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    Lorenzo Carboni sfiora la finale al Roland Garros junior. L’azzurro ha mancato tre match point sul 6 a 5 nel terzo set

    Lorenzo Carboni ITA, 27.02.2006

    Lorenzo Carboni si ferma a un passo dalla storia al Roland Garros junior. Il tennista sardo, tornato a disputare uno Slam junior dopo aver giocato esclusivamente nel circuito professionistico nel 2024, è stato a un punto dal diventare il primo italiano a raggiungere la finale del singolare maschile al Roland Garros junior dai tempi di Giorgio Galimberti nel 1994.Nonostante la sconfitta, Lorenzo Carboni può essere soddisfatto del suo percorso al Roland Garros junior, che conferma il suo talento e le sue potenzialità. Il giovane sardo, che si sta facendo strada nel circuito professionistico, ha dimostrato di poter competere ad alti livelli anche tra i pari età, sfiorando un altro traguardo storico per il tennis italiano.
    Nella semifinale, Carboni ha ceduto al polacco Tomasz Berkieta con il punteggio di 7-6(3), 4-6, 7-6(4) dopo una battaglia serrata. Il tennista azzurro ha avuto a disposizione tre match point sul 6 a 5 nel terzo set con il polacco alla battuta, ma non è riuscito a sfruttarli. Berkieta ha poi preso il largo nel tie-break decisivo, diventando il secondo polacco a raggiungere la finale del Roland Garros junior dopo Jerzy Janowicz nel 2008.Nella sfida per il titolo, Berkieta affronterà per la prima volta il mancino statunitense Kaylan Bigun, quinta testa di serie del torneo. Bigun arriva a Parigi forte del titolo conquistato al prestigioso Trofeo Bonfiglio di Milano.
    GS Roland Garros Lorenzo Carboni666 Tomasz Berkieta747 Vincitore: Tomasz Berkieta ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 2-4* 2*-5 3*-5 4-5* 4-6* 4*-7 4*-8 4-9*6-6 → 6-7Tomasz Berkieta 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-406-5 → 6-6Lorenzo Carboni 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4Tomasz Berkieta 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-4 → 4-4Lorenzo Carboni 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A3-3 → 3-4Tomasz Berkieta 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3Lorenzo Carboni 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2Tomasz Berkieta 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 2-2Lorenzo Carboni 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tomasz Berkieta 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A5-4 → 6-4Lorenzo Carboni 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3Lorenzo Carboni 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Tomasz Berkieta 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 3*-3 3-4* 3-5* 3*-66-6 → 6-7Lorenzo Carboni 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-6 → 6-6Tomasz Berkieta 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5Tomasz Berkieta 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A3-5 → 4-5Lorenzo Carboni 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-4 → 3-5Tomasz Berkieta 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Tomasz Berkieta 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Lorenzo Carboni 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2Tomasz Berkieta 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2Lorenzo Carboni 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Tomasz Berkieta 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il “caso Zverev” giunge al termine: si conclude senza condanna

    Alexander Zverev nella foto – Foto Patrick Boren

    Il caso giudiziario che vedeva coinvolto il tennista tedesco Alexander Zverev, accusato di aver molestato la sua ex compagna Brenda Patea nel maggio 2020, è giunto a una conclusione. Dopo un processo a porte chiuse, durato diversi giorni, il giocatore ha raggiunto un accordo extragiudiziale con la controparte, ponendo fine alla vicenda.Secondo quanto emerso, l’accordo non prevede alcuna ammissione di colpevolezza da parte di Zverev. Il tennista era stato inizialmente condannato dal tribunale di Berlino a pagare una multa di 460.000 euro per abuso fisico nei confronti di Brenda Patea, madre di suo figlio. Zverev aveva sempre negato le accuse e aveva impugnato la sanzione, portando il caso in tribunale il 31 maggio scorso.
    L’accusa sosteneva che, a seguito di un’accesa discussione in un appartamento di Berlino, il giocatore avesse spinto Patea contro un muro e l’avesse picchiata. L’avvocato difensore di Zverev aveva definito tali accuse “infondate”. Il tribunale ha esaminato le testimonianze e i messaggi scambiati tra i due dopo l’episodio per giungere a una decisione.
    Secondo quanto rivelato dal giornalista Jonathan Crane, il processo si è concluso con un accordo extragiudiziale tra Zverev e l’accusa, i cui dettagli non sono stati resi noti. La stampa tedesca riporta che il tennista avrebbe accettato di pagare una multa di 200.000 euro in cambio dell’archiviazione del caso, di cui 150.000 euro andranno allo Stato e 50.000 euro a un fondo di beneficenza.
    Zverev ha accettato questo accordo per porre fine al procedimento senza essere dichiarato colpevole né ammettere alcuna responsabilità per le accuse mosse nei suoi confronti. Il tribunale e la parte querelante hanno concordato l’archiviazione del caso, mettendo così fine a una vicenda che ha perseguitato il tennista negli ultimi anni.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Perugia, super tris di wild card. Inviti per Fognini, Darderi e Cinà

