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    F1, Latifi lascerà la Williams a fine stagione: è ufficiale

    ROMA – Le strade di Nicholas Latifi e della Williams si separano qui. La scuderia britannica di Formula 1 ha infatti pubblicato una nota ufficiale nella quale si comunica che il canadese non sarà più un suo pilota al termine della stagione 2022. Latifi ha trascorso con Williams tre dei suoi quattro anni. Nella stagione in corso non è riuscito a dare una svolta alla sua avventura, essendo finora a quota zero in questo 2022.
    Le parole di Latifi
    “Dunque, lascerò la Williams alla fine di quest’anno. Sono stato onorato per averli rappresentati in pista negli ultimi 3 anni. Un enorme ringraziamento a tutto il team: è stato un viaggio incredibile e mi sono goduto ogni secondo. Ora sono determinato a chiudere positivamente il 2022 e le sue restanti sei gare”, ha scritto Latifi sui propri canali social. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Buon grip, asciutto o bagnato non fa differenza per me”

    ROMA – È stato il pilota più veloce in pista nelle libere 1 a Motegi ed è l’unico in MotoGp a non temere la pioggia prevista per il Gran Premio del Giappone. Jack Miller si presenta ai microfoni di “Sky Sport” consapevole di aver disputato un buon venerdì e afferma: “Sono riuscito a migliorare tanto, ho ottenuto una bellissima accelerazione in alcune curve. Sono molto felice di questa grande prestazione, l’aderenza qui va bene quindi asciutto o bagnato per me non fa differenza. Dopo due anni di assenza qui, ho trovato la Ducati esattamente come me la aspettavo. La moto gira bene nelle curve, a differenza degli anni scorsi. Non c’è un settore in cui siamo deboli”.
    Ciabatti soddisfatto
    Sempre a “Sky Sport” è intervenuto anche Paolo Ciabatti, direttore generale di Ducati Corse, anche lui sicuro di aver affrontato al meglio questa lunga sessione di libere: “È un bel modo di iniziare questo weekend, in un circuito dove non corriamo dal 2019. La moto è migliorata, i piloti sono in forma e siamo contenti”. “Sia Miller che Bagnaia si trovano bene e siamo felici di questo perché domani potrebbe piovere e sono in una buona posizione. Bisogna considerare che Motegi è una pista esigente dal punto di vista dei consumi”, ha poi aggiunto Ciabatti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller comanda le libere 1 del Gp del Giappone: Bagnaia è secondo

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp, si apre sotto il segno delle Ducati. Jack Miller ha infatti segnato il miglior tempo della giornata nella prima e unica sessione di prove libere fermando il cronometro sull’1:44.509, mettendosi alle spalle la Desmosedici ufficiale del suo compagno di squadra, Francesco Bagnaia. Dietro la doppia delle Ducati, la Yamaha di Fabio Quartararo, seguito dall’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Marini in top 5, scivolata per Bastianini 
    Dietro lo spagnolo, è arrivato quinto Luca Marini (VR46 Racing Team), davanti alla coppia delle Honda ufficiali con Marc Marquez in sesta posizione e Pol Espargaro in settima. Ottava poi la KTM di Brad Binder, seguito dal suo compagno di squadra Miguel Oliveira. Chiude la top 10 l’Aprilia di Maverick Vinales. Enea Bastianini, caduto verso la fine della sessione di prove libere, si è invece dovuto accontentare della quattordicesima posizione. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller davanti a Bagnaia nelle libere 1 del GP del Giappone

