attività si sommano all’attenzione che poniamo nel ricevere e provare a risolvere le istanze e le varie problematiche, e questo al di là delle alterne vicende dei club di vertice – sempre supportati in tutte le operazioni promozionali – che ci hanno regalato scudetti o coppe per poi sparire, cosa che ci auguriamo non accada alla Roma Volley Club che ha avuto il merito di riportare la massima serie femminile in città pur nelle difficoltà propria di fare rete sistemica con le maggiori società del panorama femminile romano. Sappiamo bene che le criticità di fare pallavolo a Roma sono tante, lo vediamo anche nelle piccole cose quotidiane, e a tutti noi piacerebbe trovare interlocutori pubblici e privati più attenti alle istanze dell’intero movimento sportivo (base + vertice) ma la sera chiudiamo i comitati locali sicuri di aver fatto il massimo per seguire la nostra mission di tutelare, supportare, stimolare tutte le nostre società, gli atleti e i dirigenti. Per questo motivo, pur capendo l’amarezza del DG per il risultato finale, non possiamo accettare in silenzio la demagogica pagella di insufficienze comminata senza rispetto per alcuno; rimaniamo comunque – come sempre nell’interesse generale del movimento – pronti a sederci ad un tavolo qualora ci sia la concretezza e la volontà di confrontarsi per inseguire nuovi obiettivi.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Raphaela Folie: “Sono a disposizione, pronta per i Play Off”

    Di Redazione Si avvicinano gli appuntamenti decisivi della stagione e Raphaela Folie è pronta per tornare in campo: ormai da qualche anno la centrale della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano è purtroppo “abbonata” alle assenze per problemi fisici, ma quando arrivano le partite che contano si fa sempre trovare ai nastri di partenza. “Fino al rientro di Fahr ho dovuto fare qualche sforzo in più – spiega alla Tribuna di Treviso – e adesso sto recuperando qualche acciacco, dopo tanto sovraccarico sul ginocchio. Insieme al preparatore e ai fisioterapisti stiamo lavorando bene e sono a disposizione per tornare in campo“. “Sono contenta – aggiunge Folie – per aver trovato il modo di gestire ginocchio e tendini. Potersi allenare con costanza è importante. Per fortuna la nostra panchina è lunga e fortissima“. La prima avversaria nei Play Off sarà ancora una volta Firenze: “Storicamente è una squadra ostica, che non molla mai. Ha tante buone attaccanti e sappiamo che non ci aspettano gare semplici“. “Vincere la regular season con qualche fatica – ammette la centrale della nazionale – ci ha dato ancora più soddisfazione. Abbiamo ritrovato ritmo“. E poi si concentra sul tallone d’Achille delle Pantere, la battuta: “Non è mai stato il mio e il nostro forte, Paola esclusa. Ci stiamo lavorando molto, perché sappiamo di avere qualcosa in meno“. LEGGI TUTTO

  • in

    Danesi, sguardo ai Play Off: “Attenzione a Chieri, dobbiamo prenderla con le pinze”

    Di Redazione Anna Danesi, pilastro e monster block della Vero Volley Monza, si è goduta i due giorni liberi lasciati da coach Gaspari dopo la fine della regular season e, ora, è pronta a tornare in palestra per puntare gli occhi verso la prima gara valevole per i Play Off scudetto. In un’intervista di Andrea Gussoni per Qs, Danesi racconta come stia la Vero Volley e come si sia integrata l’ultima arrivata Jordan Larson: “Jordan Larson è stata l’ultima ad aggiungersi a questo gruppo e nonostante siano passate solo poche settimane si è già ambientata. Non c’è voluto moltissimo a trovare l’affiatamento con Alessia Orro al palleggio. Si è subito dimostrata disponibile e adesso possiamo dire che siamo davvero a posto”. Nel weekend si apre il periodo più caldo del campionato, con l’avvio dei play off le otto squadre qualificatasi possono sognare lo scudetto. Per Monza, prima avversaria è la Reale Mutua Fenera Chieri: “Anche l’anno scorso ci ha dato molto fastidio. È una squadra che non viene da un buon periodo ma dobbiamo prenderla conle pinze proprio per i precedenti in cui tecnicamente ci hanno spesso messo in difficoltà”. Il 6 febbraio scorso, in regular season, le monzesi di Gaspari sono riusciti nell’impresa di battere la corazzata Imoco Conegliano. Stessa impresa non è riuscita, invece, contro la Igor Volley Novara. Nonostante ciò, in chiave di un’eventuale finale, per Danesi sarebbe meglio affrontare la squadra di Lavarini. “Diciamo che vediamo più forte Conegliano. Contro Novara quest’anno abbiamo perso ma non ci siamo espresse neanche al90% delle nostre potenzialità. Per noi quindi è meglio affrontare le piemontesi in un’eventuale semifinale ma facciamo un passo alla volta”. Dopo aver condotto la classifica di Serie A1 per un breve periodo, per Danesi e compagne il rammarico di non aver mantenuto la posizione più alta: “Abbiamo perso punti importanti contro Casalmaggiore e Firenze. Potevamo concludere la stagione al primo posto ma oranon pensiamoci più”. LEGGI TUTTO

