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    F1, Tost si schiera con Tsunoda: “Mi piacciono i bambini problematici come lui”

    ROMA – Dopo l’errore commesso a Silverstone, si era parlato molto del futuro di Yuki Tsunoda in Formula 1. In particolare, in occasione della conferenza stampa prima del GP d’Austria, Helmut Marko aveva evidenziato i problemi caratteriali del ragazzo, svelando dell’inizio di un lavoro con lo psicologo. L’uomo ha poi provato a rimediare in un’intervista a Red Bulletin, spendendo parole al miele per il giapponese (“Crediamo molto in lui. E’ un ragazzo molto divertente quando non è sotto stress”) ma il dado era ormai tratto. Chi ha preso le difese di Tsunoda è stato Franz Tost, team principal dell’AlphaTauri, intervenuto al termine del Gp d’Austria.
    Il pensiero di Tost
    Tost ha difeso il ragazzo, ma allo stesso tempo non ha nascosto la delusione per quanto accaduto in Gran Bretagna: “Per il team è stato un vero incubo. In un tracciato complicato per noi come quello inglese occupavamo la settima e l’ottava posizione, quando Yuki ha avuto troppa fretta nel cercare di superare Pierre, finendo per scontrarsi con lui. Abbiamo parlato dopo la gara e gli ho detto che deve essere più disciplinato”. Il team principal della scuderia, però, non esclude un futuro insieme al classe 2000: “Ha delle buone probabilità di restare in AlphaTauri. Tutto dipenderà da lui e dalle sue prestazioni”. Infine, Tost ha risposto alle critiche di Helmut Marko elogiando Tsunoda: “I bambini problematici sono quelli davvero bravi, per questo mi piace Yuki. Preferisco le persone come lui ai santi. Yuki ha bisogno di tempo, sta crescendo e lavorerà sull’errore commesso a Silverstone”. LEGGI TUTTO

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    F1, gli steward di Spielberg accusano Sainz: “Non doveva scendere dalla macchina così presto”

    ROMA – Attimi concitati quelli vissuti da Carlos Sainz in occasione del Gp d’Austria, undicesima tappa stagionale del campionato di Formula 1, quando la sua Ferrari ha preso fuoco a causa di un problema al motore. Lo spagnolo ha dovuto abbandonare la vettura molto rapidamente per sfuggire alle fiamme ed in molti si sono lamentati dell’intervento tardivo degli steward. A tal proposito, la squadra di sicurezza del circuito di Spielberg ha rilasciato un comunicato ufficiale per fare chiarezza su quanto accaduto. Di seguito la nota integrale degli steward.
    La nota ufficiale
     “Dopo il tragico incidente di Jules Bianchi avvenuto nel 2014, le regole della FIA in merito ai recuperi in pista sono state inasprite in maniera drastica. E’ possibile intervenire solamente dopo le disposizioni della direzione gara. Da un lato ciò aumenta la sicurezza di piloti e commissari, dall’altro fa sì che s’intervenga con un pizzico di ritardo – si legge – La decisione di far intervenire l’autopompa si è rivelata corretta. In una situazione del genere, come accaduto in occasione dell’incidente di Romain Grosjean, gli estintori portatili non sono sufficienti – prosegue il comunicato – Un altro problema è stato che Sainz, comprensibilmente innervosito, è sceso troppo presto dalla monoposto. Se non avesse frenato così presto, non sarebbe stato necessario spingere il cuneo sotto la vettura in movimento”.
    “Ovviamente, guardando le immagini in tv e le registrazioni delle telecamere della pista dopo l’accaduto, si evince che alcune cose devono essere migliorate. Ne parleremo internamente e con i nostri collaboratori. Tuttavia, in una situazione eccezionale come questa – un incendio non capita tutti i giorni – i commissari hanno reagito bene. Nel giro di 30 secondi abbiamo avuto un’autopompa sul posto, un veicolo d’emergenza era pronto e addirittura un terzo stava arrivando. In questo modo, anche se Sainz non fosse riuscito a lasciare da solo il veicolo, avremmo potuto comunque proteggerlo nel miglior modo possibile. Prenderemo l’episodio come un’opportunità per migliorare ancora” conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta: “Addio Suzuki? 22 moto numero ideale per il campionato”

