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    MotoGp, Petrucci: “Un orgoglio correre con la Suzuki”

    ROMA – Una stagione senza mai fermarsi tra Dakar, MotoAmerica e nell’ultimo weekend MotoGp, con la sostituzione di Joan Mir in sella alla Suzuki. Danilo Petrucci è tornato nel paddock undici mesi dopo in una gara non facile soprattutto per la pioggia che ha ritardato l’inizio della corsa di circa un’ora. “Non poter provare questa moto sul bagnato è stato un problema – spiega il pilota ternano a Motorsport – ma voglio ringraziare tutto il team per il lavoro. Il passo inizialmente era buono, ma con la pista che si asciugava ho iniziato a soffrire con l’anteriore, comunque alla fine non ho commesso errori e penso che con un warmup bagnato sarei andato a punti”.
    “Futuro? Nulla di deciso”
    Tanta gioia per il ritorno in MotoGp e niente di ufficiale per la stagione che verrà. “Correre con la Suzuki è stato un orgoglio e per questo dico grazie alla squadra. Ora nei miei piani c’è solo la vacanza. Vi giuro che questo è stato l’ultimo giorno di lavoro di quest’anno, anche perché sono davvero stanco. Appena finito la Dakar – continua Petrucci – mi sono spostato negli Stati Uniti per il MotoAmerica, la settimana scorsa ero ancora negl USA e poi subito in pista. Per quanto riguarda il futuro invece, non ho ancora deciso nulla anche se ho diverse opzioni. In primis devo decidere se continuare o prendere una pausa per preparare Dakar 2024”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Martin su Zarco: “Io avrei attaccato Bagnaia per il podio”

    ROMA – “Per Ducati era evidentemente meglio il terzo posto di Bagnaia, o meglio ancora una sua vittoria. Masiamo in un campionato del mondo alla fine e io avrei lottato per il podio. Se parliamo di un sesto o un ottavo posto, non serve attaccarlo, ma per un podio credo che ne valga la pena. Soprattutto se hai un ritmo per vincere la gara”. Jorge Martin ha parlato così ai microfoni di “As” dopo il Gran Premio di Thailandia, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota del team Pramac ha commentato la scelta del compagno di squadra Johann Zarco, che ha scelto di non attaccare il terzo posto occupato da Pecco Bagnaia per non penalizzarlo nella corsa al titolo.
    Le parole di Tardozzi
    Sulla questione riguardante gli ordini di scuderia è intervenuto Davide Tardozzi, team manager di Ducati: “In questo momento non ci sono ordini di scuderia – le sue parole ai microfoni di ESPN-. Ma è abbastanza chiaro che se all’ultima gara, se Bastianini o Miller non avranno più la possibilità matematica di vincere il titolo e Pecco avrà questa possibilità, perché non farlo?”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Nessuno mi aiuta, difficile essere motivati”

    ROMA – “Gli altri team sembrano aver fatto un passo avanti da Misano, mentre noi siamo allo stesso punto. È una situazione difficile. Non lo nego, nessuno ti aiuta ed è difficile rimanere motivati”. Alex Marquez ha parlato così dopo l’ottavo posto nel Gran Premio di Thailandia, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota spagnolo, in forza al team di Lucio Cecchinello, ha evidenziato la difficile situazione all’interno della Honda durante il campionato in corso, come affermato in altre occasioni anche da altri piloti della casa giapponese. 
    Le parole di Marquez
    “In questa situazione, la Honda è la prima a perdere tempo – ha aggiunto Marquez ai microfoni di “Dazn Spagna”-. Ha buoni piloti per testare le cose e portare avanti il loro progetto che non è al meglio e non ne approfitta. Ci metto sempre tutti i miei sforzi, ma non c’è niente che possa aiutarmi. Così non riesco a divertirmi, specialmente quando vedo che la Honda ha il potenziale per venirmi incontro e non lo fa. Cerco di rimanere positivo, pensando che ogni giorno trascorso è un giorno in meno – ha concluso lo spagnolo -. Sarò comunque professionale fino all’ultimo momento con questa squadra”. LEGGI TUTTO

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    F1, Alonso: “Persi 60 punti per l'affidabilità, fa male”

    ROMA – “Mi fa molto male, sapere che in una delle mie migliori stagioni in Formula 1, abbiamo perso qualcosa come 60 punti a causa della scarsa affidabilità. A Singapore, abbiamo gettato al vento altri 8 o 10 punti e arrivare a perderne 60 in un solo campionato è semplicemente inaccettabile”. Fernando Alonso ha parlato così dopo il Gran Premio di Singapore, diciassettesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota spagnolo è stato costretto al ritiro per l’ennesimo problema di affidabilità, motivo per cui nel dopogara si è mostrato piuttosto deluso. “Questa cosa mi rattrista molto – ha detto ai microfoni di “DAZN Spagna” -, perché anche in questo weekend stavo facendo un’altra grande prestazione”. 
    Su Ocon
    Anche Ocon è stato costretto al ritiro per alcuni problemi: “Ma era fuori dalla zona punti – ha puntualizzato Alonso -. Quindi non gli è andata così male come a me, che mi trovavo in top-10”. “In questa stagione, l’inaffidabilità ha cambiato le cose – ha concluso l’ex Ferrari -. Se aggiungessimo 60 punti e li togliessimo ai miei avversari, il mio campionato sarebbe comparabile a quello della Mercedes. La cosa positiva e più importante è, però, che in questo Mondiale sono tornato a guidare al top. Ci saranno molte cose belle nel prossimo futuro”.  LEGGI TUTTO

