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    Assemblea di Lega, Fabris: “Movimento in salute, la crescita continua”

    Di Redazione

    Si è svolta questa mattina, domenica 29 gennaio, l’Assemblea ordinaria di Lega Pallavolo Serie A Femminile: presso la sala conferenze dell’Hotel Calzavecchio di Casalecchio di Reno (BO) le Società che partecipano ai Campionati di Serie A1 e Serie A2 sono convenute per l’approvazione del bilancio e discutere di temi che riguardano il futuro del consorzio. 

    Il Presidente di Lega, Mauro Fabris, si è complimentato con le sei squadre che hanno guadagnato l’accesso alle Finali Coppa Italia Frecciarossa, in corso di svolgimento nella vicina Unipol Arena, e ha ringraziato i Presidenti di Serie A1 e Serie A2 per il loro costante impegno nel mantenere il Campionato di Pallavolo Femminile una eccellenza italiana nel mondo. 

    Dopo l’approvazione del Bilancio di Lega, l’Assemblea ha concentrato il suo lavoro su alcuni temi che riguardano l’immediato futuro della Lega, come l’elaborazione di nuovi piani di comunicazione che possano aumentare l’esposizione della Serie A e la partnership con Volleyball World. 

    Giunti al termine dell’incontro, il Presidente della Confederazione Europea di Pallavolo, Aleksandar Boričić, ha fatto visita all’Assemblea per i saluti istituzionali ai Presidenti e ai delegati. Il numero uno della CEV ha iniziato il suo discorso soffermandosi sulla crescita della pallavolo femminile: “Abbiamo fortemente voluto lavorare sull’equo trattamento tra atlete e atleti e i numeri ci danno ragione: le Super Finals della CEV Champions League, dove nello stesso giorno vengono giocate le Finali maschili e femminile, sono un enorme successo. Inoltre, il premio in denaro è ora lo stesso, completando così questo processo virtuoso”. 

    “Abbiamo avuto molti problemi con il COVID – ha affermato Boričić – ma i nostri partner commerciali ci hanno sempre sostenuto e ciò ha permesso alla CEV di effettuare investimenti per 11 milioni di euro a supporto delle Federazioni e dei Club. Una buona squadra di pallavolo può avere dei problemi, nel corso del suo Campionato, ma abbiamo reagito uniti e abbiamo fatto fronte a queste difficoltà”. 

    Riguardo il futuro delle Competizioni europee e il tema di un planning sempre più affollato: “Sempre più fans da fuori Europa convergono per guardare le nostre partite, e ciò fa molto bene al movimento. Abbiamo intenzione di lanciare una Youth Champions League: crediamo sia un progetto economicamente sostenibile e che possa gettare le basi per far crescere una nuova generazione di pallavoliste e pallavolisti. Circa il planning, lavoriamo a stretto contatto con FIVB per trovare una soluzione: in Europea, abbiamo Campionati Nazionali e Competizioni continentali molto forti e ciò non avviene nel resto del mondo, è necessario che i Club e gli atleti vengano rispettati. Infine, stiamo studiando con la Federazione Internazionale di Pallavolo un nuovo modello di contratto che possa valere a livello globale, per dare ulteriore importanza al lavoro degli atleti e dei Club”. 

    In chiusura, il Presidente Boričić ha dichiarato: “L’Italia sta vivendo i suoi anni d’oro del volley e ciò è grazie non solo agli atleti, ma al costante lavoro dei Club e della Federazione: Campionati forti attraggono investimenti e, questi ultimi, permettono grandi risultati. Non voglio la rivoluzione, ma l’evoluzione della pallavolo: le porte della CEV sono sempre aperte per i Club della Lega Pallavolo Serie A Femminile e per il Presidente Fabris”. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cuneo e il dopo Zanini: “Abbiamo un candidato, ma non c’è fretta”

    Di Redazione

    All’indomani dell’esonero di Emanuele Zanini, il secondo allenatore della Cuneo Granda Volley a “saltare” dopo Luciano Pedullà, il direttore sportivo Gino Primasso è intervenuto su Tuttosport (intervistato da Enrico Capello) per spiegare i motivi della decisione. “Era chiaro che qualcosa non stesse funzionando – ha detto Primasso – la squadra non reagiva ai ko ed Emanuele faticava a interfacciarsi con le ragazze. Era venuta meno l’empatia. D’altronde sapevamo che con l’ingaggio di Zanini ci saremmo presi un rischio, perché lui non aveva mai allenato nel femminile a questi livelli“.