    Federico Cinà nella foto – Foto Patrick Boren

    Gli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup si arricchiscono con tre wild card da sogno: Fabio Fognini, Luciano Darderi e Federico Cinà. Tre generazioni di giocatori: storia, presente e futuro, vanno ad arricchire il livello già altissimo del tabellone del torneo ATP Challenger 125 organizzato da MEF Tennis Events al Tennis Club Perugia dal 9 al 16 giugno. L’organizzazione ha assegnato una wild card al tennista taggiasco, attuale n.93 ATP, mentre Luciano Darderi sarà la prima testa di serie a seguito di un invito da parte della Federtennis. In main draw grazie alla FITP anche il giovane e promettente Federico Cinà, reduce dal terzo turno disputato al Roland Garros Junior. Per il classe 2007, considerato il futuro del tennis italiano, sarà il primo torneo Challenger disputato in Italia. Nelle qualificazioni ci sarà anche Pablo Carreno Busta. L’ex n.10 del mondo, vincitore di sette trofei del circuito maggiore e primo campione della storia della rassegna perugina, giocherà grazie a una wild card il secondo torneo del 2024 (dopo il primo turno disputato al Roland Garros) a seguito di un infortunio al gomito che lo aveva tenuto lontano dai campi per sette mesi.
    Fognini pronto a dare spettacolo – Oltre a Francesco Passaro, Matteo Gigante e Giulio Zeppieri, la truppa italiana a Perugia potrà contare anche su Fabio Fognini. L’ex n.9 del mondo e vincitore dell’ATP Masters 1000 di Montecarlo nel 2019 giocherà in virtù di una wild card concessa dall’organizzazione ed è pronto per stupire l’appassionato pubblico umbro. Dopo aver cominciato il suo 2024 nella prima delle tre rassegne organizzate da MEF a Tenerife, Fognini è riuscito a tornare nella Top 100 mondiale come prefissato inizialmente. Nei primi sei mesi della nuova stagione, l’attuale numero 93 ATP ha giocato il tabellone principale del Masters 1000 di Indian Wells, raggiunto i quarti di finale dell’ATP 250 di Marrakech e dato vita a un vero e proprio show agli Internazionali BNL d’Italia nella vittoria al primo turno contro Daniel Evans. Nel novero dei giocatori con più presenze della storia della Nazionale di Coppa Davis, Fognini porta a dieci il numero degli italiani in main draw a Perugia (considerando le wild card della Federtennis Darderi e Cinà). “Siamo contenti del livello del torneo perché non è sempre scontato nel circuito Challenger – ha detto il direttore della rassegna, Francesco Cancellotti –. Nel tabellone principale ci sono ben sette Top 100, tanti italiani e alcuni tennisti promettenti. È un mix perfetto che regalerà grande spettacolo al pubblico che verrà a vedere gli incontri al Tennis Club Perugia”. Alle dichiarazioni di Cancellotti, si aggiunge la soddisfazione del presidente di MEF Tennis Events, Marcello Marchesini: “Sono molto curioso di quello che ci aspetta a Perugia. Ai tanti nomi presenti nel tabellone principale, si è aggiunto anche quello di Pablo Carreno Busta che partirà dalle qualificazioni. È un ragazzo eccezionale che ha molta voglia di tornare a competere, pur partendo dal tabellone cadetto; dopo essere stato tra i migliori del mondo, oltre ad aver vinto la prima edizione di questo torneo e molti altri titoli, non è facile ricominciare e ci vuole grinta. Auguro a lui e a tutti i tennisti buona fortuna per questa esperienza”.
    Darderi, l’Olimpiade passa da Perugia – Vecchia conoscenza dei tornei organizzati da MEF Tennis Events, l’exploit degli ultimi mesi ha confermato le importanti doti tennistiche di Luciano Darderi. Il numero 40 ATP ha ricevuto una wild card dalla Federazione Italiana Tennis e Padel e sarà la prima testa di serie della competizione. Nel 2023 sono arrivati due titoli Challenger, il primo in Umbria a Todi e il secondo a Lima, in Perù, mentre a febbraio il tennista naturalizzato italiano ha sconfitto Facundo Bagnis per sollevare il primo titolo del circuito maggiore a Cordoba. Il classe 2002 sta ritoccando il best ranking settimana dopo settimana, a suon di ottimi risultati tra tornei Challenger e ATP. Nelle ultime settimane, si è spinto fino al terzo turno degli Internazionali BNL d’Italia, prima di raggiungere la semifinale dell’ATP 250 di Lione. Tra poco più di un mese sarà impegnato ai Giochi Olimpici, dove in singolare rappresenterà l’Italia a Parigi insieme a Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi.
    Federico Cinà, a Perugia sarà una ‘prima volta’ – Gli ottimi risultati a livello Junior precedono da sempre il nome di Federico Cinà. Il tennista palermitano, classe 2007, ha sollevato quattro trofei tra gli under 18, centrando lo scorso anno anche la semifinale degli US Open Junior e trascinando la Nazionale alla finale di Coppa Davis. Allievo di papà Francesco e considerato come uno dei punti di riferimento del futuro del tennis nostrano e internazionale, Cinà ha debuttato nei Challenger lo scorso anno a Shenzhen, in Cina; questa sarà la sua quarta presenza nel circuito cadetto, la prima in assoluto in Italia. La seconda wild card della FITP per gli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup, oggi n.974 del mondo, è a caccia della prima vittoria in questa categoria per continuare a scrivere una storia molto importante.
    Il tennis a impatto positivo – MEF Tennis Events entra nel circuito degli eventi a Impatto Positivo, un progetto virtuoso della Società Benefit Recuperiamo che si occupa di misurare e attestare l’impatto sociale e ambientale generato dal recupero dei prodotti a rischio spreco attraverso un processo di ridistribuzione gestito dalla piattaforma Regusto. Grazie all’acquisto di Impact Token, un sistema innovativo che permette di quantificare l’impatto sociale e ambientale generato sul territorio, il torneo permette di distribuire 7.000 pasti equivalenti, evitando l’emissione di 3.500 kg di CO2 e risparmiando 10.500 m2 di suolo e 7.000 m3 di acqua. Nella cerimonia di premiazione del torneo saranno consegnati anche sei Award a Impatto Positivo (due per il singolare e quattro per il doppio), medaglie composte da carta piantabile, stampa con colori alimentari e supporti in tessuto e carta compostabili che saranno assegnate durante la cerimonia di chiusura come simbolo dell’impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale di tutta l’iniziativa. “L’attenzione verso eventi sostenibili è un fenomeno in rapida crescita a livello nazionale e locale – ha detto Marco Raspati, Ceo di Recuperiamo Srl e co-founder del network Impatto Positivo –. L’Umbria in questo settore è sicuramente una delle regioni più attive e la collaborazione tra istituzioni, imprese ed enti locali è la strada giusta per promuovere una gestione sostenibile degli eventi di ogni tipo, creando un’opportunità per il territorio e generando un impatto positivo su ambiente e comunità.”
    Telethon al fianco di Avanti Tutta Onlus come charity partner del torneo – La nona edizione degli Internazionali di Tennis Città di Perugia | G.I.Ma. Tennis Cup è accompagnata dal charity partner Telethon. Il compito della Fondazione Telethon è quello di gestire e promuovere le iniziative di raccolta fondi e destinarli ad attività di ricerca di eccellenza sulle malattie genetiche e rare. La collaborazione con il mondo dello sport è importante e significativa. Il torneo sarà un’occasione per la sensibilizzazione, grazie alla cena di inaugurazione, dedicata a Telethon, e alla promozione di una raccolta fondi per gli appassionati e visitatori del torneo.
    Aperta la biglietteria sul sito ufficiale – La biglietteria è aperta sul sito ufficiale, www.internazionaliperugia.it. Per le richieste di accredito stampa è possibile inviare una e-mail a credentials@meftennisevents.com.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Perugia (MD) Inizio torneo: 10/06/2024 | Ultimo agg.: 07/06/2024 14:33Main Draw (cut off: 228 – Data entry list: 25/05/24 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Sinner vs. Alcaraz: le tre chiavi del match per Jannik

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz (foto di Patrick Boren)

