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    MotoGp, Bastianini: “Pausa importante per capire i miei errori”

    ROMA – La MotoGp torna a correre questo weekend dopo un lungo periodo a motori spenti. La prossima gara è una classica del Motomondiale: il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone. E i piloti della Gresini sono tornati al lavoro, carichi per tornare in pista. Queste le parole di Enea Bastianini al sito ufficiale della sua scuderia: “Finalmente si riparte. La pausa è stata molto utile per resettare e mettere a fuoco gli errori commessi nella prima parte di stagione. Silverstone mi piace molto e voglio assolutamente ottenere un buon risultato per tornare ai nostri livelli. Siamo stati troppo altalenanti fino ad ora, e in questa seconda parte vogliamo essere più costanti”.
    Di Giannantonio motivato
    Queste invece le impressioni del suo compagno di box Fabio Di Giannantonio, che si approccerà per la prima volta da pilota di classe regina al leggendario circuito britannico: “Silverstone è una pista pazzesca. A me piacciono praticamente tutte, ma questa è davvero fantastica. Arriviamo dopo una buona pausa che ci è servita a ricaricare le batterie tra vacanza, allenamenti e World Ducati Week. Siamo sicuramente pronti: la speranza è ripartire da dove abbiamo lasciato e continuare a costruire per tutta la seconda parte di stagione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “L'avventura in KTM mi dà tanta motivazione”

    ROMA – “Non mi sarei preoccupato in alcun modo di tornare in Pramac. Ma poi si è presentata l’opportunità in KTM e questo trasferimento porta con sé nuove motivazioni“. Sono queste le parole di Jack Miller, pronunciate a Speedweek, che svela i retroscena della trattativa che lo ha portato al ritorno con la casa austriaca. L’australiano è pronto a scendere in pista per la ripresa della MotoGp, che fa tappa a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa stagionale e lo farà ancora con la Desmosedici, di cui elenca i punti da migliorare: “Il grip non è eccezionale nei primi giri. Ma non appena il serbatoio si svuota e diventa più leggero e l’aderenza migliora, puoi spingere di più”.
    Desmosedici da rivedere
    Il pilota di Townsville dopo cinque stagioni lascerà la Ducati. Un periodo che gli ha permesso di conoscere al meglio la moto e che lo porta ad affermare: ” Ovviamente non vuoi stressare troppo la gomma posteriore in quella fase. Ecco perché devi adattare il tuo stile di guida, perché il bilanciamento della moto cambia nel corso della gara. Le FP4 sono utili per testare il tuo ritmo di gara e devi usare le gomme usate il più possibile”. Miller è infatti salito sul podio solo tre volte in questa stagione. Un bottino che il ducatista sperava essere più consistente. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Potevo tornare in Pramac, poi l'opportunità con KTM”

    ROMA – Jack Miller è pronto a scendere in pista per la ripresa della MotoGp, che fa tappa a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna, dodicesima tappa stagionale. L’australiano l’anno prossimo lascerà Ducati per tornare in KTM. Queste le sue parole a Speedweek su questa trattativa: “Non mi sarei preoccupato in alcun modo di tornare in Pramac. Ma poi si è presentata l’opportunità in KTM e questo trasferimento porta con sé nuove motivazioni“. Miller è però determinato a terminare al meglio la stagione con la casa di Borgo Panigale, pur essendo consapevole dei punti deboli della Desmosedici: “Il grip non è eccezionale nei primi giri. Ma non appena il serbatoio si svuota e diventa più leggero e l’aderenza migliora, puoi spingere di più”.
    Le parole di Miller
    Nessuna vittoria quest’anno per il pilota di Townsville, che dopo cinque stagioni lascerà la Ducati. Un periodo che gli ha permesso di conoscere al meglio la moto, con cui ha raccolto appena tre podi finora in questo 2022. ” Ovviamente – dice Miller- non vuoi stressare troppo la gomma posteriore in quella fase. Ecco perché devi adattare il tuo stile di guida, perché il bilanciamento della moto cambia nel corso della gara. Le FP4 sono utili per testare il tuo ritmo di gara e devi usare le gomme usate il più possibile”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc dice addio al mondiale: “Con gare così impossibile crederci”

    ROMA – “Non possiamo sperare di vincere il campionato se facciamo gare del genere. Non so cosa dire, le mie gomme medie erano buone. Avevo un buon feeling. Non capisco”. Le parole di Charles Leclerc ai microfoni di Canal+ dopo il Gran Premio di Ungheria, hanno il sapore della resa. A Budapest, infatti, una strategia rivedibile da parte della scuderia italiana costringe il pilota monegasco ad accontentarsi di un sesto posto che serve a poco o nulla nella lotta mondiale e che lo fa precipitare ad 80 punti dal leader, Max Verstappen, vincitore anche in Ungheria.
    Speranze al lumicino
    Eppure prima del Gp d’Ungheria, Charles Leclerc era apparso fiducioso di poter rimontare in classifica partendo proprio dall’Hungaroring. Il 10° posto dal quale era scattato Verstappen in griglia, poi, aveva alimentato l’entusiasmo in casa Ferrari, smorzato però da una gara rocambolesca quanto mal gestita dalla scuderia italiana. Da terzo, Leclerc ha tagliato il traguardo in sesta posizione e i punti da Max Verstappen – da decimo a primo in una rimonta figlia di una strategia perfetta della Red Bull – ora salgono a 80. Un gap che nessuno è mai riuscito a rimontare in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1. Leclerc e un mondiale quasi impossibile: nessuno ha mai colmato un gap così ampio

    ROMA – Si allontana sempre più il sogno mondiale per Charles Leclers. Il pilota della Ferrari, a cui ora non resta che vincere tutte le gare che rimangono in questa stagione e sperare, si aggrappa all’aritmetica per continuare a crederci, ma ora l’impresa diventa davvero titanica. Dopo il Gran Premio d’Ungheria, il vantaggio di Max Verstappen è infatti salito a 80 punti sul pilota della Rossa, un divario che nella storia del mondiale nessuno è mai riuscito a colmare. La rimonta più entusiasmante l’ha infatti firmata Sebastian Vettel, che nel 2012 si è preso il suo secondo titolo mondiale dopo aver recuperato 44 punti a Fernando Alonso, che prenderà proprio il posto del tedesco in Aston Martin il prossimo anno.
    Errori e speranze
    In Ferrari i precedenti non mancano e in questa pausa estiva Leclerc potrebbe ispirarsi all’impresa di Kimi Raikkonen, che nel 2007 portò a Maranello quello che è finora l’ultimo campionato piloti conquistato dal Cavallino. Il finlandese rimontò 26 punti a Lewis Hamilton, vincendo il mondiale con un solo punto di vantaggio. Gli errori di strategia del muretto italiano pesano però sulla classifica del classe 1997, che potrebbe non essere in grado di replicare i capolavori firmati da Michael Schumacher (2003, -16 punti da Raikkonen) e da Jody Scheckter, che nel 1979 recuperò 17 punti a Jacques Laffite. Sebbene, dunque, le statistiche sembrano fare il tifo per Verstappen, Leclerc sembra crederci ancora. I punti che lo separano dall’olandese sono tanti, ma non è ancora detta l’ultima parola. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc getta la spugna: “Impossibile credere al titolo con gare così”

    ROMA – Il mondiale, adesso, è quasi una missione impossibile. Charles Leclerc, dopo ilGran Premio di Ungheria, è consapevole che la sua rimonta, qualora dovesse completarsi, avrebbe tanto il sapore di un miracolo sportivo . Il sesto podo dell’Hungaroring, un risultato non certo soddisfacente e figlio di una strategia non elaborata al meglio dal muretto Ferrari, ha condannato il monegasco che, ai microfoni di Canal+, non nasconde la sua delusione: “Non possiamo sperare di vincere il campionato se facciamo gare del genere. Non so cosa dire, le mie gomme medie erano buone. Avevo un buon feeling. Non capisco”.
    Verstappen in fuga
    Eppure prima del Gp d’Ungheria, Charles Leclerc era apparso fiducioso di poter rimontare in classifica partendo proprio dall’Hungaroring. Il 10° posto dal quale era scattato Verstappen in griglia, poi, aveva alimentato l’entusiasmo in casa Ferrari, smorzato però da una gara rocambolesca quanto mal gestita dalla scuderia italiana. Alla luce della rimonta di Max Verstappen – sospinto anche da una strategia perfetta della Red Bull – i punti tra i due rivali al titolo toccano quota 80. E la storia dice che nessun pilota è mai riuscito nell’impresa di rimontare una tale distanza in classifica. LEGGI TUTTO

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    F1. Leclerc, la rimonta mondiale è quasi impossibile: nessuno ha mai recuperato tanti punti

    ROMA – Per Charles Leclerc il sogno mondiale è quasi sfumato. Solo l’aritmetica, infatti, tiene a galla il pilota della Ferrari, a cui ora non resta che vincere tutte le gare che rimangono in questa stagione e sperare. Dopo il Gran Premio d’Ungheria, il vantaggio di Max Verstappen è salito a 80 punti sul pilota della Rossa, un divario che nella storia del mondiale nessuno è mai riuscito a colmare. La rimonta più entusiasmante l’ha infatti firmata Sebastian Vettel, che nel 2012 si è preso il suo secondo titolo mondiale dopo aver recuperato 44 punti a Fernando Alonso, che prenderà proprio il posto del tedesco in Aston Martin il prossimo anno.
    Missione (quasi) impossibile
    In Ferrari i precedenti non mancano e in questa pausa estiva Leclerc potrebbe ispirarsi all’impresa di Kimi Raikkonen, che nel 2007 portò a Maranello quello che è finora l’ultimo campionato piloti conquistato dal Cavallino. Il finlandese rimontò 26 punti a Lewis Hamilton, vincendo il mondiale con un solo punto di vantaggio. Gli errori di strategia del muretto italiano pesano però sulla classifica del classe 1997, che potrebbe non essere in grado di replicare i capolavori firmati da Michael Schumacher (2003, -16 punti da Raikkonen) e da Jody Scheckter, che nel 1979 recuperò 17 punti a Jacques Laffite. La storia, quindi, sembra condannare Leclerc che, nonostante gli 80 punti di distacco, vuole crederci provando a firmare la più grande delle rimonte mai messe in scena. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso in Aston Martin: lo spagnolo prenderà il posto di Vettel

    ROMA – Fernando Alonso correrà con la Aston Martin nella Formula 1 2023. Lo spagnolo ha infatti firmato un contratto pluriennale con la scuderia britannica e prenderà il posto di Sebastian Vettel, che alla fine di questa stagione si ritirerà dal paddock dopo quattro mondiali conquistati. “La Aston Martin ha chiaramente l’energia e l’impegno per vincere ed è quindi una delle squadre più emozionanti. Conosco Lawrence (CEO della scuderia, ndr) e Lance (pilota e figlio di Lawrence Stroll, ndr) da molti anni ed è ovvio che hanno l’ambizione e la passione per avere successo. Ho visto come il team ha attratto persone fantastiche con pedigree vincenti e sono diventato consapevole dell’enorme impegno per nuove strutture e risorse a Silverstone. Nessuna scuderia in Formula 1 oggi sta dimostrando una visione più grande e un impegno assoluto per vincere e questo la rende un’opportunità davvero eccitante per me”, ha detto Alonso nel comunicato ufficiale che annuncia il suo arrivo al posto del tedesco.
    Ancora in pista
    Alonso dunque, a 41 anni, è pronto a ripartire da zero con un’altra scuderia. “Ho ancora la fame e l’ambizione di lottare per essere in prima linea e voglio far parte di un’organizzazione impegnata ad imparare, svilupparsi e avere successo. Sappiamo tutti che c’è molto da fare per arrivare in testa e che dobbiamo dare fondo tutte le nostre energie per lavorare insieme e trovare la prestazione. La passione e la voglia di mettersi in mostra a cui ho assistito mi convincono a continuare nella mia passione e nel mio impegno per questo sport. Ho intenzione di vincere ancora e quindi devo cogliere le opportunità che mi sembrano appropriate”, ha concluso Alonso. LEGGI TUTTO