    Per il momento la squadra resta affidata a Simone Gandini, secondo di Zanini. Il ds aggiunge: “Abbiamo individuato un candidato, ma non c’è fretta di trovare un nuovo coach. Sarà una scelta ponderata, perché non si tratterà di un traghettatore ma di un profilo con cui imbastire un progetto di lungo respiro“. E infine assicura: “La società si è riassestata ed è più forte che mai. È nostra intenzione essere al via della A1 nel 2023-2024, nessun passo indietro, anzi torneremo a crescere“. LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley Milano si prende un’altra rivincita: 3-0 su Bergamo e finale conquistata

    Di Roberto Della Corna

    La Vero Volley Milano, dopo la rivincita presasi contro Casalmaggiore, si prende di forza anche quella contro il Volley Bergamo 1991, schiantato perentoriamente con un secco 3-0 in nemmeno un’ora e mezza di gioco.

    La potenza milanese è sembrata fin da subito inarginabile per le orobiche che, nonostante il grande cuore, nulla hanno potuto contro gli attacchi di una Jordan Thompson devastante (MVP con 18 punti ed il 55% in attacco), oltre a quelli di una finalmente ritrovata Larson (12). Oltre che l’attacco, poi, ha funzionato anche alla perfezione la ricezione, che a fine partita a fatto registrare il 72%.Dal lato bergamasco non sono bastati i cambiamenti nel sestetto iniziale proposti da Micoli e l’ingresso di Partenio.

    Ora il vero test per Milano sarà quello di domani dove si scontrerà contro la corazzata Prosecco Doc Imoco Conegliano per scrivere un altro pezzetto della propria storia.

    Foto Gabriele Sturaro

    La cronacaGaspari comincia con Orro-Thompson, Folie-Stevanovic, Larson-Sylla e Negretti libero; mentre Micoli risponde con Gennari-Lanier, Butigan-Stufi, Cagnin-Lorrayna più Cecchetto libero.

    Milano parte subito aggressiva e doppia Bergamo sul 6-3 con il pallonetto di Sylla, allungato sulle 4 lunghezze dopo il fallo di muro di Gennari (9-5). Larson trascina le sue sull’11-6 con un pallonetto, suonando nuovamente la carica poco dopo con la pipe del 16-9 che costringe Micoli al primo time-out dell’incontro. Stevanovic gioca in fast il 18-11, con le orobiche che, grazie ai cambi, tentano una timida reazione con Lanier che, con un mani-out mette a segno il 22-16. Questo, però, risulta vano, in qunto il divario è ormai ampio e viene definitivamente chiuso dal colpo di Sylla che vale il 25-17.

    Le orobiche partono decisamente pù determinate nel secondo parziale e tengono l’equilibrio grazie ai colpi di Cagnin in attacco (5-5) fino a quando Frosini sbaglia, concedendo il break alle avversarie: 8-6. La stessa giovane, peò, si fa perdonare pochi istanti dopo con il punto del nuovo pari a quota 10. Equilibrio fino al 14, dove Jordan Larson prende l’ascensore e porta in alto Milano. Il suo mani-out vale il 17-14 ed il conseguente tempo bergamasco. Muro chiama muro, con Thompson che risponde a Butigan con lo stesso findamentale, col punteggio che va sul 21-18. Stevanovic non vuole essere da meno e si iscrive al club sul 23-19, per poi fornire l’assist alla chiusura in pipe di Thompson: 25-21.

