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    MotoGp, Marini: “A Misano weekend impegnativo, ma c'è emozione”

    ROMA – LaMotoGp si trasferisce presso la riviera romagnola per il Gran Premio di San Marino, quattordicesimo appuntamento stagionale. L’evento carica ai piloti italiani in griglia, tra questi anche Luca Marini e Marco Bezzecchi del VR46 Racing Team. “Il GP di casa- ha detto il fratello di Valentino Rossi – ha sempre un sapore speciale, ancora di più quest’anno considerato che torneranno in pista tutti i fans. sarà una settimana impegnativa, ma sono sicuro anche emozionante”. Il marchigiano arriva da un ottimo quarto posto raccolto al Red Bull Ring e ora il prossimo obiettivo si chiama podio, già assaporato dal collega Marco Bezzecchi. “Arriviamo qui dopo il bel risultato in Austria, il tracciato di Misano ha caratteristiche molto diverse, è molto tecnico, ma la Ducati può comunque essere veloce e noi possiamo fare un altro passo in avanti”, ha infatti concluso il 25enne.
    Le parole di Bezzecchi
    Emozione e determinazione anche nelle dichiarazioni di Marco Bezzecchi, che sembra aver raggiunto una certa costanza in pista. “Il primo GP di casa da pilota MotoGP sarà qualcosa di molto speciale – ha detto il riminese – già da venerdì mattina, quando scenderò in pista per le prime libere. Sono carico: le ultime gare abbiamo sempre centrato la top 10, abbiamo fatto delle belle rimonte e sono riuscito ad arrivare alla gara con una moto che mi permettesse di guidare come volevo”. Infine Bezzecchi dichiara il suo obiettivo per questo speciale weekend: “Continuiamo a lavorare con tutta la squadra, sarà una settimana dura anche per loro, e diamo quel qualcosa in più per il Gp di domenica davanti ai tifosi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen in Olanda con il casco ispirato a quello del padre

    ROMA – Fervono i preparativi a Zandvoort per il Gran Premio d’Olanda. I tifosi oranje sono pronti ad accogliere Max Verstappen, che si ripresenta alla tappa di casa da campione del mondo in carica. Per celebrare quest’occasione, il pilota della Red Bull ha voluto omaggiare suo padre, Jos Verstappen, che ha corso in Formula 1 dal 1994 al 2003. È stato lui a incoraggiare Max Verstappen a salire a bordo del suo primo kart e a supportarlo quando è entrato nel Circus ancora minorenne. “Il Gran Premio d’Olanda sarà speciale per apprezzare ancor meglio gli sforzi fatti da mio padre fin da quando ero piccolo per portarmi dove sono, al titolo mondiale. Per questo appuntamento abbiamo elaborato una rivisitazione del casco che lui utilizzato quando correva”, ha infatti svelato l’olandese ai microfoni di “Sky Sport”.
    Di padre in figlio
    “Il design è quello di un tempo e presenta anche il logo con cui correva mio padre, oltre al mio. Sono emozionato e sarà speciale correre con questo casco perché è lo stesso che ho utilizzato nelle mie prime corse coi kart”, ricorda Verstappen. Il campione del mondo verrà inondato dall’affetto dei suoi connazionali a Zandvoort, ma non dimentica le sue radici: “In tutte le foto all’inizio della mia carriera ho questo casco in testa, con questo design iconico. Quindi abbiamo pensato che sarebbe stato una buona idea riproporlo, credo che anche i tifosi di mio padre lo possano apprezzare”, ha infatti chiosato il 24enne di Hasselt. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Per Misano fare un altro step in avanti”

    ROMA – “Il GP di casa ha sempre un sapore speciale, ancora di più quest’anno considerato che torneranno in pista tutti i fans. sarà una settimana impegnativa, ma sono sicuro anche emozionante”. È con queste parole che Luca Marini, pilota del VR46 Racing Team, illustra il Gran Premio di Misano, quattordicesima tappa della MotoGp 2022. Il fratello di Valentino Rossi arriva da un ottimo quarto posto raccolto al Red Bull Ring e ora il prossimo obiettivo si chiama podio, già assaporato dal collega Marco Bezzecchi. “Arriviamo qui dopo il bel risultato in Austria, il tracciato di Misano ha caratteristiche molto diverse, è molto tecnico, ma la Ducati può comunque essere veloce e noi possiamo fare un altro passo in avanti”, ha infatti concluso il 25enne.
    L’obiettivo di Bezzecchi
    Emozione e determinazione anche nelle dichiarazioni di Marco Bezzecchi, che sembra aver raggiunto una certa costanza in pista. “Il primo GP di casa da pilota MotoGP sarà qualcosa di molto speciale – ha detto il riminese – già da venerdì mattina, quando scenderò in pista per le prime libere. Sono carico: le ultime gare abbiamo sempre centrato la top 10, abbiamo fatto delle belle rimonte e sono riuscito ad arrivare alla gara con una moto che mi permettesse di guidare come volevo”. “Continuiamo a lavorare con tutta la squadra, sarà una settimana dura anche per loro, e diamo quel qualcosa in più per il Gp di domenica davanti ai tifosi”, ha poi concluso Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    Red Bull-Porsche e l'accordo che manca. E il tempo stringe

    TORINO – Una decisione dovrà essere presa entro il 10 settembre, data ultima utile. Il braccio di ferro si trascina da un po’. Parliamo dell’accordo tra la Red Bull e la Porsche, altro marchio della galassia Volkswagen, pronto a entrare in Formula 1 (dopo l’annuncio dell’impegno Audi, comunicato nei giorni di Spa). La strada individuata dall’Audi è chiara: costruire un motore (anzi, una power unit) e poco a poco legarsi alla Sauber, sulla falsariga di quanto avvenne anni fa tra la stessa Sauber e la Bmw (ora non più in Formula 1).
    POWERTRAIN – Nel caso della Porsche e della Red Bull la faccenda è più complessa. La squadra anglo austriaca ha dato vita a una divisione powertrain, che ha ereditato (se così si può dire) i motori Honda. In futuro dovrebbe realizzare la parte termica della power unit, lasciando a Porsche la parte elettrica (che con il nuovo regolamento conterà di più). La Porsche dovrebbe acquistare il 50 per cento della stessa Red Bull, operazione alla quale il patron austriaco Dieter Mateschitz avrebbe dato il via libera; tuttavia ci sono resistenze nella parte britannica dell’azienda, che teme di perdere autonomia. La partita dunque è aperta. Ma solo fino al 10 settembre. LEGGI TUTTO

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    Ktm imita l'Aprilia: cresce il travarso tra Formula 1 e MotoGP

    TORINO – La ricetta per rendere le due ruote vincenti? Raddoppiare. Prendere tecnologia, uomini e idee dalle quattro ruote. La strada aperta tre anni da dall’Aprilia con l’arrivo di Massimo Rivola, ex direttore sportivo e poi responsabile del cantera Ferrari, è sempre più seguita e continua a crescere il travaso tra MotoGP e la Formula 1, complice la necessità di lavorare sempre di più non solo sul motore, ma anche e soprattutto sull’aerodinamica (e con essa la gestione delle gomme). Fattori chiave nelle quattro ruote, ora anche nelle due, dove la telaistica, così cara (e riuscita) alle Case giapponesi, è di fatto superata. O comunque non basta più, nonna la differenza.Così, riconoscendo a  Rivola la paternità di una nuova filosofia che ha portato grandi frutti all’Aprilia, il gran capo della Ktm, una delle Case più deludenti di questa stagione, dopo aver dato il via libera al trasferimento di Miguel Oliveira e Raul Fernandez proprio a Noale (nel nuovo team satellite di proprietà malese) ha rotto gli indugi e annuncia una svolta. La stessa per altro seguita da Yamaha, che per trattenere Fabio Quartararo ha dovuto ingaggiare Luca Marmorini, l’ex motorista Ferrari che nel 2020 ha sviluppato il motore Aprilia, e dalla Honda, che con meno enfasi (ma ormai è allo sbando e deve fare qualcosa per non perdere Marc Marquez) ha preso tecnici dal proprio (ex) settore F1.«Il nuovo capo dell’Aprilia è molto intelligente, mi piace molto – afferma Stefan Pierer -. Dalla F1 ha portato con sé molta esperienza nel campo dell’aerodinamica. L’anno prossimo aumenteremo il nostro impegno nei confronti del personale proveniente dalla F1. Per fortuna abbiamo un rapporto di lunga data con la Red Bull, che è una squadra vincente, quindi sappiamo a quale porta bussare. La Red Bull ha centinaia di tecnici aerodinamici con molta esperienza. Questa sarà una delle chiavi per il 2023».Una collaborazione che farà piacere anche alla stessa Red Bull, che come tutti i grandi team per rispettare il Budget Cap deve tagliare o ricollocare gli organici. Così il proprio know how non finisce alla concorrenza diretta, per altro. Mentre la Ktm potrà beneficiare del supporto di parte del gruppo di lavoro più ammirato della F1, quello diretto dal genio di Adrian Newey.In tutto questo l’unico costruttore che continua a fare tutto in casa è la Ducati, proprio quello che ha dato il via alla nuova era delle moto-monoposto. Prima con le ali (l’Aprilia recentemente ha introdotto per la prima volta quella posteriore e Borgo Panigale le alette stile dinosauro), poi con altre trovate aerodinamiche e tecniche (abbassatore). Ma non bisogna dimenticare che Ducati in questi anni ha sfruttato il legame con Audi, la Casa che ne ha la proprietà e che rientrerà in F1. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher lascia la Ferrari Academy: sarà addio a fine 2022

    ROMA – Le strade della Ferrari Academy e di Mick Schumacher sono destinate a separarsi al termine di questa stagione. Non c’è ancora un comunicato ufficiale a riguardo, ma un’indiscrezione di “Autosport” da la decisione come certa. Per il pilota della Haas, la permanenza a fianco di Kevin Magnussen è in forte dubbio per la prossima Formula 1 e, se dovesse perdere il sedile sulla motorizzata Ferrari, per lui si aprirà la ricerca di un posto in griglia da svincolato. Dopo tre anni, quindi, è destinata a concludersi l’avventura di Mick Schumacher con l’accademia di Maranello, che lo aveva accolto nel 2019.
    L’assist di Ocon
    Con le possibilità di permanenza in Haas che si assottigliano, per Mick Schumacher si apre la caccia a un volante per il 2023. Chiuse le possibilità di approdare in Aston Martin e in Alfa Romeo, per il tedesco potrebbe invece aprirsi una porta che lo condurrebbe ad Alpine. È stato infatti il suo collega e amico, Esteban Ocon, a indicare il suo nome come candidato per rilevare il posto di Fernando Alonso, che guiderà proprio per l’Aston Martin nel 2023. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Oliveira e Fernandez correranno per l'Aprilia RNF: è ufficiale

    ROMA – L’Aprilia RNF è già pronta per la MotoGp 2023 e presenta i piloti Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Il team principal sarà ancora Razlan Razali, che sull’accordo ha detto: “Siamo estremamente entusiasti di accogliere Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Non è stato un processo semplice, ma insieme ad Aprilia siamo stati molto chiari sui piloti che volevamo. Sono entrambi giovani con un buon mix di esperienza, provenienti da Oliveira e da Fernandez, di cui sono personalmente fan. Sia Aprilia che noi crediamo nel talento di entrambi i piloti, quindi non vediamo l’ora che guidino per noi la prossima stagione”.
    L’entusiasmo di Rivola
    Soddisfatto dell’annuncio anche Massimo Rivola, amministratore delegato dell’Aprilia, pronto per questa nuova e complessa avventura in MotoGp: “Il nostro progetto satellite con il team RNF sta prendendo forma nel modo in cui l’abbiamo concepito fin dall’inizio. Siamo riusciti ad assicurarci due talenti straordinari, due piloti che stimo molto sia dal punto di vista umano che per le loro capacità tecniche. Oliveira ha mostrato il suo talento in tutte le categorie e, anche se è ancora molto giovane, ha già accumulato molta esperienza, vincendo quattro gare in MotoGp”. Commenta poi l’italiano: “Al suo fianco ci sarà Fernandez, un pilota che non nascondo di aver cercato più volte, una delle promesse più cristalline degli ultimi anni”. L’Aprilia quindi si prepara a schierare quattro moto in griglia: “Dovremo essere bravi a offrire a entrambi un pacchetto tecnico che consentirà loro di esibirsi al massimo delle loro potenzialità. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare KTM che, dimostrando la sua grande sportività, ha permesso a Oliveira e a Fernandez di correre sulle nostre moto subito dopo la fine del Campionato 2022”, ha infine concluso Rivola. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo affronta tabù Misano: Bagnaia vuole il bis dopo il 2021

    ROMA – Il Gran Premio di Misano, quattoridicesima tappa stagionale della MotoGp, è alle porte. E Francesco Bagnaia ha un obiettivo preciso: conquistare sulla sua Ducati la quarta vittoria consecutiva di questo 2022, che gli consentirebbe di guadagnare altro terreno su Fabio Quartararo in classifica piloti. Dopo il trionfo dello scorso anno, il pilota della scuderia italiana è senz’altro il favorito per il bis, mentre il campione del mondo francese non ha mai vinto a Misano, neanche tra le categorie minori. I piloti con più vittorie sul circuito intitolato a Marco Simoncelli sono Valentino Rossi (2008-2009-2014), Jorge Lorenzo (dal 2011 al 2013) e Marc Marquez (2015-2017-2019).
    L’addio di Dovizioso
    Non lontano da Rimini, il circuito di Misano Adriatico è stato costruito nel 1972 e figurava come Gran Premio d’Italia negli anni ’80, Misano è poi tornata in calendario nel 2007, con strutture, pista e tribune aggiornate. Il tracciato, che conta 4.200 metri, ha visto anche le vittorie di Franco Morbidelli (2020) e Andrea Dovizioso (2018). Ed è proprio qui che terminerà la carriera del pilota ex Ducati, che ha scelto la tappa romagnola per appendere il casco al chiodo in classse regina. LEGGI TUTTO