  • in

    Trento ripensa all’unione tra maschile e femminile. La chiave è Bertini?

    Di Redazione Il progetto era nato 11 anni fa, quando la Trentino Rosa militava ancora in Serie B1: già allora Diego Mosna e Roberto Postal avevano parlato della possibilità di unire le forze tra la Trentino Volley di Superlega e la squadra femminile, ma poi non se ne fece nulla. Oggi, dopo due stagioni fianco a fianco nella massima serie (quest’anno anche nello stesso palazzetto), l’argomento è tornato di attualità: secondo quanto riferisce L’Adige, alcuni colloqui tra le due parti si sono già tenuti e altri si svolgeranno in settimana. Il progetto richiederebbe ovviamente condizioni economiche ben precise, tra cui il sostegno da parte delle istituzioni locali; ma il vero nodo, a quanto riportato dal quotidiano, sembra essere la conferma di Matteo Bertini, allenatore della Delta Despar nelle ultime due stagioni. Sarebbe lui, infatti, la figura chiave da cui partire per organizzare l’attività della squadra, che punterebbe all’immediato ritorno in A1 e tornerebbe a giocare le partite interne nella palestra del Sanbapolis. (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

  • in

    Mignemi scrive alle istituzioni: “Fare sport di alto livello a Roma così è insostenibile”