    La Vero Volley inizia col piede sull’acceleratore il terzo periodo, mettendo alle corde il Volley Bergamo a suon di block-in. Uno doppio di Thompson porta il 7-2 sul tabellone, poi il colpo di Sylla invita la panchina rossoblu a fermare le ostilità sull’8-2. Orro mura e Stevanovic agisce con precisione dai 9 metri: 15-7. Bergamo ha fretta di recuperare, ma la fretta è una cattiva consigliera. 2 errori in attacco, di fatti, valgono il 17-8 per le milanesi, poi Thompson manda in onda il 23-10. Qui esce la cattiveria bergamasca. Le orobiche non si arrendono e, trascinate da Lorrayna, giungono fino al 23-15, dove, però, devono fermarsi. Lo stop definitivo è imposto da Stevanovic: 25-15 e 3-0 finale.

    Vero Volley Milano-Volley Bergamo 1991 3-0 (25-17, 25-21, 25-15)Vero Volley Milano: Orro 1, Larson 12, Folie 8, Thompson 18, Sylla 11, Stevanovic 6; Negretti (L). Parrocchiale (L), Davyskiba, Candi. N.E. Stysiak, Camera, Begic, Rettke. All. GaspariVolley Bergamo 1991: Cagnin 7, Stufi 4, Gennari, Lanier 6, Butigan 6, Lorrayna 6; Cecchetto (L). Partenio 3, May 1, Frosini 3. N.E. Bovo, Cicola (L), Turlà. All. Micoli.Arbitri: Cappello, CanessaNote: MVP: Jordan Thompson (Vero Volley Milano). Durata set: 30′, 23′, 22′. Tot. 1h 22′.Vero Volley Milano: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, muri 9, errori 9, attacco 48%, ricezione 72%.Volley Bergamo 1991: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, muri 4, errori 18, attacco 35%, ricezione 55%. LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia si aggiudica il test match con Macerata

    Di Redazione

    Utile test per la CBF Balducci HR al PalaDionigi di Montecchio nell’allenamento congiunto insieme alle pari categoria della Megabox Ond.Savio Vallefoglia per oliare i meccanismi nel weekend di riposo per il campionato di Serie A1, in occasione della Final Four di Coppa Italia. Quattro i set disputati dalle due formazioni marchigiane del massimo campionato, in tutti i parziali hanno prevalso le pesaresi con gli allenatori che hanno dato spazio a tutta la rosa a loro disposizione.

    Coach Paniconi (senza Quarchioni a riposo precauzionale) inizia con Dijkema-Malik palleggiatore-opposto, Aelbrecht-Cosi centrali, Abbott-Fiesoli in banda, Fiori libero. Per coach Mafrici Hancock-Drews, Mancini-Berti, Kosheleva-D’Odorico, Sirressi.

    Inizio di primo set all’insegna dell’equilibrio, Dijkema forza al servizio e piazza l’ace del 7-8, un’invasione aerea di Vallefoglia sancisce il +2 CBF Balducci HR (10-12). Vallefoglia inserisce la Lazaro in regia per un problema alla caviglia di Hancock dopo un’azione a muro, arriva la parità a quota 16. Si va ancora punto a punto, Paniconi prova il doppio cambio con Ricci-Okenwa in campo: un ace con l’aiuto del nastro regala il break alla Megabox (23-22), Fiesoli mura (23-24) ma le arancio-nere non sfruttano due set ball. Ne approfitta la Megabox che chiude 27-25 con Drews.

    Nel secondo set già primi cambi con Molinaro per Cosi e Napodano per Fiori, nella Megabox rientra Hancock in regia, ci sono Furlan e Aleksic al centro e Papa in banda per D’Odorico. Drews firma l’ace del 7-5 e Kosheleva il colpo del 10-6 per i break di Vallefoglia, la CBF Balducci HR rientra sul turno al servizio di Malik (16-15) ma un paio di errori arancio-neri rilanciano le pesaresi (20-16). Strappo decisivo e il parziale si chiude 25-19 su un errore di Abbott.

