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    Sinner batte un ottimo Griekspoor, L’ITALIA TRIONFA PER LA TERZA VOLTA IN DAVIS CUP!!!

    Jannik Sinner a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Classe immensa, ma stasera nella bolgia colorata di Malaga soprattutto testa e cuore, e forse così è ancor più bello. Grazie Jannik, Grazie Matteo, grazie a tutta la squadra azzurra!!! La Davis Cup è la competizione che più di ogni altra si vince con il cuore, con la testa, con la determinazione, proprio quella che ha spinto il nostro magnifico Sinner a vincere una dura partita contro un tostissimo e mai domo Tallon Griekspoor, battuto per 7-6(2) 6-2 nel secondo singolare della finale. Una vittoria meritata che porta il secondo punto all’Italia contro l’Olanda e regala al nostro tennis la seconda Coppa Davis di fila e terza nella nostra storia. Si chiude un’annata di tennis INCREDIBILE per il tennis italiano. Abbiamo il n.1 del mondo nel maschile con due Slam vinti e le ATP Finals; abbiamo la n.4 al mondo in Jasmine Paolini nel singolare femminile (con due finali Slam disputate, prima nella storia a Wimbledon per una nostra giocatrice) e siamo campioni di Billie Jean King Cup, oltre alle medaglie olimpiche. Il 2024 non si poteva chiudere meglio, con una cavalcata trionfale ed emozioni che non potremo mai dimenticare.
    Ci sarà tempo per analizzare a freddo questa settimana di Davis Cup e l’annata irreale di Jannik Sinner, ma a caldissimo e con il cuore che batte fuori scala per l’emozione non possiamo che sottolineare per l’ennesima volta quanto il nostro n.1 sia un campione totale, uno che trova il modo per vincere anche quando al di là della rete c’è un avversario formidabile, capace di giocare il suo miglior tennis possibile, mentre le tue gambe non vanno come i giorni migliori. Il secondo singolare della finale di Coppa Davis infatti ha visto un Jannik tutt’altro che al massimo del suo rendimento con i colpi da fondo campo, in particolare nel primo set, parziale nel quale è stato il servizio a portarlo fino al tiebreak, più che ogni altra fase di gioco. Spesso in leggero ritardo sotto i colpi potenti e molto aggressivi dell’olandese, è stato proprio l’azzurro a concedere le uniche palle break, cancellate senza tremare. “Ai punti” per dirla in gergo pugilistico, c’era arrivato meglio Tallon al gioco decisivo. Ma quando entra in scena la parola “decisivo”, allora la musica cambia e la rock star diventa Jannik, bravo come nessun altro nel reggere la pressione e giocare un tennis pratico, lucido, consistente. La sua aura di campione aleggia davvero sul campo, è palpabile, e questo irretisce gli avversari, li porta a giocare sopra il loro massimo ritmo di controllo perché sono consapevoli che il nostro alza il muro e non regalerà niente. Alcuni non reggono e crollano sotto la tensione; altri, come Griekspoor, invece esagerano e sbagliano per eccesso di foga. Jannik invece ha giocato un tiebreak magistrale, solo scelte giuste, solo giocate precise e calcolate, con una precisione da chirurgo. La palla corta che ha spaccato il tiebreak, per la perfezione dell’esecuzione e come l’ha costruita, è da far vedere in ogni scuola tennis e maestri d’Italia. Perfetta.
    Si ipotizzava che nel secondo set, subita la “mazzata”, l’olandese crollasse, memore anche delle totali sconfitte patite contro l’azzurro. Invece Tallon ha se possibile ancor più alzato l’asticella, arrivando a giocare con un furia quasi cieca, persino cattiva tanto è stato aggressivo. Ha esagerato di nuovo, ed è andato sotto, un break che pareva definitivo. Invece Sinner per la prima volta in tutta la settimana di Malaga ha giocato un game brutto, con un doppio fallo e scelte di gioco sbagliate. È umano, ma in questo 2024 è diventato talmente forte da averci quasi disabituato a commettere errori e giocate non corrette… Invece per una volta ha sbagliato tutto e subito il contro break. Bagarre? Sì, ma la forza di Sinner è uscita proprio in quel momento, e lì ha vinto l’incontro, quando le cose si erano messe mica bene… Jannik è salito in cattedra in risposta, andando ad agganciare alcune prime palle con tuffi in massimo allungo tutt’altro che disperati, e trovare pure traiettorie interessanti, profonde, che hanno spinto il rivale ad attacchi difficili, ed errori. Sostanza, visione, lucidità e forza, anche se nelle gambe dopo la tirata delle ATP Finals di dinamite non ce n’era più tanta. Quanto basta a mettere pressione al rivale e strappare il break che ha rotto definitivamente l’equilibrio. Sinner è volato via verso il successo, imprendibile.
    Jannik stellare per la sua voglia di vincere, per come riesca a sorprendere ogni volta trovato le misure all’avversario e superarlo, affidandosi a giocate e colpi diversi a seconda delle necessità. In una giornata meno brillante con i piedi e nella reattività, e quindi più difficile per imporsi con i vincenti a massima velocità, Sinner si prende la vittoria servendo da campione, rispondendo in modo clamoroso nei passaggi chiave, alzando il muro in difesa e facendo sentire la sua presenza in campo. È un vero leader e n.1 anche per questo, non solo per quelle giocate talmente veloci e consistenti che lasciano di stucco. Oggi nella finale di Davis Cup ha regalato al pubblico “solo” alcuni dei suoi vincenti spaziali. Chissenefrega. Una finale è da vincere, e Sinner VINCE. Come Berrettini.
