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    Ferrari, Leclerc: “Monza? Peccato non aver ripreso”

    ROMA – Charles Leclerc è stato ospite del podcast “Muschio Selvaggio” di Fedez e Luis a pochi giorni dal secondo posto nel Gran Premio d’Italia. Il pilota della Ferrari ha parlato a tutto tondo del mondo della Formula 1, tornando anche sulla gara di Monza terminata dietro alla Safety Car: “Senza Safety Car almeno ci sarebbe stata una gara. E’ un peccato non averla ripresa negli ultimi giri”. Il monegasco ha poi proseguito: “Ogni volta che sono in macchina ho un sorriso enorme. Abbiamo tanta responsabilità, però sono consapevole di quanto sono fortunato a essere in questa situazione. E’ quello che ho sempre sognato di fare, quindi sono molto felice anche se so che non sono lì per divertirmi”. 
    Sugli altri piloti
    “Andare a mangiare qualcosa con un pilota rivale? Non lo faccio, ma lo farei. Dipende con che pilota – ha aggiunto Leclerc scherzando – Il collega più simpatico? Pierre Gasly è un amico vero. Andavamo in vacanza insieme quando eravamo più giovani, le nostre famiglie sono molto vicine. Ma ci sono altri piloti con cui vado a giocare a golf. Quando stiamo a casa però stacchiamo perché ci vediamo più di quanto vediamo le nostre famiglie”. LEGGI TUTTO

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    Pernat esclusivo: “Bastianini il più forte: vi spiego il suo successo”

