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    Le pagelle della Finale Scudetto: Haak imprescindibile, Zhu discontinua

    La pallavolo è quello sport che si gioca sei contro sei, ed alla fine vince la Prosecco DOC Imoco Conegliano. La formazione allenata da Daniele Santarelli chiude la serie con la Savino Del Bene Scandicci sul 3-1 e mette in bacheca il suo sesto scudetto consecutivo, confermando quella fama di cannibale che le permette di alzare ogni trofeo in Italia dal 2019. Da maggio di quell’anno infatti non c’è alcuna competizione nazionale che sia stata vinta da un’altra squadra, e questo offre la misura della grandezza dell’epopea della compagine gialloblu, che si conferma ancora una volta quella da battere.Ecco le nostre pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della Finale Scudetto.

    Foto Rubin/LVF

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 8,5. Quante altre cose nuove si possono dire su una palleggiatrice del genere? La grandezza di “Asia” rende difficile anche solo cercare qualche nuovo spunto per raccontare la sua legacy, e trovare qualcosa che non sia stato osservato, analizzato e sviscerato è una discreta impresa. A fare la differenza è ancora una volta la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dai match. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali (per lei anche 12 punti di cui 2 ace e 7 muri).

    Isabelle Haak voto 9. Decisiva, determinante, imprescindibile. L’opposta svedese legittima il premio di MVP con una serie di livello assoluto (131 punti con il 50,9% di positività in attacco, 6 ace, 13 muri), impreziosita da una prestazione in gara 3 che resterà negli annali del campionato italiano (41 punti con il 64% di efficacia offensiva, 2 ace e 4 block): si tratta della legittimazione definitiva del talento di “Bella”, un fenomeno sbarcato direttamente da Marte. Infatti, non importa la qualità della ricezione, la velocità dell’alzata, la posizione da cui attacca, né la possibilità di eseguire o meno la rincorsa; il risultato è quasi sempre un colpo vincente. Non importa neppure la composizione del muro, perché la numero 11 sa sempre trovare delle traiettorie e degli angoli indifendibili per potenza e precisione.

    Kathryn Plummer voto 8. Il martello statunitense conferma la qualità di gioco mostrata nel corso della stagione, ed è una fortuna per Conegliano in una serie così combattuta. Non c’è un solo match nel quale Plummer finisca sotto il 40% di positività in attacco (50%, 42%, 56% e 50%) perché, nonostante la grande mole di palloni ricevuti (132) e la stretta marcatura delle toscane, sa estrarre dal cilindro bordate che passano sopra al muro, diagonali stretti, pallonetti, palle piazzate e mani out, un intero campionario da posto 4 di altissimo livello. In ricezione se la cava abbastanza bene (54,1% di positiva e 27,4% di perfetta), pur subendo 9 ace (di cui 5 in gara 1), ma al di là dei numeri bisogna considerare che si prende carico di ben 135 tocchi sui 357 complessivi.

    Kelsey Robinson-Cook voto 7,5. In una Finale Scudetto servono le qualità tecniche e i nervi saldi di chi questi incontri ad alta tensione li ha già giocati. L’esperta schiacciatrice statunitense dimostra di possedere entrambe le doti. Più che i 39 punti e il 38,9% di positività in attacco, comunque non disprezzabili contro un avversario forte come Scandicci, va evidenziato il suo contributo nei fondamentali di seconda linea: in ricezione è una garanzia assoluta (59,5% di positiva e 38,1% di perfetta) e in difesa è sempre attenta e compie recuperi importanti. Insomma, “Kesh” è l’elemento meno dedito ai virtuosismi in grado di tenere saldo l’equilibrio della squadra.

    Foto Rubin/LVF

    Marina Lubian voto 8. Le sue buone prove stanno diventando una consuetudine, da quando ha iniziato a vestire la maglia gialloblu l’anno scorso ad ora, e questa serie non fa eccezione. Contro la sua ex squadra raggiunge ancora una volta un rendimento molto alto, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei Wolosz, come dimostra l’ottimo 59,3% di positività in attacco su una discreta quantità di assist (59). A muro riesce a raccogliere 5 block pur non essendo sempre composta, mentre al servizio si conferma un’arma importante (al netto di 12 errori), non solo per i 9 ace conquistati, ma anche per i 19 break point avviati.

    Sarah Fahr voto 7,5. Viene utilizzata meno di Lubian come attaccante, probabilmente perché aveva sempre davanti Carol e quindi era preferibile fare correre la brasiliana che sfidarne le mani sul posto, ma il numero 19 gialloblu sfrutta comunque bene le occasioni che le sono capitate (24 attacchi vincenti, 5 errori e 2 muri subiti su 40 tentativi). A muro è la migliore delle centrali in campo con 11 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta, mentre in battuta non riesce ad incidere granché, dato che mette a segno 1 ace a fronte di 7 errori.

    Monica De Gennaro voto 8. Prestazioni top per il libero dell’Imoco, che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (64,4% di positiva e 43,8% di perfetta) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle compagne: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi dei frombolieri di Scandicci, ma anche di regalare alzate in bagher molto precise. Tecnicamente spaventosa.

    Foto Rubin/LVF

    Alessia Gennari voto 7. La schiacciatrice emiliana si conferma l’asso nella manica di coach Santarelli: chiamata in causa nel momento più delicato di gara 2, Alessia non sente pressione e nel tie break riesce a mettere in campo una prova di lucidità e carattere (1 attacco vincente, 1 ace e un grande lavoro in difesa). In più, nel resto della serie, entra per portare qualità in seconda linea: detto fatto (54,8% di ricezione positiva).

    Khalia Lanier voto 6. Una fugace apparizione in gara 1 (1 punto) e un ingresso timido in gara 2 (2 punti con il 22% in attacco e il 57% di efficienza in ricezione) sono troppo poco per assegnarle un voto più alto. Per il martello statunitense rimane la soddisfazione di aver vinto il primo Scudetto in carriera.

    Robin De Kruijf voto 6. Nei momenti più delicati di gara 2 e gara 3 entra col piglio di chi non ha nulla da dimostrare. La sua fast non è sempre graffiante (3 su 7 in fase offensiva), anche se a muro porta centimetri importanti nella metà campo dell’Imoco.

    Anna Bardaro voto 6,5. Chiamata in causa per il servizio e il giro dietro, assolve il suo ruolo in maniera ottimale facendo respirare Plummer e dando maggiore solidità alla squadra (56,3% di ricezione positiva e 18,8% di perfetta su 16 palloni).

    Foto Rubin/LVF

    SAVINO DEL BENE SCANDICCI

    Maja Ognjenovic voto 7,5. Se la Savino Del Bene mette in mostra una buona pallavolo in queste Finali Scudetto, parte del merito va sicuramente all’esperta regista serba, che riesce a trasformare in oro qualsiasi tipo di ricezione e gestisce le compagne capendone i momenti e le fasi nel corso delle partite. Poi, come al solito, Maja risulta preziosa con altri fondamentali: qualche bella difesa, 2 muri e battute corte o arrotate con cui prova a creare scompiglio nel sistema di ricezione veneto (3 ace e 1 errore dai nove metri).

    Ekaterina Antropova voto 8,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nel corso della stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La numero 17 rappresenta il braccio armato di Scandicci, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto nel tie break di gara 2 (solo 1 punto dopo averne messi a segno 33 nei set precedenti), ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in tutti gli aspetti del gioco (113 punti complessivi con il 46,6% di positività e 11 errori in attacco, 13 ace, 23 errori al servizio e 10 block).

    Foto Rubin/LVF

    Zhu Ting voto 6,5. Quando tutto fila liscio dà l’impressione di essere un buon fattore (16 punti con il 42% di positività in attacco e 1 ace in gara 1), ma quando il gioco si fa duro non riesce sempre a mettere la palla a terra denotando la mancanza del killer instinct di qualche anno fa: alterna colpi ottimi a colpi meno efficaci, insiste tanto, talvolta con poca lucidità (36,3% di efficacia in fase offensiva, 4 errori e 11 muri subiti). Inoltre, il suo gioco risente di alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (35,4% di ricezione positiva e 22% di perfetta), che finiscono per condizionare anche le compagne di squadra.

    Britt Herbots voto 7,5. Senza le sue prove “anema e core” la Savino Del Bene probabilmente non sarebbe riuscita a dare filo da torcere alle Campionesse d’Italia. In generale, la giocatrice belga se la cava bene in attacco, chiudendo con 53 punti e il 40% di efficacia. Numeri interessanti per il ruolo, pur essendo annacquati da 2 errori e 8 murate. Nulla di drammatico, soprattutto se si considera il contributo in ricezione: destinataria di 66 servizi avversari, ne serve alla sua palleggiatrice il 57,6% in maniera precisa e il 36,4% perfetta.

    Foto Rubin/LVF

    Carol voto 7. Impiega un po’ a calarsi nella battaglia con il giusto spirito: è forse l’unica nota stonata della compagine toscana in gara 1 (4 punti con il 37% di positività e il 12% di efficienza in attacco e 1 muro). Poi la centrale brasiliana si riscatta e si mette in evidenza con prestazioni molto solide: in attacco fa vedere buone cose (16 su 27 con 0 errori e 3 stampate subite), a muro ruggisce 5 volte, mentre in battuta è efficace soprattutto nelle ultime due partite della serie (3 ace).

    Linda Nwakalor voto 6. Non fosse per gli 8 muri che mette a segno, la Finale della giovane centrale sarebbe addirittura negativa perché al servizio non porta molto alla causa di Scandicci (0 ace e 2 errori dai nove metri) e in attacco fatica a trovare il ritmo. D’altronde la palla tesa che le serve Ognjenovic non crea alcun tipo di preoccupazione alla gabbia muro-difesa avversaria, che le lascia solo 9 volte (su 27 assist) la gioia di festeggiare il punto. Quindi, urge trovare il modo di dare maggiore efficacia a quel colpo.

    Beatrice Parrocchiale voto 6,5. Quando si ricevono i siluri di Lubian e Haak spesso bisogna pensare a limitare i danni, cercando di evitare di subire almeno il punto diretto e il libero milanese questo non lo fa sempre bene, dato che incassa 10 ace su 158 interventi e tocca positivamente il 51,2% dei palloni e il 28,5% in maniera perfetta. In difesa, però, ci mette grande determinazione prolungando tante azioni.

    Lindsey Ruddins voto 5,5. In campo nei momenti di maggior appannamento di Zhu Ting, la schiacciatrice statunitense mette a referto complessivamente 5 punti (38,5% di positività in attacco) e incappa nell’errore che decide il terzo set di gara 3.

    Haleigh Washington voto 6,5. Chiamata in causa al posto di Ana Carol nel corso di gara 1, dimostra di avere tanta personalità: le sue fast sono un fattore che Scandicci sfrutta a dovere (6 attacchi vincenti con l’85% di efficienza offensiva). Tuttavia, nelle partite successive i suoi ingressi in corso d’opera non sono dei migliori e così piano piano si spegne (2 su 10 in attacco e 3 muri).

    Sara Alberti voto 5,5. Viene schierata titolare in gara 3 (complice una Nwakalor non al meglio), ma la centrale bresciana è poco coinvolta dalla regia di Ognjenovic e fatica ad ingranare: in attacco prova a cavarsela con un po’ di mestiere (2 punti e 1 errore su 5 tentativi), mentre a muro non riesce ad essere molto efficace (1 block).

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    B1 femminile: il punto sulla stagione di Pomezia: “Stagione tosta, potevamo fare di più”

    La serie B1 femminile dello United Volley Pomezia sta cercando di terminare al meglio il campionato e, dopo il successo esterno contro il Volleyro’, ha messo a segno un altro convincente 3-0 casalingo contro la formazione toscana del Liberi e Forti.

    A parlare della sfida è la schiacciatrice classe 1989 Deborah Liguori. “Siamo entrate in campo con la giusta determinazione e nel primo set il divario è stato piuttosto netto. Nel secondo e nel terzo, invece, c’è stato maggiore equilibrio anche perché le avversarie hanno cambiato qualcosa e hanno provato a metterci in difficoltà. Nei finali dei due parziali, però, siamo state più ciniche e determinate e abbiamo portato a casa un altro successo pieno dopo quello ottenuto sul difficile campo del Volleyro’. Vogliamo finire bene un campionato che è stato indubbiamente tosto, dove ogni settimana ci sono stati risultati “sorprendenti”, classifica alla mano. Ci stiamo allenando con serietà e siamo ancora sul pezzo anche se non abbiamo particolari ambizioni di classifica”.

    Per questo motivo Liguori può tracciare il suo bilancio: “Siamo convinte di essere una buona squadra anche se ci è mancata un po’ di continuità per riuscire a centrare i play off. Potevamo fare tutti un po’ di più, abbiamo lasciato diversi punti per strada, ma nell’arco di una stagione sono tanti i fattori che incidono”.

    Nel prossimo turno c’è la sfida (stavolta esterna) ad un’altra squadra toscana, ovvero il Valdarnoinsieme: “Si tratta di una compagine che naviga nella bassa classifica, ma come dicevo già in precedenza in questo girone non si può sottovalutare nessuno. Inoltre fuori casa abbiamo avuto qualche battuta a vuoto nell’arco della stagione e quindi dovremo stare sul pezzo per riuscire a fare un altro risultato positivo e poi pensare alla successiva sfida che sarà l’ultima di campionato”.

    Poi sarà tempo di pensare al futuro: “Al momento siamo tutte concentrate sugli ultimi due impegni, poi assieme alla società valuteremo il da farsi in vista della prossima stagione”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano a caccia del titolo europeo: giovedì la partenza delle Pantere per Antalya

    Domenica 5 maggio alle ore 19.00 italiane ad Antalya (Turchia) la A. Carraro Imoco Volley Conegliano giocherà la 50° ed ultima partita stagionale, nientedimeno che la SuperFinal di Champions League 2024, avversaria in un “derby” tutto italiano l’Allianz Milano.

    Finora 47 vittorie e solo 2 sconfitte in stagione, entrambe nei playoff che hanno visto sabato scorso le Pantere di coach Santarelli conquistare il loro sesto scudetto consecutivo, settimo in totale in una bacheca che, aggiungendo gli altri trionfi di questa stagione gialloblù in Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ospita ora ben 23 trofei. 

    Capitan Wolosz e compagne, ancora imbattute in Champions League finora con 10 vittorie su 10 gare, cercano un fantastico poker per centrare un “quadriplete” già riuscito nella stagione 2020/21. Di fronte però ci sarà l’Allianz Milano che si presenterà alla SuperFinal di Antalya con un manipolo di agguerrite ex, da Paola Egonu a Miriam Sylla e Raphaela Folie (che nel 2021 a Verona erano in campo nell’unico trionfo europeo della storia gialloblù, senza dimenticare il coach Marco Gaspari che fu il primo allenatore delle Pantere dalla fondazione nel 2012 al 2014. 

    Un centinaio i tifosi gialloblù in trasferta dall’Italia.

    Foto di Prosecco Doc Imoco Conegliano

    Quella di domenica dopo 8 stagioni di milizia in gialloblù sarà l’ultima partita della carriera di Robin De Kruijf, che lascia il volley al top assoluto con la SuperFinal di Champions League. Con la maglia delle Pantere la centrale olandese, “The Queen” per i tifosi del Palaverde, ha giocato 285 partite (terza nella classifica) di cui 178 di campionato, 25 di coppa italia, 9 di supercoppa, 60 di champions league, 13 di mondiale per club. 

    In maglia Imoco De Kruijf nelle sue otto stagioni ha realizzato 2561 punti, ed è attualmente al secondo posto nella classifica “all time” delle realizzatrici in maglia Conegliano, a soli 5 punti dalla prima posizione di Paola Egonu. Per lei con le Pantere 6 scudetti, 6 coppe italia, 7 supercoppe, 2 mondiali per club e 1 champions, finora 22 trofei, a cui sommare 1 scudetto, 1 coppa italia e 1 supercoppa con Piacenza, 1 campionato turco, 2 campionati olandesi, 2 coppe d’olanda e 1 supercoppa turca; con la Nazionale 3 argenti europei per completare una carriera eccezionale costellata di trofei.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Banca Valsabbina e Volley Millenium Brescia insieme anche nella prossima stagione

    La notizia era arrivata al termine della serata finale di “Ace for the Cure”, l’iniziativa benefica che, grazie ai 76 ace messi a segno dalle Leonesse nelle gare casalinghe di questa stagione, ha aiutato AIL Brescia e il Gruppo Cinofili Leonessa con una donazione di 7.600 euro. Adesso, però, è arrivata l’ufficialità: Banca Valsabbina e Volley Millenium Brescia saranno insieme anche nella prossima stagione, la nona in Serie A.

    Banca Valsabbina decide di continuare a sostenere la pallavolo femminile e, in particolare, la società sportiva presieduta da Roberto Catania, alla luce della continuità di un progetto solido e in crescita. Quello dell’Istituto bresciano nei confronti di Millenium, infatti, è un impegno che dura da ben otto anni, di cui sette in qualità di title sponsor.

    Il rinnovo della partnership verrà ribadito anche in occasione della prima conferenza stampa ufficiale della nuova stagione, in programma giovedì 2 maggio, alle ore 12, sui canali Facebook e YouTube di Volley Millenium Brescia.

    Le dichiarazioni

    “Siamo felici e orgogliosi del rinnovo di quella che è la partnership più importante della nostra storia sportiva – commenta il presidente di Volley Millenium Brescia, Roberto Catania -. Banca Valsabbina ha dimostrato di essere un istituto dinamico, attento al territorio e orientato alla performance, tutti valori che sposiamo a pieno. Siamo particolarmente grati della loro vicinanza concreta dopo una stagione complicata dal punto di vista sportivo, ma che come sempre ci ha visto crescere in tanti altri ambiti: questo dimostra che Valsabbina è con noi sia nei momenti felici che in quelli in cui bisogna stringere i denti e ripartire”.

    “Siamo soddisfatti di annunciare la prosecuzione di questa consolidata partnership sportiva – spiega Alberto Pelizzari, vicepresidente di Banca Valsabbina – Il nostro Istituto ha deciso di confermare gli sforzi per supportare al meglio una Società che, al netto dei risultati sportivi, continua a distinguersi per serietà ed ambizione, incarnando valori che si manifestano in particolare nella forte attenzione al sociale e nella crescita di un settore giovanile sempre più strutturato e competitivo. Ormai, dopo sette anni già trascorsi insieme, il nostro auspicio è quello di continuare a lavorare bene, alzando l’asticella per puntare a toglierci importanti soddisfazioni”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Linda Mangani è la nuova schiacciatrice di Orocash Picco Lecco

    Linda Mangani è la nuova schiacciatrice di Orocash Picco Lecco. 

    Classe 2000, ha iniziato a giocare a pallavolo in provincia di Firenze, per poi andare via di casa a 14 anni. Dopo l’esperienza alla Liu Jo Modena, ha proseguito a Bassano e quindi al Club Italia, dove ha disputato il mio primo anno di Serie A2. Ha giocato a Soverato, Marsala, Montecchio, poi nel 2021 ha esordito in A1 con Casalmaggiore. Dopo due anni alla VBC, ha vissuto l’ultima stagione nuovamente a Montecchio in quello che è stato il mio settimo anno di Serie A. 

    “La chiamata di Lecco l’ho accolta con grande entusiasmo fin da subito. Sono molto contenta di entrare a far parte di una società che in questi anni ha sempre lavorato con grande attenzione e professionalità– ha raccontato Mangani –. Continuare il mio percorso a Lecco mi rende molto felice perché ho avuto fin da subito l’impressione di essere davanti a una società seria e organizzata, in cui è vivo anche il concetto di “famiglia”. Questo è un aspetto che reputo fondamentale in un contesto sportivo. Non vedo l’ora di conoscere staff, compagne e pubblico di Lecco. Darò il massimo, nella speranza di regalarci una stagione con tante soddisfazioni”. 

    Mangani si è laureata all’Università San Raffaele in Scienze dell’Alimentazione e Gastronomia, attualmente è iscritta alla magistrale in Nutrizione Umana. Sogna di diventare una biologa nutrizionista.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Junior League: Santa Croce saluta la competizione tra gli applausi

    Bella partita di pallavolo in questo turno casalingo della Junior League tra Kemas Lamipel S. Croce e Consar Ravenna. Due squadre Under 20 competitive e ben messe in campo, uno “spot” per il volley maschile.

    I padroni di casa, privi di Loreti, ci hanno provato soprattutto nei primi tre set, vincendo il primo e lottando alla pari gli altri, per poi cedere alla distanza parallelamente alla crescita di Ravenna, che ci ha messo un po’ per sciogliersi ma alla fine, pur priva, a sua volta, di Bovolenta, è riuscita a mettere in mostra la supposta superiorità spingendo tantissimo al servizio e appoggiandosi su un Orioli formato opposto (24 punti). Tra i biancorossi 21 punti per Mati e 20 per Brucini.  La seconda sconfitta in due gare, dopo il tie-break perso a Castellana, segna l’uscita dei Lupi dalla competizione, ma si è trattato di una bella esperienza e di un qualcosa di importante per tutto il movimento.

    La cronaca

    Kemas Lamipel in campo con Lorenzo Camarri al palleggio, Mati opposto, Brucini e Matteini ai lati, Russo e Baldini centrali, Moretti libero. Ravenna risponde con Mancini in regia, Orioli opposto, Pascucci e Feri laterali, Tomasini e Menichini al centro, Chierla libero.

    1 set. Vantaggio Lupi, grande partenza biancorossa, subito + 3 (9-6). I ragazzi di Paglia provano a gestire il vantaggio ma Ravenna entra in ritmo in attacco e si rivela, come previsto, cliente difficile da contenere con il muro-difesa. Sul 16-16 Mancini sbaglia dai 9 metri e Mati spacca le mani al muro: + 2 per i padroni di casa, time-out ospite. Ancora Mati, questa volta da posto 4 tira giù il 20-17, poi spettacolo Brucini con il 21-18 in “pipe”. Il vantaggio biancorosso aumenta e per la Consar è il momento del secondo discrezionale. Al rientro ancora Mati per il punto numero 23, poi set-point Russo. La battuta decisiva è affidata a Gallina: bel servizio, Ravenna la mette fuori in attacco e i Lupi portano via il primo set.

    2 set.  La reazione ospite è veemente. Orioli spinge il pallonetto per il 2-5, poi la mette lunga sulla diagonale e lancia i suoi a +4. Lo show dello schiacciatore classe 2004 non si interrompe e allora il gioco lo ferma Pagliai, chiamando il time-out. Matteini spezza il break avversario, quindi Tomasini commette errore in attacco: 4-9. La Kemas Lamipel con pazienza prova a ricucire, una “piazzata” di Brucini vale l’8-12. Mati avvicina ancora i ragazzi, 11-13., poi 12-13 con una rimonta che fa spellare le mani al pubblico presente. Time-out Ravenna. Gli ospiti ritrovano fiducia e prendono un break di margine, sempre trascinati da Orioli. I Lupi rimangono a tiro degli avversari, Baldini in primo tempo guadagna il 19-21. Un raro errore di Orioli da posto 2 lancia i biancorossi a -1, ma un pallonetto di Feri riporta la Consar sul 20-22. Secondo discrezionale di Pagliai. Al rientro Mancini tira fuori il servizio, ma Brucini lo imita e le distanze rimangono invariate. Ancora un errore dai 9 metri, Feri, ma sullo scambio successivo Orioli guadagna il set-point. Il primo lo annulla Brucini, sul secondo Mati forza troppo e il set scivola in mano ospite.

    3 set. Il parziale inizia in equilibrio assoluto, 8-8. Pascucci con un ace spinge Ravenna al +2. Poi il muro a tre ospite intercetta Mati. Time-out Lupi. Gli ospiti spingono al servizio e lavorano bene a rete, ma la Kemas Lamipel con carattere “tiene botta”. Sul 13-14 Gallina rileva al palleggio Camarri. Brucini è implacabile, 14-15, ma Ravenna trova sempre la soluzione break dai 9 metri e allunga ancora dopo un punto diretto di Feri, 16-19. Sul 18-21 Pascucci sbarra la strada a Mati, + 4 Ravenna e set indirizzato dal successivo ace di Mancini. Brucini mette giù la palla del 21-24 e quella dopo con un ace, ma dopo il time-out chiude Orioli.

    4 set. La partenza di Ravenna è ancora una volta bruciante, 2-7. Pagliai prova Montini al posto di Matteini, mentre Camarri giostra di nuovo da regista dopo il turno di riposo del set precedente. Diversamente dal quarto parziale, la Consar non rallenta e il divario rimane ampio. Sul punteggio di 8-13 Pagliai è costretto al “tempo” tecnico. Tra i padroni di casa la stanchezza si fa sentire.  A metà parziale entra anche Montini, ma gli ospiti sembrano in totale controllo: 12-18, Pagliai esaurisce i discrezionali. Pascucci stoppa Mati per il 14-21. I Lupi cercano di rimanere agganciati alla gara trascinati da un Brucini in grande spolvero ma la squadra ospite ormai ha la “quinta” inserita e non si fa riprendere. Chiude Pascucci, 16-25.

