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    F1, Verstappen vince in Arabia Saudita: “Inizia la nostra stagione”

    JEDDAH – Max Verstappen ha centrato la sua prima vittoria della nuova stagione di Formula 1, imponendosi nel GP di Arabia Saudita su Charles Leclerc. Decisivo un sorpasso nel finale, alla ripartenza dopo una virtual safety car. “È stata molto dura ma una bella gara, una battaglia serrata. Abbiamo provato a giocarla sul lungo termine, e si è visto alla fine che avevamo più margine e alla fine sono riuscito a passare. Lui comunque è riuscito a rimanere in zona drs nel finale, ma alla fine abbiamo dato un nuovo inizio a questa stagione”, le sue parole dopo la gara.
    “Leclerc ha fatto un trucchetto”
    Uno dei passaggi chiave della gara è stato quando entrambi i piloti hanno frenato in maniera considerevole in entrata di ultima curva, in modo da non voler dare il drs all’avversario nel rettilineo principale. A proposito, Verstappen ha commentato: “Ha fatto qualche trucchetto per non darmi il drs. Quando vai così vicino, riesci ad avere comunque una buona uscita, ma rende più complicato programmare il sorpasso all’ultima curva”. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Arabia Saudita. Leclerc: “Battaglia dura ma corretta, c'è rispetto con Verstappen”

    JEDDAH – Una vittoria sfumata solo nel finale, ma comunque un secondo posto nel segno della continuità dopo la vittoria all’esordio. Questo il bottino raccolto da Charles Leclerc, secondo al traguardo nel GP di Arabia Saudita alle spalle di Max Verstappen, che è riuscito a sopravanzare i ferrarista nel finale. “Mi sono davvero divertito. Sono battaglie dure ma corrette, e tutte le gare dovrebbero essere così. Sono deluso ma è stato divertente. Noi eravamo più veloci in curva ma perdevamo in rettilineo perché avevamo più carico. Lui ha fatto un grande lavoro, è stata una bella gara”, il commento di Leclerc.
    “Ultima curva? Strategia”
    Leclerc ha anche commentato la gestione dell’ultima curva, in cui sembrava che nessuno volesse passare per non concedere il drs all’avversario sul rettilineo principale: “Era una strategia, ma non è stato sufficiente. C’è sempre stato rispetto reciproco. Abbiamo gareggiato su un circuito cittadino, abbiamo corso rischi: ovvio che ci sia rispetto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen vince il GP di Arabia Saudita: Leclerc e Sainz a podio

    JEDDAH – Il secondo appuntamento della Formula 1, nel GP di Arabia Saudita, vede un’altra gara tiratissima e incerta fino all’ultimo. A vincere è Max Verstappen, che nel finale riesce a superare Charles Leclerc andandosi a prendere il bottino pieno. Il monegasco della Ferrari ha condotto la gara a partire dal sedicesimo giro, dopo la safety car per l’incidente di Nicholas Latifi (Williams), ma alla ripartenza della virtual safety car a dieci giri dal termine, il pilota della Red Bull è riuscito a riportarsi a contatto con il pilota del Cavallino Rampante. A completare il podio è Carlos Sainz, mentre deve accontentarsi della quarta posizione Sergio Perez, dopo essere partito dalla pole position. Decimo Lewis Hamilton, penalizzato dalla virtual safety car finale dopo un’ottima run con la gomma dura. 
    La classifica finale 

    Verstappen (Red Bull)
    Leclerc (Ferrari)
    Sainz (Ferrari)
    Perez (Red Bull)
    Russell (Mercedes) 
    Ocon (Alpine)
    Norris (McLaren)
    Gasly (AlphaTauri)
    Magnussen (Haas)
    Hamilton (Mercedes)
    Zhou (Alfa Romeo)
    Hulkenberg (Aston Martin)
    Stroll (Aston Martin)

    RITIRATI:
    Albon (Williams)Bottas (Alfa Romeo)Alonso (Alpine)Ricciardo (McLaren)Latifi (Williams)
    NON PARTITI:
    Tsunoda (AlphaTauri)Schumacher (Haas) LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Miller e la fidanzata annunciano la volontà di sposarsi

