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    ATP 250 s-Hertogenbosch: Il Tabellone Principale. Presenza di Luca Nardi

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Patrick Boren

    ATP 250 s-Hertogenbosch – Tabellone Principale – erba(1) de Minaur, Alex vs Bye(WC) van Rijthoven, Tim vs QualifierBautista Agut, Roberto vs Qualifier(PR) Raonic, Milos vs (8) Thompson, Jordan
    (3) Humbert, Ugo vs ByeFils, Arthur vs Cazaux, Arthur Mensik, Jakub vs Carballes Baena, Roberto Qualifier vs (5) Mannarino, Adrian
    (6) Griekspoor, Tallon vs Kecmanovic, Miomir (WC) van de Zandschulp, Botic vs McDonald, Mackenzie Purcell, Max vs Vukic, Aleksandar Bye vs (4) Khachanov, Karen
    (7) Korda, Sebastian vs Qualifier(WC) Goffin, David vs Nardi, Luca Popyrin, Alexei vs Hijikata, Rinky Bye vs (2) Paul, Tommy LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Stoccarda: Il Tabellone Principale. Al via tre azzurri. Matteo Berrettini dalla parte di Shelton

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    ATP 250 Stoccarda – Tabellone Principale – erba(1) Zverev, Alexander vs ByeEubanks, Christopher vs Nakashima, Brandon Rinderknech, Arthur vs Michelsen, Alex Cobolli, Flavio vs (7) Struff, Jan-Lennard
    (4) Tiafoe, Frances vs Bye(WC) Squire, Henri vs Hanfmann, Yannick Giron, Marcos vs Murray, Andy Ofner, Sebastian vs (6) Draper, Jack
    (5) Musetti, Lorenzo vs QualifierKoepfer, Dominik vs Zhang, Zhizhen (WC) Medjedovic, Hamad vs Marozsan, Fabian Bye vs (3) Bublik, Alexander
    (8) Safiullin, Roman vs (PR) Berrettini, Matteo Qualifier vs (WC) Shapovalov, Denis Qualifier vs QualifierBye vs (2) Shelton, Ben LEGGI TUTTO

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    Il record di Darren Cahill: ha portato al n.1 quattro diversi giocatori

