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    Roland Garros, il tabellone delle qualificazioni: undici azzurri al via

    Inizieranno lunedì le qualificazioni del Roland Garros, secondo Slam stagionale in programma sulla terra rossa di Parigi dal 26 maggio al 9 giugno. Sedici posti ancora a disposizione nel tabellone maschile con nove azzurri al via per accedere al main draw. Sono Mattia Bellucci, Andrea Vavassori, Francesco Maestrelli, Andrea Pellegrino, Franco Agamenone, Stefano Travaglia, Giulio Zeppieri, Matteo Gigante e Stefano Napolitano. Tra i match di primo turno spicca il derby Travaglia-Zeppieri, ma anche l’incontro di Franco Agamenone che sfiderà Dominic Thiem, al suo ultimo Roland Garros in carriera. Doppia sfida Italia-Stati Uniti, invece, nelle qualificazioni femminili. Sara Errani, n. 1 del seeding, affronterà Ann Li mentre Lucrezia Stefanini sarà opposta a Katie Volynets.  LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il Tabellone di Qualificazione. Presenza di nove azzurri in tabellone (con tutti gli spot)

    Stefano Napolitano nella foto

    Roland Garros – Tabellone Qualificazione (con tutti gli spot) – terra(1) Cristian Garin vs Ugo Blanchet Filip Misolic vs Sho Shimabukuro Alexis Galarneau vs Quentin Halys Lukas Neumayer vs (29) Diego Schwartzman
    (2) J.J. Wolf vs Ryan Peniston Coleman Wong vs Patrick Kypson Oriol Roca batalla vs Dennis Novak Jesper De jong vs (27) Pablo Llamas ruiz
    (3) James Duckworth vs Maxime Janvier Marc Polmans vs Alejandro Moro canas Matteo Martineau vs Mattia Bellucci Arthur Gea vs (20) Lloyd Harris
    (4) Albert Ramos-vinolas vs Andrea Vavassori Benjamin Hassan vs Rudolf Molleker Hugo Grenier vs Tristan Boyer Henri Squire vs (22) Damir Dzumhur
    (5) Juncheng Shang vs Roman Andres Burruchaga Yasutaka Uchiyama vs Mathys Erhard Hugo Dellien vs Benjamin Bonzi Jozef Kovalik vs (30) Benoit Paire
    (6) Thiago Monteiro vs Murkel Dellien Dmitry Popko vs Valentin Royer Kyrian Jacquet vs Aziz Dougaz Daniel Rincon vs (24) Jurij Rodionov
    (7) Camilo Ugo carabelli vs Bernabe Zapata miralles Marc-Andrea Huesler vs Francesco Maestrelli Li Tu vs Oliver Crawford Leandro Riedi vs (25) Mikhail Kukushkin
    (8) Zizou Bergs vs Clement Chidekh Joris De loore vs Mark Lajal Mae Malige vs Mathias Bourgue Henrique Rocha vs (26) Radu Albot
    (9) Juan Pablo Varillas vs Marco Trungelliti Genaro Alberto Olivieri vs Gabriel Diallo Elias Ymer vs Alexander Ritschard Jules Marie vs (32) Titouan Droguet
    (10) Gregoire Barrere vs Théo Papamalamis Maxime Cressy vs Andrea Pellegrino Jan Choinski vs Denis Kudla Mate Valkusz vs (19) Vit Kopriva
    (11) Dominic Thiem vs Franco Agamenone Dane Sweeny vs Otto Virtanen Adrian Andreev vs Denis Yevseyev Stefano Travaglia vs (31) Giulio Zeppieri
    (12) Lukas Klein vs Gustavo Heide Alex Molcan vs Yunchaokete Bu Dalibor Svrcina vs Omar Jasika Sascha Gueymard wayenburg vs (28) Matteo Gigante
    (13) Facundo Bagnis vs Tomas Barrios vera Juan Manuel Cerundolo vs Beibit Zhukayev Shintaro Mochizuki vs Nick Hardt Dino Prizmic vs (18) Stefano Napolitano
    (14) Valentin Vacherot vs Gabriel Debru Enzo Couacaud vs Seongchan Hong Manuel Guinard vs Vitaliy Sachko Billy Harris vs (17) Emilio Nava
    (15) Hamad Medjedovic vs Lucas Pouille Martin Damm vs Filip Krajinovic Antoine Escoffier vs Geoffrey Blancaneaux Calvin Hemery vs (21) Duje Ajdukovic
    (16) Zachary Svajda vs Zsombor Piros Jaime Faria vs Clement Tabur Thomas Faurel vs Zdenek Kolar Nerman Fatic vs (23) Felipe Meligeni alves LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il Tabellone di Qualificazione femminile. Due azzurre al via (con tutti gli spot)

