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    MotoGp, Gp Catalogna: Aleix Espargaro fa il record della pista nelle FP3

    MONTMELO – Aleix Espargaro è il più veloce nella terza sessione di prove libere al Gran Premio della Catalogna, nono appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota dell’Aprilia, con il crono di 1:38.771, sul circuito del Montmelo stampa il record del tracciato, precedendo le Ducati Pramac di Johann Zarco e Jorge Martin. Quarto posto per Pecco Bagnaia, miglior italiano, che gira in 1:39.007 con la sua Ducati. Completa la Top 5 l’altra Ducati di Jack Miller, mentre il leader del Mondiale Fabio Quartararo (Yamaha) occupa la sesta posizione. Bene anche Luca Marini, che conferma l’ottimo lavoro svolto dal team VR46 ed è ottavo.
    Gli altri piloti
    In Top 10 anche un altro italiano, ovvero Fabio Di Giannantonio, che chiude in decima piazza. Dovrà invece passare dal Q1 Enea Bastianini, incapace di migliorare la sua dodicesima posizione. L’azzurro dovrà vedersela con i connazionali Bezzecchi, Dovizioso, Morbidelli e Pirro, oltre che con la Suzuki di Rins e l’Aprilia di Vinales. Appuntamento alle ore 14:10 con il Q1, in cui solamente due piloti accederanno al Q2 per giocarsi la pole con i migliori dieci della classifica combinata. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “FIA troppo vecchia, deve reinventarsi di continuo”

    ROMA – Una delle nuove figure della Formula 1 in questa stagione è Mohamed Ben Sulayem, che ha preso il posto di Michael Masi come direttore della FIA. L’uomo non ha avuto vita facile fin da subito per via delle polemiche legate allo scorso finale di Mondiale e per le difficoltà a livello internazionale con il conflitto Russia-Ucraina, ma se la sta cavando discretamente. “Ammetto di aver ereditato una FIA debole dal punto di vista finanziario. Per via di comportamenti negligenti ci troviamo ad avere 23 milioni di euro per le nostre operazioni. Tuttavia con la squadra giusta ed il giusto piano torneremo in pareggio nel giro di due anni” ha detto in un’intervista a GrandPrix247.
    “La FIA è troppo vecchia”
    “Attualmente certe cose non mi soddisfano, ma tra cinque anni vedo una F1 più sana. Fortunatamente il successo sta aumentando e credo che il merito sia in parte della pandemia. La gente vuole tornare a vivere dopo esser stata chiusa in casa lungo a causa del virus. Inoltre, gran parte di tutto ciò è dovuto all’appeal degli Stati Uniti – ha aggiunto Ben Sulayem – Inoltre, i dati dei revisori sottolineano che la FIA è vecchia in termini di pensiero. E in uno sport dinamico come questo è una cosa inaccettabile; bisogna stare al passo e aggiornarsi di continuo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Aleix Espargaro vola nelle libere 3 a Barcellona, Bagnaia 4°

    MONTMELO – Il miglior tempo nella terza sessione di prove libere al Gran Premio della Catalogna, nono appuntamento stagionale della MotoGp, lo mette a referto Aleix Espargaro. Il pilota dell’Aprilia sfreccia sul circuito del Montmelo e, con il crono di 1:38.771, firma il primato della pista. Alle sue spalle le Ducati Pramac di Johann Zarco e Jorge Martin. Quarto posto per Pecco Bagnaia, miglior italiano, che gira in 1:39.007 con la sua Ducati. Completa la Top 5 l’altra Ducati di Jack Miller, mentre il leader del Mondiale Fabio Quartararo (Yamaha) occupa la sesta posizione.
    Gli altri piloti
    Bene Luca Marini, che conferma l’ottimo lavoro svolto dal team VR46 ed è ottavo; insieme a lui, in Q2 anche un altro azzurro, ovvero Fabio Di Giannantonio, che chiude in decima piazza. Dovrà invece passare dal Q1 Enea Bastianini, solamente dodicesimo. L’italiano contenderà l’accesso al Q2 ai connazionali Bezzecchi, Dovizioso, Morbidelli e Pirro, oltre che alla Suzuki di Rins ed all’Aprilia di Vinales. Appuntamento alle ore 14:10 per un’ora di qualifiche in Catalogna con in palio la tanto ambita pole position. LEGGI TUTTO

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    F1, Ben Sulayem: “La FIA non può essere vecchia, bisogna stare al passo”