    È bellissimo concludere questo commento con l’abbraccio fraterno tra Jannik e Matteo. I due tennisti più forti e vincenti del Rinascimento del tennis italiano, finalmente vittoriosi insieme. Grazie ragazzi! Siete fantastici!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner parte col braccio “caldo”: due Ace, così per mettere le cose in chiaro su chi comanda… Bellissimo il pressing col diritto di Jannik, disegna il campo e chiude. 1-0. Il primo punto in risposta Sinner se lo prende con una smorzata di diritti perfetta dopo 3-4 mazzate profonde. Griekspoor regge e vince il suo primo game. Nel terzo game Jannik sbaglia un diritto d’attacco, 15-30, e poi 15-40 con un errore di rovescio in manovra di Sinner. Due palle break, improvvise visto l’ottimo avvio, ma poche prime nel game. Attacca con coraggio Tallon sulla seconda palla, ma ottimo il passante potente dell’italiano. Sulla seconda spreca l’olandese, dopo una bella risposta sbaglia l’attacco in back. Salva il game grazie al servizio, eccellente il “kick” sul punto decisivo. Griekspoor ha preso la partita petto, nessuna attesa e spinge tutto al massimo, del resto non ha niente da perdere ed è davvero rapido nell’avventarsi sulla palla. Grande livello, la sensazione è che non possa giocare molto meglio di così, è al “top”. Torna a comandare il servizio, ben 5 Ace per l’azzurro in tre turni. Quando Tallon riesce a spingere alla massima velocità, Jannik è un filo meno rapido a scattare come un fulmine lateralmente, ma compensa servendo come un treno e comandando dal centro del campo, trovando una profondità e ritmo notevolissimi, un forcing che dopo 4-5 colpi stronca la resistenza dell’olandese. Serve anche bene l’orange, rischia tanto come sul 40-0 dell’ottavo game, tanto che commette doppio fallo nel cercare tanta spinta. Sinner stazione molto lontano, manda un segnale all’avversario “iniziamo lo scambio”, ma non sempre funziona. 4 pari. Il nono game inizia col nono Ace dell’azzurro, poi altre due bordate eccellenti. Bene così, perché nell’unico scambio è Jannik a sbagliare per primo, e poi si consegna a Griekspoor con un attacco di diritto stranamente corto e poco rapido per i suoi standard d’eccellenza. Poco male, chiude a 30 il gioco Jan, 5-4 Italia. Martella con enorme intensità Tallon, un fulmine del tirare a tutta il primo colpo di scambio, spesso in contro piede rispetto all’angolo del servizio. Solo 4 punti persi alla battuta per lui, e 5 pari. Serve bene anche Jannik, con l’Ace n.11 si guadagna il 6-5. Game #11, pressione massima di Tallon che esagera col diritto in spinta. 0-15, perde uno scambio rocambolesco ma si issa al tiebreak col servizio. ACE di Jannik nel primo punto, erroraccio di Tallon nel secondo, un rovescio banale spedito in corridoio, peggior gratuito di tutto il match, 2-0. Sfonda col diritto l’azzurro nel quarto punto, frustata inside out micidiale, miglior accelerazione del match, 3 punti a 1, e poi 4-1 con il “solito” scambio in pressione vinto dal n.1. Poche prime dell’olandese, Jannik ne approfitta costruendo bene lo spazio per infilare all’improvviso una smorzata magnifica, taglio sotto alla palla col diritto magistrale, talmente ben eseguita che Griekspoor non ci prova nemmeno perché preso in contro tempo totale. Esecuzione top, con il momento ideale per tirarla. CAMPIONE. Con un gran servizio Sinner volta 6 punti a 2, 4 Set Point! ACE!!! Basta il primo, dodicesimo asso a chiudere un parziale tutt’altro che facile contro un avversario a mille all’ora. Ma nei momenti decisivi, nessuno regge e controlla la pressione meglio di Sinner. Nessuno.
    Secondo set, Olanda to serve. Nonostante la cocente delusione del tiebreak, dove è andato molto sotto all’italiano, l’olandese gioca un buon game.La sua situazione si complica sull’1 pari. Jannik regala al pubblico un altra palla corta micidiale, quanto bene la testa della sua racchetta scivola sotto la palla… 0-30. Griekspoor chiede tutto alla battuta e trova due pallate ingestibili. Sul 30 pari però esagera col rovescio cross, non fortunato per la palla che s’impenna sul nastro, ma rischio esagerato. Lo paga con la palla break, la prima del match che concede, sul 30-40. Sinner letale! Risponde in modo acrobatico, guadagna il centro del campo e tira colpi profondi al centro, grande margine e pressione, ed è di nuovo il rovescio a tradire Tallon. BREAK Sinner, primo allungo del match, 2-1 Italia. Nel quarto game, quando meno te l’aspetti, arriva il calo del n.1 Jannik commette il primo doppio fallo del match, e nemmeno di poco… poi attacca con un diritto discreto ma non ottimale, e Tallon è bravissimo ad arrivare con corretto timing e sparare un passante cross eccellente. 15-30! Uff, errore grave di Jannik col diritto, mentre era al comando dello scambio, peggior errore dell’incontro. Gli costa il 15-40, due palle break. Sinner riprova lo stesso schema di prima, con lo stesso errore, attacco non così profondo e passante ottimo dell’olandese. Contro BREAK, brutto game di Jannik che paga a caro prezzo. 2 pari, tutto da rifare. Beh, tutti in piedi per la demi-volée spaziale di Tallon nel secondo punto, degno del miglior McEnroe. Applausi. Sinner resta impassibile, anzi, se possibile spinge con ancor più potenza e continuità, grande margine ma totale pressione. Forza il game ai vantaggi, la tensione in campo è massima. INCREDIBILE la risposta in tuffo di Jannik, guadagna il centro del campo e tira forte, costante, tutto troppo consistente tanto che Tallon è il primo a sbagliare. Palla Break!!! Non entra la prima di servizio… ma riesce a comandare ed è Sinner sbagliare un diritto in recupero. Sbaglia malamente Griekspoor un taglio di rovescio, ancora dopo una risposta molto profonda dell’azzurro. OOOOO DISASTRO OLANDA! Commette un doppio fallo dolorassimo sulla seconda palla break, così che l’Italia è di nuovo avanti 3-2. Jannik gioca finalmente a braccio sciolto, la bordata col diritto vincente che vale all’Italia il 4-2 è una pallata talmente pesante e precisa che nel palazzo dello sport di Malaga rimbomba il suono sordo dell’impatto… devastante Jannik, sciolto col braccio e libero di scatenare la sua prepotenza. Griekspoor cerca di andare alla velocità di Sinner, ma non ci riesce, con nel cuore e nella testa un macigno per il break subito. Sinner sullo 0-30 tira un’altra risposta di diritto micidiale, non può nulla Tallon. 0-40, tre chance per il doppio allungo, di fatto tre palle match… Si butta avanti l’orange, e gli va bene sulla prima, ma il serve and volley sul 15-40 è totalmente errato e c’è il terzo BREAK di fila, 5-2. Manca un solo passo alla vittoria, alla gloria eterna. E Jannik Non tradisce. Con un Ace vola 40-0, tre palle Match. Il nastro nega due ace di fila… quindi sbaglia un diritto. 40-15. Poi ne sbaglia un altro, un po’ disunito con le gambe. 40-30. Pesa questo match point, anche per Sinner. Non va nemmeno il terzo, altro errore di Sinner! Il rovescio non tradisce mai, pallata e quarta chance di chiudere. Servizio vincente!!! CAMPIONI!!!!

    ITF Finals J. Sinner76 T. Griekspoor62 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2T. Griekspoor 0-15 0-30 0-40 15-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-03-2 → 4-2T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 df 40-40 40-A 40-40 40-A df2-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 15-402-1 → 2-2T. Griekspoor 0-30 30-401-1 → 2-1J. Sinner0-1 → 1-1T. Griekspoor0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 6*-26-6 → 7-6T. Griekspoor 0-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace6-5 → 6-6J. Sinner 0-15 15-15 40-15 ace ace5-5 → 6-5T. Griekspoor5-4 → 5-5J. Sinner 30-0 30-15 40-15 40-304-4 → 5-4T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df 40-304-3 → 4-4J. Sinner 15-0 ace 30-15 40-15 ace3-3 → 4-3T. Griekspoor3-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 40-15 ace2-2 → 3-2T. Griekspoor 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 15-0 ace 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1T. Griekspoor 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Sinner nella leggenda: record unico tra Davis, Slam e ATP Finals

    Jannik Sinner nella foto – (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner ha scritto una pagina di storia del tennis che nemmeno il “Big 3” era riuscito a realizzare. L’azzurro è diventato il primo tennista nella storia a vincere, nello stesso anno, due Slam (Australian Open e US Open), le ATP Finals e la Coppa Davis. Un poker di successi che testimonia la straordinarietà della sua stagione.
    IL RECORD DI FEDERER E SERENAMa non è l’unico primato del 2024. Sinner ha eguagliato Roger Federer e Serena Williams come unici tennisti nella storia a vincere almeno un set in ogni partita disputata in una stagione. Federer ci riuscì nel 2005 (81 vittorie e 4 sconfitte), Serena nel 2013 (78.4% di vittorie). L’italiano ha chiuso il 2024 con 72 vittorie e solo 6 sconfitte, tutte con almeno un set vinto: tre contro Alcaraz e una ciascuna contro Tsitsipas, Rublev e Medvedev.
    NUMERI DA LEGGENDAIl record di Federer nel 2005 vide lo svizzero perdere solo contro Safin, Gasquet, Nadal e Nalbandian. Serena nel suo anno magico cedette solo contro Azarenka (due volte), Lisicki e Stephens. Sinner si unisce a questi mostri sacri con una stagione che lo proietta definitivamente nell’olimpo del tennis.
    UNIVERSALITÀLa grandezza di Sinner si è manifestata su tutte le superfici e in tutti i formati di gioco, dai tornei individuali alle competizioni a squadre. Una versatilità che lo rende unico anche rispetto ai più grandi campioni della storia del tennis.Una stagione che conferma non solo il talento straordinario dell’altoatesino, ma anche la sua capacità di essere competitivo ai massimi livelli in ogni condizione e contro qualsiasi avversario.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italia-Olanda 2-0, la finale della Davis: Berrettini vince. Jannik Sinner trionfa e L’Italia conquista la terza Davis nella sua storia

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    La finale della Coppa Davis 2024 mette di fronte l’Italia, che cerca il bis dopo il trionfo dello scorso anno, e l’Olanda, alla prima finale nella sua storia. Una sfida che promette spettacolo e che incoronerà i campioni del mondo.
    LE AMBIZIONIL’Italia punta a diventare la prima nazione a vincere due titoli consecutivi dai tempi della Repubblica Ceca, più di dieci anni fa. L’Olanda vive già un momento storico, come sottolineato dal capitano Paul Haarhuis: “Per un paese piccolo come il nostro, quello che stiamo facendo è più unico che per l’Italia che ha il numero 1 al mondo. Se loro vincono, dicono ‘bravi, facile’. Per noi essere in finale è un’impresa molto più grande”.
    I PROTAGONISTIJannik Sinner arriva alla finale in forma smagliante, avendo perso solo 10 game nei due match contro Baez e De Minaur. Per l’Olanda, Botic van de Zandschulp è l’uomo del momento dopo le vittorie su Nadal e Altmaier. L’Italia può contare anche su un Berrettini ritrovato, decisivo in semifinale contro Kokkinakis.
    LE PAROLE DEI PROTAGONISTI“C’è il peso di tutto il paese sulle spalle”, ha ammesso Sinner. “Sono momenti in cui mi piace giocare. Domani è l’ultimo giorno ufficiale per noi. Se vinciamo è fantastico, se no abbiamo comunque fatto un lavoro incredibile”.Per Koolhof sarà l’ultima partita in carriera: “È una sensazione incredibile giocare il tuo ultimo match in finale. Far parte di una squadra che fa la storia dell’Olanda è meraviglioso”.Berrettini ha parlato del suo momento: “Ho giocato un anno solido quando sono stato in campo. Mi è mancato giocare contro i migliori per tanto tempo, servono partite per essere costanti a quel livello”.
    I PRECEDENTIL’Italia domina con 9 vittorie su 10 confronti, incluso il successo nella fase a gironi a Bologna quest’anno. L’unica vittoria olandese risale al lontano 1923.
    LA CHIAVE DEL SUCCESSO OLANDESEHaarhuis ha sottolineato l’importanza del gruppo: “Si sentono più fiduciosi. Tre su cinque, quattro qui, giocano insieme da cinque anni e questo aiuta”. LEGGI TUTTO

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    Nardi si prende tutto: trofeo, sorrisi e Australian Open

    Luca Nardi e Francesco Maestrelli – Foto Stefano Eccel

    Una finale piuttosto semplice contro uno stanco Francesco Maestrelli regala a Luca Nardi il sesto Challenger in carriera. Grazie a questo successo, ha conquistato il main draw dell’Australian Open. “L’anno prossimo voglio azzerare gli alti e bassi”. Entusiasmo del pubblico, soddisfazione degli organizzatori: Rovereto ha passato l’esame.
    Il momento più emozionante è arrivato dopo l’ultimo punto. Al termine di una partita quasi a senso unico, Luca Nardi e Francesco Maestrelli si sono lungamente abbracciati. In quell’istante hanno ripreso a essere grandi amici dopo essere stati avversari per lo spazio di una partita, dominata da Nardi e chiusa col punteggio di 6-1 6-3. Salvo un paio di palle break per il pisano nel game inaugurale, non c’è mai stata la sensazione che il match potesse sfuggire al pesarese, che dunque ha blindato il suo posto nel main draw dell’Australian Open. “È un grande sollievo – ha detto – era l’obiettivo di inizio settimana, non avevo alternative ed è davvero una bella soddisfazione”. Il match ha preso una direzione ben precisa con un break al quarto game, sigillato da un rovescio in rete di Maestrelli. Col suo tennis vario, Nardi ha tolto ogni punto di riferimento al suo avversario, stanco dopo le maratone dei giorni precedenti. Nel secondo set, lo strappo è arrivato già al terzo game, con un doppio fallo sul 30-30 e una riga di Nardi nel punto successivo. A quel punto è subentrato un po’ di scoramento in Maestrelli, brekkato anche sul 3-1 in un game nel quale ha commesso tre doppi falli. In svantaggio 4-1, dopo l’ennesimo errore, ha tirato un paio di urlacci per esprimere la sua frustrazione. Il pubblico ha provato a incoraggiarlo, ma i buoi erano ormai scappati. Il pisano si è riavvicinato da 5-1 a 5-3, ma un passantino di dritto ha sigillato la fine del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). “Penso di aver giocato un match solido – riflette Nardi – inoltre conosco molto bene Francesco, so come giocare contro di lui. Devo ammettere che non ha giocato benissimo, secondo me era un po’ stanco dopo una settimana faticosa. Ho avuto un po’ di esitazione sul 5-1 nel secondo, ma sono comunque riuscito a chiudere. Direi che è stata una buona partita”.
    GRANDI AMICIDopo l’ultimo punto c’è stato il lungo, bellissimo, abbraccio tra i due. È stato come se Nardi abbia compreso la sofferenza dell’avversario e abbia voluto incoraggiarlo. Ha continuato a farlo anche durante la premiazione, quando è andato a sedersi sulla panchina dell’avversario, accanto a lui. Durante il suo discorso, Maestrelli si è poi emozionato ed è caduta qualche lacrima al momento di ringraziare chi gli sta vicino, prendendosi l’abbraccio virtuale dei circa 500 spettatori. “Ci sentiamo quasi ogni giorno per parlare di qualsiasi cosa tranne che di tennis” ha rivelato Nardi durante la premiazione. Quando gli abbiamo chiesto cosa c’era dentro quell’abbraccio, ha aggiunto. “Siamo molto legati, è un vero amico. Abbiamo passato tanto tempo insieme, anche fuori dal campo. Sapevo che non veniva da un bel periodo, vederlo in finale mi ha fatto piacere. Sapevo che l’esito di questa partita era molto importante anche per lui perché si giocava l’accesso alle qualificazioni dell’Australian Open. Tuttavia, la prossima settimana gioca il Challenger di Maia e spero che riesca a raccogliere i punti di cui ha bisogno”. Termina dunque così, con un successo di un giovane italiano, l’edizione numero 19 del Trofeo Perrel-Faip, che in quattro delle ultime cinque edizioni ha portato enorme fortuna ai suoi vincitori: Berrettini, Sinner, Rune e Draper. L’augurio di Nardi (che ha speso belle parole per il torneo e per l’accoglienza ricevuta a Rovereto) è di poter imitare quanto fatto dai predecessori.
    LA SODDISFAZIONE DEGLI ORGANIZZATORIImmensa soddisfazione anche per gli organizzatori, a partire dalla direzione torneo, affidata a Marco Fermi e Luca Del Federico. Il presidente del Comitato Organizzatore, Giovanni Laezza, ha sottolineato come si sia creato uno splendido connubio tra professionisti e volontari per mettere in piedi un torneo così importante, ringraziando le istituzioni che sono state vicine all’evento: la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Rovereto (c’era l’Assessore allo Sport Michele Dorigotti), senza dimenticare l’Azienda per il Turismo di Trento (APT), rappresentata da Carla Costa. È stato molto importante anche il contributo del CT Rovereto, presente nel Comitato Organizzatore con Luca Stoppini ed Elisa Visentin. Immancabile la presenza, durante la premiazione, di Gabriele Magoni (“Mister Perrel”) e Giuseppe Magoni (“Mister FAIP”), che hanno scelto di restare a fianco di un torneo in un’edizione giocata a circa 200 km da Bergamo e che – come da tradizione – hanno omaggiato i vincitori con un quadro dipinto a mano con cornice d’oro e i “mitici” prodotti FAIP (un idropulitore e un aspirapolvere di ultima generazione). Rovereto si è mostrata pienamente all’altezza di un evento così importante, con Marco Fermi che ha incassato il gradimento del supervisor Carmelo Di Dio e di tutti i giocatori, i quali hanno apprezzato anche la tecnologica Foxtenn in sostituzione dei giudici di linea. È dunque terminata con una giornata tutta “Made in Italy” la lunga stagione dei Challenger italiani, proprio nel giorno in cui l’Italia si stava giocando la finale di Coppa Davis. E non c’è dubbio che un posticino in Nazionale possa essere uno dei prossimi obiettivi di Luca Nardi. “Adesso mi prendo una settimana di vacanza insieme alla mia ragazza – racconta – tornerò i primi di dicembre, poi effettuerò la preparazione invernale a Tirrenia. Ci resterò per 3-4 settimane, poi sarà tempo di partire per l’Australia”. L’ultima parola è ancora per il pesarese, che ha dedicato il successo alla fidanzata Marta (“Domani è il suo compleanno”) e alla sorella Giulia (“Viene da un periodo non semplicissimo ed è stato stupendo vederla in tribuna a fare il tifo per me”). “Propositi per il 2025? Non voglio più avere alti e bassi all’interno di una stagione. Voglio essere costante nei risultati e non limitarmi a exploit seguiti da tante eliminazioni al primo turno. L’obiettivo è essere il più costante possibile”. Dovesse riuscirci, sarebbe l’ennesima notizia per un tennis italiano più splendente che mai. LEGGI TUTTO

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    Berrettini Vola! Batte nettamente Van De Zandschulp nella finale di Davis Cup, Italia 1 Olanda 0

    Matteo Berrettini esulta a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Uno sguardo dice tutto. Sempre. Fase iniziale del secondo set: Berrettini al servizio ha appena rimontato un pericoloso 0-30; si volta verso la panchina e c’è tutto un mondo dentro a quello sguardo. C’è una voglia di vincere che non si può descrivere a parole, il desiderio totale di riprendersi tante cose e poter alzare questo trofeo da assoluto protagonista. Vincere un grandissimo appuntamento con un contributo decisivo. Fuoco e potenza. Cavalcando il fuoco di quel game salvato Berrettini è andato a mettere tonnellate di pressione su Botic Van de Zandschulp e si è preso il break che ha spaccato definitivamente la prima partita di Italia – Olanda nella finalissima di Davis Cup 2024, per il 6-4 6-2 che porta agli azzurri un punto fondamentale e allo stesso tempo eleva il romano a vero grandissimo protagonista di questa Final 8 azzurra. Un Matteo oggi terribilmente pratico e poi nel secondo set pure bello, fortissimo al servizio e perfetto in tutti i momenti chiave della partita, gestiti da campione al contrario del rivale, collassato in due passaggi che gli sono costati l’amara sconfitta. Del resto in Coppa Davis ancor più dei colpi conta la forza mentale, il saper reggere la pressione e tirare i colpi con lucidità e potenza. Lucido e potente, Matteo lancia la volata a Jannik Sinner, ora in campo contro Griekspoor per vincere la seconda “Insalatiera” consecutiva e far diventare la nostra squadra Leggenda.
    La scelta di Volandri di far giocare a Matteo il primo singolare è stata ancora corretta. Mai tenersi un jolly nella manica quando puoi subito far saltare il banco. Meglio affrontare la finalissima di petto, siamo noi i favoriti, sono gli altri a dover fare qualcosa in più, un mezzo miracolo, per batterci. Berrettini si temeva potesse esser un po’ stanco dopo la battaglia di ieri in semifinale, ma la sua forza mentale e adrenalina l’ha portato a dominare una partita che all’avvio era parsa un filo scomoda, perché sul lato del rovescio il romano stentava a trovare la misura, e col diritto sbagliava qualcosa. Perfetto al servizio l’olandese, ma incapace di incidere in risposta. Ottimo, perché Matteo ha avuto quei 20 minuti per centrarsi e far sentire tutta la sua forza mentale, carisma e pressione al rivale nel rush finale. Van De Zandschulp è un buonissimo giocatore, ma ha spalle assai meno solide di Berrettini, e questo si è palesato in modo totale e fragoroso sul 4 pari, quando è imploso con alcune incertezze rivelatesi per lui fatali. Bravo Matteo a farsi trovare pronto e giocare in moo magistrale un attacco col back che al momento poteva apparire comodo, ma non lo era affatto. Tecnica perfetta, un approccio alla rete davvero vecchio stile ma tatticamente sublime: prova a passarmi io sono qua. L’altro ha tremato e il passante morto in rete. Passaggio decisivo, perché il “buon” Botic ha completato il disastro con un attacco pessimo. Set Berrettini, poi bravissimo a recuperare un pericoloso 0-30 nel passaggio descritto in apertura, e sfruttare quel fuoco per spaccare definitivamente la partita. Da Campione. Il tennis è uno sport maledetto, bastano pochi punti a decidere una partita, il vero Campione è quello che trova il modo di andarseli a prendere, proprio come Berrettini in questo primo singolare della Finale di Davis.
    Matteo è stato solidissimo al servizio, ben 16 Ace, molti trovati in momenti chiave, quando ne aveva bisogno. Di rovescio ha giocato assai meglio altre volte, anche se qualche sbracciata ha funzionato. Bene invece col diritto, sia per l’affondo vincente che per la costruzione. I migliori diritti di Matteo oggi infatti sono stati quelli meno visibili, quando ha tenuto in difesa e si è aperto il campo. Potenza, ma anche misura, per non sbagliare e mai regalare. L’aspetto più importante della prestazione di Berrettini è stata quella di non dai mai in tutta la partita un assist alla potenza del rivale. Non ha avuto un passaggio a vuoto importante, mai si è presentato come debole o attaccabile. Tosto, duro, semplicemente più forte. Più voglioso di vincere da protagonista.
    Un successo strepitoso, dopo i 3 di Bologna decisivi a portarci a Malaga, e poi altri due nella Final 8, il contributo ottimo nel doppio dove è piaciuto ancor più Sinner e la vittoria di ieri. 6 partite di Matteo in Davis Cuo 2024, 6 vittorie. Berrettini è il VERO grande protagonista di questa Davis, davvero a un passo…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo match di Italia – Olanda scatta con Van de Zandschulp al servizio. Berrettini esplode un grandissimo diritto cross sul 30-15, dopo una bella costruzione. Quando l’italiano tira a tutta col diritto l’olandese fa fatica a reggere, è col servizio che Botic fa la differenza. 1-0 Olanda. In risposta Van de Zandschulp è super offensivo, tira un paio di diritti pesantissimi e Matteo è sorpreso. 0-30. Serve la battuta, ecco il primo Ace, e pure la massima velocità del diritto, 30 pari e poi game. Non è un match facile, Botic è pronto a spingere e venire avanti, e sbaglia poco. Con due Ace è un bell’andare per Berrettini, 2 pari. Scambi rarefatti, tennis verticale e primo colpo dopo la battuta terribilmente incisivo per entrambi, chi crolla in difesa è perduto. In questa prima fase del match molto meglio Botic col rovescio, lo slice di Matteo non va, scappa via o è troppo corto. Invece la battuta c’è e fa la differenza. 3 pari con ben 5 Ace dell’azzurro. Nel settimo game Berrettini ha una piccola chance sul 15 pari, si scambia ma sbaglia per primo un diritto aggressivo. 4-3 Olanda. Serve benissimo il romano, solo prime palle e due Ace, 4 pari. Si entra nel rush finale, sale la tensione e qua conta la testa. E Berrettini ne ha tantissima. Si prende il primo punto con una botta micidiale col diritto, e poi pure il secondo con una contro smorzata precisa, ma che disastro Botic… 0-30! La situazione si fa appetitosissima perché la prima palla dell’olandese non entra e Matteo taglia col rovescio e si butta a rete, mettendo enorme pressione, 0-40!!! Prime palle break del match nel momento clou. Altra seconda palla ed errore di rovescio. Oggettivamente disastro di Van de Zandschulp, e BREAK! Berrettini serve avanti 5-4. Tensione anche nel braccio di Matteo, la prima palla non va e poi è sfortunato con un nastro mortale dell’olandese, 15-30. Ottimo invece il diritto inside out dal centro, Berrettini spinge sul rovescio del rivale che alla fine cede. 30 pari. Servizio esterno e via, Set Point Italia! La risposta di Van de Zandschulp non passa la rete, SET Italia, 6-4! Tanto equilibrio e più errori che vincenti, ma alla fine la pressione l’ha sentita più l’olandese, collassando nell’ottavo game, con l’aiuto di un Berretti bravo a far sentire il momento all’avversario (eccellente l’attacco sullo 0-30). 7 Ace per Matteo.
    Il secondo set inizia in salita: buon turno di battuta di Van de Zandschulp, mentre Berrettini commette il primo doppio fallo e si ritrova poi sotto 0-30. Attacca l’olandese ma il passante di rovescio dell’italiano è preciso, 15-30. L’ottavo Ace impatta a 30, quando è bravo Matteo nel trovare l’aiuto del servizio nei momenti chiave. Poi è il diritto pesante in avanzamento a far “scoppiare” la palla. 1 pari, con un urlo liberatorio del nostro campione. Fa lo sguardo intenso verso la panchina Matteo, ha tantissima adrenalina in corpo. Botic si butta avanti appena può, non è un bel segnale… come se non si fidasse della sua tenuta nello scambio. E sta calando pericolosamente al servizio… Il terzo game va ai vantaggi con un bel passante di diritto, ma l’attacco di rovescio rivedibile. Pure fallo di piede per l’olandese e Matteo trova uno schema offensivo magistrale! Risposta cross e poi diritto vincente inside out, sulla riga, anzi doppia riga. Palla Break Italia! Ace, si salva con stile Botic. Ma Berrettini sente che è IL momento di scappare via. Risposta profonda e poi comanda, fino a chiudere lo scambio con un diritto lungo linea bestiale per potenza. Seconda palla break, e stavolta non c’è asso a salvare l’orange… Doppio fallo!!! Doppio disastro per l’olandese… da quaranta zero crolla e subisce un break mortale. 2-1 e servizio Berrettini. Matteo cavalca l’onda, ottimo turno di servizio e via, allungo consolidato sul 3-1. Botic non crolla totalmente, torna a vincere un game ma poi l’italiano domina il suo turno di battuta, altri due Ace e controllo totale. 4-2. L’olandese alterna qualche buon attacco ad imprecisioni, prova a restare aggrappato al treno azzurro, sperando in una sbandata. Ma Berrettini è lo show man a Malaga, clamoroso il passante di diritto in corsa che fulmina il rivale, una mazzata clamorosa. Ne segue un’altra, accelerazione e attacco che gli vale la palla break. Eccolo! Van de Zandschulp scappa avanti con niente e la risposta del romano è una palla bassa, nemmeno così lenta, impossibile da gestire per la mano non proprio morbida di Botic… Doppio BREAK! 5-2, Matteo è a un passo dal primo punto. Scivola sotto 0-30, per la terza volta, e per la terza volta spara un Ace esterno imprendibile, il n.14 del suo incontro. Segue una seconda palla molto carica di spin, 30 pari. Mancano due 15 a completare l’opera. ACE! n.15, è una sentenza. Match Point Italia!!! Attacca l’olandese, perso per perso… gli va bene. Altro Ace e Match Point n.2. Col servizio la chiude. BRAVO!!! Era più forte e l’ha confermato in campo. Quinta vittoria su Botic, la più importante e pesante. Ora Jannik, per chiuderla.

