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    Vallefoglia si aggiudica il test match con Macerata

    Di Redazione

    Utile test per la CBF Balducci HR al PalaDionigi di Montecchio nell’allenamento congiunto insieme alle pari categoria della Megabox Ond.Savio Vallefoglia per oliare i meccanismi nel weekend di riposo per il campionato di Serie A1, in occasione della Final Four di Coppa Italia. Quattro i set disputati dalle due formazioni marchigiane del massimo campionato, in tutti i parziali hanno prevalso le pesaresi con gli allenatori che hanno dato spazio a tutta la rosa a loro disposizione.

    Coach Paniconi (senza Quarchioni a riposo precauzionale) inizia con Dijkema-Malik palleggiatore-opposto, Aelbrecht-Cosi centrali, Abbott-Fiesoli in banda, Fiori libero. Per coach Mafrici Hancock-Drews, Mancini-Berti, Kosheleva-D’Odorico, Sirressi.

    Inizio di primo set all’insegna dell’equilibrio, Dijkema forza al servizio e piazza l’ace del 7-8, un’invasione aerea di Vallefoglia sancisce il +2 CBF Balducci HR (10-12). Vallefoglia inserisce la Lazaro in regia per un problema alla caviglia di Hancock dopo un’azione a muro, arriva la parità a quota 16. Si va ancora punto a punto, Paniconi prova il doppio cambio con Ricci-Okenwa in campo: un ace con l’aiuto del nastro regala il break alla Megabox (23-22), Fiesoli mura (23-24) ma le arancio-nere non sfruttano due set ball. Ne approfitta la Megabox che chiude 27-25 con Drews.

    Nel secondo set già primi cambi con Molinaro per Cosi e Napodano per Fiori, nella Megabox rientra Hancock in regia, ci sono Furlan e Aleksic al centro e Papa in banda per D’Odorico. Drews firma l’ace del 7-5 e Kosheleva il colpo del 10-6 per i break di Vallefoglia, la CBF Balducci HR rientra sul turno al servizio di Malik (16-15) ma un paio di errori arancio-neri rilanciano le pesaresi (20-16). Strappo decisivo e il parziale si chiude 25-19 su un errore di Abbott.

    Nel terzo set dentro Ricci in regia e Chaussee per Abbott in banda, al centro Molinaro-Cosi, Fiori libero. Per Vallefoglia palleggia Lazaro. Il primo break è ancora di Vallefoglia (che ora ha Piani in campo come opposto), le pesaresi vanno sull’8-5 e allungano ancora con l’ace di D’Odorico (16-9). Molinaro a filo rete poi a muro sfrutta il servizio della neo-entrata Okenwa per Malik (16-12). La serie di battute dell’opposta americana rilancia Macerata che prima aggancia (16-16) poi con un contrattacco efficace va a +2 (19-21): la rincorsa CBF Balducci HR però si ferma qui, un calo di tensione permette alle pesaresi di firmare un break di 6-1 e chiudere 25-22.

    Girandola di cambi anche nel quarto set, sempre Ricci in regia ma Chaussee e Abbott in banda, di nuovo Napodano libero, Okenwa opposta. Equilibrio in campo fino al cuore del set (13-13) con Chaussee in evidenza, Vallefoglia lo rompe con l’ace di Piani (16-14) e allunga ancora con l’ace di Berti (20-16). Il set si chiude 25-19.

    Maria Irene Ricci (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “Vallefoglia ha fatto una gran bella partita, noi abbiamo dato tutto quello che potevamo ed è stato un test utile per continuare a crescere visto che ci stiamo amalgamando sempre di più. L’obiettivo è puntato sul prossimo appuntamento fondamentale di domenica 5 febbraio nella trasferta di campionato a Firenze”.

    Luca Paniconi (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Il test ha lasciato buone sensazioni, peccato che non siamo riusciti a chiudere il primo set per un paio di imprecisioni nostre. In qualcosa stiamo sicuramente crescendo e dobbiamo trovare più continuità, credo ci siano state a livello di prestazione più cose buone che non buone. Ci manca ancora la capacità di chiudere gli ultimi palloni che è determinante per conquistare set e punti”.

    Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia-CBF Balducci HR Macerata 4-0 (27-25, 25-19, 25-22, 25-19)Megabox Ond. Savio Vallefoglia: Piani 9, Furlan 3, D’Odorico 14, Sirressi (L), Aleksic 4 , Papa 9, Mancini 2, Hancock 2, Barbero, Berti 3, Kosheleva 17, Lazaro 14. All. MafriciCBF Balducci HR Macerata: Cosi 5, Fiori (L), Abbott 8, Napodano (L), Chaussee 9, Ricci 2, Okenwa 5, Molinaro 5, Fiesoli 8, Malik 9, Poli n.e., Aelbrecht 6, Luciani n.e., Dijkema 2. All. PaniconiNote: Vallefoglia 10 battute sbagliate, 8 ace, 12 muri vincenti, 45% in attacco, 42% in ricezione (25% perfette). Macerata 8 battute sbagliate, 4 ace, 11 muri, 37% in attacco, 46% in ricezione (19% perfette). LEGGI TUTTO

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    Bertini e Paris entrambi soddisfatti dopo l’allenamento congiunto Perugia-Firenze

    Di Redazione

    Ottime le impressioni ricevute da Matteo Bertini ed il suo staff dopo l’allenamento congiunto di ieri al PalaBarton, dove a fare da partner nella formula del test-match le ragazze de Il Bisonte Firenze.

    Le due formazioni si sono affrontate sulla lunghezza di quattro set con il risultato finale di 3-1 con i primi tre set andati alle padrone di casa con i parziali di 25-10, 25-22 e 25-21 mentre il quarto rimasto in bilico fino all’ultimo si è concluso di misura (23-25) in favore delle toscane, che causa indisponibilità non hanno potuto contare su libero ed opposto titolari. Sponda Bartoccini-Fortinfissi Perugia da registrare i buoni riscontri ricevuti dall’arrivo di Galkowska che nonostante il poco tempo dal suo arrivo sembra aver trovato subito l’intesa con la regista Santos.

    Al termine dei lavori le considerazioni dei due coach, per primo Matteo Bertini. “Sono soddisfatto da questa amichevole perché abbiamo tenuto un bel livello di gioco per almeno tre set, anche nel quarto stavamo andando bene ma poi sul finale ci siamo un poco bloccate, ma in ottica generale siamo davvero contenti. Sono soddisfatto anche dal punto di vista dell’atteggiamento che abbiamo fatto vedere perché era uno degli aspetti che m’interessava di più“.

    La prima impressione sul ritorno di Galkowska: “Monika è arrivata davvero da pochissimo tempo ma si è ambientata subito bene, ovviamente la situazione per lei non può che migliorare, anche se ha già dimostrato una buona intesa con palleggio e le altre ragazze, sicuramente è un buon punto di partenza“. – Quella dovuta alla Final-Four di Coppa Italia una pausa preziosa. – “Questa pausa ci servirà tantissimo perché avevamo bisogno di staccare un po’ dopo un periodo così difficile visti i tanti cambiamenti, sarà utile per ragionare anche su di noi e lavorare, è arrivata una ventata di aria fresca che sarà importante“.

    Anche coach Carlo Paris concorda sull’ottimo livello della prestazione delle ragazze in maglietta nera. “Credo che l’arrivo di Galkowska darà una grossa mano a Perugia, da quel che ho potuto vedere mi sembrano pronte per poter affrontare la seconda parte del Campionato, ovviamente la motivazione principale sarà quella di guadagnare punti per garantire loro la salvezza, ma credo che siano sulla buona strada“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia, Alessio Simone è il nuovo direttore sportivo

    Di Redazione

    Alessio Simone è il nuovo direttore sportivo della Megabox Ondulati Valle del Savio: oggi ha firmato un contratto con la società di Vallefoglia.

    “Questa firma consolida il nostro progetto di costruire basi solide per la società – spiega il presidente Ivano Angeli – e ci consente di continuare a rafforzare la parte operativa. Come già detto durante la presentazione delle ultime giocatrici arrivate e, fin da subito, di tracciare le linee strategiche del prossimo anno”.

