consigliato per te

  • in

    MotoGp, Marini: “Non ho ancora feeling con la moto”

    ROMA – Da decimo a dodicesimo, imbottigliato nel traffico e incapace di prendere il largo. È stata questa la gara di Luca Marini al Gran Premio di Gran Bretagna, che il pilota della VR46 sintetizza così nelle sue parole riporate da “Speedweek”: “La mia gara è stata già compromessa in curva 1, perché sono andato lungo e ho perso posizioni. Ho dovuto recuperare e pensavo che i piloti davanti potessero staccarsi, ma invece per un gruppo numeroso”. Per il pilota italiano il problema è stato il ritmo, mai arrivato sull’asfalto di Silverstone: “Il mio passo era troppo lento in gara, come squadra ci manca ancora qualcosa. Non ho ancora sviluppato un buon feeling con la moto, quindi non posso ancora dare il 100 percento”, ha infatti confermato.
    Il problema della gomme
    Insomma, cantieri ancora aperti per la scuderia di Valentino Rossi, che sogna di andare ancora a podio in questa stagione di MotoGp, dopo il secondo posto di Bezzecchi ad Assen. Tuttavia, i problemi di Marini persistono, come ribadisce lo stesso fratello del Dottore: “Dobbiamo lavorare ancora. La moto funziona un po’ diversamente con questa combinazione di gomma media e dura, motivo per cui ho avuto problemi con la curva. Comunque sono stato abbastanza forte in frenata e sono riuscito a guadagnare qualche posizione”. “Il feeling con le gomme era diverso rispetto a venerdì e sabato, ma ho comunque cercato di spingere verso metà gara. Negli ultimi quattro giri, invece, la gomma posteriore sul fianco destro era completamente usurata”, ha poi concluso Marini, costretto a cambiare strategia con gli pneumatici dopo le impressioni negative raccolte in pista nella giornata di sabato, dove la soft posteriore non ha funzionato. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Hamilton ricorda Abu Dhabi: “Avevo paura, ho pensato di smettere”

    ROMA – Prima la delusione, poi il lungo silenzio stampa. Per Lewis Hamilton non deve essere stato facile mandare più il boccone amaro del Gran Premio di Abu Dhabi della scorsa stagione, con Max Verstappen che gli ha negato la gioia dell’ottavo titolo iridato in Formula 1. Attimi di sconforto e rabbia, che il pilota britannico ricorda in un’intervista a “Vanity Fair”: “Quando ho visto come si stavano sviluppando le cose, le mie peggiori paure si sono fatte largo. Pensavo: ‘Non è possibile che mi freghino, non esiste. Non succederà mai, non possono fregarmi‘”. “Non so – continua il britannico – se riesco ad esprimere a parole la sensazione che ho provato. Ricordo di essermi seduto lì, incredulo. Non avevo più forze. È stato uno dei momenti più difficili da molto tempo a questa parte. Sapevo cosa fosse successo. Sapevo quali decisioni erano state prese e perché. Sapevo che qualcosa non andava. Sicuramente dopo quella gara ho valutato se continuare o meno la mia carriera in Formula 1″.
    Nuovi obiettivi
    Archiviato il 2021, per Hamilton si è trattato di fare i conti con un’altra amara verità. La Mercedes W13, infatti, non è all’altezza del titolo mondiale. Dopo alcune gare sottotono, però, è scattato l’orgoglio del campione: “Dopo Abu Dhabi ho pensato di smettere – ha detto Hamilton – ma mi sento ancora in missione. Sento che quest’anno riuscirò a vincere un Gran Premio e sarei un bugiardo se dicessi che non sto pensando di continuare dopo il 2023”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Marini: “A Silverstone gara compromessa in partenza”

    ROMA – “La mia gara è stata già compromessa in curva 1, perché sono andato lungo e ho perso posizioni. Ho dovuto recuperare e pensavo che i piloti davanti potessero staccarsi, ma invece per un gruppo numeroso”. Sono queste le parole di Luca Marini, riportate da “Speedweek”, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, che per lui si è chiuso con un dodicesimo posto. Per il pilota del VR46 Racing Team il problema è stato il ritmo, mai arrivato sull’asfalto di Silverstone: “Il mio passo era troppo lento in gara, come squadra ci manca ancora qualcosa. Non ho ancora sviluppato un buon feeling con la moto, quindi non posso ancora dare il 100 percento”, ha infatti confermato.
    Le parole di Marini
    Insomma, cantieri ancora aperti per la scuderia di Valentino Rossi, che sogna di andare ancora a podio in questa stagione di MotoGp, dopo il secondo posto di Bezzecchi ad Assen. Tuttavia, i problemi di Marini persistono, come ribadisce lo stesso fratello del Dottore: “Dobbiamo lavorare ancora. La moto funziona un po’ diversamente con questa combinazione di gomma media e dura, motivo per cui ho avuto problemi con la curva. Comunque sono stato abbastanza forte in frenata e sono riuscito a guadagnare qualche posizione. Il feeling con le gomme era diverso rispetto a venerdì e sabato, ma ho comunque cercato di spingere verso metà gara. Negli ultimi quattro giri, invece, la gomma posteriore sul fianco destro era completamente usurata”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Shwartzman: “Impaziente di guidare la F1-75. Un posto in F1? È troppo presto”

    ROMA – “Sono un po’ emozionato all’idea. Non so ancora di preciso in quali appuntamenti sarò in pista, ma sarà indubbiamente un bel momento”. Robert Shwartzman (22 anni) si preapara così alle due sessioni di prove libere che lo aspettano con la Ferrari in Formula 1 alla ripresa del mondiale. Il pilota dell’Acadedmy Ferrari nel frattempo resta a Maranello per supportare la squadra dal garage remoto: “Sono orgoglioso di poter guidare una Ferrari in un weekend di gara, e anche molto interessato a verificare il lavoro di correlazione fatto con gli ingegneri al simulatore. Abbiamo speso così tante ore per migliorare la monoposto virtuale e portarla il più possibile vicino alla realtà, che adesso non vedo l’ora di toccare con mano i risultati di questo lavoro”, ha aggiunto.Guarda la galleryLeclerc, il nuovo yacht si chiama Sedici e costa 4 milioni di euro
    Il lavoro di Shwartzman
    Conquistare un sedile per un intero campionato, però, è tutta un’altra cosa. E per ora Shwartzman si concentra sul suo compito: “Il mio ruolo è quello di ‘race support’. La nostra è come se fosse una terza macchina, ovviamente virtuale, che gira nelle prove libere. L’adrenalina della pista mi manca, certo, ed è stato già diverso quando ho girato al Mugello, perché sono tornato a dover fare i conti con la forza ‘G’ reale, e senti quel feeling di quando ti avvicini al limite”. L’obiettivo di correre in Formula 1, tuttavia, è l’obiettivo principe del pilota russo con passaporto israeliano: “Farò il massimo che posso per riuscire ad avere un’opportunità. Poi la decisione sarà presa con Ferrari, ma al momento è un po’ presto, vedremo. Ovviamente spero che il lavoro che sto facendo in questa stagione mi possa essere d’aiuto”. Infine il pilota 22enne racconta delle sessioni al simulatore con Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Facciamo delle prove, poi ci confrontiamo e capita che mi rivolgano delle domande su cosa ritenga meglio, ad esempio, tra due soluzioni. È un lavoro di gruppo”, ha concluso Shwartzman. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, l'annuncio di Ben Sulayem: “Per il 2023 nuovo regolamento anti-porpoising”

    ROMA – La Formula 1 è destinata a cambiare ancora per il 2023. Tutta colpa del porpoising, con il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che sui social dichiara: “Dopo aver discusso la questione del porpoising con tutti i 20 piloti della Formula 1 e con i 10 team principal, sono felice di confermare che presenteremo il Regolamento Tecnico 2023 aggiornato al WMSC questa settimana per affrontare questo problema, oltre alle misure già adottate per il resto di questa stagione”. Nuovo regolamento in cantiere dunque per il 2023, mentre le “misure già adottate” contro i saltellamenti, a cui l’ex pilota di rally fa riferimento, saranno introdotte dal prossimo Gran Premio, che si correrà in Belgio il 28 agosto prossimo.
    Le nuove disposizioni
    Nel dettaglio, il Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA andrà ad esaminare una serie di proposte per evitare il saltellamento delle vetture, che potrebbe avere ripercussioni sulla salute dei piloti. Le monoposto a effetto suolo dovrebbero essere quindi sollevate di 25 mm rispetto all’assetto attuale, con controlli sulla deflessione laterale del fondo più rigorosi. Dal Gp di Spa-Francorchamps, invece, le scuderie dovranno montare pattini più rigidi, effettuare test più stringenti sul suo degrado e rimanere nella frequenza di saltellamenti dettati dalla Federazione. Tuttavia, il porpoising sembra essere già stato arginato anche da quei team che ne risentivano di più (Mercedes e McLaren), con Ferrari e Red Bull che avrebbero provato fino all’ultimo a opporsi a queste nuove misure, le quali potrebbero favorire i rivali. Insomma, la stagione in corso non è ancora terminata e la nuova è già in cantiere, per una Formula 1 che si prepara per un 2023 altrettanto entusiasmante. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Beirer: “In Tech3 c'è ancora una sella da decidere”

    ROMA – La Tech3 Factory Racing è ancora alla ricerca di un pilota da affiancare a Pol Espargaro, ai saluti con la Honda. Ed è lo stesso direttore di KTM Motorsports, Pit Beirer, ad annunciarlo ai microfoni ufficiali della MotoGp: “La questione riguarda i due piloti della Tech3 e uno di loro è praticamente deciso (Pol Espargaro, ndr). Ma il secondo posto è decisamente aperto”. Il manager tedesco rende noto poi che prima del Gran Premio di Austria (21 agosto) verrà ufficializzato il primo pilota, che dovrebbe essere proprio il compagno di scuderia di Marc Marquez.
    Beirer temporeggia
    Il duello per la seconda guida dovrebbe invece riguardare due giovani alfieri. Uno è Remy Gardner, già pilota della Tech3 KTM Factory Racing, mentre si fa strada la tentazione Augusto Fernandez, autore si prestazioni eccezionali il Moto2, che gli sono valse la vetta momentanea della classifica ai danni di Celestino Vietti. Alla luce di questa incertezza, il direttore di KTM vuole indugiare ancora e afferma: “Stiamo guardando alla nuova generazione di piloti. Quindi dobbiamo aspettare ancora un po’. Vogliamo aspettare ancora un po’”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Ben Sulayem annuncia: “Nuovo regolamento per arginare il porpoising”

    ROMA – “Dopo aver discusso la questione del porpoising con tutti i 20 piloti della Formula 1 e con i 10 team principal, sono felice di confermare che presenteremo il Regolamento Tecnico 2023 aggiornato al WMSC questa settimana per affrontare questo problema, oltre alle misure già adottate per il resto di questa stagione”. Scrive così sui social Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, che annuncia un nuovo regolamento per la prossima stagione della Formula 1. Mentre le “misure già adottate”, a cui l’ex pilota di rally fa riferimento, saranno introdotte dal prossimo Gran Premio, che si correrà in Belgio il 28 agosto prossimo.
    Il nuovo regolamento
    Nel dettaglio, il Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA andrà ad esaminare una serie di proposte per evitare il saltellamento delle vetture, che potrebbe avere ripercussioni sulla salute dei piloti. Le monoposto a effetto suolo dovrebbero essere quindi sollevate di 25 mm rispetto all’assetto attuale, con controlli sulla deflessione laterale del fondo più rigorosi. Dal Gp di Spa-Francorchamps, invece, le scuderie dovranno montare pattini più rigidi, effettuare test più stringenti sul suo degrado e rimanere nella frequenza di saltellamenti dettati dalla Federazione. Tuttavia, il porpoising sembra essere già stato arginato anche da quei team che ne risentivano di più (Mercedes e McLaren), con Ferrari e Red Bull che avrebbero provato fino all’ultimo a opporsi a queste nuove misure, le quali potrebbero favorire i rivali. Un delicato gioco sportivo, nonché politico, all’interno del paddock, che potrebbe cambiare il volto delle monoposto per la prossima annata di Formula 1. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Shwartzman: “Non vedo l'ora di guidare la F1-75”

    ROMA – A 22 anni Robert Shwartzman coltiva il suo sogno di approdare in Formula 1 con la Ferrari. Il pilota russo con passaporto israeliano però realizzerà presto il suo obiettivo, visto che – come da regolamento – gli spettano due sessioni di prove libere con la F1-75. “Sono un po’ emozionato all’idea. Non so ancora di preciso in quali appuntamenti sarò in pista, ma – dice Shwartzman in un’intervista a “Motorsport” – sarà indubbiamente un bel momento. Sono orgoglioso di poter guidare una Ferrari in un weekend di gara, e anche molto interessato a verificare il lavoro di correlazione fatto con gli ingegneri al simulatore. Abbiamo speso così tante ore per migliorare la monoposto virtuale e portarla il più possibile vicino alla realtà, che adesso non vedo l’ora di toccare con mano i risultati di questo lavoro”.
    Le parole di Shwartzman
    Conquistare un sedile per un intero campionato, però, è tutta un’altra cosa. E per ora Shwartzman resta a Maranello: “Il mio ruolo è quello di ‘race support’. La nostra è come se fosse una terza macchina, ovviamente virtuale, che gira nelle prove libere. L’adrenalina della pista mi manca, certo, ed è stato già diverso quando ho girato al Mugello, perché sono tornato a dover fare i conti con la forza ‘G’ reale, e senti quel feeling di quando ti avvicini al limite”. L’obiettivo di correre in Formula 1, tuttavia, è l’obiettivo principe del pilota dell’Academy Ferrari: “Farò il massimo che posso per riuscire ad avere un’opportunità. Poi la decisione sarà presa con Ferrari, ma al momento è un po’ presto, vedremo. Ovviamente spero che il lavoro che sto facendo in questa stagione mi possa essere d’aiuto”. Poi Shwartzman parla del rapporto con Charles Leclerc e Carlos Sainz: “Facciamo delle prove, poi ci confrontiamo e capita che mi rivolgano delle domande su cosa ritenga meglio, ad esempio, tra due soluzioni. È un lavoro di gruppo”. LEGGI TUTTO