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    Felix Baumgartner: il ricordo della sua impresa memorabile quando superò la velocità del suono

    Felix Baumgartner a dieci anni dalla sua memorabile impresa, rompendo per la prima volta la barriera del suono (lanciandosi alla velocità di 1.357,6 km/h dalla stratosfera, a quasi 40.000 metri, si è raccontato nel corso di una recente intervista, in attesa dell’uscita del documentario riguardante il suo primato.
    Baumgartner e la lunga preparazione
    L’austriaco del team Red Bull ha ricordato che per la sua impresa si è preparato a lungo: “Ci sono voluti cinque anni di preparazione perché era una missione molto complessa in cui nulla poteva andare storto Abbiamo avuto centinaia di incontri con scienziati, ma il rischio non può mai essere coperto al 100%”. Ed ancora sui rischi che poteva correre ha ammesso: “C’era molta pressione con i palloncini, perché prima del tentativo ufficiale ne avevamo esauriti diversi nei test e ne era rimasto solo uno, quindi dovevamo farlo bene. Inoltre, ciascuno di loro ha impiegato sei mesi per costruire e costare un’enorme quantità di denaro. Una volta in aria, c’erano altri rischi: la mongolfiera avrebbe raggiunto i 35.000 metri? Saresti in grado di aprire la porta della capsula? La tuta funzionerebbe? Sarebbe in grado di controllare la caduta…?”.
    Le emozioni provate
    A chi gli ha chiesto quali furono i pensieri e le emozioni provate, Felix ha replicato: “Non hai tempo per pensare perché stai accelerando a 890 miglia orarie in 55 secondi, stai viaggiando più veloce di un proiettile. Una volta che ho iniziato a girare, mi sono dovuto preoccupare di come avrei potuto fermarlo, per fermare quel giro eseguendo manovre speciali cercando di capire cosa fare. Una volta che sono riuscito a controllare la situazione, ho iniziato a godermela di più”. Una volta rotto il muro del suono e tornato a Terra, il pilota ha pensato: “Quando sono atterrato sono stato sollevato per la prima volta di essere vivo, ma in realtà l’unica cosa che mi importava in quel momento era sapere se ce l’avevo fatta. Ho dovuto aspettare 10 minuti strazianti, in mezzo al deserto, perché il tecnico controllasse tutti i dati. È uscito e mi ha fatto l’occhiolino, quindi sapevo che ce l’avevamo fatta. A quel tempo, sono diventato il primo essere umano nella storia a rompere la barriera del suono. Era la persona più felice del pianeta”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Zarco comanda il venerdì di libere in Australia, indietro Bagnaia

    PHILLIP ISLAND – E’ di Johann Zarco il miglior tempo nel venerdì di prove libere al Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il francese del team Pramac, avanti in entrambe le sessioni, guida la classifica combinata sul circuito di Phillip Island con il crono 1:29.475, davanti a un ottimo Marco Bezzecchi e alla Honda di Pol Espargaro. Segue Fabio Quartararo in quarta posizione, precedendo l’Aprilia di Maverick Vinales e l’altra Honda di Marc Marquez.
    Gli altri tempi
    Settimo tempo per l’altra Aprilia di Aleix Espargaro, che precede la Ducati di Pecco Bagnaia e quella del suo futuro compagno di squadra Enea Bastianini, rispettivamente in ottava e nona piazza. A chiudere la top ten c’è invece Jorge Martin. Solamente tredicesimo il padrone di casa Jack Miller, dietro a Miguel Oliveira e al rientrante Joan Mir. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Australia: Zarco avanti nelle due libere del venerdì, Bagnaia ottavo

    PHILLIP ISLAND – Johann Zarco è il più veloce nel venerdì di prove libere al Gran Premio d’Australia, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il francese del team Pramac, avanti in entrambe le sessioni, guida la classifica combinata sul circuito di Phillip Island con il crono 1:29.475, davanti a un ottimo Marco Bezzecchi e alla Honda di Pol Espargaro. Segue Fabio Quartararo in quarta posizione, precedendo l’Aprilia di Maverick Vinales e l’altra Honda di Marc Marquez.
    Gli altri piloti
    Settimo tempo per l’altra Aprilia di Aleix Espargaro, che precede la Ducati di Pecco Bagnaia e quella del suo futuro compagno di squadra Enea Bastianini, rispettivamente in ottava e nona piazza. A chiudere la top ten c’è invece Jorge Martin. Solamente tredicesimo il padrone di casa Jack Miller, dietro a Miguel Oliveira e al rientrante Joan Mir. LEGGI TUTTO

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    GP in Sudafrica, idea Soweto. Mentre la Fia ancora riflette sul budget cap

    TORINO – Una gara in Africa, probabilmente in Sudafrica, a Soweto (nei pressi di Johannesburg ) e non a Kyalami. Potrebbe disputarsi nel ‘24, anche se la squadra di Stefano Domenicali l’avrebbe voluta già il prossimo anno. È la prova provata della velocità a cui si muove la società che organizza il Mondiale, che stride ancora più con la lentezza della Fia. A Parigi stanno ancora pensando a come uscire dal problema di punire da Red Bull; a Londra progettano di espandere gli orizzonti del Mondiale.
    La polpetta avvelenata
    Certo, la questione del budget cap violato cap è una specie di polpetta avvelenata anche per i federali, dal momento che in Formula 1 sono le squadre che concorrono a scrivere norme e regolamenti (e dunque tutti hanno una parte di responsabilità nel fatto che non si conosca l’entità dell’infrazione della Red Bull e che, salvo colpi di scena, non la si saprà nemmeno in futuro; così come ce l’hanno nel fatto che non sia mai stato chiarito bene in quale pena incorra che spende più del lecito). Comunque, si attendono sviluppi.
    Tradizione motoristica
    Torniamo allora al GP in Sudafrica, Paese che ha una lunga tradizione motoristica, interrotta negli Anni ‘90 a causa dell’apartheid. Oggi esistono le condizioni per poter riportare le corse nel Paese. La novità più eclatante è che si correrebbe su un circuito cittadino presso il quartiere fieristico di Soweto, a sud di Johannesburg, vicino allo stadio del calcio (che ospitò partite e cerimonie del Mondiale 2010. L’idea di correre su piste cittadine piace molto in Formula 1. Ai circuiti cittadini storici (Montecarlo in primis) si sono via via aggiunti Singapore, Baku, Gedda, Miami (anche qui attorno a uno stadio). Pure Sochi (in Russia, annullato per le note vicende belliche) era cittadino (e sfruttava alcuni impianti delle Olimpiadi invernali del 2014). E ora si avvicina Soweto.
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    F1, Budget Cap Red Bull: Marko e la paura mondiale sul titolo Verstappen, “Assurdo!”

    ROMA – In F1 non tende a placarsi il caos riguardante la questione Budget Cap dopo il verdetto emesso dalla Fia lo scorso lunedì. Una procedurale per l’Aston Martin e uno sforamento del tetto da parte della Red Bull, con la scuderia di Milton Keynes accusata di di un superamento del cost cap inferiore al 5%, con la Mercedes che invoca pene più severe fino all’annullamento del titolo vinto da Max Verstappen nel 2021. Una decisione che avrebbe dell’assurdo per Helmut Marko. “Non voglio dire troppo – ha dichiarato Marko a F1 Insider – ma noi crediamo ancora di non aver infranto la regola del cost cap. Le discussioni con la FIA sono in corso, vediamo cosa ne uscirà fuori”.
    “Titolo resti a Max”
    “Sento voci riguardanti la possibilità di una perdita del titolo di Max, per quanto riguarda lo scorso mondiale, e ritengo tutto incredibilmente assurdo. Inoltre in passato la Fia ha dimostrato di punire in maniera lieve delle infrazioni di regolamento ancora più estreme”. Queste la parole conclusive del consulente Red Bull che fanno riferimento a fatti passati in cui Mercedes e Ferrari se la sono cavati con una pena minore.

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    F1, Toto Wolff polemico: “Violazione minore? Se si spendono 5 milioni in più non lo è”

    ROMA – Il weekend di Suzuka ha visto il trionfo mondiale per Max Verstappen, al suo secondo titolo consecutivo, ma ora l’attenzione del Circus è tutta sulla questione Budget Cap e in particolare sulla violazione della Red Bull riguardante il bilancio 2021 accertata dalla Fia. Un’infrazione minore, così è stata definita, perché non supera il 5% del Cap, termine che non trova d’accordo Toto Wolff . “È una violazione cosiddetta minore – ha spiegato Wolff alla stampa britannica – ma credo che la definizione non sia assolutamente corretta. Se si spendono cinque milioni in più rispetto al limite è ancora una violazione minore, ma l’impatto sul campionato è notevole”.
    “Soldi spesi fanno la differenza”
    Dopo il titolo piloti 2021 perso da Hamilton nell’ultimo giro del mondiale proprio contro Max Verstappen, l’infrazione della Red Bull potrebbe rimettere la questione in ballo. “Noi monitoriamo sempre da vicino quali parti vengono portate in pista dai top team in ogni singola gara e per le ultime due stagioni possiamo notare come ci sono due top team che si equivalgono e un altro che invece spende di più. Noi sappiamo quanto spendiamo: esattamente tre milioni e mezzo all’anno. Quindi si può capire spendere altri 500.000 dollari può fare la differenza”, questa la conclusione del team principal Mercedes.
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    MotoGp, Quartararo: “Commesso un errore in Thailandia, ma non sono preoccupato”

    PHILLIP ISLAND – Fabio Quartararo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota francese proverà a difendere i soli due punti di vantaggio rimasti su Pecco Bagnaia, in un finale di campionato più che mai emozionante. “Voglio guardare gara dopo gara. Siamo quasi alla pari con Pecco, ma sono in corsa anche Aleix, Bastianini e Miller – ha detto-. E’ come essere all’inizio del campionato. Questa gara potrebbe essere positiva per noi. Il titolo dell’anno scorso mi dà fiducia ed esperienza e mi aiuta a mantenere la calma. Phillip Island è una delle mie piste preferite. Non ho molta esperienza qui, ma non vedo l’ora di tornare in pista”.
    Sull’ultima gara
    Quartararo è anche tornato sul Gp della Thailandia, chiuso al diciassettesimo posto e fuori dalla zona punti: “Mi aspettavo una gara migliore, abbiamo commesso un errore fin dalla partenza e alla fine della gara è stata dura. Ho deciso di non parlare con i media e chiedo scusa a chi era in Thailandia. E’ stata una gara difficile. In Thailandia abbiamo commesso un errore, ma non sono preoccupato. Se dovesse piovere di nuovo, saremmo pronti. Australia pista favorevole? Non vedo piste buone o meno, sarà così per tutti credo”. LEGGI TUTTO