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    Italia-Svezia, dove vedere la partita di Coppa Davis in tv e streaming

    Vincere un match contro la Svezia per volare a Malaga. È l’obiettivo dell’Italia, impegnata oggi nell’ultima giornata dei gironi di Coppa Davis a Bologna. Dopo la vittoria contro il Cile, gli azzurri affronteranno la selezione capitanata da Johan Hedsberg, già aritmeticamente eliminata dopo le sconfitte contro Canada e Cile. Proprio i nordamericani hanno dato un assist all’Italia, battendo 2-1 i cileni: con questo risultato, agli azzurri basterà vincere un match oggi per qualificarsi alle Finals. A guidare la Svezia c’è Elias Ymer, n. 175 al mondo. Nelle due precedenti sfide, inoltre, è stato impiegato in singolare Leo Borg, figlio del leggendario Bjorn.

    Italia-Svezia, i precedenti
    Quello odierno sarà il 22° confronto nella storia tra Italia e Svezia in Coppa Davis. Il bilancio è 12-9 in favore degli azzurri. La prima sfida risale a 70 anni fa: era il 1953 quando a Torino l’Italia vinse 4-1 nei quarti di finale della zona Europa. L’ultima finale giocata dagli azzurri in Davis è stata proprio contro gli svedesi, a dicembre 1998. Al Forum di Assago trionfò la Svezia, in un confronto ricordato ancora oggi dal durissimo match d’apertura tra Andrea Gaudenzi e Magnus Norman. L’allora n. 1 italiano, oggi presidente dell’ATP, scese in campo imbottito di antidolorifici per un recente infortunio alla spalla destra. I tendini iniziarono a far male da subito, ma Gaudenzi lottò per cinque ore prima di alzare bandiera bianca al quinto set. Finì poi 4-1 per la Svezia che nella sua storia ha vinto sette titoli, quinta nazione più vincente di sempre in Davis.

    Il programma di oggi su Sky Sport
    Sky Sport Tennis e dalle 16.30 su Sky Sport Uno

    ore 14.30 – Studio Coppa Davis
    ore 15 – Primo singolare
    a seguire – Secondo singolare
    a seguire – Doppio
    a seguire – Studio Coppa Davis LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, Canada-Cile 1-0: Galarneau batte Tabilo, l’Italia ha in mano il suo destino

    L’Italia ha il proprio destino in mano in Coppa Davis. È la notizia che arriva dalla sfida di Bologna tra Canada e Cile dopo il primo singolare, vinto dal canadese Galarneau  (che mercoledì aveva battuto Lorenzo Sonego) contro il cileno Tabilo con lo score di 6-3, 7-6 in poco meno di due ore. Un successo che scongiura la vittoria per 3-0 del Cile che avrebbe eliminato aritmeticamente gli azzurri di Filippo Volandri. Domenica, dunque, all’Italia basterà battere la Svezia (con qualsiasi risultato) per accedere alle Finals di Malaga. LEGGI TUTTO

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    Volandri dopo Italia Cile: “Reazione strepitosa, eravamo più sereni”

    Le parole del capitano azzurro dopo la vittoria contro il CIle: “Eravamo diversi, più sereni e decisamente carichi. I ragazzi hanno alzato il ritmo e vinto con merito. Musetti e Sonego si sono comportati da coppia”. I due Lorenzo: “Felici e senza voce”
    ITALIA ALLE FINALS SE…

