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    MotoGp, Rins: “Avevo paura di non trovare una moto competitiva”

    ROMA – Avere una moto competitiva rappresenta un buon punto di partenza per un pilota di MotoGp. E sembra che sia stata questa proprio idea a guidare la scelta di Alex Rins, che ha firmato con la Honda LCR per il 2023. Così infatti lo spagnolo al podcast “Tank Slappers” di “Autosport”: “Ho avuto paura di perdere il mio lavoro o di andare a finire su una moto che non fosse competitiva. Sono molto contento perché non mi vedevo su una moto non ufficiale. Ho molta esperienza per ottimizzare la moto, quindi non mi vedevo in una posizione che non fosse quella di avere una moto ufficiale”.
    Retroscena di mercato
    Dopo che la Suzuki ha annunciato il suo addio alla classe regina, per Rins (così come per Joan Mir) si è aperta la ricerca di un’altra della per la prossima stagione. Alla fine il team di Lucio Cecchinello ha assicurato al classe 1995 un pacchetto ufficiale, ma Rins svela: “Potevo andare in Ducati, ma lì non mi potevano assicurare una moto di fabbrica. L’ho capito e ringrazio loro per l’opportunità, ma alla fine mi sono impegnato con Honda e questo mi rende molto felice”. Ora non resta che chiudere al meglio la stagione con la casa di Hamamatsu: “Ho molta voglia di provare la Honda, ma prima voglio provare a tornare sul podio e vincere ancora qualche gara con la Suzuki”, ha concluso Rins. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Yamaha tra presente e futuro: test a Motegi con un occhio a Silverstone

    ROMA – La Yamaha continua a lavorare in questa lunga pausa estiva della MotoGp. La casa dei Tre Diapason ha prenotato la pista giapponese di Motegi per alcuni test che hanno visto protagonista Cal Crutchlow, collaudatore per la scuderia campione del mondo con Fabio Quartararo. Il leader del Motomondiale si prepara al ritorno in pista a Silverstone il prossimo 7 agosto, consapevole che il suo team sta lavorando duramente per consegnargli una moto più competitiva per il 2023.
    Yamaha a due facce
    Il bilancio per la M1 presenta sin qui alcune contraddizioni. Dopo un avvio più che complicato, Fabio Quartararo si è concentrato sulla guida, mettendo da parte i problemi della Yamaha sulla velocità di punta. Il francese si è imposto con forza in Portogallo, Catalogna e Germania, collezionando anche tre secondi posti, che gli hanno consentito di raggiungere quota 172 in classifica piloti e la leadership del mondiale. Per quanto invece riguarda Franco Morbidelli, si registrano prestazioni sottotono. Tra l’italo-brasiliano e il nizzardo ci sono 147 punti di differenza a parità di moto. Una distanza troppo grande per garantirgli una sella nel 2023. A tal proposito, però, c’è un discreto ottimismo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Ciabatti: “Puntiamo al mondiale, ma basta con i ritiri”

    ROMA – La MotoGp è in ferie, ma i team continuano a lavorare ed è già tempo di primi bilanci. Paolo Ciabatti, team manager della Ducati, aveva parlato così prima della sosta: “Come costruttori possiamo ritenerci soddisfatti. Come brand siamo al top, ma vorremmo che i nostri piloti siano un po’ più concreti in pista. Su questo non possiamo essere contenti e dovremmo puntare a essere competitivi su ogni pista, anche quelle su cui la Ducati fa normalmente fatica. Per il titolo, finché la matematica non ci escluderà niente è perduto”. Ora che si tornerà a correre il 7 agosto prossimo a Silverstone, Pecco Bagnaia chercherà di ricucire lo strappo di 66 punti tra sé e il leader della classifica piloti, Fabio Quartararo.
    Concretezza e mentalità
    Un primo bilancio a due facce dunque quello fatto dal manager della casa di Borgo Panigale, che aggiunge: “Abbiamo poche chance per rientrare nella corsa al Motomondiale, ma ovviamente ci proveremo. Non sarà facile eguagliare la solidità di Quartararo e di Aleix Espargaro. Sappiamo che la moto è competitiva su ogni circuito e questo lo abbiamo dimostrato. Lavoriamo con i nostri piloti per lavorare sulla giusta mentalità. Cercheremo di fare in più punti possibili, sperando che non ci saranno più ritiri”. Poi un commento su Jack Miller, che nel 2023 tornerà in KTM: “Anche se Miller non sarà più con noi l’anno prossimo, sappiamo che farà di tutto per aiutarci”, ha concluso Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Un peccato non vedere il resto della lotta tra Verstappen e Leclerc”

