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    MotoGp, Miller: “Bagnaia e la Ducati mi mancheranno”

    CHEMNITZ –  “Addio alla Ducati? Bagnaia e tutto lo staff mi mancheranno, ma ci sono ancora tante gare in questa stagione e tante cose da fare insieme”. Jack Miller ha parlato così durante la conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Germania, decimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota australiano lascerà la Ducati dopo cinque anni (di cui tre con il team Pramac) per trasferirsi in KTM. “Prima dell’annuncio ho provato a spiegare a tutti cosa stava succedendo – ha detto -. Devo ammettere che vestire il rosso della Ducati era uno dei miei desideri quindi lasciarlo sarà una forte emozione. Ma ho altri progetti per il futuro”.
    Sulla KTM
    “Sono molto felice del mio accordo con KTM, sono molto soddisfatto perché l’opportunità è davvero grande – ha aggiunto Miller parlando della sua prossima destinazione -. Credo sia positivo anche per cambiare un po’ ambiente, sono in Ducati da tanti anni e l’esperienza è stata eccezionale. Sono grato di quello che mi hanno insegnato, anche se ho avuto alti e bassi. Ora ho sposato un progetto con tanta dignità, con gente che ha voglia di vincere”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Titolo? Ho tempo per recuperare”

    CHEMNITZ – “La lotta al Mondiale? L’anno scorso dovevo recuperare tanti punti in poche gare. Quest’anno ho più tempo quindi mantengo le mie ambizioni anche se non sarà un’impresa così semplice. Proveremo a recuperare. Quartararo è più forte ma noi possiamo farci valere”. Pecco Bagnaia ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Germania, decimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il ducatista, reduce dallo zero in Catalogna dopo l’incidente alla prima curva, vuole tornare a macinare punti per continuare a sognare il titolo. “L’anno scorso abbiamo iniziato con un tipo di lavoro diverso – ha detto -. Ora abbiamo cambiato un po’ la mentalità del team rispetto al passato, abbiamo fatto un ottimo lavoro. Miller? Ha fatto bene, ha dato una grande mano alla Ducati”.
    Le parole di Espargaro
    Anche Aleix Espargaro ha parlato in conferenza, tornando sull’errore che gli è costato tre posizioni a Barcellona: “Cercherò di dimenticare quanto prima l’errore, ma questa volta sarà difficile. Domenica non sono riuscito a dormire, ero arrabbiato con me stesso. Continuavo a pensare a quell’errore così ho deciso di fare una gita a Disneyland con i miei figli e sono riuscito a non pensarci più. Queste ultime due gare prima della pausa estiva sono molto importanti, spero di riuscire a guadagnare un po’ di punti per arrivare bene alla pausa estiva. Obiettivo? Cercherò di lottare per il podio sia qui sia ad Assen. Penso di essermi meritato delle belle vacanze quest’anno”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Miglioriamo a ogni weekend, in Canada ritrovare il feeling”

    ROMA – Il Gran Premio del Canada, nono fine settimana per questa Formula 1, rappresenta un’occasione ghiotta per l’Aston Martin. La scuderia motorizzata Mercedes ha infatti agganciato la Haas a 15 punti nella classifica costruttori e ora cerca il sorpasso. Queste le parole del quattro volte iridato Sebastian Vettel alla vigilia del Gp di Montreal: “È sempre bello tornare su un circuito dopo un paio d’anni, perché sarà difficile ma anche stimolante ritrovare le sensazioni e il ritmo. Il Circuit Gilles Villeneuve è un tracciato fantastico e un luogo ideale per le gare. Abbiamo imparato molto dalle ultime gare e la macchina migliora di settimana in settimana, quindi sarà interessante scendere in pista”.
    Le sensazioni di Stroll
    Gara speciale per Lance Stroll, che da canadese parteciperà per la quarta volta al Gran Premio di casa: “È stimolante correre davanti al pubblico di casa e questo appuntamento mi mancava. Sarà difficile preparare la macchina per le prime sessioni di prove dato che non gareggiamo a Montreal da due anni. Sono curioso di verificare quanto riusciremo ad essere competitivi”. Il pilota dell’Aston Martin, originario proprio di Montreal, non è mai andato oltre la nona posizione e cercherà di fare meglio questo fine settimana. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Vettura migliora, stimolante ritornare in Canada”

    ROMA – Occasione d’oro per l’Aston Martin al Gran Premio del Canada, dove la Formula 1 torna a correre dopo due anni di Covid. Il team verde smeraldo è a pari punti (15) con la Haas al penultimo posto della classifica costruttori e cerca di mettere la freccia. Così il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel alla vigilia del Gp di Montreal: “È sempre bello tornare su un circuito dopo un paio d’anni, perché sarà difficile ma anche stimolante ritrovare le sensazioni e il ritmo. Il Circuit Gilles Villeneuve è un tracciato fantastico e un luogo ideale per le gare. Abbiamo imparato molto dalle ultime gare e la macchina migliora di settimana in settimana, quindi sarà interessante scendere in pista”.
    Entusiasmo Stroll
    Gara speciale per Lance Stroll, che da canadese parteciperà per la quarta volta al Gran Premio di casa: “È stimolante correre davanti al pubblico di casa e questo appuntamento mi mancava. Sarà difficile preparare la macchina per le prime sessioni di prove dato che non gareggiamo a Montreal da due anni. Sono curioso di verificare quanto riusciremo ad essere competitivi”. Per il pilota di Montreal finora sono arrivate due P9 e un ritiro e c’è curiosità di vedere se in questa edizione ce la farà ad andare ancora a punti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “In Germania non sarà lo stesso senza Marquez”

    ROMA – Fabio Quartataro alla fine non può che ammetterlo: “No, senza Marquez non sarà lo stesso. In fin dei conti ha vinto sempre in Germania. Lui in pista sarei stato ancor più motivato, perché nessuno ha vinto con lui in pista. Lui mi ha dato tanto e voglio continuare ad imparare”. Le parole del francese della Yamaha, raccolte dal quotidiano spagnolo “AS” alla vigilia del Gran Premio di Germania, tradiscono una certa delusione. La griglia di partenza al Sachsenring, infatti, non vedrà Marc Marquez. Il pilota della Honda, che sul circuito tedesco ha vinto ininterrottamente sin dal 2010, è ancora convalescente dall’operazione all’omero destro.
    Sulla gara
    La voglia di sfidare Marquez da campione del mondo in uno dei suoi fortini era evidentemente molto forte, ma Quartararo pensa anche concreto. La sua leadership in MotoGp è insidiata da Aleix Espargaro su Aprilia, distante solo 22 punti, e in Germania sarà lotta aperta. “In Germania – ricorda il nizzardo – non abbiamo fatto male l’anno scorso e sono salito sul podio (terza posizione, ndr), ma nel 2019 un tratto mi è costato caro (caduta nei primi giri, ndr). Vedremo come andrà, ma non sarà un fine settimana negativo per me”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Pacchetto poco competitivo, ma ci lavoriamo per Montreal”

    ROMA – Il Gran Premio del Canada, nono appuntamento della Formula 1, è sempre più vicino e la Mercedes deve ancora vincere una tappa. Il team principal della Stella a tre punte, Toto Wolff, ha così illustrato il weekend che attende Lewis Hamilton e George Russell a Montreal, partendo dal Gran Premio dell’Azerbaijan: “Baku è stato un fine settimana difficile per noi, in particolare per il porpoising, ma abbiamo massimizzato le opportunità che ci si presentavano e lasciato il tracciato con punti concreti”, ha detto il viennese. “Quella di Montreal – aggiunge poi Wolff – è una pista unica, con chicane separate da lunghi rettilinei. Non vediamo l’ora di vedere cosa ha in serbo il weekend e speriamo di poter fare un passo avanti”.
    Le parole di Wolff
    Finora i quattro podi stagionali sono sempre arrivati per i ritiri della Red Bull o della Ferrari. Una situazione che non piace a Toto Wolff che afferma: “Abbiamo beneficiato della sfortuna altrui, ma ci siamo trovati ancora una volta sopra le scuderie di mezzo, ma un pezzo indietro rispetto alle prime due squadre. Stiamo lavorando a fondo per colmare questo divario”. “Il pacchetto non è molto competitivo, ma la squadra si impegna per raggiungere il miglior piazzamento. Con questa mentalità possiamo ritornare al vertice”, sostiene Wolff. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Vittoria al Sachsenring? Senza Marquez non è la stessa cosa”

