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    MotoGp, Marini: “Mi sto divertendo in questo finale di stagione”

    ROMA – “Da un lato, mi è dispiaciuto non correre subito a Phillip Island dopo la Thailandia. Un po’ per lasciarmi alle spalle l’epilogo della gara, un po’ anche perché mi sto divertendo molto in sella alla mia moto in questo finale di stagione. Non vedo l’ora che sia venerdì: rispetto alle altre cilindrate, con la MotoGp, Phillip Island sarà tutta un’altra dimensione”. Luca Marini ha parlato così alla vigilia del Gran Premio d’Australia, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota italiano, dopo la delusione in Thailandia, ha l’obiettivo di rifarsi nella tappa di Phillip Island.
    Le parole di Bezzecchi
    Anche Marco Bezzecchi ha parlato in vista della tappa di Phillip Island: “Da rookie, devo ammettere, che sono davvero molto curioso di provare la MotoGp a Phillip Island, una pista già impressionante in sella alle cilindrate minori. La gara in Thailandia non è andata come speravamo, la pioggia ci ha sorpreso, un aspetto su cui lavorare sodo anche qui per affrontare al meglio i GP che verranno tra Australia e Malesia, notoriamente due luoghi dal meteo incerto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: a Phillip Island otto sigilli di Rossi, di Marquez l'ultimo successo

    ROMA – La MotoGp riparte dopo un weekend di riposo e lo fa con il Gran Premio d’Australia, diciassettesimo e terzultimo appuntamento stagionale. Fabio Quartararo guida ancora la classifica, ma con un vantaggio di soli due punti su Pecco Bagnaia, che nelle ultime apparizioni stagionali proverà a completare un’incredibile rimonta. Per il titolo ci proveranno anche Aleix Espargaro ed Enea Bastianini, anche se a quest’ultimo rimangono ormai possibilità minime.
    Le statistiche del Gran Premio
    Sul circuito di Phillip Island sono state ben otto le vittorie di Valentino Rossi, sette delle quali nel primo decennio del nuovo secolo. Nel 2014, però, è arrivata l’ultima zampata del Dottore sulla pista australiana. Dopo quell’edizione, Cal Crutchlow è stato l’unico pilota con una nazionalità diversa da quella spagnola a imporsi. Gli altri successi se li sono divisi Marc Marquez (3) e Maverick Vinales, che saranno in pista anche nel weekend ormai alle porte. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia e la sfida con Quartararo: “Sono in una situazione migliore di lui”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato in vista delle tre gare finali di questa stagione. Il pilota Ducati è a soli due punti da Fabio Quartararo quando restano da disputare le tappe in Australia, Malesia e quella conclusiva a Valencia. “Fabio, di sicuro, è l’uomo da battere – ha detto ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp -. È uno dei piloti più forti, il campione del mondo dell’anno scorso. Ma io sono in una situazione migliore di Fabio. Mi sento benissimo con la mia moto, posso spingere, posso attaccare, mentre lui fa più fatica con la sua moto”.
    Sulla situazione in Ducati
    Bagnaia ha poi parlato della questione riguardante gli ordini di scuderia, che ha diviso gli stessi piloti sulla necessità e il dovere di aiutarlo o meno: “Conosco il mio potenziale, so che posso vincere senza aiuti. Di sicuro, nelle ultime due gare del campionato, un aiuto servirebbe. Ma ho vinto sei gare perché ero il più forte, non perché qualcuno mi ha lasciato passare. Gli ordini di squadra servono sicuramente, ma non per adesso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Rossi otto volte vincitore in Australia, Marquez l'ultimo a imporsi

    ROMA – La MotoGp si proietta verso il Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022. Fabio Quartararo guida ancora la classifica, ma con un vantaggio di soli due punti su Pecco Bagnaia, che nelle ultime apparizioni stagionali proverà a completare un’incredibile rimonta. Per il titolo ci proveranno anche Aleix Espargaro ed Enea Bastianini, anche se a quest’ultimo rimangono ormai possibilità minime.
    I dati del Gp
    Sul circuito di Phillip Island sono state ben otto le vittorie di Valentino Rossi, sette delle quali nel primo decennio del nuovo secolo. Nel 2014, però, è arrivata l’ultima zampata del Dottore sulla pista australiana. Dopo quell’edizione, Cal Crutchlow è stato l’unico pilota con una nazionalità diversa da quella spagnola a imporsi. Gli altri successi se li sono divisi Marc Marquez (3) e Maverick Vinales, che saranno in pista anche nel weekend ormai alle porte. LEGGI TUTTO

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    La Red Bull ha sgarrato, ma quanto pagherà?

    ROMA – Non è neve al sole, come temeva Mattia Binotto, o perlomeno non lo è ancora. L’indagine federale condotta dalla Cost Cap Administration ha appurato che la Red Bull nel 2021 ha effettivamente sforato il tetto di spesa rendendosi protagonista di un “Minor Overspend Breach”, un’infrazione minore che però, a osservare bene le cose, minore non è. A carico del team di Max Verstappen c’è anche un’infrazione procedurale, mentre l’Aston Martin è stata protagonista solo di quest’ultima, e la Williams di un vizio di forma già chiarito e sanato (25.000 dollari di multa).
    Cicale e formiche
    Non è poi così importante che gli sgarri accertati non siano gravi quanto quelli di cui si vociferava: l’infrazione della Red Bull è del tipo “minore” e non “materiale”, mentre per l’Aston Martin è procedurale e non minore. Ma nel caso della squadra bibitara sempre di doping finanziario si tratta: Red Bull ha speso nel 2021 più di quanto era consentito – fino al 5% in più che è tantissimo, 7 milioni di dollari – mentre altre squadre si sono tenute prudenzialmente sotto al tetto di spesa, proprio per non inciampare nel regolamento al debutto.
    Tutto è possibile
    Le sanzioni previste per le infrazioni finanziarie cosiddette minori sono pesanti; il problema vero è che la gamma di queste punizioni è tanto ampia da far vacillare la certezza del diritto. I giudici del Cost Cap Adjudication Panel potranno infatti imporre di tutto (a eccezione dell’esclusione dal Mondiale, prevista solo per le infrazioni gravi): dalla multa e la reprimenda alla detrazione di punti nel Mondiale Costruttori e/o Piloti, passando per la sospensione per una o più gare, la riduzione di prove aerodinamiche o dei test, la riduzione del tetto di spesa per anni successivi. Una vaghezza che va di pari passo con la mancanza di trasparenza fin qui riscontrata.
    Sdegno
    Così a questo punto, nell’attesa della sentenza la Ferrari, la Mercedes e le altre squadre vivranno nel timore che i bibitari se la possano cavare con un buffetto, mentre gli accusati hanno accolto la notizia «con sorpresa e disappunto». «Nel 2021 siamo stati al di sotto del limite del tetto dei costi – scrive la Red Bull in una nota, contestando in toto il capo d’accusa – quindi dobbiamo rivedere attentamente le conclusioni della FIA. Nonostante le congetture e le posizioni di altri, esiste un processo previsto dai regolamenti FIA che seguiremo con rispetto, mentre valutiamo tutte le opzioni a nostra disposizione». Ma l’intera procedura potrebbe anche concludersi con una transazione tra FIA e Red Bull.
    Pena esemplare
    Seguiranno lunghe e pedanti disquisizioni tra revisori dei conti e periti di parte, su ogni voce da riportare non in questa riga ma in un’altra, non in questa colonnina ma in una diversa. Intanto Ferrari e Mercedes attendono la pena esemplare che hanno già richiesto: «una multa pesante e una sanzione che limiti la capacità di sviluppo, per evitare che il vantaggio indebitamente acquisito resti nei prossimi anni», aveva detto sabato Binotto, da scontare ovviamente nel 2023.
    Slancio duraturo
    A proposito di azioni che determinano effetti negli anni successivi: sarebbe interessante capire non solo di quanto la Red Bull abbia ecceduto, ma se questo extra budget dello scorso anno sia stato speso per far nascere la RB18 a effetto suolo di questa stagione, garantendosi così l’abbrivio per un intero quadriennio che non conoscerà più cambi regolamentari. Inoltre Ferrari e Mercedes, in buona e numerosa compagnia, sospettano che già il declassamento da “material” a “minor” celi un trattamento di favore nei confronti degli accusati. Mentre la Red Bull dichiara sdegnata di non essere neanche toccata da un eccesso di spesa. Fatto sta che lo scorso anno, come ha dichiarato Lewis Hamilton: “Noi abbiamo concluso lo sviluppo a Silverstone e loro hanno continuato a portare aggiornamenti, almeno quattro, sino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sono in una situazione migliore di Quartararo”

    ROMA – “Fabio, di sicuro, è l’uomo da battere. È uno dei piloti più forti, il campione del mondo dell’anno scorso. Ma io sono in una situazione migliore di Fabio. Mi sento benissimo con la mia moto, posso spingere, posso attaccare, mentre lui fa più fatica con la sua moto”. Pecco Bagnaia ha parlato così al sito ufficiale della MotoGp in vista delle tre gare finali di questa stagione. Il pilota Ducati è a soli due punti da Fabio Quartararo quando restano da disputare le tappe in Australia, Malesia e quella conclusiva a Valencia.
    Sugli ordini di scuderia
    Bagnaia ha poi parlato della questione riguardante gli ordini di scuderia, che ha diviso gli stessi piloti sulla necessità e il dovere di aiutarlo o meno: “Conosco il mio potenziale, so che posso vincere senza aiuti. Di sicuro, nelle ultime due gare del campionato, un aiuto servirebbe. Ma ho vinto sei gare perché ero il più forte, non perché qualcuno mi ha lasciato passare. Gli ordini di squadra servono sicuramente, ma non per adesso”. LEGGI TUTTO