    Una vittoria da squadra. Filippo Volandri applaude la sua Italia dopo la vittoria per 3-0 in Coppa Davis contro il Cile. Serviva una reazione dopo il netto ko contro il Canada e questa è arrivata: “Eravamo diversi, più sereni e decisamente carichi – ha spiegato il capitano azzurro – parlo sempre del gruppo e l’abbiamo dimostrato. I ragazzi hanno avuto una reazione strepitosa, hanno alzato il ritmo e hanno vinto con merito. Le cose facili non ci piacciono, abbiamo messo tutto in campo”. Volandri si è poi soffermato sulle scelte, con Arnaldi schierato in singolare e la coppia Musetti-Sonego in doppia: “Faccio delle scelte che hanno un filo logico sin dall’inizio – racconta – Quando ho detto a Musetti che non avrebbe giocato in singolare, mi ha risposto che avrebbe dato tutto per questa squadra in qualsiasi circostanza. Bolelli ha dimostrato mercoledì di essere un grande doppista, mentre Sonego e Musetti avevano giocato bene a Cincinnati e anche contro il Cile si sono comportati da coppia”.

    Sonego: “Serviva il cuore oltre al buon gioco”
    Il protagonista azzurro contro il Cile è stato Lorenzo Sonego. Cinque ore in campo per il torinese che ha vinto sia in singolare (annullando quattro match point a Jarry) che in doppio: “Oltre a giocar bene dovevamo mettere il cuore. Siamo riusciti a restare sempre concentrati e alzare il livello. Per me è un piacere giocare in doppio con Musetti, siamo migliorati tanto”.

    Musetti: “In Davis non bisogna essere una prima donna”
    Importante anche l’apporto di Lorenzo Musetti. Fuori dai due singolari, il carrarino è stato impiegato da Volandri nel doppio in coppia con Sonego: “Sapevamo che il Cile è una squadra tosta. Arnaldi e Sonego sono stati fenomenali in singolare, io ho dato il mio contributo in doppio. È stata una delle mie migliori prestazioni al servizio. In Davis non bisogna essere una prima donna. Avevo fiducia nei miei compagni, noi giocatori siamo amici in campo e ci supportiamo, perdendo la voce uno per l’altro. Dopo questa vittoria meritiamo di andare a Malaga”.

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    Tennis
    Italia in Coppa Davis: la storia e i risultati

    Sono trascorsi 100 anni dalla prima partecipazione dell’Italia in Coppa Davis. Da quel giorno gli azzurri hanno conquistato sette finali, vincendone una nel 1976 con il dream team Barazzutti, Bertolucci, Panatta, Zugarelli. Ecco alcuni dei momenti storici dell’Italia nella competizione
    ITALIA-CANADA LIVE

    1922: LA PRIMA PARTECIPAZIONE

    L’Italia parteciò per la prima volta alla Coppa Davis nel 1922, quando il torneo si chiamava ancora International Lawn Tennis Challenge e veniva giocato con una formula diversa. Quattordici nazioni disputavano un tabellone di qualificazione e la vincente affrontava i campioni in carica nel “Challenge Round”
    Superato il primo turno per rinuncia del Giappone, l’Italia scese in campo il 19 giugno 1922 al Roehampton Lawn Tennis Club contro la Gran Bretagna: finì 4-1 per i britannici

    1960: LA PRIMA FINALE

    L’Italia raggiunse per la prima volta la finale di Coppa Davis nel 1960. Gli azzurri giocarono al White City Stadium di Sydney contro l’Austrialia, dal 26 al 28 dicembre, su erba. Vinsero 4-1 gli “aussie”: l’Italia conquistò un solo punto con Nicola Pietrangeli che nell’ultimo singolare, contro Neale Fraser.

    (in foto uno scambio del match di doppio Pietrangeli-Sirola vs Emerson-Fraser)

    1961: ANCORA KO IN AUSTRALIA

    Nel 1961 l’Italia ripete lo stesso cammino dell’anno precedente: vince la zona europea battendo la Svezia, elimina gli Stati Uniti in finale, ma perde il Challenge Round in Australia. Stavolta la sfida si gioca a Melbourne, ma il risultato è lo stesso: 5-0 per la squadra trascinata da Rod Laver e Roy Emerson

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    Coppa Davis, i risultati di oggi: Djokovic elimina la Spagna

    Si ferma ai gironi la corsa in Coppa Davis della Spagna. Dopo il ko contro la Repubblica Ceca, gli iberici (orfani di Carlos Alcaraz) hanno perso anche la sfida contro la Serbia di Novak Djokovic. Proprio la vittoria del numero n. 1 al mondo, al ritono in campo dopo il trionfo agli US Open, contro Davidovich Fokina ha decretato l’uscita di scena della Spagna e la qualificazione alle Finals di Malaga della Serbia insieme alla Repubblica Ceca. Per Djokovic è la 20esima vittoria consecutiva in singolare in Davis, la 43esima in carriera che gli consente di eguagliare il serbo più vittorioso, Nenad Zimonjic.