    ROMA – Mohamed Ben Sulayem è approdato in Formula 1 solamente a partire da questa stagione, ma sembra avere le idee molto chiare. Il nuovo presidente della FIA non ha certo trovato una situazione facile, visto l’incandescente finale dello scorso Mondiale con protagonista – in parte – anche Michael Masi, ma l’uomo non ha peli sulla lingua ed ha fatto chiarezza in merito alle sue intenzioni. “Ammetto di aver ereditato una FIA debole dal punto di vista finanziario. Per via di comportamenti negligenti ci troviamo ad avere 23 milioni di euro per le nostre operazioni. Tuttavia con la squadra giusta ed il giusto piano torneremo in pareggio nel giro di due anni” ha dichiarato fiducioso in un’intervista a GrandPrix247.
    “Tra 5 anni vedo una F1 più sana”
    “Inoltre, i dati dei revisori sottolineano che la FIA è vecchia in termini di pensiero. E in uno sport dinamico come questo è una cosa inaccettabile; bisogna stare al passo e aggiornarsi di continuo – ha aggiunto Ben Sulayem – Attualmente determinate cose non mi soddisfano, ma tra cinque anni vedo una F1 più sana. Fortunatamente il successo sta aumentando e credo che il merito sia in parte della pandemia. La gente vuole tornare a vivere dopo esser stata chiusa in casa lungo a causa del virus. Inoltre, gran parte di tutto ciò è dovuto all’appeal degli Stati Uniti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Naturale rinnovare Quartararo. VR46 con noi? Non è impossibile”

    ROMA – In un’intervista a “Sky Sport” Lin Jarvis, managing director della Yamaha, analizza il momento della casa di Iwata. Il rinnovo di Fabio Quartararo, la perdita del team satellite, Toprak Razgatlioglu, campione del mondo Superbike, che preme per un posto in MotoGp e la suggestione VR46: tanti i temi sul tavolo. E il britannico parte dal nuovo accordo con il nizzardo: “Con Quartararo è stato logico rinnovare. È stato un anno e mezzo con noi e ha vinto il mondiale, quindi è stata una nostra precisa decisione. All’inizio di questa stagione era deluso perché non siamo stati in grado di darli un pacchetto all’altezza. Gli abbiamo garantito l’impegno e l’investimento da parte nostra e anche un diverso modo di lavorare per il futuro. Abbiamo il miglior pilota, ma non la moto”. Su Morbidelli invece ha detto: “Ha trovato feeling, quindi noi dobbiamo ritrovare la chiave per sbloccare il suo talento, deve ritrovare fiducia”.
    Sul team satellite e la VR46
    Nel 2023 ci saranno solo due Yamaha in pista, dopo l’accordo di Razlan Razali e il suo team RNF con l’Aprilia. Jarvis ha spiegato così la situazione con il malese: “Noi abbiamo deciso per il rinnovo di un anno, poi lui ha deciso di avere un’altra possibilità. Peccato per noi perché avremo solo due moto, ma va bene così. Se pensiamo di fare un altro anno con il team satellite con i risultati di quest’anno allora è poco utile. L’importanza di una squadra satellite è fornire dati aggiuntivi e scoprire nuovi talenti. Quest’anno non si riesce con Dovizioso e Binder, per questo dobbiamo concentrarci su noi stessi”. Poi la possibilità VR46 Racing Team in Yamaha: “Credo che possiamo immaginare di avere un contratto con loro anche in MotoGp. Ora non è impossibile, ma siamo concentrati sul presente”. Il britannico chiude poi parlando di Razgatlioglu: “Il test ad Aragon è come un segno di rispetto nostro nei suoi confronti. Ha talento e quindi il fatto che non ci sia posto per lui non modifica nulla. Aspettiamo il 2024”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Abbiamo il miglior pilota, ma non la moto”

    ROMA – Lin Jarvis, managing director della Yamaha, si è concesso in un’intervista a “Sky Sport” dove ha inquadrato il momento della casa di Iwata tra il rinnovo di Fabio Quartararo, la perdita del team satellite, la voglia di MotoGp del campione del mondo Superbike, Toprak Razgatlioglu, e l’ipotesi VR46. Il britannico parte dal nuovo accordo con il nizzardo: “Con Quartararo è stato logico rinnovare. È stato un anno e mezzo con noi e ha vinto il mondiale, quindi è stata una nostra precisa decisione. All’inizio di questa stagione era deluso perché non siamo stati in grado di darli un pacchetto all’altezza. Gli abbiamo garantito l’impegno e l’investimento da parte nostra e anche un diverso modo di lavorare per il futuro. Abbiamo il miglior pilota, ma non la moto”. Su Morbidelli invece ha detto: “Ha trovato feeling, quindi noi dobbiamo ritrovare la chiave per sbloccare il suo talento, deve ritrovare fiducia”.
    Su Razali e Razgatlioglu
    Nel 2023 ci saranno solo due Yamaha in pista, dopo l’accordo di Razlan Razali e il suo team RNF con l’Aprilia. Jarvis ha spiegato così la situazione con il malese: “Noi abbiamo deciso per il rinnovo di un anno, poi lui ha deciso di avere un’altra possibilità. Peccato per noi perché avremo solo due moto, ma va bene così. Se pensiamo di fare un altro anno con il team satellite con i risultati di quest’anno allora è poco utile. L’importanza di una squadra satellite è fornire dati aggiuntivi e scoprire nuovi talenti. Quest’anno non si riesce con Dovizioso e Binder, per questo dobbiamo concentrarci su noi stessi”. Poi la suggestione VR46 Racing Team in Yamaha: “Credo che possiamo immaginare di avere un contratto con loro anche in MotoGp. Ora non è impossibile, ma siamo concentrati sul presente”. E infine una battuta su Razgatlioglu: “Gli abbiamo dato il via libera per il test ad Aragon come segno di rispetto. È un pilota molto bravo e quindi il fatto che non ci siano possibilità per lui non cambia niente. Ha ancora un anno di contratto, quindi aspettiamo il 2024”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Tenere sul budget cap. Per Schumacher ora diventa difficile”

    ROMA – La Formula 1 fa i conti con i limiti del budget cap. Dopo alcuni mesi della nuova stagione, sono emerse le prime problematiche legate al tetto di spesa per i team. Su questo aspetto si è espresso Gunther Steiner, team principal della Haas, che a “motorsport.com” ha detto: “Se si cedesse a questa richiesta, il solo risultato sarà quello di aumentare il divario con le altre scuderie. Siamo come delle aziende, quindi come ogni buon amministratore delegato dobbiamo risparmare. Se saliamo a ogni stagione dell’8%, torneremo presto a superare i 170 milioni”.Guarda la galleryGran Premio di Monaco, paura per Schumacher: la sua Haas si spezza in due!
    Su Schumacher
    La stagione della Haas non è iniziata sotto i migliori auspici. Esattamente 100 giorni fa, infatti, scoppiava la guerra in Ucraina con Nikita Mazepin e la Uralkali messi al bando dalla scuderia statunitense. Steiner ricorda quei giorni e confessa: “Non sapevamo se saremmo riusciti a rialzarci, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo chiamato noi Kevin Magnussen, l’ho trovato più sicuro di sé e ora è una sorta di eroe”. Stenta a decollare la carriera di Mick Schumacher, con Steiner che ha confessato: “Se il tuo compagno è sempre a punti devi esserlo anche tu, altrimenti è dura. Qui contano solo i risultati”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Perez strepitoso, ha le stesse possibilità di Verstappen”

    ROMA – Dopo Gran Premio di Monaco di Formula 1 tutto è più aperto che mai in casa Reb Bull. Il campione del mondo Max Verstappen, a 125 punti, vede ora avvicinarsi Checo Perez (110), distante solo 6 lunghezze da Charles Leclerc. Ora saltano le gerarchie per la Red Bull, con Perez – confermato fino al 2024 – che ha avuto rassicurazioni sul fatto che non ci saranno più ordini di scuderia per favorire Verstappen. Promessa che trova verità nelle parole di Chiristian Horner, team principal della casa di Milton Keynes, riportate da “Motorsport Total”: “Non conta chi possa essere campione, sono entrambi nostri piloti e hanno le stesse possibilità”.
    Anno zero 2022
    Il numero uno del muretto Red Bull ha poi elogiato Perez: “È nel pieno della sua carriera e sta facendo un ottimo lavoro. Non è un caso isolato e sta attraversando un periodo di forma strepitosa. Dopo Montmeló (dove Perez fu costretto dai box a lasciare la vittoria a Verstappen, ndr) abbiamo discusso apertamented. Ha capito il quadro della situazione e devo dire che al momento è molto più vicino a Verstappen di quanto non lo fosse nel 2021”. La macchina più veloce però è sempre la F1-75 della Ferrari: “Va forte nelle qualifiche, quindi dobbiamo lavorare tutti insieme per mettere dietro i loro piloti”. LEGGI TUTTO