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    Sinner-Zverev, a Melbourne una sfida fra titani

    Zverev è forte. Solido. Potente. Cattivo in campo. È il giocatore a mio avviso più forte della storia a non aver mai vinto finora una prova dello Slam. Più forte di Marcelo Rios, che non ha mai vinto uno Slam pur salendo al numero 1  del ranking. Zverev si è fermato per ora al numero 2, catapultato dal Dio del tennis prima nell’era dei Big Three e nel duopolio dei fenomeni Sinner-Alcaraz.
    Ha messo piede in due finali dello Slam, perse entrambe al quinto set: US Open 2020 (-Thiem) e Roland Garros 2024 (-Alcaraz). Rimpianti enormi nella sliding door di New York: era avanti due set a zero, prima di perdere 7-6 al quinto set con Thiem. A 27 anni ha ancora tempo per rifarsi, ma da anni Zverev è sempre rimasto aggrappato al vertice. Compreso il doppio trionfo alle Atp Finals che certifica la nobiltà in ogni superfice. Nel bilancio con Sinner, il tedesco è avanti 4-2 nei precedenti. Per qualità di gioco la migliore delle sei partite è stata a mio avviso quella giocata a New York e vinta da Zverev 6-3 al quinto set negli ottavi a US Open. Ho avuto la fortuna e il privilegio di seguirla tutta dal campo. Un braccio di ferro durissimo da fondo. Profondità pazzesca e colpi vincenti da ogni zona del campo. È da sempre uno dei pochissimi Zverev che non si lascia intimorire dalla violenza dei colpi di Jannik. Abbassa la guardia e cerca anche lui il ko. Nella lotta non ha paura Sascha. Accetta l’asse rovescio contro rovescio, proibitivo per altri avversari di Jannik. Accetta la battaglia dei servizi. Accetta la lunga distanza con la resilienza del fighter vero. Quella partita stellare finì a notte fonda sul centrale di Flushing Meadow. Quando intervistai a fine match Sinner erano quasi le 4 di notte sul centrale. Jannik non riusciva a stare in piedi per la stanchezza. Gli occhi rossi per il dispiacere della sfida accesissima persa.
    Tornammo in hotel a Manhattan che era quasi mattina. L’alba del nuovo giorno sarà domenica a Melbourne. Sarebbe meraviglioso assistere a una rivincita con Jannik vincitore al quinto set. Sarà una grandissima finale. Una sfida tra due Titani. LEGGI TUTTO

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    Sinner agli Australian Open, le news di oggi verso la finale con Zverev

    Jannik ancora sui campi indoor, Sascha sulla Margaret Court Arena: è stata questa la vigilia di Sinner e Zverev verso la finale degli Australian Open 2025. La sfida è in programma domenica 26 gennaio sulla Rod Laver Arena e sarà in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW
    I PRECEDENTI

    La vigilia della finale degli Australian Open contro Sascha Zverev è stata all’insegna della continuità per Jannik Sinner. Come fatto nei giorni scorsi, l’azzurro ha scelto di allenarsi ancora sui campi indoor del National Tennis Center. Ormai una vera e propria tradizione per Sinner che si è allenato con uno sparring partner australiano, scelto da Darren Cahill. Presente il team al completo: dal coach australiano a Simone Vagnozzi, passando per il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio. A seguire da vicino Jannik anche il fratello Mark che sta vivendo l’intera trasferta australiana del n. 1 al mondo. “Con Zverev sarà una partita durissima – aveva detto Sinner dopo la vittoria in semifinale con Shelton – Tutto può succedere. È bello essere di nuovo in questa posizione, sarà una giornata speciale”. LEGGI TUTTO

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    Sinner agli Australian Open: “Lavoro da completare, nel finale erano crampi”

    “Lavoro da completare, nel finale solo qualche crampo”

    “Il primo set è stato veramente duro e cruciale – ha spiegato Sinner nell’intervista in campo con Jim Courier – Oggi Shelton non ha servito come avrebbe voluto, abbiamo risposto meglio di come abbiamo servito. Il primo set mi ha dato fiducia, sono soddisfatto di come ho gestito le emozioni. Sono felice di essere di nuovo in finale. Il fisioterapista nel finale? C’era un po’ di tensione e qualche piccolo crampo. Queste partite si possono anche allungare, due ore e mezza per tre set non sono poche. Sono felice di aver chiuso in tre set. Il mio team? C’è un grande lavoro, con tutti gli allenatori avuti. Decidere di cambiare, in passato, è stato importante. Avevo preso decisioni importanti quando avevo 13 anni. Questo team mi ha fatto diventare un giocatore diverso, Simone e Darren sono diversi. È l’ultima stagione di Darren e sono felice di lottare di nuovo per il titolo. La stagione è ancora lunga, cerchiamo di iniziarla alla grande. Il lavoro è ancora da completare”.  LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev, chi è l’avversario di Sinner agli Australian Open

    Introduzione
    Numero 1 contro numero 2. Non si poteva chiedere di meglio per la finale degli Australian Open, che domenica alle ore 9.30 vedrà di fronte il campione in carica Jannik Sinner e Alexander Zverev, ancora a caccia di un titolo Slam. La sfida è in programma domenica 26 gennaio sulla Rod Laver Arena e sarà in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW
    SINNER IN FINALE: SHELTON KO LEGGI TUTTO

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    Djokovic: “Ultimo Australian Open? Dipende da questa stagione”

    Un set durato quasi un’ora e mezza e giocato alla pari, poi il ritiro. È finito così l’Australian Open di Novak Djokovic. Troppo il dolore alla coscia sinistra nel match contro Sascha Zverev, impossibile da gestire in una semifinale che, potenzialmente, sarebbe potuta andare avanti per ore. L’epilogo arriva dopo un’ora e 24 minuti di gioco: Zverev guadagna un set point al tie-break in risposta, Djokovic sbaglia una comoda volée di dritto e al cambio di campo alza bandiera bianca. “Non ho colpito una pallina dopo il match con Alcaraz fino a un’ora prima del match di oggi – ha spiegato Djokovic in conferenza stampa – Ho fatto il possibile per gestire lo strappo muscolare che ho, ma alla fine del primo set ho iniziato a sentire sempre più dolore. Ci ho provato, ma non potevo andare avanti. Tornerò a casa per fare gli esami e capire come recuperare nel minor tempo possibile”. Che sia stata questa l’ultima volta di Djokovic agli Australian Open? Nole non lo esclude. “Non lo so, dipende da come proseguirà la stagione. Se starò bene fisicamente, non vedo motivi per non tornare qui”. E aggiunge: “Continuerò a lottare per vincere altri Slam: fino a quando mi sentirò di voler sopportare tutto questo, continuerò”.

    “Murray? Parleremo insieme del futuro”

    Djokovic ha poi parlato anche della collaborazione con Andy Murray. “Lo ringrazio per essere stato qui con me – ha aggiunto il tennista serbo – Siamo entrambi dispiaciuti per quello che è successo. Parleremo insieme del futuro, non abbiamo ancora deciso i prossimi passi. Voltiamo pagina e a mente fredda ne parleremo”. Infine il messaggio per Zverev: “Gli auguro il meglio, merita il primo Slam in carriera. Tiferò per lui in finale e spero che possa farcela”. LEGGI TUTTO

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    Australian Open, i risultati di oggi: Sabalenka in finale, Badosa ko

    Aryna Sabalenka cala il tris: la n°1 del mondo batte l’amica Paula Badosa e conquista la terza finale consecutiva agli Australian Open. 6-4, 6-2 i parziali per la bielorussa, che dopo una partenza al rallentatore, ha trovato i suoi colpi e, supportata dal servizio, ha chiuso la pratica in un’ora e mezza circa. Per la 26enne di Minsk 20^ vittoria consecutiva, l’11^ di una stagione in cui è ancora imbattuta dopo il titolo conquistato a Brisbane. Sabalenka, alla sua quarta finale Slam, andrà a caccia del tris a Melbourne: sarebbe la prima dai tempi di Martina Hings, che si impose negli Australian Open dal 1997 al 1999. Aryna affronterà sabato 25 gennaio la vincente di Swiatel-Keys, in campo ora sulla Rod Laver Arena: il match in diretta su Eurosport, canale 210 del telecomando Sky e in streaming su NOW.  LEGGI TUTTO