    Kemas Lamipel S. Croce-Consar Ravenna 1-3 (25-20, 23-25, 22-25, 16-25)

    Kemas Lamipel S. Croce: Brucini 20, Russo 2, Matteini 5, Camarri L., Mati 21, Gallina, Sgherri (L), Moretti (L), Montini 2, Garibaldi, Baldini 4, Camarri N., Pieri, Sorri. All. PagliaiConsar Ravenna: Roselli (L), Pollini, Capiozzo, Mancini 8, Tomasini 4, Pascucci 9, Orioli 24, Rosseti, Feri 16, Russo, Menichini 5, Chiella (L). All. MolloArbitri: Aleo Andrea Michele, Fantoni Elena

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B2 femminile, Brugherio blinda il secondo posto ed è matematicamente ai Play Off

    Servivano 2 punti a Brugherio per avere la matematica certezza dell’accesso ai play off e le diavolesse di Cannone hanno fatto bottino pieno giocando una bella gara contro un avversario che, se lasciato giocare come sa fare, poteva sicuramente creare difficoltà. Dopo 2 set giocati molto bene Brugherio cala di tensione nel terzo e Agrate è bravo ad approfittarne mettendo sempre il sale sulla coda alle padrone di casa che però tengono sempre il muso avanti chiudendo col minimo scarto.

    Top scorer della serata Rosina, unica in doppia cifra, solida la ricezione delle rosa nero con Migliorin all’80% e Piroli subito dietro col 71%, bene Trabucchi al servizio con 3 ace, con Cannone che ha potuto provare anche dei cambi in vista di un finale di stagione che si prolungherà, come già detto, coi play off.

    Col secondo posto blindato adesso le diavolesse dovranno concentrarsi sulle ultime 2 gare di campionato, prima contro Bellusco, antagonista per tutta la stagione, ma ormai fuori dai giochi promozione e poi contro Lazzate che all’andata aveva impensierito non poco le diavolesse, sarà importante giocare bene per tenere alto il ritmo in vista dei play off.

    La Cronaca

    Primo e secondo set sono praticamente a senso unico dall’8-7 del primo Brugherio mette il turbo per il 22-11 per chiudere 25-12, così come nel secondo quando dal 13-4 le rosa nero non lasciano spazio alle avversarie. Sul 15-7 entrano Cabrera e Levis, subito a segno e poi Zaniboni che dai 9 metri trova subito l’ace con Brugherio che vola a chiudere 25-10.  Nel terzo Agrate, complice un calo di tensione delle padrone di casa, alza la testa e comincia a tenere il gioco alla pari delle avversarie. Brugherio resta avanti (18-16), Trabucchi di prima per il 19-16, ma Agrate torna sotto (19-18) con Micelli. Rosina sblocca per il 22-19, ma ancora Agrate torna sotto 23-22. Il set ball lo firma Mazzi le agratesi lo annullano, ma poi sbagliano il servizio regalando alle diavolesse la vittoria 25-23.

    Enzo Cannone (allenatore Diavoli Rosa): “Abbiamo giocato bene nei primi due set con tanta determinazione e pochissimi errori. Nel terzo e diminuita la concentrazione. La testa è ormai ai play off”.

    Greta Zaniboni (centrale Diavoli Rosa): “Abbiamo giocato questa partita contro Agrate con la consapevolezza di aver raggiunto i playoff. In campo, soprattutto nei primi due set, si percepiva leggerezza e determinazione a far bene per prepararsi al meglio per le prossime partite. nel terzo è calata leggermente l’attenzione, ma siamo riuscite a chiudere al meglio la partita. Sono molto contenta di come stia andando il campionato, di far parte di questo gruppo e di aver la possibilità di disputare i playoff”.

    Prossima gara: sabato 4 maggio 2024 alle ore 20,30 presso la Palestra Comunale in Via Pascoli 7 a Bellusco, contro la Polisportiva Bellusco quarta in classifica fino a metà campionato in lotta per un posto nei play off. All’andata le Diavolesse si erano imposte nettamente, ma, anche se ormai i giochi sono fatti, Bellusco avrà sicuramente voglia di riscattarsi davanti al proprio pubblico. 

    Diavoli Rosa-Agrate Volley 3-0 (25-12, 25-10, 25-23)Diavoli Rosa: Trabucchi 6, Scandella 7, Venegoni 5, Mandotti 9, Rosina 13, Migliorin (K) 9, Piroli (L1), Levis 1, Zaniboni 1, Mazzi 4. N.e. Munaro, Natale (L2). All. Cannone.Agrate Volley: Mariani, Zonca, Piazzolla 3, Dell’Acqua 4, Festinese 8, Micelli 7, Grazzi (L), Pizzul 1, Onofri 5, Tarallo, Colò, Isella (L2). N.e. Platini, Betti. All. Crippa.Note: Ace: 8-2, Muri punto: 4-1, Ricezione 52%-28%, Attacco 41%-25%, Errori: 17-20. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    B maschile: Osimo non lascia scampo ai giovani della Lube

    La Nef Re Salmone Volley Libertas Osimo batte nettamente per 3-0 (25-17, 25-12, 25-14) la giovane squadra della Lube Civitanova e prosegue il suo cammino verso l’obiettivo play-off. Un successo prezioso in ottica classifica per i “senza testa” capaci di imporre fin da subito un buon ritmo al match, con altri tre punti pesanti in cascina che mettono sempre più al sicuro la seconda piazza.

    Una striscia di risultati positivi importanti per i biancoblu che continuano a volare nei vertici della classifica, confermandosi come una delle squadre più in forma del momento.

    Cronaca – Lube Civitanova è squadra giovane in cerca di punti, ma è buono l’inizio ospite con Iurisci autore di due ace, 2-5. Spavaldo l’inizio dei giovani di coach Rosichini, che mantengono un minimo vantaggio sul 7-8. Boesso e Rosa suonano la carica, grazie anche a due ace per lo schiacciatore classe ’91; a metà primo set con un parziale di 6-2 La Nef recupera e si porta subito avanti per 14-11. Dopo un inizio timido, dovuto anche all’intraprendenza dei giovani della Lube, Cremascoli e compagni vanno forti in difesa e grazie a 3 ace del capitano, si avviano a conquistare il primo set col punteggio di 25-17.

    Ottimo l’avvio di secondo periodo de La Nef Re Salmone che con un parziale di 5-0 si porta subito avanti. Con Boesso a muro e Terranova in battuta gli osimani volano, mentre Iurisci ha grandi qualità in fase d’attacco e le mostra in questo set, cercando di mantenere la sua squadra aggrappata al treno ma il punteggio a metà frazione è 13-5. Pascucci visto il margine di vantaggio, fa ruotare i suoi e mette nella mischia giovani come Melonari, Paci e Carotti. Mancava all’appello Terranova, che in questo secondo set sia in battuta che in fase d’attacco fa aumentare il gap col punteggio di 19-7. La seconda frazione è a tinte biancoblu e La Nef Re Salmone si porta sul 2-0 col punteggio finale di 25-12.

    Stella è protagonista assoluto del terzo set, mini-break di 5-0 e già Nef Re Salmone avanti per 7-1. I ragazzi della Lube nonostante la giovane età, mostrano grande talento e determinazione, in alcuni elementi come Dolcini, Zamparini e Iurisci, ma La Nef Re Salmone non lascia nulla per strada, con Boesso a muro e Terranova – Stella in attacco, a metà terzo set punteggio 12-5. Pascucci come nel secondo set, inserisce Melonari e soprattutto Carotti, autore di due punti importanti, che avvicinano i biancoblu a conquistare anche il terzo set. Poi ci pensano i veterani come Stella, Terranova e Bizzarri; La Nef Re Salmone conquista il decisivo periodo col punteggio di 25-14 e continua a volare in classifica.

    “Siamo stati bravi fin da subito ad imporre il nostro gioco – commenta Filippo Melonari – e a portare a casa quello che ci serviva ovvero i tre punti. Adesso ci attendono tutte finali che non dovremo fallire per ottenere il nostro obiettivo”.

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