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    F1, Wolff: “Pronti per conquistare una vittoria, a Spa atmosfera unica”

    ROMA – La Formula 1 riparte dopo la sosta estiva dal Gran Premio del Belgio. La Mercedes, ancora alla ricerca di una  vittoria in questo 2022, vuole lasciare il segno in questa stagione. Toto Wolff, team principal, sente che il momento del trionfo è vicino: “Siamo entrati in pausa dopo una serie di gare molto intense e dopo aver segnato il nostro miglior risultato nel weekend in Ungheria. Anche se non siamo ancora nella lotta per le vittorie, ci stiamo avvicinando, quindi dobbiamo mantenere lo slancio e la pressione. Il team si è ricaricato in questa pausa: se lo meritava per il lavoro instancabile”.
    In Belgio per migliorare
    Il doppio podio in Ungheria e i punti recuperati alla Ferrari (ora distante solo 30 lunghezze) danno fiducia all’austriaco che aggiunge: “Siamo pronti per un’intensa seconda metà della stagione, con altre nove opportunità per migliorare e, si spera, sfidare Red Bull e Ferrari per la vittoria”. “Spa-Francorchamps – continua Wolff – non ha bisogno di presentazioni. Una pista classica con un’atmosfera da vecchia scuola, teatro di molti momenti iconici nella storia della F1 e un’incredibile sfida sia per l’auto che per i piloti”. Conclude poi il team principal: “Siamo entusiasti di tornare lì, speriamo di poter organizzare uno spettacolo fantastico quest’anno per tutti i fan in Belgio e festeggeremo anche i 55 anni di Mercedes-AMG, con alcune attività divertenti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Haro: “Marquez e suo padre sono furiosi con Alzamora”

    ROMA – Oscar Haro, già direttore sportivo del team satellite Honda LCR in MotoGp e vicino ai fratelli Marquez, prova a ricostruire i motivi che hanno portato Marc Marquez a rompere con il suo manager di sempre, Emilio Alzamora. Dietro la decisione dell’otto volte campione del mondo ci sarebbero motivi di marketing: “Marquez ha aperto gli occhi una volta che si è trasferito a Madrid. Lì un mio amico gli ha fatto notare cose di cui non era a conoscenza. E ora Marc e suo padre sono arrabbiati”, ha detto Haro in un intervento sulla canale Twitch del giornalista Nico Abad.
    La scelta di Marquez
    Continua Haro: “Se passeggi a Madrid con Marquez e Fonsi Nieto, la gente riconoscerà Nieto. Questo perché ora il Motomondiale non è più in chiaro e non viene visto più da milioni di persone. Questo ha consentito a Nieto di lavorare di più sulla sua immagine”. L’ex dirigente della Honda LCR afferma poi: “Cosa che invece non è successa per Marquez perché Alzamora è un professionista vecchia scuola e ha curato solo l’aspetto sportivo del suo cliente. Ma Marc Marquez non è più solo un pilota, è merchandising, sponsor, pubblicità, immagine, social network: è diventato un prodotto. Gli manca un supporto importante in questo senso”. Conclude poi Haro: “A differenza di altri spagnoli come Nadal o Gasol, metà delle popolazione mondiale non lo conosce”. Ora toccherà a Jaime Martinez, direttore del marketing per il motorsport di Red Bull Spagna, cercare di rimediare a questa manacanza di Alzamora. Una decisione, quella di Marquez, che sembra dar credito alle parole di Haro. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Preferisco il duello con Leclerc a quello con Hamilton”

    ROMA – “Preferisco la sfida con Leclerc rispetto a quella con Hamilton. Lo conosco molto bene, è un bravo ragazzo e abbiamo la stessa età, con una differenza di sole tre settimane. E lottiamo contro un avversario di tutto rispetto: la Ferrari”. Inizia così l’intervista che Max Verstappen ha concesso a “Sky Sport”, dove parla del duello di quest’anno in Formula 1 con Charles Leclerc. Sorpassi appassionanti, ma sempre corretti. Il rapporto tra la Red Bull e la casa di Maranello è ottimo e le parole dell’olandese campione del mondo lo confermano: “Mi piace che possiamo congratularci con loro se vincono e viceversa se vinciamo noi. Rispetto molto questa cosa”.
    Il confronto con la Mercedes
    Continua poi Verstappen: “Ho un ottimo rapporto con Mattia Binotto, ma non solo con lui. Anche con Gino Rosato, sempre in giro per il paddock a fare battute. È una persona speciale, penso a quel sabato sera al Paul Ricard. Le corse dovrebbero essere così: in pista si lotta duramente, cercando di battere l’avversario, ma fuori si può andare d’accordo. Ed è questo che sto apprezzando di questa stagione”. Stuzzicato sull’argomento Verstappen poi conclude: “Invece non starei seduto a ridere allo stesso tavolo con Hamilton e gli uomini della Mercedes, mettiamola così”. La scorsa stagione è infatti stata segnata da colpi proibiti in pista e fuori, fino al concitato finale di stagione ad Abu Dhabi. LEGGI TUTTO

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    F1, è ufficiale: Ricciardo lascerà la McLaren a fine stagione

    ROMA – Adesso è ufficiale. Daniel Ricciardo non sarà più un pilota della McLaren al termine di questa stagione di Formula 1. La scuderia di Woking ha infatti pubblicato sui suoi canali social un comunicato che recita: “McLaren Racing e Daniel Ricciardo hanno concordato reciprocamente che Daniel lascerà il team alla fine della stagione 2022. Il team ringrazia Daniel per la sua dedizione e il suo contributo, tra cui quella memorabile vittoria a Monza. Non vediamo l’ora di finire al meglio la stagione insieme”. Nella nota si leggono anche le parole di Ricciardo: “È stato un privilegio far parte della famiglia McLaren nelle ultime due stagioni, ma dopo diversi colloqui con Zak (Brown, CEO McLaren, ndr) e Andreas (Seidl, team principal, ndr) abbiamo deciso di rescindere anticipatamente il mio contratto e di separarci alla fine di questa stagione”. “Annuncerò i miei piani futuri a tempo debito, ma indipendentemente da ciò che porterà questo prossimo capitolo, non ho rimpianti e sono orgoglioso del lavoro svolto in McLaren, in particolare la vittoria a Monza”, ha concluso Ricciardo.
    Le parole di Seidl e Brown
    Ricciardo lascerà dunque la McLaren dopo due stagioni nelle quali è salito a podio una sola volta: nella gara di Monza vinta proprio dall’australiano. Questo invece il messaggio di Andreas Seidl, capo del muretto arancione: “Vorrei ringraziare Daniel per la sua dedizione e il suo contributo nelle ultime due stagioni. Nonostante le difficoltà, ha sempre avuto uno spirito combattivo e ha aiutato la squadra ad andare avanti. Non dimenticheremo mai quella memorabile vittoria a Monza”. Concludono il comunicato le parole di Zak Brown, CEO della McLaren: “Daniel è stato un valore aggiunto per la McLaren ed è stato un piacere lavorare con lui. Vorrei ringraziarlo per tutti i suoi sforzi nelle ultime due stagioni in pista e fuori. Non è un segreto che speravamo di poter ottenere di più insieme, ma vederlo salire sul gradino più alto del podio come pilota della McLaren è stato un momento indimenticabile. Gli auguriamo ogni bene per il futuro e andiamo a goderci il resto della stagione insieme”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Ci stiamo avvicinando a conquistare una vittoria”

    ROMA – IlGran Premio del Belgio è alle porte e la Formula 1 lascia la pausa estiva per lanciarsi nella volata finale. La Mercedes è ancora a secco di vittorie a meno nove gare dalla fine del mondiale, ma Toto Wolff, team principal, vede la luce in fondo al tunnel: “Siamo entrati in pausa dopo una serie di gare molto intense e dopo aver segnato il nostro miglior risultato nel weekend in Ungheria. Anche se non siamo ancora nella lotta per le vittorie, ci stiamo avvicinando, quindi dobbiamo mantenere lo slancio e la pressione. Il team si è ricaricato in questa pausa: se lo meritava per il lavoro instancabile”.
    Le parole di Wolff
    Il doppio podio in Ungheria e i punti recuperati alla Ferrari (ora distante solo 30 lunghezze) danno fiducia all’austriaco che aggiunge: “Siamo pronti per un’intensa seconda metà della stagione, con altre nove opportunità per migliorare e, si spera, sfidare Red Bull e Ferrari per la vittoria”. E il Gran Premio del Belgio sembra il posto ideale per un ritorno alla vittoria in grande stile: “Spa-Francorchamps non ha bisogno di presentazioni. Una pista classica con un’atmosfera da vecchia scuola, teatro di molti momenti iconici nella storia della F1 e un’incredibile sfida sia per l’auto che per i piloti. Siamo entusiasti di tornare lì, speriamo di poter organizzare uno spettacolo fantastico quest’anno per tutti i fan in Belgio e festeggeremo anche i 55 anni di Mercedes-AMG, con alcune attività divertenti”, ha concluso Wolff. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig su Espargaro: “Voleva rinnovare, ma guardiamo ai giovani”

    ROMA – Per la MotoGp è già tempo di futuro. Le scuderie stanno cercando la coppia di piloti ideale per il 2023 e la Honda deve ripartire dopo una stagione tribolata, segnata dall’infortunio di Marc Marquez. Alberto Puig, team manager dell’HRC, ha una strategia precisa per il prossimo anno: l’otto volte campione del mondo deve essere affiancato da un pilota giovane. In questo senso va l’addio di Pol Espargaro (31 anni). Una separazione che Puig spiega così in un intervento a “DAZN”: “Pol ha sempre voluto rinnovare. Quest’anno gli abbiamo detto che avremmo preso più tempo per decidere. Honda sta prestando molta attenzione a trovare piloti più giovani, perché vuole sviluppare la moto e cercare un pilota che possa stare più tempo in squadra, non un pilota che è già sula soglia dei 30”.
    Aspettando Mir
    Pol Espargaro sarà infatti, a partire dal prossimo anno, un pilota del neonato team satellite KTM, GASGAS Factory Racing Team. Nel frattempo, Honda aspetta di poter annunciare Joan Mir, al momento alle prese con un infortunio. Puig, però, non mette in dubbio le capacità dello spagnolo: “In termini di velocità, non credo ci sia molta differenza tra Espargaro e Mir. È stata l’età ad essere un fattore decisivo nella decisione”. “Non ha nulla a che fare con la velocità o la qualità di Pol, sappiamo tutti che è un pilota super veloce”, ha infatti concluso il team manager dell’Ala Dorata. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Haro: “Ecco perché Marquez ha scaricato Alzamora”

    ROMA – È rottura tra Marc Marquez e il suo storico manager, Emilio Alzamora. Una notizia che arriva dopo 17 anni di collaborazione, che si è interrotta senza una motivazione ufficiale. Secondo Oscar Haro, persona vicina ai fratelli Marquez e già direttore sportivo del team satellite Honda LCR in MotoGp, dietro la decisione dell’otto volte campione del mondo ci sarebbero motivi di marketing. “Marquez ha aperto gli occhi una volta che si è trasferito a Madrid. Lì un mio amico gli ha fatto notare cose di cui non era a conoscenza. E ora Marc e suo padre sono arrabbiati”, ha infatti detto Haro, ospite sulla piattaforma Twitch del giornalista Nico Abad.
    Marketing e autopromozione
    Continua Haro: “Se passeggi a Madrid con Marquez e Fonsi Nieto, la gente riconoscerà Nieto. Questo perché ora il Motomondiale non è più in chiaro e non viene visto più da milioni di persone. Questo ha consentito a Nieto di lavorare di più sulla sua immagine”. L’ex dirigente della Honda LCR afferma poi: “Cosa che invece non è successa per Marquez perché Alzamora è un professionista vecchia scuola e ha curato solo l’aspetto sportivo del suo cliente. Ma Marc Marquez non è più solo un pilota, è merchandising, sponsor, pubblicità, immagine, social network: è diventato un prodotto. Gli manca un supporto importante in questo senso. A differenza di altri spagnoli come Nadal o Gasol, metà delle popolazione mondiale non lo conosce”. Ora Marquez ha affidato la propria immagine a Jaime Martinez, direttore del marketing per il motorsport di Red Bull Spagna. Una scelta che avvalora la tesi di Haro sull’insoddisfazione dell’otto volte iridato. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “In Mercedes per un progetto a lungo termine”

    ROMA – L’esordio di George Russell sulla Mercedes è uno dei temi più caldi di questa Formula 1. La scuderia campione del mondo costruttori, però, non ha centrato il progetto per quest’anno e i sogni di gloria del pilota britannico si sono presto scontrati con la realtà. Questo il bilancio finora di Russell in un’intervista per “Auto, Motor und Sport”, quando mancano nove gare alla fine del Mondiale: “Finire tra i primi 5 non mi fa impazzire. Ma non sono nemmeno deluso perché sento che abbiamo sfruttato al meglio ogni opportunità. Abbiamo raggiunto il massimo. I progressi che stiamo facendo danno motivazione per il resto della stagione. Il fuoco è vivo perché vediamo risultati futuri. Penso a lungo termine e questo è il posto giusto per me”. La W13 della scuderia di Toto Wolff è stata bloccata dal porpoising, un fenomeno che ha impedito di migliorare ulteriormente la vettura. “Per risolvere il problema abbiamo diminuito le prestazioni. Forse anche troppo. Se sviluppiamo ancora, c’è il rischio che torni. Lewis ed io dobbiamo accettare che dovremo convivere con il porpoising per rendere la macchina di nuovo più veloce”, avverte Russell.
    La sfida con Hamilton
    Il nuovo regolamento ha colpito tutti i team in egual misura e nessuno aveva all’inizio del 2022 la certezza di avere la macchina giusta per affrontare il Mondiale. “Non c’era alcuna garanzia – ribadisce Russell – ma contavo sulla reazione della squadra, che c’è stata. In Belgio la nuova direttiva potrebbe avvantaggiare chi ha scelto dei fondi più flessibili e noi ci stiamo avvicinando sempre più”. Il confronto con Hamilton però tiene ancora banco e c’è attesa per vedere quale esito avrà questo confronto interno tra i due piloti. “Lewis ha fame e questa sfida lo motiva ancora di più. Il fuoco che ha dentro è straordinario e trascina anche me”, ha concluso Russell, che nelle prime gare aveva addirittura oscurato il sette volte campione del mondo. LEGGI TUTTO