    ROMA – Il pilota della Ducati Jack Miller ha chiesto alla fidanzata di sposarlo. L’annuncio è arrivato, come di consueto, sui rispettivi profili social. Prima, Miller, con la sua solita ironia, ha pubblicato un post in cui i due sono ritratti sulle spiagge di Miami, dove si trovano per qualche giorno di riposo prima dell’impegno in Argentina per il terzo round del mondiale di MotoGP. “Ho messo a terra il ginocchio in un modo diverso, oggi. Questa volta è stato decisamente molto più pauroso, ma sono così fortunato ad averti. Ti amo e non vedo l’ora di passare le nostre vite assieme”, la didascalia. 
    La replica della fidanzata
    Non si è fatta attendere la risposta della fidanzata, l’australiana Ruby Adriana Mau, che dal proprio profilo ha replicato, con tanto di foto in cui indossa l’anello: “Un sogno che diventa realtà, un milione di volte sì. Non vedo l’ora di essere tua moglie. Ti amo più di ogni altra cosa”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, proposta di matrimonio di Miller alla fidanzata: “Ho messo il ginocchio a terra in un modo diverso”

    ROMA – Jack Miller è pronto al grande passo: il pilota della Ducati ha infatti chiesto alla fidanzata di sposarlo. L’annuncio è arrivato, come di consueto, sui rispettivi profili social. Prima, Miller, con la sua solita ironia, ha pubblicato un post in cui i due sono ritratti sulle spiagge di Miami, dove si trovano per qualche giorno di riposo prima dell’impegno in Argentina per il terzo round del mondiale di MotoGP. “Ho messo a terra il ginocchio in un modo diverso, oggi. Questa volta è stato decisamente molto più pauroso, ma sono così fortunato ad averti. Ti amo e non vedo l’ora di passare le nostre vite assieme”, la didascalia. 
    La risposta della fidanzata
    Non si è fatta attendere la risposta della fidanzata, l’australiana Ruby Adriana Mau, che dal proprio profilo ha replicato, con tanto di foto in cui indossa l’anello: “Un sogno che diventa realtà, un milione di volte sì. Non vedo l’ora di essere tua moglie. Ti amo più di ogni altra cosa”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Haro e il retroscena su Stoner: “In Ducati per una firma di Checa su un tovagliolo”

    ROMA – La storia recente della MotoGP vede tra i suoi protagonisti più splendenti Casey Stoner, a partire dal binomio perfetto formato con Ducati. Il pilota australiano, dopo un anno da rookie con la Honda del team Lcr, è approdato nella scuderia di Borgo Panigale nel 2007, vincendo subito il titolo di campione del mondo della classe regina. Eppure, il modo in cui si è arrivati alla firma del contratto è stato abbastanza rocambolesco. A raccontare l’episodio è Oscar Haro in un’intervista rilasciata al canale Twitch di Nico Abad: “Livio Suppo (in quegli anni dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. Dopo un incontro in Portogallo, Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: ‘So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita, anche se è legato a noi per un altro anno'”. Il problema, a questo punto, era quello di trovare un pilota per il team Lcr: Sete Gibernau, infatti, non era intenzionato ad accettare la sistemazione.
    La mossa di Ramon Forcada
    Lo spagnolo, due volte campione iridato, aveva un ingaggio troppo elevato: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”, spiega Haro. Che quindi rivela l’intuizione di Ramon Forcada, che ha proposto il nome di Carlos Checa: “Era al bar dell’hotel. Gli ho chiesto se voleva guidare la nostra moto. Mi ha chiesto se fosse una Honda gommata Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: ‘Dammi un tovagliolo e firmiamo’”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Haro: “Stoner in Ducati grazie ad una firma di Checa su un tovagliolo”

