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    Pineto conferma Mattia Catone in regia: “Questa è casa mia e voglio regalare emozioni”

    Una grande stagione alle spalle e nuove ambizioni da cui ripartire. Mattia Catone sarà il palleggiatore dell’ABBA Pineto anche nella stagione 2025-26 di Serie A2 Credem Banca. Una nuova conferma per il club pinetese che mantiene sulle rive dell’Adriatico il figlio del Cerrano.

    Classe 2001, Catone è cresciuto nelle fila dell’ABBA partendo dai settori giovanili, affrontando le esperienze fuori casa di Bergamo e Motta di Livenza, per poi fare ritorno a casa nella passata stagione. Prestazioni in crescendo, confidenza con la categoria migliorata di partita in partita al primo anno da titolare in Serie A2 Credem Banca. E ora si guarda avanti ad una nuova annata da affrontare con rinnovati stimoli.

    Le parole di Mattia Catone: “Sono contentissimo e davvero carico. La società ha lavorato per allestire un roster davvero di ottimo livello e non vedo l’ora di ricominciare. Mi mancano l’affetto e il calore del nostro pubblico, mi mancano quel clima, quell’energia di cui noi atleti ci nutriamo. Questa riconferma per me è ancora più speciale perché sono un pinetese DOC, questa è casa mia e voglio regalare emozioni ancora più forti a noi, perché lo meritiamo, ed a tutti quelli che ci seguono con affetto e passione”.

    (fonte: ABBA Pineto) LEGGI TUTTO

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    Fra tradizione e innovazione: la nuova sfida con il Giappone di Ferhat Akbas

    Dopo alcuni anni ai vertici della pallavolo turca ed europea, Ferhat Akbas riparte dal Giappone. Il suo obiettivo? Dare forma a una squadra capace di unire disciplina e innovazione, nel rispetto di una tradizione tra le più riconoscibili al mondo. Un progetto tecnico ambizioso, che va ben oltre la guida di una nazionale: è un esercizio di sintesi, cultura e visione.

    In un’intervista esclusiva ai microfoni di VolleyNews, il coach turco si racconta senza filtri: dalla nuova sfida con il Giappone alla separazione dall’Eczacibasi, dal ruolo di Presidente della Commissione Europea Allenatori al cambiamento profondo vissuto con la paternità. Una conversazione che restituisce il ritratto di un tecnico competente e preparato, ma soprattutto di un uomo che non smette di mettersi in discussione e di crescere, dentro e fuori dal campo.

    Ferhat, hai intrapreso una nuova avventura come allenatore della nazionale femminile giapponese. Cosa ti ha spinto ad accettare questo incarico? Perché pensi che sia una sfida adatta a questo momento della tua carriera e della tua vita?

    “Assumere la guida di una nazionale storicamente forte come quella del Giappone rappresenta per me un’esperienza estremamente significativa, sia a livello professionale che personale. Avendo già vissuto e lavorato in Giappone, conosco a fondo la cultura, l’etica del lavoro e il modo in cui le persone instaurano relazioni. Tornare in questo Paese e immergermi nuovamente in questo ambiente mi riempie di entusiasmo, offrendomi una forte motivazione e un chiaro senso di scopo“.

    Foto FIVB

    Qual è la tua “mission” con la nazionale giapponese? E quali sono i tuoi obiettivi per il 2025?

    “La mia missione in Giappone è costruire una squadra che sappia coniugare tradizione e innovazione, capace di mantenere intatta la propria identità ma allo stesso tempo pronta ad abbracciare le sfide della pallavolo moderna. La pallavolo giapponese ha un’identità forte e unica, che voglio rispettare e valorizzare, aiutando però la squadra a evolversi secondo le nuove esigenze del gioco. Per il 2025, il nostro obiettivo è portare in campo questa filosofia, con prestazioni solide e altamente competitive“.

    Quali sfide ti aspetti di affrontare in Giappone e come pensi di superarle? Mi riferisco, ad esempio, alla barriera linguistica, alla cultura, al modo di vedere la pallavolo.

    “La pallavolo parla un linguaggio universale. Ovunque venga giocata, le dinamiche di gioco restano le stesse. Conoscendo già la cultura giapponese, mi sento a mio agio nell’inserirmi in questo contesto: l’adattamento sarà naturale. È vero, ci saranno delle differenze, ma quando tutti condividono gli stessi obiettivi, è facile superarle. Il mio approccio consiste nel valorizzare il potenziale di ogni atleta attraverso i principi fondamentali della pallavolo, trasformando la diversità in un punto di forza. Le differenze culturali, per me, non sono ostacoli, ma opportunità che arricchiscono l’esperienza“.

    Come sarà l’approccio a questa stagione? Avete in programma ritiri o partite amichevoli all’estero per preparare le competizioni ufficiali?

    “Affronteremo l’estate con un approccio equilibrato e una buona pianificazione. Dal momento che le giocatrici arrivano da stagioni di club molto intense, stiamo definendo con attenzione sia il periodo di preparazione sia il ritmo delle partite. Stiamo anche valutando l’opportunità di organizzare ritiri e disputare incontri amichevoli all’estero. Insieme a tutte le parti coinvolte, vogliamo costruire un percorso di preparazione che sia il più efficace ed efficiente possibile“.

    Cosa pensi delle giocatrici a tua disposizione? Avevi già avuto l’opportunità di lavorare con qualcuna di loro?

    “Le giocatrici giapponesi si distinguono per la loro disciplina, tecnica e grande apertura mentale. Abbiamo già fatto un’analisi approfondita della squadra, e devo dire che sono rimasto colpito dal carattere e dalla determinazione che queste atlete dimostrano in campo. In passato ho allenato giocatrici giapponesi a livello di club, ma non ho esperienze dirette con quelle che attualmente fanno parte della nazionale. Tuttavia, ho seguito con attenzione la loro crescita e la loro evoluzione per quanto riguarda lo stile di gioco nel corso degli anni“.

    Il Giappone è stato in grado di ottenere ottimi risultati contro le nazionali più forti al mondo e di conquistare la medaglia d’argento alla VNL 2024. Tuttavia, da anni manca il piazzamento sul podio in competizioni internazionali di primo livello, come le Olimpiadi o i Mondiali. Ora che entri a far parte di questo progetto, cosa pensi manchi per compiere finalmente quel passo decisivo?

    “Il Giappone è una delle squadre più organizzate e disciplinate della pallavolo mondiale, e i risultati ottenuti finora non sono certo frutto del caso. A mio parere, non si tratta più di colmare un divario tecnico o fisico, ma piuttosto di compiere un salto mentale. Il vero obiettivo è formare una squadra che creda profondamente nella possibilità di vincere e che sappia fidarsi di sé nei momenti chiave. In questo percorso, saranno determinanti la continuità, il giusto tempismo e una forte identità collettiva“.

    Facciamo un passo indietro. Qual è il tuo stato d’animo dopo quanto accaduto con l’Eczacibasi? Ti aspettavi la separazione anticipata?

    “Ci sarebbe tanto da dire su ciò che è successo all’Eczacibasi, ma credo che a volte il silenzio abbia più peso delle parole. Sono convinto che il tempo finisca sempre per rivelare la verità, e continuerà a farlo. Quello che davvero conta per me è sapere di aver dato tutto, ogni giorno, con passione e dedizione. Mi porto dietro questa esperienza con rispetto verso tutti coloro che ne hanno fatto parte e con la consapevolezza che ogni capitolo della vita lascia un insegnamento prezioso“.

    Foto Instagram @ferhatakbas12

    Come valuti, nel complesso, la tua esperienza all’Eczacibasi? Com’è stato far parte di un club così importante? C’è un momento che porterai sempre con te?

    “È impossibile dimenticare i due trofei conquistati insieme: sono stati il risultato di vero spirito di squadra, dedizione e fiducia. Ma allo stesso tempo, è giusto riconoscere anche il peso emotivo delle finali perse. Giocare ad altissimo livello significa vivere l’euforia della vittoria, ma anche la frustrazione di sfiorare il traguardo senza raggiungerlo. Entrambi gli aspetti di questo percorso ci hanno segnato profondamente, e li porto con me con la stessa lucidità e lo stesso rispetto“.

    All’Eczacibasi, il tuo operato è stato criticato in diverse occasioni. Come reagisci solitamente alle critiche provenienti da tifosi, giocatrici o dirigenti?

    “In Turchia ho notato che le critiche, nel contesto sportivo, spesso non vengono espresse in modo sano o costruttivo. Le reazioni sono a volte impulsive, poco meditate, e questo tipo di ambiente finisce per danneggiare sempre di più la nostra pallavolo. Ciò che trovo ancora più preoccupante è che alcune figure del settore approfittano di questo clima per interessi personali, anziché contribuire a migliorarlo. È importante che tutti riconosciamo questo problema e ne prendiamo consapevolezza. Da parte mia, cerco sempre di rimanere focalizzato sul lavoro, sulla squadra e sui valori in cui crediamo. Alla fine, quello che conta davvero è ciò che riusciamo a costruire sul campo, non il rumore che c’è intorno“.

    Il mondo del volley guarda già alla prossima stagione dei club. Tu che programmi hai da questo punto di vista?

    “Al momento, tutta la mia concentrazione è rivolta alla preparazione della nazionale femminile giapponese per affrontare al meglio la stagione 2025. Siamo solo all’inizio di un nuovo percorso, e la mia priorità è lavorare a questo progetto con attenzione, equilibrio e continuità. In futuro, se dovesse emergere un’opportunità in un club che rispecchi i valori in cui credo, con una struttura organizzata, in un ambiente positivo e in un paese dove desidero realmente lavorare, sarei aperto a valutarla, sempre in accordo e nella massima trasparenza con la JVA. Ma al momento, ogni mia energia è dedicata esclusivamente alla nazionale“.

    Qual è il tuo ruolo come Presidente della Commissione Europea Allenatori (ECoC) e cosa ti ha spinto ad accettare questo incarico? Quali sono le tue competenze e i tuoi obiettivi?

    “Essere Presidente dell’ECoC non rappresenta solo un titolo, ma una vera opportunità per contribuire alla crescita della pallavolo da una prospettiva più ampia. Questo ruolo mi permette di rimanere a stretto contatto con allenatori provenienti da tutta Europa e di guidare iniziative volte alla condivisione delle competenze e alla costruzione di valori comuni. Il mio obiettivo principale è sostenere lo sviluppo professionale degli allenatori e rafforzare la credibilità e la visibilità del nostro mestiere. Ciò che mi ha motivato ad accettare questa sfida è stato il desiderio sincero di mettere a disposizione dell’intera comunità pallavolistica l’esperienza maturata sul campo“.

    Ultima curiosità. Anche se normalmente tieni la tua vita privata separata dalla pallavolo, sono curioso di sapere in che modo diventare padre ti ha cambiato e come riesci a bilanciare la paternità con il ruolo di allenatore.

    “Diventare padre è stato uno dei cambiamenti più profondi della mia vita. Ha cambiato il mio modo di vedere le cose, di stabilire le priorità e di gestire il tempo. La mia carriera ha sempre richiesto grande disciplina e molti sacrifici, ma ora non vivo più solo per me stesso. Mio figlio e la mia famiglia mi insegnano ogni giorno i valori dell’equilibrio e della presenza. Anche in mezzo a un’agenda così impegnativa, cerco di dare valore a ogni momento. La loro presenza mi ha reso una persona più completa, sia sul piano personale sia su quello professionale“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Civitanova, Cormio: “Perderemo alcuni giocatori, ma abbiamo già l’accordo con innesti di valore”

    Dopo i complimenti del patron Fabio Giulianelli, è la volta delle riflessioni di Beppe Cormio, direttore generale della Lube Volley Civitanova e artefice della squadra giovane e grintosa che ha fatto innamorare mezza Italia della pallavolo.

    Ospite ai microfoni di Radio Arancia e intervistato da Alessandro Ranieri, conduttore della rubrica 7×4, il dirigente biancorosso non si è limitato a commentare con enfasi la stagione molto positiva del Club, ma ha anche confermato le idee chiare della Lube sulle prossime mosse, parlando di un mercato già delineato, all’insegna di pochi aggiustamenti nel roster della stagione ventura e della volontà di tenersi stretti i giovani talenti.

    Beppe Cormio (dg Lube Volley): “Tutto è andato ben oltre le più rosee speranze. A gioire di più a fine campionato è chi vince un bronzo nell’ultimo match rispetto a chi perde la finalissima per l’oro, proprio come alle Olimpiadi, ma quello che ha fatto la nostra squadra è straordinario e siamo felici. Abbiamo vissuto un sogno alimentato da un cammino coinvolgente, con il terzo posto in Regular Season e le rimonte nei Play Off a base di vittorie esterne con Milano e Perugia. Non dobbiamo dimenticare la conquista della Coppa Italia e la Finale di Challenge Cup, ma anche la qualificazione alla prossima Champions League, importante per una questione di prestigio e per le casse del Club”.

    “Non posso che essere d’accordo con le parole di Fabio Giulianelli, perché quando si assembla un team c’è una programmazione e se la squadra brucia le tappe è davvero entusiasmante. Poi ci sono altri dati che non figurano in un palmares, ma che contribuiscono al bilancio positivo di chi investe soldi e crede nel progetto, come il ritrovato amore degli spettatori marchigiani, la continuità dei tifosi e i sold out. Siamo riusciti a toccare i cuori dei supporter con le nostre frecce, abbiamo avuto un seguito costante e straordinario anche in trasferta”.

    “Addirittura la mole di ringraziamenti ricevuti sul mio profilo Instagram farebbe pensare alla vittoria di uno Scudetto. In realtà siamo arrivati secondi, ma è la nostra crescita ad aver conquistato la gente. La società si è messa al lavoro da tempo in vista della prossima stagione, ci saranno pochi aggiustamenti, in alcuni casi voluti, in altri trovati, visto che esistono mercati molto più ricchi di quello italiano, come per esempio il turco, il giapponese, il russo e in parte il polacco, dove il maggior giro di introiti favorisce offerte doppie o triple rispetto a quelle dei Club italiani”.

    “Per gli atleti è dura rinunciare al canto delle sirene. Il nostro, però, resta il torneo più avvincente e più bello del mondo, così come nel nostro Paese si vive meglio. Perderemo alcuni giocatori, ma abbiamo già l’accordo con innesti di valore. Manterremo l’ossatura della squadra e cercheremo di blindare i nostri giovani talenti!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Alessio Zingoni promosso a primo allenatore di Cantù: “Dovremo sudare ogni punto sempre più”

    Dopo quattro anni da vice, è giunto il momento per Alessio Zingoni di fare il grande salto. È ricaduta sul giovane (classe 1995) allenatore di San Miniato la scelta del Presidente Ambrogio Molteni per il post-Mattiroli sulla panchina della Campi Reali Cantù. Arrivato all’ombra del campanile di San Paolo nella stagione 2021-2022 come vice di Coach Matteo Battocchio, ha continuato la sua avventura sulla panchina canturina anche per il biennio targato Coach Francesco Denora Caporusso, e per l’ultima stagione a fianco di Coach Alessandro Mattiroli.

    Per la compagine canturina riveste anche il ruolo di Direttore Tecnico del Settore Giovanile. Ma ora per lui è giunto il momento di mettere a frutto l’esperienza maturata lavorando a stretto contatto con Coach diversi tra loro, e lanciarsi in questa avventura per lui sì inedita, ma allo stesso tempo entusiasmante.

    “Sono molto contento – dice il Presidente Ambrogio Molteni – che Alessio Zingoni, dopo quattro anni come Assistant Coach della squadra di Serie A2 Credem Banca, sarà per il prossimo anno Head Coach della Campi Reali. Penso che Alessio, che già conosce perfettamente la nostra realtà, e che è anche il Responsabile Tecnico del nostro Settore giovanile, sarà sicuramente all’altezza del suo compito, e saprà gestire al meglio il gruppo di Serie A2 che andremo ad affidargli per la prossima stagione”.

    “Il suo curriculum nella nostra società lo ha visto in questi anni rifondare il settore giovanile maschile con risultati sorprendenti, essendo oggi la società di gran lunga più importante sia come numero che come qualità tecnica nel settore maschile della nostra provincia, con quasi 100 ragazzi che giocano a pallavolo. La dimostrazione di ciò sta anche nel fatto delle ottime proposte alternative che Alessio ha ricevuto in questi ultimi mesi, ed il fatto che abbia scelto di restare con noi mi fa enormemente piacere”.

    “E’ per me un’emozione enorme – dice il nuovo Head Coach canturino –, che si accompagna a tanti ricordi di quando una persona comincia a fare questo mestiere e sogna di arrivare ad allenare in Serie A. Voglio ringraziare tantissimo il Presidente Ambrogio Molteni per tutte le opportunità che mi ha dato in questi quattro anni. Adesso mi ha dato quella più grossa, ovvero fare il Primo Allenatore in Serie A2. Allo stesso tempo, però, è una grande responsabilità: cercheremo di fare il meglio possibile in un campionato molto complicato con una squadra tra le più giovani della categoria, ma con probabili grossi margini di miglioramento”.

    “Il livello del campionato si alza sempre di più – continua –, ed è giusto che sia così perché lo sport e la competizione portano a questo. Sarà un’annata dove ci dovremo sudare ogni punto sempre di più, mantenendo anche una disciplina mentale nel lavoro che dovrà essere la nostra forza. Dovremo interpretare ogni momento, anche in allenamento, con la ‘bava alla bocca’ di chi deve recuperare punti dappertutto. L’essere giovani ci avvantaggia su tante cose, su altre ci può svantaggiare, ma cercheremo di portare a termine tutti gli obiettivi, e principalmente quello di restare in Serie A2”.

    “Mi sento carico – conclude –, mi sento consapevole di una responsabilità grossa, e consapevole del fatto che, dopo aver raggiunto il traguardo di arrivare ad allenare in Serie A2, dobbiamo metterci davanti altri traguardi. Io, come tutto lo staff di Cantù, come tutti i giocatori che ci saranno”.

    (fonte: Campi Reali Cantù) LEGGI TUTTO

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    Fanizza in ritiro con la nazionale: “Gran parte del merito va a Cisterna”

    Nuova, importante soddisfazione per il Cisterna Volley: dopo la convocazione del libero Domenico Pace, anche il palleggiatore Alessandro Fanizza vestirà la maglia azzurra della Nazionale. A partire dal 12 maggio, Fanizza si unirà al gruppo della nazionale seniores guidata dal commissario tecnico Ferdinando De Giorgi.

    Alla sua prima stagione assoluta in SuperLega Credem Banca, Fanizza ha dato un contributo determinante al raggiungimento di due traguardi storici per il club: la qualificazione alla Del Monte Coppa Italia e ai Playoff Scudetto. Ora, il giovane palleggiatore avrà l’opportunità di vivere un’esperienza di altissimo livello con la nazionale maggiore, insieme al compagno di squadra Domenico Pace, portando anche in azzurro i colori del Cisterna Volley.

    Queste le parole di Alessandro Fanizza: “Indossare la maglia della Nazionale è sempre un’emozione straordinaria e un grande onore. Gran parte del merito va certamente al Cisterna Volley, per la stagione che abbiamo vissuto insieme e per la fiducia che il club ha riposto in me. Aver avuto l’opportunità di scendere in campo da titolare in SuperLega per diverse partite non è qualcosa di scontato, e per questo sono particolarmente grato alla società”.

    “Per quanto riguarda la convocazione nel gruppo A, mi aspetto un periodo di intenso lavoro e alta intensità. In questi giorni mi sto preparando per mantenere la forma, alternando sedute di pesi, e non vedo l’ora di unirmi al gruppo e dare il massimo. Tornare in Azzurro dopo un anno di SuperLega ha un significato speciale: essere parte del giro della Nazionale è sempre un’emozione unica, e credo di affrontare questa esperienza con maggiore consapevolezza rispetto al passato. L’esperienza maturata al Cisterna Volley, soprattutto nelle partite giocate da titolare, mi ha dato molto e ora non vedo l’ora di potermi confrontare e crescere insieme agli altri ragazzi”.

    (fonte: Cisterna Volley) LEGGI TUTTO

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    Le azzurre tornano al lavoro lunedì 12 maggio al Centro Pavesi

    Dopo i BPER test match contro la Germania di Novara (vinto 3-1) e Milano (perso 3-1) la nazionale femminile di Julio Velasco tornerà a radunarsi lunedì 12 maggio a Milano al centro federale Pavesi. Di seguito l’elenco delle atlete convocate: Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Alice Degradi, Chidera Blessing Eze, Eleonora Fersino, Giorgia Frosini, Gaia Giovannini, Anna Gray, Adhuoljok John Majak Malual, Ilenia Moro, Linda Nwakalor, Loveth Omoruyi, Rebecca Piva, Benedetta Sartori, Federica Squarcini. Il collegiale terminerà venerdì 16 maggio.

    Nelle stesse date si allenerà anche il gruppo della Nazionale B guidato da Carlo Parisi. Questo l’elenco delle convocate: Anna Adelusi, Martina Armini, Valentina Bartolucci, Martina Bracchi, Veronica Costantini, Katja Eckl, Beatrice Gardini, Emma Graziani, Rachele Morello, Matilde Munarini, Alice Nardo, Stella Nervini, Sara Panetoni, Alice Tanase.

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Al via la stagione della Nazionale maschile; Bonifante e Gargiulo già tra i convocati

    Comincerà ufficialmente lunedì 12 maggio la stagione della nazionale maschile che si radunerà a Cavalese (TN) per il primo collegiale che terminerà domenica 18 maggio dopo l’allenamento del mattino. Dopo la presentazione della stagione delle nazionali azzurre, avvenuta lo scorso 6 maggio a Milano, la parola passa finalmente al campo con il primo raduno della stagione per il quale il CT Ferdinando De Giorgi ha convocato 17 atleti.In questo periodo, la nazionale tricolore, campione del mondo in carica, lavorerà in Val di Fiemme per preparare al meglio il primo appuntamento stagionale: la Volleyball Nations League 2025.

    Prima di volare in Canada per la prima week di VNL (Quebec City, 11-15 giugno), gli azzurri saranno impegnati nella prima amichevole stagionale in programma il 25 maggio alle ore 16 a Monaco di Baviera contro la Germania. Successivamente, la nazionale tricolore sarà impegnata il 30 maggio a Cavalese nell’incontro amichevole contro l’Iran, alle ore 16. 

    Il 31 maggio gli azzurri campioni del mondo giocheranno nuovamente contro la formazione iraniana nel BPER Test Match in programma a Padova alle ore 18.30 (orario diverso da quanto precedentemente comunicato).

    Questo l’elenco degli atleti convocati per il primo collegiale stagionale: Mattia Boninfante, Giovanni Gargiulo (Cucine Lube Civitanova); Alessandro Fanizza, Domenico Pace (Cisterna Volley); Alessandro Bovolenta (Gas Sales Bluenergy Piacenza); Fabrizio Gironi, Tim Held (Gioiella Prisma Taranto); Marco Gaggini (Mint Vero Volley Monza); Francesco Comparoni (Yuasa Battery Grottazzolina); Lorenzo Cortesia, Francesco Sani (Rana Verona); Federico Crosato, Andrea Truocchio, Mattia Orioli, Luca Porro (Sonepar Padova); Roberto Russo (Sir Susa Vim Perugia); Francesco Recine (Toray Arrows Shizuoka).

    (fonte: Federazione Italiana Pallavolo) LEGGI TUTTO

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    Nicola Negro è il nuovo allenatore di Chieri: “Vorrei continuare a giocare per vincere”

    Un emigrante di lusso che ha trovato l’America in Brasile e ora torna in Italia, rimettendosi in gioco sotto l’Arco. La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 dà il benvenuto al suo nuovo allenatore Nicola Negro. Raccoglie il testimone da Giulio Cesare Bregoli, a cui vanno il ringraziamento per il lavoro svolto in sei stagioni e l’in bocca al lupo della società per il proseguimento della carriera.

    Trevigiano classe 1980, poco più che ventenne Nicola Negro inizia come scoutman a Conegliano in B1 nel 2003. Dalla stagione successiva fa le prime esperienze in A1 negli staff di Vicenza e Padova. Seguono sette anni che da braccio destro di Alessandro Chiappini lo portano in Turchia, Polonia e Azerbaigian. Esordisce da primo allenatore in Polonia nel 2013. Torna in A1 nel 2014 come coach di Conegliano. Poi ancora Polonia, Romania e Slovenia. Dal 2017 al 2019 guida Trento in A2.

    Nel 2019 si trasferisce a Belo Horizonte raccogliendo il testimone di Stefano Lavarini al Minas. In sei anni vince tre scudetti, tre campionati sudamericani e diversi altri trofei, in totale tredici, che gli valgono tre premi di miglior allenatore in Brasile. Dal 2023 è il commissario tecnico del Messico con cui si aggiudica tre medaglie fra Giochi panamericani e Norceca. Nell’aprile 2024 l’ambasciatore italiano gli consegna a Belo Horizonte l’onorificenza di Cavaliere all’Ordine della Stella d’Italia.

    L’avventura di Nicola Negro da allenatore della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è iniziata ufficialmente il 9 maggio, nell’incontro di presentazione svolto presso la sede di BigMat De Tommasi in strada del Ritano.

    A fare gli onori di casa per BigMat De Tommasi è stato Giovanni De Tommasi ed è seguito quindi l’intervento del presidente biancoblù Filippo Vergnano: “BigMat affianca la pallavolo chierese dagli anni Ottanta ed è un piacere essere qui. Finiamo un ciclo di sei anni molto buono in cui siamo cresciuti tanto come società e a livello sportivo, abbiamo vinto due coppe europee e chiudiamo una stagione comunque positiva a cui è mancata la chicca di una nuova vittoria europea ma fa parte del percorso”.

    “Ripartiamo con un nuovo coach e un gruppo rinnovato. Vogliamo fare bene, riottenere questa Europa che ci è sfuggita per un soffio, confidiamo di organizzare la Wevza Cup a settembre e di fare una salto e che ci porti di nuovo a essere orgogliosi”.

    Improntato sulla passione l’intervento del dirigente e sponsor Lucio Zanon di Valgiurata a cui è seguito l’intervento del direttore sportivo Max Gallo ha fatto il punto sul progetto tecnico: “Proseguiamo sulla direzione intrapresa, ovvero puntare sul talento giovanile, cercando di arrivare prima degli altri sebbene sia sempre più difficile. La concorrenza è alta ma credo che anche la nuova squadra sia caratterizzata da un mix di esperienza, conferme e giovani talenti. Credo che Nicola Negro sia la persona adatta per proseguire e valorizzare ciò che abbiamo costruito per quest’anno. L’abbiamo scelto anche per la sua attenzione ai giovani talenti, una caratteristica che si aggancia bene alla politica del club. Con Nicola abbiamo stipulato un contratto di due anni”.

    Per ultimo l’intervento di Nicola Negro: “Sono felice di essere qui. Sono passato negli anni qui da avversario con diverse maglie. Ho avuto la fortuna di fare esperienze importanti fin da giovane. La mia primissima partita in serie A con Vicenza fu a Chieri e… vinse Chieri! L’ultimo ciclo di sei anni in Brasile è stato il più importante della mia carriera. I risultati non arrivano per caso e sono stati sei anni importanti, un percorso che fino a gennaio sembrava dover continuare. Fino alla decisione di lasciare”.

    “Poi all’improvviso la chiamata importante di Chieri che mi ha piacevolmente sorpreso. Con questa chiamata mi è stata data la possibilità di rientrare in Italia e poter lavorare con un club che non improvvisa, che è abituato a programmare e a lasciar lavorare. Di meglio non potevo desiderare”.

    “Si è chiuso un ciclo vincente per Chieri e si riparte, anche la squadra cambierà molto – ha proseguito Nicola Negro – Arriveranno giocatrici giovani di grande talento, non ci porremo limiti e vedremo quanto riusciremo a crescere. Vogliamo rimanere competitivi, lavoreremo per costruire una nuova identità di squadra, un gioco nuovo. Sarà una preparazione chiaramente atipica: avremo poco tempo tra i miei impegni con la nazionale del Messico e quelli delle ragazze. Cerco sempre un gioco aggressivo: è una via tortuosa, richiede tempo e a inizio stagione le mie squadre faticano sempre”.

    “Sono consapevole che avremo bisogno di questo tempo, confido nella pazienza di tutti, ma è una via che conosco e che intendo percorrere. Vorrei continuare a giocare per vincere come ho fatto in questi anni. Oseremo, magari sbaglieremo un po’ di più, ma questo è l’obiettivo che mi pongo nella costruzione della squadra. Lavoreremo per arrivare più in alto possibile. Conosco i pro e i contro della pallavolo che ricerco, ma voglio rischiare, osare”.

    “Arrivo da una squadra che mi chiedeva di vincere e di lanciare giovani, siamo sempre riusciti a far convivere questi due aspetti: ben venga se ci saranno talenti del giovanile da inserire in prima squadra nel futuro. Dopo i sei anni in Brasile mi sento un allenatore più maturo rispetto a come ero partito: il mio bagaglio professionale ma anche umano è maggiore e spero possa essere un valore aggiunto per Chieri”

    (fonte: Reale Mutua Fenera Chieri) LEGGI TUTTO