    Ci siamo. Mancano poche ore a “LA PARTITA”, quella che tutto il mondo della racchetta – non solo in Italia e Spagna – sperava di trovare in quest’edizione 2024 di Roland Garros. La semifinale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz suscita enorme interesse e attesa per un motivo molto banale: quando i due talenti si sfidano, c’è grandissimo tennis. Lo spettacolo tecnico è massimo, per la totale differenza tra i due, accomunati solo da una vera amicizia e dall’amore per la disciplina; l’adrenalina sale alle stelle per la velocità di gioco e per le mille soluzioni che vedremo in campo. Un testa a testa fisico, tecnico e mentale, che nelle precedenti loro partite ha esaltato gli appassionati. In tutto il mondo, Sinner – Alcaraz è la partita più sognata, la rivalità più intensa e interessante del presente e del prossimo futuro, a rinvigorire i fasti di sfide eroiche come Borg-Mc, Becker-Edberg, Agassi-Sampras, Federer-Nadal.
    Sarà il loro nono confronto diretto a livello ATP, 4 pari il bilancio, con in più la primissima volta ad Alicante nel 2019, vinse Carlos. Su terra battuta (oltre al vernissage di Alicante), solo un precedente nella finale di Umag 2022, splendida vittoria in rimonta di Sinner. Poi solo campi rapidi. Cosa aspettarsi da questa semifinale parigina? Intanto speriamo un grandissimo spettacolo e zero infortuni. Che i due meravigliosi ragazzi possano dare il loro meglio in campo, senza fastidi all’anca per Jannik e al braccio per Carlos. Ovviamente che vinca il migliore… e noi speriamo sia Sinner, ma sarà una partita molto complessa, probabilmente diversa dalle altre poiché nessuno dei due c’è arrivato al meglio. Alcaraz sta crescendo nel torneo, ma anche lui c’è arrivato con una preparazione modesta visti i problemi al braccio che l’hanno costretto a un doloroso stop proprio sull’amata terra battuta. Lo scorso anno fu vittima di crampi da tensione in semifinale contro Djokovic; la sensazione è che abbia ben presente quella partita sfortunata e abbia totale voglia di rivincita. Anche Sinner come ben sappiamo è arrivato a Parigi all’ultimo, con una preparazione scarsa e quindi l’aspetto da verificare sarà la sua tenuta fisica qualora – molto probabile – la partita diventi lunga e faticosa. Per questo partire bene e premere subito a tutta l’acceleratore potrebbe essere decisivo come mai prima. Entrambi dovranno esplorare le proprie forze affrontandosi, per questo il match odierno potrebbe sfuggire dalle logiche delle sfide precedenti.
    Comunque se vogliamo provare a dare qualche chiave di lettura, ricordandoci anche l’ultimo loro confronto ad Indian Wells 2024 (l’unico finora disputato in stagione), ecco tre chiavi di lettura per Sinner, aspetti sui quali dovrà focalizzare l’attenzione al massimo per cercare di continuare la sua corsa a Bois de Boulogne e andare a caccia del secondo titolo Slam.
    1 – Servire bene con alte percentuali: nelle vittorie di Jannik sullo spagnolo l’efficacia del servizio è stata sempre decisiva, non tanto per i punti diretti ma per “tenere fermo” in riposta Carlos. Alcaraz è un tennista molto aggressivo, come lo stesso Jannik. Chi dei due prende per primo l’iniziativa ha un ovvio vantaggio in termini di tempo di gioco e conquista dello spazio sul campo. Dal secondo set nella loro ultima partita di IW24 il rendimento della battuta dell’azzurro è calato vistosamente e… abbiamo visto come è finita.
    2 – Vincere gli schemi sulla diagonale di diritto: sempre memori di Indian Wells (e non solo), trovare maggior sicurezza e governare i palleggi diritto vs. diritto potrà essere decisivo. È il colpo potenzialmente più devastante del repertorio di Alcaraz, ma anche quello che sotto tensione nell’ultimo anno ha dato più grattacapi allo spagnolo. L’abbiamo visto anche a Madrid nella bruttissima partita persa contro Rublev: appena il russo è “montato” sopra allo spagnolo in quella diagonale, la lucidità di Carlos si è smarrita e tutto il suo gioco è collassato. Nelle fantastiche vittorie di Jannik su Carlos a Pechino e Miami (le ultime due) proprio l’entrare fortissimo sul diritto di Alcaraz ha portato l’azzurro al comando del gioco, e alla vittoria. Non è un caso.
    3 – Attenzione alla gestione delle palle senza peso: Carlos ha una faretra di frecce bella colma, può fare un sacco di cose e ancor più sul rosso. È scontato che Sinner cercherà lo scontro dritto per dritto alla massima velocità, per non lasciare il tempo ad Alcaraz per variare, tagliare la palla e cambiare schemi; Carlos tuttavia è fortissimo e abile nel farlo e sulla terra lo farà ancor più del solito. Molti attacchi, ma di sicuro anche palle corte e tante variazioni con palle poco cariche per mandar fuori ritmo Jannik. Proprio risposte lente e alte hanno dato enorme fastidio all’azzurro a Indian Wells, gli hanno fatto perdere sicurezza e alla fine è entrato in una spirale di errori che ha pagato con la sconfitta. La partita di oggi si giocherà su basi diverse tra la superficie e una forma totalmente diversa di entrambi, è sicuro che se Jannik tirasse fortissimo e in campo, Carlos proverà a “sgonfiare” la palla. Lì dovrà essere lucido Sinner a non spingere come un toro che vede rosso, ma trovare la via migliore per gestire la situazione senza perdere ritmo e fiducia nei colpi. Per esempio attaccando la rete o aprire moltissimo l’angolo per costringere il rivale a correre e quindi dover scaricare più forza sulla palla per non dare un vero assist a campo aperto al nostro.
    Di chiavi di lettura del match ce ne potrebbero essere molte altre, ma mi fermo qua. Gustiamoci questa bella partita tutti insieme, dalle 14.30. Sognando la Coppa dei Moschettieri, ovviamente…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros, Jasmine Paolini a una partita dal titolo: a inizio torneo l’impresa era quotata a 66 (in campo alle ore 15 di domani)