    Darren Cahill, allenatore di Jannik Sinner

    Quando nel febbraio del 2022 Jannik Sinner decise clamorosamente di interrompere il suo rapporto con Riccardo Piatti fu subissato da enormi critiche. In pochi giorni il ruolo di allenatore è stato coperto da Simone Vagnozzi, quindi in giugno, per la campagna su erba, ecco il “super coach”: Darren Cahill. Ex pro di buona qualità, l’australiano è considerato unanimemente uno dei migliori allenatori al mondo. Parole pacate, grandissima visione del gioco e della professione, è soprattutto un ottimizzatore e motivatore, uno che conosce il mondo del tennis e le sue dinamiche, attento ad ogni aspetto che può fare la differenza. Il nuovo team di Jannik, per così dire “Taylor made” ha fatto decollare la sua carriera. Lunedì prossimo Sinner si siederà per la prima volta sul trono del tennis mondiale, un n.1 meritatissimo dopo mesi e mesi di grandissimo tennis e costanza di risultati. Per Cahill, Sinner sarà il quarto giocatore portato in cima alla classifica: prima del pusterese Lleyton Hewitt, Andre Agassi, Simona Halep. Quattro tennisti completamente diversi per età, paese, stile di gioco, attitudine e carattere, fatto questo che conferma quanto sia bravo Darren nel capire le problematiche dei suoi assistiti e far decollare il loro tennis sino al vertice.
    Ripercorriamo brevemente i percorsi degli altri n.1 seguiti da Cahill, tre leggende del tennis mondiale.
    Lleyton Hewitt – Cahill si è affermato come coach proprio con la partnership triennale con il suo giovanissimo connazionale, iniziata nel 1998, quando “rusty” aveva solo 17 anni. Due gambe potentissime, un rovescio fantastico e tonnellate di carattere, per un talento assai precoce già vincente sul tour maggiore da teenager. Con Cahill nel suo box, Hewitt ha alzato progressivamente il suo livello di gioco e migliorato i suoi colpi, conquistando il suo primo titolo del Grande Slam a US Open nel 2001, dove ha dominato in finale Pete Sampras (7-6(4), 6-1, 6-1 il punteggio). Nel novembre 2001, due mesi dopo il trionfo a Flushing Meadows, Hewitt è diventato il giocatore più giovane a raggiungere il numero 1 del ranking mondiale ATP all’età di 20 anni e otto mesi. Questo record è stato poi battuto da Carlos Alcaraz nel settembre del 2022. Hewitt vinse il suo decimo e ultimo titolo sotto la guida di Cahill alle ATP Finals del 2001 a Sydney, poco prima che la coppia si separasse nel dicembre 2001, al termine di una stagione in cui l’australiano finì come numero 1 del mondo.
    Andre Agassi – All’inizio del 2002, Cahill divenne l’allenatore del leggendario tennista statunitense, rimpiazzando il ruolo che fu di Brad Gilbert. Agassi era già nella fase terminale della sua carriera, ma proprio da “vecchio” era paradossalmente più preparato fisicamente, lucido dal punto di vista tattico e sempre pronto a sgambettare i più giovani rivali a furia di un pressing sempre più calcolato e razionale. Cahill fu grande motivatore per Andre, gli conferì nuovi stimoli e lo migliorò ancora dal punto di vista tattico, ottimizzando le energie e ottenendo insieme altri grandi successi. Nel 2003 Darren guidò Agassi nella vittoria del suo ottavo e ultimo titolo Major agli Australian Open, dove perse solo un set durante tutto il torneo. Il kid di Las Vegas si prese anche l’enorme soddisfazione di tornare al numero 1 del mondo nell’aprile 2003, rendendolo il giocatore più anziano in cima alla classifica ATP dell’epoca con 33 anni e 131 giorni. Il record fu poi superato da Roger Federer e quindi Novak Djokovic. Agassi è stato allenato da Cahill fino al suo ritiro nel 2006 e ha vinto nel corso della loro collaborazione ben 11 titoli. Davvero un gran finale.
    Simona Halep –  Cahill dopo l’esperienza con Agassi è passato al team Adidas, un progetto generale di supporto ai molti giovani talenti sponsorizzati dal noto brand tedesco. Dopo aver allenato giocatori come Andy Murray, Ana Ivanovic, Fernando Verdasco e Daniela Hantuchova, Cahill si è dedicato esclusivamente ad un’altra fruttuosa collaborazione con Halep, iniziata nel 2015. Con l’australiano a suo fianco, la rumena ha raggiunto una dimensione nettamente superiore: ha rafforzato in modo clamoroso i colpi d’inizio gioco e portato nel suo tennis un’attitudine assai più offensiva che l’ha issata sino alla vetta della classifica WTA nell’ottobre 2017, chiudendo l’annata e anche quella successiva da n.1. Halep ha raggiunto tre finali Major con Cahill e ha vinto il suo primo titolo del Grande Slam Roland Garros nel 2018 e quindi Wimbledon nel 2019. La partnership si è conclusa dopo sei anni alla fine del 2021.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Record di ascolti per la semifinale Alcaraz-Sinner al Roland Garros

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren

    La semifinale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, disputata ieri, ha fatto registrare numeri da record in termini di ascolti televisivi, confermando l’enorme interesse del pubblico per questa sfida tra due dei più grandi talenti del tennis mondiale.La partita, trasmessa in diretta televisiva sui canali di Eurosport, ha tenuto incollati allo schermo oltre un milione di telespettatori, con un’audience media di 1.005.000 spettatori e uno share totale dell’11,9%. Un risultato straordinario che ha permesso alla rete che ha trasmesso l’incontro di posizionarsi al terzo posto nella classifica dei canali nazionali durante la messa in onda, dietro solo a Canale 5 e Rai 1.
    Ma il dato ancora più impressionante riguarda lo share pay, ovvero la percentuale di pubblico che ha seguito la partita su canali a pagamento. Alcaraz-Sinner ha fatto registrare uno share pay del 47,6%, un valore eccezionale che testimonia quanto il pubblico fosse disposto a pagare pur di non perdersi neanche un colpo di questa sfida mozzafiato.Il picco di ascolti si è registrato in un momento specifico della partita, quando l’audience ha raggiunto quota 1.237.000 telespettatori. Un numero che ha superato ogni aspettativa e che dimostra come il tennis, quando propone sfide di questo livello, sia ancora in grado di appassionare e coinvolgere un pubblico vastissimo.
    Il duello tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, del resto, aveva tutti gli ingredienti per essere un successo annunciato. Da una parte il giovane fenomeno spagnolo, numero 3 del mondo e campione in carica del Roland Garros, dall’altra la stella del tennis italiano, reduce dalla vittoria del suo primo Slam agli Australian Open e determinato a ripetersi anche sulla terra rossa parigina.Una sfida che ha regalato emozioni a non finire, con Alcaraz che alla fine è riuscito a spuntarla in cinque set, ma non senza sudare le proverbiali sette camicie. LEGGI TUTTO

