consigliato per te

  • in

    F1, Marko elogia Verstappen: “Il miglior pilota che abbiamo mai avuto”

    ROMA – Helmut Marko non si è risparmiato nell’elogiare Max Verstappen, che dopo la prima metà di stagione è primo in solitaria nella classifica piloti di Formula 1, con un vantaggio di 80 punti su Charles Leclerc. il consigliere della Red Bull non ha avuto dubbi nel definire l’olandese il pilota più forte che abbia mai corso per la scuderia di Milton Keynes: “Verstappen è chiaramente il pilota migliore che abbiamo mai avuto – ha detto ai microfoni di “Motorsport-total” -. Dopo aver vinto il campionato del mondo, ha cementificato ulteriormente le sue sicurezze. Ed è ancora più veloce, prende meno rischi e consuma meno le gomme. Con una vettura che si adatta meglio a Max, il fattore Verstappen si evidenzia di nuovo.Quando si dispone di un pilota così eccezionale, è importante sfruttarne tutto il potenziale”. 
    Il commento di Marko
    “Perez potrebbe essere tornato indietro a livello di prestazioni, ma essere compagni di squadra di Verstappen non è facile – ha aggiunto -. A Max piace una vettura sovrasterzante, non gli interessa nulla del posteriore. In fin dei conti, si tratta di rendere la macchina il più veloce possibile”. Poi qualche parola sulla lotta al titolo, con Verstappen che potrebbe anche chiudere sempre al secondo posto per portare a casa il secondo Mondiale di fila: “È vero, ma non è né il suo né il nostro obiettivo. Sarebbe inoltre estremamente rischioso. Lo abbiamo visto l’anno scorso, quando improvvisamente abbiamo ottenuto solo secondi posti. Dobbiamo ancora vincere tre o quattro gare. Se poi la Mercedes riuscisse a vincere qualche gara, sarebbe ancora meglio per noi e peggio per la Ferrari, che invece deve essere perfetta per avere qualche possibilità”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti su Oliveira: “Non eravamo pronti a offrirgli un contratto”

    ROMA – Le strade di Miguel Oliveira e il team Gresini avrebbero potuto incrociarsi a partire dalla prossima stagione di MotoGp. La trattativa, però, è mai decollata, e il portoghese ha chiuso con Apirlia per il suo passaggio nel team RNF, che dall’anno prossimo sarà satellite della casa di Noale. A spiegare maggiori retroscena è stato il direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti: “Abbiamo parlato sia con Oliveira che con Raul Fernandez – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Con il portoghese la situazione sembrava promettente, ma abbiamo avuto necessità di ricevere l’approvazione del team Gresini. Quest’anno eravamo noi a pagare Bastianini, in quanto in possesso di un contratto diretto con noi. Ma in linea di principio intendiamo pagare solamente i piloti ufficiali e Pramac. Gli altri clienti si confrontano con noi, ma fanno le proprie scelte. Quindi è servito del tempo per le negoziazioni con Oliveira, ma nel frattempo si è inserita l’Aprilia con una buona offerta che lui ha accettato. Ed è comprensibile, perché non eravamo pronti a offrirgli un contratto a in quel momento”.
    Il commento di Ciabatti
    “Quando poi Alex Marquez ha parlato direttamente con la Gresini Racing, ha chiuso un accordo che ha soddisfatto ambo le parti – ha aggiunto Ciabatti -. Io ho parlato con Oliveira e suo padre Paulo sul camion di Gresini a Barcellona. Le discussioni sono state generiche su un possibile passaggio in Ducati, senza scendere nei particolari del contratto o del compenso. Aprilia è stata semplicemente più veloce di noi, offrendogli un contratto diretto con la fabbrica. L’Aprilia in fin dei conti è molto competitiva e vedendo i risultati di Aleix Espargarò e Vinales, avrà pensato di poter fare altrettanto bene, se non meglio di loro”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ciabatti: “Per Oliveira ci serviva tempo, poi si è inserita Aprilia”

    ROMA – Miguel Oliveira avrebbe potuto passare al team Gresini nella prossima stagione di MotoGp. La trattativa, però, è mai decollata, e il portoghese ha chiuso con Apirlia per il suo passaggio nel team RNF, che dall’anno prossimo sarà satellite della casa di Noale. A spiegare maggiori retroscena è stato il direttore sportivo di Ducati, Paolo Ciabatti: “Abbiamo parlato sia con Oliveira che con Raul Fernandez – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Con il portoghese la situazione sembrava promettente, ma abbiamo avuto necessità di ricevere l’approvazione del team Gresini. Quest’anno eravamo noi a pagare Bastianini, in quanto in possesso di un contratto diretto con noi. Ma in linea di principio intendiamo pagare solamente i piloti ufficiali e Pramac. Gli altri clienti si confrontano con noi, ma fanno le proprie scelte. Quindi è servito del tempo per le negoziazioni con Oliveira, ma nel frattempo si è inserita l’Aprilia con una buona offerta che lui ha accettato. Ed è comprensibile, perché non eravamo pronti a offrirgli un contratto a in quel momento”.
    Le parole di Ciabatti
    “Quando poi Alex Marquez ha parlato direttamente con la Gresini Racing, ha chiuso un accordo che ha soddisfatto ambo le parti – ha aggiunto Ciabatti -. Io ho parlato con Oliveira e suo padre Paulo sul camion di Gresini a Barcellona. Le discussioni sono state generiche su un possibile passaggio in Ducati, senza scendere nei particolari del contratto o del compenso. Aprilia è stata semplicemente più veloce di noi, offrendogli un contratto diretto con la fabbrica. L’Aprilia in fin dei conti è molto competitiva e vedendo i risultati di Aleix Espargarò e Vinales, avrà pensato di poter fare altrettanto bene, se non meglio di loro”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Marko: “Verstappen è il pilota migliore che abbiamo mai avuto”

    ROMA – “Verstappen è chiaramente il pilota migliore che abbiamo mai avuto. Dopo aver vinto il campionato del mondo, ha cementificato ulteriormente le sue sicurezze. Ed è ancora più veloce, prende meno rischi e consuma meno le gomme. Con una vettura che si adatta meglio a Max, il fattore Verstappen si evidenzia di nuovo. Quando si dispone di un pilota così eccezionale, è importante sfruttarne tutto il potenziale”. Helmut Marko non si risparmia nell’elogiare Max Verstappen, che dopo la prima metà di stagione è primo in solitaria nella classifica piloti di Formula 1, con un vantaggio di 80 punti su Charles Leclerc. In un’intervista a “Motorsport-total”, il consigliere della Red Bull non ha avuto dubbi nel definire Verstappen il pilota più forte che abbia mai corso per la scuderia di Milton Keynes.
    Le parole di Marko
    “Perez potrebbe essere tornato indietro a livello di prestazioni, ma essere compagni di squadra di Verstappen non è facile – ha aggiunto -. A Max piace una vettura sovrasterzante, non gli interessa nulla del posteriore. In fin dei conti, si tratta di rendere la macchina il più veloce possibile”. Poi qualche parola sulla lotta al titolo, con Verstappen che potrebbe anche chiudere sempre al secondo posto per portare a casa il secondo Mondiale di fila: “È vero, ma non è né il suo né il nostro obiettivo. Sarebbe inoltre estremamente rischioso. Lo abbiamo visto l’anno scorso, quando improvvisamente abbiamo ottenuto solo secondi posti. Dobbiamo ancora vincere tre o quattro gare. Se poi la Mercedes riuscisse a vincere qualche gara, sarebbe ancora meglio per noi e peggio per la Ferrari, che invece deve essere perfetta per avere qualche possibilità”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Ericsson: “Leclerc sembra frustrato, ecco perché va a muro”

    ROMA – “Quello che è successo al Paul Ricard, penso sia dovuto al fatto che Leclerc si senta un po’ frustrato: vuole vincere le gare per rientrare nella corsa per il campionato, ma non ci riesce”. Sono queste le parole di Marcus Ericsson, che in Alfa Romeo Sauber ha assistito all’esordio in Formula 1 di Charles Leclerc, ora in Ferrari. Il classe 1997, è ancora in corsa per il mondiale nonostante tutti quei problemi che il pilota della Rossa ha dovuto affrontare fin qui, imprevisti che Ericsson analizza così con la redazione di “Sky Sports”: “Spinge forse un po’ troppo per recuperare punti persi a causa di cose che sono andate al di là del suo controllo. La fiducia che un pilota deve avere con la propria squadra sembra mancare tra la Ferrari e i suoi piloti e, nell’arco di una stagione, non è positivo”.
    Sul rapporto tra piloti e muretto
    Prosegue infatti il classe 1990: “Sono stati veloci per tutto l’anno, eppure sono ad 80 punti di distanza dalla testa del campionato se non è la strategia, è la macchina che si rompe, o Charles che sbatte. C’è sempre qualcosa, ed è davvero assurdo, soprattutto quando hanno una macchina così buona e non riescono a capitalizzare”. Insomma, qualcosa per Ericsson si sta rompendo all’interno della Ferrari: “Oltretutto, spesso i piloti dubitano delle decisioni che il muretto dei box prende durante la gara. E ora che hanno perso così tanti punti, non so se ci sarà la possibilità di recuperarli nella seconda parte della stagione”, ha infatti concluso lo svedese. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “La situazione con Suzuki mi ha sconvolto”

    ROMA – Non è un 2022 facile per la Suzuki e i suoi piloti. Prima le prestazioni non all’altezza in pista, poi il repentino addio alle corse, annunciato a freddo dalla stessa scuderia giapponese. “La situazione con Suzuki – dice Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp – non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Mentre però Alex Rins ha trovato posto in Honda LRC, non c’è stato alcun annuncio per il campione del mondo 2020, che afferma: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”.
    Il 2022 di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. Il bilancio di Mir non può essere dunque quello di due anni fa e per concludere dice: “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Ericsson: “Sembra che tra team e piloti non ci sia fiducia”

    ROMA – Charles Leclerc e Marcus Ericsson sono stati compagni di scuderia in Alfa Romeo Sauber nell’anno in cui il pilota della Ferrari faceva il suo esordio in Formula 1. Ora lo svedese ha vinto la 500 Miglia di Indianapolis, mentre il monegasco è ancora in corsa per il mondiale. Nonostante tutti quei problemi che il pilota della Rossa ha dovuto affrontare fin qui, questioni che Ericsson analizza così con la redazione di “Sky Sports”: “Quello che è successo al Paul Ricard, penso sia dovuto al fatto che Leclerc si senta un po’ frustrato: vuole vincere le gare per rientrare nella corsa per il campionato, ma non ci riesce. Allora spinge, forse un po’ troppo per recuperare punti persi a causa di cose che sono andate al di là del suo controllo. La fiducia che un pilota deve avere con la propria squadra sembra mancare tra la Ferrari e i suoi piloti e, nell’arco di una stagione, non è positivo”.
    Le impressioni di Ericsson
    Prosegue infatti il classe 1990: “Sono stati veloci per tutto l’anno, eppure sono ad 80 punti di distanza dalla testa del campionato se non è la strategia, è la macchina che si rompe, o Charles che sbatte. C’è sempre qualcosa, ed è davvero assurdo, soprattutto quando hanno una macchina così buona e non riescono a capitalizzare”. “Oltretutto – aggiunge Ericsson – spesso i piloti dubitano delle decisioni che il muretto dei box prende durante la gara. E ora che hanno perso così tanti punti, non so se ci sarà la possibilità di recuperarli nella seconda parte della stagione”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Il mio prossimo compagno di squadra sarà veloce”

    ROMA – “La situazione con Suzuki non è ottimale. Mentalmente è stato difficile, ero scioccato. Questa è una situazione che non auguro a nessuno. Ci sono delle persone che troveranno presto un altro lavoro, ma ci sono altre persone che magari non lo troveranno così facilmente”. Sono parole di Joan Mir ai microfoni ufficiali della MotoGp, dove parla della notizia dell’addio di Suzuki al Motomondiale, annuncio arrivato a sorpresa, anche per i piloti. Per il campione del mondo 2020 ora si apre la ricerca di una nuova scuderia, mentre si sono aperte le porte della Honda LCR per Alex Rins, suo compagno di squadra: “Vedremo l’anno prossimo cosa potremmo fare. Alex è stato un grande compagno di squadra, credo che il mio prossimo partner lo sarà altrettanto”, ha detto Mir.
    Le parole di Mir
    La stagione della Suzuki è stata certamente condizionata dall’annuncio di lasciare le corse a fine anno. Tuttavia, per Mir non sono arrivati piazzamenti a podio in questo 2022. “Al momento quest’anno è stato imprevedibile. Nella prima parte di stagione abbiamo avuto problemi con la moto, a Mandalika ho fatto fatica tutto il weekend. Poi abbiamo iniziato a capirla, ma anche al Mugello abbiamo avuto difficoltà”, ha concluso Mir. 

      LEGGI TUTTO