    Dopo aver ringraziato i tifosi con un lungo post sui propri canali social, la Roma Volley Club ora si rivolge alle istituzioni con una lunga lettera, che abbiamo scelto di riportare integralmente, a firma del direttore generale Roberto Mignemi, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto la politica e la Federazione, sulle difficoltà di altri sport che non siano il calcio di disputare campionati di Serie A nella capitale. LETTERA APERTA ALLA CITTÀ E ALLE ISTITUZIONI Scrivo questa lettera aperta alla città e alle istituzioni perché vorrei proporre una riflessione su questa stagione e cercare di raccontare perché sia così difficile mantenere la seria A1 del volley a Roma (purtroppo anche il basket non l’ha più da tempo).Questo è un messaggio impregnato di amarezza, mai polemico, e fortemente propositivo. Lo voglio specificare all’inizio perché vorremmo che tutte le istituzioni coinvolte lo leggessero come una necessaria analisi nell’interesse di Roma sportiva e Roma tutta. Rivolgo un invito a istituzioni, federazioni, società sportive e cittadini a costruire insieme un nuovo scenario per lo sport della capitale d’Italia.Con la nostra retrocessione Roma torna a non avere una squadra nella massima serie dei campionati di volley e basket, secondo e terzo sport di squadra in Italia dopo il calcio. Il volley è il primo sport al femminile nel nostro paese.Tutti sanno quanto sia complicato lavorare nelle grandi città, tanto che molti pensano che questi sport trovino la loro giusta collocazione solo nelle piccole città. Personalmente, trovo questo estremamente riduttivo ed accettarlo sarebbe una grandissima sconfitta per Roma. Per esempio, Milano ha una squadra in A1 di volley e di basket maschile e in Lombardia ci sono più squadre di A1, per non parlare poi di altre capitali europee. foto Paganotti Cara Roma Capitale, Cari Sindaco Gualtieri e Assessore Onorato, Vi ringraziamo per averci messo nella prima pagina del programma elettorale e per lavorare alla riapertura del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano.Cara Regione Lazio, Cari Presidente Zingaretti e Delegato Tavani, Vi ringraziamo per averci supportato con un contributo economico e un’apprezzata vicinanza morale.Questi sono passi importanti e necessari, ma se vogliamo che realtà come la nostra attecchiscano non sono sufficienti, se non innestati in un discorso sistemico.Lo sport di una città come Roma è fatto di grandi eventi (ad esempio la maratona e/o i campionati europei e mondiali), di quelli che io definisco grandi eventi continuativi (i campionati di alto livello che si giocano ogni domenica) e di sport di base, questi elementi devono essere tutti presenti nella nostra città e devono e possono essere collegati e sinergici.Quindi si, assolutamente si, alla maratona di Roma ed ai suoi 12.000 e più partecipanti o alla Formula E, ma non scordiamoci che noi quest’anno, con una visibilità ancora minima, al primo anno di A1, abbiamo portato 16.000 spettatori in 13 gare (di cui 3 infrasettimanali e 1 lunedì) con una media di 1.200 persone a partita, e che, grazie anche a noi, che abbiamo riaperto il Palaeur e portato 4.200 spettatori alla prima partita contro Conegliano, si è deciso di disputare la finale di Coppa Italia di pallavolo femminile al Palazzo dello Sport dell’Eur con la presenza del Presidente Mattarella in diretta Tv su Rai2 in prima serata. foto Rubin/LVF L’attività di base non va in antitesi con i grandi eventi e l’alto livello, anzi, aver riportato il grande volley nella capitale crea attenzione e offre l’opportunità a famiglie e giovani atleti di innamorarsi dello sport, potendone godere dal vivo in un ambiente sano ed accogliente.Noi questa connessione tra la Roma Volley Club e il territorio in cui agiamo l’abbiamo cercata e iniziato a realizzarla da tempo.Abbiamo ospitato durante le nostre partite e sui nostri social progetti sociali come la Banca delle Visite, K9 Rescue Italia, l’Associazione Italiana Persone Down, la Cooperativa Sociale Capodarco, Creattivi Oltre la Rete e altre attività di sensibilizzazione e sostegno alla comunità, oltre alle campagne contro la violenza sulle donne, contro il razzismo e contro il bullismo.Abbiamo ospitato nelle nostre rubriche sui social gli altri sport romani, dando visibilità a realtà meritevoli con minori possibilità di essere notate e ospitato atleti e società, citandone solo alcuni, l’olimpionico di karate Busà, la Sis Roma pallanuoto femminile vincitrice della Coppa Italia, il tamburello maschile e femminile, la scherma, il football americano, il paddle, il nuoto, la boxe e tanti altri, offrendo, quando possibile, anche la platea del Palazzo dello Sport durante le nostre partite casalinghe.Abbiamo cominciato la promozione della pallavolo con le scuole e offerto di svolgere il servizio campo a società di base da Roma Nord ai Castelli Romani, sino a Pomezia.Abbiamo con le nostre rubriche promosso Roma tra i tifosi delle