    “Non è stata una decisione presa a cuor leggero – sottolinea Alessio Simone –, ma la fiducia che mi ha dimostrato questa società, di così alto spessore, mi ha portato ad accettare il nuovo ruolo. Solcando i campi di pallavolo ormai da diversi anni come allenatore, nei miei pensieri c’era sempre stata l’idea che da ‘diversamente giovane’ avrei potuto svolgere un altro ruolo, ugualmente di prestigio, uscendo dalla panchina per tenere sotto controllo l’operato sia dei tecnici che delle atlete. I tempi, rispetto ai miei pensieri, si sono accorciati in maniera repentina, ma sono estremamente contento di iniziare questa nuova avventura”.

    Simone continuerà a essere anche il viceallenatore della Megabox fino al termine di questa stagione, “Un doppio ruolo abbastanza impegnativo, ma lo staff tecnico è molto collaborativo. Per me, la grande differenza sarà che nei giorni liberi dalla palestra sarò a stretto contatto con i procuratori”, conclude il neo diesse.

    Alessio Simone, nato a Bologna, quarantasei anni, allenatore di terzo grado ed educatore sportivo Coni, vanta una lunga esperienza sia nei settori giovanili che le prime squadre, anche maschili. A livello femminile, è stato come capo allenatore sulla panchina dell’Idea Volley in B1 e, successivamente, in A1; ha guidato anche il Beng Rovigo Volley in A2 e, dalla stagione 2017-18 è approdato a Conegliano come secondo allenatore, vincendo gli scudetti del 2018 e 2019: il palmares parla chiaro: 2 scudetti, 1 Mondiale per Club, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppa Italiana, 2 partecipazioni alla Final Four di Champions League; con la società veneta è stato anche direttore tecnico del settore giovanile.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo attende il nuovo palazzetto, A1 e A2 costrette al trasloco?

    Di Redazione

    Il Volley Bergamo sta vivendo uno dei momenti più belli della sua storia recente, suggellato dal ritorno in una Final Four di Coppa Italia dopo sette anni di assenza (e la rinascita del club). Eppure proprio ora la società orobica, insieme ai “cugini” della Agnelli Tipiesse Bergamo di A2 maschile, si trova a fare i conti con un problema non di poco conto: la disponibilità del palazzetto di casa. A fine anno, infatti, come ricorda Andrea Rossetti su Prima Bergamo, verranno avviati i lavori per la trasformazione dell’attuale PalaIntred (lo stesso impianto degli storici trionfi della Foppapedretti) nella nuova sede della GAMeC, la galleria d’arte moderna e contemporanea della città, che quest’anno è Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia.

    Il nuovo palazzetto da 2500 posti dovrebbe sorgere in una zona decisamente più periferica, al posto dell’attuale Teatro Creberg. Ma i tempi non sono brevi: il Comune ha stimato un anno di lavori (ma in mezzo ci saranno anche le elezioni) e quindi, ammesso che tutto va bene, le due squadre della città potranno entrare nel nuovo impianto nella stagione 2024-2025. Che fare nel frattempo? In costruzione c’è anche l’arena multifunzionale di Chorus Life, ma si tratta di una struttura molto più grande (6500 posti) e soprattutto molto più costosa, dunque insostenibile sul lungo periodo.

    Secondo il periodico, il Volley Bergamo 1991 sta già lavorando su tre diverse alternative, ovviamente fuori città: Crema, Monza e Treviglio. Tutte, però, presentano qualche difficoltà: il PalaBertoni di Crema ha solo 1000 posti e necessiterebbe di diversi lavori, all’Arena di Monza – anche dando per scontato il trasferimento della Vero Volley a Milano – si riproporrebbe il problema dei costi, e quanto a Treviglio (già scelto in passato per eventi eccezionali, come le semifinali di Champions League) la convivenza con il basket si preannuncia difficile.

    Lo stallo riguarda, a maggior ragione, anche la squadra maschile: per la formazione di Serie A2 ci sarebbe l’opzione di tornare a Cisano Bergamasco, dove ha giocato fino all’anno scorso, ma anche qui solo a prezzo di onerosi lavori per mettere l’impianto a norma. Insomma, un rebus di non facile soluzione che dovrà essere affrontato già nelle prossime settimane.

    (fonte: Prima Bergamo) LEGGI TUTTO

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    Greta Szakmary, non è mai troppo tardi: “Per l’Italia ho aspettato il momento giusto”

    Di Alessandro Garotta

    Chi dice che bisogna sentirsi realizzati prima dei 30 anni mente sapendo di farlo, perché spesso in età matura accadono le cose più belle, quelle per cui hai lavorato una vita affinché arrivassero e ti riempissero di soddisfazione. A volte la risposta la trovi nelle stelle, altre volte ce l’hai proprio di fronte, ma la scopri solo dopo aver percorso un lungo tratto di strada: a Greta Szakmary è andata così, poiché la sua “Stairway to Heaven” è cominciata dopo rispetto alla consueta tabella di marcia.

    Dopo aver scomodato i Led Zeppelin, possiamo citare il filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing e chiedere direttamente alla schiacciatrice ungherese della Cuneo Granda S.Bernardo – che a 31 anni sta vivendo la sua prima esperienza nella Serie A1 italiana, il campionato più competitivo al mondo – se “l’attesa del piacere è essa stessa piacere“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    Greta, partiamo dalla tua esperienza a Cuneo. Come ti trovi?

    “Mi trovo molto bene. Le compagne sono gentili e amichevoli, e questo è un punto di partenza importante per divertirci in ciò che facciamo. Fortunatamente ovunque abbia giocato ho sempre trovato una buona atmosfera all’interno del team e Cuneo non fa eccezione“.

    Come descriveresti la tua squadra e quali sono le aspettative per la seconda parte di stagione?

    “Penso che Cuneo possa contare su elementi di qualità in ogni reparto. Se riuscissimo a trovare l’equilibrio perfetto, a esprimerci costantemente ad alti livelli e a giocare sempre la nostra pallavolo potremmo raggiungere grandi traguardi nella seconda parte della stagione“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    È la prima volta che giochi in Italia. Cosa ti piace di più del nostro paese e come passi il tempo quando non sei impegnata in palestra?

    “Il caffè, la pasta, la pizza! Ok, scherzo (ride, n.d.r.). Però, è vero che amo la cucina italiana e mi piace uscire a cena, andare al mercato ad acquistare il pesce, le verdure e la frutta fresca, girare per le vie del centro piene di bar e boutique, e fare una pausa prendendo un caffè. E poi ci sono l’arte, l’architettura, ecc.: l’Italia è un paese davvero speciale“.

    Sei arrivata a giocare nei campionati più importanti al mondo dopo i 30 anni. Hai superato le tue aspettative oppure hai sempre saputo che avresti giocato in Turchia e in Italia?

    “Penso di non dire qualcosa di strano, ma tutte le giocatrici straniere ambiscono a giocare in Italia. Questo era il mio sogno da quando avevo 12 anni. Mi sono trasferita per la prima volta all’estero abbastanza tardi, quando avevo 25 anni, per iniziare la mia carriera da professionista vera e propria allo Schwerin. Insieme al mio manager Costantino Tontarelli, ho lavorato passo dopo passo per realizzare il mio sogno: volevo aspettare il momento giusto per arrivare pronta in Italia. Così, dopo l’esperienza in Germania, ho provato a giocare nel campionato turco e devo dire che mi è piaciuto molto.

    A quel punto era il momento di iniziare una nuova sfida e ho deciso di venire a giocare in Serie A1, il miglior campionato del mondo. Ero pienamente consapevole del passo che stavo facendo: avevo già avuto modo di giocare contro club italiani nelle coppe europee quando ero allo Schwerin e all’Aydin, quindi non mi ha sorpreso la qualità della pallavolo. Ora cerco solo di fare del mio meglio, affrontando nuove sfide ogni giorno e aiutando la squadra a raggiungere i suoi obiettivi“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    Qual è il segreto della tua continua crescita come giocatrice?

    “Direi la volontà di essere migliore rispetto al giorno precedente. C’è sempre qualcosa su cui lavorare, anche perché le stagioni sono lunghe e quindi bisogna adattarsi alle varie circostanze. Non c’è sensazione più bella quando giochi e puoi avere il completo controllo sui tuoi movimenti e su quello che vuoi fare“.

    Qual è stata la chiave di volta della tua carriera? L’esperienza all’SSC Palmberg Schwerin?

    “Penso che gli ultimi due anni in Ungheria, prima di trasferirmi in Germania, siano stati uno spartiacque fondamentale, perché ho cominciato a lavorare sul serio e ho iniziato a pensare da giocatrice professionista. Invece, allo Schwerin ho sperimentato per la prima volta un sistema di gioco ‘più europeo’: era la mia prima esperienza all’estero e sono cresciuta tanto tecnicamente e mentalmente“.

    Quali differenze hai riscontrato nella pallavolo in Italia, Turchia e Germania?

    “Il gioco in Germania non è molto veloce, anche se le giocatrici sono abili tecnicamente e rapide nei movimenti. In Turchia, così come in Italia, ormai tutti giocano una pallavolo veloce e le avversarie sono generalmente molto alte e forti fisicamente. Penso che per chiunque giocare in questi paesi sia davvero un piacere“.

    Foto Danilo Ninotto/Cuneo Granda Volley

    C’è un momento della tua carriera che non dimenticherai mai?

    “Ho vissuto tanti bei momenti durante la mia carriera, dalle prime medaglie d’oro a vittorie indimenticabili rimontando da situazioni di svantaggio. Per esempio, non dimenticherò mai come con la nazionale ho raggiunto la qualificazione ai Campionati Europei 2017. Avevamo perso nettamente per 3-0 in Romania. Ma al ritorno, in un palazzetto caldo e passionale con tantissimi tifosi ungheresi, dopo aver perso il primo set abbiamo ribaltato il risultato e vinto il Golden Set. Qualcosa di fantastico“.

    Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Ho tanti sogni nel cassetto, che riguardano sia la pallavolo sia l’ambito personale. Tuttavia preferisco tenerli segreti finché non diventeranno realtà“.

    Un’ultima curiosità: chi è Greta Szakmary fuori dal campo?

    “Sono una persona molto legata alla propria famiglia. Amo trascorrere il tempo libero con i miei cari, gli amici e coloro a cui voglio bene. Mi piace stare in compagnia, divertirmi, vivere la vita con il sorriso, viaggiare, andare alla scoperta di cose nuove, ascoltare la musica, andare alle feste e a pesca con mio padre durante le vacanze estive, ma anche rilassarmi a casa dopo una lunga giornata“. LEGGI TUTTO

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    Novara vince la resistenza di Chieri: in semifinale sarà ancora sfida all’Imoco

    Di Alessandro Garotta

    Per la terza stagione consecutiva la Igor Gorgonzola Novara sarà tra le protagoniste della Final Four di Coppa Italia Frecciarossa. La certezza della presenza nel weekend del 28-29 gennaio alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno arriva grazie al successo per 3-1 nel derby del Piemonte con la Reale Mutua Fenera Chieri, valevole per i quarti di finale; in semifinale l’avversario da affrontare sarà la Prosecco DOC Imoco Conegliano, che ieri ha superato la Cuneo Granda S.Bernardo.

    È festa grande al Pala Igor per il pubblico novarese dopo il muro vincente di Caterina Bosetti che chiude la contesa. Festa meritata e maturata al termine di una partita ben giocata e soprattutto ben interpretata dalle padrone di casa, scese in campo molto attente, concentrate e determinate, sapendo di avere di fronte un avversario ostico. Alla fine, è facile sottolineare l’efficienza del servizio (7 ace) e dell’attacco (45% di squadra), ma Novara mostra qualità anche nella fase break, lavorando molto bene a muro (8 blocks, di cui 3 firmati da Cristina Chirichella) e trovando tante soluzioni in contrattacco.

    Una vittoria del gruppo senza dubbio. Con soliste d’eccezione come Carlotta Cambi e Ilaria Battistoni, che distribuiscono il gioco con sapienza, alternando fast, primi tempi, pipe ed aperture per i martelli. Sugli scudi anche Ebrar Karakurt e Anna Danesi, capaci di trasformare in oro i palloni decisivi: 27 punti a referto per l’opposta turca (MVP del match con il 48% di positività in fase offensiva) e 12 quelli della centrale (con l’81% in attacco e 2 muri).

    Dall’altra parte, Chieri si lecca le ferite e si mangia le mani. A fare la differenza sono i dettagli. Quella voglia in più di buttare giù il pallone decisivo quando la tecnica e la potenza non bastano. Le biancoblu ricevono con il 51% di positività e fanno la differenza in attacco (48% complessivo), anche se sono tanti gli errori e le imprecisioni (27 di cui 11 solo nel primo set): alla fine, anche Kaja Grobelna (19 punti) ed Helena Cazaute (19 punti) devono alzare bandiera bianca.

    LA CRONACA – Gli starting six non riservano sorprese, con i due allenatori che confermano quelli previsti alla vigilia. Lavarini dispone Cambi in regia, Karakurt opposto, Adams e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero mentre Bregoli sceglie Bosio al palleggio, Grobelna opposto, Villani e Cazaute in posto 4, Mazzaro e Weitzel centrali, Spirito libero.

    1° SET – Avvio di match sui binari dell’equilibrio: un errore al servizio di Mazzaro dà il via alle ostilità, ma Chieri rimedia in attacco con Cazaute (3-3). Dopo una fase di “botta e risposta” Adams sale in cattedra e regala un break alle padrone di casa: il suo terzo attacco vincente vale l’8-7, poi mura Villani per il 10-8. Chieri prova a reagire ma sembra accusare il colpo: sull’errore di Weitzel coach Bregoli decide di chiamare timeout (14-10). Al rientro in campo la Igor è imprecisa dai 9 metri, poi Cazaute mette a segno il block che dimezza il gap (15-13). La risposta di Novara non si lascia attendere (17-13); il Fenera prova a riportarsi sotto (17-15), ma ancora una volta subisce il controbreak delle avversarie (20-16). A questo punto, le igorine si portano sul 22-16 e, dopo una timida reazione di Cazaute e compagne (22-18), portano a casa la prima frazione senza troppi rischi (25-19).

    2° SET – Il secondo set parte con un errore per parte e prosegue con gli attacchi da posto 4 di Villani e Adams (2-2). Chieri prova a portarsi in vantaggio con Cazaute e Mazzaro, ma le padrone di casa rispondono colpo su colpo e spezzano l’equilibrio grazie a un parziale di 5-0 propiziato da Chirichella e Danesi (10-6): Bregoli corre ai ripari e chiama il ‘tempo’. Al rientro in campo Grobelna ferma l’emorragia di punti e Adams spara out permettendo al Fenera di accorciare le distanze (10-8). La risposta di Bosetti e Danesi non si lascia attendere (12-9), poi Adams riporta la Igor a più 4 con uno smash da posto 4 (15-11).

    Cazaute suona la carica dopo un ace di Karakurt, mentre Mazzaro si avventa per prima su una palla a metà rete e mette a terra il 16-13. Coach Lavarini decide di richiamare le sue giocatrici, che provano a reagire al primo momento difficile della serata (19-16). Cazaute sale in cattedra e guida la rimonta del Fenera mettendo a terra il 19-18 e il 20-20. Entra Battistoni al posto di Cambi e Novara torna in vantaggio grazie a due punti consecutivi di Karakurt, un muro di Chirichella e un ace di Danesi (24-20); Chieri mostra tutto il suo carattere e recupera fino al 24-23, prima di cedere sul 25-23.

    3° SET – Chieri torna in campo con Butler al centro e Rozanski in posto 4. Proprio la giocatrice polacca segna il primo punto del terzo set, Cazaute sbaglia dai 9 metri e le padrone di casa mettono la freccia con Adams e Chirichella (3-1). Mazzaro non ci sta e pareggia riporta subito il risultato in equilibrio (3-3), ma solo per uno scambio visto che Novara spinge sull’acceleratore e torna avanti grazie a un parziale di 3-0 (6-3). Le ospiti provano a reagire, ma si vedono doppiare nel risultato sull’attacco di Karakurt (10-5). Grobelna ferma il parziale favorevole alle avversarie con due punti consecutivi, ma la risposta di Danesi non si lascia attendere (11-7).

    La reazione del Fenera prosegue con l’ace di Cazaute e l’errore di Karakurt: coach Lavarini decide di fermare il gioco con un timeout (12-11). Dopo il ‘tempo’ Rozanski pareggia i conti, anche se Novara trova immediatamente un controbreak (15-12). Un errore di Karakurt riporta le ospiti in scia (15-14), poi Grobelna riporta il risultato in equilibrio (17-17). Come nel set precedente Lavarini si gioca la carta Battistoni per Cambi, mentre il momento positivo delle ospiti prosegue (18-20). Le biancoblu scappano a più 3 (19-22) e, dopo la reazione di Novara (22-23), hanno la meglio nella volata finale (23-25).

    4° SET – Cambio nel 6+1 per Novara: dentro Battistoni in regia e Carcaces in posto 4. La caraibica è subito protagonista mettendo a segno i punti iniziali per le padrone di casa (4-1). Butler accorcia le distanze (4-3), ma la risposta di Karakurt non si lascia attendere (6-3). Chieri scivola fino al meno 4 e così coach Bregoli corre ai ripari chiamando timeout (8-4). Al rientro in campo Cazaute è la prima a segnare, ma la Igor spinge ulteriormente sull’acceleratore (11-6). Rozanski suona la carica murando Bosetti (11-8), anche se poi incappa in un brutto errore in attacco (13-8).

    Tutto da rifare per il Fenera, che prova a rifarsi sotto con Grobelna (15-11) e Cazaute (16-13). Chirichella non ci sta e firma due punti consecutivi, riportando Novara a più 5 (18-13). La reazione del Fenera è immediata e obbliga coach Lavarini a richiamare le sue giocatrici (18-16). Dopo l’interruzione Karakurt spara out (18-17), ma si riscatta ingannando la difesa avversaria con un pallonetto (19-17). Grobelna e Cazaute tengono in scia il Fenera, poi Butler pareggia i conti con un muro vincente (20-20). È un finale al cardiopalma: Chieri mette la freccia grazie a un errore di Karakurt (21-22), anche se poi Carcaces ribalta il risultato (23-22) e Bosetti chiude la contesa (27-25).

    Igor Gorgonzola Novara-Reale Mutua Fenera Chieri 3-1 (25-19, 25-23, 23-25, 27-25)Igor Gorgonzola Novara: Cambi 1, Adams 11, Bresciani, Giovannini ne, Battistoni, Fersino (L), Bosetti 7, Chirichella 10, Danesi 12, Varela (L) ne, Bonifacio ne, Carcaces 7, Ituma, Karakurt 27. Allenatore: Stefano Lavarini. Assistente: Davide Baraldi.Reale Mutua Fenera Chieri: Cazaute 19, Morello, Rozanski 10, Bosio, Spirito (L), Fini (L) ne, Nervini, Grobelna 19, Villani 5, Butler 5, Storck 3, Mazzaro 7, Kone ne, Weitzel 2. Allenatore: Giulio Bregoli. Assistente: Christian Piazzese.Arbitri: Rocco Brancati e Alessandro Rossi.Note: Novara: battute vincenti 7, battute sbagliate 12, attacco 45%, ricezione 50%-22%, muri 8, errori 22. Chieri: battute vincenti 2, battute sbagliate 14, attacco 48%, ricezione 51%-30%, muri 7, errori 27. LEGGI TUTTO

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    Galkowska si presenta: “Sono qui per aiutare Perugia a scalare la classifica”

    Di Redazione

    La Bartoccini-Fortinfissi Perugia può finalmente riabbracciare Monika Galkowska: l’opposta polacca, già in Umbria nella parte finale della scorsa stagione, è arrivata al PalaBarton per il suo primo allenamento con le “magliette nere”. Galkowska racconta così il suo rientro: “Potrei riassumere le motivazioni che mi hanno fatto scegliere di tornare in Italia con il modo di dire: se non stai crescendo, stai tornando indietro. Mi conosco e preferisco sicuramente crescere, per questo ho deciso di tornare in Italia con Perugia“.

    “La cosa più importante in questo momento – continua l’opposta – sarà lavorare bene in allenamento, perché porta sempre grandi benefici, e i presupposti ci sono tutti. Sono qui per aiutare la squadra a raccogliere punti per scalare questa classifica. Ora abbiamo due settimane per poter lavorare con calma, non sono certo molte ma sono entusiasta, e sono sicura che il lavoro che faremo con il tempo ci darà ragione“.

    Soddisfatto il presidente Antonio Bartoccini per l’arrivo della polacca: “Tengo a ringraziare il procuratore Roberto Mogentale per il buon lavoro svolto; insieme ai dirigenti della società e al d Remo Ambroglini ha saputo completare al meglio una trattativa delicata come quella intavolata, ora non ci resta che attenderne i risultati, che sono certo saranno importanti“.

    Intanto, giovedì 26 gennaio alle 17.30 è previsto un allenamento congiunto al PalaBarton con Il Bisonte Firenze, a porte aperte per i tifosi.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olivotto: “Cerchiamo più punti possibili con chiunque. L’obiettivo è scalare posizioni”

    Di Redazione

    News.Superscommesse ha intervistato Rossella Olivotto, centrale e capitano della E-Work Busto Arsizio. Olivotto ha raccontato le emozioni che sta provando nel nuovo ruolo di capitano e di come la squadra, ora ottava in classifica, sia riuscita a venir fuori da un inizio di stagione molto critico.

    Rossella, da quest’anno stai ricoprendo il ruolo di capitano: ci racconti quanto importante è stato il tuo contributo per uscire dal momento di inizio campionato molto duro per voi a livello di risultati?

    “Abbiamo avuto un inizio molto difficile e in salita, dovuto anche al fatto che ci sono state diverse giocatrici con acciacchi, e questo non ci ha permesso di allenarci tutte insieme in palestra con continuità. Di conseguenza, il feeling e molti meccanismi nella prima parte di stagione non erano ottimali. Ora invece piano piano si sta creando un bel gruppo coeso. Non abbiamo magari delle individualità come altre squadre, ma giocando tutte insieme possiamo esprimere un bel gioco. Da capitano vivere quel momento è stato complicato, anche perchè sono alla prima esperienza in questo ruolo. (…) Ho cercato di aiutare le mie compagne parlando anche individualmente con chi era più in difficoltà, facendo da tramite tra la società, l’allenatore e il gruppo. Credo che l’aspetto comunicativo per un capitano sia importante. Ho cercato di mantenere la serenità che in fasi difficili può venire a mancare”.

    C’è un po’ di rammarico per non far parte delle 8 squadre che si contenderanno la Coppa Italia?

    “Sì c’è, anche perché la partecipazione è sfuggita per poco. Cuneo ha vinto l’ultima partita con Novara superandoci in classifica. La non qualificazione è dipesa dall’avvio di campionato difficile e davvero per poco siamo rimaste fuori dalle prime otto al termine del girone di andata”.

    Avrete tra poco, il 1 febbraio, la gara di andata dei playoff di Cev Cup contro il THY Istanbul di Marcello Abbondanza. Temi questa squadra?

    “È un bel traguardo che abbiamo raggiunto. Ci teniamo molto a questa competizione, lo scorso anno non era andata come speravamo. Vorremmo andare avanti, anche se la partita non sarà semplice giocando il ritorno in Turchia. Tutto lo staff è carico, vogliamo fare bene e dare il massimo, stiamo mettendo molta attenzione nella preparazione di questo match”.

    Dove può arrivare questa Busto?

    “Ci sono le prime quattro-cinque squadre che ormai come punteggio sono parecchio avanti, noi cercheremo di fare il maggiore numero di punti possibile contro chiunque. Anche contro Conegliano siamo andate al Palaverde non da sconfitte, ma con l’intento di portare a casa dei punti. La sesta e la settima in classifica non sono inarrivabili, quindi al momento l’obiettivo è di scalare posizioni”.

    (fonte: Supernews)Per l’articolo completo clicca QUI LEGGI TUTTO