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    WTA 125 Parma: Il resoconto di giornata. Eliminate anche Trevisan e Stefanini

    Lucrezia Stefanini – Foto Elisa Morabito

    Proseguono i match di primo turno del Parma Ladies Open presented by Iren. Il WTA 125 organizzato da MEF Tennis Events e Tennis Club Parma ha visto le due parti di tabellone allinearsi, con tante battaglie che hanno acceso gli spettatori presenti al circolo emiliano. Avanzano agli ottavi di finale Jesika Maleckova e Jule Niemeier. La ceca, proveniente dalle qualificazioni, ha rimontato Yafan Wang e vinto per 3-6 6-4 6-3 dopo due ore e trentotto minuti, mentre la tedesca ha avuto ragione della numero sei del seeding Maria Lourdes Carle per 6-4 4-6 6-0. Eliminate dal torneo Lucrezia Stefanini e Martina Trevisan: la prima è stata sconfitta dalla n.118 WTA Emiliana Arango per 6-4 6-3, mentre l’attuale n.87 WTA non è riuscita a reagire alla prestazione di un’ottima Kamilla Rakhimova, perdendo per 6-2 6-4.
    Le Zebre in visita al Tennis Club Parma – Tra un incontro e l’altro, c’è stato anche spazio per un connubio sportivo tra la statunitense Peyton Stearns, attuale numero 82 WTA, e due atleti internazionali delle Zebre Parma, Ratko Jelic e Simone Gesi. Il primo viene dalla recente convocazione all’ultimo raduno della Nazionale italiana maggiore in vista del Guinness Sei Nazioni 2024, mentre il secondo è il giocatore con il maggior numero di mete segnate nella storia della franchigia ducale, oltre ad aver debuttato con l’Italia nell’ultimo turno del Guinness Sei Nazioni 2023 a Edimburgo contro la Scozia. I tre atleti hanno scoperto i principali aspetti tecnici dei rispettivi sport, provando alcuni passaggi con la palla ovale e palleggiando in cerchio con le racchette concesse dalla stessa Stearns. Non sono mancati all’appuntamento anche il coach della statunitense Tom Hill e il presidente del TC Parma, Giampiero Alinovi. Le Zebre torneranno in campo a Parma il 17 maggio per l’ultima partita casalinga della stagione contro i Gallesi Scarlets, prima di volare a Glasgow dove si disputerà l’ultimo incontro del torneo internazionale BKT United Rugby Championship, mentre Stearns sarà in campo mercoledì 15 maggio per gli ottavi di finale del WTA 125.
    Stefanini eliminata, Trevisan cade contro Rakhimova – Sul Campo Centrale del Tennis Club Parma sono state eliminate altre due tenniste italiane. In mattinata, Lucrezia Stefanini è stata fermata da un’ottima Emiliana Arango. La tennista toscana ha lottato in entrambi i parziali, ma è stata costretta a un controllo medico a metà del secondo set a causa di un colpo di calore, prima della chiusura del match da parte della colombiana per 6-4 6-3. Per l’attuale n.118 WTA ci sarà Jesika Maleckova, vincitrice di un’autentica maratona contro Yafan Wang per 3-6 6-4 6-3. Stessa sorte per Martina Trevisan: l’attuale n.87 della classifica mondiale si è trovata davanti a un’ottima Kamilla Rakhimova, la quale ha preso in mano le redini della gara sin dal primo quindici e chiuso la disputa per 6-2 6-4. La tennista russa affronterà una tra Anna Siskova (rientrata come lucky loser dopo il ritiro di Ashlyn Krueger per allergia) e Daria Saville.
    Mayar Sherif e Petra Martic avanzano nel Parma Ladies Open presented by Iren. Le teste di serie numero otto e nove del WTA 125 organizzato da MEF Tennis Events e Tennis Club Parma hanno superato con successo i rispettivi debutti contro Martina Colmegna e Varvara Lepchenko. Qualche incertezza per Martic, costretta a rimontare un set di svantaggio e ritrovatasi a due punti dalla sconfitta, prima di avere ragione della statunitense per 4-6 7-6(3) 6-2. Concede poco spazio la campionessa del torneo emiliano del 2022, che avanza al secondo turno in virtù del 6-2 7-5 rifilato all’italiana. Mercoledì 15 maggio ci saranno gli ottavi di finale, con grande attesa per il ritorno in campo di Ajla Tomljanovic, la quale sfiderà Renata Zarazua nel secondo match sul Campo Centrale (il programma comincerà alle 11.00). Nel corso della giornata odierna Giorgia Pedone e Anna Schmiedlova, avversarie nel prossimo turno, hanno visitato la redazione della Gazzetta di Parma e scoperto gli step della realizzazione del quotidiano più antico d’Italia.
    L’esperienza aiuta Sherif e Martic – Non era scontata la vittoria delle teste di serie numero otto e nove del Parma Ladies Open. Mayar Sherif è stata costretta a un tour de force dopo la sconfitta contro Viktoria Azarenka agli Internazionali BNL d’Italia, con appena un pomeriggio di riposo per recuperare le forze in vista del torneo emiliano. Martic non si trova in un momento positivo, con diverse sconfitte al primo turno rimediate nelle ultime uscite ufficiali. Ce l’hanno fatta entrambe, con un po’ di esperienza che è stata decisiva nei momenti cruciali, e mercoledì 15 maggio torneranno in campo per gli ottavi di finale. “Oggi non era semplice per la condizione fisica in cui arrivavo – ha spiegato Sherif dopo la partita –. Dopo Roma ho avuto pochissime ore di riposo e ho sofferto tutto, dal cambio palle ai ritmi della mia avversaria che ha giocato bene soprattutto nel secondo set. A Parma ho dei ricordi bellissimi, il mio primo titolo nel circuito maggiore è arrivato qui in una settimana dove mai avrei pensato di arrivare alla finale. Spero di continuare a fare bene, l’anno scorso sono stata vicino alla Top 30 e credo di appartenere a quel livello”. Il Campo Centrale del Tennis Club Parma è pronto ad accogliere nuovamente Martic e Sherif: l’ex n.14 WTA giocherà contro Peyton Stearns, mentre l’ex n.31 sarà impegnata contro Susan Bandecchi.
    Pedone e Schmiedlova in visita alla Gazzetta di Parma – Giornata di riposo e svago per Giorgia Pedone e Anna Schmiedlova. La wild card della Federtennis e la finalista del torneo dello scorso anno sono passate a visitare la redazione della Gazzetta di Parma, giornale che ha registrato la prima uscita nel 1728. Le due professioniste hanno scoperto il processo creativo del quotidiano, dalla fase di creazione a quella di impaginazione, prima di regalare due palline da tennis firmate alla redazione e scattare alcune foto ricordo.
    Risultati di martedì 14 maggio1° turnoJesika Maleckova (Q) b. Yafan Wang (5) 3-6 6-4 6-3Kamilla Rakhimova b. Martina Trevisan 6-2 6-4Emiliana Arango b. Lucrezia Stefanini 6-4 6-3Jule Niemeier b. Maria Lourdes Carle (6) 6-4 4-6 6-0Ankita Raina b. Astra Sharma 3-6 6-4 6-1Anastasiya Soboleva b. Marina Stakusic 6-3 4-6 6-3 LEGGI TUTTO

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    Coria avanza e punta a emulare… coach Berlocq. Bellucci supera le qualificazioni, poi vince il maltempo a Torino (con il programma di domani)

    Mattia Bellucci, varesino classe 2001, ha conquistato il main draw del Challenger del Circolo della Stampa Sporting (foto Francesco Panunzio)

    A Torino la pioggia era attesa ed è arrivata puntuale intorno alle 14.30, costringendo gli organizzatori del Piemonte Open Intesa Sanpaolo a fermare e poi a cancellare il programma di martedì dell’evento premium della categoria ATP Challenger 175. Ma prima del maltempo sui campi del Circolo della Stampa Sporting qualche ora di (bel) tennis c’è stata, a sufficienza per permettere all’argentino Federico Coria di vincere il primo match del tabellone principale, in una battaglia di tre set contro il mancino austriaco Jurij Rodionov. Sulla terra battuta dell’affascinante Campo Stadio è finita 6-3 4-6 6-2 per il 32enne di Rosario, fratello minore di quel Guillermo che nel 2004 arrivò in finale al Roland Garros e al numero 3 della classifica mondiale Atp. Ripetere certi traguardi, per il più giovane di casa, sarà molto difficile, mentre nella settimana torinese il sudamericano può provare a ricalcare le orme del suo allenatore Carlos Berlocq (con lui in Piemonte), che allo Sporting vinse nel 2005 il primo dei suoi 19 titoli Challenger, ripetendosi poi anche nel 2007 e nel 2011. Tuttavia, al secondo turno Coria troverà ad attenderlo uno dei favoriti per il titolo, ossia il padrone di casa Lorenzo Sonego, quarta testa di serie. Proprio mentre l’argentino lottava sul Centrale per guadagnarsi la loro sfida di giovedì, il torinese si è allenato per un’ora e mezza ad alta intensità con l’altro Lorenzo del tennis azzurro, Musetti, davanti agli occhi di tantissimi curiosi rimasti a lungo in piedi nel vialetto fra i campi 3 e 4 del club, per osservare i due più grandi attesi del torneo.
    Martedì doveva essere anche la giornata destinata alla conclusione delle qualificazioni, ma si è rivelata tale solo in parte con due match terminati e due appena iniziati. Nei primi c’è stato spazio per una soddisfazione italiana grazie a Mattia Bellucci, che si è guadagnato un posto nel tabellone principale vincendo in rimonta un duello spettacolare contro il canadese Alexis Galarneau, domato per 6-7 6-3 6-2. Una vittoria preziosa per il varesino classe 2001, che non giocava sulla terra battuta dallo scorso luglio. Inizialmente il Piemonte Open Intesa Sanpaolo non era fra i suoi piani, e – parole sue – quando è finito sotto di un break in avvio di secondo set ha avuto il sentore che l’esperienza torinese fosse agli sgoccioli. Ma non ha mollato e da lì ha costruito la rimonta, completata dopo 2 ore e 44 minuti. All’opposto, invece, la sfida tutta mancina fra Giulio Zeppieri e lo svizzero Marc-Andrea Huesler: è stato il giocatore di Latina a prendersi il primo set e ad avere chance nel secondo, ma nel tabellone principale ci va l’elvetico, a segno per 4-6 7-6 6-1. A proposito di main draw: un problema addominale ha costretto al forfait Flavio Cobolli, numero 5 del seeding. Al suo posto un lucky loser. Mercoledì al Circolo della Stampa Sporting programma super intenso, con ben 16 incontri fra qualificazioni e tabellone principale di singolare e doppio. Si parte alle 11, su 4 campi. Sul Campo Stadio apre Passaro-Galan, poi la prosecuzione del derby tedesco Hanfmann-Marterer (sospesa sul 6-4 0-1), quindi Darderi-Ugo Carabelli. A chiudere, non prima delle 18, il debutto di Fabio Fognini, contro un qualificato o lucky loser.
    RISULTATISingolare. Primo turno: Federico Coria (Arg) b. Juiij Rodionov (Aut) 6-3 4-6 6-2.Qualificazioni. Turno decisivo: Mattia Bellucci (Ita) b. Alexis Galarneau (Can) 6-7 6-3 6-2, Marc-Andrea Huesler (Sui) b. Giulio Zeppieri (Ita) 4-6 7-6 6-1
    Campo Centrale**Inizia alle 11:00**1. 🇮🇹 **Francesco Passaro [WC]** vs 🇨🇴 **Daniel Elahi Galan**2. 🇩🇪 **Yannick Hanfmann [7]** vs 🇩🇪 **Maximilian Marterer** (TBF – da completare)3. 🇦🇷 **Camilo Ugo Carabelli [Alt]** vs 🇮🇹 **Luciano Darderi [5]**4. 🇮🇹 **Fabio Fognini** vs Qualificato/Sostituto fortunato5. **Non prima delle 18:00**
    Campo 5**Inizia alle 11:00**1. Finale di Qualificazione: 🇮🇹 **Matteo Gigante [2]** vs 🇮🇹 **Francesco Maestrelli [Alt]** (TBF – da completare)2. 🇮🇹 **Luca Nardi** vs 🇺🇸 **J.J. Wolf [Alt]**3. TBA: 🇦🇷 **Thiago Agustin Tirante [Alt]** vs Qualificato/Sostituto fortunato4. 🇩🇪 **Andreas Mies [1]** e 🇬🇧 **Neal Skupski [1]** vs 🇩🇪 **Constantin Frantzen** e 🇩🇪 **Hendrik Jebens**
    Campo 4**Inizia alle 11:00**1. Finale di Qualificazione: 🇧🇷 **Felipe Meligeni Alves [1]** vs 🇮🇹 **Andrea Pellegrino [7]** (TBF – da completare)2. 🇧🇪 **David Goffin** vs 🇵🇪 **Juan Pablo Varillas [Alt]**3. TBA: Qualificato/Sostituto fortunato vs 🇫🇷 **Corentin Moutet**4. 🇪🇨 **Diego Hidalgo** e 🇺🇦 **Denys Molchanov** vs 🇲🇨 **Romain Arneodo** e 🇦🇹 **Sam Weissborn**
    Campo 3**Inizia alle 11:00**1. 🇧🇷 **Thiago Seyboth Wild [8]** vs 🇫🇮 **Emil Ruusuvuori**2. 🇺🇸 **Brandon Nakashima** vs 🇯🇵 **Yoshihito Nishioka**3. TBA: Qualificato/Sostituto fortunato vs Qualificato/Sostituto fortunato4. 🇪🇨 **Gonzalo Escobar [3]** e 🇰🇿 **Aleksandr Nedovyesov [3]** vs 🇮🇳 **N.Sriram Balaji** e 🇩🇪 **Andre Begemann** LEGGI TUTTO

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    Che Bellezza la nostra Primavera

    Gianluca Bellezza – Foto Francesco Panunzio

    Bellissimo stare qui a rimirare ciò che sta vivendo il nostro tennis di vertice. Quello maschile, soprattutto. Anche se Jasmine Paolini, grazie allo straordinario lavoro che ha fatto con lei Renzo Furlan, si diverte e ci diverte in un modo che mai lontanamente avremmo potuto ipotizzare anni fa.Al contrario, invece, ci diverte assai meno la conclusione frettolosa della carriera di Camila Giorgi, ma questa è un’altra storia. Forse e probabilmente una brutta storia.Ma torniamo a bomba, a dire quanto sia bellissimo guardare di cosa sia capace quella nostra “brigata gioventù” che ogni settimana si propone sui courts.Dopo anni e anni passati a invidiare gli Spagnoli, capaci di sfornare giocatori di livello a iosa, i Francesi, per come sapevano non omologare ma anzi valorizzando appieno le differenze, sfruttando al meglio la rete formata dai centri tecnici federali e la collaborazione con l’iniziativa privata, da un bel po’ di tempo sta fiorendo ciò che negli anni, con lavoro durissimo e competenze ora evidentemente palesi, ha cominciato a saper produrre il nostro tennis.In ere geologiche lontane, c’eravamo probabilmente convinti che, per diritto divino o germinazione spontanea, ogni generazione ci avrebbe regalato almeno un campione. Mal ce ne incolse.
    Intanto non c’eravamo accorti di come e quanto il tennis stesse rapidamente cambiando e poi i primi tentativi di modernizzazione lanciati da gente come Piatti, Castellani e l’invocazione di Roberto Lombardi per creare un centro di formazione e ricerca vennero quantomeno bollati d’eresia.Invece su quei tentativi caparbi e straordinari è nata una stirpe di tecnici, poi confortata da un diverso e finalmente produttivo atteggiamento della FIT, tutti capaci e capaci di capire come e cosa si dovesse fare per tirare su un giocatore.L’ultima generazione perduta e venuta su un po’ così – Fabio Fognini è stato un caso a parte, e per talento indiscusso e per modalità di costruzione – è stata quella dei Quinzi e dei Baldi, ma da lì in avanti la musica è cambiata, sia nella capacità di fornire giuste competenze tecniche e tattiche, sia nei metodi d’allenamento fisico e mentale, soprattutto nella programmazione e nella gestione della possibile carriera.Sinner, Berrettini, Sonego, Musetti, poi ora Arnaldi, Darderi, Cobolli, Nardi, Gigante, Zeppieri, Vavassori, Napolitano, Pellegrino, Maestrelli, Agamenone, Passaro, e tutti gli altri che colpevolmente ometto, non sono frutti del caso ma di una strategia comune, omogenea nelle disomogeneità, prodotti di una miriade di scuderie private in grado di creare campioni e di dare sfogo ai sogni dei ragazzi. E adesso sulla scia di questi sono tantissimi quelli che “ e perché no?” studiano e vogliono provarci.Tra questi c’è anche il mio “Beauty”, Gianluca Bellezza, classifica 2.2 per ora, e che ieri ha esordito nel Challenger 175 di Torino.Dico “mio” perché Gianlu, dopo pochi mesi passati in un altro club, venne da noi con una racchetta che era più grande di lui, per trascorrere tutti gli anni della formazione sui campi del Tennis Club Caselle, forgiato dalle mani sapienti di Alessandro Riba.Gianluca, simpatico, estroverso e casinista come pochi, divenne in poche settimane la mascotte e per tutti soltanto“ Beauty” e ci fu un serio concorso di tanti per cercare di istruirlo al tennis che sarebbe venuto e al meglio.