    Nel terzo set dentro Ricci in regia e Chaussee per Abbott in banda, al centro Molinaro-Cosi, Fiori libero. Per Vallefoglia palleggia Lazaro. Il primo break è ancora di Vallefoglia (che ora ha Piani in campo come opposto), le pesaresi vanno sull’8-5 e allungano ancora con l’ace di D’Odorico (16-9). Molinaro a filo rete poi a muro sfrutta il servizio della neo-entrata Okenwa per Malik (16-12). La serie di battute dell’opposta americana rilancia Macerata che prima aggancia (16-16) poi con un contrattacco efficace va a +2 (19-21): la rincorsa CBF Balducci HR però si ferma qui, un calo di tensione permette alle pesaresi di firmare un break di 6-1 e chiudere 25-22.

    Girandola di cambi anche nel quarto set, sempre Ricci in regia ma Chaussee e Abbott in banda, di nuovo Napodano libero, Okenwa opposta. Equilibrio in campo fino al cuore del set (13-13) con Chaussee in evidenza, Vallefoglia lo rompe con l’ace di Piani (16-14) e allunga ancora con l’ace di Berti (20-16). Il set si chiude 25-19.

    Maria Irene Ricci (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “Vallefoglia ha fatto una gran bella partita, noi abbiamo dato tutto quello che potevamo ed è stato un test utile per continuare a crescere visto che ci stiamo amalgamando sempre di più. L’obiettivo è puntato sul prossimo appuntamento fondamentale di domenica 5 febbraio nella trasferta di campionato a Firenze”.

    Luca Paniconi (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Il test ha lasciato buone sensazioni, peccato che non siamo riusciti a chiudere il primo set per un paio di imprecisioni nostre. In qualcosa stiamo sicuramente crescendo e dobbiamo trovare più continuità, credo ci siano state a livello di prestazione più cose buone che non buone. Ci manca ancora la capacità di chiudere gli ultimi palloni che è determinante per conquistare set e punti”.

    Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia-CBF Balducci HR Macerata 4-0 (27-25, 25-19, 25-22, 25-19)Megabox Ond. Savio Vallefoglia: Piani 9, Furlan 3, D’Odorico 14, Sirressi (L), Aleksic 4 , Papa 9, Mancini 2, Hancock 2, Barbero, Berti 3, Kosheleva 17, Lazaro 14. All. MafriciCBF Balducci HR Macerata: Cosi 5, Fiori (L), Abbott 8, Napodano (L), Chaussee 9, Ricci 2, Okenwa 5, Molinaro 5, Fiesoli 8, Malik 9, Poli n.e., Aelbrecht 6, Luciani n.e., Dijkema 2. All. PaniconiNote: Vallefoglia 10 battute sbagliate, 8 ace, 12 muri vincenti, 45% in attacco, 42% in ricezione (25% perfette). Macerata 8 battute sbagliate, 4 ace, 11 muri, 37% in attacco, 46% in ricezione (19% perfette). LEGGI TUTTO

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    Bertini e Paris entrambi soddisfatti dopo l’allenamento congiunto Perugia-Firenze

    Di Redazione

    Ottime le impressioni ricevute da Matteo Bertini ed il suo staff dopo l’allenamento congiunto di ieri al PalaBarton, dove a fare da partner nella formula del test-match le ragazze de Il Bisonte Firenze.

    Le due formazioni si sono affrontate sulla lunghezza di quattro set con il risultato finale di 3-1 con i primi tre set andati alle padrone di casa con i parziali di 25-10, 25-22 e 25-21 mentre il quarto rimasto in bilico fino all’ultimo si è concluso di misura (23-25) in favore delle toscane, che causa indisponibilità non hanno potuto contare su libero ed opposto titolari. Sponda Bartoccini-Fortinfissi Perugia da registrare i buoni riscontri ricevuti dall’arrivo di Galkowska che nonostante il poco tempo dal suo arrivo sembra aver trovato subito l’intesa con la regista Santos.

    Al termine dei lavori le considerazioni dei due coach, per primo Matteo Bertini. “Sono soddisfatto da questa amichevole perché abbiamo tenuto un bel livello di gioco per almeno tre set, anche nel quarto stavamo andando bene ma poi sul finale ci siamo un poco bloccate, ma in ottica generale siamo davvero contenti. Sono soddisfatto anche dal punto di vista dell’atteggiamento che abbiamo fatto vedere perché era uno degli aspetti che m’interessava di più“.

