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    F1, GP Stati Uniti: Sainz in testa nelle libere 1 davanti a Verstappen

    AUSTIN – Carlos Sainz è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, sul circuito di Austin, firma il crono di 1:36.857 e precede la Red Bull di Max Verstappen, mentre Charles Leclerc è assente avendo lasciato il posto a Robert Shwartzman, che sulla F1-75 chiude in sedicesima posizione. Terzo posto invece per la Mercedes di Lewis Hamilton davanti all’Aston Martin di Lance Stroll.
    Gli altri piloti
    Quinto tempo per l’altra Red Bull di Sergio Perez davanti all’Alpine di Fernando Alonso e all’altra Mercedes di George Russell, rispettivamente in sesta e settima posizione. Ottavo Pierre Gasly, mentre a chiudere la top ten ci sono la McLaren di Lando Norris e l’Aston Martin di Sebastian Vettel. Nella prima parte di sessione da segnalare una bandiera rossa per un incidente che ha visto come protagonista Antonio Giovinazzi, costretto ad abbandonare subito la sessione.
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    GP di Austin, i piloti mettono a segno un primo punto

    TORINO – Un punto a favore dei piloti, coinvolti nelle varie e accese partite che tengono viva e brillante quest’ultima parte della stagione di Formula 1. Di due cose s’erano lamentati: la prima è l’avere due direttori di gara a rotazione, idea ritenuta sbagliata perché non funzionale ad avere costanza e uniformità di giudizio; la seconda è che a Suzuka, sia pure in regime di Safety Car, fossero stati mandati i trattori in pista (per togliere di mezzo un’auto incidentata) mentre c’erano ancora le auto in pista. Sul punto uno, hanno avuto piena soddisfazione. Da Austin sino alla fine della stagione, resterà il tedesco Niels Wittich. Non è una bocciatura chiara e netta per Eduardo Freitas, ma tutto lascia intendere che sarà così.
    Trattori in pista, le rassicurazioni
    Sul punto due, invece, sono arrivate rassicurazioni e procedure riviste (e verrebbe da dire rese più complicate) su Safety Car, bandiere rosse e controllo istantaneo della posizioni delle auto sul circuito. Non quello che i piloti volessero, ma c’è l’impegno a evitare situazioni come quelle viste a Suzuka. Insomma, meglio di niente. Infine, viene chiamata in causa anche la Pirelli: la Casa milanese dovrà collaborare con i tecnici della Fia per capire esattamente il rendimento delle gomme full wet (che peraltro hanno già una capacità mostruosa di smaltimento dell’acqua). Ma tant’è, si valuterà anche questa opzione.
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    MotoGP Ducati, Bagnaia rischia: fuori dalla Q2 in Malesia? “Ho sbagliato”

    SEPANG – Pecco Bagnaia ha parlato dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota Ducati, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato gli errori che lo hanno portato a essere solo undicesimo in classifica combinata: “All’inizio ho fatto un po’ di fatica sul bagnato nelle Libere 2, ma più che il meteo in realtà ha pesato il nostro errore durante le Libere 1, quando non siamo riusciti a entrare nei primi dieci. Abbiamo deciso noi di non fare time attack nelle Libere 1, ho sbagliato io nell’ultimo giro andando lungo in curva 9, ho perso due decimi in quel punto e adesso mi ritrovo fuori dalla top ten per tre millesimi”. 
    “Senza quell’errore…”
    “Senza quell’errore sarei stato già tra i primi dieci piloti – ha aggiunto Bagnaia -. In ogni caso non importa, abbiamo fatto un bel lavoro nella prima sessione di prove, anche nelle Libere 2 siamo andati bene, dato che nel secondo run sul bagnato eravamo già più veloci. Bisogna solo capire perché continuo a non avere lo stesso feeling del 2021 sul bagnato, ma penso che ci arriverò”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia indietro nel venerdì di libere: “Senza quell'errore…”

    SEPANG – “All’inizio ho fatto un po’ di fatica sul bagnato nelle Libere 2, ma più che il meteo in realtà ha pesato il nostro errore durante le Libere 1, quando non siamo riusciti a entrare nei primi dieci. Abbiamo deciso noi di non fare time attack nelle Libere 1, ho sbagliato io nell’ultimo giro andando lungo in curva 9, ho perso due decimi in quel punto e adesso mi ritrovo fuori dalla top ten per tre millesimi”. Pecco Bagnaia ha parlato così dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota Ducati, ai microfoni di Sky Sport, ha spiegato gli errori che lo hanno portato a essere solo undicesimo in classifica combinata.
    Le parole di Bagnaia
    “Senza quell’errore sarei stato già tra i primi dieci piloti – ha aggiunto Bagnaia -. In ogni caso non importa, abbiamo fatto un bel lavoro nella prima sessione di prove, anche nelle Libere 2 siamo andati bene, dato che nel secondo run sul bagnato eravamo già più veloci. Bisogna solo capire perché continuo a non avere lo stesso feeling del 2021 sul bagnato, ma penso che ci arriverò”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'ammissione di Ducati su Bagnaia

    ROMA – Davide Tardozzi ha parlato al podcast ufficiale della MotoGP “Last on the Brakes” della posizione di Pecco Bagnaia in Ducati, in un momento della stagione che lo vede vicinissimo al primo titolo in carriera nella classe regina. Il team manager della scuderia di Borgo Panigale ha spiegato le iniziali difficoltà del pilota torinese, protagonista poi di una grande rimonta su Fabio Quartararo. “La Ducati deve scusarsi in qualche modo con Pecco,perché ci sono volute un paio di gare per assettare la moto nel modo in cui meritava e che gli piace – ha detto -. Sono stati necessari tre, quattro, cinque GP forse. In più, Ducati è l’unica casa che fornisce tante moto competitive fino ad un totale di otto piloti”. 
    Bagnaia indispettito
    “Nei test pre-stagionali in Indonesia e qui a Sepang, lui era molto indispettito sulla situazione tecnica, ma alla fine, il punto chiave è il rapporto molto stretto che Ducati ha con Pecco – ha aggiunto Tardozzi -. Onestamente, dopo un paio di minuti dalla caduta del Sachsenring abbiamo detto che il campionato era andato. Dopo due ore, le parole erano ‘dobbiamo cercare di recuperare quei punti’, ed è quello che è successo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Tardozzi fa mea culpa su Bagnaia: “Ducati deve scusarsi”

    ROMA – “La Ducati deve scusarsi in qualche modo con Pecco, perché ci sono volute un paio di gare per assettare la moto nel modo in cui meritava e che gli piace. Sono stati necessari tre, quattro, cinque GP forse. In più, Ducati è l’unica casa che fornisce tante moto competitive fino ad un totale di otto piloti”. Davide Tardozzi ha parlato così al podcast ufficiale della MotoGP “Last on the Brakes” della posizione di Pecco Bagnaia in Ducati, in un momento della stagione che lo vede vicinissimo al primo titolo in carriera nella classe regina. Il team manager della scuderia di Borgo Panigale ha spiegato le iniziali difficoltà del pilota torinese, protagonista poi di una grande rimonta su Fabio Quartararo.
    Le parole di Tardozzi
    “Nei test pre-stagionali in Indonesia e qui a Sepang, lui era molto indispettito sulla situazione tecnica, ma alla fine, il punto chiave è il rapporto molto stretto che Ducati ha con Pecco – ha aggiunto Tardozzi -. Onestamente, dopo un paio di minuti dalla caduta del Sachsenring abbiamo detto che il campionato era andato. Dopo due ore, le parole erano ‘dobbiamo cercare di recuperare quei punti’, ed è quello che è successo”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz e la gerarchia con Leclerc: l'ammissione

    AUSTIN – Carlos Sainz ha finalmente assaggiato il sapore della vittoria, nel Gp d’Inghilterra, dopo 149 gran premi di digiuno, ma di certo non può ritenersi soddisfatto di una stagione al di sotto delle aspettative in cui è stato migliore il rendimento del compagno di squadra Ferrari Charles Leclerc. “Nelle prime sei o sette gare, quando la macchina era più competitiva, lui faceva le pole position e vinceva le gare. Ultimamente sto andando molto meglio, la macchina e andando più veloce – spiega lo spagnolo – ma l’auto ora è al livello a cui era all’inizio dell’anno. O meglio, la Red Bull ha fatto passi in avanti e non è più così facile ottenere una pole position o una vittoria come poteva essere all’inizio”.
    “Mai al livello dello scorso anno”
    Un anno in continua rincorsa, in cui Sainz non si è mai sentito veramente al top come nel 2021. “Quest’anno Leclerc ha fatto un lavoro migliore rispetto al mio, sia per quanto riguarda la guida che l’esecuzione della gara. Si è sentito subito a suo agio con la macchina, molto di più rispetto a me. Io invece ho faticato tutto l’anno per cercare di raggiungere un livello simile a quello dell’anno scorso. E non credo di esserci riuscito. Non vedo l’ora che arrivi la macchina del prossimo anno per vedere se riuscirò ad avere subito un ritmo più elevato“, queste le parole del ferrarista.
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    F1, Sainz su Leclerc: “Quest'anno lui il migliore”

    AUSTIN – La gioia della prima vittoria in F1 dopo 149 gran premi, arrivata a Silverstone, ma anche dei passi indietro rispetto la scorsa stagione quando era stato il migliore in casa Ferrari. Carlos Sainz riconosce una stagione al di sotto delle aspettative e sopratttutto la miglior annata del compagno di squadra Charles Leclerc. “Nelle prime sei o sette gare, quando la macchina era più competitiva, lui faceva le pole position e vinceva le gare. Ultimamente sto andando molto meglio, la macchina e andando più veloce – ha affermato Sainz – ma l’auto ora è al livello a cui era all’inizio dell’anno. O meglio, la Red Bull ha fatto passi in avanti e non è più così facile ottenere una pole position o una vittoria come poteva essere all’inizio”.
    “Ho faticato tutto l’anno”
    Un dualismo, come giusto che sia quando si gareggia a questi livelli, ma sempre corretto tra i due compagni di squadra. “Quest’anno lui ha fatto un lavoro migliore rispetto al mio, sia per quanto riguarda la guida che l’esecuzione della gara. Si è sentito subito a suo agio con la macchina, molto di più rispetto a me. Io invece ho faticato tutto l’anno per cercare di raggiungere un livello simile a quello dell’anno scorso. E non credo di esserci riuscito. Non vedo l’ora che arrivi la macchina del prossimo anno per vedere se riuscirò ad avere subito un ritmo più elevato“, ha concluso lo spagnolo.
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