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    MotoGp, Quartararo: “Miller mi ha spinto in curva-1”

    BURIRAM – Fabio Quartararo, dopo aver allungato in classifica su Francesco Bagnaia in Giappone, sperava in un GP di Thailandia che potesse avvicinarlo al bis iridato. Invece il campione mondiale in carica della MotoGP ha concluso addirittura al diciassettesimo posto, non guadagnando nessun punto in classifica e perdendone ben 16 da “Pecco” ora distante di sole due lunghezze in classifica a tre gare dal termine del motomondiale. Una domenica da dimenticare per il francese, come evidenziato anche dal nervosismo post gara, in cui non ha rilasciato interviste.
    “Pioggia scesa nel momento peggiore”
    A riportare le prime impressioni del “Diablo” è il canale ufficiale della Yamaha. “I primi giri sono stati davvero difficili, la pioggia è iniziata a scendere nel momento peggiore per noi, avendo poi solo pochi minuti per provare la pista prima dell’inizio. Poi in curva-1 sono stato spinto da Jack Miller e da lì in avanti la situazione è peggiorata. Stavo cercando di ritrovare il feeling, ma la visibilità era davvero pessima. Mi spiace per i tifosi thailandesi, speravo in una gara migliore, ma ci siamo fatti un’idea del perché abbiamo faticato così e spero di tornare più forte già dall’Australia”, ha concluso il campione in carica della classe regina. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Singapore: gli highlights della gara. Perez precede Leclerc e Sainz

    La Red Bull di Perez trionfa sul circuito di Marina Bay. Il pilota messicano ha tagliato per primo il traguardo, precedendo Charles Leclerc e Carlos Sainz. Solo settimo Max Verstappen. Il GP di Singapore, iniziato in ritardo a causa della pioggia, è stato spettacolare e alla fine della corsa è dovuta intervenire la Fia per confermare la vittoria di Perez che è finito sotto investigazione per non aver rispettato per due volte la distanza dalla Safety Car. La decisione della FIa è stata di multare il pilota con 5″ di ritardo ma visto il vantaggio di oltre 7 secondi sul secondo il pilota messicano ha mantenuto la vittoria. LEGGI TUTTO

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    Caso Perez, Marko: “Sarebbe stata ridicola una penalità di 10 secondi”

    SINGAPORE – Incertezza in pista e dopo la bandiera a scacchi. Il ritorno del GP di Singapore dopo due anni di assenza causa pandemia ha lasciato con il fiato sospeso i tifosi anche dopo il termine della gara, che ha visto Sergio Perez su Charles Leclerc, ma con il messicano sotto investigazione per due possibili infrazioni commesse in regime di Safety Car. Dopo oltre due ore di attesa è arrivato il verdetto della Race Direction, che ha comminato cinque secondi di penalità al pilota Red Bull confermando la sua vittoria.
    “Perez formidabile”
    Anche Helmut Marko, consulente di casa Red Bull, si è espresso sulla questione. “I 10 secondi di penalità sarebbero stati ridicoli – spiega il dirigente austriaco ai microfoni di Sky Deutschland – ma non avrebbero di certo sminuito la grande prestazione di Perez, formidabile per tutta la gara, fin dalla partenza. Ha resistito alla pressione di Leclerc e anche nel finale quando gli è stato chiesto di guadagnare ulteriori secondi lo ha fatto con grande sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    Attacco hacker alla Ferrari, pubblicati 7 GB di dati

    ROMA – La Ferrari ha subito un attacco hacker di tipo ransomware, ovvero una modalità di infettare un dispositivo che consiste nell’iniettare un malware in grado di limitare l’accesso allo stesso. Come riportato dal sito “Red Hot Cyber”, la casa di Maranello si sarebbe vista sottrarre oltre 7 gigabyte di dati, comprendenti documenti interni, manuali di riparazione e altre informazioni dell’azienda modenese. L’autore dell’attacco sarebbe il gruppo hacker “Cybergang RansomEXX”.
    I precedenti
    La Ferrari non era stata mai attaccata in maniera diretta, ma in passato il gruppo “Cybergang Everest” aveva colpito la Speroni Spa, trafugando progetti ancora segreti di Lamborghini, Maserati e, appunto, anche dell’azienda di Maranello. LEGGI TUTTO

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    Penalità Perez, Marko: “I 10 secondi sarebbero stati ridicoli”

    SINGAPORE – Spettacolo e colpi di scena in gara, incertezza anche dopo la bandiera a scacchi. Il primo GP di Singapore dopo due anni di assenza ha lasciato con il fiato sospeso i tifosi anche dopo il termine della gara conclusa con il successo di Sergio Perez su Charles Leclerc, ma con il messicano sotto investigazione per due possibili infrazioni commesse in regime di Safety Car. Dopo oltre due ore di attesa il verdetto della Race Direction, che ha comminato cinque secondi di penalità al pilota Red Bull confermando l’ordine di arrivo.
    “Gara incredibile di Perez”
    Sulla penalità di “Checo” e sulla sua straordinaria prestazione si è espresso Helmut Marko, consulente di casa Red Bull. “I 10 secondi di penalità sarebbero stati ridicoli – afferma l’austriaco ai microfoni di Sky Deutschland – ma non avrebbero sminuito la prestazione di Perez, formidabile per tutta la gara, fin dalla partenza. Ha resistito molto bene alla pressione di Leclerc e anche nel finale quando gli è stato chiesto di guadagnare ulteriori secondi lo ha fatto con grande sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    La Fia e i tempi biblici, una zavorra per la Formula 1

    TORINO – No, la Formula 1 non può avere tempi biblici. È una contraddizione in termini, lo sport che vive sulla velocità – in linea teorica (ma anche pratica) lo sport più veloce tra quelli automobilistici – non può essere così drammaticamente lento nel prendere decisioni. Per decidere se Perez abbia o non abbia infranto la regola delle “dieci macchine dietro Safety Car” ci vuole una sorta di camera di consiglio che un tribunale ordinario riserverebbe a reati di gravità indicibile. E ancora (sempre la Fia) non ha detto se qualche squadra abbia effettivamente infranto le regole sul budget cap del 2021. Del 2021. Siamo nel 2022, quasi alla fine.
    LA SUCCESSIONE – Certo, la Fia è stata retta da tanto tempo (forse troppo) da Jean Todt, molto preoccupato del suo ruolo di promotore della sicurezza stradale presso l’Onu. Causa giustissima e nobile, sia chiaro. Ma forse ci voleva un po’ più di attenzione alla parte sportiva. Il caso Masi, in fondo, nasce dal fatto che la scomparsa improvvisa di Charlie Whiting (nel 2019) abbia dimostrato che non c’era una linea di successione. Si è andati avanti sino a fine 2021, poi è scoppiato il bubbone (leggasi Abu Dhabi, gara finale). E la ferita non è ancora rimarginata.
    ORGANIZZAZIONE – L’attuale presidente, Ben Sulayem, intende dare una sterzata in seno alla Fia, ma un conto è dire e altro conto è fare. Nel frattempo la Formula 1 – intesa come la parte che non fa capo all’autorità sportiva – sta vivendo una fase di crescita ed espansione senza precedenti. Per ripetere il concetto iniziale: chi gestisce lo sport della velocità è un organizzazione essa stessa velocissima. La Fia non tiene il passo. E questa è una grave zavorra. A meno che non ci sia dia una bella svegliata. LEGGI TUTTO

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    Perez, ufficiale: la decisione sulla penalità che la Ferrari aspettava

    SINGAPORE – Sergio Perez è ufficialmente il vincitore del Gran Premio di Singapore, 17° appuntamento del Mondiale di Formula 1. In seguito ad un finale controverso, la Fia ha voluto ascoltare la versione del messicano prima di decidere se penalizzarlo o meno per non aver rispettato la corretta distanza dalla Safety Car. Il pilota della Red Bull si è imposto in pista, precedendo le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ed il verdetto è stato confermato dalla direzione gara, la cui decisione è arrivata alle 19:45, oltre due ore e mezza dopo la fine della gara. Non cambia dunque né l’ordine d’arrivo né la classifica piloti.
    Il verdetto della Fia
    Attraverso un comunicato ufficiale, è stata confermata la vittoria di Sergio Perez. Il pilota Red Bull è stato sanzionato con 5 secondi di penalità, che non cambiano l’esito finale. Leclerc aveva infatti tagliato il traguardo con 7.5 secondi di ritardo e resta alle sue spalle. Per Perez, inoltre, 2 punti tolti sulla patente e una reprimenda. Confermata dunque in parte la versione del messicano, che aveva detto di non temere la penalità e di essere il vincitore effettivo. Mastica amaro invece la Ferrari, che si augurava 10 secondi di penalità per via di una doppia infrazione. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Ci ho provato fino alla fine. Penalità Perez? Non commento”

    SINGAPORE – Il Gp di Singapore, diciassettesima prova del Mondiale di Formula 1, è stato caratterizzato da tanti duelli in pista, ma quello più avvincente è stato sicuramente quello tra Charles Leclerc e Sergio Perez. Quest’ultimo è stato insidiato a lungo dal ferrarista, che a un certo punto ha però dovuto mollare in quanto la sua macchina non ce la faceva a tenere un determinato ritmo. Resta il punto interrogativo della penalità, che però Charles non ha voluto commentare per via dell’assenza del quadro completo della situazione.
    Le parole di Leclerc
    Charles è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, facendo un’analisi della gara: “Ho fatto una brutta partenza. Dobbiamo vedere da cosa viene, la riguarderemo. E’ stata una gara molto difficile, la più stancante della mia vita. Ci ho provato spingendo fino alla fine, ma ho surriscaldato le gomme essendo così vicino a Perez. Alla fine la performance è stata buona, passo avanti anche nelle comunicazioni. Dobbiamo continuare a lavorare, poi riguarderemo la partenza. Nel finale ho rischiato il giusto, limitandomi a portare la macchina a casa. Ora dovrò prepararmi bene per il Giappone”. Così Leclerc, che nel Sol Levante andrà a caccia di una vittoria che manca ormai da troppo tempo. LEGGI TUTTO