    La prima impressione sul ritorno di Galkowska: “Monika è arrivata davvero da pochissimo tempo ma si è ambientata subito bene, ovviamente la situazione per lei non può che migliorare, anche se ha già dimostrato una buona intesa con palleggio e le altre ragazze, sicuramente è un buon punto di partenza“. – Quella dovuta alla Final-Four di Coppa Italia una pausa preziosa. – “Questa pausa ci servirà tantissimo perché avevamo bisogno di staccare un po’ dopo un periodo così difficile visti i tanti cambiamenti, sarà utile per ragionare anche su di noi e lavorare, è arrivata una ventata di aria fresca che sarà importante“.

    Anche coach Carlo Paris concorda sull’ottimo livello della prestazione delle ragazze in maglietta nera. “Credo che l’arrivo di Galkowska darà una grossa mano a Perugia, da quel che ho potuto vedere mi sembrano pronte per poter affrontare la seconda parte del Campionato, ovviamente la motivazione principale sarà quella di guadagnare punti per garantire loro la salvezza, ma credo che siano sulla buona strada“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia, Alessio Simone è il nuovo direttore sportivo

    Di Redazione

    Alessio Simone è il nuovo direttore sportivo della Megabox Ondulati Valle del Savio: oggi ha firmato un contratto con la società di Vallefoglia.

    “Questa firma consolida il nostro progetto di costruire basi solide per la società – spiega il presidente Ivano Angeli – e ci consente di continuare a rafforzare la parte operativa. Come già detto durante la presentazione delle ultime giocatrici arrivate e, fin da subito, di tracciare le linee strategiche del prossimo anno”.

    “Non è stata una decisione presa a cuor leggero – sottolinea Alessio Simone –, ma la fiducia che mi ha dimostrato questa società, di così alto spessore, mi ha portato ad accettare il nuovo ruolo. Solcando i campi di pallavolo ormai da diversi anni come allenatore, nei miei pensieri c’era sempre stata l’idea che da ‘diversamente giovane’ avrei potuto svolgere un altro ruolo, ugualmente di prestigio, uscendo dalla panchina per tenere sotto controllo l’operato sia dei tecnici che delle atlete. I tempi, rispetto ai miei pensieri, si sono accorciati in maniera repentina, ma sono estremamente contento di iniziare questa nuova avventura”.

    Simone continuerà a essere anche il viceallenatore della Megabox fino al termine di questa stagione, “Un doppio ruolo abbastanza impegnativo, ma lo staff tecnico è molto collaborativo. Per me, la grande differenza sarà che nei giorni liberi dalla palestra sarò a stretto contatto con i procuratori”, conclude il neo diesse.

    Alessio Simone, nato a Bologna, quarantasei anni, allenatore di terzo grado ed educatore sportivo Coni, vanta una lunga esperienza sia nei settori giovanili che le prime squadre, anche maschili. A livello femminile, è stato come capo allenatore sulla panchina dell’Idea Volley in B1 e, successivamente, in A1; ha guidato anche il Beng Rovigo Volley in A2 e, dalla stagione 2017-18 è approdato a Conegliano come secondo allenatore, vincendo gli scudetti del 2018 e 2019: il palmares parla chiaro: 2 scudetti, 1 Mondiale per Club, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana, 2 partecipazioni alla Final Four di Champions League; con la società veneta è stato anche direttore tecnico del settore giovanile.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo attende il nuovo palazzetto, A1 e A2 costrette al trasloco?

    Di Redazione

    Il Volley Bergamo sta vivendo uno dei momenti più belli della sua storia recente, suggellato dal ritorno in una Final Four di Coppa Italia dopo sette anni di assenza (e la rinascita del club). Eppure proprio ora la società orobica, insieme ai “cugini” della Agnelli Tipiesse Bergamo di A2 maschile, si trova a fare i conti con un problema non di poco conto: la disponibilità del palazzetto di casa. A fine anno, infatti, come ricorda Andrea Rossetti su Prima Bergamo, verranno avviati i lavori per la trasformazione dell’attuale PalaIntred (lo stesso impianto degli storici trionfi della Foppapedretti) nella nuova sede della GAMeC, la galleria d’arte moderna e contemporanea della città, che quest’anno è Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia.