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Patrick Boren

    Il Roland Garros parla italiano. Non solo Jannik Sinner, nuovo numero uno del tennis maschile, e la coppia Bolelli-Vavassori giunta in finale nel doppio. Nel pomeriggio di sabato (alle ore 15), Jasmine Paolini scenderà in campo contro Iga Swiatek per riportare in Italia un titolo femminile che manca dal 2010, anno in cui si impose Francesca Schiavone. Servirà un’impresa, perché la vittoria dell’azzurra vale 7,50 e 9, ma un piccolo capolavoro Jasmine l’ha già compiuto a inizio torneo, il trionfo di Paolini era fissato a 66. Una quota crollata giorno dopo giorno, partita dopo partita. Ribaltare anche l’ultima previsione dei bookmaker, insomma, non è impossibile.
    Finale Roland Garros🏆 **Partita**: TOMORROW, 🕒 **Ora**: 15:00 – **Giocatrici**: Swiatek (1) – Paolini (12) 📊 **Risultato atteso**: 2-0 📉 **Quota vittoria Swiatek**: 1.06 📈 **Quota vittoria Paolini**: 9.70 LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: I risultati completi con il dettaglio del Day 13. E’ il giorno delle semifinali maschili. LIVE Sinner vs Alcaraz. Ci sono anche le semifinali di Paolini-Errani e Carboni nel torneo juniores (LIVE)

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    📺❤️ LiveTennis TV – Jasmine Paolini parla dopo l’accesso alla finale del Rg

    Roland Garros (🇫🇷 Francia) – Semifinali, terra battuta

    Court Philippe-Chatrier – Ore: 11:00Guilhem Laget / Frederic Cattaneo vs Tokito Oda / Takuya Miki Il match deve ancora iniziare
    Carlos Alcaraz vs Jannik Sinner (non prima 14:30)Il match deve ancora iniziare

    Roland Garros – Semifinali – Chi vincerà?
    Sinner (3-0)
    Sinner (3-1)
    Sinner (3-2)
    Alcaraz (3-0)
    Alcaraz (3-1)
    Alcaraz (3-2)
    Alcaraz vince per ritiro
    Sinner vince per ritiro
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    Casper Ruud vs Alexander Zverev (non prima 17:30)Il match deve ancora iniziare

    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Mansour Bahrami / Francesca Schiavone vs Guy Forget / Daniela Hantuchova Il match deve ancora iniziare
    Gilles Simon / Michael Chang vs John Mcenroe / Henri Leconte Il match deve ancora iniziare

    Court Simonne-Mathieu – Ore: 11:00Pauline Parmentier / Nathalie Dechy vs Flavia Pennetta / Lindsay Davenport Il match deve ancora iniziare
    Horacio Zeballos / Marcel Granollers vs Mate Pavic / Marcelo Arevalo Il match deve ancora iniziare
    Jasmine Paolini / Sara Errani vs Elena-Gabriela Ruse / Marta Kostyuk Il match deve ancora iniziare
    Desirae Krawczyk / Caroline Dolehide vs Katerina Siniakova / Coco Gauff Il match deve ancora iniziare

    Court 14 – Ore: 11:00Kaylan Bigun vs Joel Schwaerzler Il match deve ancora iniziare
    Tereza Valentova vs Tyra Caterina Grant Il match deve ancora iniziare
    Joel Schwaerzler / Nicolai Budkov kjaer vs Amir Omarkhanov / Timofei Derepasko Il match deve ancora iniziare
    Laura Samson / Alena Kovackova vs Iva Jovic / Tyra Caterina Grant Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – Ore: 11:00Zhenzhen Zhu / Xiaohui Li vs Aniek Van koot / Diede De groot Il match deve ancora iniziare
    Kgothatso Montjane / Yui Kamiji vs Manami Tanaka / Dana Mathewson Il match deve ancora iniziare
    Gordon Reid / Alfie Hewett vs Stephane Houdet / Gustavo Fernandez Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – Ore: 11:00Laura Samson vs Kristina Penickova Il match deve ancora iniziare
    Lorenzo Carboni vs Tomasz Berkieta Il match deve ancora iniziare
    Max Schoenhaus / Alexander Razeghi vs Rei Sakamoto / Federico Cina Il match deve ancora iniziare
    Tereza Valentova / Renata Jamrichova vs Vittoria Paganetti / Emerson Jones Il match deve ancora iniziare

    Court 12 – Ore: 11:00Maximilian Taucher vs Ivar Van rijt Il match deve ancora iniziare
    Ksenia Chasteau vs Maylee Phelps Il match deve ancora iniziare
    Maximilian Taucher / Ruben Harris vs Ivar Van rijt / Yassin Hill Il match deve ancora iniziare
    Maylee Phelps / Ksenia Chasteau vs Yuma Takamuro / Vitoria Miranda Il match deve ancora iniziare

    Court 13 – Ore: 11:00Niels Vink / Sam Schroder vs Donald Ramphadi / Heath Davidson Il match deve ancora iniziare
    David Wagner / Robert Shaw vs Guy Sasson / Andy Lapthorne Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    L’incessante tennis dei più tenaci

    Andy Murray e Stan Wawrinka nella foto

    Wawrinka (39 anni), Nadal (38), Murray (37), Gasquet (37), Monfis (37) e lo stesso Djokovic (37): c’erano tutti, quest’anno al Roland Garros, i campioni, Grandi anche d’età, i decani del tennis. Un primo turno così al Roland Garros non si era mai visto, c’è da mordersi le mani per non aver comprato il biglietto per il Bois de Boulogne: la prima domenica Gasquet-Coric, Wawrinka-Murray e, a seguire, lunedì, Zverev-Nadal.
    La principale curiosità di tutti è se si tratti dell’ultima sfida. Sarebbe tuttavia più interessante chiedersi il motivo che porta questi Grandi a spingersi oltre l’età anagrafica, ad aver sui campi vita dura, spesso durissima, rischiando sconfitte e incidenti. Sono giunti al momento della scelta: andare avanti o fermarsi; sottoporsi ogni volta alla sconfitta amara e mortificante e al giudizio feroce o ricominciare un’altra vita lasciando il tennis, l’essenza; perseverare, continuare ad allenarsi con grande sforzo, nutrendo fiducia in sé stessi, o invece reinventarsi. Nessuno di loro, nelle interviste, nega la difficoltà, eppure restano tenacemente avvinti a quel tennis che li fa ancora sognare e impazzire, amare e logorarsi. Vivono per questi momenti, non importa a che prezzo. Li sognano incessantemente.
    Wawrinka, con la sua onesta schiettezza, ha dichiarato: “Io qui sono il più vecchio, non siamo più giovani e abbiamo cercato di dare il massimo. Più gli anni passano, più abbiamo bisogno di lavorare tanto per essere competitivi. Nella mia testa, tuttavia, sono ancora giovane, ragazzo”.
    Per gli atleti più tenaci, come dice Etienne Daho nella canzone divenuta spot Renault del RG, é oggi “le premier jour du rest de ta vie” e si vuol prendere la Luna, anche se si hanno già le stelle. Le parole del testo risuonano come un incitamento a dare tutto oggi, spingendosi oltre i limiti: è ciò che fanno questi Grandi sul campo. Pur fiaccati, quando stanno per essere soverchiati dalla stanchezza, quando l’ultimo rimasuglio di vigore sta per spegnersi, riprendono energia e fiducia, le richiamano dal profondo, scandagliano il proprio essere e, con l’imperiosità del campione, gli comandano di reggere, rinascendo come nel primo giorno del resto della loro vita. Di nuovo e per sempre ragazzi, giocano “à tout donner”, come ha detto Gasquet alla fine del suo match vincente.
    Certamente affrontare il ritiro rappresenta la sfida più difficile della loro carriera. È un nodo della vita di tutti, non riguarda solo loro, riguarda tutti noi in quanto uomini soggetti a dei limiti. Il momento della pensione è generalmente destabilizzante, e va preparato per poter essere accettato. Per gli atleti in generale, questo momento non arriva lentamente, dopo i sessant’anni. Arriva troppo presto. Con una velocità insospettata, li fulmina come una palla vincente non prevista, li coglie mentalmente impreparati. Per i campioni, smettere è ancora più difficile: flash back martellanti ritornano dall’altra parte della vita come palle che colpiscono al cuore. Tutte le palle dei colpi più belli, quelle a due punti dal match, quelle dei match point dei loro trionfi negli Slam, tutte le palle mancate, che non potranno più vincere, quelle dei rimpianti: tutte insieme arrivano violentemente nella loro testa e li lasciano fermi sul campo, logorati lentamente dal tarlo della irresolutezza. Hanno toccato il cielo con un dito, sono stati al centro del campo, circondati da una folla adorante che ancora li seduce e li ubriaca. Hanno perseguito e raggiunto record, in alcuni casi prima impensabili. Non si arrendono ora facilmente al limite imposto dalla vita, dopo essersi mentalmente formati ad affrontare tutte le sfide, ad essere resilienti. E noi che appassionatamente li seguiamo, viviamo di riflesso questo loro momento e lo alimentiamo di inganni. Li ricordiamo sempre vincenti e contribuiamo, col nostro canto di Sirene, coi nostri cori, a sedurli con le lusinghe di un’eterna vittoria e di un’eterna giovinezza. Celebriamo reiteratamente il loro trionfo, sul campo di Madrid o ammassati sotto il ponte del Foro Italico, mentre loro, di sopra, sfilano malinconicamente.
    È proprio ingiusta questa legge della vita: che quando hai passato tutta l’esistenza sui campi da tennis a migliorare i tuoi colpi, quando sei diventato un campione, arriva l’ora di lasciare perché il tuo corpo non ce la fa più a sostenere ritmi competitivi. La mente sa cosa fare ma il corpo, sempre meno, le sta dietro, le gambe non spingono più tanto, non sono scattanti, si infortunano. Hai imparato a reggere la tensione mentale, ma non puoi gestire tutta la stanchezza fisica. Eppure ti piace stare lì, sul campo che è la tua casa, col pubblico che ti dà adrenalina. Il suo supporto e il suo abbraccio ti stimolano a far cose sempre più strabilianti.
    È difficile per un 67enne andare in pensione, figuriamoci per uno che ha solo 37 anni! Non si arrendono -Rafa, Nole, Stan, Andy, Richard, Gaël- alla baby pensione! Fino a ieri il preparatore mentale consigliava strategie motivazionali per la resilienza; lo stesso oggi durerebbe fatica a convincerli a lasciare il campo. Hanno dedicato al tennis tutta la vita, spesso sacrificando affetti e vita privata, rischiando infortuni e ora, sulla soglia dei quarant’anni, hanno davanti il vuoto e la solitudine, devono imparare un altro mestiere che li renda felici. Magari quello di marito o padre, finora assenti.