    Coppa Davis, i risultati di oggi
    SPAGNA-SERBIA 0-2

    Ramos Vinolas (Esp) – Djere (Srb) 4-6, 4-6
    Davidovich Fokina (Esp) – Djokovic (Srb) 3-6, 4-6
    Davidovich Fokina/Granollers (Esp) – Cacic/Kecmanovic (Srb)

    GRAN BRETAGNA-SVIZZERA 1-1

    Murray (Gbr) – Riedi (Sui) 6-7(9), 6-4, 6-4
    Norrie (Gbr) – Wawrinka (Sui) 5-7, 4-6
    Evans/Skupski (Gbr) – Stricker/Wawrinka (Sui)

    CROAZIA-FINLANDIA 0-2

    Prizmic (Cro) – Virtanen (Fin) 4-6, 6-3, 3-6
    Gojo (Cro) – Ruusuvuori (Fin) 6-7(3), 4-6
    Dodig/Pavic (Cro) – Heliovaara/Niklas-Salminen (Fin) LEGGI TUTTO

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    Italia-Cile in Coppa Davis, la sfida in diretta live

    Il pericolo numero 1 è senza dubbio Nicolas Jarry. Il 27enne di Santiago, n. 22 al mondo, ha vinto quattro degli ultimi cinque incontri giocati prima del girone di Bologna, in cui ha debuttato battendo Elias Ymer con un netto 6-2, 6-4. Poi c’è Cristian Garin, oggi scivolato fuori dalla top 100 ma con un passato da n. 17 della classifica ATP. Il doppio, invece, sarà composto da Barrios Vera e Tabilo, coppia rodata del doppio cileno. LEGGI TUTTO

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    Svajda il suo percorso diverso verso il mondo del tennis Pro