    ROMA – Casey Stoner-Ducati, un binomio che ha segnato irrimediabilmente la storia moderna della MotoGP. Il pilota australiano, dopo un anno da rookie con la Honda del team Lcr, è approdato nella scuderia di Borgo Panigale nel 2007, vincendo subito il titolo di campione del mondo della classe regina. Eppure, il modo in cui si è arrivati alla firma del contratto è stato abbastanza rocambolesco. A raccontare l’episodio è Oscar Haro in un’intervista rilasciata al canale Twitch di Nico Abad: “Livio Suppo (in quegli anni dirigente Ducati) voleva ingaggiare Stoner, ma Casey aveva un contratto biennale con Hrc. Dopo un incontro in Portogallo, Cecchinello è venuto incontro alla sua proposta: ‘So che il sogno di Casey è quello di diventare un pilota ufficiale. Non ho intenzione di rovinargli la vita, anche se è legato a noi per un altro anno'”. Il problema, a questo punto, era quello di trovare un pilota per il team Lcr: Sete Gibernau, infatti, non era intenzionato ad accettare la sistemazione.
    L’intuizione di Forcada
    Lo spagnolo, due volte campione iridato, aveva un ingaggio troppo elevato: “Gli abbiamo spiegato che eravamo una squadra satellite e non avevamo un budget infinito, ma avrebbe potuto gareggiare con una Honda gommata Michelin. Lui si è impuntato e abbiamo lasciato perdere”, spiega Haro. Che quindi rivela l’intuizione di Ramon Forcada, che ha proposto il nome di Carlos Checa: “Era al bar dell’hotel. Gli ho chiesto se voleva guidare la nostra moto. Mi ha chiesto se fosse una Honda gommata Michelin, la migliore in quel momento. Quando ho annuito, mi ha detto: ‘Dammi un tovagliolo e firmiamo’”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali difende la scelta di disputare GP Arabia Saudita: “Nessuno può giudicare nostra morale”

    JEDDAH – Dopo le qualifiche del sabato, anche la gara del GP di Arabia Saudita di Formula 1 si svolgerà regolarmente: passata, infatti, la paura dopo il venerdì di prove libere. Infatti, l’attacco terroristico ad uno stabilimento Aramco ad appena 20 km dal circuito, aveva portato piloti, team e organizzatori ad un confronto di quattro ore per decidere se proseguire o meno. La decisione, appunto, è stata quella di continuare, non senza polemiche. Ma “nessuno può giudicare la nostra moralità, ad essere sinceri”, si difende Stefano Domenicali nelle parole raccolte da Sky Uk. Il numero 1 del Circus ha poi ribadito: “La nostra posizione, che è quella che è sempre stata, è che quello che stiamo facendo avrà un impatto positivo a livello politico sia per le nostre vite che in generale. Queste sono le considerazioni che faremo sempre per il nostro futuro nello sport, ovunque nel mondo. È una questione di definizioni. Possiamo definire un attacco terroristico una guerra? Stiamo parlando di sport. Naturalmente non metteremo mai in pericolo la sicurezza della nostra gente. Non dobbiamo agire mossi dall’emozione del momento, e lo dico perché a me per primo aver visto il fumo nero nell’aria mi ha ricordato cose che stiamo vedendo attualmente in tv. Dobbiamo far prevalere la razionalità”.
    “Ricopriamo ruolo importante nella modernizzazione dell’Arabia Saudita” 
    Domenicali ha poi offerto alcune riflessioni sul Paese ospitante: “Non dobbiamo dimenticare una cosa: questo paese con lo sport sta facendo un importante passo avanti. Le risorse che stanno riversando per fare un passo avanti sono evidenti. Non dimentichiamoci che fino a due anni fa, le donne non potevano neppure guidare, mentre ora le troviamo in griglia, a tifare e vedere il nostro sport. Stanno cambiando molto nelle loro leggi per far sì che queste cose avvengano e dobbiamo considerare tutto questo. Noi non vogliamo fare politica, ma crediamo di ricoprire un ruolo molto importante nella modernizzazione dell’Arabia Saudita e vogliamo tenere questo aspetto al centro della nostra agenda”. LEGGI TUTTO