    ALCANIZ – Dietro ai successi di un atleta c’è sempre il contributo di qualcuno e, nel caso del meraviglioso Enea Bastianini versione 2022, c’è – anche – la mano di Carlo Pernat, che da navigato manager ha puntato nuovamente sul cavallo giusto. Il rapporto tra il dirigente e il pilota riminese va oltre il lavoro, il che forse è uno dei segreti della serenità, trasformata in velocità una volta in pista, raggiunta dal portacolori Gresini, vincitore ad Aragon e futuro compagno di Pecco Bagnaia nel team ufficiale Ducati.Pernat, nel post gara di Aragon ha detto «Enea è come Stoner». In cosa? «Non voglio fare dei paragoni, dato che parliamo anche di moto diverse, ma Enea mi ricorda Stoner. Attualmente è il pilota più veloce della griglia, come lo era Stoner, e proprio come lui compie dei sorpassi puliti anche in punti non facili. Se mi chiedessero chi mi ricorda, non direi altri grandi come Rossi, Biaggi, Lorenzo o Marquez, bensì Casey».Un punto forte e uno debole, se c’è, del Bastianini attuale? “I punti forti sono la concentrazione in gara e la gestione delle gomme: in generale sulla strategia è davvero forte, anche contro piloti competitivi come Bagnaia. Fino a poco tempo fa il suo tallone d’Achille era il singolo giro veloce, ma è migliorato anche sotto questo aspetto. Ora credo di poter dire con certezza che stiamo parlando di un professionista al 100%.Si aspettava una stagione del genere? «Da quattro anni ripeto che Enea è un pilota da MotoGP, in primis per il suo stile di guida, e gliel’ho sempre detto. Dire che mi aspettavo quattro vittorie sarebbe eccessivo, ma certamente me lo aspettavo al top, dato che già l’anno scorso aveva fatto vedere ottime cose, con una moto vecchia di due anni. La continuità che ha acquisito ora mi ha stupito: al momento penso sia il più forte di tutti. Se guida così batterlo è dura».Come è nata la vostra collaborazione? In cosa pensa di averlo aiutato maggiormente? «Enea e il padre mi hanno cercato a metà 2017: ho subito detto sì perché era chiaro che fosse un talento, che doveva solo sistemare alcune cose. In primis gli ho dato tranquillità, cosa di cui un ragazzo come lui necessita, dato che spesso il suo principale rivale è lui stesso. La chiave poi credo sia stata il metterlo a lavorare con i giusti capitecnici: prima Christian Lundberg (nel team Leopard in Moto3 nel 2018; ndr), poi Giovanni Sandi (l’anno del titolo in Moto2 con il team Italtrans; ndr) e ora Pigiamino (Alberto Giribuola; ndr): è cresciuto tanto al fianco di queste persone, il talento ha fatto il resto».In questo percorso quale ruolo ha giocato la sua famiglia? «La famiglia di Enea è meravigliosa, mi ricorda quella di Capirossi (altro assistito di Pernat; ndr). Persone appassionate, che non dicono mai una parola fuori posto. Anche Alice (la fidanzata di Bastianini; ndr) ha giocato un ruolo importante sin dal suo arrivo: gli ha donato quella serenità sentimentale che per un pilota può essere molto importante».A proposito di Capirossi. Lei ha avuto pochi piloti sotto la sua ala, con i quali però ha creato un rapporto lungo e profondo. Come lo spiega? «Posso dire che sono diventato amico di quasi tutti i piloti che ho seguito: ho sempre detto loro che vince solo chi sorride, e che questo lavoro lo devono prendere in primis come un divertimento. Ho sempre impostato i miei rapporti lavorativi sull’amicizia e sul fare gruppo: i piloti e i manager musoni non mi si addicono».Torniamo ad Enea. Se le dico Mondiale, cosa mi risponde? «Dopo Aragon la situazione è migliorata, ma l’obiettivo di Enea è il terzo posto, che per lui significa tante cose. Pecco è davvero forte, tanto che il secondo posto per lui è quasi una sconfitta attualmente. Enea poteva giocare i panni del terzo incomodo nel Mondiale con un pizzico di fortuna in più nelle gare prima della pausa. Occorre non dimenticare che corre con la GP21: all’inizio è stato un vantaggio visti i problemi della GP22, che però poi è giustamente cresciuta e diventata migliore».Qual è il primo aneddoto che le viene in mente legato a Bastianini? «Gli sto insegnando un po’ di genovese, così prima di ogni sessione gli do il pugno e gli dico “Menibelino” (un’esclamazione: ndr), e lui mi risponde “me ne riporto di due e un quarto”: lo facciamo da sempre. Un momento che ricordo invece risale al GP di Austin, quando Enea mi ha portato, per evitare che mi mettessi le stesse scarpe e le stesse camicie, a comprarne una quindicina: io però non gli do la soddisfazione, e continuo a mettere la roba vecchia. Chi ha pagato in quella occasione? Io, lui è peggio dei genovesi (ride; ndr)». LEGGI TUTTO

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    F1, approvato il calendario 2023: 24 le tappe, presenti Imola e Monza

    ROMA – Il World Motor Sport Council ha approvato il calendario 2023 della Formula 1. La prossima stagione sarà la più lunga di sempre con 24 eventi, con l’aggiunta del Gran Premio di Las Vegas come penultimo appuntamento e terzo evento negli Stati Uniti che si unirà alle gare di Miami e Austin. La nuova Formula 1 partirà con il Gran Premio del Bahrain che aprirà il Mondiale 2023 il 5 marzo, mentre il Gran Premio di Monaco, uno degli appuntamenti più iconici, si corrrerà il 28 maggio. Confermato il Gran Premio di Abu Dhabi acome gran finale di stagione il 26 novembre. Mentre torna dopo un anno di assenza il Gran Premio del Qatar, l’8 ottobre. Confermate anche le due tappe italiane di Imola (21 maggio) e Monza (3 settembre).
    Le parole di Ben Sulayem
    Questo il commento del presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, che accompagna la pubblicazione del nuovo caendario: “La presenza di 24 gare nel calendario del Campionato mondiale di Formula 1 2023 è un’ulteriore prova della crescita e del fascino di questo sport su scala globale. L’aggiunta di nuove sedi e il mantenimento degli eventi tradizionali sottolinea la solida gestione dello sport da parte della FIA. Sono lieto che nel 2023 saremo in grado di portare la nuova era di corse emozionanti della Formula 1, creata dai Regolamenti FIA 2022, a una più ampia base di fan”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Peccato non aver ripreso a Monza. In macchina ho sempre il sorriso”