squadre avversarie, anche da un punto di vista culturale e turistico, e abbiamo promosso i primi gemellaggi internazionali.Lo sentiamo come un nostro dovere e crediamo che questo approccio vada premiato e incentivato. foto Morris Paganotti In questa stagione abbiamo investito un budget di 1 milione di euro, assolutamente simile a quello delle squadre classificatesi dopo le prime cinque in A1, con il grande rammarico che noi siamo stati costretti a spendere il 27% del budget per gli impianti. Una cifra stratosferica che ci ha obbligati a destinare “solo” il 45% del budget a roster e staff tecnico.Avremmo potuto giocare fuori Roma, come da molti consigliatoci, spostando il budget degli impianti su giocatrici e staff tecnico, ma noi siamo la Roma Volley Club e vogliamo giocare a Roma, vogliamo il pubblico di Roma e del Lazio, altrimenti tutto questo non avrebbe alcun senso.Credo fermamente che andrebbe fatto sistema e che le aziende municipalizzate, ove possano, debbano sostenere realtà come la nostra.Non è possibile che Acea, con cui abbiamo cercato un dialogo visto il problema dei costi del Palazzo dello Sport e la mancanza di altri impianti omologabili in città, a giugno ci risponda che non ci può supportare, finanziando altre attività, per esempio, per citarne una, a scanso di equivoci, che apprezziamo in modo particolare e che abbiamo a nostra volta promosso, la Run Rome the Marathon.Perché questa differenza? Attenzione sappiamo bene che sono società private, che niente ci è dovuto per forza, ma credo che una riflessione vada fatta.Quando si parla di impianti credo che si debba avere il coraggio di velocizzare lavori, bandi e assegnazioni e darli a chi merita direttamente, perché avere il Palazzetto in gestione permette di svilupparlo, investendoci e di poter creare fonti di reddito per le società. Noi quest’anno non avevamo in gestione neanche il bar o gli spazi per permettere ai nostri sponsor di fare promozione o creare una postazione fissa per il merchandising. Bisogna accelerare le assegnazioni, chiedere alle società non soltanto i canoni, ma l’impegno allo sviluppo dello sport di base e poi monitorare il rispetto degli accordi, solo così emergeranno i soggetti virtuosi per lo sviluppo dello sport tutto a Roma. Foto Morris Paganotti/Roma Volley Club Care Fipav Lazio, Fipav Roma, Caro Vicepresidente nazionale Cecchi, Presidente Burlandi, Presidente Martinelli, Ringraziamo anche voi per la vicinanza e sostegno, ma anche qui non è stato e non è più sufficiente.Se non si riesce a far passare il messaggio alle altre società di pallavolo del territorio che noi rappresentiamo tutte loro, che l’alto livello è un’enorme opportunità per tutto il movimento provinciale e regionale, che più la gente si innamora del volley, maggiori saranno i loro iscritti, sarà sempre difficile, se non impossibile non solo riempire il Palazzo dello Sport dell’Eur, ma anche il Palazzetto di Viale Tiziano.Purtroppo, questa è stata un’occasione persa dalle società e anche da voi per lo sviluppo del nostro sport nella nostra provincia e nella nostra regione.Sia chiaro e ci tengo a sottolinearlo in conclusione, la retrocessione è colpa nostra, perché alla fine nello sport contano i risultati e ci assumiamo tutte le nostre responsabilità, pagandone le conseguenze.Credo, comunque, che, analizzando la situazione oggettiva in cui ci siamo mossi in questo primo anno in A1, ci vada riconosciuto che noi abbiamo corso con i pesi sulle spalle. foto Morris Paganotti A giugno dell’anno scorso nessuno credeva che ci saremmo iscritti e meno che mai che avremmo giocato al Palaeur, e neanche che avremmo portato così tanto pubblico alle partite, che pur dovendo sostenere un costo di quasi 300.000 euro per gli impianti di gioco, incluso il doversi allenare tutti i giorni a Frascati, saremmo stati in grado di lottare fino all’ultima partita per rimanere nel più bel campionato di pallavolo del mondo.Credo di poter dire che abbiamo fatto complessivamente miracoli e non posso che ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per il Club e per questa, comunque, bellissima stagione. Vorrei infine essere chiaro su un punto. Noi ripartiamo; dai tifosi che ci hanno sostenuto, che in questi giorni ci stanno commovendo per affetto e supporto, e dagli sponsor che hanno ricevuto visibilità e ottima reputazione con il loro imprescindibile contributo. Speriamo di poter contare anche sul Palazzetto e sulle istituzioni.Correggeremo i nostri errori e torneremo in A1, se qualcuno ci vorrà aiutare a tenere alto il nome di Roma le porte sono aperte per tutti.Siamo pienamente disponibili a creare un tavolo operativo di confronto per fare sistema. Altrimenti, andremo avanti con le nostre forze, come abbiamo sempre fatto, ma Roma sprecherà l’ennesima grande occasione per costruire insieme un nuovo modo sostenibile di fare sport in una grande città. foto Morris Paganotti (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO