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    MotoGp, la Ducati sogna il titolo. Dall'Igna: “Bagnaia esemplare”

    ROMA – Il terzo posto con cui Francesco Bagnaia ha terminato il Gp d’Australia ha il sapore della vittoria. Infatti il podio di Pecco, unito all’uscita di scena di Fabio Quartararo ha portato il ducatista al primo posto in classifica piloti a due gare dal termine del motomondiale. Una prestazione d’autore per il direttore generale del team di Borgo Panigale, Luigi Dall’Igna. “Una gara emozionante, carica di attese e difficile come non mai. Un terzo posto conquistato con i denti da Pecco, che ha continuato a lottare come un leone per la prima posizione, prendendosi anche dei rischi finché ha potuto. Una prestazione esemplare, nel saper portare a casa il miglior risultato possibile in una gara così insidiosa e fondamentale per la classifica. Un’opportunità – spiega Dall’Igna- che ha saputo cogliere con estrema lucidità nel momento più importante del campionato. Bagnaia è stato inoltre il primo di una fila di ben 6 Ducati e questo ci dà sempre tanta soddisfazione”.
    In evidenza anche Bezzecchi
    A completare la domenica di grazia in casa Ducati arriva anche il premio di “Rookie of the year” vinto da Marco Bezzecchi. “In questa domenica meravigliosa in evidenza anche Marco Bezzecchi che si aggiudica il titolo di miglior Rookie dell’anno. Da questo GP ha saputo meritarsi, grazie agli ottimi risultati ottenuti finora, alcuni aggiornamenti alla moto ed in particolare la carenatura usata dalle moto ufficiali nella prima parte di stagione”, conclude Dall’Igna. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, premio speciale per Sainz

    ROMA – Carlos Sainz ha vissuto una giornata speciale a Madrid, dove la Comunità Autonoma della capitale spagnola gli ha conferito il premio “Siete Estrellas del Deporte” come miglior sportivo maschile. Il pilota della Ferrari è nato e cresciuto nella capitale spagnola, tanto da essere anche un grande tifoso del Real Madrid. “È un onore aver ricevuto oggi il Premio Siete Estrellas del Deporte come miglior atleta uomo – ha scritto Sainz sui social -. Congratulazioni a tutti i vincitori e grazie alla Comunità Autonoma di Madrid per questo riconoscimento speciale”.
    Il 2022 di Sainz
    Una stagione a due facce per Sainz, protagonista come la Ferrari di numerosi alti e bassi. Nel Gran Premio della Gran Bretagna di quest’estate a Silverstone lo spagnolo si è imposto per la prima volta in Formula 1, conquistando inoltre altri sette podi. Nonostante diversi ottimi risultati, però, l’iberico è “soltanto” quinto in classifica piloti, con 50 punti di distacco dal compagno di squadra Charles Leclerc.
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    Ferrari: Sainz riceve il premio “Siete Estrellas del Deporte”

    ROMA – Giornata speciale per Carlos Sainz, che in Spagna ha ricevuto il premio “Siete Estrellas del Deporte” come migliore sportivo maschile, assegnatogli alla comunità autonoma di Madrid. Il pilota della Ferrari è nato e cresciuto nella capitale spagnola, tanto da essere anche un grande tifoso del Real Madrid. “È un onore aver ricevuto oggi il Premio Siete Estrellas del Deporte come miglior atleta uomo – ha scritto Sainz sui social -. Congratulazioni a tutti i vincitori e grazie alla Comunità Autonoma di Madrid per questo riconoscimento speciale”.
    La stagione di Sainz
    Una stagione a due facce per Sainz, protagonista come la Ferrari di numerosi alti e bassi. Nel Gran Premio della Gran Bretagna di quest’estate a Silverstone lo spagnolo si è imposto per la prima volta in Formula 1, conquistando inoltre altri sette podi. Nonostante diversi ottimi risultati, però, l’iberico è “soltanto” quinto in classifica piloti, con 50 punti di distacco dal compagno di squadra Charles Leclerc.
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    MotoGp: Rossi recordman di vittorie in Malesia, Bagnaia cerca successo e titolo