    ITF Finals M. Berrettini66 B. Van de Zandschulp42 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace5-2 → 6-2B. Van de Zandschulp 15-15 30-15 40-30 40-40 40-A4-2 → 5-2M. Berrettini30-0 ace 40-0 ace3-2 → 4-2B. Van de Zandschulp 15-0 40-0 40-153-1 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-1 → 3-1B. Van de Zandschulp1-1 → 2-1M. Berrettini 0-30 15-300-1 → 1-1B. Van de Zandschulp0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4B. Van de Zandschulp4-4 → 5-4M. Berrettini 30-0 40-0 ace ace3-4 → 4-4B. Van de Zandschulp15-0 15-15 30-15 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace2-3 → 3-3B. Van de Zandschulp15-0 30-0 40-152-2 → 2-3M. Berrettini15-0 ace 30-01-2 → 2-2B. Van de Zandschulp1-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-400-1 → 1-1B. Van de Zandschulp 15-15 30-30 40-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Colina e Charleston: I risultati con il dettaglio delle Finali. WTA 125 Buenos Aires – I risultati del Turno Unico di Qualificazione (LIVE)

    Nicole Fossa Huergo ITA, 26.05.1995

    🇺🇸 WTA 125 Charleston – Finale

    🎾 Zarazua R. 🇲🇽 vs Chang H. 🇺🇸⏰ Orario: 17:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Parzialmente nuvoloso, 23°C

    WTA Charleston 125 #2 Renata Zarazua [1]00 Hanna Chang [7]00ServizioSvolgimentoSet 1

    🇨🇱 WTA 125 Colina (Cile) – Finale

    🎾 Stojanovic N. 🇷🇸 vs Carle M. L. 🇦🇷⏰ Orario: 22:30🏟️ Superficie: Terra battuta🌞 Meteo previsto: Soleggiato, 25°C

    Il match deve ancora iniziare

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha Central – ore 16:00🎾 Alevtina Ibragimova 🇷🇺 vs Victoria Bosio 🇦🇷⏰ Inizio: 16:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    WTA Buenos Aires 125 Alevtina Ibragimova• 305 Victoria Bosio155ServizioSvolgimentoSet 1Alevtina Ibragimova 15-0 30-0 30-15Victoria Bosio 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A4-5 → 5-5Alevtina Ibragimova 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5Victoria Bosio 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5Alevtina Ibragimova 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4Victoria Bosio 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3Alevtina Ibragimova 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Victoria Bosio 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2Alevtina Ibragimova 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1Victoria Bosio 0-15 0-30 0-400-1 → 1-1Alevtina Ibragimova 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha Central – ore 16:00🎾 (4) Nicole Fossa Huergo 🇮🇹 vs Marina Bulbarella 🇦🇷⏰ Non prima delle: 17:45🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    Il match deve ancora iniziare

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha 3 – ore 16:00🎾 Carolina Alves 🇧🇷 vs Matilde Paoletti 🇮🇹⏰ Inizio: 16:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    WTA Buenos Aires 125 Carolina Alves1521 Matilde Paoletti• 4060ServizioSvolgimentoSet 2Matilde Paoletti 15-0 30-0 40-0 40-15Carolina Alves 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Matilde Paoletti 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Carolina Alves 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-5 → 2-5Matilde Paoletti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-4 → 1-5Carolina Alves 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4Matilde Paoletti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 1-3Carolina Alves 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 0-3Matilde Paoletti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2Carolina Alves 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha 3 – 2° incontro ore 16:00🎾 (3) Robin Anderson 🇺🇸 vs Oleksandra Oliynykova 🇺🇦⏰ Inizio: Non ancora comunicato🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

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    Fognini vince a Montemar: vittoria in tre set e top 100 blindata

    Fabio Fognini nella foto

    Fabio Fognini conquista il suo primo titolo Challenger dell’anno, superando l’austriaco Lukas Neumayer con il punteggio di 6-3 2-6 6-3 nella finale del torneo di Montemar, in Andalusia, non lontano da Malaga dove si sta disputando la finale di Coppa Davis.Per Fabio si tratta anche dell’ottavo successo in carriera nel circuito challenger. Vittorie a Torino e Genova 2008, San Benedetto 2009, Santiago, Napoli e Genova 2010 e lo scorso anno vinse a Valencia.
    IL PERCORSOIl ligure, testa di serie numero 1, ha vissuto un torneo da protagonista nonostante qualche brivido iniziale. Al primo turno ha rischiato contro Daniel Rincon, vincitore degli US Open junior 2021, imponendosi per 6-2 3-6 7-6(5). Più agevole il secondo turno contro il russo Svyatoslav Gulin (6-3 6-2).In un torneo che ha visto tutte le teste di serie eliminate prematuramente, Fognini è andato avanti con autorità: nei quarti ha superato il kazako Yevseyev (6-4 6-2), in semifinale lo spagnolo Montes de la Torre (6-4 6-7(3) 6-0).
    VERSO IL 2025A 37 anni, l’ex top ten dimostra di avere ancora il fuoco sacro e conferma la sua presenza nel circuito anche per il 2025. Nonostante la riforma dei Challenger abbia penalizzato molti giocatori in termini di punti, Fognini blinda la sua presenza in top 100: sarà numero 89 con 638 punti, mantenendo un margine di 62 punti su Federico Coria, proiettato al numero 100.Una vittoria che dimostra come il taggiasco, pur consapevole che i tempi migliori sono alle spalle, abbia ancora tanto da dire nel circuito internazionale.

    CH Montemar – terra
    Meteo: 🌦️ Pioggia leggera, 19°C / 12°C
    Superficie: Terra Rossa
    Orario Locale: CET (Ora dell’Europa Centrale)

    F: Fognini – Neumayer Inizio 12:00
    ATP Montemar Fabio Fognini [1]626 Lukas Neumayer363 Vincitore: Fognini ServizioSvolgimentoSet 3L. Neumayer 15-0 15-15 15-30 15-405-3 → 6-3F. Fognini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df5-2 → 5-3L. Neumayer 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-1 → 5-2F. Fognini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-1 → 5-1L. Neumayer 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-404-0 → 4-1F. Fognini 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 4-0L. Neumayer 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df2-0 → 3-0F. Fognini 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0L. Neumayer 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-402-5 → 2-6L. Neumayer 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5F. Fognini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4L. Neumayer 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-3 → 1-4F. Fognini 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3L. Neumayer 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2F. Fognini 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-300-1 → 1-1Tiebreak 0-15 0-30 15-30 df 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Fognini 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3L. Neumayer 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A4-3 → 5-3F. Fognini 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A4-2 → 4-3L. Neumayer 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2F. Fognini 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2L. Neumayer 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2F. Fognini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-0 → 2-1L. Neumayer 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0F. Fognini 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Italia-Olanda LIVE: finale Coppa Davis in diretta

    Non solo Bologna lo scorso settembre, l’Italia vanta una tradizione più che positiva con l’Olanda. Gli azzurri, infatti, hanno vinto nove dei dieci tie disputati contro la nazionale oranje. L’unica vittoria olandese risale a 101 anni fa: era il 1923 e la competizione si chiamava ancora International Lawn Tennis Challenge. Nei quarti di finale della zona Europa, sulla terra rossa di Noordwijk, l’Olanda vinse 5-0 con due vittorie a testa in singolare di Christiaan van Lennep e Arthur Diemer-Kool che, insieme, conquistarono anche il doppio. LEGGI TUTTO