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    La F1 vola a Suzuka: la Ferrari cerca una vittoria che manca in Giappone dal 2004

    ROMA – Dopo il successo di Perez a Singapore, la Formula 1 vola a Suzuka per il Gran Premio del Giappone, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. La lotta al titolo ha ormai poco da dire, con Max Verstappen che ha preso il largo in estate e, nonostante il match point mancato a Marina Bay, nel weekend nipponico avrà una nuova e concreta chance di chiudere matematicamente i giochi per il bis. La Ferrari arriva però nella terra del sol levante con l’obiettivo di tornare sul gradino più alto del podio in una stagione che era iniziata con ben altre aspettative.Guarda la galleryLeclerc, una Ferrari speciale nella parata a Singapore: qual è?
    I dati del Gran Premio
    Il Cavallino in Giappone insegue una vittoria che, sul circuito di Suzuka, manca dal 2004. L’ultimo a trionfare nel Gp nipponico fu Michael Schumacher, il quale 18 anni fa chiuse un filotto di cinque trionfi consecutivi della Rossa (quattro firmati dal tedesco, uno da Barrichello). Dal 2014 in poi, invece, ad affermarsi è stata sempre la Mercedes, con quattro vittorie targate Hamilton, una Rosberg e l’ultima firmata da Bottas nel 2019. Dopodiché, il Covid ha imposto al Giappone due mesi di digiuno dalla Formula 1. Quattro sono stati anche i successi di Sebastian Vettel, tutti al volante della Red Bull. LEGGI TUTTO

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    Binotto, furia Ferrari sui trucchi di budget della Red Bull: “Milioni che valgono una stagione”

    ROMA – E’ atteso per mercoledì il verdetto sul caso Red Bull, che vede la scuderia di Milton Keynes accusata di aver superato di circa quattro milioni il budget cap, ovvero il tetto di spesa imposto a tutti i team di Formula 1. Dalla Ferrari, il team principal Mattia Binotto ha evidenziato quanto possa fare la differenza infrangere questa regola  “Per noi, quattro milioni rappresentano le parti di sviluppo di un’intera stagione – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Quattro milioni significano 70 persone in un reparto tecnico che possono ideare e produrre soluzioni che possono valere fino a mezzo secondo al giro”.Guarda la galleryLeclerc, una Ferrari speciale nella parata a Singapore: qual è?
    La critica di Binotto
    “È sicuramente un peccato che se ne parli a ottobre della stagione successiva, perché a questo punto, oltre alle implicazioni sul campionato dell’anno scorso, ci sono anche quelle sul campionato in corso – ha specificato Binotto -. Aspettiamo mercoledì prima di dare un giudizio ma, di qualsiasi cifra si parli, è importante evidenziare che anche se si tratta di quattro milioni, che rientrano nella categoria di quelle che vengono considerate violazioni minori, questa cifra non può essere considerata una infrazione minore. Quindi, anche se si tratta di una violazione considerata minore, non si tratta di noccioline” – ha concluso il team principal della Ferrari dai box del Gp di Singapore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Ducati: Zarco, Bastianini e quella frase che fa discutere: “A parte lui…”

    ROMA – Ducati è compatta verso l’obiettivo mondiale. Esempio ne è il comportamento di Johann Zarco che, nel GP di Thailandia, ha preferito non affondare il colpo sul compagno di team rinunciando, di fatto alla possibilità di finire la corsa sul podio. Un ordine di scuderia non ufficiale, ma che comunque permette all’italiano di guadagnare 3 punti in più a Fabio Quartararo: “A parte Bastianini, tra tutti gli altri piloti ne abbiamo parlato e ci rispettiamo a vicenda“, si è lasciato scappare in una intervista concessa a Canal+ il pilota francese.
    Zarco “scudiero” di Bagnaia
    Un gesto, quello del pilota francese, comunque molto apprezzato dalla Ducati stessa tanto che una volta arrivato nel paddock i vertici della casa si sono complimentati con lui per il gesto cavalleresco: “Dall’Igna ha detto che questo è stato un gesto da vero gentiluomo da parte mia. Sono stato ben accolto all’arrivo dalla Ducati e mi hanno detto un grande grazie. Penso che in futuro la Ducati terrà presente questo gesto“, ha concluso Zarco, pronto ad aiutare di nuovo il pilota italiano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Escluso Bastiani tra i piloti Ducati c'è rispetto”

    ROMA – La rincorsa mondiale di Francesco “Pecco” Bagnaia passa anche per gli altri piloti Ducati. Esempio ne è il comportamento di Johann Zarco che, nel GP di Thailandia, ha preferito non affondare il colpo sul compagno di team rinunciando, di fatto alla possibilità di finire la corsa sul podio. Un ordine di scuderia non ufficiale, ma che comunque permette all’italiano di guadagnare 3 punti in più a Fabio Quartararo: “A parte Bastianini, tra tutti gli altri piloti ne abbiamo parlato e ci rispettiamo a vicenda“, si è lasciato scappare in una intervista concessa a Canal+ il pilota francese.
    Ducati apprezza il comportamento di Zarco
    Un gesto, quello del pilota francese, comunque molto apprezzato dalla Ducati stessa tanto che una volta arrivato nel paddock i vertici della casa si sono complimentati con lui per il gesto cavalleresco: “Dall’Igna ha detto che questo è stato un gesto da vero gentiluomo da parte mia. Sono stato ben accolto all’arrivo dalla Ducati e mi hanno detto un grande grazie. Penso che in futuro la Ducati terrà presente questo gesto“, ha concluso Zarco. LEGGI TUTTO