    Resta indelebile nella nostra memoria l’addio di Federer a Londra nel settembre 2022, giunto non certo all’improvviso, e intriso di lacrime; le sue, quelle di Nadal che forse prefigurava il proprio, le nostre da casa.
    Nel RG dei ricordi legati ai più tenaci, al primo turno gioiamo e soffriamo anche noi con i campioni che al Bois de Boulogne giocano al Philippe Chatrier o al court Suzanne Lenglen. Quest’ultimo, anche in prospettiva dei prossimi Giochi Olimpici, a cui tutti aspirano partecipare, presenta un tetto nuovo, leggero ed elegante, ispirato al plissé della gonna della tennista da cui prende il nome, soprattutto realizzato nei tempi promessi e inaugurato con un emozionante balletto di danzatrici negli inconfondibili panni bianchi della divina ballerina del tennis. Ha la capienza, ma non i tempi, del nostro Centrale del Foro Italico, che resta ancora scoperto.
    Qui, in oltre 3 ore di gioco, Richard Gasquet e Borna Coric hanno disputato un match combattutissimo e davvero bello a vedersi. Lo diciamo non “sine ira et studio”, ma non siamo Tacito e avremmo cantato anche noi la marsigliese a squarciagola per incoraggiare Richard che ci regala sempre emozionanti “momenti Gasquet”.
    Tra lanci di perle di bellezza, alternati a rapidissimi e artigianali cambi del grip del fondo del manico rinforzato, tra cambi di magliette intrise di sudore e gesti scaramantici con la racchetta, stanco ma mai goffo, Gasquet non sembra voglia stare lí per vincere, ma per giocare quei tocchi che deliziano il pubblico che per lui fa la ola sul Suzanne Lenglen, sotto le bianche vele, gonfie di vento propizio. Al ritmo di “Ri-chard! Ri-chard”, il pubblico di casa sua è in delirio: è infatti la 21esima volta che l’ex enfant prodige, le petit Mozart du tennis français, gioca un RG.Nella sessione serale al Philippe-Chatrier i 2 campioni sul campo si conoscono molto bene, 6 Slam in 2, 3 a testa; sono giunti insieme nello stesso momento finale di carriera, che vede favoriti tanti ricordi. Murray, esempio di straordinaria perseveranza, è sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ha cambiato dopo 20 anni la racchetta perché vuol essere ancora competitivo. Wawrinka, con i suoi 39 anni, a Parigi è il decano; sfodera magnifici rovesci e brekka subito Murray. È una bella competizione fra ex titani del bel tennis: non conta il ranking ma il bel tennis, la sensibilità e varietà di colpi, la creatività che sanno esprimere.
    Si soffre, coi Grandi. Nadal -su questa terra rossa ‘recordman’ per le sue14 vittorie- e Djokovic -l’atleta numero 1 per tutti i record conquistati- nel punto in cui pare stiano per crollare, resistono invece per ore, fino all’ultimo colpo, tirando fuori energie insospettabili: Nadal affrontando il “muro” di Zverev, che 2 anni prima era uscito dalla stessa partita sulla sedia a rotelle; Djokovic vincendo 2 partite, più notturne che serali, durate complessivamente più di 9 ore di gioco.Ammirevoli! Rispettosi del fair di play; grintosi ma senza cattiveria; signorili, applaudono al bel colpo dell’ avversario e chiedono scusa dopo un imperfetto colpo vincente, che tu ti chiedi perché. Cose d’altri tempi, che ricordano la nobile origine di questo sport.
    Dimostrano disciplina ed etica del lavoro. E lavorano con passione. Hanno grande rispetto l’uno per l’altro. Nole ha sempre bellissime e non poche parole per i suoi avversari, sia che vinca, sia che perda. Commovente l’abbraccio, a fine partita, tra Wawrinka e Murray, e il loro parlare intimo, oltre il solito: cose private, ha risposto Stan nell’intervista a un curioso Àlex Corretja.
    Anche Monfis al RG ha vibrato colpi di grande sensibilità di braccio e con un brillante Musetti, 16 anni di meno, si è battuto da campione, cercando di competere al massimo, applaudito anche dal presidente della Federazione francese Gilles Moretton, nelle vesti di fan: come non comprenderlo?
    In campo femminile, le atlete sembrano avere più chance e vivere meglio questa tappa della vita. A inizio torneo, martedì, si è ritirata Alizé Cornet (34 anni) con l’ultimo applauso del suo pubblico. Emozionatissima, dopo 20 anni di tennis e sacrifici, ha confessato di non sapere ancora bene come riempirà il vuoto, forse scriverà romanzi. A 37 anni, invece, Sara Errani vive una nuova giovinezza tennistica, proiettata verso le Olimpiadi, giocando in doppio con Paolini. Il doppio ha vita più lunga e, giocandolo, si può procrastinare la pensione.
    Il tempo tuttavia, quasi mai è un signore gentile e il più delle volte bisogna attraversare il dolore, come la consunzione di una lenta malattia, bisogna superare la tentazione, prima di convincersi a cambiare prospettiva. Noi, come Sirene, innalziamo il nostro canto al nostro campione senza cera nelle orecchie e senza funi legate all’albero maestro: vorremmo fermare il suo tempo, ricordandolo nel momento del suo massimo trionfo, lo vorremmo sempre in campo, lontano da un diverso futuro…
    Non vogliamo crederlo, ma forse quest’anno, al Roland Garros, è stata l’ultima volta che li abbiamo visti tutti insieme: eseguire, da veri artisti, una sinfonia sul campo, seguendo le note di uno spartito scritto nelle loro più intime corde. Ci hanno dato ancora una volta un grande, emozionante spettacolo, prima di chiudere, malinconicamente, un’ era a cui anche il futuro attingerà per ispirarsi.
    Immortali come i grandi sogni che, tenacemente, vivono dentro ognuno di noi.
    Gisella Bellantone LEGGI TUTTO