    ROMA – “Un’altra vittoria per Verstappen ma è frustrante non avere Perez sul podio. È stata una grande battaglia tra l’olandese e Leclerc. Ad essere onesti, all’inizio della gara pensavamo che il nostro obiettivo principale fosse quello del 2° posto. Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe accaduto con Leclerc “. Così al termine del Gran Premio di Francia, Christian Horner, team principal della Red Bull, scuderia in testa a entrambe le classifiche della Formula 1 2022.
    L’elogio a Leclerc
    Il terzo ritiro stagionale di Charles Leclerc permette a Verstappen di allungare in classifica piloti. Tuttavia, il manager britannico afferma: “L’importante è che stia bene. Non so che cosa abbia contribuito all’incidente, ma posso solo dire che è un pilota molto forte. Lui e Max sono due ragazzi che stanno dando entrambi il massimo, tant’è che le loro auto sono al limite oggi. La sua sfortuna è la nostra fortuna oggi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, ora gli “zero” pesano: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La stagione di Formula 1 della Ferrari è stata caratterizzata dai problemi di affidabilità che hanno frenato il rendimento dei due piloti. Quando poi ci si mettono anche gli errori personali, come successo a Chalres Leclerc nel Gp di Francia, finito a muro mentre era leader della gara, ecco che il ritardo da Verstappen nella classifica piloti rischia di essere quasi irrecuperabile. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui il 50% della gare ha visto almeno una Rossa chiudere a zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc a muro nel GP di Francia: la Ferrari si dispera
    Ferrari, così non va
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. In sintesi, meglio portare la macchina al traguardo con costanza che mettere a segno singole vittorie. In questo la Red Bull fa scuola quest’anno, mentre la Ferrari dovrà assolutamente inverti la rotta per sperare di avere ancora qualche chance mondiale. LEGGI TUTTO

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    Leclerc, autocritica Ferrari: la scelta emoziona ma spiazza

    «Siamo fuori di testa ma diversi da loro». Forse solo i Maneskin sono in grado di spiegare come sia possibile coniugare una “SF 75”, la cui competitività è fuori discussione, con la modestia del capitale umano di una Ferrari che al volante e al “muretto” ha la stessa tenuta di un colabrodo. In Francia non è tanto a stupire l’incidente di un Charles Leclerc che proprio nel momento in cui sembra risolvere il duello con Mark Verstappen, va “a muro”. E tutto questo in un circuito giocattolo dove le barriere bisogna andarsele a cercare.

    Quello che colpisce è l’atteggiamento del dopo corsa. Molto simile a quello di un bambino imbarazzato chiamato dai genitori a giustificarsi per una marachella. Mani dietro la schiena e sguardo basso. Segno di una fragilità capace di mandare in frantumi qualsiasi talento.  E tutto questo proprio nel momento in cui la Ferrari aveva deciso di consegnargli il ruolo di prima guida. Con un Carlos Sainz pronto al sacrificio. Ma poi in pista lo spagnolo, partito dall’ultima fila per il cambio del motore, fa la gara della vita.Alla quale Charles Leclerc non fa che rispondere con una resa incondizionata che rischia di trasferirsi a tutta la Ferrari. L’incertezza del francese diventa l’incertezza dell’intera squadra. Capace di dare il meglio di sé in qualifica, ma spesso balbettante in gara, e un campione incerto può essere un gran pilota ma non un grande leader.

    Leader

    E di leader in pista ce ne sono tanti. A partire da un Max Verstappen, le cui spalle sono blindate da un team che pende dalle sue labbra. E non tutti perdono il loro tempo in castigo dietro la lavagna.Lewis Hamilton e George Russell su quella lavagna sono pronti a scrivere a caratteri cubitali. E tutto questo grazie anche alle ripetute pause prestazionali della Ferrari che hanno consentito l’inaspettato recupero della Mercedes e della McLaren.Per Maranello il tempo della ricreazione è finito. La campanella ha suonato. È l’ora di tornare in classe. 

    Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari LEGGI TUTTO

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    Ferrari, quanto pesano i ritiri: il confronto con la Red Bull

    ROMA – La Ferrari, chiusa la dodicesima tappa del mondiale di Formula 1 2022 in Francia, si ritrova a fare i conti con i punti perduti. Il ritiro di Leclerc, finito a muro mentre era leader del Gran Premio al Paul Ricard, pesa in ottica classifica piloti costringendo il monegasco a una rimonta quasi impossibile su Max Verstappen. Sulle 12 gare finora disputate, infatti, in 6 occasioni uno tra Charles Leclerc e Carlos Sainz si è dovuto ritirare o per errori tecnici o per problemi di affidabilità. Insomma, sin qui una gara su due ha visto almeno una Rossa fare zero punti, mentre alla Red Bull è successo solo 4 volte in tutta la stagione, un dato che fa riflettere sull’affidabilità della Ferrari e giustifica il vantaggio sia nel mondiale piloti che in quello costruttori da parte della scuderia di Milton Keynes.Guarda la galleryLeclerc, il ritiro clamoroso nel GP di Francia: che errore per la Ferrari
    Tutti i ritiri sin qui
    La Red Bull, infatti, dopo essere partita con un doppio zero in Bahrain, ha sistemato i propri problemi di affidabilità con il campione del mondo in carica a ritirarsi anche in Australia, ma infilando poi un filotto che lo ha portato fino alla testa della classifica. Per la Ferrari, invece, i problemi iniziano proprio a Melbourne con Sainz a chiudere con uno zero in classifica, seguito da un altro ritiro dello spagnolo a Imola e da quello di Leclerc a Barcellona. A Baku, poi, addirittura entrambe le F1-75 non finiscono la gara, macchina in fiamme per Sainz in Austria e adesso le barriere impattate da Leclerc in Francia. Una marea di punti persi per la Ferrari, che poi non ha più visto Verstappen commettere errori, mentre Perez si è ritirato in Canada e in Austria. A pesare sulla classifica, quindi, sono soprattutto i ritiri confermando come i campionati si vincono portando a termine le gare e non arrivando davanti agli altri in qualche gara. LEGGI TUTTO

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    F1, diretta tv Gp Ungheria: orari e programmazione

    ROMA – Archiviato il Gran Premio di Francia, la Formula 1 riparte dal Gran Premio di Ungheria, tredicesimo appuntamento della stagione. Lo zero di Charles Leclerc a Le Castellet rende ora difficile la corsa al titolo della Ferrari, con il monegasco che all’Hungaroring è chiamato al riscatto. Il programma partirà venerdì 29 luglio con le prove libere 1 alle 14, mentre alle ore 17 si svolgeranno le seconde prove libere. Sabato appuntamento con le prove libere 3 alle 13, mentre le qualifiche sono previste alle 16. L’appuntamento con la gara è fissato invece domenica 31 luglio alle ore 15.
    Come vedere il Gran Premio in tv
    Il Gran Premio di Ungheria sarà trasmesso interamente in diretta tv su Sky Sport Formula 1 (canale 207), Sky Sport Uno e in streaming su Sky Go e NOW. Qualifiche e gara saranno visibili anche in differita su TV8, mentre su corrieredellosport.it sarà possibile seguire LIVE la gara.
    Il programma completo:
    Venerdì 29 luglio
    PL1: 14:00
    PL2: 17:00
    Sabato 30 luglio
    PL3: 13:00
    Qualifiche: 16:00
    Domenica 31 luglio
    Gara: 15:00 LEGGI TUTTO