    Sara Errani nella foto – Foto Getty Images

    Roland Garros – Tabellone Qualificazione (con tutti gli spot) – terra rossa(1) Sara Errani vs Ann Li Ya Yi Yang vs Alice Tubello Talia Gibson vs Elena-Gabriela Ruse Daphnée Mpetshi perricard vs (23) Suzan Lamens
    (2) Julia Riera vs Natalija Stevanovic Harmony Tan vs Nastasja Schunk Alexandra Eala vs Ye-Xin Ma Tara Wurth vs (30) Taylah Preston
    (3) Anna Bondar vs Anastasia Zakharova Dalila Jakupovic vs Irina Bara Eva Lys vs Tiantsoa Rakotomanga rajaonah Nigina Abduraimova vs (24) Lulu Sun
    (4) Brenda Fruhvirtova vs Viktoria Hruncakova Ekaterina Makarova vs Robin Montgomery Andreea Mitu vs Leolia Jeanjean Celine Naef vs (18) Darja Semenistaja
    (5) Jule Niemeier vs Mirjam Bjorklund Lauren Davis vs Simona Waltert Jaimee Fourlis vs Anastasia Tikhonova Xinyu Gao vs (32) Dalma Galfi
    (6) Hailey Baptiste vs Valentini Grammatikopoulou Sinja Kraus vs Elizabeth Mandlik Ipek Oz vs Noma Noha akugue Polona Hercog vs (25) Tamara Zidansek
    (7) Arina Rodionova vs Lucija Ciric bagaric Rebecca Marino vs Martina Capurro taborda Sara Saito vs Francisca Jorge Manon Leonard vs (28) Alycia Parks
    (8) Katie Volynets vs Lucrezia Stefanini Miriam Bulgaru vs Aliona Falei Destanee Aiava vs Oksana Selekhmeteva Despina Papamichail vs (17) Daria Snigur
    (9) Moyuka Uchijima vs Justina Mikulskyte Petra Marcinko vs Kaia Kanepi Astrid Lew yan foon vs Raluka Serban Dominika Salkova vs (31) Arianne Hartono
    (10) Marina Bassols ribera vs Marina Stakusic Heather Watson vs Antonia Ruzic Lanlana Tararudee vs Xiaodi You Katarina Zavatska vs (29) Yuliia Starodubtseva
    (11) Olga Danilovic vs Anca Todoni Polina Kudermetova vs Kimberly Birrell Timea Babos vs Nuria Parrizas diaz Ella Seidel vs (22) Astra Sharma
    (12) Aliaksandra Sasnovich vs Jenny Lim Zeynep Sonmez vs Dejana Radanovic Lea Boskovic vs Himeno Sakatsume Selena Janicijevic vs (21) Jana Fett
    (13) Mai Hontama vs Carol Zhao Cristina Dinu vs Paula Ormaechea Katarzyna Kawa vs Gabriela Knutson Elvina Kalieva vs (20) Laura Pigossi
    (14) Claire Liu vs Veronika Erjavec Carole Monnet vs Irene Burillo escorihuela Tena Lukas vs Jil Teichmann Sijia Wei vs (26) Yuriko Lily Miyazaki
    (15) Emiliana Arango vs Julia Avdeeva Margaux Rouvroy vs Lina Gjorcheska Kateryna Baindl vs Solana Sierra Olivia Gadecki vs (19) Mccartney Kessler
    (16) Rebecca Sramkova vs Sarah Iliev Linda Fruhvirtova vs Iryna Shymanovich Mona Barthel vs Priscilla Hon Tereza Martincova vs (27) Panna Udvardy LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner allenamenti a Montecarlo: “Lavoriamo”