    ROMA -“Ogni volta che sono in macchina ho un sorriso enorme. Abbiamo tanta responsabilità, però sono consapevole di quanto sono fortunato a essere in questa situazione. E’ quello che ho sempre sognato di fare, quindi sono molto felice anche se so che non sono lì per divertirmi”. Charles Leclerc è stato ospite del podcast “Muschio Selvaggio” di Fedez e Luis a pochi giorni dal secondo posto nel Gran Premio d’Italia. Il pilota della Ferrari ha parlato a tutto tondo del mondo della Formula 1, tornando anche sulla gara di Monza terminata dietro alla Safety Car: “Senza Safety Car almeno ci sarebbe stata una gara. E’ un peccato non averla ripresa negli ultimi giri”. 
    Sul rapporto con i colleghi
    “Andare a mangiare qualcosa con un pilota rivale? Non lo faccio, ma lo farei. Dipende con che pilota – ha aggiunto Leclerc scherzando – Il collega più simpatico? Pierre Gasly è un amico vero. Andavamo in vacanza insieme quando eravamo più giovani, le nostre famiglie sono molto vicine. Ma ci sono altri piloti con cui vado a giocare a golf. Quando stiamo a casa però stacchiamo perché ci vediamo più di quanto vediamo le nostre famiglie”. LEGGI TUTTO

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    F1, ecco il calendario 2023: debutta Las Vegas, confermate Imola e Monza

    ROMA – La Formula 1 2023 ha il suo calendario. È infatti arrivato il via libera del World Motor Sport Council che ha approvato il calendario più lungo di sempre con 24 tappe. la grande novità della prossima stagione sarà il Gran Premio di Las Vegas, che sarò il penultimo appuntamento e terzo evento negli Stati Uniti unendosi alle gare statunitensi di Miami e Austin. La nuova Formula 1 partirà con il Gran Premio del Bahrain che aprirà il Mondiale 2023 il 5 marzo, mentre il Gran Premio di Monaco, uno dei più iconici del Circus, si correrà il 28 maggio. Il Gran Premio di Abu Dhabi avrà il suo solito posto nel finale di stagione il 26 novembre. Confermate anche le due tappe italiane di Imola (21 maggio) e Monza (3 settembre).
    Il commento di Ben Sulayem
    “La presenza di 24 gare nel calendario del Campionato mondiale di Formula 1 FIA 2023 è un’ulteriore prova della crescita e del fascino di questo sport su scala globale”, ha detto il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem a commento della pubblicazione del nuovo calendario. “L’aggiunta di nuove sedi e il mantenimento degli eventi tradizionali sottolinea la solida gestione dello sport da parte della FIA. Sono lieto che nel 2023 saremo in grado di portare la nuova era di corse emozionanti della Formula 1, creata dai Regolamenti FIA 2022, a una più ampia base di fan”, ha poi concluso l’ex pilota di rally. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Nulla è escluso per il 2023, ora abbiamo una direzione”

    ROMA – La Mercedes sta già progettando il 2023. La Formula 1 2022 sta per essere archiviata dalle parti di Brackley come un’annata di transizione. Per la prossima stagione la scuderia di Toto Wolff ha due alternative: sviluppare l’attuale progetto o ricominciare daccapo. Queste le parole del britannico ai microfoni ufficiali del Circus: “Nulla è fuori discussione. Di sicuro abbiamo un design piuttosto unico delle pance laterali. Non è detto che continueremo con quel design, ma allo stesso modo non è escluso che cambieremo completamente il concetto dell’auto”. Restano ora da capire quali sono di preciso le criticità che impediscono alla W13 di essere all’altezza della Red Bull e della Ferrari. “Penso si capisca perché su circuiti come Zandvoort e Budapest eravamo competitivi, mentre su piste come Monza e Spa non lo stiamo stati. Ciò però non significa che possiamo risolvere i problemi dall’oggi al domani”.
    La direzione della Mercedes
    Gran Premio di Gran Bretagna a parte (dove è arrivato un incolpevole ritiro), Russell è sempre arrivato in top 5, raccogliendo 203 punti. Le premesse per il prossimo anno ci sono, ma la Mercedes deve avere un progetto vincente. Conclude infatti il 24enne di King’s Lynn: “Dobbiamo continuare a sviluppare questa macchina e il 2023 sarà una sorta di evoluzione di questo. Ora abbiamo una direzione molto chiara su come sviluppare l’auto”. L’obiettivo per Russell ora è agganciare Sergio Perez (210 punti) in terza posizione nella classifica piloti ora che mancano sei gare al termine della stagione. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Meteo imprevedibile, a Motegi bisogna fare attenzione”

    ROMA – La MotoGp si avvicina al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa del Motomondiale. La Honda sarà osservata speciale, in quanto per lei sarà l’appuntamento di casa. Però la crisi di risultati mette Marc Marquez e Pol Espargaro in una situazione di ulteriore pressione nei confronti del pubblico di Motegi. Queste le parole dell’otto volte campione del mondo, che questa volta punta a un weekend lineare dopo i problemi di Aragon: “Sono davvero entusiasta di tornare in Giappone, è la gara di casa della Honda, è un circuito divertente e i fan sono sempre incredibili. A Motegi il tempo è imprevedibile, quindi dovremo prestare attenzione. Anche con il cambio di programma, saranno due giornate e mezzo molto intense, ma mi sento bene fisicamente dopo Aragon”.
    I ricordi di Espargaro
    Tra i piloti che hanno deluso di più in questo 2022 c’è Pol Espargaro, che a fine stagione saluterà l’Ala Dorata per ritornare in KTM. “Abbiamo avuto un weekend difficile ad Aragon, ma andare a casa della Honda e ritrovarci con i fan giapponesi ci dà sicuramente una spinta in più”, ha detto lo spagnolo. Espargaro conserva però buoni ricordi del circuito di Motegi e conclude: “L’atmosfera è sempre incredibile in Giappone, quindi voglio continuare a lavorare sodo per dare un bello spettacolo per tutti coloro che ci supportano. Per me è anche una pista speciale perché nel 2013 ho vinto lì il mio campionato Moto2. Voglio dei bei ricordi anche per quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell: “Nel 2023 alla macchina può succedere di tutto”

    ROMA – “Nulla è fuori discussione. Di sicuro abbiamo un design piuttosto unico delle pance laterali. Non è detto che continueremo con quel design, ma allo stesso modo non è escluso che cambieremo completamente il concetto dell’auto”. Sono queste le parole di George Russell, pilota Mercedes di Formula 1, che al suo anno di esordio con la casa di Brackley sta mettendo in mostra una sicurezza e una costanza da veterano. Restano ora da capire quali sono di preciso le criticità che impediscono alla W13 di essere all’altezza della Red Bull e della Ferrari. “Penso si capisca perché su circuiti come Zandvoort e Budapest eravamo competitivi, mentre su piste come Monza e Spa non lo stiamo stati. Ciò però non significa che possiamo risolvere i problemi dall’oggi al domani”.
    Le parole di Russell
    Gran Premio di Gran Bretagna a parte (dove è arrivato un incolpevole ritiro), Russell è sempre arrivato in top 5, raccogliendo 203 punti. Le premesse per il prossimo anno ci sono, ma la Mercedes deve avere un progetto vincente: “Dobbiamo continuare a sviluppare questa macchina e il 2023 sarà una sorta di evoluzione di questo. Ora abbiamo una direzione molto chiara su come sviluppare l’auto”, ha poi concluso il britannico, che punta al terzo posto della classifica piloti, occupato da Sergio Perez (210 punti). LEGGI TUTTO