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    MotoGp: poker di Bagnaia a Misano, il ducatista trionfa davanti a Bastianini

    MISANO ADRIATICO – E sono quattro di fila. Pecco Bagnaia trionfa nel Gran Premio di San Marino, quattordicesimo appuntamento stagionale della MotoGp, e adesso per la rimonta che varrebbe il Mondiale ci crede davvero. Dietro a lui, dopo una seconda parte di gara perfetta, c’è Enea Bastianini, l’unico a reggere il ritmo del futuro compagno in Ducati ma costretto ad accontentarsi della seconda piazza. Sul gradino più basso del podio c’è l’Aprilia di Maverick Vinales, che precede Luca Marini. Quinta posizione per Fabio Quartararo, che vede avvicinarsi ulteriormente Bagnaia, mentre dietro c’è l’Aprilia di Aleix Espargaro. Andrea Dovizioso è dodicesimo nella sua ultima gara in classe regina.
    La cronaca
    Pronti via e Bagnaia guadagna due posizioni lanciandosi all’inseguimento dei primi. Poco dopo una caduta di Mir lo fa avanzare in seconda piazza dietro a Bastianini, che non riesce a resistere per molto venendo sorpassato dal futuro compagno di squadra e da uno scatenato Vinales. Bagnaia difende la leadership per tutta la prima parte di gara, ma non riesce ad andare in fuga e si porta dietro un tris di piloti formato da Vinales, Bastianini e Marini. Negli ultimi dieci giri l’unico a reggere il ritmo del primo è proprio il futuro compagno di Pecco, che come al solito tira il meglio nella seconda parte, si mette dietro Vinales e inizia una fuga dietro a Bagnaia. Il numero 63 però regge e, tagliando il traguardo per primo, infila il quarto sigillo di fila.

    L’ordine di arrivo

    Bagnaia
    Bastianini
    Vinales
    Marini
    Quartaro
    Aleix Espargaro
    Rins
    B. Binder
    Martin
    Alex Marquez
    Oliveira
    Dovizioso
    Fernandez
    Bradl
    Nakagami
    Darryn Binder
    Bezzecchi
    Miller
    Garnder
    Di Giannantonio
    Watanabe

    OUT

    Morbidelli
    Pirro
    Zarco
    Pol Espargaro LEGGI TUTTO

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    MotoGp: quattro di fila per Bagnaia, Pecco vince a Misano davanti a Bastianini

    MISANO ADRIATICO – Pecco Bagnaia vince il Gran Premio di San Marino, valevole per la quattordicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota torinese infila il quarto successo di fila, scavalca Espargaro in classifica e riduce a 30 i punti di distacco da Quartararo. Dietro a lui, dopo una seconda parte di gara perfetta, c’è Enea Bastianini, l’unico a reggere il ritmo del futuro compagno in Ducati ma costretto ad accontentarsi della seconda piazza. Sul gradino più basso del podio c’è l’Aprilia di Maverick Vinales, che precede Luca Marini. Quinta posizione per Fabio Quartararo, mentre dietro c’è l’Aprilia di Aleix Espargaro. Andrea Dovizioso è dodicesimo nella sua ultima gara in classe regina.
    La cronaca della gara
    Pronti via e Bagnaia guadagna due posizioni lanciandosi all’inseguimento dei primi. Poco dopo una caduta di Mir lo fa avanzare in seconda piazza dietro a Bastianini, che non riesce a resistere per molto venendo sorpassato dal futuro compagno di squadra e da uno scatenato Vinales. Bagnaia difende la leadership per tutta la prima parte di gara, ma non riesce ad andare in fuga e si porta dietro un tris di piloti formato da Vinales, Bastianini e Marini. Negli ultimi dieci giri l’unico a reggere il ritmo del primo è proprio il futuro compagno di Pecco, che come al solito tira il meglio nella seconda parte, si mette dietro Vinales e inizia una fuga dietro a Bagnaia. Il numero 63 però regge e, tagliando il traguardo per primo, infila il quarto sigillo di fila.

    L’ordine di arrivo (in aggiornamento)

    Bagnaia
    Bastianini
    Vinales
    Marini LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp San Marino: Bastianini davanti nel warm-up, secondo Bagnaia

    MISANO ADRIATICO – E’ di Enea Bastianini il miglior tempo nel warm-up del Gran Premio di San Marino, valevole per la quattordicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota riminese, sul circuito di Misano, firma il crono 1:31.944 e precede la Ducati del futuro compagno di squadra Pecco Bagnaia. Altra Ducati in terza posizione, con Luca Marini che precede il campione in carica Fabio Quartararo. Quinto tempo per l’Aprilia di Maverick Vinales, che precede Jorge Martin e il compagno di squadra Aleix Espargaro.

    Gli altri tempi

    Ottavo tempo per Brad Binder, davanti a Marco Bezzecchi e Alex Rins, mentre l’altra Ducati di Jack Miller, che nella qualifica del sabato ha conquistato la pole position, è appena fuori dalla top ten. L’australiano scatterà dalla prima fila con Bastianini e Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Bastianini il più veloce nel warm-up a Misano, secondo Bagnaia

    MISANO ADRIATICO – Enea Bastianini è il più veloce nel warm-up del Gran Premio di San Marino, quattordicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota riminese, sul circuito di Misano, firma il crono 1:31.944 e precede la Ducati del futuro compagno di squadra Pecco Bagnaia. Altra Ducati in terza posizione, con Luca Marini che precede il campione in carica Fabio Quartararo. Quinto tempo per l’Aprilia di Maverick Vinales, che precede Jorge Martin e il compagno di squadra Aleix Espargaro.
    Gli altri piloti
    Ottavo tempo per Brad Binder, davanti a Marco Bezzecchi e Alex Rins, mentre l’altra Ducati di Jack Miller, che nella qualifica del sabato ha conquistato la pole position, è appena fuori dalla top ten. L’australiano scatterà dalla prima fila con Bastianini e Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, diretta gara Gp San Marino: orario e dove vederla in tv

    MISANO ADRIATICO – Sul circuito di Misano è il momento della gara del Gran Premio di San Marino, quattordicesimo appuntamento del Mondiale 2022 di MotoGp. Si comincia alle ore 9:40 con il warm-up, mentre il semaforo verde per la gara che assegnerà il Gp scatterà alle ore 14:00, con Jack Miller al via dalla pole position. L’intero programma della domenica sul circuito di Misano verrà trasmesso in diretta tv sui canali di Sky Sport dedicati alla MotoGP (canale 208), in streaming sul NOWTv e su Sky Go, oltre che in chiaro in diretta su TV8. LEGGI TUTTO

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    Rivoluzione Minimoto, la favola visionaria di Vittoriano Orazi

    MISANO – Qui dove tutto ha avuto inizio. Per Valentino Rossi come per Andrea Dovizioso. E mille e mille altri. Motor Land, la terra dei sogni a motore. Cattolica, Misano, Tavullia: il triangolo delle due ruote, declinate in tutti i modi. E altezze finanche, fino al sogno della MotoGP, che oggi celebra il 13° atto del Motomondiale. Per arrivarci, però, Pecco Bagnaia e tutti gli altri sono passati e cresciuti partendo da quello che possiamo chiamare la “materna” delle due ruote, un’intuizione nata da Vittoriano Orazi, il visionario e fondatore della Vittorazi Motors a metà degli Anni’80, quando erano ancora sconosciute nel resto del mondo, portò una minimoto giapponese in Italia e ne avviò la produzione, cambiando il destino di una generazione di motociclisti. E del Made in Italy delle due ruote.
    Vale e Dovi, ma anche Marco Melandri e Marco Simoncelli… tutti hanno vissuto la loro prima esperienza sulle due ruote proprio sulle minimoto. Una storia italiana raccontata in “Minimoto Revolution – La Genesi dei campioni”, un docufilm voluto dall’azienda leader mondiale nel settore dei motori per paramotore e prodotto da “Respiro Produzioni” per la regia di Manuele Mandolesi, che tutti gli appassionati potranno vedere stasera (appuntamento alle 21,15) su Sky Documentaries, nonché in streaming su Now.
    Il documentario non descrive solo la nascita di un gioiellino con telaio a traliccio di tubi, motore a due tempi derivato da una motosega, impianto frenante solo al posteriore e zero sospensioni (la prima minimoto marcata Vittorazi), ma racconta la sua esplosione con piloti, pubblico, tifosi. Un campionato insomma. Quello che Vittoriano Orazi inventa iniziando a riempire con balle di fieno le piazze e i parcheggi di diverse regioni d’Italia, fino a creare a Cattolica la prima pista dedicata alle minimoto. Nasce un club di 5.000 adepti e una generazione di ragazzi che scalerà le vette del motociclismo mondiale.
    Interviste esclusive e filmati inediti dell’epoca ci portano dentro al clima magico di quegli anni. Sfide all’ultima curva in piste improvvisate, intere famiglie che giungono in camper da tutta Italia. Oltre alle interviste il film vive delle scene “live” che raccontano la vita dei protagonisti di quella irripetibile stagione: le famiglie Pasini e Simoncelli, ma anche Orazi e Orioli, Melandri e Rossi, Manuel Poggiali e Mauro Sanchini, Loris Reggiani. E tanti altri. La nostra storia delle due ruote. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, il primo passo è quello giusto

    TORINO – La domanda legittima che si pongo i ferraristi, intendendo sia gli uomini della Ferrari (piloti in primis) sia i suoi tifosi, è se quel che s’è visto in qualifica a Zandvoort possa chiudere la crisi che si era aperta a Budapest e aveva vissuto il culmine a Spa. Ebbene, dal punto di vista cronometrico, la risposta è positiva: la crisi è chiusa. Resta da vedere che cosa accadrà in gara, cioè quando conta. Il flop del Belgio aveva tante ragioni: la necessità di rivedere le altezze da terra, la difficoltà (in parte inattesa) a portare la monoposto nella giusta finestra di esercizio delle gomme, lo stesso problema – pur su una pista completamente diversa – che si era vista a Budapest (in quel caso era stato l’improvviso calo delle temperature a risultate fatale).
    IL CARICO – In Olanda si sono rimesse le cose a posto. Le gomme funzionano (fa anche più caldo che sulle Ardenne), la pista è molto diversa e richiede più carico di quella belga, il problema delle altezze da terra sembra essere definitivamente alle spalle. Detto questo, però, bisogna segnalare che la pole della Red Bull – per quanto giunta di un soffio – è un bel segnale (per la stessa Red Bull, ovvio) visto che per tante gare la Ferrari era stata superiore proprio in qualifica. Ora si tratta di capire, al netto del valore delle auto e dello stato di grazia straordinario di Verstappen, se sul “passo” la Ferrari saprà essere altrettanto efficace. E questo Charles Leclerc e Carlos Sainz lo potranno sapere solo in gara. LEGGI TUTTO