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    I Carota Boys ieri a Lagnasco in VTT

    I Carota Boys ieri a Lagnasco in VTT

    Sinner sul Philippe Chatrier, i suoi tifosi speciali, i “Carota Boys”, alla VVT di Lagnasco, paese vicino a Saluzzo nel quale il tennis è diventato negli ultimi dieci anni sempre più importante. Il Tennis Stadium, la sede della VTT, di proprietà della famiglia Rosatello, si è colorato di arancione per accogliere circa 400 appassionati che si sono iscritti al Watch Party attraverso i canali social dei “Carota Boys”, i sei ragazzi di Revello, che dista circa 15 minuti da Lagnasco, che nello stesso impianto curano il loro tennis: “Nulla a che vedere con quello di Jannik – dicono sorridendo – ma è sempre stata una passione comune”. “E’ nata una partnership – spiegano i dirigenti della VTT Enrico Gramaglia e Duccio Castellano – e questa è una giornata speciale, per noi e i ragazzi della nostra scuola”. Propri i più giovani sono stati i primi ad arrivare, abbigliati quasi tutti con il colore dominante in qualche indumento, ansiosi di tifare per Sinner e partecipare al momento. La partenza bruciante dell’azzurro ha ancora più scaldato l’atmosfera. I cori si sono sovrapposti, con “Let’s go Sinner” a risuonare nell’area ad ogni suo punto. Alla fine del primo set momento di stacco con i “Carota Boys” impegnati nelle foto di rito con i presenti e lo staff della VTT. Alla ripartenza molti silenzi e tanta concentrazione, quasi a voler sospingere Jannik a ogni suo colpo nella nobile arena. La frazione è volata via ma gli animi sono rimasti immutati. Fiducia e passione per il beniamino, pronto a rispondere con il vantaggio parziale. Ad ogni punto quasi un boato, liberatorio. Nulla da fare nel quarto set. Si soffre perché il campione è in difficoltà, ma non ci si abbatte. I “Carota Boys” annunciano la finale da poco raggiunta in doppio da Errani e Paolini. Applauso. Jannik va sotto 1-4 ma gli “arancioni” non demordono…dai, si può ancora fare. Lui ci prova, i “Carota Boys” anche. Alla fine Sinner cede ma alla VTT sembra quasi che abbia vinto: “Sarà per la prossima, intanto è il numero 1”. Let’s go Sinner!

    La giornata, indipendentemente dal risultato finale del campione azzurro, è stata speciale e ha generato entusiasmo, attesa, condivisione dei veri valori della vita e dello sport. Ne è stata parte anche Camilla Rosatello, top 100 WTA in doppio e fresca lei stessa della presenza nel main draw del Roland Garros 2024 (nella specialità di tandem) nonché di quella nel WTA 125 di Bari. Anche lei torna nelle pause dei tornei nella sua Lagnasco per ritemprarsi e ripartire. Il sogno dei dirigenti della VTT è quello di poter ospitare personalmente, ovviamente accompagnato dai Carota Boys, al Tennis Stadium. Siamo certi che prima o poi succederà. Intanto nei prossimi giorni c’è un torneo del circuito Kinder Joy of moving, che “lancia” i campioncini, da terminare. Ben 11 tabelloni e oltre 180 iscritti nelle categorie dagli under 9 agli under 16. Da queste parti, operose e ospitali, non si perde tempo. LEGGI TUTTO

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    Paolini-Swiatek al Roland Garros, il risultato in diretta live della partita

    L’ultimo atto del torneo femminile è un appuntamento con la storia per il tennis italiano. Jasmine Paolini, quinta azzurra di sempre in una finale Slam, affronta la n. 1 al mondo Iga Swiatek. Il match è in diretta alle 15 su Eurosport (canali 210 e 211 del telecomando Sky e in streaming su NOW), sul nostro liveblog cronaca e aggiornamenti LEGGI TUTTO

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    Sinner dopo il Roland Garros: “Continuiamo a spingere, il lavoro non finisce mai”

    Continuare a spingere. È il messaggio social di Jannik Sinner il giorno dopo la sconfitta in semifinale al Roland Garros contro Carlos Alcaraz. “Complessivamente è stato un buon torneo, sono contento – ha scritto l’azzurro su Twitter – Continuiamo a spingere sempre di più, il lavoro non finisce mai. Congratulazioni ad Alcaraz per la vittoria e buona fortuna per la finale”. Jannik ha già voltato pagina perché c’è un nuovo obiettivo da perseguire: Wimbledon. Il messaggio, infatti, si chiude con l’emoji dell’erba. Inizierà adesso la stagione sull’erba che porterà ai Championships, in programma dall’1 al 14 luglio e in diretta esclusiva su Sky Sport e NOW. Prima dello Slam britannico, Jannik giocherà l’ATP 500 di Halle, al via il prossimo 17 giugno. Un nuovo capitolo al via, stavolta da nuovo n. 1 al mondo. Un cambio della guardia in vetta al ranking ATP che avverà ufficialmente lunedì. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz si proietta verso la finale del Roland Garros 2024: “Voglio lasciare il mio segno. Sono stato forte di testa contro Sinner, non mi sono mai perso d’animo”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Borent

    Dopo aver sconfitto Jannik Sinner in semifinale, Carlos Alcaraz si è assicurato un posto nella finale del Roland Garros 2024. Lo spagnolo, in conferenza stampa dopo il suo trionfo contro l’italiano, ha valutato il suo grande risultato e ha parlato della finale che giocherà domenica prossima sulla Philippe Chatrier.
    Riguardo al match contro Sinner, Alcaraz ha dichiarato: “È stata una partita molto complicata, ma allo stesso tempo sono molto contento di essere riuscito a portarla a casa, di aver imparato dalle situazioni vissute prima dell’incontro di oggi, di come gestire certi momenti. Sono stato positivo tutto il tempo, sono cambiato dalle partite in cui non sono stato bene mentalmente e questo mi è costato caro. Sono stato forte di testa, non mi sono mai perso d’animo. È un orgoglio sapere che non inciampo sulla stessa pietra. È stata una partita molto completa, molto buona da parte mia”.
    Alcaraz ha ammesso che c’era più tensione del solito: “Era una partita complicata da giocare, non era facile giocare una semifinale del Grande Slam, soprattutto contro Jannik. Ti richiede un livello di esigenza mentale, fisica e tennistica durante tutto l’incontro. Avere queste tre cose per quattro ore non è per niente facile, soprattutto sulla terra, con molto caldo, dove lasci molta energia in ogni colpo. Bisogna fare i conti con queste situazioni, con questo tipo di momenti”.
    Lo spagnolo non ha sentito che fosse una finale anticipata: “Domenica sarà una partita durissima chiunque sia il mio avversario, sono tennis diversi, ma affronto la partita di domenica come quella di oggi. Tatticamente dovrò giocare molto, molto bene se vorrò vincere. Quella di oggi è stata una grande vittoria, ma non è stata una finale anticipata”.
    Alcaraz ha paragonato la partita a quella di Indian Wells: “Il primo set è stato un set in cui mi ha sopraffatto, sia per il suo livello che perché non ho giocato come avrei dovuto. Quando ero in svantaggio mi sono ricordato delle semifinali di Indian Wells. Ho pensato che il primo set non voleva dire che avrei perso la partita, mi ha ricordato molto il cambio di livello, di tattica e l’aumento della mia concentrazione mentale, fisica e tennistica per poter vincere”.
    Riguardo al suo rapporto con il Roland Garros, Alcaraz ha raccontato: “Sono venuto al Roland Garros solo una volta quando avevo 11 o 12 anni, per giocare un torneo che facevano sotto la Torre Eiffel. È stato un momento molto bello in cui ho potuto conoscere molti giocatori, ho incontrato Holger e ho vissuto l’esperienza di giocare a livello internazionale. Uscivo da scuola e correvo a casa per accendere la TV e poter vedere le partite. È un torneo molto speciale per me che guardo da quando ero piccolo, in cui i tennisti spagnoli hanno avuto molto successo. Ci ha abituato Rafa e anche altri giocatori. Voglio lasciare la mia impronta in questa lista”.
    Alcaraz si immagina già con la coppa in mano: “Manca un passettino, uno dei passi più complicati che ci siano, vincere la finale, che sono sempre complicate. C’è una frase che mi ripeto spesso ed è che le finali non sono fatte per giocarle, ma per vincerle. Ho l’immagine nella mia testa di poter alzare il trofeo, ma è un lungo percorso perché credo che la partita sarà complicata”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO