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    Murray: “Il calendario è un problema, ma i giocatori sono ipocriti, si lamentano e poi volano per le esibizioni”

    Andy Murray

    Quando vogliamo ascoltare una voce fuori dal coro, senza peli sulla lingua e molto spesso assai saggia, c’è un’unica direzione da prendere: south London, dove vive Sir. Andy Murray. Molte volte nel corso della sua lunga carriera lo scozzese ha offerto opinioni taglienti, spesso cariche di ironia in post social diventati leggendari, esprimendo le proprie opinioni o rispondendo ad altri colleghi sui temi più vari. “Muzza” anche stavolta ha sparato a zero sui colleghi, a suo dire ipocriti nel criticare duramente la stagione tennistica e il lungo calendario, ma poi prontissimi ad accettare i dollari di ricche esibizioni e volare anche molto lontano per staccare assegni pesanti. Questa l’estrema sintesi del suo pensiero, raccolto dal quotidiano The National. Riportiamo le parti più significative del pensiero di Andy, frasi davvero dirette che certamente non passeranno inosservate.
    “Cosa cambierei nel tennis se mai fossi una sorta di commissioner? Il calendario stagionale, senza indugio. Se potessi fare quello che voglio, e non ci fossero contratti in vigore che mi impediscano di spostare le cose, ci sono ovvie cose che farei. Accorciare la durata dell’anno, per avere una off-season più lunga”. Oltre a questo, in una dichiarazione di un paio di giorni fa, Andy aveva affermato che il Sud America si meriterebbe un evento 1000.
    Continua nel suo pensiero Murray, criticando così i colleghi: “Non so, potrebbero servire delle restrizioni sulle esibizioni. Penso solo che a volte i giocatori siano un po’ ipocriti rispetto allo schedule annuale del tennis, è un parlare continuo sul calendario troppo lungo, ma poi volano in tutto il mondo nella off-season e non solo per fare esibizioni, e questa è una loro scelta. Ma sembra semplicemente ipocrita perché non è obbligatorio giocare esibizioni. E nemmeno devono giocare tutti i tornei dell’ATP Tour. Possono per esempio decidere di non venire qui a Dubai (dove è stata realizzata l’intervista, ndr) o di non dover giocare a Indian Wells. Sì, ciò potrebbe danneggiare la loro classifica, ma possono scegliere di perdere alcuni eventi. Quindi sì, Mi piacerebbe vedere una off-season più lunga”.
    “Non vorrei vietare in assoluto le esibizioni. Vorrei solo chiedere ai giocatori di essere un po’ più selettivi nel modo in cui parlano del tour, del programma e di tutto quando sono a giocare. E ora vedo che ne stanno inserendo altre nel corso della stagione di esibizioni…”.
    I giocatori in effetti tendono a giocare spesso esibizioni nella parte finale dell’anno, ma questi eventi alternativi ora stanno spuntando anche nel corso della stagione. L’Ultimate Tennis Showdown per esempio si è svolto a febbraio, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz si sfideranno in The Netflix Slam all’inizio di marzo a Las Vegas, mentre il Six Kings Slam, con un vero parterre de roi almeno annunciato (Nadal, Alcaraz, Novak Djokovic, Medvedev, Sinner e Rune) è in programma in Arabia Saudita ad ottobre, prima della trasferta in Cina e delle Finals, quindi in un momento cruciale per definire le posizione per Torino e il ranking di fine anno.
    Murray non si è fermato qua. Ha continuato nella sua critica dello status quo, puntando il dito contro i migliori giocatori, quelli che già hanno guadagni altissimi, mentre un’iniezione di denaro nel tour sarebbe importante per coloro che non arrivano minimamente a certi compensi. “Sono i migliori giocatori del mondo che possono giocare in esibizione, dove guadagnano un sacco di soldi, ma il resto dei giocatori non hanno questa opportunità e l’attenzione dovrebbe invece spostarsi su di loro. I giocatori che sono al vertice guadagnano un sacco di soldi con prize money, sponsorizzazioni commerciali, gettoni di presenza e tutto, e poi anche le esibizioni. Sono i giocatori di livello leggermente inferiore che ovviamente non hanno queste opportunità. Loro vogliono più tornei, perché è l’unica via per loro di guadagnare più soldi. Deve esserci un po’ di equilibrio” conclude Murray.
    Chissà se qualcuno dei suoi colleghi risponderà a queste parole e critiche. Andy ha parlato chiaro, e forte.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Nomination Laureus Awards 2024: In lizza per il tennis anche Novak Djookovic e Iga Swiatek

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Stamattina sono state annunciate le nomination della 25ª edizione dei Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, presso la storica Casa de Correos di Madrid, sede della Presidenza della Comunità di Madrid, alla presenza dei rappresentanti degli Awards Host Parners, tra cui la Presidente della Regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, e il Sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida. All’annuncio erano presenti anche leggende dello sport mondiale e membri della Laureus Academy come Luís Figo, Ruud Gullit, Nawal El Moutawakel e Alessandro Del Piero.
    Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 22 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni della Laureus World Sports Academy, la giuria per eccellenza composta da 69 leggende dello sport.
    Lionel Messi, dominatore assoluto a Parigi lo scorso anno, è nuovamente in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”), dopo aver vinto il suo ottavo Pallone d’Oro e aver portato l’Inter Miami alla vittoria della League Cup della Concacaf. A contendergli il titolo, Novak Djokovic, già quattro volte vincitore di questo premio, capace di trionfare nel 2023 a Melbourne, New York e Parigi, conquistando 24 titoli major ed eguagliando così il record di Margaret Smith Court; Max Verstappen, che ha vinto questo premio nel 2022, e lo scorso anno ha stabilito il nuovo record di dieci vittorie consecutive, vincendo ben 19 Gran Premi nell’arco di tutta la stagione, quinto pilota di Formula 1 a conquistare per tre volte il titolo mondiale; Mondo Duplantis, che ha vinto il suo secondo titolo mondiale ed ha migliorato il suo record mondiale di salto con l’asta in due occasioni; Noah Lyles, medaglia d’oro ai Mondiali di atletica leggera a Budapest nei 100m, 200m e staffetta 4x100m, impresa che era riuscita l’ultima volta a Usain Bolt nel 2015; e Erling Haaland, che ha segnato nel 2023 ben 52 gol. Anche grazie ai suoi gol il Manchester City ha vinto Champions League, Premier League ed FA Cup.
    Tre delle candidate al premio “Laureus World Sportswoman of the Year” (“Sportiva dell’anno”) sono state protagoniste ai Campionati Mondiali di atletica leggera di Budapest. Faith Kipyegon (Kenya) è diventata la prima donna a vincere sui 1.500 e 5.000 metri. Sha’Carri Richardson, partendo dalla corsia nove nella sua prima finale mondiale, si è imposta sui 100metri, bissando poi la medaglia d’oro anche nella staffetta 4x100m. Shericka Jackson ha vinto i 200m con il tempo di 21’’41, seconda migliore prestazione di sempre sulla distanza a soli sette centesimi dal record di Florence Griffith-Joyner che dura da ben 35 anni. Nel tennis, nel 2023 la polacca Iga Świątek ha vinto il suo terzo titolo agli Open di Francia e ha riconquistato il primo posto nella classifica mondiale con la vittoria alle finali WTA di Cancun. La calciatrice dell’anno è stata, invece, Aitana Bonmatí: in 365 giorni ha vinto la Coppa del Mondo con la Spagna, la Champions League e La Liga con il Barcellona, oltre al Pallone d’Oro.
    Il 2023 è stato l’anno anche di Mikaela Shiffrin, che ha superato il record storico di 86 vittorie in Coppa del Mondo stabilito da Ingemar Stenmark, e ha anche vinto il suo settimo oro mondiale nello slalom gigante.
    In lizza per il premio “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) ci sono, invece, la Nazionale di calcio femminile spagnola, che ha vinto la sua prima Coppa del Mondo, sconfiggendo in finale l’Inghilterra; la Nazionale tedesca di basket maschile, guidata dall’MVP del torneo Dennis Schröder, che ai Mondiali ha prima sconfitto gli Stati Uniti in semifinale e poi la Serbia in finale; il Manchester City, che ha conquistato il triplete, vincendo la Champions League, la Premier League e la FA Cup; gli Springboks, che hanno vinto la loro quarta coppa del Mondo di rugby, sconfiggendo di un solo punto la Nuova Zelanda in una finale memorabile; la Oracle Red Bul Racing, che ha sfiorato la perfezione, vincendo con le sue due monoposto tutti i Gran Premi di Formula 1, tranne uno, e che ha conquistato il suo secondo titolo costruttori; la squadra Europe Ryder Cup, che ha vinto il prestigioso trofeo a Roma, superando per 16 ½ a 11 ½ il team USA.
    A difendere i colori italiani il 23enne nuotatore paralimpico Simone Barlaam, candidato nella categoria ”Laureus Sportsperson of the Year with a Disability Award” (”Sportivo con disabilità”). A decretare i nominati in questa speciale categoria, oltre al Laureus Global Media Panel, anche il voto del Comitato Paralimpico Internazionale. Simone è nato con una gamba destra che non si è sviluppata correttamente ed è stato operato 13 volte. Ma nonostante questo ha riscoperto l’amore per il nuoto e nel 2023 ha raggiunto risultati eccezionali, vincendo ben 6 medaglie d’oro ai Campionati del Mondo di nuoto paralimpico a Manchester.
    A conferma del suo dominio assoluto in piscina, Simone ha vinto i 50, 100 e 400 metri stile libero nella categoria S9, i 100 metri farfalla S9, i 100 dorso S9 e la staffetta mista 4×100 metri stile libero. Simone ha fatto anche la storia del suo sport: nella categoria S9 è diventato, infatti, il nuotatore più veloce di tutti i tempi, battendo il record mondiale dei 50 metri stile libero con il tempo di 23’’96, e diventando così il primo nuotatore a scendere sotto la soglia dei 24 secondi.
    Per alzare la prestigiosa statuetta dei Laureus Awards, Simone dovrà superare la concorrenza di Danylo Chufarov, nuotatore paralimpico ucraino, Diede de Groot, super star olandese del tennis su sedia a rotelle, Luca Ekler, velocista paralimpico e saltatore in lungo ungherese, Nicole Murray, ciclista paralimpico neozelandese, e Markus Rehm, saltatore paralimpico in lungo tedesco.
    A sottolineare le candidature di Simone Barlaam e Danylo Chufarov è intervenuto anche la leggenda del nuoto Mark Spitz, membro della Laureus World Sports Academy. «Mi congratulo con Simone e Danylo per le loro nomination. È fantastico vederli in lizza per un premio così prestigioso. Entrambi hanno dovuto attraversare momenti davvero difficili per arrivare dove sono oggi. Ogni anno, quando leggo l’elenco dei risultati raggiunti dai sei candidati in questa particolare categoria, mi rendo conto che si può tranquillamente sostenere che tutti siano già dei potenziali vincitori. Hanno tutti la mia stima e la mia ammirazione».
    A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è anche “Obiettivo Napoli”, il progetto in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award”. In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che, secondo i membri della Laureus World Sports Academy, hanno dato un contributo significativo, utilizzando lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite dei bambini e dei giovani. ”Obiettivo Napoli”, in particolare, è un progetto multidisciplinare, che coinvolge 100 ragazzi e ragazze, supportati da 15 allenatori ed educatori. Si pone l’obiettivo di contrastare violenza, disuguaglianza e la discriminazione. Attraverso lo sport questo progetto ha ottenuto successi significativi nella costruzione di una comunità più sicura, più giusta e più inclusiva. Gli sport praticati sono calcio, basket, pallavolo e taekwondo, che favoriscono lo sviluppo di life skills, lavoro di squadra, disciplina e comunicazione.
    ECCO L’ELENCO COMPLETO DEI NOMINATI
    Laureus World Sportsman of the Year Award (Sportivo dell’anno)Novak Djokovic (Serbia), tennisMondo Duplantis (Svezia), atletica leggeraErling Haaland (Norvegia), calcioNoah Lyles (USA), atletica leggeraLionel Messi (Argentina), calcioMax Verstappen (Paesi Bassi), automobilismo
    Laureus World Sportswoman of the Year Award (Sportiva dell’anno)Aitana Bonmatí (Spagna), calcioShericka Jackson (Giamaica), atletica leggeraFaith Kipyegon (Kenia), atletica leggeraSha’Carri Richardson (USA), atletica leggeraMikaela Shiffrin (USA), sci alpinoIga Świątek (Polonia), tennis
    Laureus World Team of the Year Award (Squadra dell’anno)Team Europe Ryder Cup, golfNazionale maschile tedesca di basketManchester City (Inghilterra), calcioSquadra Formula Uno Oracle Red Bull Racing (Austria), automobilismoSpringboks (Sudafrica), rugbyNazionale femminile di calcio spagnola
    Laureus World Breakthrough of the Year Award (Rivelazione dell’anno)Jude Bellingham (UK), calcioLinda Caicedo (Colombia), calcioCoco Gauff (USA), tennisQin Haiyang (Cina), nuotoJosh Kerr (UK), atletica leggeraSalma Paralluelo (Spagna), calcio
    Laureus World Comeback of the Year Award (Ritorno dell’anno)Simone Biles (USA), ginnastica artisticaSébastien Haller (Costa d’Avorio), calcioKatarina Johnson-Thompson (UK), atletica leggeraSiya Kolisi (Sudafrica), rugbyJamal Murray (Canada), basketMarkéta Vondroušová (Repubblica Ceca), tennis
    Laureus World Sportsperson of the Year with Disability Award (Sportivo con disabilità)Simone Barlaam (Italia), nuoto paralimpicoDanylo Chufarov (Ucraina), nuoto paralimpicoDiede de Groot (Paesi Bassi), tennis in carrozzinaLuca Ekler (Ungheria), atletica paralimpicaNicole Murray (Nuova Zelanda), ciclismo paralimpicoMarkus Rehm (Germania), atletica paralimpica
    Laureus World Action Sportsperson of the Year Award (Sportivo dell’anno negli sport d’azione)Rayssa Leal (Brasile), skateboardCaroline Marks (USA), surfKirsten Neuschȁfer (Sudafrica), velaBethany Shriever (UK), bmxFilipe Toledo (Brasile), surfArisa Trew (Australia), skateboard
    Laureus Sport for Good Award (Sport per il bene comune)Programmi selezionati da una giuria specializzata. La Laureus Academy sceglierà il vincitoreBola Pra Frente (Brasile), multi-sport, utilizza lo sport per aumentare le opportunità di educazione per i giovaniDancing Grounds (USA), con la danza favorisce l’integrazione socialeFundación Rafa Nadal (Spagna), il tennis è strumento per favorire l’istruzioneISF Cambodia, calcio per l’istruzione – Ha l’obiettivo di interrompere il ciclo di povertà attraverso il calcioJustice Desk Africa (Sudafrica), multi-sport per i diritti umani – Aiuta I giovani a lottare per i loro diritti umani attraverso lo sportObiettivo Napoli (Italia) multi-sport per l’inclusione – Attraverso calcio, basket, pallavolo e taekwondo si contrasta violenza, disuguaglianza e discriminazione. LEGGI TUTTO

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    Classifica WTA Italiane: Jasmine Paolini al n.14 del mondo. -33 per Camila Giorgi che esce dalla top 100

    Scritto da MD
    Scritto da Calvin
    Scritto da HarlanCoincidenza di eventi che deve far riflettere alla Camila che aveva (ha?) i mezzi fisici e la tecnica per una carriera da top 10Bastava impostare una tattica diversa dallo sparare a tutta forza sempreQuesta l’impressione dal divano, ovviamente

    Ha risposto lei tante volte dicendo che questa era la sua via e in qualsiasi altra ha la convinzione che sarebbe andata peggio.Camila, oggettivamente, ha fatto la carriera che doveva fare, nobilitata da una inattesa vittoria di un mille e da molti scalpi ecellenti (perché nella partita secca è pericolosa), ma con un best ranking al 26° posto e 4 tornei in tutta la carriera, che a questo punto potrebbe star volgendo al termine.Non mi fraintendere io ho sempre tifato Camila, ma questa legenda di grande campionessa mancata non l’ho mai compresa, quella era Camila. Ha avuto la fortuna e la bravura di sfruttare la settimana perfetta per portarsi a casa un torneo che comunque svolta la carriera, ma non solo non è mai stata una top ten, ma mai manco lontanamente si è avvicinata a quei livelli per continuità e per concentrazione sul tennis.

    Camila è una adulta, e bisogna rispettare le sue scelte. Però, a livello di carriera sportiva, credo che siano state scelte sbagliate.Gli scalpita eccellenti sono stati tanti, tantissimi, troppi per non pensare che avrebbe potuto raggiungere quel livello in maniera più stabile.Poi per varie ragioni (assenza di coach, rifiuto di introdurre cambiamenti nel gioco, interessi esterni) non ha voluto o potuto farlo.Quindi sì, per me è una mancata campionessa, perché quello che faceva lei al suo meglio riuscivano a farlo in poche.Tutto qui, senza drammi. Se lei è serena, allora le scelte sono giuste. È la sua vita, non la nostra.
    Però lei rispondendo sulla sua vita sportiva ha detto che era sicura che quella sia stata la scelta giusta e che non avrebbe fatto meglio seguendo altre strade…evidenetmente si conosce più di quanto la conosciamo noi, che ne sappiamo nulla ovviamente, e ritiene che in altri modi non avrebbe retto mentalmente
    Ripeto controprove non ne abbiamo, ma anche crtezza non ne possiamo avere, quello che possiamo giudicare è la sua carriera che è vero che è stata carcia di vittorie contro le top, ma anche di partite buttate al vento a centinaia per questioni di tetsa…se lei pensa che senza il padre avrebbe retto meno di testa magari concediamole il beneficio del dubbio.
    Ora dire che era un talento da top ten, per me, è assolutamente una fantasia, nei fatti ha un best ranking molto lontano anche da essere una top 20 (cosa che sono riuscite ad essere la Trevisan e la Paolini)
    p.s. gli scalpi eccellenti sono tantissimi proprio perché giocava sempre e comunque sparando a mille e nella giornata giusta questa tecnica paga, ma per contro spesso il giorno dopo gli scallpi eccellenti sono venute sconfitte con scarsone perché tutte quelle pallate andavano fuori…non è scritto da nessuna parte che se avesse provato a giocare in maniera più controllata non sarebbe stata una 50 al mondo per tutta la carriera. Quello stile le è valso un 1000 e un prize money da 7 milioni quasi, non è cosa da poco LEGGI TUTTO

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    ATP Dubai, Acapulco e Santiago: dove vedere in tv e streaming

    Prosegue la grande stagione del tennis su Sky e in streaming su NOW. Cinque i tornei che saranno trasmessi in diretta e in esclusiva da domani, lunedì 26 febbraio a domenica 3 marzo: tre del circuito maschile ATP, due del circuito femminile WTA. In ambito maschile all’ATP 500 di Acapulco (cemento) le prime due teste di serie sono il tedesco Alexander Zverev e il danese Holger Rune. In tabellone l’Italia è rappresentata da Matteo Arnaldi. All’ATP 500 di Dubai (cemento) sono impegnati gli azzurri Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, mentre in testa al tabellone tre top-10: i russi Daniil Medvedev e Andrey Rublev e il polacco Hubert Hurkacz. In programma anche l’ATP 250 di Santiago (terra) con il cileno Nicolas Jarry testa di serie numero 1 e due italiani: Francesco Passaro e Luciano Darderi.
    In ambito femminile, al WTA 500 di San Diego (cemento) la favorita è la padrona di casa, la statunitense Jessica Pegula mentre al WTA 250 di Austin (cemento), che vede al via anche l’azzurra Lucia Bronzetti, la numero uno del tabellone è l’ucraina Anhelina Kalinina. I telecronisti di Sky Sport: Elena Pero, Luca Boschetto, Dario Massara, Dalila Setti, Alessandro Sugoni, Matteo Renzoni, Federico Zancan, Alessandro Lupi, Fabio Tavelli, Pietro Nicolodi.

    Come vedere le partite su Sky
    Sky Sport Tennis (in streaming anche su NOW) sarà sempre il “campo centrale”, il canale di riferimento per gli appassionati, dove seguire live e con il commento in italiano tutti gli incontri con in campo giocatori italiani, oltre ai match più significativi. Questa settimana alcune sfide andranno in onda anche su Sky Sport Uno e Sky Sport Max.

    Sky Sport Plus per non perderti nemmeno un punto

    È disponibile la novità Sky Sport Plus, dove i clienti potranno seguire lo spettacolo delle grandi sfide maschili e femminili in modo più ricco, coinvolgente e semplice. Basta andare sul canale Sky Sport Tennis al 203 e, con il tasto verde del telecomando di Sky Q via satellite o il tasto interattività di Sky Glass, se connessi alla rete internet, accedere alle immagini in diretta dai campi di gioco dei tornei acquisiti da Sky, curate e realizzate da ATP e WTA e in più, nella sezione Classifiche, visualizzare in tempo reale il ranking di singolare ATP e WTA. LEGGI TUTTO

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    Mensik e Fonseca, i nuovi Sinner e Alcaraz: la storia

    Nuovi Sinner e Alcaraz crescono. Obbligatorio imparare in fretta i nomi di Jakub Mensik, classe 2005 e Joao Fonseca, classe 2006, perché li ritroveremo presto, prestissimo in campo. E ai vertici. 

    La personalità di Mensik e il carisma di Fonseca
    Personalità da veterano, velocità di palla spaventosa, fase difensiva che strizza l’occhio a Djokovic e un servizio già maturo: così Mensik si è guadagnato il precoce debutto in top 100 e ha ottenuto anche uno special exempt per l’ATP 500 di Dubai, in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW. Il ceco debutterà contro un altro ex bambino prodigio come Coric, inseguendo un quarto di finale che è già generazionale contro il campione uscente Medvedev.

    Per Fonseca, che a Rio de Janeiro è diventato il più giovane nei quarti di finale di un torneo ATP dai tempi di Sascha Zverev, il viaggio prosegue, invece, grazie a una wild card, nella “garra” di Santiago del Cile, contro l’argentino Tirante. Un invito speciale per un ragazzo di tennis e carisma, che in patria è chiamato “piccolo Sinner” per la qualità con il dritto e il rovescio, e che è talmente “attenzionato” da essere già volto di punta di “on”, lo sponsor creato da Roger Federer. A proposito di bambini prodigio, ma ormai cresciuti, sarà proprio Zverev a guidare il tabellone nell’ATP 500 di Acapulco, torneo che gli ha riservato la gioia di un titolo, nel 2021, e la vergogna di una squalifica l’anno seguente.

    Da Acapulco a Dubai: gli azzurri in campo

    In Messico, a tenere alta la bandiera italiana ci sarà Arnaldi, atteso da un debutto ostico contro Fritz. A Dubai ci saranno in campo Musetti e a Sonego, mentre a Santiago del Cile toccherà al campione di Cordoba, Luciano Dàrderi e a Francesco Passaro, anche loro, come Fonseca, beneficiari di una wild card. La speranza è che questa possa essere un’altra settimana azzurra, aspettando il ritorno in campo di Sinner nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami. LEGGI TUTTO

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    Sky, sempre più Casa dello Sport e del Padel: dal 2024 3 tornei in Italia

    Sky Sport sarà la casa del Padel per i prossimi tre anni. Tre anni in cui lo sport, nato in Messico negli anni ‘60 da un’intuizione di Enrique Corquera per poi svilupparsi nei trent’anni successivi tra Argentina e Spagna, probabilmente avrà completato il suo processo di globalizzazione. 

    Obiettivo Olimpiade
    Un processo iniziato nel 2019 con gli Europei tenutisi a Roma e vinti proprio dall’Italia. Quella fu la prima volta del Padel in diretta televisiva in Italia e del Padel in diretta televisiva su Sky Sport. Sono passati oltre quattro anni, e in questo lasso di tempo, la parola Padel è entrata prepotentemente nel nostro vocabolario; semplicemente il Padel è entrato prepotentemente nel nostro tessuto sociale. Oggi si contano quasi 10.000 campi, ben oltre un milione di praticanti e tutti sanno cos’è il Padel. Sono stati anni di grande trasformazione anche dal punto di vista professionistico Oggi questo sport si può definire tale, qualche anno fa sarebbe stato un azzardo e il merito va senza dubbio al World Padel Tour, traghettatore fondamentale negli ultimi dieci anni ma l’era che parte con questa stagione 2024 è quella che sarà probabilmente fondamentale per portare il Padel nell’olimpo degli sport olimpici. 

    Premier Padel
    Il compito spetta a Premier Padel, il circuito nato due anni fa sotto l’egida della federazione internazionale, di Qatar Sports investment e dell’associazione giocatori e giocatrici. Adesso però con l’acquisizione del World Padel Tour datata agosto 2023, ci sarà finalmente un solo circuito governato dalla federazione internazionale e un solo ranking. Saranno 25 tappe divise tra tornei Major, tornei P1 (l’equivalente dei Masters 1000 nel tennis) e tornei P2 (l’equivalente dei 500 nel tennis).  

    Le tappe in Italia
    Soprattutto, a renderci particolarmente orgogliosi è il fatto che l’Italia sarà il secondo paese per numero di tornei dopo la Spagna: oltre ai confermatissimi Major di Roma e P1 di Milano, arriva anche il P2 di Genova, nell’anno in cui il capoluogo ligure è capitale europea dello Sport. 

    Il Padel e Sky Sport

    Proseguono insieme il loro cammino e non poteva che essere che così nella casa dello Sport. Voi seguiteci per alimentare la vostra voglia di praticarlo ma soprattutto per scoprire i grandi campioni che portano questo spettacolo in giro per il mondo.  LEGGI TUTTO

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    Il Premier Padel su Sky Sport per le prossime 3 stagioni

    I tornei del Premier Padel Tour saranno trasmessi su Sky e in streaming su NOW dal 2024 al 2026

    Il Premier Padel sarà trasmesso su Sky per le prossime tre stagioni. Le sfide del Premier Padel Tour andranno in onda su Sky e in streaming su NOW dal 2024 al 2026, a partire dal torneo che inaugura la stagione, che scatta il 26 febbraio a Riyadh, in Arabia Saudita.

    Il prestigioso circuito internazionale del padel professionistico diventa realmente globale: nel 2024 i 25 tornei si disputeranno in 18 Paesi di 5 continenti, per una stagione che si svilupperà per 11 mesi, da febbraio a dicembre e che si concluderà con le Premier Padel Tour Finals in programma a Barcellona. Nel 2024 l’Italia ospiterà tre tornei: il Major di Roma, il P1 di Milano e il P2 di Genova.

    All’interno della Casa dello Sport di Sky, il padel trova spazio da anni. Sky è stato il primo broadcaster italiano a trasmettere le sfide dei tornei internazionali di padel, a partire dai Campionati europei del 2019, e grazie a questo accordo si conferma la “tv del padel” con dirette, interviste, notizie e approfondimenti, oltre alla rubrica This is padel.

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    ATP 250 Los Cabos, Thompson batte in finale Ruud: highlights

    Sei titoli in otto settimane. È l’incredibile bilancio del tennis italiano che nei primi due mesi di stagione ha vinto sia al maschile che al femminile, sia in singolare che in doppio. Un movimento trascinato da Sinner da una parte e Paolini dall’altra, ma impreziosito anche da altri successi. L’elenco completo
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