    ROMA – È Jack Miller il pilota più veloce della prima sessione di prove libere in programma al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. L’australiano della Ducati ha chiuso il suo miglior giro in 1:44.509, mettendosi alle spalle la Desmosedici ufficiale del suo compagno di squadra, Francesco Bagnaia. Dietro la doppia delle Ducati, la Yamaha di Fabio Quartararo, seguito dall’Aprilia di Aleix Espargaro.
    Marquez 6°, bene Marini
    Dietro lo spagnolo, è arrivato quinto Luca Marini (VR46 Racing Team), davanti alla coppia delle Honda ufficiali con Marc Marquez in sesta posizione e Pol Espargaro in settima. Ottava poi la KTM di Brad Binder, seguito dal suo compagno di squadra Miguel Oliveira. Chiude la top 10 l’Aprilia di Maverick Vinales. Quattordicesimo invece Enea Bastianini, caduto verso la fine della sessione di libere, durata oltre un’ora. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Ducati non ancora alla massima potenza”

    ROMA – “Già oggi stavamo lavorando dal punto di vista dei consumi, non abbiamo ancora dispiegato tutta la nostra potenza”. Francesco Bagnaia commenta così ai microfoni di “Sky Sport” le prove libere del Gran Premio del Giappone, sedicesimo weekend della MotoGp. Il torinese della Ducati ha fatto segnare il secondo miglior tempo, dietro il suo compagno di squadra Jack Miller. La minaccia che pende su Motegi è rappresentata dalla pioggia, che potrebbe scendere copiosa sia sabato che domenica. “Questo è probabilmente l’unico turno asciutto e quindi lo abbiamo affrontato in modalità race. All’inizio ho perso un po’ di giri a causa di un intoppo, poi ha iniziato a piovere”, ha infatti detto Bagnaia.
    Le parole di Bagnaia
    Eppure, la sessione del piemontese non è iniziata nel migliore dei modi. Bagnaia è infatti dovuto rientrare ai box dopo appena un giro per riconfigurare la moto. Poi però il pilota Ducati ha preso in mano la situazione: “Mi sono migliorato successivamente e sono contento, perché riusciamo a sistemare anche le sessioni che magari non iniziano benissimo. Prima non eravamo in grado di fare questo. C’è stato anche un cambio di gomma, la soft davanti era al limite, poi con la hard ero più a mio agio”. Infine Bagnaia svela la chiave per affrontare al meglio Motegi: “Il bilanciamento è fondamentale, perché ci sono frenate dove in curva bisogna portare tanta velocità. L’equilibrio della moto è importantissimo”. LEGGI TUTTO

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    Verstappen vestirà Sparco, accordo con la Red Bull

    TORINO – Anche Max Verstappen, come tanti altri piloti di punta prima di lui, si vestirà con i prodotti di una delle più famose aziende del motorsport, la torinese Sparco. Lo storico marchio è stato scelto dalla Red Bull come nuovo fornitore per l’abbigliamento tecnico da gara. La qualità dei prodotti Sparco è il risultato di 45 anni di esperienza nel motorsport, piloti e ingegneri della squadra di Max li hanno trovati rispondenti alle loro esigenze. I prodotti sono all’avanguardia: non è una questione estetica, ovviamente, ma di tecnologia. Ne è un esempio la nuova tuta Superleggera (è il nome ufficiale) con regolare omologazione Fia che nasce come evoluzione della storica tuta Superleggera (anche quella di chiamava così), che nei primi anni 2000 era la più leggera di tutte, con un peso inferiore di circa il 20% rispetto a tute simili. E in un mondo come quello della Formula 1 dove ogni singolo grammo ha un riflesso sulle prestazioni, anche il peso delle tute conta.La tuta Superleggera dei piloti sarà abbinata alle scarpe “X-Light+”, ai guanti “Arrow Biotech” e all’abbigliamento intimo e sottotuta (anch’essi regolamentati dalla Fia). I meccanici della squadra saranno invece vestiti con una linea dedicata di prodotti derivati dalla tuta Sparco “Competition” e dai guanti “Tide Meca” per soddisfare le esigenze di comfort e sicurezza in base alle specifiche necessità del team.
    TECHNOLOGY DRIVEN – «Sparco è un’azienda “technology driven” caratterizzata da una continua ricerca e sviluppo per soddisfare tutti i migliori standard di performance, sicurezza e qualità – spiega Aldino Bellazzini, presidente e ceo Sparco -. Abbiamo sempre inteso le collaborazioni come un’opportunità per vincere le nostre sfide. Questo è il motivo delle collaborazioni e delle partnership a lungo termine che abbiamo sviluppato con diversi attori del motorsport». Soddisfatto anche Christian Horner, team principal e ceo della Red Bull: «Garantire la massima sicurezza possibile ai nostri piloti e al personale di gara è sempre la nostra prima priorità. Sparco è all’avanguardia nella sicurezza dell’abbigliamento da gara da oltre quarant’anni e siamo lieti di accoglierla nel team». LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton fedele alla Mercedes: “Qui per restare fino alla fine”

    ROMA – La carriera di Lewis Hamilton è arrivata al capolinea? Neanche per sogno. Emerge questo dall’intervista che il sette volte campione del mondo ha concesso ai microfoni ufficiali della Formula 1. Il finale di stagione dell’anno scorso è stato deludente, quest’anno la vittoria non è ancora arrivata, ma Hamilton risponde: “Per anni ci sono state voci sul mio ritiro. Io mi sento più in forma che mai. Amo quello che sto facendo e non ho intenzione di fermarmi presto“. Il pilota della Mercedes sente quindi che ha ancora molto da dare al mondo delle quattro ruote e in particolare alla scuderia di Brackley e aggiunge: “Il mio obiettivo è sempre stato quello di stare con la Mercedes. C’è molto lavoro, molto da realizzare insieme, e penso che sarò sempre con la Mercedes fino all’ultimo dei miei giorni”.
    Le parole di Hamilton
    Lewis Hamilton quindi non lascia, anzi raddoppia e mette sul piatto l’ipotesi di diventare per l’ottava volta in carriera campione del mondo, impresa sfuggitagli l’anno scorso. “Sento di poter correre per un po’ più a lungo. Vincere il titolo? È una sfida. Visto che nessun pilota nella storia c’è mai riuscito, voglio provarci”. “Immagino che, invecchiando, ti rendi conto che il viaggio è la parte più importante”, chiosa però Hamilton, consapevole dei suoi ormai 37 anni e del fatto che il tempo a sua disposizione non è indefinto. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Hamilton a pezzi prima di Silverstone 2021, l'aria era tesa”

    ROMA – “È stato più Verstappen a entrare nella testa di Hamilton, che il contrario. Quest’ultimo era il sette volte campione che improvvisamente aveva tutto da perdere”. Ai microfoni di “Beyond The Grid” podcast ufficiale della Formula 1, Christian Horner torna così sul duello mondiale che ha caratterizzato tutto il 2021: quello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. “Max – continua il team principal della Red Bull – era il ragazzino che si prendeva ogni rischio e che le provava tutte e da perdere non aveva niente. Alcuni dei suoi sorpassi lo scorso anno sono stati stupefacenti. E si vedeva come questi abbiamo iniziato a innervosire Lewis”. “C’era tensione e lo si sentiva. Non ho mai sentito Hamilton riconoscere le capacità di Verstappen”, ha aggiunto il britannico.
    L’incidente a Copse
    Per irrobustire la sua tesi, Horner rievoca il Gran Premio di Gran Bretagna dello scorso anno, quando alla curva Copse Verstappen è andato violentemente a muro dopo un contatto con lo stesso Hamilton. “Dopo che Hamilton si era qualificato in pole a Silverstone e Max ha vinto la gara Sprint, si vedeva che Lewis era come spezzato. E se Max fosse riuscito a sorpassare a Copse io credo che avrebbe preso il largo”. “La rivalità ha toccato più Hamilton che Verstappen, perché Max aveva tutto da guadagnare in quella situazione”, ha sostenuto Horner. “La rivalità con Leclerc è diversa, perché loro due hanno corso l’uno contro l’altro fin da quando erano bambini e c’era un rispetto reciproco”, conclude poi Horner, tornando al 2022, dove in molti si aspettavano una lotta aperta fino alla fine tra Verstappen e Leclerc. LEGGI TUTTO