    Il nuovo palazzetto da 2500 posti dovrebbe sorgere in una zona decisamente più periferica, al posto dell’attuale Teatro Creberg. Ma i tempi non sono brevi: il Comune ha stimato un anno di lavori (ma in mezzo ci saranno anche le elezioni) e quindi, ammesso che tutto va bene, le due squadre della città potranno entrare nel nuovo impianto nella stagione 2024-2025. Che fare nel frattempo? In costruzione c’è anche l’arena multifunzionale di Chorus Life, ma si tratta di una struttura molto più grande (6500 posti) e soprattutto molto più costosa, dunque insostenibile sul lungo periodo.

    Secondo il periodico, il Volley Bergamo 1991 sta già lavorando su tre diverse alternative, ovviamente fuori città: Crema, Monza e Treviglio. Tutte, però, presentano qualche difficoltà: il PalaBertoni di Crema ha solo 1000 posti e necessiterebbe di diversi lavori, all’Arena di Monza – anche dando per scontato il trasferimento della Vero Volley a Milano – si riproporrebbe il problema dei costi, e quanto a Treviglio (già scelto in passato per eventi eccezionali, come le semifinali di Champions League) la convivenza con il basket si preannuncia difficile.

    Lo stallo riguarda, a maggior ragione, anche la squadra maschile: per la formazione di Serie A2 ci sarebbe l’opzione di tornare a Cisano Bergamasco, dove ha giocato fino all’anno scorso, ma anche qui solo a prezzo di onerosi lavori per mettere l’impianto a norma. Insomma, un rebus di non facile soluzione che dovrà essere affrontato già nelle prossime settimane.

    (fonte: Prima Bergamo) LEGGI TUTTO

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    Greta Szakmary, non è mai troppo tardi: “Per l’Italia ho aspettato il momento giusto”

    Di Alessandro Garotta

    Chi dice che bisogna sentirsi realizzati prima dei 30 anni mente sapendo di farlo, perché spesso in età matura accadono le cose più belle, quelle per cui hai lavorato una vita affinché arrivassero e ti riempissero di soddisfazione. A volte la risposta la trovi nelle stelle, altre volte ce l’hai proprio di fronte, ma la scopri solo dopo aver percorso un lungo tratto di strada: a Greta Szakmary è andata così, poiché la sua “Stairway to Heaven” è cominciata dopo rispetto alla consueta tabella di marcia.

    Dopo aver scomodato i Led Zeppelin, possiamo citare il filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing e chiedere direttamente alla schiacciatrice ungherese della Cuneo Granda S.Bernardo – che a 31 anni sta vivendo la sua prima esperienza nella Serie A1 italiana, il campionato più competitivo al mondo – se “l’attesa del piacere è essa stessa piacere“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    Greta, partiamo dalla tua esperienza a Cuneo. Come ti trovi?

    “Mi trovo molto bene. Le compagne sono gentili e amichevoli, e questo è un punto di partenza importante per divertirci in ciò che facciamo. Fortunatamente ovunque abbia giocato ho sempre trovato una buona atmosfera all’interno del team e Cuneo non fa eccezione“.

    Come descriveresti la tua squadra e quali sono le aspettative per la seconda parte di stagione?

    “Penso che Cuneo possa contare su elementi di qualità in ogni reparto. Se riuscissimo a trovare l’equilibrio perfetto, a esprimerci costantemente ad alti livelli e a giocare sempre la nostra pallavolo potremmo raggiungere grandi traguardi nella seconda parte della stagione“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    È la prima volta che giochi in Italia. Cosa ti piace di più del nostro paese e come passi il tempo quando non sei impegnata in palestra?

    “Il caffè, la pasta, la pizza! Ok, scherzo (ride, n.d.r.). Però, è vero che amo la cucina italiana e mi piace uscire a cena, andare al mercato ad acquistare il pesce, le verdure e la frutta fresca, girare per le vie del centro piene di bar e boutique, e fare una pausa prendendo un caffè. E poi ci sono l’arte, l’architettura, ecc.: l’Italia è un paese davvero speciale“.

    Sei arrivata a giocare nei campionati più importanti al mondo dopo i 30 anni. Hai superato le tue aspettative oppure hai sempre saputo che avresti giocato in Turchia e in Italia?

    “Penso di non dire qualcosa di strano, ma tutte le giocatrici straniere ambiscono a giocare in Italia. Questo era il mio sogno da quando avevo 12 anni. Mi sono trasferita per la prima volta all’estero abbastanza tardi, quando avevo 25 anni, per iniziare la mia carriera da professionista vera e propria allo Schwerin. Insieme al mio manager Costantino Tontarelli, ho lavorato passo dopo passo per realizzare il mio sogno: volevo aspettare il momento giusto per arrivare pronta in Italia. Così, dopo l’esperienza in Germania, ho provato a giocare nel campionato turco e devo dire che mi è piaciuto molto.

    A quel punto era il momento di iniziare una nuova sfida e ho deciso di venire a giocare in Serie A1, il miglior campionato del mondo. Ero pienamente consapevole del passo che stavo facendo: avevo già avuto modo di giocare contro club italiani nelle coppe europee quando ero allo Schwerin e all’Aydin, quindi non mi ha sorpreso la qualità della pallavolo. Ora cerco solo di fare del mio meglio, affrontando nuove sfide ogni giorno e aiutando la squadra a raggiungere i suoi obiettivi“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    Qual è il segreto della tua continua crescita come giocatrice?

    “Direi la volontà di essere migliore rispetto al giorno precedente. C’è sempre qualcosa su cui lavorare, anche perché le stagioni sono lunghe e quindi bisogna adattarsi alle varie circostanze. Non c’è sensazione più bella quando giochi e puoi avere il completo controllo sui tuoi movimenti e su quello che vuoi fare“.

    Qual è stata la chiave di volta della tua carriera? L’esperienza all’SSC Palmberg Schwerin?

    “Penso che gli ultimi due anni in Ungheria, prima di trasferirmi in Germania, siano stati uno spartiacque fondamentale, perché ho cominciato a lavorare sul serio e ho iniziato a pensare da giocatrice professionista. Invece, allo Schwerin ho sperimentato per la prima volta un sistema di gioco ‘più europeo’: era la mia prima esperienza all’estero e sono cresciuta tanto tecnicamente e mentalmente“.

    Quali differenze hai riscontrato nella pallavolo in Italia, Turchia e Germania?

    “Il gioco in Germania non è molto veloce, anche se le giocatrici sono abili tecnicamente e rapide nei movimenti. In Turchia, così come in Italia, ormai tutti giocano una pallavolo veloce e le avversarie sono generalmente molto alte e forti fisicamente. Penso che per chiunque giocare in questi paesi sia davvero un piacere“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    C’è un momento della tua carriera che non dimenticherai mai?

    “Ho vissuto tanti bei momenti durante la mia carriera, dalle prime medaglie d’oro a vittorie indimenticabili rimontando da situazioni di svantaggio. Per esempio, non dimenticherò mai come con la nazionale ho raggiunto la qualificazione ai Campionati Europei 2017. Avevamo perso nettamente per 3-0 in Romania. Ma al ritorno, in un palazzetto caldo e passionale con tantissimi tifosi ungheresi, dopo aver perso il primo set abbiamo ribaltato il risultato e vinto il Golden Set. Qualcosa di fantastico“.

    Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Ho tanti sogni nel cassetto, che riguardano sia la pallavolo sia l’ambito personale. Tuttavia preferisco tenerli segreti finché non diventeranno realtà“.

    Un’ultima curiosità: chi è Greta Szakmary fuori dal campo?

    “Sono una persona molto legata alla propria famiglia. Amo trascorrere il tempo libero con i miei cari, gli amici e coloro a cui voglio bene. Mi piace stare in compagnia, divertirmi, vivere la vita con il sorriso, viaggiare, andare alla scoperta di cose nuove, ascoltare la musica, andare alle feste e a pesca con mio padre durante le vacanze estive, ma anche rilassarmi a casa dopo una lunga giornata“. LEGGI TUTTO