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    Ancora un problema fisico per Matteo Berrettini. Dubbi per le quali di Brisbane

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini sembra non trovare tregua dagli infortuni. Dopo essere stato costretto a saltare la fine della stagione a causa di un infortunio alla caviglia subito agli US Open, Berrettini ha lavorato instancabilmente per tornare in forma in vista dell’inizio del 2024. Tuttavia, come riportato da Sky Sport, un nuovo problema al piede sta ora minacciando la sua partecipazione al torneo di qualificazioni di Brisbane, previsto per il 29 dicembre.
    Questo recente contrattempo, che ha impedito a Berrettini di allenarsi oggi con il collega e amico Lorenzo Sonego a Torino, mette a rischio non solo la sua presenza a Brisbane, ma potrebbe avere ripercussioni sulla sua posizione nel ranking ATP. La prolungata assenza dai campi ha già fatto scivolare Berrettini fino alla 92esima posizione mondiale, un declino che limita significativamente il suo accesso diretto ai main draw dei principali tornei.
    Riguardo alla separazione, Santopadre ha affermato in un’intervista con Sky Sport: “Io e Matteo abbiamo preso insieme questa decisione. La separazione era inevitabile per il bene di Matteo, e abbiamo deciso di percorrere questa strada. Il nostro rapporto è rimasto sano e la separazione è avvenuta in modi e tempi corretti”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La Coppa Davis illumina Alghero. Fino al 2 gennaio sarà possibile ammirare l’Insalatiera presso la Torre di Porta Terra

    Da giovedì 21 dicembre 2023 a martedì 2 gennaio 2024, la Coppa Davis sarà esposta presso la Torre di Porta Terra di Alghero (Piazza Porta Terra n°9).Dopo il prologo milanese, con l’esposizione del trofeo ai SuperTennis Awards (il 4 dicembre scorso) e a Palazzo Marino, inizia il vero e proprio ‘Giro d’Italia’ del prestigioso trofeo tornato in Italia grazie all’indimenticabile trionfo di Malaga, ben 47 anni dopo il primo successo datato 1976.
    Il ‘Trophy Tour’ parte dalla Sardegna e nei prossimi mesi toccherà tutte le Regioni italiane, prima di concludersi a settembre a Bologna (in concomitanza con lo svolgimento del Group Stage della Coppa Davis 2024 che, per il terzo anno consecutivo, si disputerà sul campo indoor della UnipolArena di Casalecchio di Reno).
    Gli appassionati di Alghero avranno l’opportunità di ammirare l’Insalatiera nei seguenti giorni e nei seguenti orari:– 21 – 22 – 23 e 24 dicembre 2023, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore20:00;– 27 – 28 – 29 – 30 – 31 dicembre 2023 e 1 gennaio 2024, dalle ore 10:00 alle ore 13:00 edalle ore 16:00 alle ore 20:00;– 2 gennaio 2024, dalle ore 10:00 alle ore 13:00.L’ingresso allo spazio espositivo è gratuito. LEGGI TUTTO

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    Da San Marino – Il presidente Forcellini: “Chiudiamo un 2023 intenso ed importante. Già al lavoro per un altro grande San Marino Open”

    Con la tradizionale cena degli auguri che si è tenuta ieri sera la Federazione Sammarinese Tennis manda in archivio un 2023 molto intenso dal punto di vista dell’attività agonistica e organizzativa ed è già proiettata al prossimo anno.A tracciare il bilancio di questi 12 mesi è il presidente Christian Forcellini. “Il 2023 è stato un […] LEGGI TUTTO

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    Libro “Lemon Bowl, storie di vita e di tennis”

    Libro Lemon Bowl – Foto Antonio Fraioli

    Un libro per celebrare i 40 anni di uno dei tornei giovanili più importanti d’Italia e non solo. Nasce così “Lemon Bowl, storie di vita e di tennis”, scritto da Alessandro Nizegorodcew, Matteo Mosciatti e Lorenzo Ercoli, con prefazione di Matteo Berrettini. L’opera rende omaggio alla manifestazione inaugurata a Roma nel 1985 e celebra gli innumerevoli racconti che ne hanno segnato la storia. Le pagine del libro vanno oltre il semplice aneddoto tennistico e diventano l’espressione di ciò che il tennis rappresenta: un viaggio formativo non solo per i campioni che hanno calcato i campi della rassegna capitolina, ma anche per aspiranti atleti, allenatori, genitori e appassionati. Questo viaggio nella macchina del tempo, che ripercorre i tanti inverni passati al Lemon Bowl, è reso possibile dal contributo di numerosi giocatori il cui percorso nel mondo del tennis ha avuto inizio proprio in tale torneo. Tra loro Top 10 ATP del calibro del suddetto Matteo Berrettini, di Ivan Ljubicic, Mario Ancic e Janko Tipsarevic, una campionessa Slam come Anastasia Myskina e figure ben note del tennis azzurro: da Vincenzo Santopadre ai talenti contemporanei Lorenzo Musetti (fresco vincitore della Coppa Davis), Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Flavio Cobolli. Le loro storie e quelle di tanti altri protagonisti del tennis mondiale regalano un affresco completo e profondo di cosa ancora oggi significhi il Lemon Bowl per chi lo ha vissuto e per chi lo vive.
    Berrettini e Musetti: “Tutto è partito dal Lemon Bowl” – “Mi ricordo i campi, freddi, come solo i giorni di capodanno romani sanno essere. Mi ricordo la paura che saliva durante la camminata verso il campo designato e come tutto cominciasse a prendere forma dopo aver colpito la prima palla. Tutte le paure, i dubbi e le preoccupazioni sparivano e si trasformavano in adrenalina, voglia di vincere, di correre ed esultare”. Matteo Berrettini, ex numero 6 del mondo e finalista di Wimbledon 2021, condivide riflessioni personali partendo dai ricordi del Lemon Bowl. Il romanticismo della gioventù e l’importanza dell’aspetto formativo del tennis giovanile sono al centro della prefazione del campione romano: “Sono quello che sono, più o meno forte che sia, i giudizi li lascio volentieri a chi ha voglia di farli, perché mi sono sempre divertito, ho trovato nella sfida e nella lotta contro gli altri, e contro soprattutto me stesso, felicità e grandissimo orgoglio. Il tennis giovanile ha il difficile compito di insegnare a chi lo pratica, a chi lo allena e a chi lo segue, che perdere è più importante che vincere”. I ricordi di ‘Quando diventare tennista era solo un sogno’ guidano anche il numero 27 ATP Lorenzo Musetti, che il Lemon Bowl lo ha vinto nel 2012 nella categoria under 10: “Il tennis mi ha insegnato tante cose, una su tutte l’importanza di credere nei propri sogni, di investire e di fare sacrifici per perseguire i propri obiettivi. Il talento non basta: ti può aiutare fino a un certo punto ma non è sufficiente per arrivare al massimo delle proprie possibilità. Quando sei piccolo, invece, l’importante è vivere il tennis con divertimento, passione e gioia. Si passa per giornate negative, ma poi capisci che il tennis è lo specchio della vita: bisogna affrontare gli alti e bassi per uscirne più forte. La voglia di giocare e il piacere nel farlo è la benzina che manda avanti la carriera di ogni sportivo”.
    Storie di vita e di tennis – Nato a Banja Luka, all’epoca ancora in Jugoslavia, ma cresciuto tennisticamente in Italia. Prima dei grandi palcoscenici, del best ranking di numero 3 ATP e di una magnifica avventura come coach di Roger Federer, Ivan Ljubicic arrivava al Lemon Bowl pieno di domande sul proprio futuro: “Non c’è un momento in cui ho davvero realizzato quello che stesse accadendo. È successo tutto molto velocemente, faccio fatica a ricordare. Al Lemon Bowl arrivai con tante domande e alla fine, dopo aver vinto il titolo, ebbi qualche risposta importante”. Il trionfo nel torneo under 16 del 1995 non fu soltanto una vittoria, ma anche un punto di svolta decisivo che ha condotto Ivan verso il mondo del tennis professionistico. Neanche vittorie prestigiose, tra cui il Masters 1000 di Indian Wells e una Coppa Davis, sono in grado di offuscare i ricordi e le gioie delle prime esperienze: “I ragazzi con cui ho stretto un legame durante la carriera giovanile saranno miei amici per sempre. È normale che sia così. Ho visto tante volte Roger abbracciare ex giocatori, incontrati da junior, che magari non vedeva da 20 anni. Il vissuto insieme, di quelle stagioni, non si dimentica. Si tratta di emozioni forti, che spesso rimangono impresse nella memoria”. Per molti giovani tennisti il Lemon Bowl è il primo torneo ‘vero’ e già in giovane età lascia il segno. C’è chi come Elisabetta Cocciaretto strutturava la preparazione invernale per iniziare l’evento al picco della propria forma, o Janko Tipsarevic, il cui successo al torneo dei limoni fu uno dei fattori decisivi per convincere i suoi genitori a puntare sul tennis. Non mancano però le storie di tanti bambini e ragazzi, oggi ampiamente adulti, che non sono riusciti a replicare nel tennis professionistico i successi dell’adolescenza. Questi ultimi, però, anche grazie allo sport, hanno avuto la capacità di trovare successi in altri ambiti della vita. Perché il fallimento non esiste se da giovane affronti esperienze che ti permettono di diventare un uomo o una donna migliore. LEGGI TUTTO

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    Tennis: Rune ingaggia lo storico allenatore di Federer, Severin Luthi

    Un ‘dream team’ per battere Djokovic, Alcaraz e Sinner. E’ questo il progetto di Holger Rune, che ha ufficializzato l’ingresso nel suo staff tecnico di Severin Luthi. Chi è? Semplicemente lo storico allenatore di Roger Federer, che ha guidato dal 2007 al 2022 a innumerevoli successi, fino al ritiro dello scorso anno del Maestro di Basilea. Luthi, che è anche capitano della nazionale svizzera di Coppa Davis, si è sempre affiancato a coach più di spessore, non ultimo Ivan Ljubicic. In questo caso sarà il vice di un altro pezzo grosso del tennis, Boris Becker, che lavora con Rune dallo scorso ottobre.  LEGGI TUTTO

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    Berrettini, problema al piede: non si è allenato, torneo di Brisbane a rischio

    Un problema al piede sta condizionando l’avvicinamento di Matteo Berrettini alla nuova stagione. Il tennista romano, che in questi giorni si trovava a Torino prima della partenza per l’Australia, non si è allenato con il compagno e amico Lorenzo Sonego lunedì, martedì e nemmeno oggi per un problema al piede. Berrettini ha programmato l’esordio stagionale nel torneo ATP 250 di Brisbane (che Sky trasmetterà in diretta), partendo però dalle qualificazioni, al via il 29 dicembre. Scivolato al n°92 del ranking, infatti, l’ex finalista di Wimbledon sarà costretto a disputare i turni preliminari per entrare in tabellone insieme a, tra gli altri, Rafa Nadal, Holger Rune e Ben Shelton. Il problema al piede però pone la partecipazione di Berrettini a Brisbane a forte rischio. 

    Berrettini, l’infortunio a New York e il cambio di coach
    Matteo non gioca dallo scorso agosto, quando si infortunò alla caviglia nel corso del 2° turno degli Us Open contro il francese Rinderknech. L’azzurro ha partecipato da ‘vice-capitano’ alla spedizione di Malaga, che ha portato la Coppa Davis in Italia dopo 47 anni. Nel frattempo è arrivata anche la separazione da coach Vincenzo Santopadre, con l’ufficializzazione del nuovo allenatore Francisco Roig, per anni nello staff di Rafa Nadal.  LEGGI TUTTO

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    Australian Open, 17 italiani al via delle qualificazioni. Non c’è Fabio Fognini

    Sarà valanga azzurra alle qualificazioni degli Australian Open, primo Slam della stagione, al via il 14 gennaio e visibili su Eurosport, canali 210 e 211 Sky. Sono infatti ben 17 gli italiani che si giocheranno un posto nel main-draw dello Slam down under. A spiccare però è soprattutto un’assenza, quella di Fabio Fognini, che non è presente nell’entry-list. Il ligure, che il prossimo anno compirà 37 anni, ha dunque deciso di non partecipare. C’è invece Flavio Cobolli, al momento fuori di appena 4 posti dal tabellone principale: il protagonista delle ultime Next Gen Finals potrebbe anche entrare direttamente nel main-draw in caso di qualche defezione. Spiccano nomi importanti, tra cui quelli di Dominic Thiem, David Goffin, Diego Schwartzman e Pablo Cuevas.

    Gli italiani alle qualificazioni degli Australian Open 2024
    Come detto sono 17 gli azzurri al via a Melbourne: Luca Nardi, Luciano Darderi, Giulio Zeppieri, Andrea Pellegrino, Andrea Vavassori, Mattia Bellucci, Matteo Gigante, Raul Brancaccio, Stefano Travaglia, Federico Gaio, Marco Cecchinato, Francesco Passaro, Alessandro Giannessi, Riccardo Bonadio, Franco Agamenone e Francesco Maestrelli. Cinque invece i ragazzi già sicuri di un posto in tabellone: Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini.  LEGGI TUTTO