    Jannik Sinner nella foto

    Jannik Sinner è ritornato ad allenarsi sui campi del Montecarlo Country Club dopo l’infortunio all’anca che lo aveva costretto a fermarsi. Il tennista altoatesino ha completato la seconda sessione di allenamento e ha condiviso le sue sensazioni con i fan attraverso i social media.In un breve messaggio, Sinner ha scritto semplicemente: “Lavoriamo”. Questa singola parola racchiude la determinazione e l’impegno del giovane atleta nel processo di recupero e di ritorno alle competizioni. Nonostante l’infortunio abbia rappresentato un ostacolo nella sua stagione, Sinner dimostra di avere la mentalità giusta per affrontare questa sfida.
    Gli allenamenti a Montecarlo sono un segnale positivo per i tifosi di Sinner, che sperano di rivederlo al via tra una settimana al Roland Garros. LEGGI TUTTO

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    Sinner in campo verso il Roland Garros: “Lavoriamo”. Le news di oggi

    Un sorriso arriva da Monte-Carlo e illumina la domenica tennistica. È quello di Jannik Sinner, al secondo giorno di allenamenti nel Principato verso il Roland Garros. “Lavoriamo” ha scritto l’azzurro su Instagram, ritratto in una foto di squadra con il team al completo: Darren Cahill in primo piano, poi Simone Vagnozzi e Umberto Ferrara. Manca all’appello solo il fisioterapista, Giacomo Naldi, “angelo custode” di Sinner durante la settimana di terapie all’anca destra al J Medical di Torino. Jannik sta lavorando senza sosta con un chiaro obiettivo: esserci al Roland Garros. 

    L’attesa per Parigi
    Rientrato a Monte-Carlo venerdì sera, Sinner ha ripreso la racchetta in mano per la prima volta nella giornata di sabato, 18 giorni dopo l’ultima volta. Per lui è iniziato un conto alla rovescia verso Parigi, Slam che inizierà il 26 maggio: pochi giorni a disposizione per sciogliere le riserve. Sinner dal punto di vista clinico sta bene, poi bisognerà vedere le sensazioni in campo e la condizione atletica che, giocoforza, non potrà essere delle migliori visto lo stop di quasi tre settimane. Una decisione delicata che prenderà assieme ai medici e al suo team. Intanto il lavoro sul campo prosegue. LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Mondo: Andy Murray sorprende con un cambio di racchetta dopo 20 anni. Iga Swiatek continua a voler fare la storia nel tennis. Emma Raducanu si ritira dal Roland Garros 2024. Aryna Sabalenka apprezza i tornei di due settimane

    Andy Murray – Foto Getty Images

    Andy Murray sorprende con un cambio di racchetta dopo 20 anniAndy Murray ha sorpreso tutti qualche giorno fa, apparendo a Bordeaux con una racchetta diversa da quella che aveva utilizzato negli ultimi 20 anni. Il britannico ha offerto le spiegazioni di questo cambio in una chiacchierata con l’ATP: “Quando ho perso a Miami, sono andato in un negozio di articoli sportivi e ho comprato 10 racchette diverse. Ho comprato un peso e ho controllato l’equilibrio. Era qualcosa che avevo fatto quando ero infortunato, ho provato un sacco di racchette. Ho giocato con la stessa racchetta per 20 anni e le cose cambiano. Lo sport è cambiato, usavo anche lo stesso tipo di corde tutto il tempo”.
    Iga Swiatek continua a voler fare la storia nel tennisDopo aver vinto il titolo al WTA Roma 2024 senza perdere un solo set e dopo aver battuto Aryna Sabalenka in finale, la polacca si è assicurata di svegliarsi il prossimo lunedì con il massimo dei punti personali fino ad ora nella classifica, con 11.695 punti, la seconda cifra più alta della storia. Il record nel Ranking WTA è detenuto da Serena Williams con 13.615 punti.
    Emma Raducanu si ritira dal Roland Garros 2024Arriva una brutta notizia dal Regno Unito: Emma Raducanu ha deciso di ritirarsi dal Roland Garros 2024. La britannica non si sentiva fisicamente pronta per disputare le qualificazioni del Grande Slam francese, quindi ha annunciato la sua assenza. È al terzo posto nella lista delle alternates per il tabellone principale, quindi se ci fosse un ritiro dell’ultimo minuto potrebbe entrare direttamente, ma tutto indica che la sua mente è già proiettata verso altri obiettivi, poiché è stata vista allenarsi su campi in cemento negli ultimi giorni.
    Aryna Sabalenka apprezza i tornei di due settimaneIl calendario del tennis è cambiato molto negli ultimi tempi e sempre più tornei importanti durano due settimane, invece di una come accadeva in passato. Ad Aryna Sabalenka è stato chiesto un parere a riguardo e ha espresso la sua opinione senza mezzi termini. “So che molti tennisti si lamentano e preferirebbero tornei di una settimana, ma a me piace avere un giorno di riposo tra una partita e l’altra perché ti permette di goderti altre cose oltre al tennis e di rilassarti mentalmente. I tornei di due settimane mi aiutano a essere più equilibrata mentalmente e a non finire così esausta ogni settimana di competizione, come accadeva prima”, ha commentato.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Forfait di Lehecka. Passaro fuori di 2 posti dalle quali

    Scritto da zedarioz@ tinapica (#4045486)Una curiosità stilistica. E’ giusto usare il passato remoto per un torneo ancora in corso?
    @ zedarioz (#4045503)
    Uh, domanda calzante!Per quanto ne pensi io si è al limite dell’utilizzabilità.Il passato remoto, in Latino (da cui in gran parte deriva la Nosta Lingua) veniva usato ogniqualvolta un’azione fosse compiuta, conclusa.Questo modo di utilizzarlo è rimasto al centro-sud, nelle forme dialettali ma anche quando ci si esprime in Lingua Nazionale, ed…in Inglese; invece nell’Italiano settentrionale, pesantemente condizionato dal modo di esprimersi milanese (in dialetto milanese il passato remoto cadde gradatamente in disuso, fino a scomparire, durante il XVIII sec.) ormai il passato remoto è diventato quasi solo caricaturale.Proprio quest’ultima frase mi aiuta a chiarire quali criteri io segua: “è diventato” e non “divenne” perché tale azione sparge abbondantemente i suoi effetti nella contemporaneità, al punto tale da potersi quasi affermare che sia un’azione ancora, se non proprio in divenire, in essere.Invece la frase del mio commento credo -a memoria, senza andare a controllare- si riferisca ad un incontro concluso, quindi ad una azione che non è più in essere.Ma, effettivamente, le conseguenze di quell’incontro, eliminazione e passaggio al turno successivo, sono ancora pienamente in essere.Quindi si tratta di un’interpretazione un po’ al limite, la mia. LEGGI TUTTO

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    Challenger di Torino, un poker azzurro

    Luciano Darderi

    Qualcuno, un po’ in là con gli anni ma con la memoria ancora buona, guardando lo stato d’avanzamento lavori del Challenger 175 di Torino, ha commentato: “Oh, sembra d’essere tornati ai tempi belli degli “Assoluti”. Ma ti ricordi come giocavano i nostri?”.In effetti gli unici, grandi protagonisti del torneo giocato sui campi del Circolo della Stampa Sporting, oltre alla pioggia che ha imperversato tutta la settimana e che a un certo punto ha fatto temere il peggio, sono stati alcuni giocatori italiani.D’accordo, speravamo che qualcuno dei nostri fosse protagonista al Foro Italico, nell’edizione 2024 degli Internazionali d’Italia, però alla fin fine il Challenger torinese, complici alcune fuoriuscite anzitempo, ha messo in campo un seeding da far invidia a un “250” e se i nostri sono stati tra i principali attori è davvero un bene.Intanto c’è da dire che nessuno è salito a Torino con l’idea di “fare cassa”: quante volte abbiamo visto giocatori di prima fascia concedersi a palcoscenici minori e sciogliersi dopo pallide esibizioni?
    Qui non è successo. Musetti l’ha dichiarato subito che dopo la sfortunata parentesi romana, martoriata da un virus, aveva bisogno di giocare e vincere match. Anche brutti e sporchi, per poter ritrovare fiducia e convinzione. E ha cercato di non lasciare niente per strada.Accompagnato da Corrado Barazzutti, “Muso” è sembrato meno tormentato rispetto a quanto non sia apparso negli ultimi tempi: più sereno. Consapevole di ciò che occorra fare per ritrovare il tennis che gli ha concesso di salire a numero 15 del ranking ATP giusto un anno fa. Sa che giocando sul rosso deve smettere di perdere campo, di allontanarsi troppo dalla riga di fondo, in quella zona che gli consente un comfort maggiore nel trovare la palla sulla diagonale di rovescio – vista l’ampia apertura – ma che lo induce a giocare in modo eccessivamente passivo, cosa che non può e non deve essere nella sua natura.Nonostante Barazzutti fosse impegnato a cercare di far proseliti nella sua avventura da candidato presidenziale alla prossime elezioni FITP, s’è visto come ci si sia applicati nella rimodulazione di alcuni particolari legati al servizio e al dritto di Lorenzo. Dove alcune migliorie potranno portare Musetti è presto per dirlo e, come “Muso” ha detto in conferenza stampa, se in questo momento si vuole attuare un paragone tra lui e Sinner si è completamente fuori strada. Siamo su piani diversi, su strade per ora non percorribili. Tutto ciò che è successo a “Muso” in questo ultimo anno ha complicato prospettive e ingigantito problemi e ansie: per ritrovare il miglior Lorenzo ci vogliono calma, pazienza, lavoro e poi ancora lavoro. Il fatto che Musetti ne sia ora assolutamente consapevole e non vada alla ricerca del tempo perduto è la migliore delle notizie.
    Chi invece si sta avvitando su se stesso e fa fatica a uscire dal vortice in cui s’è cacciato è Lorenzo Sonego. “Sonny” giocava sui campi di casa, davanti al suo pubblico, dopo la separazione dal suo storico coach Gipo Arbino. Il rapporto con Gipo è davvero un rapporto padre-figlio, e anche nella migliore delle storie, anche se alla base c’è un indiscusso amore, viene un momento nella vita in cui i figli crescono e…vogliono “uccidere” il padre. “Sonny” è diventato grande, si trova nella terza fase della sua carriera, quella che prelude alla china discendente, normale che abbia cominciato a smaniare, ad avere dubbi dopo diciotto anni di rapporto con Arbino. Troppo presto per dire se sia un bene o un male ciò che sta ora facendo con Colangelo, però non si può fare a meno di sottolineare come Lory appaia ora meno sereno, che sia tornato a colpire di rovescio “old style” rimarcando l’errore che commetteva e