    ROMA – In vista della stagione 2023, la MotoGp perde un pezzo. Suzuki ha infatti deciso di dire addio alla classe regina, risolvendo il contratto originariamente fino al 2026 e privando il campionato di due moto. Ciononostante, non sembra per nulla preoccupato Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, ha detto ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Le parole di Ezpeleta
    “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni” ha aggiunto Ezpeleta, senza sbilanciarsi più di tanto, in merito alla risoluzione del contratto con Suzuki. Infine, l’altra novità del 2023 riguarda la Yamaha. Visto che RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato, in occasione del prossimo anno la Yamaha sarà l’unica scuderia a non avere un team satellite. “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi” ha spiegato il numero uno di Dorna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ezpeleta sull'addio di Suzuki: “Per il mondiale bastano 20 moto”

    ROMA – Con l’addio di Suzuki dalla MotoGp, a partire dalla prossima stagione la classe regina avrà 22 moto e non più 24. Un cambiamento indubbiamente significativo, che però non preoccupa Carmelo Ezpeleta. Il CEO di Dorna, pur non essendo particolarmente entusiasta della decisione della casa giapponese di lasciare la MotoGp, è apparso piuttosto tranquillo nelle parole rilasciate ai microfoni di Motorsport.com: “Per noi bastano già 20 moto per il mondiale, perciò trovo che 22 sia il numero ideale”.
    Sulla Yamaha
    Ezpeleta ha poi toccato altri due temi. Il primo è la risoluzione del contratto con la Suzuki, che legava le due parti fino al 2026, con il numero uno della Dorna si è limitato a dire: “Abbiamo raggiunto un accordo di principio con Suzuki dopo alcune discussioni”. Il secondo è la posizione della Yamaha, unica scuderia a non avere un team satellite nel 2023: “Credo che sia una situazione che riguarderà solamente la prossima stagione e non gli anni successivi”. RNF-Yamaha passerà infatti ad Aprilia al termine del campionato; tra i possibili sostituti, spicca il team VR46. LEGGI TUTTO

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    F1, Rosberg: “Amicizia con Hamilton? Nessun rimpianto”

    ROMA – Due dei protagonisti della lotta per il Mondiale di Formula 1 dal 2014 al 2016 sono stati sicuramente Lewis Hamilton e Nico Rosberg. I due, al volante della Mercedes, hanno dato vita a grandi battaglie che hanno contribuito a far sì che il rapporto s’incrinasse. “Quando lotti per il mondiale non esiste il concetto di ‘pace e amore’. Devi superare i tuoi limiti, specialmente quando ci sono due piloti di alto livello. Prima le cose andavano bene, ma non appena abbiamo iniziato a lottare per il campionato, gara dopo gara, si è accumulato tutto. Personalmente non ho alcun rimpianto” ha raccontato Rosberg ai microfoni di Eurosport.
    La quiete dopo la tempesta
    Dalla Formula 1 all’Extreme E, prosegue la lotta tra Nico e Lewis, ma senza quella competitività del Circus: “Oggi siamo tornati alla neutralità ed è un bene. Ci siamo trovati nuovamente a lottare uno contro l’altro, questa volta in Extreme E”. I due ex compagni possiedono infatti due squadre nell’Extreme E che, curiosamente, nell’ultima stagione hanno totalizzato lo stesso numero di punti. “E’ stato incredibile. Non eravamo a conoscenza che anche l’altro stava allestendo una squadra e, come se non bastasse, abbiamo fatto l’annuncio ufficiale a poche settimane di distanza” ha concluso Rosberg. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Voglio proseguire, non sto togliendo un sedile ai giovani”

    ROMA – Uno dei piloti con più esperienza in Formula 1 è sicuramente Fernando Alonso, che all’età di 40 anni ancora continua a farsi valere nel circus. Il veterano dell’Alpine ha parlato del suo futuro ai microfoni della testata olandese NOS: “Dopo l’estate si deciderà. Io mi sento bene e voglio proseguire. In uno sport come la Formula 1 l’unica cosa che conta è la velocità. Se le tue prestazioni non sono all’altezza allora si può dire che stai togliendo il sedile ad un giovane. Ma non è il mio caso visto che sono ancora veloce”.
    Il piano B di Alonso
    “Ho una scuola di kart e già un pilota in Formula 2, Clement Novalak. Spero che altri miei talenti riescano a trovare spazio in F3 e F4 nelle prossime stagioni – ha aggiunto Fernando che, indipendentemente da come proseguirà la sua carriera di pilota, ha già le idee chiare sul da farsi – Il mondo dei motori mi ha dato tanto ed è l’unico ambito in cui sono riuscito ad affermarmi. Mi sento in dovere di restituire tutto ciò” ha concluso il pilota dell’Alpine. Lo spagnolo occupa attualmente il 10° posto in classifica generale con 29 punti. Il suo miglior risultato stagionale è stato il 5° posto a Silverstone. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, onorificenza per Quartararo: Fabio diventa Cavaliere della Legion d'Onore

    ROMA – Il 14 luglio non è stata una giornata come le altre per Fabio Quartararo. Proprio in occasione della festa nazionale francese, el Diablo è stato omaggiato di un prestigioso riconoscimento. E’ stato infatti nominato Cavaliere dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore, onorificenza con decreto del 13 luglio del Presidente Emmanuel Macron. Prosegue dunque il 2022 da sogno per il pilota di MotoGp, protagonista di un Mondiale (finora) dominato ed in corsa per una potenziale doppietta dopo il titolo centrato l’anno scorso.
    Le parole di Poirier
    “Si tratta di una data storica che resterà impressa nel panorama sportivo francese. Il nostro campione del mondo ha meritato questo riconoscimento da parte della Nazione”. Queste le parole, riportate dal sito ufficiale della MotoGP, di Sebastien Poirier, presidente della Federazione Motociclistica francese. L’uomo non ha potuto far altro che elogiare Quartararo, primo pilota di MotoGp della storia ad essere insignito di tale riconoscimento, istituito addirittura da Napoleone Bonaparte all’inizio del 19° secolo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl dopo i test di Jerez: “Abbiamo capito cosa non va”

    JEREZ – Malgrado le ustioni riportate al piede destro, Stefan Bradl è abbastanza soddisfatto dei test MotoGp a Jerez nelle giornate di mercoledì 13 e giovedì 14 luglio. Il pilota tedesco, che sostituisce Marc Marquez in sella alla Honda, ha spiegato ai microfoni di Speedweek.com l’importanza dei due giorni trascorsi sul circuito spagnolo: “Siamo riusciti a fare dei progressi in condizioni di gran caldo, che troveremo anche a Spielberg, Misano, ecc. Dobbiamo prepararci a tali condizioni e lo sanno bene gli ingegneri Honda. Per il momento sono state avanzate delle idee su come migliorare il flusso d’aria interno”.
    Il pensiero di Bradl
    Servirà pazienza, però, visto che i problemi della Honda, specialmente in termini di velocità e passo gara, non verranno risolti dall’oggi al domani: “Sarà necessario del tempo, ma quantomeno sappiamo da dove partire. Abbiamo capito cosa non va, anche se temo che ci vorranno dei mesi prima di trovare una soluzione. Dovremo cambiare parti nell’area del telaio e credo che vedremo svariati aggiornamenti nel corso della stagione. Anche in vista della moto del prossimo anno, penso che gli ingegneri Honda proveranno i nuovi componenti in occasione delle gare autunnali” ha concluso il pilota teutonico, che può finalmente respirare dopo le sofferenze patite in pista a Jerez a causa del caldo. LEGGI TUTTO