    Con “Beauty” era bellissimo stare e lavorare, un po’ per la sua innata curiosità, un po’ perché intuivi che in quell’abbozzo c’erano potenziali qualità da sviluppare. Mordeva il freno, voleva bypassare passaggi, faceva anche fatica a capire perché gli chiedessimo competenze delle quali non voleva saperne. “Dimmi un po’, ma quando giocherai in un torneo internazionale e dovrai dialogare con un giudice di sedia, visto che l’inglese non vuoi impararlo, come ti rivolgerai a lui, in piemontese che è la tua vera lingua-madre?”, lo pungolavo. Allora a lui interessava giocare e poi ancora giocare. Aveva una grande capacità imitativa e potevi chiedergli di mostrarti in sequenza il servizio dei primi dieci al mondo, il dritto o il rovescio di questo o di quello e lui era in grado di fartelo alla perfezione. Stage da Riccardo Piatti e Bob Brett ci confermarono che “Beauty” qualità ne aveva, oltre che una notevole faccia tosta, mostrata come quando, quatto quatto, si avvicinò sempre di più a Marin Cilic, allora allenato da Brett, fino a sedersi sulla panchina accanto al croato e non riuscire a non parlargli, fino a dirgli con un bell’accento canavesano: “ Ma tu sei di Medjugorje? Ma lo sai che anche mia nonna è andata a pregare lì?” Aveva poco più di dieci anni, ma già ben chiaro che lui in quel mondo voleva starci. E quantomeno alla pari. Poi “Beauty” crebbe e, ferma per un infortunio serissimo l’altra nostra speranza Lorenzo Moja, ci trovammo a non avere sparring e campi a sufficienza per allenarlo al meglio e così, prima a mezzi e poi in toto, lo affidammo alle cure di Gipo Arbino, dov’è tuttora, ma non prima d’avergli detto:“ Gianlu, a casa nel cassetto della mia scrivania c’è una lettera che ti darò quando la tua carriera tennistica si sarà conclusa. Lì c’è la mia previsione di quello che potrai fare. Se saprai affrontare passo passo le cose, se non sbaglierai troppe scelte, secondo me raggiungerai una cerca classifica ATP. Te lo scrivo ora e sarà divertente vedere tra quindici anni se la mia previsione sarà stata azzeccata.”Un paio di traslochi, due scrivanie cambiate e la lettera non la trovo più, ma intanto “ Beauty” ha esordito in un Challenger. Il match giocato contro Matteo Gigante non poteva che finire in un modo solo: non si diventa 139 ATP per caso e a Gianlu mancano ancora troppi pezzi, match di questo livello per poter sperare di poter competere a certi livelli. Non è una questione di velocità di palla, perché il suo dritto e il suo servizio “schioccano”, prima e seconda rimbalzano lungo e alto dopo aver toccato terra, è la gestione degli scambi, dei dettagli che fa la differenza.Se saprà farne tesoro, si avvererà la mia previsione. Tra dieci anni sapremo.Intanto me lo guardo, me lo godo e penso che l’abbiamo cresciuto e che se oggi è lì, beh, qualcosa di buono a Caselle l’abbiamo saputo fare.E di Caselle in giro per l’Italia per fortuna adesso ce ne sono a migliaia, dove ci sono ragazzi che sognano e tecnici e dirigenti che sanno dare forma ai sogni.Bello recitare come una litania, come una formazione di calcio: Sinner, Berrettini, Musetti, Arnaldi,; Sonego, Darderi, Cobolli; Nardi, Gigante, Zeppieri, Vavassori, Pellegrino, Maestrelli, Agamenone Passaro…Bellezza.Bella la nostra Primavera.Dal nostro inviato a Torino, Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    A Torino un Challenger da sogno

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    L’anno scorso se n’era avuto il sentore, in questa stagione la conferma: collocati strategicamente e in contemporanea della seconda settimana d’un Master 1000, i Challenger 175 finiscono col proporre un seeding più simile a quello di un ATP 250, perché consentono ai giocatori di fascia alta, usciti anzitempo e contro previsione, di ritornare a competere immediatamente, avendo la possibilità di incamerare un bottino di punti e di denaro mica da buttar via.Complici gli esiti non proprio favorevoli avuti nel main draw di Roma, il Piemonte Open, che si sta disputando sui campi torinesi del Circolo della Stampa Sporting, ha potuto giovarsi d’un’entry list davvero ragguardevole, con un cut-off fissato a 92, con l’alternate Rodionov entrato, come ultimo, direttamente in tabellone con un ranking a 117 e un elenco di teste di serie da far invidia a tappe del circuito maggiore: numero 1, Musetti N°29 ATP, poi il vincitore di Cagliari, l’argentino Navone, 31, quindi Arnaldi 37, Sonego, giocatore di casa e che proprio in questo club è nato e si allena, 47, la grande sorpresa italiana delle ultime settimane, Luciano Darderi, 54, il tedesco Hanfmann, 59, il brasiliano Seyboth Wild, 61, a chiudere.
    Peccato che tra questi non ci sia Flavio Cobolli, 57, costretto al ritiro proprio questa mattina per un problema addominale; il suo posto nel main draw verrà preso da un lucky loser.Avere le prime otto teste di serie Top 60 – facciamo lo sconto di uno a Seyboth Wild…- non è proprio roba da poco e che consente al torneo torinese un cospicuo balzo in avanti, se si considera che l’anno scorso il primo favorito era Sebastian Baez N° 40, il secondo Galan 94 e gli ultimi cinque erano tutti oltre la centesima posizione.E per buona aggiunta nei ranghi torinesi ci sono due ex Top 10 come Fabio Fognini e David Goffin e un Luca Nardi desideroso di confermarsi ai livelli mostrati in quest’inizio di stagione.L’unica incognita rimane il meteo avverso che potrebbe martoriare il torneo come avvenne nell’edizione scorsa, con l’organizzazione costretta nel ’23 a far disputare semifinali e finali indoor, cambiando superficie. Incrociamo le dita.I big entreranno in lizza a partire da giovedì e Torino potrebbe avere un altro grande torneo.D’accordo le ATP Finals sono un’altra cosa, ma questo Challenger vale davvero molto di più.Dodici mesi fa si rosicava vedendo il tabellone della consorella tappa di Bordeaux, adesso le parti si sono invertite.Dal nostro inviato a Torino, Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    Errani e Paolini conquistano la semifinale in doppio agli Internazionali d’Italia 2024

    Sara Errani e Jasmine Paolini in azione (foto Fioriti)

    Sara Errani e Jasmine Paolini hanno conquistato un posto in semifinale, superando in tre set combattuti Lyudmyla Kichenok e Jelena Ostapenko, seste teste di serie del torneo, con il punteggio di 6-3 5-7 10-5 nei quarti di finale del torneo WTA 1000 di Roma.Le azzurre, che hanno nel mirino le Olimpiadi di Parigi, hanno dimostrato grande carattere e determinazione, nonostante qualche difficoltà al servizio. Dopo aver vinto il primo set grazie a due break, Errani e Paolini hanno dovuto cedere il secondo parziale al termine di una serie di cinque break consecutivi.Il super tie-break è stato il momento clou del match: le italiane sono partite a razzo, portandosi sul 9-2, ma hanno dovuto respingere il tentativo di rimonta delle avversarie prima di chiudere sul 10-5 e conquistare la semifinale.
    Ora, per Errani e Paolini, si prospetta una sfida affascinante contro le americane Caroline Dolehide e Desirae Krawczyk, coppia numero otto del seeding, che hanno eliminato la messicana Olmos e la russa Panova in due set.
    WTA Rome Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko [6]375 Sara Errani / Jasmine Paolini6510 Vincitore: Errani / Paolini ServizioSvolgimentoSet 3Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 0-1 0-2 1-2 1-3 2-3 2-4 2-5 2-6 2-7 2-8 2-9 3-9 4-9 5-9ServizioSvolgimentoSet 2Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 30-15 40-15 40-306-5 → 7-5Sara Errani / Jasmine Paolini 15-0 15-15 30-15 30-30 30-405-5 → 6-5Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-405-4 → 5-5Sara Errani / Jasmine Paolini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-404-4 → 5-4Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-3 → 4-4Sara Errani / Jasmine Paolini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3Sara Errani / Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-402-1 → 2-2Sara Errani / Jasmine Paolini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Sara Errani / Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 3-6Sara Errani / Jasmine Paolini 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4Sara Errani / Jasmine Paolini 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-1 → 3-2Sara Errani / Jasmine Paolini 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 3-1Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Sara Errani / Jasmine Paolini 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Lyudmyla Kichenok / Jelena Ostapenko 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-400-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Muller e la malattia di Crohn: “Quando perdi all’improvviso due o tre kg, è difficile avere energia”

    Alexandre Muller

    Il francese Alexandre Muller è una delle sorprese del Masters 1000 di Roma. Il francese, entrato nel main draw passando le qualificazioni, affronta al Foro Italico Jarry per un posto nei quarti di finale. Ha fatto scalpore la sua vittoria contro Rublev nel terzo turno, più importante successo in carriera per il 27enne di Poissy. Intervistato dal quotidiano francese L’Equipe, Muller ha rivelato di soffrire della malattia di Crohn, una malattia infiammatoria dell’intestino, caratterizzate da un’attivazione immunitaria cronica o recidivante nel tratto gastrointestinale. La risposta immunitaria continua, che si scatena contro l’intestino, a sua volta provoca una forte infiammazione che debilita pesantemente la persona.
    Muller racconta la difficoltà del convivere con questa malattia da sportivo professionista: “Non importa come finirò la mia carriera, avrei potuto fare un po’ meglio senza questa malattia” afferma il francese. “Non posso essere sempre al 100%, sono più fragile. Prima di una sessione di tennis o di allenamento con i pesi, penso solo al mio corpo, mi chiedo ‘Devo andare in bagno?’ Ormai è tutto come automatico, il mio cervello ragiona così. Prima di una partita vado in bagno almeno cinque, sei volte. Quando ti svuoti e perdi due o tre chili, parti con un handicap energetico. E quando, dopo tre ore di partita, non riesco a bere più di quattro sorsi d’acqua senza avere la sensazione di vomitare in campo, inevitabilmente ne pago le conseguenze”.
    Davvero difficile convivere con questo problema e riuscire a dare il meglio in campo in uno sport molto fisico come il tennis. Muller, attualmente n.109 ATP, ha raggiunto il best ranking lo scorso gennaio al n.71, ma con i punti di Roma è già sicuro di tornare tra i primi cento (provvisoriamente 89 nel ranking Live). LEGGI TUTTO

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    Roland Garros sì o no: cosa conviene a Sinner?

    Jannik resterà ancora qualche giorno a Torino, poi prenderà una decisione per il Roland Garros, al via domenica 26 maggio. Si naviga a vista: la situazione viene monitorata giorno dopo giorno. Tutti gli scenari verso Parigi con un occhio anche al ranking

    Navigare a vista. E’ il diktat per Jannik Sinner che presto dovrà sciogliere le riserve in vista del Roland Garros, al via il prossimo 26 maggio. E un po’ lo stesso approccio che aveva caratterizzato l’avvicinamento a Roma. La situazione viene monitorata giorno dopo giorno dal team dell’altoatesino, “capitanato” da Darren Cahill e Simone Vagnozzi. Sinner sta proseguendo le terapie al J Medical di Torino – dove resterà ancora qualche giorno – per curare l’anca destra e completare gli ultimi esami, seguito da vicino da Umberto Ferrara (preparatore atletico) e Giacomo Naldi (fisioterapista), gli “angeli custodi” di Jannik in questa fase delicata.  Successivamente ci sarà un primo contatto con la racchetta e, se le sensazioni saranno positive, allora Sinner riprenderà gradualmente gli allenamenti. La sua partecipazione al Roland Garros al momento resta in dubbio. 

    Parigi no
    “Vorrei giocare tutti i tornei”, aveva confessato Sinner in conferenza stampa a Roma. Ma l’anca che gli ha impedito di esserci agli Internazionali, gli consentirà di essere a Parigi? Solo se gli esami che ha fatto/sta facendo assicureranno che non c’è rischio di ricadute. Anche in questo caso prevarrà la linea della massima cautela. D’altronde Sinner era stato chiaro qualche giorno fa: “A Parigi giocherò solo se sono al 100%, se c’è mezzo dubbio dobbiamo vedere”. 

    Parigi sì
    Solo se gli esami dovessero assicurare che Sinner può giocare senza riaggravare il probema all’anca. La condizione atletica, considerando che Jannik non tocca una racchetta dal 30 aprile (il match vinto a Madrid contro Khachanov, prima del ritiro), non è ovviamente la migliore per giocare un torneo dello Slam 3 set su 5, ma potrebbe trovare ritmo e forma giocando, usando la prima settimana del torneo (i primi turni sulla carta abbordabili) anche come allenamento. E poi c’è la variabile Olimpiadi, ad agosto proprio sulla terra rossa parigina. Sinner vuole partecipare ai Giochi, ma rischia di arrivarci praticamente senza km sulla nelle gambe sulla terra (l’unica occasione sarebbe il torneo di Bastad, che precede l’Olimpiade). Un motivo in più questo per provare a scendere in campo al Roland Garros.

    La questione ranking

    Di sicuro non sarà il ranking Atp a condizionare la sua scelta. Lui vorrebbe diventare n. 1 al mondo sul campo, ma può diventarlo anche senza giocare a Parigi. Il sorpasso su Djokovic è un’ossessione più per tifosi e giornalisti. Dopo l’eliminazione di Nole al 3° turno degli Internazionali d’Italia, i calcoli sono semplici: Sinner può diventare n. 1 al mondo il 10 giugno se Djokovic non raggiunge almeno la finale a Parigi (e Medvedev nel frattemo non vince sia Roma che il Roland Garros). Altrimenti il discorso è rimandato alla stagione sull’erba, dove il sistema dei punti da scartare rende la cosa quasi inevitabile. LEGGI TUTTO

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    WTA Roma, Errani e Paolini in semifinale nel torneo di doppio femminile

    Sara Errani e Jasmine Paolini volano in semifinale nel torneo di doppio femminile agli Internazionali d’Italia. Le azzurre, su un Pietrangeli infuocato, hanno superato la coppia formata dall’ucraina Lyudmyla Khichenok e dalla lettone Jelana Ostapenko, seste favorite del seeding. 6-3, 5-7, 10-5 i parziali per le italiane.  Dopo aver eliminato all’esordio al super tie-break la statunitense Melichar-Martinez e l’australiana Perez, seconde teste di serie del torneo e aver vinto il derby tricolore contro Anastasia Abbagnato ed Aurora Zantedeschi, Sarita e Jas hanno  conquistato l’ennesimo risultato di prestigio in questo 2024. Le due, che hanno cominciato a giocare insieme  dalla scorsa stagione, hanno in bacheca due titoli  (Linz 2024 e Monastir 2023), mentre in questa stagione vantano anche una semifinale 1000 a Miami. A Roma Errani ha vinto il titolo nel 2012 in coppia con Roberta Vinci, con la quale è arrivata in finale anche nel 2013 e nel 2014. Le prossime avversarie saranno le statunitensi Dolehide/Krawczyk. LEGGI TUTTO