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    Da Shwartzman a Fittipaldi jr (uno dei…): quante sorprese alla Ferrari

    TORINO – Al Salone dell’Auto di Parigi, l’Alpine – per bocca del responsabile delle corse, Laurent Rossi – ha detto che il caso-Piastri non porterà né alla chiusura né al ridimensionamento della scuola di pilotaggio (l’Academy). Certo, sono seguite tante precisazioni e puntualizzazioni, accuse alla McLaren di non investire sui giovani e alla McLaren di giocare poco pulito quando si tratta di reclutare giovani talenti. Che non si chiuda l’Academy è una buona notizia, ma intanto bisogna registrare che per l’anno venturo si è andati a pescare in casa Red Bull (pagando anche parecchio) per avere Pierre Gasly. La squadra di Max Verstappen, a sua volta, ha ripiegato su un pilota già conosciuto, come Nyck de Vries,  già iridato di Formula E. E dire che quella scuola di talenti ne ha prodotti, dal quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel (che però i primi passi li aveva mossi sotto l’egida della Bmw) all’attuale re del Mondiale, Max Verstappen.
    Percorso lineare
    Più lineare sembra il percorso che seguono i giovani della Ferrari, anche se trovare loro un posto dopo l’Academy non è così facile. Ad Austin debutta il russo (ma israeliano di passaporto e licenza) Robert Shwartzman, che dopo essere stato test driver della Ferrari si appresta adesso a guidare davvero: rileverà Charles Leclerc nelle libere-1 (va ricordato che c’è l’obbligo di usare i giovani in un certo numero di sessioni). Il rovescio della medaglia è che sembrano ridursi le possibilità sia di Antonio Giovinazzi sia di Mick Schumacher per uin sedile alla Haas. La squadra americana ha ammesso di voler riconsiderare l’esperto Nico Hulkenberg da affiancare a Kevin Magnussen.
    Solo 20 posti “veri”
    Esiste un problema oggettivo: con soli 20 posti “veri” (cioè a parte le riserve e test driver) diventa difficile trovare uno sbocco in Formula 1 per tutti i giovani che arrivano dalle scuole delle varie squadre. Nonostante questo i programmi “rossi” proseguono a gonfie vele. Tanto che a Maranello la prossima settimana (dal 24 al 28 ottobre) sono stati selezionati sei giovanissimi (hanno tra i 14 e i 16 anni di età) per prendere parte alle FDA Scouting World Finals. Sono il finlandese Tuukka Taponen, classe 2006; Rashid Al Dhaheri, kartista classe 2008 degli Emirati Arabi Uniti; Jack Beeton e Gianmarco Pradel, entrambi australiani;  Emerson Fittipaldi Jr., 15enne delle celebre stirpe e Jesse Carrasquedo, messicano.
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    Simoncelli e il Mondiale 250 vinto 14 anni fa: un trionfo indimenticabile

    ROMA – Marco Simoncelli rimane una di quelle figure mitiche, capace di scrivere pagine indimenticabili del motociclismo. Una di queste porta la data del 19 ottobre 2008: sono passati infatti 14 anni esatti da quando “Super Sic” vinse il suo primo e unico Mondiale, quello della 250 nel 2008. Una stagione magica, la sua, fatta di sei vittorie che lo portarono sul tetto del mondo della categoria della quarto di litro, anticamera per la MotoGP.
    Simoncelli nella storia
    Con quel terzo posto di Sepang Marco si laureava campione del mondo 250 con una gara d’anticipo, davanti ad Alvaro Bautista, entrando fra i big delle due ruote e iniziando a scrivere la propria storia fatta di successi e condita da una guida sempre al limite. Un segno del destino quella vittoria, ottenuta sulla pista dove, qualche anno dopo, avrebbe perso la vita in un terribile incidente in pista, la stessa sulla quale un altro italiano, Francesco Bagnaia, potrebbe festeggiare il suo primo titolo mondiale, stavolta in MotoGP chiudendo così il cerchio. LEGGI TUTTO

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    Simoncelli immortale: 14 anni fa il titolo in 250

    ROMA – Sono passati ben 14 anni da quando Marco Simoncelli conquistò il titolo in 250. Il “Sic” rimane una di quelle figure mitiche, capace di scrivere pagine indimenticabili del motociclismo. Una di queste porta la data del 19 ottobre 2008: sono passati infatti 14 anni esatti da quando “Super Sic” vinse il suo primo e unico Mondiale, quello della 250 nel 2008. Una stagione magica, la sua, fatta di sei vittorie che lo portarono sul tetto del mondo della categoria della quarto di litro, anticamera per la MotoGP.
    Simoncelli e quel titolo mitico
    Con quel terzo posto di Sepang Marco si laureava campione del mondo 250 con una gara d’anticipo, davanti ad Alvaro Bautista, entrando fra i big delle due ruote e iniziando a scrivere la propria storia fatta di successi e condita da una guida sempre al limite. Un segno del destino quella vittoria, ottenuta sulla pista dove, qualche anno dopo, avrebbe perso la vita in un terribile incidente in pista, la stessa sulla quale un altro italiano, Francesco Bagnaia, potrebbe festeggiare il suo primo titolo mondiale, stavolta in MotoGP, compiendo la stessa grande impresa – seppur in uan categoria diversa – che rese immortale Simoncelli. LEGGI TUTTO

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    Il Cricket e lo Snowboard più importanti della Ferrari? L’incredibile classifica Usa

    ROMA – Tanta presenza di piloti di Formula 1 nella classifica stilata dal sito statunitense SportsPro 50 MM sugli atleti più influenti e forti commercialmente a livello mondiale. In questa graduatoria spicca la presenza di diversi interpreti del Circus, molti dei quali curiosamente dietro a rappresentanti di sport meno imponenti a livello commerciale come snowboard e cricket. Per il Circus il primo della lista è Lewis Hamilton, terzo dietro a Cristiano Ronaldo e Serena Williams. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Giacomo Agostini: “Bagnaia e Ducati, fate come me 50 anni fa”

    ROMA – “Francesco Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo”. Parola di Giacomo Agostini. La leggenda italiana della MotoGP, che ha ricevuto il premio Rosa Camuna durante una cerimonia a Palazzo Pirelli, ha parlato della corsa al titolo di Pecco Bagnaia, che potrebbe già chiudere la partita questo weekend al Gran Premio della Malesia, penultimo appuntamento stagionale, riportando anche la Ducati in cima al Mondiale piloti.
    La gioia di Agostini
    Agostini ha poi mostrato la soddisfazione per il premio ricevuto a Milano: “È un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto”. Poi, qualche parola sui giovani che si approcciano al suo sport: “Ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano”. LEGGI TUTTO

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    I 50 sportivi più influenti al mondo: c'è anche un pilota Ferrari

    ROMA – Atleti ma anche dei veri e propri brand commerciali. Negli ultimi anni i protagonisti del mondo dello sport si sono trasformati in vere e proprie “aziende” e il sito SportsPro 50 MM ha stilato a proposito una speciale classifica dei personaggi più influenti e forti a livello commerciale nel livello mondiale. Nella top-100 stilata dal sito statunitense spicca la presenza di ben otto piloti, con il monegasco della Ferrari Charles Leclerc secondo del Circus al 25esimo posto, alle spalle solo del pilota Mercedes Lewis Hamilton al terzo posto generale dietro a Cristiano Ronaldo primo e Serena Williams.
    Verstappen solo 33°
    Chiude il podio degli atleti di F1 il campione del mondo in carica Max Verstappen, trentatreesimo in classifica generale. Alle sue spalle dell’olandese troviamo l’altra Mercedes di George Russell e il suo compagno di squadra Sergio Perez, rispettivamente alla posizione numero 35 e 36. Concludono la lista di piloti in classifica il veterano Fernando Alonso sessantesimo, l’altro ferrarista Carlos Sainz 66° e ultimo tra i protagonisti della Formula 1 Daniel Ricciardo della McLaren, fermo in ottantotesima posizione.

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    MotoGP, Agostini su Bagnaia: “Lui e la Ducati possono fare come me”

    ROMA – Giacomo Agostini incorona Pecco Bagnaia. La leggenda italiana della MotoGP, che ha ricevuto il premio Rosa Camuna durante una cerimonia a Palazzo Pirelli, ha parlato della corsa al titolo del torinese, che potrebbe già chiudere la partita questo weekend al Gran Premio della Malesia, penultimo appuntamento stagionale, riportando anche la Ducati in cima al Mondiale piloti. “Francesco Bagnaia con la Ducati è in testa al campionato del mondo, potrebbe vincere il titolo un pilota italiano su una moto italiana – ha detto -. L’ultimo a farlo sono stato io 50 anni fa. Sarebbe davvero il massimo”. 
    Le parole di Agostini
    Agostini ha poi mostrato la soddisfazione per il premio ricevuto a Milano: “È un riconoscimento per quello che ho fatto nella vita, come sportivo e come uomo. I successi che ho ottenuto sono dovuti anzitutto a un dono di natura, sono nato con l’amore per le due ruote e ci ho sempre creduto”. Poi, qualche parola sui giovani che si approcciano al suo sport: “Ci vuole serietà, tanto amore e passione, altrimenti le vittorie non arrivano”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Bagnaia in Malesia a caccia del titolo: “Tracciato amico, siamo concentrati”

    SEPANG – Francesco Bagnaia si presenta ai nastri di partenza del GP di Malesia come nuovo leader della classe regina, quando mancano solo due gare alla fine del motomondiale. Il ducatista, dopo il sorpasso ottenuto a Philipps Island, deve ora difendere 14 punti di vantaggio su Fabio Quartararo. “Ora siamo primi in classifica e bisogna restare concentrati più che mai. L’approccio – ha dichiarato Pecco – comunque non cambia. Dobbiamo solamente pensare a fare bene il nostro lavoro, come sempre, per cercare di arrivare pronti alla gara di domenica”.
    “Contento di tornare in Malesia”
    L’obiettivo di Bagnaia è riportare il titolo piloti della classe regina in Italia tredici anni dopo l’ultimo trionfo di Valentino Rossi. E la pista di Sepang può essere un’alleata per realizzare il sogno dell’azzurro. “Sono molto contento di tornare a correre in Malesia. Sepang è sulla carta un tracciato un po’ più “amico”, perciò ci sono tutti i presupposti per poter fare bene nel weekend”, ha concluso il numero 63 Ducati. LEGGI TUTTO