    Zachary Svajda

    Il 20enne statunitense Zachary Svajda la prossima settimana entrerà ufficialmente per la prima volta tra i top 200 del ranking mondiale, grazie ai quarti di finale raggiunti al Challenger di Cary. Non un fatto “clamoroso” per un giovane di discreto talento che quest’anno ha passato le qualificazioni a US Open, ma il sito ufficiale dell’ATP ha sfruttato l’occasione per interpellarlo e raccontare il suo diverso percorso da junior verso il mondo Pro. Infatti Svajda ha scelto insieme alla sua famiglia di non giocare praticamente alcun torneo junior dai 10 ai 15 anni per focalizzarsi totalmente sulla crescita tecnica e fisica, senza competere. Una decisione che potrebbe apparire bizzarra per molti esperti e coach, visto che formazione ottenuta nella competizione è considerata imprescindibile momento di crescita. Tuttavia a casa Svajda non sono esattamente dei profani o sprovveduti: la madre Anita e papà Tom sono infatti entrambi coach presso il Pacific Beach Tennis Club a San Diego, una struttura di tutto riguardo in California.
    “Ci pensavamo quando avevo nove, dieci anni. Semplicemente non vedevamo il motivo di giocare questi tornei junior ogni settimana”, racconta Svajda. “Abbiamo cercato di concentrarci sul miglioramento. So che è diverso perché il gioco nei tornei è sempre differente dall’allenamento. Oltretutto non potevamo permetterci di viaggiare in giro per il mondo giocando gli ITF o altro. Ci siamo detti: tentiamo una strada diversa e proviamo a migliorare ogni giorno, speriamo che entro i 15, 16 anni io possa diventare un buon giocatore e da lì partirò per i tornei”.
    Molti allenatori avrebbero storto il naso, sottolineando l’importanza della partita e dello stress della competizione in giovane età per acquisire esperienza. La famiglia Svajda ha trovato una sua soluzione, facendo allenare il piccolo Zachary ogni settimana con l’ex stella dell’Università di San Diego Uros Petronijevic, che ha vissuto con gli Svajda per due anni ed è stato fondamentale dalla crescita del piccolo. “Ovviamente è un po’ diverso dai tornei, ma è così che ho formato la mia esperienza di partita” ricorda Svajda.
    Un percorso originale, davvero diverso, ma che in fondo con lui ha funzionato. Svajda infatti ha vinto due volte i Campionati nazionali USTA Boys’ 18 a Kalamazoo (2019, 2021).
    La famiglia Svajda ha anche un secondo asso nella manica, il fratello minore Trevor, tre anni più giovane, che ha seguito lo stesso approccio di Zachary. Ad agosto, il diciassettenne Trevor è stato finalista a Kalamazoo e ha gareggiato nelle qualificazioni agli US Open. “Io gli dico sempre di non pensare a me, di seguire la sua strada” afferma Zack, “Qualunque cosa sia, non stressarti inutilmente. A Kalamazoo era nervoso dicendo di sentire la pressione di dover vincere perché io c’ero riuscito. Ho cercato di tranquillizzarlo e ha funzionato, visto che è arrivato in finale, è stato grandioso”.
    Zachary non ha un fisico imponente, il suo punto di forza sono impatti molto puliti da ogni posizione di campo e con ogni colpo, la conferma di quanto abbiamo lavorato sulla tecnica di gioco in giovane età. Colpisce anche per la sua calma e comportamento irreprensibile nel corso delle partite, non mostrando alcuna emozione sia nei momenti buoni che in quelli difficili. “Ogni partita, sia che vinca o che perda, tengo sempre lo stesso comportamento, non mi sento affatto frustrato. Fin da bambino sono sempre stato un tipo tranquillo dentro e fuori dal campo, magari anche per timidezza. Immagino che in un certo senso questo si sia tradotto nel lato tennistico. Non urlo mai niente o non esterno molto. Sto cercando di lavorare per mostrare un po’ più di energia positiva, ma ci vorrà del tempo perché è un comportamento che non mi appartiene. Mi piace semplicemente rimanere calmo e presente, passare al punto successivo. Forse è perché vengo da San Diego, un posto dove si vive in grande relax. Niente mi stressa davvero. Non riesco a ricordare l’ultima volta che ho alzato la voce“.
    Serenità e autocontrollo sono certamente due punti a favore per la sua crescita nel mondo del tennis. Seguiremo con curiosità i risultati di Svajda, a partire dai quarti di finale che lo vedono oggi impegnato a Cary contro il britannico Toby Samuel. Nel live ranking è già n.194 con 314 punti, in caso di vittoria odierna potrebbe avvicinarsi alla posizione n.185.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    WTA 1000 Guadalajara: Il Tabellone di Qualificazione. Nessuna presenza italiana

    Sachia Vickery nella foto

    WTA 1000 Guadalajara – Tabellone Qualificazione – hard(1) Ann Li vs Jessica Failla Monica Niculescu vs (10) Katrina Scott
    (2) Polina Kudermetova vs Varvara Lepchenko (WC) Victoria Rodriguez vs (14) Asia Muhammad
    (3) Sachia Vickery vs Alana Smith Ena Shibahara vs (15) Whitney Osuigwe
    (4) Elvina Kalieva vs Alexa Guarachi Demi Schuurs vs (9) Isabella Shinikova
    (5) Jana Fett vs Ulrikke Eikeri Nicole Melichar-Martinez vs (12) Grace Min
    (6) Natalija Stevanovic vs Sofia Sewing (WC) Maria Fernanda Navarro Oliva vs (13) Maria Mateas
    (7) Carol Zhao vs Ellen Perez (ALT) Alternate Alternate vs (11) Raveena Kingsley
    (8) Anastasia Tikhonova vs Veronica Miroshnichenko Ana Sofia Sánchez vs (16) Maria Herazo Gonzalez

    Grandstand Caliente – ore 18:00(1) Ann Li vs Jessica Failla Maria Fernanda Navarro Oliva vs (13) Maria Mateas Ana Sofia Sánchez vs (16) Maria Herazo Gonzalez Victoria Rodriguez vs (14) Asia Muhammad
    Court 1 – ore 18:00(4) Elvina Kalieva vs Alexa Guarachi (5) Jana Fett vs Ulrikke Eikeri (3) Sachia Vickery vs Alana Smith (2) Polina Kudermetova vs Varvara Lepchenko
    Court 3 – ore 18:00Monica Niculescu vs (10) Katrina Scott Nicole Melichar-Martinez vs (12) Grace Min Ena Shibahara vs (15) Whitney Osuigwe (7) Carol Zhao vs Ellen Perez
    Court 2 – ore 18:00Demi Schuurs vs (9) Isabella Shinikova (6) Natalija Stevanovic vs Sofia Sewing (8) Anastasia Tikhonova vs Veronica Miroshnichenko vs (11) Raveena Kingsley LEGGI TUTTO

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    La decisiva sfida degli azzurri con il Cile: Volandri, strategie e scelte cruciali

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Filippo Volandri, in conferenza stampa a tarda notte ieri, aveva messo le carte in tavola: “La giornata di domani sarà fondamentale. Ci consulteremo, discuteremo e faremo il punto della situazione per unirci e decidere come affrontare la sfida col Cile”. Un incontro che, fissato per oggi alle 15, diventa cruciale: una situazione di dentro o fuori.
    La giornata degli azzurri di ieri non è stata di certo rilassante: dopo un lungo allenamento conclusosi verso le due del pomeriggio, Musetti è stato avvistato a perfezionare la sua forma su uno dei campi coperti allestiti fuori dalla Unipol Arena, sotto l’occhio vigile del capitano Volandri. Musetti ha messo alla prova la sua resistenza e abilità scambiando colpi con Matteo Arnaldi, il debuttante in Coppa Davis, che ha già mostrato il suo talento nel doppio contro il Canada, al fianco di Simone Bolelli. Con loro c’era anche Francesco Passaro, come sparring partner.
    Tutti hanno ancora negli occhi la figura di Lorenzo Sonego, che durante la sfida con Galarneau aveva richiesto l’intervento del fisioterapista per una tensione al polpaccio. Tuttavia, è rimasto ottimista: “Non è niente di serio, sono pronto a giocare ogni match che il capitano riterrà opportuno”. Le previsioni suggeriscono che potrebbe essere lui a confrontarsi con Nicolas Jarry nel match tra i numeri uno, mentre Matteo Arnaldi potrebbe rappresentare l’Italia come numero due, forse sostituendo Musetti.
    Ma l’incognita più grande resta il doppio. Dopo la sconfitta contro il Canada, Volandri ha rivelato che Andrea Vavassori, sostituto di Fabio Fognini, potrebbe non essere in grado di partecipare a causa di un problema alla schiena che l’aveva costretto a ritirarsi al Challenger di Genova.Inoltre, la partita di doppio potrebbe determinare la direzione della sfida. L’ipotesi suggerisce che potremmo vedere un bis della coppia Arnaldi-Bolelli o, in alternativa, Musetti-Bolelli.
    In questa situazione di incertezza, le parole di Matteo Arnaldi risuonano come un inno di speranza: “La Davis è un sogno. Esordire con la maglia azzurra è stata un’emozione immensa. Se sarò chiamato in causa, sarò felice di fare la mia parte. Una cosa è certa: darò tutto me stesso”.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO