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    Prospettive rosse a Monza: c'è un piano anti Red Bull

    MONZA – Si possono salvare capra e cavoli ferraristi? Probabilmente sì, al netto del fatto che la Red Bull di questi tempi è un’auto super e che Max Verstappen attraversa un momento di forma strepitoso. Mattia Binotto e Charles Leclerc lo hanno spiegato più o meno all’unisono: ci sono varie ipotesi per spiegare il momento nero cominciato a Budapest e manifestatosi sino a Zandvoort. «In Belgio ci aspettavamo di avere delle difficoltà – dice il monegasco – in Olanda no. Ma abbiamo lavorato molto per capire dove nascano i problemi». Binotto lo dice con chiarezza: «In Francia abbiamo introdotto un nuovo fondo, che ha risolto dei problemi. Ma ha creato alcuni effetti, in parte attesi e voluti, dalla gestione un po’ più difficile. Abbiamo indagato a fondo e in occasione di questa gara di casa proveremo a usare alcuni elementi del fondo che avevamo prima della Francia con altri nuovi». Usano cautele, i ferraristi. Ma è chiaro che pensano di aver trovato in bandolo della matassa.
    CAUTELA – Questo permetterà alla Rossa di correre per vincere? Anche su questo serve cautela. Carlos Sainz, oltretutto, dovrà partire dal fondo perché monta un nuovo motore. «La parte ibrida sarà un vantaggio – spiega il team principal – e la nuova parte termica servirà anche per le prossime gare». Lo spagnolo accetta la soluzione di buon grado: «Avrò tante penalità, ma ce ne saranno anche altri di piloti penalizzati e non è detto che debba partire per forza ultimo. Magari sarò a metà schieramento e potrò dare vita a una grande rimonta. Penso che il pubblico si potrà divertire anche così». Dopo le seconde libere, la Ferrari (e pure i suoi tifosi) avranno le idee più chiare. Come dice Leclerc: «Viviamo gara per gara, ma sono pronto a cogliere ogni opportunità mi si presenti» LEGGI TUTTO

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    Moto Gp, un’arma anti-Bagnaia: ma per adesso è vietata

    Un Gran Premio può avere un solo vincitore, in una sessione di test invece il numero di trionfatori può aumentare. Come nella due giorni di Misano, dove Pecco Bagnaia ha confermato lo straordinario stato di forma e dove Fabio Quartararo ha accolto il nuovo motore Yamaha, decisamente più potente. Ma lo stesso Maverick Viñales ha trovato risorse che potrebbero avvicinare il giorno del primo successo con l’Aprilia, e lo stesso Marc Marquez, con 100 giri effettuati dopo 100 giorni di stop, ha avuto di che sorridere. A uscire con le ossa rotte, e non soltanto in senso figurato, è stato Aleix Espargaro, che ieri si è fratturato il mignolo della mano sinistra. La sua presenza fra dieci giorni ad Aragon non è in dubbio, ma le certezze del catalano, terzo nel Mondiale, stanno scemando. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “L'Autodromo di Monza è iconico al di là del motorsport “

    ROMA – Stefano Domenicali, inaugura il Gran Premio d’Italia in un incontro con la stampa. L’occasione si è rivelata utile non solo per presentare un evento che si preannuncia emozionante, ma anche per delineare le strategie per il futuro. “Quello di Monza – ha detto il presidente della Formula 1 a “Sky Sport” – è un podio iconico, che trasmette un’energia straordinaria, aldilà di essere o meno ferrarista. È un Gran Premio che rappresenta qualcosa non solo per chi ama il motorsport”. Un luogo storico che si proietta nella nuova dimensione del Circus: “La Formula 1 rispetto ad altre piattaforme mondiali è sicuramente nel podio, sono sicuro – continua l’italiano – di poter dire che in questo momento è ai vertici delle piattaforme sportive mondiali, per l’interesse che suscita per nuovi tifosi e nuove generazioni che si stanno affacciando e vogliono sempre più contenuti”.
    Sul futuro del Gp a Monza
    Tuttavia, il Gran Premio d’Italia, così come tanti altri circuiti storici della Formula 1, vive una situazione di incertezza per il 2023. Domenicali ribadisce la volontà del Circus di mantenere in calendario la tappa di Monza, ma chiarisce: “Proprio perché sei lassù devi essere sempre pronto a proporre a nuove idee, migliorando le gare in pista proponendo eventi unici per chi viene a vederle. La Formula 1 vuole Monza, è assolutamente vero. Per quello che rappresenta per la Formula 1 ma anche per l’Italia, per la tradizione che abbiamo con Ferrari, AlphaTauri e Pirelli. Anche Monza vuole la Formula 1, però quando si parla di sistemi complessi c’è bisogno dei fatti”. La modernità della Formula 1 passa anche dalla rivoluzione green avviata da Domenicali, che ha fissato per il 2023 l’obiettivo zero emissioni: “Oggi se non hai un progetto credibile a livello di sostenibilità nessuno vuole lavorare più con te. Abbiamo un programma serio e un’opportunità di spiegare le nostre logiche. Neanche l’1% dei nostri consumi avviene in pista. Abbiamo fatto una scelta di benzina sostenibile perché è importante avere degli obiettivi”, ha detto il numero uno del Circus per concludere. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Qui mi sento a casa, è una sensazione incredibile”

    ROMA – La conferenza stampa che inaugura il Gran Premio d’Italia di Formula 1 non poteva che avere come protagonista il pilota della Ferrari Charles Leclerc, qui vincitore nel 2019. In questi giorni l’entusiasmo ha iniziato a farsi sentire dalle parti di Maranello, con i tifosi che aspettano di riversarsi sulle tribune dell’Autodromo nazionale nell’anno del centenario. Un contesto che il monegasco descrive così: “Questa è un’esperienza diversa perché sono vestito di giallo, un colore speciale per festeggiare i 75 anni della Ferrari. La settimana di Monza è impegnativa e folle per noi, ma è una sensazione incredibile. I tifosi e le persone ti fanno sentire a casa”. “La prima volta che ho visto Monza è stato il 2014, il primo anno in una monoposto – ha aggiunto il monegasco. Ho una pessima memoria, ma credo sia stata qui la mia prima vittoria in una monoposto. Quindi questa pista mi è sempre piaciuta”.Guarda la galleryGP d’Italia, a Monza la Ferrari correrà con una livrea speciale
    Pressioni e aspettative
    Al di là delle emozioni, in pista ci sarà una gara in salita da affrontare. Come spiega lo stesso Leclerc: “Sarà un weekend piuttosto difficile, almeno sulla carta. Ci aspettiamo una Red Bull più forte. Non è una pista le cui caratteristiche si addicono alla nostra vettura. Speriamo però in una sorpresa positiva e di andare al di sopra delle aspettative”. La pressione per i ferraristi sarà notevole, ma Leclerc sembra trarre sempre più entusiasmo da queste dimostrazioni d’affetto e conclude: “È un puro piacere, si sentono le aspettative. Vedi che tutti stanno dalla tua parte e sostengono la Ferrari. Lo prendo più come una motivazione che è una pressione. Uscendo dall’hotel è difficile raggiungere la pista. Quando sei un pilota Ferrari c’è qualcosa in più che è molto bello”. LEGGI TUTTO

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    F1, Domenicali: “Monza Gp iconico, ha un'energia straordinaria”

    ROMA – “Quello di Monza è un podio iconico, che trasmette un’energia straordinaria, aldilà di essere o meno ferrarista. È un Gran Premio che rappresenta qualcosa non solo per chi ama il motorsport”. È con queste parole ai microfoni di “Sky Sport” che Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, apre il Gran Premio d’Italia dall’Autodromo di Monza. “La Formula 1 rispetto ad altre piattaforme mondiali è sicuramente nel podio, sono sicuro – continua Domenicali – di poter dire che in questo momento è ai vertici delle piattaforme sportive mondiali, per l’interesse che suscita per nuovi tifosi e nuove generazioni che si stanno affacciando e vogliono sempre più contenuti”.
    Le premesse per il 2023
    Tuttavia, il Gran Premio d’Italia, così come tanti altri circuiti storici della Formula 1, vive una situazione di incertezza per il 2023. Domenicali ribadisce la volontà del Circus di mantenere in calendario la tappa di Monza, ma chiarisce: “Proprio perché sei lassù devi essere sempre pronto a proporre a nuove idee, migliorando le gare in pista proponendo eventi unici per chi viene a vederle. La Formula 1 vuole Monza, è assolutamente vero. Per quello che rappresenta per la Formula 1 ma anche per l’Italia, per la tradizione che abbiamo con Ferrari, AlphaTauri e Pirelli. Anche Monza vuole la Formula 1, però quando si parla di sistemi complessi c’è bisogno dei fatti”. Infine, un commento sull’obiettivo della Formula 1 per raggiungere zero emissioni entro il 2023: “Oggi se non hai un progetto credibile a livello di sostenibilità nessuno vuole lavorare più con te. Abbiamo un programma serio e un’opportunità di spiegare le nostre logiche. Neanche l’1% dei nostri consumi avviene in pista. Abbiamo fatto una scelta di benzina sostenibile perché è importante avere degli obiettivi”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Settimana folle, qui la gente mi fa sentire a casa”

    ROMA – “Questa è un’esperienza diversa perché sono vestito di giallo, un colore speciale per festeggiare i 75 anni della Ferrari. La settimana di Monza è impegnativa e folle per noi, ma è una sensazione incredibile. I tifosi e le persone ti fanno sentire a casa”. Charles Leclerc si presenta con queste parole nella conferenza stampa che apre il Gran Premio d’Italia di Formula 1. “La prima volta che ho visto Monza è stato il 2014, il primo anno in una monoposto – ha aggiunto il monegasco. Ho una pessima memoria, ma credo sia stata qui la mia prima vittoria in una monoposto. Quindi questa pista mi è sempre piaciuta”.Guarda la galleryGP d’Italia, a Monza debutta la Ferrari ‘giallorossa’
    La gara di Leclerc
    Al di là delle emozioni, in pista ci sarà una gara in salita da affrontare. Come spiega lo stesso Leclerc: “Sarà un weekend piuttosto difficile, almeno sulla carta. Ci aspettiamo una Red Bull più forte. Non è una pista le cui caratteristiche si addicono alla nostra vettura. Speriamo però in una sorpresa positiva e di andare al di sopra delle aspettative”. I tifosi però saranno protagonisti di un fine settimana iconico e per il pilota della Ferrari non è un problema tutta questa pressione: “È un puro piacere, si sentono le aspettative. Vedi che tutti stanno dalla tua parte e sostengono la Ferrari. Lo prendo più come una motivazione che è una pressione. Uscendo dall’hotel è difficile raggiungere la pista. Quando sei un pilota Ferrari c’è qualcosa in più che è molto bello”, ha concluso Leclerc. LEGGI TUTTO

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    Monza: carte bollate e ricorsi? Meglio affidarsi all'app

    MONZA – A questo punto è inutile inseguire la guerra di carte bollate per la nota (e un po’ ridicola) questione del sequesto dell’area della Fan Zone. Tanto sarà comunque una toppa che, a volte, è peggio del buco. Il disappunto della Formula 1 – intesa come “sistema” e dunque come organizzatori – è palese ed era già emerso nei giorni scorsi, con la ormai nota frase di Stefano Domenicali “la storia non basta”. Dopo l’ultimo dissequesto, si sta lavorando a pieno ritmo per permettere la fruibilità della zona riservata ai tifosi, ma è una corsa contro il tempo. A questo punto è giusto sperare che tutto vada per il meglio. Ma che, soprattutto, dal 2023 si trovino percorsi condivisi e meno irti di ostacoli.
    ASSALTO – In ogni caso, l’assalto a Monza è già cominciato. Secondo gli organizzatori si dovrebbero superare i 300 mila spettatori, ovvero una folla eceanica. Già in queste ore si vedono le prime, appassionate, avanguardie. I modi per raggiungere l’autodrono sono tanti, nessuno prevede (salvo gli autorizzati) che vi si acceda in auto. Ci sono parcheggi esterni dedicati, navette, mezzi pubblici. E c’è anche una app, si chiama “Monza 100” che permetterà ai tifosi di rimanere costantemente aggiornati su tutto quello che c’è da sapere sulle attività in pista, le iniziative di intrattenimento per il pubblico, i punti di interesse all’interno dell’autodromo e la viabilità esterna. Sarà così possibile non mancare nessun appuntamento del ricco programma di iniziative previste per la gara più attesa della stagione. L’app è disponibile per dispositivi Android e iOS oppure è scaricabile collegandosi al sito ufficiale monzanet.it o da Play e Apple Store. Installandola sul proprio cellulare si potrà vedere su una mappa l’esatta ubicazione dei parcheggi, dei punti ristoro, degli erogatori d’acqua attivi per il weekend e delle tribune. Accedendo alla sezione “La mia tribuna”, l’app mostrerà invece il percorso migliore per raggiungerla dagli ingressi dell’Autodromo. Alla faccia – verrebbe da dire – delle carte bollate. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Aragon? Non posso decidere adesso”

    ROMA – I test MotoGp a Misano sono andati molto bene per Marc Marquez. Se però l’otto volte campione nella giornata di martedì si è limitato a riprendere confidenza con la sua Honda, ieri è stata l’occasione per alzare l’asticella. Questo il commento di Marquez ai microfoni di “Sky Sport” dopo i progressi segnati in pista: “Sono molto contento del test, soprattutto per come mi sono sentito sopra la moto. Dopo tre mesi c’era confusione, ma ora ho girato abbastanza. Nel pomeriggio ero stanco, mi facevano male i muscoli della spalla e del braccio, ma è normale. Ma abbiamo lavorato bene anche per la scuderia e oggi il feeling era buono”. Tant’è vero che lo spagnolo ha ritrovato anche un ottimo time attack, con un giro a sei decimi dal record del circuito di Bagnaia (1:31.065).
    Aragon da valutare
    Guai però a farsi illusioni. Il cammino di Marquez è ancora lungo e ci vorrà del tempo per capire a fondo quanto potrà essere competitivo in pista: “La verità – aggiunge lo spagnolo – è che è difficile fare il paragone con gli altri piloti, ma per un giro ho spinto per vedere a che punto ero. Però il passo gara è da migliorare. Nel complesso non mi aspettavo di fare così tanti giri (più di sessanta ieri, ndr)”. A questo punto verrebbe spontaneo chiedersi se Marquez potrà correre ad Aragon, quindicesima tappa del Motomondiale. Sulla questione Marquez è molto chiaro: “Se vado lì è per fare la gara, non per fare le prove. Non posso deciderlo adesso. Ora come ora non finirei la gara, visto che il long run più lungo è stato di sette giri. In questi giorni che ci separano da Aragon dobbiamo valutare la situazione”, ha poi concluso. LEGGI TUTTO