    ROMA – La MotoGp si sposta da Phillip Island a Sepang per il Gran Premio della Malesia, diciottesimo appuntamento stagionale. Dopo il successo di Alex Rins in Australia, si rimane in asia per il penultimo atto di una stagione che deve ancora decretare il padrone del campionato. Pochi giorni fa Pecco Bagnaia ha scavalcato Fabio Quartararo in classifica piloti, e ora vede vicino un titolo che in estate sembrava definitivamente sfumato. Con un successo, il ducatista sarebbe matematicamente sicuro del titolo se Quartararo non dovesse arrivare sul podio. Ed è proprio il primo posto che manca all’italiano su questa pista in classe regina, visto che l’unico piazzamento al primo posto è arrivato nel 2016 in Moto3.
    Le statistiche del Gran Premio
    Ha invece vinto tanto e in più classi Valentino Rossi, che tra 125 e MotoGp si è affermato a Sepang in ben sette occasioni, ed è stato anche il penultimo a imporsi in Malesia (in classe regina) prima della doppietta di Andrea Dovizioso tra 2016 e 2017. Poi, nelle due edizioni successive, sono arrivate una vittoria di Marc Marquez e una di Maverick Vinales, mentre negli ultimi due anni non si è corso causa Covid. LEGGI TUTTO

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    Motogp, Bagnaia insegue il mito Rossi e cerca l'impresa a Sepang

    ROMA – Archiviato il weekend a Phillip Island, la MotoGp vola a Sepang per il Gran Premio della Malesia, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2022.Dopo il successo di Alex Rins in Australia, si rimane in asia per il penultimo atto di una stagione che deve ancora decretare il padrone del campionato. Pochi giorni fa Pecco Bagnaia ha scavalcato Fabio Quartararo in classifica piloti, e ora vede vicino un titolo che in estate sembrava definitivamente sfumato. Con un successo, il ducatista sarebbe matematicamente sicuro del titolo se Quartararo non dovesse arrivare sul podio. Ed è proprio il primo posto che manca all’italiano su questa pista in classe regina, visto che l’unico piazzamento al primo posto è arrivato nel 2016 in Moto3.
    Rossi dominatore
    Ha invece vinto tanto e in più classi Valentino Rossi, che tra 125 e MotoGp si è affermato a Sepang in ben sette occasioni, ed è stato anche il penultimo a imporsi in Malesia (in classe regina) prima della doppietta di Andrea Dovizioso tra 2016 e 2017. Poi, nelle due edizioni successive, sono arrivate una vittoria di Marc Marquez e una di Maverick Vinales, mentre negli ultimi due anni non si è corso causa Covid. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Augurare il meglio a Rins? Non darò consigli a nessuno”

    ROMA – “Se dicessi che ad Alex auguro il meglio con la Honda, mentirei. È ovvio che ha un gran potenziale, perché sta vincendo delle gare. Ma non darò consigli a nessuno, perché sarà un rivale in più”. Marc Marquez ha parlato così in vista del Mondiale 2023 di MotoGp, quando in Honda arriveranno dalla Suzuki Joan Mir e Alex Rins (che si unirà al team LCR). Il pilota di Cervera è stato chiaro su una possibile collaborazione con il vincitore del Gran Premio d’Australia, ribadendo che non darà alcun consiglio al nuovo arrivato nonostante la convivenza nella stessa casa motoristica.
    Le parole di Marquez
    Nonostante l’intenzione di non collaborare troppo con i due connazionali provenienti dalla Suzuki, Marquez si è detto contento per il futuro della Honda, visto il calibro dei due “acquisti: “Mir è un campione del mondo e Rins vince gare – le sue parole riportare da “Motorsport” -. Con loro si vedrà il livello della moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez al veleno sui nuovi arrivati: “Non darò consigli a nessuno”

    ROMA – Marc Marquez ha parlato in vista del Mondiale 2023 di MotoGp, quando in Honda arriveranno dalla Suzuki Joan Mir e Alex Rins (che si unirà al team LCR). Il pilota di Cervera è stato chiaro su una possibile collaborazione con il vincitore del Gran Premio d’Australia, ribadendo che non darà alcun consiglio al nuovo arrivato nonostante la convivenza nella stessa casa motoristica: “Se dicessi che ad Alex auguro il meglio con la Honda, mentirei – le sue parole riportare da “Motorsport” -. È ovvio che ha un gran potenziale, perché sta vincendo delle gare. Ma non darò consigli a nessuno, perché sarà un rivale in più”. 
    Verso il nuovo anno
    Nonostante l’intenzione di non collaborare troppo con i due connazionali provenienti dalla Suzuki, Marquez si è detto contento per il futuro della Honda, visto il calibro dei due “acquisti: “Mir è un campione del mondo e Rins vince gare – ha detto -. Con loro si vedrà il livello della moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia campione e non meteora, ecco perché crederci

    TORINO – Cinquant’anni dopo l’ultimo trionfo di Giacomo Agostini con la MV Agusta manca davvero l’ultimo piccolo-grande sforzo per celebrare il titolo mondiale della top class di un pilota italiano su una moto italiana. Il sorpasso di Pecco Bagnaia e della Ducati sulla Yamaha di Fabio Quartararo pare davvero definitivo e la rimonta clamorosa può essere coronata già domenica in Malesia, senza aspettare l’ultima gara del 5 novembre a Valencia. Un’impresa che lo stesso Ago celebra, definendo il binomio Bagnaia-Ducati «eccezionale».Ma a fare discutere sono altre parole che il mito ottantenne dedica al una MotoGP per lui orfana di stelle in un’intervista a Repubblica. Ago infatti sostiene (e nei fatti ha ragione) che manchi un personaggio, uno in grado di accendere la passione dei tifosi, che dopo l’addio di Valentino Rossi hanno (inevitabilmente a cena un po’ per colpa della pandemia) abbandonato i circuiti. «Negli ultimi anni hanno vinto il binomio Mir-Suzuki, quello Quartararo-Yamaha e ora non vedo chi possa fermare Bagnaia-Ducati, ma se vincono in troppi la gente può pensare che in MotoGP possa vincere chiunque».A parte che i numeri degli spettatori, nei circuiti e in tv, stanno di nuovo lentamente e progressivamente crescendo, non si può fare a meno di considerare che fenomeni come Agostini e Rossi ne nascono pochi. E che l’altro, ovvero Marc Marquez, negli ultimi tre anni ha saltato più gare di quelle corse e subito quattro operazioni al braccio destro distrutto a Jerez 2020. E che anche lui deve fare i conti pure con la crisi tecnica della Honda. Perché alla fine, nei motori e sempre più anche in una MotoGP in salsa Formula 1, il mezzo è fondamentale. Michael Schumacher e Lewis Hamilton non sarebbero diventati miti senza Ferrari e Mercedes, tipo. Lo stesso Valentino ha fallito la sfida di vincere su una moto italiana, perché nel 2011-2012 era ben altra Ducati, una moto tutt’atro che vincente.

    Merito a Bagnaia

    Quindi merito a Bagnaia. E alla Ducati. Che giustamente quest’anno sta facendo di tutto per aiutarla a vincere. Perché dal prossimo bisognerà fare di nuovo i conti con Marquez. Ma anche perché vincere aiuta a vincere. Regala consapevolezza. Spinge. A migliorarsi. Anche Agostini e Valentino sono diventati leggende così. Perché non potrebbe esserlo anche Bagnaia, che ha ha vinto sei gare e nelle ultime due non ha rischiato fino in fondo pensando alla classifica? LEGGI TUTTO