commette col braccio sinistro, prova ne sia che chiamato a scambiare sulla diagonale di sinistra, tranne rare occasioni e soluzioni in back, raramente passa la metà campo. Difficile giocare così.Dopo aver ceduto inspiegabilmente un set a Federico Coria, un Coria che è lontano parente di suo fratello e tira veramente piano, nei quarti per Sonny con JJ Wolf è stato tutto facile, perché l’americano giocava “al contrario” sfidando Sonego sul dritto. In più l’americano è scoppiato dopo quattro games, ha pagato le fatiche fatte con Luca Nardi – un Nardi che si è letteralmente mangiato la partita…- e tutto è filato via, liscio come l’olio. Altra musica, tutta un’altra musica in semifinale contro Francesco Passaro, che l’ha schiantato.
    Confortato dal terzo turno raggiunto a Roma, in totale fiducia, Passaro ancora una volta ha reso palpabile il mistero di come uno che giochi così, nel giro di un anno o poco più, sia passato dall’essere 108 al mondo a ritrovarsi alla 240° posizione mondiale. Mistero tanto non è perché il perugino è stato massacrato da problemi alle caviglie che gli hanno impedito di esprimersi come sa. Però faceva davvero male vederlo oltre i 200. Francesco tira davvero forte e ha fondamentali di tutto rispetto. Per buona aggiunta ha pure una “garra”, una voglia di lottare con pochi eguali. Sempre molto ordinato nelle scelte, quando riesce a istradare il macth su frequenze che gli aggradano, diventa uno che fai fatica a togliertelo di torno. Se ne sono accorti giocatori che proprio sprovveduti non sono, come Galan, Ruusuvuori, reduce da una incredibile battaglia con Seyboth Wild, e poi Nakashima, che non è che sulla terra giochi poi così male. Passaro, prima di demolire in semifinale Sonego, ha dimostrato come le sue quotazioni siano in costante rialzo e come gli vada ancora stretto il rientro tra i primi 150: il Francesco attuale vale molto molto di più.
    Chi a Torino ha davvero impressionato, tanto da diventare subito il beniamino del pubblico, è Luciano Dàrderi. L’italo-argentino, dal titolo di Cordoba in poi, non smette di stupire. È incredibile constatare quanti progressi “Luly” abbia fatto. Il rovescio bimane è diventato un’altra cosa e non fa più fatica a sostenere gli scambi da quella parte, anzi riesce pure a trovare traiettorie efficaci. Il back ha rotazione persino eccessiva, ma la velocità con la quale va sulla palla fa sì che la giocata sia tutt’altro che banale e di pura opposizione. Maschera benissimo la smorzata, che predilige giocare lungolinea, anche se il back spin esasperato a volte fa alzare troppo la parabola della giocata rendendola più leggibile, però è innegabile che il drop shot sia una delle giocate che predilige. Nonostante Luciano ami giocare di forza, e lo si evince da come gioca il dritto, accelerando deciso giusto poco prima dell’impatto, chiudendo stretto e basso, Dàrderi deve avere una gran mano se gioca con una tensione di soli 18 kg, usando un ibrido composto da un’ Alu Power 125 per le corde verticali e una Polytour Yonex per quelle orizzontali.“Luly” serve bene, fisicamente è forte e reattivo, difficile dire dove potrebbe arrivare, ma un posto attorno ai primi 40 del ranking li vale tutti già ora. Si professa italiano, ma è intimamente argentino dentro. Ha totale fiducia in quello che fa, e pur se manifesta ancora qualche lampo di immaturità è uno con cui non è facile fare i conti. Non era certo il miglior Arnaldi quello che Luciano ha incrociato nei quarti; Matteo è sembrato a tratti svogliato e non proprio a fuoco, ma quando la partita entra “in lotta” di cosa sia capace Dàrderi lo si capisce immediatamente: riesce a dare anche quello che non ha. Questa forse è la sua qualità migliore.
    Da Torino, Elis Calegari LEGGI TUTTO