    ROMA – “No, non è la stessa cosa. Alla fine Marquez ha vinto sempre lì. Mi motiverebbe di più vincere con lui in pista, perché nessuno ci è riuscito. Da lui ho imparato molto e voglio continuare ad imparare”. Sono queste le parole, raccolte dal quotidiano spagnolo “AS”, di Fabio Quartararo alla vigilia del Gran Premio di Germania, che non vedrà partire in griglia Marc Marquez. Il pilota della Honda, ancora convalescente dall’operazione all’omero destro, sul circuito del Sachsenring ha infatti vinto ininterrottamente sin dal 2010, quando cioè guidava in classe 125. E un’eventuale vittoria non avrebbe lo stesso sapore per il francese.
    Le parole di Quartararo
    La voglia di sfidare Marquez da campione del mondo in uno dei suoi fortini era evidentemente molto forte, ma Quartararo pensa anche concreto. La sua leadership in MotoGp è insidiata da Aleix Espargaro su Aprilia, distante solo 22 punti, e in Germania sarà lotta aperta. “Il Sachsenring – afferma “El Diablo” – è un circuito dove l’anno scorso abbiamo fatto male, nonostante sia salito sul podio (terza posizione, ndr), ma ci sono alcuni tratti che mi sono costati caro, come accaduto nel 2019 (caduta nei primi giri, ndr). Staremo a vedere, ma sicuramente non sarà un brutto fine settimana per noi”. LEGGI TUTTO

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    Giacomo Agostini spegne 80 candeline: una vita oltre il mito

    ROMA – Giacomo Agostini compie 80 anni. La sua carriera racconta di una vita dedicata alle due ruote, su cui ha vinto 15 titoli iritati: un record ineguagliato ancora oggi. La vittoria gli ha fatto compagnia anche nelle vesti di team manager, quando nel 1982 prende il comando dell’Agostini Team, portando tre volte al trionfo iridato Eddie Lawson. Insomma, dovunque “Ago” abbia messo piede, il successo è entrato con lui a braccetto. Le sue statistiche nel Motomondiale, al limite dell’incredibile, fanno ancora oggi da faro a chiunque sogni di correre su una moto: 190 Gran Premi disputati, 159 podi complessivi di cui 122 festeggiati sul gradino più alto, 12 mondiali consecutivi (dal 1967 al 1973) in classi diverse (350cc e 500cc) – sempre con la scuderia MV Agusta -, di cui tre (1968-1969-1970) vinti trionfando in tutti i Gran Premi. Inoltre, Agostini è ancora oggi l’unico italiano ad aver vinto la 200 miglia di Daytona: era il 10 marzo del 1974, per un clamoroso debutto in Yamaha.
    Uno sportivo rivoluzionario
    Sulla sua carriera scintillante fatta di trofei e vittorie su circuiti oggi improponibili per la loro pericolosità, come il Tourist Trophy della Gran Bretagna, si è già detto molto. Agostini ha però inoltre rappresentato una figura d’avanguardia anche per quanto riguarda il modo di vedere lo sportivo. Carismatico, seducente, sfrontato quanto basta e un talento a rasentare la perferzione: Agostini è stato uno dei primi atleti a riempire coi suoi affaire amorosi le pagine dei rotocalchi, che andavano di pari passo con i quotidiani sportivi che ad ogni weekend ne tessevano le lodi per le traiettorie impossibili disegnate in pista. Il suo contratto con la Yamaha dopo aver fatto incetta di successi con la MV Agusta fece molto scalpore per l’epoca: 300 milioni di lire per un biennale e tante polemiche per un presunto tradimento al team italiano. Ma la storia gli ha dato ragione: con i giapponesi, prima del ritiro nel 1977, ha fatto in tempo ad arricchire la sua bacheca con altri due titoli. Un mito che continua ancora oggi e riecheggerà per sempre nella Hall of Fame della MotoGp, riconoscimento arrivato nel 2000, oltre a quello istituzionale più prestigioso: il titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, che gli è stato conferito dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2003. LEGGI TUTTO