consigliato per te

  • in

    Macerata, Chaussee e Aelbrecht già al lavoro: “Metteremo tanta grinta in campo”

    Di Redazione

    Sono al lavoro con il gruppo della CBF Balducci HR Macerata, appena arrivate rispettivamente da Chicago e da Atene, i due nuovi acquisti arancio-neri Claire Chaussee e Freya Aelbrecht. Tanto entusiasmo e voglia di fare per la schiacciatrice statunitense e la centrale belga, presentate ufficialmente oggi a Macerata, con due obiettivi e approcci differenti. Ovvero un mondo tutto da scoprire per il talento USA classe 2000, appena sbarcata dal campionato NCAA e alle prese per la prima volta con un campionato difficile e di altissimo livello come la Serie A1 italiana, un desiderato ritorno invece per la potente ed esperta belga (classe 1990) in un torneo che già conosce bene per averlo disputato già 5 volte nella sua carriera.

    “Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura – dice Claire Chaussee, nominata giocatrice dell’anno nella sua Conference con le Louisville Cardinals – per me sarà tutto nuovo ed estremamente stimolante, so che il campionato italiano è davvero il massimo e voglio farmi trovare pronta. Sicuramente Macerata è un ottimo posto dove iniziare la mia carriera da professionista, imparerò molto e voglio crescere ancora come giocatrice, voglio inoltre ripagare la fiducia che staff e dirigenti della CBF Balducci HR hanno riposto in me“.

    Con la sua carica ed entusiasmo, Freya Aelbrecht è arrivata a Macerata pronta a dare il massimo e spingere la formazione arancio-nera verso la salvezza, insieme alla connazionale Laura Dijkema, dopo una prima parte di stagione in Grecia con la maglia dell’Olympiacos: “Sono pronta a disputare queste 13 partite del girone di ritorno provando a fare del mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere la permanenza in A1 – dice la centrale – al mio arrivo qui sono stati tutti davvero molto gentili e sono stata accolta benissimo. Ora in campo vogliamo mettere tanta grinta e spingere al massimo contro ogni avversario. Sono tornata in Italia perché è un campionato di altissimo livello e non vedo l’ora di misurarmi di nuovo su questo palcoscenico“.

    Claire Chaussee scenderà in campo con la maglia numero 7, mentre Freya Aelbrecht vestirà l’arancio-nero con il numero 19.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Vallefoglia presenta i nuovi acquisti. Drews: “Voglio dimostrare di essere competitiva”

    Di Redazione

    Si è svolta oggi nella Sala Rossa del Comune di Pesaro la presentazione ufficiale delle tre nuove giocatrici della Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia: l’opposta Annie Drews, la centrale Eleonora Furlan e la palleggiatrice Raquel Lazaro. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente della società Ivano Angeli, l’assessore alla Rapidità del Comune di Pesaro Mila Della Dora e l’assessore allo Sport del Comune di Vallefoglia Mirco Calzolari.

    “Torno in Italia dopo diverso tempo – ha detto Drews, che nella stagione 2017-2018 aveva giocato a Legnano e Casalmaggiore – con più anni sulle spalle e maggiore esperienza pallavolistica. Sono entusiasta di lavorare sodo per provare, non solo a me stessa, che posso essere competitiva in ogni campionato. Come giocatrice straniera mi sento molto orgogliosa di giocare nel campionato italiano, secondo me uno dei migliori al mondo. Qui da voi ogni squadra deve dare il massimo per vincere e la classifica può cambiare spesso. Mi sento pronta a dare il mio contributo alle ambizioni della Megabox“.

    “Decidere di cambiare in maniera abbastanza veloce e arrivare a Vallefoglia – ha spiegato Furlan – è stato possibile grazie anche alla conoscenza dello staff e del tessuto societario, valido e solido. Inoltre, conosco diverse ragazze che già sono parte della squadra. Lasciare Conegliano non è stato affatto facile, soprattutto a livello emotivo, però sentivo veramente la necessità di avere più spazio in campo, con allenamenti e tempi di lavoro meno serrati. Sono molto motivata a fare bene nel girone di ritorno e spero di mettere a frutto nel migliore dei modi l’esperienza maturata proprio con Conegliano“.

    “Giocare nel campionato italiano – ha detto infine la giovane Lazaro, in arrivo dal campionato NCAA – è la realizzazione di un desiderio che ho da quando avevo 14 anni. Sono pronta ad allenarmi, lavorare sodo e quando esco dalla palestra spero sempre di aver dato il massimo. Quando mi allenavo negli Stati Uniti, Micha (Hancock, n.d.r.) è stata per me come una musa ispiratrice. Adesso posso imparare direttamente da lei. Non potevo scegliere squadra migliore di Vallefoglia, per esordire nel campionato più forte del mondo“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Derby in famiglia per Herbots e Panzeri: “A Novara dovevamo vederci in segreto…”

    Di Redazione

    Una cosa è certa: la coppia formata da Britt Herbots e Andrea Panzeri non si lascia spaventare dalle avversità. La loro relazione è nata in gran segreto alla Igor Gorgonzola Novara, rischiando di ostacolare la carriera dell’allenatore, e ora prosegue a Firenze… negli scomodi ruoli di rivali: la schiacciatrice belga veste la maglia de Il Bisonte, mentre il compagno è assistant coach della Savino Del Bene Scandicci.

    I due si sono raccontati per la prima volta non ai media italiani, ma a quelli belgi, con un’intervista doppia alla testata Het Belang van Limburg in cui svelano i retroscena del loro rapporto: “Ci siamo conosciuti nel corso della mia prima stagione a Novara – rievoca Herbots – e appena l’ho visto ho subito pensato: oh… pericoloso! Le mie compagne si sono rese conto molto presto che avevo una cotta per lui. Andrea, invece, è stato un po’ più attento“. E Panzeri ribatte: “Non che non l’avessi notato, anzi. Ma non avrei mai pensato di poter stare con una straniera. Quando ho conosciuto meglio Britt, però, ho scoperto che era più ‘italiana’ di quanto pensassi“.

    Non tutto però è stato rose e fiori: “Abbiamo tenuto segreta la nostra relazione al mondo per un anno. Non è semplice. Alla fine, Andrea è stato trasferito dalla prima squadra al settore giovanile; alcuni membri dello staff pensavano che non fosse professionale che avesse una relazione con una giocatrice. Per fortuna ora è finita bene“. Anche se pure a Firenze c’è chi storce il naso: “La gente del Bisonte mi chiede come diavolo faccio a stare con uno di Scandicci, il ‘nemico’. Quando le persone ci vedono camminare mano nella mano per strada, ognuno con la sua divisa, ci dicono: com’è possibile che formiate una coppia?“.

    Herbots e Panzeri devono fare i conti anche con un “rivale” molto ambizioso: il cane Mats, uno shiba inu. “Ci sono parecchie foto sue sui nostri social – ride l’allenatore – col risultato che la gente lo riconosce per strada e lo saluta calorosamente: ‘Ciao Mats!’. Nel letto matrimoniale dormiamo in tre, Britt prende il 50%, Mats il resto… e la mia parte?“. E la giocatrice rincara la dose: “Quando andiamo dai suoi genitori, prima salutano Mats, poi tocca a me, e Andrea viene per ultimo!“.

    Nella parte finale dell’intervista la schiacciatrice riflette anche sul non facile inizio di campionato della sua squadra: “L’undicesimo posto non è la nostra posizione. Mi aspettavo di far parte di un gruppo giovane, ambizioso e laborioso, ma ora non ho più pazienza: il girone di ritorno dovrà essere il momento del riscatto“.

    (fonte: HBVL) LEGGI TUTTO

  • in

    Giulia Gennari: “Fin qui si è vista una Bergamo altalenante, vogliamo essere più costanti”

    Di Redazione

    Andata in archivio. Ritorno alle porte. Tante sorprese e tante emozioni hanno scritto il primo capitolo della stagione rossoblù, che ora apre le porte a nuove sfide. Giulia Gennari racconta emozioni passate e ambizioni future…

    Che cosa è stata Bergamo in questi mesi? 

    “Questi mesi sono stati tante cose… Ci siamo sorprese di noi stesse ad ogni partita, abbiamo provato tante emozioni diverse e abbiamo giocato gare che nemmeno noi ci aspettavamo di vincere. Spero che riusciremo a fare la stessa cosa nel ritorno, anzi ancora meglio. E a livello personale posso dire che sto bene qui, perché ho avuto la possibilità di giocare e perché mi diverto in campo e fuori”.

    Abbiamo già visto la vera Giulia Gennari? 

    “Secondo me si può fare di meglio… Sto cercando di tirare fuori tutte le mie caratteristiche e spero di scoprirne delle nuove. Mi piace spingermi sempre un po’ oltre, spero di superare i miei limiti”.

    E la vera Bergamo, si è già vista in campo? 

    “Anche lì si sono visti degli sprazzi, nel senso che ci sono state partite in cui abbiamo giocato benissimo e abbiamo avuto ottimi risultati e altre in cui abbiamo lasciato per strada qualche punto che potevamo portare a casa. Insomma, direi che si è vista Bergamo, ma si è vista un po’ altalenante, perciò l’auspicio per la seconda parte di campionato è quello di poter essere più costanti”.

    Quali sono stati il momento più difficile e quello più esaltante? 

    “I più esaltanti sono stati due: la partita contro Il Bisonte in casa, perché è stata la prima a Bergamo e con un tre a zero netto. E’ stato bello esordire nel nostro palazzetto così e ci ha dato il coraggio e la consapevolezza che possiamo dire la nostra. E poi la vittoria contro Chieri, che è stata un bel motore per noi. Il momento che ci ha dato invece lo spunto per migliorare alcune cose sono state forse le due sconfitte con Macerata e Casalmaggiore, due partite che dovevamo e volevamo vincere”.

    Arriva ora Conegliano, non un avversario qualunque per te.

    “E’ un avversario tosto per chiunque, per me in particolare: non lo affronto come un’ulteriore difficoltà perché mi piace giocare contro persone che conosco, a cui voglio bene e che stimo. So che dall’altra parte c’è un avversario che si è confermato essere il migliore al mondo e che quindi dobbiamo affrontare con questa consapevolezza. Non abbiamo nulla da perdere e la affronteremo come tutte le partite. Poi sarà il campo a parlare. Solitamente il più forte vince. Vedremo chi avrà la meglio…”.

    Che cosa ci possiamo aspettare in questo girone di ritorno? 

    “Sicuramente un’ulteriore crescita: siamo una squadra che dall’inizio del campionato è cresciuta molto, che sta continuando ad allenarsi bene e crescerà ancora. Spero che questi miglioramenti si possano vedere e spero che otterremo i risultati sperati”.

    In arrivo ci sono anche i Quarti di Coppa Italia. Secondo te, lo sgambetto a Scandicci si può fare? 

    “Sicuramente sarà una partita diversa dal solito, perché è una gara secca in cui può succedere di tutto. Staremo a vedere: sono una squadra molto forte, hanno molte soluzioni, quindi è difficile metterle fuori gioco. Non sarà semplice, ma la partita è da giocare, quindi si vedrà…”.

    Ultima domanda: cosa chiedi al 2023? 

    “Di essere soddisfatta di me stessa, dentro e fuori il campo. Sia come persona che come atleta”.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Busto testa la bulgara Georgieva e prepara le sfide contro Firenze e Maribor

    Di Redazione

    Dopo tre giorni di riposo riparte oggi il lavoro della e-work Busto Arsizio che prepara i prossimi due impegni di sabato 7 (ore 19) in casa contro Il Bisonte Firenze per la prima giornata di ritorno di campionato e di martedì 10 (ore 18) in Slovenia contro il Maribor per l’andata degli ottavi di finale di CEV Cup.

    Per la squadra di Marco Musso c’è subito una novità: da oggi e per qualche giorno si allenerà in prova con il gruppo biancorosso la bulgara Aleksandra Georgieva, schiacciatrice – opposto classe 2002. La giovane attaccante, miglior schiacciatrice degli Europei Under 18 nel 2018, è cresciuta pallavolisticamente al Partizan Belgrado in Serbia ed ha giocato mettendosi in gran luce nel 2020/21 nel Volero Le Cannet nella Ligue A francese. A causa di un infortunio non ha potuto scendere in campo nella stagione seguente ma ora è pronta per tornare sotto i riflettori della grande pallavolo. Sarà a Busto Arsizio fino a sabato mattina.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Novara, senti Cambi: “Lavorerò duramente per mettere in difficoltà Lavarini… ma anche Mazzanti”

    Di Redazione

    “Quando è arrivata la proposta di Novara è accaduto tutto in modo veloce e inaspettato. Ne ho parlato con la dirigenza di Firenze e ho capito subito che non c’era da parte loro la volontà di trattenermi. Mi è dispiaciuto lasciare Il Bisonte, ma non esistevano più i presupposti per continuare”.

    Carlotta Cambi spiega così, intervistata dal collega Enrico Capello per Tuttosport, la velocità con cui è arrivata a rescindere il contratto che la legava a Firenze da due stagioni e mezza per passare a Novara, dove affiancherà in regia Ilaria Battistoni dopo l’infortunio occorso a Jordan Poulter.

    “A Firenze avevo trovato la mia comfort-zone, ma l’entusiasmo con cui ho accolto l’offerta dell’Igor mi ha fatto capire che in me c’era latente la voglia di tornare a lottare per traguardi importanti” spiega la giocatrice pisana classe 1996 che proprio in maglia azzurra, cinque anni fa, conquistò uno scudetto e prima ancora, con Casalmaggiore, aveva alzato una Champions League e una Supercoppa.

    “Obiettivi? Novara non deve porsi limiti, sarebbe controproducente. Non vedo il solito dominio di Conegliano, ci sono quattro squadre che si equivalgono. Quanto a me, farò di tutto per mettere in difficoltà coach Lavarini. Non vengo di certo a Novara per guardare le compagne dalla panchina. Lo stesso – conclude – vale per il ct Mazzanti perché non reputo chiuso il capitolo Nazionale, proverò a mettergli il dubbio al momento delle convocazioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Macerata, il patron Balducci punta alla salvezza: “Sarebbe un’altra impresa sportiva dopo la promozione”

    Di Redazione

    Seppur chiuso con una sconfitta, il 2022 verrà ricordato a Macerata come l’anno del ritorno nel massimo campionato, un traguardo che mancava da quarant’anni e che dunque ha fatto storia, regalando “grandi emozioni a tutti gli sportivi che ci hanno seguito e che si sono appassionati a questa società e a questo progetto sportivo” sottolinea con orgoglio il patron e main sponsor Massimiliano Balducci intervistato dal collega Fabio Lo Savio per il Corriere Adriatico.

    Una lunga intervista in cui Balducci esalta sì la promozione in A1, ma tiene anche a precisare che fa parte comunque del passato, mentre ora la priorità è tutta legata al presente perché “questa Serie A1 faticosamente conquistata sul campo la vogliamo mantenere. Come società, come sponsor, stiamo facendo di tutto per creare le condizioni migliori perché si profili un’altra impresa sportiva pari alla promozione, perché di questo si tratterebbe se riuscissimo a raggiungere l’obiettivo salvezza”.

    Per riuscirci, però, bisognerà scendere in campo con un atteggiamento diverso rispetto a quello mostrato nel derby con Vallefoglia, definito dal presidente “arrendevole e inaccettabile”. Facile a dirsi, difficile a farsi, forse, considerando che il primo avversario del nuovo anno sarà Novara. “Bisognerà credere di più nelle nostre potenzialità e andare oltre i nostri limiti – conclude Balducci –. Chi non sa sognare non potrà mai raggiungere grandi traguardi. Ci aspettano 13 partite in cui dovremo osare contro chiunque”. LEGGI TUTTO

  • in

    Maschio: “Stile Imoco? Riparliamone tra vent’anni. Mondiale club in Italia? Vi spiego perché no”

    Di Redazione

    Questo sarà il secondo capodanno che l’Imoco festeggerà da Campione del mondo nella sua breve storia in cui ha però riempito la propria bacheca di trofei nazionali e internazionali. Un’occasione perfetta che la Tribuna di Treviso ha colto per fare una lunga chiacchierata con il co-presidente Pietro Maschio, intervistato dal collega Mirco Cavallin.

    “Il successo al Mondiale per club? Quasi inaspettato – ammette -. Il nostro obiettivo ad Antalya era capire a che punto eravamo rispetto alle squadre turche, poi le cose sono andate meglio del previsto”. Restando in tema, viene chiesto a Maschio se l’Imoco organizzerà mai un Mondiale per Club, ma la sua risposta frena qualunque entusiasmo: “No, è un evento più grande di noi”.

    Il perché, però, è cosa nota a tutti: “Non ci sono le premesse. Serve prima di tutto una struttura molto capiente, che in Veneto e in tutto il nord-est non c’è. Arena di Verona (dove si giocherà il match inaugurale del prossimo Europeo Femminile, ndr)? Giocare all’aperto, anche in estate, è pericoloso. Si tratta di una scelta promozionale, non agonistica”.

    Tornando alle Pantere e al loro ciclo vincente, a Maschio viene chiesto se l’Imoco rappresenti già un modello. “Questo lo vedremo tra vent’anni, consapevoli che ci saranno momenti meno entusiasmanti di quello attuale – precisa –. Ma sì, l’obiettivo è quello di restare ad alto livello, creando un modello che non c’era nel volley femminile”. A questo contribuirà anche il futuro Imoco Center, in costruzione a ridosso del Palaverde e i cui lavori dovrebbero concludersi entro il 2023. “Vogliamo una struttura che sia moderna anche fra dieci anni. Non sarà enorme ma molto effiente e offrirà molti servizi”. LEGGI TUTTO